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ASSURDITÀ E PARADOSSI Il Corano è pieno zeppo di assurdità e paradossi, ne esaminiamo qui una dozzina. 1 - la guerra contro le formiche: (Sura XXVII, v. 17-18) “Furono riunite per Salomone le sue schiere di demoni, di uomini e di uccelli, e furono allineate in ranghi distinti. Quando giunsero alla valle delle formiche, una formica disse: Oh formiche, rientrate nelle vostre dimore, che non vi schiaccino inavvertitamente Salomone e le sue truppe.”. Sarebbe stato mobilitato un esercito strano, con demoni soldati (sic) per combattere contro le formiche? Se fosse vero, come asseriscono i cosiddetti “scienziati” Musulmani, perché Allah non diede a Salomone un semplice insetticida, piuttosto che quegli eserciti strani? 2 - La leggenda dei sette dormienti: (Sura XVIII, v. 9-25) “Non ti sembra che il caso dei compagni della caverna e di AR-RAQIM (N.d.A.:una parola senza significato) sia, tra i nostri segni, meraviglioso? Quando quei giovani si rifugiarono nella caverna, dissero: Signor nostro, concedici la Tua

ASSURDITÀ E PARADOSSI DEL CORANO

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ASSURDITÀ E PARADOSSI

Il Corano è pieno zeppo di assurdità e paradossi, ne esaminiamo qui una dozzina.

1 - la guerra contro le formiche:(Sura XXVII, v. 17-18) “Furono riunite per Salomone le sue schiere di demoni, di uomini e di uccelli, e furono allineate in ranghi distinti. Quando giunsero alla valle delle formiche, una formica disse: Oh formiche, rientrate nelle vostre dimore, che non vi schiaccino inavvertitamente Salomone e le sue truppe.”.Sarebbe stato mobilitato un esercito strano, con demoni soldati (sic) per combattere contro le formiche? Se fosse vero, come asseriscono i cosiddetti “scienziati” Musulmani, perché Allah non diede a Salomone un semplice insetticida, piuttosto che quegli eserciti strani?

2 - La leggenda dei sette dormienti: (Sura XVIII, v. 9-25) “Non ti sembra che il caso dei compagni della caverna e di AR-RAQIM (N.d.A.:una parola senza significato) sia, tra i nostri segni, meraviglioso? Quando quei giovani si rifugiarono nella caverna, dissero: Signor nostro, concedici la Tua misericordia, … Rendemmo sorde le loro orecchie, [rimasero] nella caverna per molti anni. Li resuscitammo poi, per vedere quale delle due fazioni (??), meglio computasse il tempo che avevano trascorso. Ti racconteremo la loro storia: erano giovani che credevano nel loro Signore … si levarono a dire: Ecco che la nostra gente si è presa degli Dei all'infuori di Lui. [N.d.A.: Manca Allah disse:] Quando vi sarete allontanati da loro e da ciò che adorano all'infuori di Allah, rifugiatevi nella caverna: … Avresti visto il sole, al levarsi sfiorare a destra la loro caverna, e scostarsi a sinistra al calare, mentre loro erano in un ampio spazio. Questi sono i segni di Allah. … Avresti creduto che fossero svegli e invece dormivano. Li giravamo sul lato destro e su quello sinistro, mentre il loro cane era sulla soglia, le zampe distese. Se li

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avessi scorti, saresti certamente fuggito volgendo le spalle, e certo saresti stato preso dal terrore vedendoli. Li resuscitammo infine perchè si interrogassero a vicenda. Disse uno di loro: Quanto tempo siete rimasti? Dissero: Siamo rimasti una giornata o parte di una giornata. Dissero: Il vostro Signore sà meglio, quanto siete rimasti. Mandate uno di voi alla città con questo vostro denaro, che cerchi il cibo più puro (?) e ve ne porti per nutrirvi. Facemmo sì che fossero scoperti, affinché si sapesse che la promessa di Allah è verità, …Diranno: Erano tre, e il quarto era il cane. Diranno congetturando sull'ignoto: Cinque, sesto il cane e diranno: sette, e l'ottavo era il cane. Dì: Il mio Signore meglio conosce il loro numero. Non discutere di ciò, eccetto per quanto sia palese e non chiedere a nessuno un parere in proposito. Rimasero trecento anni nella loro caverna, e ne aggiungono altri nove. Dì: Allah sa meglio quanto rimasero.”.

È una lunga storia, un po’ confusa.In breve: alcuni giovani, il cui numero non è specificato, insieme al loro cane, entrarono in una grotta per sfuggire alla comunità dei miscredenti. Dormirono lì per 309 anni (sic). Il cane addormentato era di guardia all’ingresso aperto della grotta. Allah fece che i raggi del sole non penetrassero nella grotta, per non far loro del male. Allah girava i loro corpi a destra ed a sinistra, così come il loro cane. Poi si risvegliarono per vivere in un’altra epoca, in cui era diffuso il monoteismo.

La storia ha origine bizantina, lo sottolineano molti ricercatori, i cui nomi sono annoverati da FRANCOISE JOURDAN nel libro “LA TRADITION DES SEPT DORMANTS, Paris 1983. Questa leggenda, “i Sette dormienti di Efeso”, è ben conosciuta in Occidente attraverso i numerosi manoscritti pervenutici.

Sette giovani cristiani di Efeso si rifugiarono in una grotta per sfuggire alla persecuzione dell’imperatore romano Decio (III

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secolo), il quale, scoperto il nascondiglio, li fece murare vivi. I Sette, però, caddero in un sonno miracoloso e si svegliarono quasi due secoli dopo, quando il cristianesimo era diventato la religione dominante. Ignaro del tempo trascorso, uno di loro pagò l’acquisto di un po’ di pane con alcune monete recanti l’effigie di Decio, cosicché il miracolo fu rivelato, e i Sette, compiuta la loro testimonianza sulla realtà della resurrezione dei morti, morirono.

In Occidente, il racconto è stato tramandato da Gregorio, vescovo di TOURS dal 573 al 594, che scrisse la PASSIO SANCTORUM SEPTEM DORMIENTIUM, un adattamento in latino di un’omelia metrica di Giacomo di SARUG (451 al 521 aD.) che fu vescovo della Siria. La leggenda era già nota nel Medio Oriente, come testimoniato da antichi manoscritti in greco, latino, siriaco, aramaico e copto.

È curioso che nel Corano, Allah non stabilisca il numero dei dormienti:(Sura XVIII, v. 22) “Diranno: Erano tre, … Cinque, … e diranno: Sette, e l'ottavo era il cane. Dì: Il mio Signore meglio conosce il loro numero.”.La gente si interrogava sul numero di persone nella grotta. Invece di rispondere, Allah, nel “suo” Corano, ordinò a Maometto di dire: “Allah solo lo sa”, ed è la stessa risposta che i musulmani ti danno se fai loro una domanda imbarazzante sull’Islam.La questione era molto semplice, ma il numero delle persone nella caverna era forse un segreto trascendentale? Perché Allah non lo rivela ai musulmani, e buona notte al secchio?Ci sembra che Allah prenda in giro gli stessi suoi seguaci. A mettere nel dubbio Maometto, a nostro parere, era la diversità delle fonti.La versione siriaca era diffusa, ed era leggermente diversa da quella persiana, suggerita a Maometto da SALMAN il persiano. Maometto inserì la leggenda nel Corano, perché credeva che fosse

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veritiera. Ma Egli non sapeva che, se lo fosse stata, la Chiesa l’avrebbe poi inserita nella propria storia, sarebbe infatti stata irragionevole la negligenza di un tale miracolo, molto più eclatante di Lourdes!

La leggenda popolare del cristianesimo sembra ben congegnata, mentre la trama del Corano è arzigogolata. Oltre a non specificare il numero dei dormienti nel Corano:* I ragazzi dormirono per 309 anni secondo il Corano, e questo porta ad oltre la data della morte di Giacomo di SERUG. Come può una storia finire dopo la morte del suo autore?* La storia originale racconta che la grotta era sigillata con una grossa pietra, mentre la storia islamica dice che la grotta era aperta, con il cane di guardia. Ma il cane dormiva, o era sveglio da 309 anni? Nessuna risposta naturalmente. Gli eserciti bizantini non potevano raggiungere i giovani a causa del cane? * La morale della leggenda originale era l’affermazione del principio della resurrezione nel cristianesimo. Ma qual è lo scopo della storia nell’Islam?La risposta islamica è: Allah solo lo sa!!

I musulmani si aggrappano a questa mitologia. Esiste ora una moschea, intitolata ai Sette Dormienti, proprio in quel sito ad Efeso, città romana prima e bizantina dopo, distrutta dai turchi, ed ora in rovina.Poi affermano l’esistenza della grotta in oggetto nei pressi di AMMAN, capitale della Giordania. Adducono come prova l’esistenza di ossa di cane. Ma è noto storicamente che, nel caso di morte per malattia epidemica, gli animali domestici venivano sepolti con i loro proprietari per evitare i contagi. E si pone qui una domanda. Dopo il risveglio, morirono tutti contemporaneamente con il loro cane?Inoltre, c’è chi sostiene che la grotta esista a PETRA. Altri credono

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che la grotta sia in Siria, presso il Monte QASSIOUN, vicino a Damasco, e così via. Come al solito, dai musulmani non si ricava un ragno dal buco.

3 – La sorgente della vita(Sura , v. 60-65) “Mosè disse al suo garzone: Non avrò pace, finché non avrò raggiunto la confluenza dei DUE MARI, … Quando poi giunsero alla confluenza, dimenticarono il loro pesce che, SERBAN, riprese la sua via nel mare. Quando poi furono andati oltre, disse al suo garzone: Tira fuori il nostro pranzo, … Rispose: Vedi, quando ci siamo rifugiati vicino alla roccia, ho dimenticato il pesce, Satana mi ha fatto scordare di dirtelo, e miracolosamente ha ripreso la sua via nel mare. Disse [Mosè]: Questo è quello che cercavamo. Poi entrambi ritornarono sui loro passi. Incontrarono uno dei Nostri servi (N.d.A: secondo le esegesi, Allah del Corano parla di “al-KHIDHR”), al quale avevamo concesso misericordia da parte nostra e al quale avevamo insegnato una scienza da Noi proveniente.

Iniziamo a dire che, la parola SERBAN non ha significato nel contesto. Sicuramente era un errore di trascrizione dell’originale Corano in alfabeto siriaco. Doveva significare “liberamente”. (C. LUXENBERG, The Syro-Aramaic Reading of the Koran, pag. 144).Per ignoranza, viene tradotta in italiano “miracolosamente”, avverbio che assolutamente non c’entra.

Anche questa è una strana storia, ne diamo un riassunto.Senza motivo apparente, i musulmani sostengono che lo scopo è quello di cercare il profeta più sapiente di Lui, Mosè decise di andare con il suo garzone verso la confluenza dei DUE MARI (Bahrain). Naturalmente, non si sa dove stesse quel luogo. Egli prese con se un pesce salato. (Sahih Muslim).Raggiungendo la roccia (che roccia?), dimenticarono il pesce (nessun errore tipografico). Si narra che al centro della roccia c’era

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la sorgente dell’acqua della vita, che resuscitava i morti. Venendo in contatto con le acque della sorgente (non si sa come) il pesce riprese a vivere e se ne andò per il mare, mentre Mosè era addormentato, ma il garzone vide tutto! (Esegesi di al-Tabari).Quando Mosè volle tornare, incontrò un uomo pio, KHIDHR.Del garzone non si parla più! Forse un miracolo coranico?

La storiella è copiata nella sua interezza dal libro leggendario di “Pseudo-Callistene”, con la differenza che il protagonista era Alessandro Magno, ed il suo cuoco Andreas al posto del garzone. La narrazione greca dice che, prima di cucinare il pesce salato, Andreas lo volle lavare nella fontana. Era la sorgente della vita, così il pesce tornò a vivere e subito andò via a nuoto. È la stessa favola coranica.

La storia ha origine più antica, nella Epopea di Gilgamesh.L'Epopea di Gilgamesh è un poema epico babilonese, scritto in caratteri cuneiformi su tavolette d'argilla, che risale a circa 4500 anni fa. È da considerarsi il più importante dei testi mitologici babilonesi e assiri pervenuti fino a noi. Oltre all'edizione principale, ora conservata nel British Museum di Londra, reperto n. BM35174, ci sono altre versioni più antiche e frammentarie. Tavolette cuneiformi con il testo di Gilgamesh sono state trovate in Anatolia, scritte in lingue ittita e hurrita, e in Siria-Palestina

L'Epopea racconta le imprese del mitico Gilgamesh, re di URUK. Era alla ricerca dell’eternità, andò a cercarla in BAHRAIN (Cfr. il testo coranico), che a quei tempi, era DELMON.

La saga è passata poi al manicheismo, la religione di MANI (nota agli arabi quale “l’eresia”). La troviamo nel “Libro dei Giganti”, i cui manoscritti siriaci vennero rinvenuti tra i rotoli del Mar Morto. La saga fu trovata pure tra i manoscritti di Nag Hammadi, in Egitto, in un libro di preghiere del manicheismo in lingua copta. Questa è un’indicazione della sua diffusione in Medio Oriente.

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Naturalmente non dimentichiamo SALMAN il persiano, uno dei più importanti suggeritori di Maometto. Insomma, la vicenda si trovava già tra le favole degli antichi!

KHIDHRTutte le esegesi nei suoi riguardi sono estremamente infantili.Secondo alcune interpretazioni, il KHIDHR era un profeta oppure un santo dalle qualità speciali. Per altri si trattava di un profeta "immortale" e s’identifica con Elia stesso, almeno a detta del Profeta dell’Islam. (Cfr. ISABA)Il Corano non riporta il nome KHIDHR, e non racconta la sua storia con Mosè nei dettagli. Queste informazioni le troviamo però nella seconda fonte islamica, la Sunna, le raccolte di tradizioni maomettane. Diversi lunghi hadith narrano la storia del KHIDHR; leggendole, ci si tuffa profondamente nella illogicità.

4- I perfidi pesci del mare: (Sura VII, v. 163) “Chiedi loro a proposito della città sul mare in cui veniva trasgredito il sabato, [chiedi] dei pesci che salivano alla superficie nel giorno del sabato e che invece non affioravano negli altri giorni!”.Si parla di un villaggio ebraico sulla riva del mare. I pesci si facevano vedere solo di Sabato, un giorno in cui gli ebrei si astenevano dalla pesca. I furbi pesci si dileguavano negli altri sei giorni della settimana!È divertente.

5 – Lo storpiamento di ebrei.(Sura VII, v. 166) “Quando poi per orgoglio si ribellarono a ciò che era stato loro vietato, dicemmo loro: Siate scimmie reiette!”.(Sura II, v. 65) Avrete saputo di quelli dei vostri che trasgredirono il Sabato ai quali dicemmo: Siate scimmie reiette.”.Secondo una tradizione maomettana, si tratta di una popolazione che viveva sul golfo di Aqaba. Sarebbero gli ebrei del punto precedente. Si lasciarono tentare da una facile pesca nel giorno di

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sabato. Allah trasformò quella gente, fisicamente, in scimmie.Non esiste traccia di tale azione nella storia. I cosiddetti “scienziati” dell’Islam dovranno darcene un conferma storica.

6 – La bestia della Terra. (Sura XXVII, v. 82) “Quando il Decreto cadrà loro addosso, faremo uscire, per loro, una bestia dalla terra. [Essa] proclamerà che gli uomini non erano convinti della verità dei Nostri segni.”.È una minaccia. L’uscita di una bestia della terra a parlare e predicare, se la gente non credeva al Corano.Noi non crediamo al Corano. Ciononostante, nessuna creatura è ancora uscita dal ventre della terra per invitarci all’Islam. Forse il Corano intendeva quei terroristi islamici che esortano, con inaudita violenza, ad accettare l’Islam ?I musulmani del giorno d’oggi danno un’interpretazione escatologica, la bestia sarà un segno della fine dei tempi.

7 – La cammella di Allah. (Sura VII, v. 73) “E ai Thamud [inviammo] il loro fratello SALIH. [Disse]: … ecco la cammella di Allah, un segno per voi. Lasciatela pascolare sulla terra di Allah e non le fate alcun male: scontereste un doloroso castigo.”(Sura LIV, v. 23) “I Thamud tacciarono di menzogna gli ammonimenti;”.(Sura XXVI, v. 155) Disse: Questa è una cammella: berrà e voi berrete nei giorni stabiliti. Non fatele alcun male o vi colpirà il castigo di un Giorno tremendo. Le tagliarono i garretti, ma ebbero a pentirsene!”.

È una storia bizzarra. In sintesi, Allah mandò la sua cammella per avvertire la gente. Ordinò alla gente di bere dal pozzo per un giorno, lasciando il giorno successivo l’acqua ad esclusiva disposizione della Cammella di Allah. La gente poteva solo bere il latte della cammella. Non si sa se si potesse cucinare e lavare le cose col suo latte. Ma il popolo di Thamûd uccise la cammella.

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Allah mandò l'angelo JIBRIL (Gabriele) che lanciò un grande grido che annientò completamente il popolo di quel paese.

Si suppone che la storia sia accaduta nella zona AL-HIJR, e precisamente nel sito di MADAIN SALEH, in Arabia Saudita. La Sura XV è intitolata AL-HIJR.E per la conferma:(Il figlio di Omar) Passando nella zona di AL-HIJR, il Profeta disse: Non entrate nei luoghi degli autolesionisti, se no vi accade quello che a loro era accaduto. Poi il Profeta accelerò l’andatura finché superarono la vallata. (Bukhari, vol. 5, p. 505). È superfluo ogni commento sugli animali di Allah, che parlano ai musulmani, e questi ultimi li comprendono perfettamente.Si può concludere che gli animali parlano l’arabo?

8 - L'uomo e l'asino. (Sura II, v. 259) “O colui che passando presso una città in completa rovina [disse]: Come potrà Allah ridarle la vita dopo che è morta? Allah allora lo fece morire per cento anni, poi lo resuscitò e gli chiese: Quanto [tempo] sei rimasto? Rispose: Rimasi un giorno o una parte di esso. No, disse Allah, sei rimasto cento anni. Guarda il tuo cibo e la tua acqua, sono intatti; poi guarda il tuo asino, [Ti mostriamo tutto ciò] affinché tu divenga un segno per gli uomini.”.È una storia senza senso. Allah fece morire un uomo con il suo somaro, poi lo resuscitò dopo un centinaio di anni. In tutto questo tempo, il cibo che aveva rimase fresco!Noi non sappiamo la morale di questa storiella.

9 - Gog & Magog.(Sura XVIII, v. 83, 92-97) “Ti interrogheranno a proposito del Bicorno. Dì: Vi racconterò qualcosa sul suo conto. … Seguì poi una via. Quando giunse alle due barriere, trovò, tra di loro, un popolo che quasi non comprendeva alcun linguaggio. Dissero: O Bicorno, invero Gog & Magog portano grande disordine sulla

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terra! Ti pagheremo un tributo se erigerai una barriera tra noi e loro. Disse: …. Portatemi masse di ferro. Quando poi ne ebbe colmato il valico [tra le due montagne] disse: Soffiate! Quando fu incandescente, disse: Portatemi rame, affinché io lo versi sopra. Così non poterono scalarlo e neppure aprirvi un varco.”.

Si tratta di una storia degna delle “Mille e una notte”, vediamone i dettagli.

Per cominciare è opportuno stabilire chi era il “Bicorno”:(UQBA figlio di ‘AMER) Il “Messaggero di Allah” disse ad un gruppo di ebrei: mi chiedete del “Bicorno”? Lo troverete nella vostra letteratura, che era un ragazzo greco, andò in Egitto, sulla costa costruì una città chiamata Alessandria. Giunse al luogo della barriera, c’erano due montagne scivolose , allora costruì (la barriera) fra di esse. (“Il chiarire del Bukhari” del figlio di MULAQEN).

Questo significa che la tradizione esisteva già in “Bukhari”, ma i musulmani sicuramente la tolsero, quando scoprirono, in seguito, che il discorso del loro Profeta Maometto non si reggeva in piedi. La scusa? “Non è autentica!”dissero.(Ibn-KATHIR) Nonostante sia riportata dal TABARI e da altri, la tradizione relativa al bicorno, narrata da UQBA figlio di ‘AMER, non regge. È troppo lunga ed è dubbia. È una notizia di origine israelitica. E mi chiedo: come poteva Abu-ZARA’A al-RAZI, con la sua autorevolezza, includere tale Hadith nel suo saggio “le Prove della Profezia”? (esegesi del versetto).

Anche se lo smentiscono, secondo Maometto, il Bicorno era Alessandro Magno.

Narriamo la favola.Il re buono Bicorno giunse in un paese misterioso. Gli abitanti si lamentavano della malvagità di Gog & Magog. Il re eresse per loro

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una barriera di pezzi di ferro, con coltre di rame per consolidamento, tra due montagne. Così Gog & Magog vennero isolati.Maometto descrisse la fisionomia di Gog & Magog: grandi teste, occhi piccoli, capelli biondi, e hanno le facce rotonde. (Musnad Ahmad).Il testo coranico dà un chiara indicazione: Gog & Magog ancora vivono, intrappolati dietro la diga! Le tradizioni maomettane c’informano che la diga esiste ancora. Ogni mattina costoro cercano di demolire la diga. Quasi perforata verso sera, dicono: continuiamo il giorno successivo. Ma Allah la rende di nuovo più forte che mai, quindi essi ripartono con lo sventramento. Se un giorno uno di loro dicesse: “riprendiamo lo scavo domani, ad Allah piacendo”, allora il giorno successivo troverebbero non colmata la cavità fatta il giorno prima. Così usciranno fuori contro tutta la gente del mondo. Quando? Lo sa solo Allah.(Sura XVIII, v. 98) “… Quando verrà la promessa del mio Signore, sarà ridotta in polvere;”.

Il Profeta disse che costoro sarebbero usciti fuori poco prima del giorno del Giudizio Universale. Maometto disse pure: I tempi non finiranno se non dopo dieci segni: Il sole sorge da ovest, l’uscita della bestia sotterranea, e la fuoriuscita di Gog & Magog ..ecc. (Sunan Abu-DAWOUD).

Il Corano espone le modalità della loro fuoriuscita:(Sura XXI, v. 96) “fino al momento in cui si scateneranno Gog & Magog e dilagheranno da ogni altura.”.La tradizione maomettana è più esplicita: Berranno le acque di tutti i fiumi. Passando per il lago di Tiberiade, cominceranno i primi a bere, ma quando arriveranno gli ultimi diranno: C’era dell’acqua qui! La gente si rintanerà dalla paura, ... Ma Allah manderà loro dei vermi, che penetreranno nelle loro teste e li uccideranno, lasciandoli per terra, diverranno cibo per ingrassare gli animali

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feroci. (Sunan Ibn-Majah).Lo ammettiamo. Non c’era un limite alla fantasia di Maometto.

Un giorno Maometto, entrato al cospetto della propria moglie, ZAYNAB figlia di JAHSH, aveva il panico sulla faccia. Disse: Per Allah, Guai agli arabi … Il male è vicino. Oggigiorno s’è aperto un foro come questo nella barriera di “Gog & Magog”. Mostrò la forma di un piccolo cerchio, utilizzando il pollice e l’indice. (Bukhari).(QATADA) Un uomo disse al Profeta: O “Messaggero di Allah”, avevi visto la diga di GOG & MAGOG, ce la puoi descrivere? Rispose: Come questa tunica, a strisce alternate, rosse e nere (TABARANI).Questo conferma la pretesa maomettana di aver visto la diga in oggetto!

Non manca, nella letteratura islamica, la narrazione di un viaggio per esplorare il luogo della diga di “GOG & MAGOG”.

(SALLAM, l’interprete) Il Califfo ABBASIDE (842-847 aD.), vide in sogno aperta la diga costruita tra noi e GOG & MAGOG. Mi chiamò, e mi ordinò di andare a dare un'occhiata a questo diga. E siamo andati con un lascia-passare del Califfo, che ci equipaggiò con uomini e mezzi, oltre a cinque guide. Camminammo con loro per 25 giorni, e raggiungemmo una terra nera maleodorante. Dopo 10 giorni di viaggio in quella terra, arrivammo ad un territorio pieno di città in rovina. Ci fu detto da un testimone che erano città devastate da GOG & MAGOG. Attraversammo tale territorio in venti giorni, ed approdammo ad un sito vicino alla montagna, sul cui lato s’appoggia la diga. Il sito è composto da molti villaggi, tra un villaggio e l’altro ci sono circa due miglia, abitati da musulmani (SIC) che parlano l’arabo ed il persiano. Procedemmo per una città chiamata AIKA (?), con porte di ferro, con area agricola, dove il Bicorno campeggiava con il suo esercito. Dopo un viaggio di tre giorni, raggiungemmo finalmente un monte molto alto, con una

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costruzione fortificata e la diga del Bicorno (SIC). Vedemmo la diga costruita tra due montagne larga 200 cubiti, che sarà la via d'uscita di “GOG & MAGOG”. Per costruire la diga, Il Bicorno scavò nel terreno fino a 30 cubiti, poi la eresse con ferro e rame, fino all’altezza di 60 cubiti sopra la soglia. Di sopra una costruzione, con finestre di ferro e una porta di ferro a doppia anta, che conduce a 2 costruzioni. In una costruzione rinvenimmo i mezzi usati per fondere i metalli (SIC), con residui induriti della colla usata per attaccare i pezzi insieme (SIC). Vedemmo sulla porta di ferro, ancora intatta, un versetto del Corano (SIC) in bassorilievo. La montagna non aveva né cima né base, bianca e liscia, senza vegetazione.Ce ne andammo via verso Khorasan , poi in otto mesi a Samarcanda. Attraversammo il fiume Balkh (in Afghanistan!) per Bukhara, Termedh (Uzbekistan). 22 uomini morirono nel viaggio di andata, e 24 uomini nel viaggio di ritorno. Giungemmo a Nishapur (all’estremo oriente dell’Iran) in soli 14 uomini e 23 muli. Dopo un viaggio di 16 mesi di andata, e 12 mesi di ritorno, ritornai a Baghdad ed informai il Califfo di tutto questo, mostrandogli un pezzo di ferro grattato dalla porta di ferro. Il Califfo diede ad ognuno di noi mille Dinari, ed ordinò di fare una preghiera pubblica a Baghdad.(Ibn-KHURDADHIA poi, nel suo saggio “MASALIK & MAMLIK, ossia “PERCORSI & PAESI” (p. 162 e seguenti), attesta di aver ascoltato la storia personalmente dal protagonista!)(Cfr.: MASOUDI nel suo libro “Lo Svago del Desideroso di Scrutare gli Orizzonti”).(Cfr.: L’Inizio e la Fine: di Ibn-KATHIR)

Questa storia mostra la perpetua capacità dei musulmani di mentire, anche dinnanzi ai loro giudici e capi. Ci chiediamo se l’inventore di questa storia credeva davvero nel Corano?Noi crediamo che costoro abbiano ingannato il loro Califfo, che era ben disposto a credere loro.Sfidiamo qualsiasi musulmano a mostrarci il luogo di questa diga,

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che 14 di loro sostennero di aver visto. Soprattutto per respingere l’accusa di menzogna di Maometto, che affermò di aver visto la gente di GOG & MAGOG, così come la diga.

Questa storia coranica ricalca un racconto analogo nel libro leggendario greco di Pseudo-Callistene, sulla vita del Alessandro Magno. Nella penisola arabica era diffusa una traduzione in siriaco del libro. Questo libro era il più diffuso nel mondo allora conosciuto, ai tempi di Maometto, dopo la Bibbia, naturalmente. Lo stesso libro faceva parte delle “favole degli antichi”, note agli arabi pre-islamici.

10- I Tesori di QARUN .(Sura XXVIII, v. 76-81) “Invero Qarun faceva parte del popolo di Mosè, ma poi si rivoltò contro di loro. Gli avevamo concesso tesori le cui sole chiavi sarebbero state pesanti per un manipolo di uomini robusti. … Disse: Ho ottenuto tutto ciò grazie alla scienza che possiedo. … Poi uscì, [mostrandosi] al suo popolo in tutta la sua pompa. Coloro che bramavano questa vita, dissero: Disgraziati noi, se avessimo quello che è stato dato a QARUN! Gli è stata certo data immensa fortuna! … Facemmo sì che la terra lo inghiottisse, lui e la sua casa. E non vi fu schiera che lo aiutasse contro Allah, non potè soccorrere se stesso.”.

Come al solito, la storia è confusa, necessità qualche chiarimento dall’esegesi di TABARI. Innanzitutto, c’è un errore ortografico della parola “chiavi”, nel Corano in arabo! Lo riconosce pure l’esegesi che corregge il Corano, che specifica: Le chiavi sarebbero quelle di molte casseforti.Poi raccogliamo i chiarimenti: (A’AMASH) Le chiavi delle casseforti dei tesori di Qarun erano fatte di cuoio! Assomigliavano alle dita della mano. Una sola chiave per ogni cassaforte.(MUJAHID) Le chiavi erano di cuoio di cammello.

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(Ibn-ABBAS) La frase del Corano “le cui sole chiavi sarebbero state pesanti per un manipolo di uomini robusti” significa che ci vollero quaranta uomini solo per potere sollevare le chiavi delle casseforti (SIC).(Ibn-al-HARITH) QARÛN faceva parte della famiglia di Mosè. Era molto ricco. Tutte queste caratteristiche lo avevano reso ostile a Mosè. Costruì una casa con porta d'oro, e lastre d'oro sulle pareti. I figli d'Israele lo frequentarono.

Noi cerchiamo di capire:Se ci sono migliaia di chiavi, allora dove stavano le casseforti?Naturalmente, non ne esiste alcuna traccia.

Si sa che la moneta, nell’antico Egitto, era d’oro. Quindi, si potrebbe immaginare la quantità di oro esistente in un numero astronomico di casseforti, le cui chiavi di cuoio richiedono 40 uomini per tenerle?Sicuramente è molto più di tutto l’oro contenuto nel globo. È possibile questo?

Il faraone, re d'Egitto, avrebbe permesso ad un ebreo di costruire una casa d’oro e di raccogliere tutto questo patrimonio, tanto che sarebbe divenuto più ricco, e quindi più potente, dello stesso faraone, re dell' Egitto?

Il Corano manda ogni logica a farsi benedire!Ricordiamo che gli ebrei erano schiavi in Egitto, non potevano accumulare tutti questi fondi.

Per continuare ad esaminare la favola coranica, l’esegesi di QURTOBI relativa al brano “Ho ottenuto tutto ciò grazie alla scienza che possiedo”, riporta:(Ibn-ABBAS) Per “scienza “, s’intende quella per la “fabbricazione” chimica dell’oro!I geni musulmani ci spiegano che si trattava di trasformare il rame

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ed il piombo in oro! Tale conversione è tecnicamente impossibile.Nel XX secolo, un altro genio islamico modificò tale pretesa, sostenendo che QARUN trasformava il mercurio in oro (forse a seguito della scoperta scientifica della piccola differenza tra i nuclei dei due elementi).Il processo è invero teoricamente possibile, ma praticamente impossibile. Cambiare gli elementi naturali, richiede la “fissione nucleare”, per gli elementi più pesanti dell'uranio, o la “fusione nucleare”, per l’elemento più leggero, l’idrogeno.Inoltre, s’ impone un’altra domanda: da dove QARUN ottenne tutto questo mercurio?Eppure ci credono!!!

Nella Torà (Numeri, capitolo 16) si parla di Koreh (Maometto lo trasformò in Qarun, nel Corano), che si ribellò a Mosè nel deserto di Faran, non in Egitto. La terra tremò, e s’aprì una voragine che inghiottì Koreh ed i suoi seguaci. Non si parla di tesori di alcun genere.Ma nel Talmud rabbinico apocrifo, PERKE RABBI ELIEZER, si parla della ricchezza di Koreh, che aveva scoperto un tesoro nascosto dai tempi di Giuseppe. Le chiavi delle sue casseforti erano di cuoio bianco, e le casseforti erano trasportate su 300 muli, al momento dell’esodo dall’Egitto.(JUDAISM AND ISLAM, Abraham Geiger).La leggenda del Talmud Ebraico sembra più accettabile della favola coranica.

11 – La lode del Tuono.(Sura XIII, v. 13) “ Il tuono Lo glorifica e Lo loda, …”.Il tuono è un fenomeno naturale, riprodotto pure in laboratorio. Se prendiamo quel brano a modello, possiamo affermare che il rumore di rottura delle cose, decanta Allah, la frizione del pneumatico sulla terra quando si preme sui freni, osanna Allah, il fragore dello scoppio delle bombe onora Allah, e così via ogni altra forma di baraonda magnifica Allah.

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Si potrà chiedere ai “dotti” islamici: anche un starnuto loda il Vs. Allah? (Per non scendere nella volgarità).

12 – rapporto tra JINN ed il Corano:L'Islam crede in un mondo parallelo, invisibile per l'uomo; è un mondo di elfi o folletti, chiamati JINN, ovviamente senza una minima prova di ciò.Il Corano li nomina 31 volte. Vivono in un mondo contiguo a quello degli uomini, al quale hanno accesso attraverso varchi preclusi agli umani!(Sura XLVI, v. 29) “E [ricorda] quando ti conducemmo una schiera di demoni affinché ascoltassero il Corano; si presentarono dicendosi: silenzio. Quando poi [la lettura] fu conclusa, fecero ritorno al loro popolo per avvertirlo.”Esiste una Sura intera al riguardo, la LXXII, chiamata la Sura di Al-JINN; essa entra nella sfera dell’assurdità.