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Introduzione

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

L’Osservatorio Nazionale delle Reti e-Care

L’esplosione del mondo di Internet ha portato, nell’ultimo decennio – anche in Europa ed in Italia – ad una significativa diffusione delle reti e-Health che producono comunicazione elettronica e multimediale per la sanità. In questo contesto una particolare funzione viene assunta dalle reti e-Care, ovvero quelle reti sociali aperte ai cittadini che forniscono comunicazione per l’assistenza home care e condivisione di informazione tra gli stessi cittadini, come i social network. Nel Web 2.0, inoltre, la cooperazione, la coproduzione e la condivisione delle informazioni è ormai un dato culturale e comportamentale in costante crescita per i network e per i singoli utenti. E ciò produce un continuo arricchimento di contenuti comunicativi. I due fenomeni fanno assumere alle reti e-Health/e-Care una particolare rilevanza strategica nell’ambito dei progetti di qualificazione e riorganizzazione del sistema sanitario e, in generale, del welfare europeo e italiano. Il raggiungimento di nuovi traguardi di efficacia ed efficienza per l’assistenza al cittadino – ma anche di condivisione e personalizzazione dei servizi – non potrà prescindere da una politica di conoscenza, valorizzazione e indirizzo di queste reti e di apertura alle potenzialità della Meta Rete Internet. In particolare, per favorire una riorganizzazione del settore improntata alla deospedalizzazione, alla valorizzazione delle cure primarie e del ruolo dei medici di famiglia, alla scelta dell’abitazione e dell’ambiente di vita come luogo privilegiato di assistenza delle persone anziane o portatrici di malattie croniche e invalidanti, ma anche delle famiglie con bambini piccoli e particolari problemi assistenziali. Il Fascicolo Sanitario (elettronico) Personale, i sistemi CUP per l’accesso alle prestazioni, le reti di condivisione del dato clinico tra i medici e, infine, le reti e-Care per l’assistenza home care sono – assieme alla diffusione dell’uso di Internet per condividere informazioni tra cittadini – le tappe di una crescita impetuosa ma essenziale del mondo e-Health e e-Care.

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La ricerca che ha portato alla costruzione dell’Osservatorio – oltre 700 reti o progetti di rete censiti, di cui 464 operanti sul territorio nazionale o in lingua italiana – ha permesso la definizione di un complesso di indicatori (tecnologici, organizzativi, economici, di processo e clinici) necessari per una valutazione comparata delle reti e dei progetti e per arrivare alla definizione di buone pratiche condivise. Nell’ambito della ricerca è stata anche possibile avviare una prima classificazione delle diverse esperienze di reti (di e-information, di e-data – in funzione del FaSP – di e-booking, di e-Care, di telemedicina e di social network). Questa classificazione presenta ulteriori suddivisioni riferite all’uso delle stesse reti: aperte al cittadino, per la condivisione del dato tra i professionisti della medicina e dell’assistenza, per la governance del sistema. È stato così avviato un lavoro per una semantica delle reti e-Health/e-Care, che, partendo dal “glossario-catalogo” del portale dell’Osservatorio, assume valore scientifico nella condivisione di una moderna terminologia di catalogazione ed indicazione dei fenomeni di rete (il grafo, i nodi e gli hub, le forme hub and spoke, le reti tecno-sociali e tecno-organizzative, i social network, ecc.).Il progetto – promosso e diretto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Sistema Informativo, e realizzato dalla società CUP 2000 e dalle Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche e Toscana – ha portato anche alla costruzione tecnologica di un Osservatorio “dinamico” e “cooperativo”, on line, in rete Internet, delle esperienze e-Care (in prospettiva è ipotizzabile un’estensione al più ampio mondo delle reti e-Health), mediante un sistema di catalogazione e auto-catalogazione, di condivisione dei dati, degli indicatori e, come risultato finale, delle buone pratiche.

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L’Osservatorio costituisce quindi una tappa originale e importante per esplorare, conoscere, valorizzare e indirizzare questo mondo delle reti Internet verso gli obiettivi sociali della tutela della salute e della promozione di nuove forme di partecipazione dei cittadini; ma anche per fornire a medici e operatori sanitari e sociali potenti strumenti di conoscenza e comunicazione. Il portale dell’Osservatorio – attivo on line sperimentalmente sul sito http://www.onecare.cup2000.it e prossimamente accessibile dal portale del Ministero e delle Regioni – rappresenta inoltre un importante strumento di cooperazione tra le reti riferita alle buone pratiche, alle tecnologie e ai contenuti comunicativi.

Dalla ricerca emergono potenzialità e limiti di diffusione in Italia di una cultura delle reti Internet e-Care/e-Health per la sanità e il welfare. La prima considerazione riguarda la necessità di non confondere le reti Internet per la salute e l’assistenza con la miriade di piccoli siti e punti vendita on line di farmaci e consigli medici raggiungibili facilmente con i motori di ricerca. La classificazione proposta dall’Osservatorio (“5x3”, si veda la slide n° 8) permette una netta distinzione in ambito Internet tra reti strutturate (e-Health/e-Care) e siti diffusi, anche in riferimento al fenomeno dei social network e dei blog per la salute. In ogni caso si avverte la necessità: di una “semantica delle reti e-Health/e-Care” attraverso una classificazione del fenomeno e delle sue componenti (tagging condiviso); della definizione e condivisione di indicatori di valutazione dei progetti di rete e di buone pratiche;di una incentivazione selettiva e non solo diffusa (a livello europeo, nazionale e regionale) dei progetti di rete – a partire dalla telemedicina – riferita al loro valore scientifico, ma anche allo loro incidenza e integrazione rispetto

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all’organizzazione e ai processi di innovazione in atto nel Servizio Sanitario Nazionale;di favorire l’integrazione tra l’utilizzo delle reti a scopi sanitari (i progetti di telemedicina e di telesoccorso) e assistenziali (progetti di teleassistenza e telecompagnia): il problema è particolarmente sentito per le persone anziane e per quelle con malattie cronico-invalidanti, dove la pratica dell’integrazione socio-sanitaria risulta essenziale ai fini dell’efficacia degli interventi assistenziali di rete.

Internet e le reti di e-Care/e-Health possono rappresentare un’opportunità straordinaria per introdurre, attraverso la comunicazione potenziata, innovazione ed efficienza e un rapporto più diretto tra cittadino e Servizio Sanitario Nazionale; per favorire un ulteriore sviluppo del sistema integrato socio-sanitario. Il Fascicolo Sanitario Elettronico, le reti dei medici di medicina generale, quelle hub and spoke per diffondere l’eccellenza clinica ospedaliera, le reti e-Care/telemedicina per assistere i pazienti a casa e per deospedalizzare il percorso di cura, i sistemi Cup di ultima generazione, i social network per favorire l’incontro in rete delle esperienze per l’autotutela della salute: tutto questo costituisce solo una parte del complesso mondo delle reti Internet per sanità e welfare e che richiede, comunque, nuovi livelli di conoscenza continuamente aggiornati e condivisi, cooperazione tra i protagonisti, una incisiva azione di promozione e indirizzo.

L’Osservatorio può, in questo contesto, rappresentare un essenziale strumento di lavoro e di cooperazione tra Ministero e Regioni: un’esperienza originale, anche nel contesto europeo, per una moderna politica di e-Health e di e-Care.

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1Classificazione delle reti

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Classificazione “5x3 (A,B,C)” delle Reti e-Health

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1. Reti di e-information (Portali, Call Center, Numeri Verdi): dati-informazioni di carattere generale (non personali).2. Reti e-data: EHR e EMR (le reti che costruiscono il FaSP). Vengono alimentate orizzontalmente (medicina del

territorio) e verticalmente (medicina ospedaliera), attraverso la cartella clinica del MMG/PLS, i referti, le schede di dimissione e la cartella clinica ospedaliera di reparto e di pronto soccorso (dati-informazioni personalizzati).

3. Reti dell’accesso: sistemi Cup e altri sistemi di accesso alle prestazioni sanitarie (e-booking): dati-informazioni personalizzati per l’utente e strutturati.

4. Reti e-Care e di telemedicina (assistenza home care e sistemi hub and spoke): dati-informazioni personalizzati e fortemente strutturati.

5. Social network: Reti dei cittadini (dati personalizzati ma scarsamente strutturati).

Ogni rete si trova ad operare in un contesto socio-organizzativo tripartito:A. sociale: reti aperte al cittadino;B. organizzativo di primo tipo: reti di condivisione del dato per la governance clinica;C. organizzativo di secondo tipo: reti di condivisione del dato per la governance amministrativa.

Le “5X3” Reti e-Health (una prima classificazione)

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Classificazione delle Reti e-Health/e-Care

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Classificazione delle Reti e-Health: e-Data (EHR-FaSP); Accesso; e-Care,

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Le reti del Fascicolo Sanitario (elettronico) Personale: Electronic Health Record (EHR) e Electronic Medical Record (EMR) e tipologia di Reti

1. Dati – informazioni della persona: EHR.

2. Dati – informazioni della persona disponibili nell’organizzazione (ASL, Sistema Sanitario): EMR; a loro volta suddividibili in:

a) Dati – informazioni di condivisione tra medici e altri professionisti di salute: governance clinica;

b) Dati – informazioni per l’organizzazione: governance amministrativa.

La diversa connotazione del dato-informazione sanitario esprime una differente tipologia di Reti Internet:

1. Reti aperte al cittadino e al mondo vitale delle persone (social network e reti tecno-sociali).

2. Reti interne alle organizzazioni o inter-operative tra i sistemi organizzati (tecno-organizzative, di condivisione del dato e di governance).

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Effetti della diffusione delle reti e-Health/e-Carenell’organizzazione del Servizio Sanitario

1. Personalizzazione del percorso cura-malattia; importanza dei fattori genetici; tutela della privacy: ricostruzione della storia clinica dell’assistito e disponibilità reale del dato personale: EHR-FaSP.

2. Deospedalizzazione e integrazione tra ambiti vitali: riorganizzazione dei processi assistenziali tra livelli ad alta e media intensità di cure, cure primarie e assistenza home care. Trasferimento progressivo dell’assistenza da un luogo iper-strutturato – l’ospedale – ad una realtà ambientale dove l’elemento sanitario cessa di essere specifico e diventa parte di una realtà sociale (e-service e dati strutturati per e-Care e telemedicina).

3. Orizzontalizzazione delle strutture sanitarie (rapporto più diretto medico-paziente, cultura hub and spoke, per la diffusione dell’eccellenza clinica nel territorio).

4. Socializzazione del dato-informazione: estensione dei flussi comunicazionali verso e tra l’ambiente del cittadino (cultura dei social network); integrazione del dato sanitario con quello sociale.

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2Metodologiadi ricerca

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Estensione e finalità della ricerca

Territorio Finalità della ricerca

ITALIA censimento reti e-Care

EUROPA selezione reti e-Care

INTERNAZIONALEselezione best practice Web

2.0

INTERNET selezione social network

Totale reti censite: 712, di cui 464 presenti sul territorio nazionale

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Metodo e tag di ricerca

E’ stato impostato un metodo per la ricerca parallela in più direzioni con criteri di approfondimento specifici e progressivi restringimenti del campo in base al livello di ricerca/argomento.

In fase iniziale: è stata compiuta una analisi delle fonti; sono stati definiti i principali tag (35) da utilizzare per la ricerca.

In seguito sono state effettuate le seguenti combinazioni: tag/target/zone geografiche/principali siti istituzionali, dal macro al micro livello (sito della Regione, dei

Comuni, dei servizi socio-sanitari, delle ASL, dei principali ospedali, ecc.).

Sono stati inoltre effettuati focus di ricerca specifici ad es. su “comunità montane”, “emergenza caldo”, “convegni/forum/eventi del settore”, ecc.

Strumenti utilizzati: il motore di ricerca Google, incluse ricerche avanzate in cataloghi bibliografici, banche dati on line; le rassegne stampa specializzate (settore e-Health/e-Care) con analisi sistematica di 22 siti Internet “mirati”, 11

delle principali riviste di settore nazionali, una selezione di 12 riviste locali.

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Core di Ricerca

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Rapporto reti tecno-sociali (accessibili al cittadino) e reti tecno-organizzative (non aperte al cittadino)

I progetti di home care in Italia, che arrivano direttamente al cittadino e

al suo domicilio,

sono il 2-3% rispetto

I progetti di home care in Italia, che arrivano direttamente al cittadino e

al suo domicilio,

sono il 2-3% rispetto

alle reti interne alle organizzazioni (di governance e di condivisione del dato tra specialisti) che non arrivano al domicilio del cittadino.

La vecchia cultura informatica ha privilegiato le reti chiuse rispetto alla cultura di Internet che favorisce reti aperte al cittadino.

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Ricerca e verifica dati: i problemi maggiori riscontrati

Fase: RICERCA Assenza di un linguaggio comune nelle reti

(definizioni non univoche). Poche informazioni organizzate e aggiornate:

1) il reperimento di informazioni sui progetti è un intreccio di percorsi non collegati, di informazioni disperse in modo disorganico, che non consentono la ricostruzione completa della rete oggetto di studio;

2) sono carenti o assenti dati basilari, tipo: responsabili, data di avvio e data di fine, ecc.

Fase: VERIFICA e ANALISI DATI Dati imprecisi sulla dimensione del

finanziamento e costi del progetto. N. utenti coinvolti: il dato attendibile è

presente o reso disponibile solo nel 25% ca. dei progetti ATTIVI.

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Work in progress

Obiettivo raggiunto al 14/11/08 70% dei progetti contattati direttamenteIndagine telesoccorso = 125 Comuni contattati.Telemedicina, teleassistenza/telecompagnia = oltre 100 contatti.

Obiettivo previsto al 10/12/08 90% dei progetti contattati direttamente

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3Dati e risultatidella ricerca

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Reti aperte al cittadino – totale nazionale e internazionale

DATI NON

DEFINITIVI

In corso di

elaborazione

(*) Altre reti: nel corso della ricerca sono state censite anche 27 reti di e-data (referti e fascicolo sanitario on line) a livello nazionale e 6 a livello internazionale; 21 reti di e-booking (Cup Web per la prenotazione on line di prestazioni) a livello nazionale e 13 a livello internazionale. Tali reti, che meritano un successivo approfondimento, sono rilevanti in quanto reti “aperte”, a cui i cittadini possono accedere direttamente.

Totale reti censite: 712

16

19

0

137

26

50

24

48

85

107

34

82

84

0 20 40 60 80 100 120 140 160

Social network

Altre reti(*)

e-information

Telesoccorso

Emergenza caldo

Teleass.-Telecomp.

Telemedicina

Nazionale

Internazionale

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Trend ricerca – livello nazionale

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Trend ricerca – livello nazionale ed internazionale

Totale reti censite: 712

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Reti di telesoccorso

La rete “basic” più diffusa E’ stata censita una prima quota di reti di telesoccorso nella ricerca di sfondo, da cui è emersa la capillarità del

servizio. In seguito è stata effettuata un’indagine a campione in 125 Comuni delle 5 Regioni che direttamente

partecipano al progetto: Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche e Toscana. Hanno risposto all’indagine 117 Comuni su 125, il 94% del campione, selezionato calibrando una serie di criteri:

capillarità della rilevazione, morfologia del territorio, numerosità della popolazione, ecc.

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Reti di telesoccorso

Dati rilevati nell’indagine e proiezioni rispetto alla presenza del servizio nei Comuni

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Reti di telesoccorso

Dati rilevati nell’indagine e proiezioni rispetto al n° di utenti

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Reti di telesoccorso

Considerazioni di sintesi In linea generale è emerso che i principali promotori delle reti di telesoccorso sono i Comuni, attivi anche come finanziatori, accompagnati da Società e Associazioni nella gestione del servizio.

Il telesoccorso rappresenta: la rete home care più diffusa, accessibile (buona comunicazione istituzionale e basso costo/gratuità), “istituzionalizzata” (nel quadro della legge 328/2000 “…per la realizzazione del sistema integrato di servizi ed

interventi sociali“, recepita da leggi, piani sociali regionali e altri strumenti di programmazione locale quali gli atti di indirizzo delle Giunte comunali, i piani di Distretto socio-sanitario, ecc.).

Ma: la rete risulta, da una prima analisi, scarsamente incidente sull’organizzazione sanitaria e assistenziale e anche sul sistema della sicurezza individuale dei cittadini, in quanto si limita ad un e-service di emergenza (il “pulsante rosso” da premere in caso di necessità urgente), privo dei link di collegamento con il percorso assistenziale e-Care (teleassistenza, telemedicina, ecc.) e con i percorsi sanitari tradizionali.

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Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

Reti di telemedicina Una analisi delle aree specialistiche coinvolte su una quota campione, rileva la percentuale più elevata dedicata

alla Cardiologia. Un’altra quota significativa è occupata dal monitoraggio delle condizioni di salute di persone affette da disabilità.

Aree specialistiche

4%5%5%4%14%

30% 38%

Cardiologia

Nefrologia

Diabetologia

Oncologia

Malattie neurologiche

Malattie respiratorie

ADI/sorveglianza/disabilità

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Reti di teleassistenza, telecompagnia Denominatore comune è l’ampia presenza, come protagonista di rete, del terzo settore, inteso come

associazioni di volontariato e altre forme associative (sindacati, ONLUS, cooperative, ecc.). Da una prima analisi dei soggetti finanziatori ed attuatori coinvolti in questi progetti, si può affermare che la rete

di teleassistenza è decisamente sostenuta dal terzo settore, presente nel 44% del nostro campione come evidenziato dal grafico seguente.

Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

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82

9

36

60

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Ente pubblico Azienda privata terzo settore farmacie

Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

Soggetti coinvolti nei progetti di teleassistenza, telecompagnia

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 32

Reti attive (con utenti) di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

Elaborazione in base al dato “n° utenti coinvolti” disponibile. Aggiornato al 20/11/08N. Reti con

più di 100 utentiN. Reti con

meno di 100 utenti

Legenda

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Quante reti sono consolidate? Rapporto tra progetti pilota (iniziale, sperimentale) e servizi a regime (con target assistenziale consolidato):

Progetti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia attivi con utenti: 160.Progetti pilota/sperimentazioni (2007-2008): 124 (78%).Progetti consolidati/servizi a regime, attivi da almeno 3 anni (dal 2006 e antecedenti): 36 (22%).

Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 34

Elementi “vincenti” nei progetti consolidatiNel campione dei progetti consolidati, il 50% riguarda progetti di telemedicina e l’altro 50% progetti di telecompagnia o teleassistenza.

Nei progetti di telemedicina, si rileva la presenza, in alternanza, di 1 o più dei seguenti elementi distintivi:diversi anni di esperienza (+ di 3);consistente estensione geografica del servizio/area servita (utenti potenziali);diversificazione dell’offerta: “moduli” di servizi di telemedicina.

Nei progetti di teleassistenza o telecompagnia, si rileva, invece, che nell’ 80% ca. dei casi l’erogazione di almeno 3 servizi; il 60% del campione offre un’erogazione estesa ad almeno 5 o 6 servizi (incluso il telemonitoraggio).

Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 35

Presenza del telemonitoraggio e della telemedicina nelle reti di teleassistenza e telecompagnia

Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 36

Rapporto tra n° servizi per progetto, n° progetti di teleassistenza/telecompagnia e utilizzo di telemonitoraggio

0

5

10

15

20

25

30

35

-20

0

20

40

60

80

100

120

0 2 4 6 8

% C

ON

TE

LEM

ON

IT/

TE

LEM

ED

NR. SERVIZI

% TELEMON NR.PROGETTI

NR

. PR

OG

ET

TI

Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 37

Quadro di sintesi dell’integrazione dei servizi sanitari (telemonitoraggio/telemedicina) nei progetti a “base sociale” (teleassistenza/telecompagnia)

Reti di telemedicina, teleassistenza, telecompagnia

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 38

Reti di telemedicina

Considerazioni di sintesi Larga diffusione di progetti pilota-sperimentazioni rispetto a servizi a regime (alta mortalità dei progetti

implementati). Progetti a prevalente “mono-offerta”: isolati i casi in cui vengono forniti anche servizi tipo social support. Si evidenzia quindi una mancanza di connessione tra i vari tasselli della rete: gli hub e nodi delle reti di

telemedicina e quelli della teleassistenza non sono linkati. In prevalenza, bassi i volumi di attività (e-service/utenti). Tendenza, soprattutto nei progetti che catalizzano grandi capitali, a creare progetti “a moduli”, che differenziano

l’offerta in diversi “tipi” di telemedicina fornita.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 39

Reti di teleassistenza, telecompagnia

Considerazioni di sintesi Come tendenza, si rileva la presenza di associazioni medio-grandi, più strutturate nell’organizzazione, che

catalizzano e trainano associazioni di piccole dimensioni. Nel 100% dei progetti un ente pubblico è il finanziatore (totale o parziale) e partecipa anche all’attuazione. Nel complesso, è bassa l’attenzione alle tecnologie impiegate, sia dal lato dell’utente che dei soggetti attuatori;

nei progetti in cui è presente un finanziamento di una azienda privata si rilevano maggiori inserimenti di tecnologia di rete (es. servizi di videocompagnia).

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 40

Reti “stagionali” di teleassistenza e telecompagnia legati all’emergenza caldo

E’ stata rilevata una quota di 34 progetti/servizi (i più significativi realizzati negli ultimi 2-3 anni) raggruppati nel contenitore “emergenza caldo”. Si tratta di iniziative di tutela, soccorso sociale, potenziamento dei servizi a domicilio, a carattere stagionale, che rappresentano una sottocategoria delle reti di teleassistenza-telecompagnia.

A seguito dell’ondata di calore del 2003, sono state infatti incentivate e monitorate dalle istituzioni (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e Dipartimento Protezione Civile) sia la costituzione di reti locali per il flusso informativo sul livello di rischio sia programmi di prevenzione locale.

Una quota – ca. 10% – degli interventi stagionali si sono “stabilizzati” diventando reti “permanenti” operative per tutto l’anno.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 41

Servizi erogati dai progetti di emergenza caldo

39%

37%

10% 4% 8%2%

teleinformazione

teleassistenza

telesoccorso

telemonitoraggio

teleascolto/telecompagnia

telemedicina

Reti “stagionali” di teleassistenza e telecompagnia legati all’emergenza caldo

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 42

I finanziatori dei progetti

14%

59%

15%

9%3%

Asl

Comune

Regione

Provincia

Azienda

Reti “stagionali” di teleassistenza e telecompagnia legati all’emergenza caldo

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 43

Gli attuatori dei progetti

24%

30%

38%

8%

Asl

Comune

Terzo Settore

Azienda

Reti “stagionali” di teleassistenza e telecompagnia legati all’emergenza caldo

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 44

Reti di e-information

Sono stati censiti:

1) una quota di progetti di e-information;

2) i portali delle Regioni;

3) i portali delle Aziende Sanitarie che contengono e-service significativi.

Per quanto riguarda i portali istituzionali (p.ti 2 e 3) sono stati analizzati tutti i portali delle Regioni e tutti i siti web delle Aziende Sanitarie pubbliche (328 siti), da cui sono stati selezionati i portali con presenza di e-service (servizi interattivi fruibili dal cittadino).

Risultato: 85 reti censite.

Progetti di e-information e portali istituzionali interattivi

85 reti censite

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 45

Considerazioni sui portali interattivi delle Aziende del SSN

Emerge un panorama disomogeneo: lo sviluppo e l’articolazione dei siti sono notevolmente differenziati, ma la funzione prevalente è quella ”informativa” (informazioni generali non personalizzate).

L’offerta di e-service è minima: meno del 20% delle strutture sanitarie pubbliche offre e-service attraverso i propri siti.

I siti sono in prevalenza “autoreferenziali”: risultano pressoché assenti spazi di discussione on line (forum, blog, ecc.) orientati al cittadino e agli operatori sanitari che vi operano.

Risulta ancora ampio il potenziale di Internet non utilizzato per: la realizzazione dei siti come ”strumenti”; un maggiore empowerment dei cittadini nei confronti delle strutture sanitarie (dalla semplificazione di pratiche al

supporto verso percorsi individuali); il “mettersi in rete” come partecipazione dei cittadini alle scelte di salute della comunità; la disponibilità a fornire informazione personalizzate (referti, dati, contatti e presa in carico rispetto al percorso

assistenziale del singolo assistito, ecc.).

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Social network in lingua italiana in area socio-sanitaria

Siti: costituiscono circa il 50% del campione emerso dall’analisi di sfondo. Presentano contenuti statici, privi di interazione, centrati sull’aspetto informativo.

Blog: sono pochissimi i weblog dedicati espressamente al mondo degli anziani. La quasi totalità tratta il tema della salute in modo personale, intimo.

Portali e social network: sono siti particolarmente articolati che consentono, attraverso una gestione redazionale costante dei contenuti, la creazione di on line community attorno a temi specifici come quello della salute.

Tipologie di applicazioni emerse dall’indagine

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Esempi di social network italiani eccellenti

Anziani.itPortale di informazione ed intrattenimento ad elevata interattività. Gli utenti si ritrovano giornalmente negli spazi del portale scambiandosi idee, commenti, messaggi personali su svariati argomenti tra cui anche la salute.Strumenti di interazione:chat;forum;upload foto e video personali;pagine personali (breve descrizione di sé stessi).

[email protected] con una sezione dedicata espressamente a salute e medicina. Numerosi e frequentati gli ambienti di interazione.Strumenti di interazione:forum;chat;sistema di domanda e risposta pubblicate sul portale;possibilità di caricare materiale autoprodotto.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 48

Considerazioni di sintesi sui social network

Si è verificata la diffusione di portali sufficientemente evoluti da poter sostenere forme di relazionalità on line molto attive, anche rivolte al target “anziani”, che si ritrovano giornalmente e utilizzano strumenti di interazione diversificati (chat, forum, creazione di pagine personali, ecc.).

Sono stati selezionati 24 casi di eccellenza nell’utilizzo delle forme comunicative del Web 2.0, che applicate al contesto socio-sanitario, evidenziano come ad una crescita costante delle competenze e delle esigenze degli individui si accompagnino rinnovate forme di comunicazione, comunità virtuali capaci di sostenere e informare coloro che ne fanno parte.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 49

Fenomeno reti e-Care, un quadro in evoluzione

1. Forte vitalità del fenomeno; grande interesse sulle potenzialità.

2. Ma: difficoltà nel passaggio da reti chiuse, costruite in funzione dell’organizzazione sanitaria (ASL, Regioni), a reti aperte ai cittadini e in funzione Home Care: difficile superamento della cultura della informatizzazione (che ha il core nella fornitura tecnologica di SW e HW e connettività) verso la cultura di Internet (reti aperte e collaborative con i cittadini).

3. Carente la presenza del livello pubblico-istituzionale come soggetto di orientamento e stabilizzazione delle esperienze; presenza di soggetti privati realizzatori in funzione della sperimentazione di prodotti tech e non di servizi territorialmente e socialmente stabili.

4. Instabilità e eccesiva diversificazione di architetture e di forme di gestione di rete, con esperienze in continua ripetizione.

5. Grande quantità di informazioni on line ed in continuo aumento.

1. Standard di servizio e standard di riuso per una valutazione di continuità della progressione delle esperienze.

2. Criteri di sostenibilità (per evitare un’alta mortalità dei progetti).

3. Ricerca di sinergie tra diversi livelli istituzionali e territoriali diversi nella logica Internet (ad es. i progetti interregionali sono una minima quota: indicativamente 3%).

4. Organizzazione e aggiornamento delle informazioni istituzionale on line, nei portali e siti regionali e locali creando una nuova cultura di accesso-condivisione alle informazioni in rete utili per i cittadini.

5. Collocazione dell’organizzazione di rete tra i soggetti (produttori di comunicazione strutturata) dell’organizzazione assistenziale pubblica e privata e non tra i produttori di tech.

QUADRO

6 tag EMERGENTI

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3Dati di confronto

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 51

Dati di confronto: Best Practice internazionali

Tabella di sintesi

reti di dati

portali interattivi

social network

Progettitotale

tipologiatelemedicina

teleass.-telecomp.

telesocc. EHRservizi on

linesocial

network

Progetti finanziati dalla UE a partecipazione italiana

32 21 3 7 1 0 0

Progetti finanziati dalla UE senza partecipazione italiana

27 20 1 6 0 0 0

Progetti UK non finanziati dalla UE

140 2 17 118 0 3 0

Progetti nord Europa non finanziati dalla UE

19 7 5 6 1 0 0

Progetti Web 2.0 internazionali

30 0 0 0 4 10 16

totale 248 50 26 137 6 13 16

reti di e-service home care

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 52

Focus: progetti europei finanziati dall’Unione Europea Unità di analisi: l’universo dei progetti finanziati dall’UE nell'ambito del progetto europeo eTEN 2002-2006 (365

progetti) e dei Framework Program (FP) 5 1998-2000, FP6 2002-2006 e FP7 2007-2013 (complessivamente

4071 progetti), rispondenti ai criteri di ricerca.

Metodo: analisi delle banche dati; selezione qualitativa in base ai criteri di ricerca.

Risultato: 59 progetti di rete e-Care

Dati di confronto: Best Practice internazionali

Finanziamenti europei per la realizzazione di reti e-Care (progetto europeo eTEN e programmi quadro 5, 6 e 7 relativi agli anni 2002-2013) Totale finanziamenti (per i 59 progetti selezionati): 148,61 milioni di euro, con una media di 2,52 milioni di euro a

progetto. Finanziamenti relativi a progetti con partecipazione di partner italiani (32 progetti): 94,52 milioni di euro (il 53,6%

del totale), con una media di 3,04 milioni di euro a progetto.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 53

Dati di confronto: Best Practice internazionali

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 54

La percentuale di reti e-Care tecno-sociali selezionate rappresenta l’1,3% rispetto al totale dei progetti visionati.

Nel complesso, si è evidenziata un’attenzione preponderante per reti di tipo tecno-organizzativo. Le reti tecno-sociali selezionate costituiscono un pool significativo di riferimento per l’e-Care grazie all’elevato

grado di innovazione e alla partecipazione contemporanea di diversi Paesi europei. Va evidenziato che solo 17 progetti sui 32 a cui partecipano partner italiani (il 53%) utilizzano i finanziamenti

per attuare concretamente reti e-Care nel territorio italiano. Il restante 47% dei progetti impiega finanziamenti in attività di produzione hw/sw, ricerca, ecc., ma senza attuazione concreta.

Dati di confronto: Best Practice internazionali

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 55

Focus: le reti UK a finanziamento nazionale

Sono stati incrociati i dati del database della Telecare Services Association (associazione inglese che monitora le esperienze di assistenza agli anziani attraverso le nuove tecnologie), con i siti web delle autorità territoriali inglesi (15 regioni, 119 contee e relativi distretti).

Sono state selezionate 140 reti e-Care.

Best Practice internazionali

Da una prima elaborazione dei dati emerge un panorama piuttosto omogeneo. Quasi tutte le contee (85%) sono dotate di un pacchetto "standard" di servizi di tele care rivolti all'assistenza agli anziani. Per la maggior parte si tratta di sistemi di telesoccorso più o meno complessi: gli utenti, attraverso device portatili, possono attivare una rete di soccorso gestita attraverso centri di coordinamento/call center.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 56

Focus: le best practice del Web 2.0Sono state selezionate 30 best practice rappresentative di Stati Uniti, UK, Germania e India.

Best Practice internazionali

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 57

Focus: le best practice del Web 2.0 Sono state individuate tre tipologie di sistemi:

1) sistemi di social networking tematico > condivisione di esperienze personali riguardo svariate patologie con l'intento di fornire un supporto di tipo psicologico agli utenti (es.: DailyStrenght: con oltre 500 gruppi di supporto on line);

2) servizi on line > un vero e proprio mercato dei servizi sanitari in cui poter confrontare e valutare, attraverso sistemi di rating, medici, strutture ospedaliere, esami clinici, costi, tempi dei servizi forniti da diverse strutture. Dopo aver effettuato gli esami acquistati, l’utente può esprimere il proprio parere sulla qualità del servizio erogato che funge da indicazione per gli utenti successivi.

3) sistemi di Electronic Health Record > sono sistemi che permettono la creazione e la gestione della propria cartella clinica on line.

È sempre più frequente che molti pazienti mettano a disposizione di chiunque la propria storia clinica per fornire informazioni sui trattamenti e sull'efficacia che questi hanno dimostrato nel processo di guarigione.

All'estrema flessibilità di gestione ed accessibilità delle informazioni accumulate attraverso questi sistemi si associa anche una netta diminuzione dei costi da parte delle strutture mediche. I dati vengono salvati nelle migliaia di server che costituiscono la rete Internet permettendo sia ai pazienti sia alle strutture sanitarie di usufruire di sistemi molto più potenti e sicuri di quelli dei singoli ospedali, dei singoli medici o dei singoli pazienti, senza alcun costo di utilizzo e gestione.

Best Practice internazionali

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4Gli indicatori per le buone pratiche

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 59

Definizione degli Indicatori e realizzazione del modello di analisi

Nell’ambito dell’Osservatorio, è stata prevista la produzione di un modello multidimensionale di valutazione dei Progetti di Rete, quale naturale completamento delle fasi di censimento ed approfondimento della ricerca. Questo perché:non esiste ancora una consolidata consuetudine alla valutazione delle reti sulla base di precisi indicatori;non è applicabile un tradizionale sistema top-down di valutazione di efficacia ed efficienza.

Il sistema di analisi e valutazione si basa:sulla collaborazione, condivisione di esperienze e apertura alla Community;sulla qualità percepita dai cittadini, dall’offerta e qualità della rete assieme (qualità informazionale);sulla individuazione delle Best Practice e la definizione di Linee Guida.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 60

Il ruolo delle Regioni

Ognuna delle 5 Regioni: ha contribuito al censimento delle esperienze di reti e-Care in corso nel proprio territorio; è responsabile di una delle linee di approfondimento per la definizione di una specifica tipologia di indicatori,

dalle quali deriverà il modello multidimensionale finale.

Tipologia di indicatori Regione referente

Indicatori di tipo Economico Liguria

Indicatori di tipo Organizzativo Toscana

Indicatori di Processo Marche

Indicatori di tipo Clinico Campania

Indicatori di tipo Tecnologico Emilia-Romagna

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

Valutare come interventi e-Care possano contribuire alla deospedalizzazione, alla qualificazione dell’assistenza socio-sanitaria domiciliare e alla limitazione del ricorso a strutture protette per anziani non autosufficienti.

61

Focus sugli Indicatori Economici

IndicatoriOrganizzativi

Indicatoridi Processo

IndicatoriTecnologici

IndicatoriClinici

IndicatoriEconomici

In particolare:• il risparmio in termini di numero di giornate di

ospedalizzazione impropria per anziani con oltre 75 anni;

• il risparmio in termini di giornate/mesi di ricovero in strutture protette per lo stesso target di utenza;

• il costo complessivo dei servizi e-Care;• il risparmio sociale complessivo a seguito dell’impianto

di reti e-care (tenendo conto anche tempo-costo del volontariato che interviene).

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

Focus sugli Indicatori Organizzativi

Individuare indicatori che consentano di valutare come le reti e-Care per la domiciliarità si integrino con la Rete più complessiva dei servizi sanitari e socio-assistenziali.

In particolare:• individuazione del modello organizzativo di rete

applicato nelle varie soluzioni progettuali esaminate;• esame delle innovazioni organizzative che influenzano i

percorsi di acceso, di cura e di presa in carico del cittadino;

• esame del livello di comunicazione, cooperazione ed interoperatività fra professionisti per la condivisione delle informazioni cliniche e socio-assistenziali.

IndicatoriOrganizzativi

Indicatoridi Processo

IndicatoriTecnologici

IndicatoriClinici

IndicatoriEconomici

62

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

Focus sugli Indicatori di Processo

Ottenere strumenti idonei a comparare i risultati in contesti diversi, per comprendere quali siano i processi, le strutture o le procedure in grado di produrre buoni risultati nei confronti di target di anziani con determinati problemi socio-sanitari.

In particolare:• Individuare indicatori di semantica, per consentire di

condividere un linguaggio comune.

IndicatoriOrganizzativi

Indicatoridi Processo

IndicatoriTecnologici

IndicatoriClinici

IndicatoriEconomici

63

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

Focus sugli Indicatori Clinici

Definire e validare una serie di indicatori per valutare le reti e-Care rilevate anche da un punto di vista dei risultati clinici ottenuti, in termini non solo oggettivi, ma anche di “percezione” da parte dei soggetti interessati.

In particolare:• rilevare in che misura i record sanitari e quelli sociali

prodotti dalla rete e-Care si integrino con quelli provenienti dall’assistenza ordinaria;

• individuare indicatori clinici mirati ai diversi target di popolazione a cui i progetti sono destinati (diabetici, cardiopatici, fratturati del femore, ecc.).

IndicatoriOrganizzativi

Indicatoridi Processo

IndicatoriTecnologici

IndicatoriClinici

IndicatoriEconomici

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

Focus sugli Indicatori Tecnologici

Definire e validare una serie di indicatori che consentano di assegnare elementi di valutazione oggettivi per quanto riguarda gli aspetti tecnologici e di rete, e le loro ricadute economiche, organizzative e di integrazione tecnico/sociale.

In particolare:• individuare gli aspetti di adozione dei supporti

tecnologici nel disegno di Rete;• evidenziare l’adeguamento agli standard per la

diffusione delle reti aperte e collaborative;• ricercare l’apertura, l’integrabilità, e l’adattabilità a

disegnare interazioni cooperative;• sottolineare l’adozione di piattaforme collaborative

“WEB 2.0”, di architetture Wiki e di una filosofia Open Source.

IndicatoriOrganizzativi

Indicatoridi Processo

IndicatoriTecnologici

IndicatoriClinici

IndicatoriEconomici

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

Prescindendo dagli aspetti dimensionali e/o temporali, le Reti censite sono state classificate secondo lo schema seguente:

Reti e-Care

Telemedicina

Telecompagnia/teleassistenza

Telesoccorso/domotica

Social Network

Reti e-data (trasmissione referti, fascicolo sanitario, ecc.)

Reti e-booking (accesso, prenotazione, ecc.)

Reti e-information (informazioni online, e-service, ecc.)

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La mappatura degli indicatori

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana

A questa classificazione vengono a sovrapporsi gli indicatori definiti:

La mappatura degli indicatori

67

Reti e-Care

Telemedicina

Telecompagnia/teleassistenza

Telesoccorso/domotica

Social Network

Reti e-data

Reti e-booking

Reti e-information

Indicatori Economici:

Efficacia;Efficienza;

Equità;Performance;

Risorse;Domanda;

Indicatori Organizzativi:

Diffusione;Qualità

innovativa;Efficacia

nell’accesso;Appropriatezza;

Continuità assistenziale;

Livello di integrazione;

Indicatori di Processo:

Dimensione;Complessità;Condivisione;Dimensione temporale;

Indicatori Clinici:Efficacia Clinica;

Efficienza Clinica;

Customer Satisfaction;Outcomes

specif. per Patologie

Indicatori Tecnologici:

Riusabilità;Accessibilità;Connettività

(multicanalità, mobilità, continuità,

…);Software

(interoperabilità, standardizzazione,

…);Hardware;

…Utilizzo …

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5Il portale

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 69

Il Portale-Osservatorio Nazionale per la Valutazione ed il Monitoraggio delle reti e-Care (ONECARE) si caratterizza come una RETE delle RETI: un sito collaborativo aperto ai protagonisti delle reti e-Care, che con tecnologia Wiki, si autoalimenta, nell’ambito di una regia collaborativa istituzionale (Ministero, Regioni, Board Scientifico), in piena coerenza con la cultura del Web 2.0.

Una struttura organizzativa e tecnologica quindi basata sulla dinamicità per poter essere efficace nel suo obiettivo di monitorare una realtà per sua natura in continua, costante e rapida evoluzione.

ONECARE: la RETE delle RETI (e-Care)

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 70

– Un sistema web di consultazione, partecipazione, condivisione, collaborazione e valutazione delle esperienze e-Care.

– Un luogo di interazione, per comunicare mediante strumenti di peer production e di social networking.

– Un sito per condividere standard di valutazione e buone pratiche e dei progetti di rete.

(*) Link temporaneo (il Portale in versione definitiva sarà prossimamente accessibile dal sito del Ministero http://www.ministerosalute.it)

La RETE delle RETI

www.onecare.cup2000.it (*)

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 71

L’accesso è aperto a tutti. Per accedere all’area riservata è necessaria una semplice registrazione.

Vi sono diversi livelli di profili:enti, amministrazioni e operatori del settore possono inserire e condividere i progetti per fare conoscere le proprie esperienze;i cittadini hanno a disposizione una mappa esclusiva per potersi orientare sull’utilizzo delle reti di assistenza sanitaria e socio-sanitaria home care.

Tutti gli utenti possono comunicare tra loro attraverso My e-Care.

L’accesso

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 72

Ogni utente registrato ha a disposizione una pagina che può personalizzare e che lo rappresenta verso gli altri membri della community.

My e-Care contiene:•il profilo dell’utente (breve descrizione e foto/avatar);•la lista dei progetti inseriti;•la lista dei progetti in evidenza;•la lista dei contatti; •una bacheca per scambiare messaggi e commenti;•una lista dei gruppi di discussione.

My e-Care

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 73

I progetti

I progetti inseriti vengono visualizzati attraverso un sistema a schede rendendo immediata la fruizione dei dati.

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 74

Rapido e preciso grazie alle molteplici possibilità di scelta: dai “più visti” ai “più votati”, dai “più commentati” alla “suddivisione geografica” per regioni.

La nuvola dei tag permette di individuare facilmente i progetti correlati ad una determinata parola chiave.

Il sistema di ricerca

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 75

Wiki glossario: ciascuna voce può essere migliorata, modificata, approfondita dagli utenti registrati.

Feed rss: grazie all’uso dei feed, i membri della community sono costantemente informati sulle novità del mondo e-Care.

Social book marking: un tool per la condivisione e segnalazione nei maggiori media sociali in circolazione.

Open source: verrà messa a disposizione l’infrastruttura necessaria alla gestione di software in modalità open source per rendere disponibile a tutti gli enti e le amministrazioni interessate alcuni strumenti già testati per la gestione dei progetti e-Care.

Strumenti tecnologici

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6Il team di progetto

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Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana 77

Il Team di progetto

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche SocialiDott.ssa Lidia Di Minco – Referente di progetto

Team CUP 2000 di progettoProf. Mauro Moruzzi Ing. Gianluigi AmadeiDott.ssa Giulia AngeliDott.ssa Carla FioriDott.ssa Raffaella Giorgetti

Board scientificoDott. Roberto GrilliDott.ssa Alessia OrsiDott. Gaetano SicuranzaProf.ssa Angela TestiDott.ssa Maria Teresa NespecaDott.ssa Anna Laura AbbamondiDott. Francesco Genovesi

– Capo Progetto– Programmazione attività e risorse– Coordinamento portale e comunicazione – Coordinamento ricerca su indicatori e buone pratiche– Team Leader ricerca reti

– Regione Emilia-Romagna– Regione Emilia-Romagna – Coordinamento di progetto– Regione Campania– Regione Liguria– Regione Marche– Regione Toscana– Regione Toscana

Page 78: Arezzo, 25 novembre 2008. Introduzione Regioni Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Marche, Toscana LOsservatorio Nazionale delle Reti e-Care Lesplosione