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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [24.11.2020]
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Appunti di armonia
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Ritardi
Il ritardo è una dissonanza tipica del contrappunto rinascimentale.
In riferimento al Barocco e al Classicismo studiamo in particolare la realizzazione dei ritardi
4-3 (si legge «ritardo della quarta che risolve sulla terza», o «ritardo di quarta», o più
semplicemente «ritardo 4-3») e 9-8 (si legge «ritardo della nona che risolve sull’ottava», o
«ritardo di nona», o più semplicemente «ritardo 9-8»); meno diffusi, ma ugualmente possibili,
i ritardi 7-6 e 25-36.
Il ritardo è costituito da tre fasi distinte: 1) preparazione, 2) dissonanza, 3) risoluzione.1
1. Nella preparazione una voce realizza la nota che diverrà dissonante nell’accordo
successivo.
2. Segue la dissonanza (detta anche percussione), in tempo forte:2 è collegata alla
preparazione da una legatura di valore.
3. Nella risoluzione la dissonanza scende di grado.
1 Queste tre fasi si definiscono trattamento della dissonanza.
2 Il ritardo si trova quindi in una ben determinata posizione metrica. I tempi forti in una battuta da 4/4 sono il
primo e il terzo movimento (il secondo e il quarto movimento di battuta sono invece tempi deboli). I ritardi
con valore di semiminima si trovano quindi su primo e terzo movimento delle battute da 4/4; invece i ritardi
con valore di croma si possono utilizzare su tutti i quattro movimenti di battuta (vedi esempio E).
I seguenti esempi sono quindi sbagliati, perché la dissonanza (cifrata con il 4) è sul movimento debole: nel
primo caso è sul secondo movimento di battuta; nel secondo caso è sul quarto movimento di battuta.
Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [24.11.2020]
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Nell’esempio A il ritardo 4-3 è al soprano, sul primo movimento (tempo forte) della seconda
battuta: si tratta dell’accordo di V di Re M, ossia La-Do-Mi, con la terza (Do) che arriva
dopo la risoluzione della dissonanza di quarta (Re). Il Re sul tempo forte (A.2) è dissonante
rispetto al Mi del tenore, con cui forma un intervallo di settima.
Le cifre sono – come sempre – riferite al basso.3 Nell’esempio A il basso ha il La, per cui il 4
indica l’intervallo di quarta in rapporto al La, ossia la nota Re; il 3 indica l’intervallo di quarta
sempre in rapporto al La, ossia la nota Do.
Il ritardo si può indifferentemente realizzare con una qualsiasi delle quattro voci. Per
maggiore chiarezza grafica la voce che realizza il ritardo può essere scritta con il gambo
separato rispetto alle altre voci. Gli esempi B e C mostrano il ritardo 4-3 al tenore e al
contralto.
3 Nel basso cifrato (teoria del basso) le cifre indicano gli intervalli fra il basso e una delle voci superiori (senza
specificare se si tratta della voce di tenore, contralto oppure soprano). In particolare, le cifre disposte
verticalmente rappresentano una sintesi della sovrapposizione delle voci, mentre le cifre disposte
orizzontalmente rappresentano una sintesi del movimento (moto).
4 3 9 8 7 6
Equivale a Equivale a Equivale a
8 8 9 8 8 8
5 5 5 5 7 6
4 3 3 3 3 3
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Nel ritardo 4-3 la nota di risoluzione non può essere presente al momento della dissonanza in
un’altra voce: per questo motivo l’esempio D.1 (dove il Sol, nota di risoluzione del ritardo
del tenore, è contemporaneamente presente al soprano) è sbagliato, mentre l’esempio D.2 è
corretto.4
L’esempio E mostra il ritardo 4-3 con valore di croma. Il ritardo con valore di croma può
essere posizionato sia in tempo forte sia in tempo debole (a differenza del ritardo a valore di
semiminima, che può essere posizionato solo in tempo forte). Nell’esempio E i tre ritardi sono
in tempo debole (secondo e quarto movimento di battuta).
Gli esempi F.1, F.2 e F.3 mostrano il ritardo 9-8: la struttura è analoga a quella del ritardo 4-
3.
Il ritardo può essere realizzato anche dal basso, risolvendo tipicamente in un accordo in
primo rivolto (cifratura 25-36): nell’esempio G il Do dell’accordo La-Do-Mi arriva
risolvendo la dissonanza del Re. Anche in questo caso la nota di risoluzione non deve
comparire nelle voci superiori al momento della dissonanza. Le cifrature si determinano,
4 La conclusione degli esempi D.1 e D.2 utilizza la settima di dominante incompleta (vedi Appunti di armonia.
4 – Settima di dominante incompleta in stato fondamentale).
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come sempre, in rapporto al basso: rispetto al Re del basso il Mi di tenore e soprano è una
seconda (2) e il La del contralto una quinta (5), quindi la cifratura di questo ritardo è 25.5
Infine possiamo avere il ritardo della settima
• con accordi in primo rivolto, come si vede nell’esempio H.1 (cifratura 7-6);
• con accordi in secondo rivolto, come si vede nell’esempio H.2 (cifratura 47-46).
Preparazione dei ritardi
Il ritardo 4-3 si può preparare con l’ottava (basso ascendente di quinta o discendente di quarta,
J.1), con la quinta (basso ascendente di seconda, J.2) oppure con la settima (basso ascendente
di quarta o discendente di quinta, J.3) dell’accordo precedente.
5 Vedi anche l’esempio tratto dalle Regole per bene accompagnare il partimento di Giovanni Paisiello citato
in Appunti di armonia. 21 – Sviluppo melodico del soprano.
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Il ritardo 9-8 si può preparare con la terza (basso ascendente di seconda, K.1) oppure con la
quinta (basso ascendente di quarta o discendente di quinta, K.2) dell’accordo precedente.
Il ritardo 7-6 si può preparare con l’ottava (basso ascendente di seconda, L.1) oppure con la
terza (basso ascendente di quarta o discendente di quinta, L.2) dell’accordo precedente.
Il ritardo 25-36 si può preparare con la fondamentale (grado ascendente di quinta o discendente
di quarta, M.1), con la terza di una triade in primo rivolto (basso discendente di seconda, M.2)
oppure con la settima di una quadriade in quarto rivolto (grado ascendente di quarta o
discendente di quinta, M.3)6 dell’accordo precedente.
6 A proposito di quest’ultimo caso vedi Appunti di armonia. 13 – Rivolti delle quadriadi.
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Gradi e interpretazione armonica
I ritardi sono indipendenti dai gradi: si possono realizzare su ciascun grado, a patto di trattare
correttamente la dissonanza con preparazione e risoluzione. Negli esempi seguenti il ritardo
4-3 si trova su II (N.1), V (N.2) e VI (N.3).
I ritardi sono una dissonanza melodica (in un certo senso, sono un ornamento) che non altera
mai l’interpretazione armonica dell’accordo: vedi i seguenti esempi, dove si ricostruisce il
grado di ciascun accordo. Pertanto
• 4-3 si interpreta come se fosse 3, ossia una triade in stato fondamentale (O.1),
• 7-6 come se fosse 6 (O.2),
• 25-36 come se fosse 36 (O.3),
e così via.
Nel seguente esempio si vede invece come una semplice successione I – V7 – I (Q.1, con
settima di dominante incompleta) può essere elaborata tramite l’inserimento di un ritardo di
quarta sul V7 (Q.2).
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Durata di preparazione e dissonanza
La durata della dissonanza è uguale o inferiore alla sua preparazione, mai superiore:
• nell’esempio P.1 la preparazione dura il doppio della dissonanza → corretto;
• nell’esempio P.2 la preparazione ha la stessa durata della dissonanza → corretto;
• nell’esempio P.3 la preparazione dura la metà della dissonanza → sbagliato.