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Oggetto: statement SIAARTI sulla guerra in Siria In Siria gli incessanti bombardamenti stanno attualmente coinvolgendo obiettivi non solo militari ma anche civili. Numerosi ospedali sono stati colpiti, alcuni completamente distrutti. Medici, infermieri e pazienti sono morti e stanno ancora morendo. I media ci informano che tra i civili feriti e morti vi sono centinaia di bambini. Nello stesso tempo, numerosi rifugiati muoiono nel mare Mediterraneo nell’estremo tentativo di sfuggire al disastro. Per loro non sembra esservi scampo: moriranno sia che rimangano sia che tentino di fuggire. Questa non è soltanto una guerra, comunque moralmente inaccettabile, ma una tragedia che, se continuerà senza alcun limite, potrebbe condizonare il futuro destino di tutti gli esseri umani. Dalla fine della seconda guerra mondiale, 196 nazioni hanno riconosciuto il principio secondo il quale i civili non dovrebbero mai essere considerati un obiettivo militare. Questo principio è stato ufficialmente condiviso con la Convenzione di Ginevra, al fine di porre un limite alle violenze indiscriminate della guerra. Ciononostante in Siria questo limite è stato ampiamente superato. Come medici, condanniamo l’uccisione di civili, bambini, e di personale sanitario, e, richiamandoci alla Convenzione di Ginevra, chiediamo rispettosamente a tutti i governi di compiere ogni sforzo perché i principi di questa Convenzione vengano rispettati. Antonio Corcione Presidente SIAARTI

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Oggetto:statementSIAARTIsullaguerrainSiriaInSiriagliincessantibombardamentistannoattualmentecoinvolgendoobiettivinonsolomilitarimaanchecivili.Numerosi ospedali sono stati colpiti, alcunicompletamentedistrutti.Medici, infermieriepazientisonomortiestannoancoramorendo.Imediaci informanochetra icivili feritiemortivisonocentinaiadibambini.Nellostessotempo,numerosirifugiatimuoiononelmareMediterraneo nell’estremo tentativo di sfuggire aldisastro.Per loronon sembraesservi scampo:moriranno sia cherimanganosiachetentinodifuggire.Questa non è soltanto una guerra, comunquemoralmente inaccettabile, ma una tragedia che, secontinuerà senza alcun limite, potrebbe condizonare ilfuturodestinodituttigliesseriumani.Dalla fine della seconda guerra mondiale, 196 nazionihannoriconosciutoilprincipiosecondoilqualeicivilinondovrebberomaiessereconsideratiunobiettivomilitare.Questo principio è stato ufficialmente condiviso con laConvenzione di Ginevra, al fine di porre un limite alleviolenze indiscriminate della guerra. Ciononostante inSiriaquestolimiteèstatoampiamentesuperato.Comemedici,condanniamo l’uccisionedicivili,bambini,e di personale sanitario, e, richiamandoci allaConvenzione di Ginevra, chiediamo rispettosamente atuttiigovernidicompiereognisforzoperchéiprincipidiquestaConvenzionevenganorispettati. AntonioCorcione PresidenteSIAARTI