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Antonella Ferrarese - morellibugna.com aprile.pdf · FRASSANI RAFFAELA 19/04/1923 GUARNIERI LUIGI 02/04/1927 MANTOVANI IMELDA 08/04/1933 MARCOLINI MARIA 23/04/1958 MARTINATO PALMINA

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Antonella Ferrarese Chiara Perini

Emanuela LesoFrancesca Zamboni

BOEMI ANTONINA 05/04/1942BUZZACCHERO GRAZIELLA 03/04/1945FRACASSI CAMILLO 02/04/1929FRASSANI RAFFAELA 19/04/1923GUARNIERI LUIGI 02/04/1927MANTOVANI IMELDA 08/04/1933MARCOLINI MARIA 23/04/1958MARTINATO PALMINA 01/04/1931MELCHIORI LILIANA 02/04/1928PATUZZI ALDO 15/04/1926SEVERI AGNESE 07/04/1930TURRINA MARIO 16/04/1935

16 aprile Santa Pasqua

28 aprile mattinata con i bambini delle Canossiane

28 aprile ore 15.30 pomeriggio musicale

ATTIVITA' DI GRUPPOCON LOGOPEDISTA

Gli ospiti raccontano:

La Settimana Santa in campagna

Nella settimana Santa si semina il granoturco.Si pianta il grano con il cauccio (un bastoncinocon la punta), si fa il buco e si mette dentro ilgrano, un seme alla volta. Quelle donne cheandavano a lavorare sotto padrone dovevanoessere veloci. Se andavano dentro al buco due

grani, nascevano due piante e una si dovevatogliere. Si doveva arare la terra con il trattore, chinon l'aveva usava le mucche con l'aratro.Nell'orto in aprile si piantono le piantine deipomodori, o i semi delle zucchine. Nel campodel granoturco, si piantano i semi della zucca.

Il giorno dell'Assunta, il 15 Agosto, il granomatura, quindi si inizia a raccoglierlo fino aottobre.

IL GIORNO DI PASQUA:(Gli ospiti raccontano)

Il giorno di Pasqua al mattino si andava inchiesa, al pomeriggio alle funzioni religiose dallesuore, dove si giocava fino a sera.

Il Venerdì Santo si legavano le campane perchéera morto Gesù, i quadri nelle chiese e tutte leimmagini religiose come il crocefisso, venivanocoperte. Al sabato Santo, alla notte, legavanole campane e facevano la Santa Messa. Tuttiandavano a prendere una bottiglietta d'acquaSanta in chiesa. Mia mamma mi bagnava gli

occhi con l'acqua Santa e bagnava i muri negliangoli della casa. Per Pasqua, mia mamma impastava i rufioiche erano il dolce tipico, se impastava comeuna torta, se dava la forma de un ometto, conla testa le braccia, le gambe, i oci.Per pasquetta andavamo in riva al Pò o in rivaall'Adige. Io abitavo tra due fiumi. Per noi labrassadella era il dolce tipico della Pasqua, eraa forma di anello. Era il dolce tipico di Veronae provincia, un dolce povero fatto in casa.

Gli ospiti del Centro Diurno raccontano:

Si passava in famiglia, gh'era il papà che ghepiasea le lasagne col cunel, oppure brodo coifigadini. Eravamo in nove fratelli, non eranopranzi veri e propri perchè eravamo in tanti ec'era poco tempo. Io non sapevo neppurecos'era il pasticcio, l'ho imparato più tardi, dasposata.Per non sbagliare mia mamma andava amessa prima, cioè alle sei della mattina. Non siandava a messa tutti assieme, ma ci si dava il

turno perchè qualche figlio doveva restare colpapà per guardare le mucche.Noi eravamo in quattro sorelle e due fratelli, lamamma faceva il pasticcio per tutta lafamiglia, aiutata dalla figlia maggiore. Ioinvitavo a pranzo la mia amica Luciana. Infattiil proverbio dice: “Natale con i tuoi, Pasquacon chi vuoi.”A Pasquetta si mangiavano le uova sode, siandava a Custoza per fare picnic nei prati.C'erano le uova colorate, si prendeva l'erba deiprati, si faceva bollire e poi si coloravano leuova.

I bambini le coloravano con le matite colorate.Erano tempi magri, le uova erano contate, nonc'erano le uova di cioccolato, non sapevineppure che esistessero. Ma si era contenti distare assieme, di stare in famiglia, oppure congli amici. Con poco ci si divertiva, era una vitasemplice.

FILASTROCCHE DI APRILE:

TIRETE IN LA' SORELA SE TE VOLCHE FASSA NA BELA TAIELA (LAPANNOCCHIA)

TIRATE IN LA' FRADEL SE TE VOLCHE FASSA UN BEL CASTEL(FAGIOLO)

TRE APRILANTI QUARANTA SOMIGLIANTI

L'ultima filastrocca significa che se i primi tregiorni di aprile farà bel tempo, sarà bello perquaranta giorni, altrimenti farà brutto tempo.

L’UOVO PIU' GRANDE del MONDO

Si tratta di un rarissimo uovo fossile di uccello elefante(Aepyornis) del Madagascar.Alto 30 cm e con un diametro di 21, rappresenta l'uovo inassoluto più grande del mondo, ben 100 volte più grandedi quello di gallina. A deporlo è stato un esemplare diuccello elefante, un parente dello struzzo alto oltre 3metri e del peso di 400 chili che viveva nell’isola africanatra il XIV e XVI secolo, quando la specie si è estinta permano dell’uomo. Per ovvie ragioni, non era in grado divolare. Anche se in realtà i fossili di queste uovagigantesche sono abbastanza comuni nel Madagascarmeridionale, integri come questo sono una vera raritàtanto che il reperto è stato battuto all'asta per lastratosferica cifra di 101.813 dollari.

http://www.focus.it/cultura/storia/l-uovo-fossile-dell-uccello-elefante-06052013