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Ansa 24.1.14 Libri: Bertuccioli e 3000 anni di letteratura cinese (Notiziario Libri) (ANSA) - ROMA, 24 GEN - GIULIANO BERTUCCIOLI: LA LETTERATURA CINESE, a cura di Federica Casalin (L'ASINO D'ORO EDIZIONI, PP. 474, 26 EURO) - A 45 anni dalla seconda edizione, del 1968 (la prima era del 1959), torna in libreria 'La letteratura cinese' di Giuliano Bertuccioli, il volume che percorre oltre 3000 anni di autori e testi, fra cui molti allora tradotti per la prima volta in lingua occidentale. Bertuccioli (1942 - 2001), diplomatico appassionato di letterature e lingue orientali, dopo aver vissuto in primapersona, a Nanchino, l'avvento al potere in Cina di Mao, aveva proseguito i suoi studi e le sue ricerche dal 1953 nelle biblioteche di Hong Kong, dove si era fatto assegnare al consolato. Un viaggio letterario che va compiuto, spiega Federico Masini nella premessa ''per conoscere come sia stata possibile una storia cosi' lunga e ricca senza che nessun dio monoteista vi abbia mai trovato il minimo spazio; una storia diversa, quindi, da quella in cui siamo cresciuti frutto della ragione e della religione, che hanno dominato incontrastate il pensiero dell'Occidente e che solo ora possono essere radicalmente criticate e demolite''. Federica Casalin ripropone il volume modificando il sistema di trascrizione di tutte le parole cinesi, adottando il sistema ora in uso detto pinyin, aggiornando e integrando la bibliografia e dando conto nel saggio che fa da prefazione, di quei filoni letterari non ancora definiti nella versione di Bertuccioli ''mostrando cosi' come la letteratura sia un corpo vivo, che produce di continuo nuove interpretazioni''. Tra i temi del saggio della Casalin, le nuove scoperte archeologiche sulla produzione scritta in cinese antico, che racchiude le tre fasi del cinese arcaico (XIII-XI secolo a.C), del cinese pre-classico (XI- VI sec a.C) e classico (VII - II sec. a.C). Spazio anche alla letteratura femminile in epoca imperiale, con i contributi in campo poetico ma non solo, dalla figura di Ban Zhao nel I secolo d.C, autrice anche di uno dei primi testi per l'educazione femminile, a scrittrici come Gu Taiqing (1799 - c.1877), con cui la letteratura femminile si avventura nel mondo del romanzo e Qiu Ji (1875- 1907), fondatrice del Zhongguo nu bao (Giornale delle donne in Cina) di Shanghai e animatrice delle prime rivendicazioni femminili, che fu arrestata e decapitata nel 1907. La curatrice infine si sofferma sull'avvento della letteratura moderna, tra sperimentazioni e involuzioni. Bertuccioli parte dalla letteratura nella Cina antica ed arriva al XX secolo, ricordando nell'introduzione la data centrale del 221 a.C, prima della quale la Cina era divisa in tanti stati feudali che combattevano fra loro. Quell'epoca detta ‘degli Stati combattenti', e' stata un ''periodo di grande fermento spirituale caratterizzato da una straordinaria attivita' filosofica e artistica''. Paragonabile per l'autore, a quello della Grecia Antica, mentre quello dell'Impero cinese (nato dalla vittoria dello Stato di Qin che unifico' la Cina) e' paragonabile ''all'impero romano o meglio ancora quello di Bisanzio. Ma, a differenza di questi due imperi, che scomparvero per fare posto agli stati nazionali moderni, la struttura dell'impero cinese, ''basata sui cardini dell'imperatore e della burocrazia'' si e' conservata fino al principio del '900. Fra epoche di splendore, nelle dinastie Qin, Han, Tang, Song e Ming con le arti che fiorirono in particolare e di decadenza politica e culturale, quelle dei Tre Regni e le sei Dinastie durante le quali gliimperatori cinesi regnarono su una parte soltanto della Cina e dovettero lottare contro gli invasori barbari. A partire dal 1842, data della fine della Guerra dell'Oppio (1839-1842) e l'apertura della Cina al commercio occidentale, ''comincia la trasformazione e la disintegrazione del vecchio mondo cinese'', durata piu' di un secolo, conil crollo delle vecchie istituzioni politiche e della vecchia cultura ''sotto la spinta di nuove idee provenienti dall'occidente''. Mentre dopo la seconda guerra mondiale ''ha inizio la ricostruzione dei mondo cinese su basi nuove, in maniera cosi' sistematica e radicale da far impallidire il ricordodelle riforme operate nel 221 a. C. dal primo imperatore della Cina''. (ANSA). Y64-CA

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Ansa 24.1.14Libri: Bertuccioli e 3000 anni di letteratura cinese(Notiziario Libri)(ANSA) - ROMA, 24 GEN - GIULIANO BERTUCCIOLI: LA LETTERATURA CINESE, a cura di Federica Casalin (L'ASINO D'ORO EDIZIONI, PP. 474, 26 EURO) - A 45 anni dalla seconda edizione, del 1968 (la prima era del 1959), torna in libreria 'La letteratura cinese' di Giuliano Bertuccioli, il volume che percorre oltre 3000 anni di autori e testi, fra cui molti allora tradotti per la prima volta in lingua occidentale.Bertuccioli (1942 - 2001), diplomatico appassionato di letterature e lingue orientali, dopo aver vissuto in primapersona, a Nanchino, l'avvento al potere in Cina di Mao, aveva proseguito i suoi studi e le sue ricerche dal 1953 nelle biblioteche di Hong Kong, dove si era fatto assegnare al consolato. Un viaggio letterario che va compiuto, spiega Federico Masini nella premessa ''per conoscere come sia stata possibile una storia cosi' lunga e ricca senza che nessun dio monoteista vi abbia mai trovato il minimo spazio; una storia diversa, quindi, da quella in cui siamo cresciuti frutto della ragione e dellareligione, che hanno dominato incontrastate il pensiero dell'Occidente e che solo ora possono essere radicalmente criticate e demolite''. Federica Casalin ripropone il volume modificando il sistema di trascrizione di tutte le parole cinesi, adottando il sistema ora in uso detto pinyin, aggiornando e integrando la bibliografia e dando conto nel saggio che fa da prefazione, di quei filoni letterari non ancora definiti nella versione di Bertuccioli ''mostrando cosi' come la letteratura sia un corpo vivo, che produce di continuo nuove interpretazioni''. Tra i temi del saggio della Casalin, le nuove scoperte archeologiche sulla produzione scritta in cineseantico, che racchiude le tre fasi del cinese arcaico (XIII-XI secolo a.C), del cinese pre-classico (XI- VI sec a.C) e classico (VII - II sec. a.C). Spazio anche alla letteratura femminile in epoca imperiale, con i contributi in campo poetico ma non solo, dalla figura di Ban Zhao nel I secolo d.C, autrice anche di uno dei primi testi per l'educazione femminile, a scrittrici come Gu Taiqing (1799 - c.1877), con cui la letteratura femminile si avventura nel mondo del romanzo e Qiu Ji (1875- 1907), fondatrice del Zhongguo nu bao (Giornale delle donne in Cina) di Shanghai e animatrice delle prime rivendicazioni femminili, che fu arrestata e decapitata nel 1907. La curatrice infine si sofferma sull'avvento della letteratura moderna, tra sperimentazioni e involuzioni.Bertuccioli parte dalla letteratura nella Cina antica ed arriva al XX secolo, ricordando nell'introduzione la data centrale del 221 a.C, prima della quale la Cina era divisa in tanti stati feudali che combattevano fra loro. Quell'epoca detta ‘degli Stati combattenti', e' stata un ''periodo di grande fermento spirituale caratterizzato da una straordinaria attivita' filosofica e artistica''. Paragonabile per l'autore, a quellodella Grecia Antica, mentre quello dell'Impero cinese (nato dalla vittoria dello Stato di Qin che unifico' la Cina) e' paragonabile ''all'impero romano o meglio ancora quello di Bisanzio. Ma, a differenza di questi due imperi, che scomparvero per fare posto agli stati nazionali moderni, la struttura dell'impero cinese, ''basata sui cardini dell'imperatore e della burocrazia'' si e' conservata fino al principio del '900. Fra epoche di splendore, nelle dinastie Qin, Han, Tang, Song e Ming con le arti che fiorirono in particolare e di decadenza politica e culturale, quelle dei Tre Regni e le sei Dinastie durante le quali gliimperatori cinesi regnarono su una parte soltanto della Cina e dovettero lottare contro gli invasori barbari. A partire dal 1842, data della fine della Guerra dell'Oppio (1839-1842) e l'apertura della Cina al commercio occidentale, ''comincia la trasformazione e la disintegrazione del vecchio mondo cinese'', durata piu' di un secolo, conil crollo delle vecchie istituzioni politiche e della vecchia cultura ''sotto laspinta di nuove idee provenienti dall'occidente''. Mentre dopo la seconda guerra mondiale ''ha inizio la ricostruzione dei mondo cinese su basi nuove, in maniera cosi' sistematica e radicale da far impallidire il ricordodelle riforme operate nel 221 a. C. dal primo imperatore della Cina''. (ANSA).Y64-CA