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DOMENICA 23 settembre XXV domenica del Tempo Ordinario B Castelnovo Ore 08:00 Eucaristia def. Maria, Michela e Diego Ore 11:00 Eucaristia Battesimo di Nicole D’Aloia e Diana Bolzoni Ore 19:00 Eucaristia def. Catellani Giuliana Meletole Ore 09:30 Eucaristia def. Ferrari Olimpio; Albiero Pellegrino Cogruzzo Ore 09:30 ----------------- San Savino Ore 11:00 Eucaristia LUNEDI’ 24 settembre Castelnovo Ore 10:00 Eucaristia MARTEDI’ 25 settembre Castelnovo Ore 19:00 Eucaristia def. Manghi Ermes e Bluetta MERCOLEDI’ 26 settembre Castelnovo Ore 16:30 Eucaristia Casa Protetta GIOVEDI’ 27 settembre Castelnovo Ore 18:30 Adorazione Eucaristica VENERDI’ 28 settembre Castelnovo Ore 21:00 LITURGIA del PERDONO festa dell’Unità Pastorale San Francesco SABATO 29 settembre Castelnovo Ore 09:00Pulizia chiesa Sant’Andrea Ap. CASTELNOVO - ROCK Ore 19:00 PREGHIERA GIOVANE festa dell’Unità Pastorale san Francesco DOMENICA 30 settembre XXVI domenica del Tempo Ordinario B Castelnovo Ore 11:00 Eucaristia della Festa dell’Unità pastorale San Francesco INIZIA il CATECHISMO giochi e festa Pranzo comunitario…… Ore 15:00 interverrà don Paolo Cugini per dialogare su la Chiesa di papa Francesco Ore 19:00 Eucaristia vespertina Meletole Ore 09:30 ------------------- Cogruzzo Ore 09:30 ------------------- San Savino Ore 11:00 ------------------- www.upsanfrancesco.org DOMENICA 23 settembre 2018 – XXV dom. T.O. – anno B Liturgia della Parola Dal libro della Sapienza (Sap 2,12.17-20) 12 Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta. 17 Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. 18 Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. 19 Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. 20 Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà". Parola di Dio. Dalla lettera di san Giacomo Apostolo (Gc 3,16-4,3) 16 Dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. 17 Invece la sapienza che viene dall'alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. 18 Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia. 1 Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? 2 Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; 3 chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Parola di Dio.

anno B Liturgia della Parola - upsanfrancesco.org · Liturgia della Parola Dal libro della Sapienza (Sap 2,12.17-20) 12Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone

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DOMENICA

23 settembre

XXV domenica

del Tempo

Ordinario B

Castelnovo

Ore 08:00 Eucaristia def. Maria, Michela e Diego Ore 11:00 Eucaristia Battesimo di Nicole D’Aloia e Diana Bolzoni Ore 19:00 Eucaristia def. Catellani Giuliana

Meletole Ore 09:30 Eucaristia def. Ferrari Olimpio; Albiero Pellegrino

Cogruzzo Ore 09:30 -----------------

San Savino Ore 11:00 Eucaristia

LUNEDI’

24 settembre Castelnovo Ore 10:00 Eucaristia

MARTEDI’

25 settembre Castelnovo

Ore 19:00 Eucaristia def. Manghi Ermes e Bluetta

MERCOLEDI’

26 settembre Castelnovo Ore 16:30 Eucaristia Casa Protetta

GIOVEDI’

27 settembre Castelnovo Ore 18:30 Adorazione Eucaristica

VENERDI’

28 settembre Castelnovo

Ore 21:00 LITURGIA del PERDONO festa dell’Unità Pastorale San Francesco

SABATO 29 settembre

Castelnovo

Ore 09:00Pulizia chiesa Sant’Andrea Ap. CASTELNOVO - ROCK Ore 19:00 PREGHIERA GIOVANE festa dell’Unità Pastorale san Francesco

DOMENICA

30 settembre

XXVI domenica

del Tempo

Ordinario B

Castelnovo

Ore 11:00 Eucaristia della Festa dell’Unità pastorale San Francesco INIZIA il CATECHISMO giochi e festa Pranzo comunitario…… Ore 15:00 interverrà don Paolo Cugini per dialogare su la Chiesa di papa Francesco Ore 19:00 Eucaristia vespertina

Meletole Ore 09:30 -------------------

Cogruzzo Ore 09:30 -------------------

San Savino Ore 11:00 -------------------

www.upsanfrancesco.org

DOMENICA 23 settembre 2018 – XXV dom. T.O. – anno B

Liturgia della Parola Dal libro della Sapienza (Sap 2,12.17-20) 12Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta. 17Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. 18Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. 19Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. 20Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà". Parola di Dio. Dalla lettera di san Giacomo Apostolo (Gc 3,16-4,3) 16Dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. 17Invece la sapienza che viene dall'alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. 18Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia. 1 Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? 2Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; 3chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9,30-37) 30Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà". 32Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. 33Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: "Di che cosa stavate discutendo per la strada?". 34Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. 35Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: "Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti". 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37"Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato". Parola del Signore. ACCOGLIAMO LA PAROLA: Gesù ha intrapreso un viaggio dalla sua terra, la Galilea, dalla sua casa, la città di Cafarnao, verso Gerusalemme, il centro politico e religioso del suo popolo Israele. L’evangelista Marco ci chiede di seguire Gesù, ce lo ha detto nella figura di Pietro intimandolo a “stare dietro”, cioè ad essere discepolo, a seguire il Maestro. Domenica scorsa Gesù ha parlato a tutti, alle folle, ha chiesto alla gente, al popolo e a loro ha proclamato che chi vuol salvare la propria vita la perderà, mentre chi la perde per causa sua e del Vangelo la salverà. Ora c’è una riservatezza, Gesù non voleva che alcuno lo sapesse, perché insegnava ai suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà". È il secondo annuncio della passione, ed è un insegnamento per i suoi discepoli, è un insegnamento per la sua Comunità. Perché questa riservatezza? Perché ciò che viene annunciato è molto profondo e importante, è difficile da accettare al punto che anche i suoi discepoli non riescono a capire e hanno timore di fare delle domande. Perché questa fatica? Che cosa ha detto Gesù di così sconvolgente, che hanno paura persino a chiedere spiegazioni? “Il Figlio dell’uomo viene consegnato…”, usando il verbo al passivo, questo è normale nel linguaggio biblico e religioso, Gesù sta dicendo che Dio consegna il

proprio Figlio agli uomini che lo uccideranno. Non è Giuda, il traditore, che consegna Gesù, lui è solo uno strumento, ma è Dio che consegna il proprio Figlio. Lo mette nelle mani degli uomini, lo mette nelle nostre mani. Il Dio onnipotente, Signore del cielo e della terra, il Creatore, fonte della vita è un Dio che ama al punto di consegnarsi nelle nostre mani, come la sposa nelle mani dello sposo, come lo sposo al cuore della sposa. Ci fa eco la parabola dei vignaiuoli omicidi: manderò mio figlio e vedremo se avranno rispetto almeno per lui, ma vedendolo essi dissero, ecco l’erede, uccidiamolo e la vigna sarà nostra. L’amore di Dio arriva così fino al punto di non ritorno, fino a consegnarsi nelle mani dei nemici per poter raggiungere tutti, senza perdere nessuno. La Comunità dei discepoli, la Chiesa oggi, conoscendo Dio così come Gesù ce lo ha fatto conoscere, dovrà annunciarlo e testimoniarlo all’umanità. Se questo è il modello, allora è chiaro che essere discepoli, cioè cristiani, vorrà dire consegnarsi gli uni agli altri, consegnare la mia vita nelle mani del fratello. Ecco perché “non capivano” e “discutevano tra loro chi fosse il più grande”. Anche l’apostolo Giacomo lo sottolinea per chi non entra in questo cammino di un amore consegnato: Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Mentre il cammino verso Gerusalemme, il cammino della vita che porta alla risurrezione (“dopo tre giorni risorgerà”), chiede di accogliere ogni bambino, i più piccoli e esclusi, come il Signore. Allora la ricerca di Dio, il nostro amore per Lui adesso passa nella consegna per amore che facciamo verso il fratello e che accogliamo da lui. Anche qui risuona la Parola dell’Eucaristia: “se io il Signore e il Maestro ho lavato i vostri piedi, così anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni agli altri… “. Così comprendiamo quanto sia bello ed esigente accogliere il Padre, Dio, che ci ha inviato Gesù. Un Dio così non ci promette onore e protezione, ma ci insegna (Gesù si siede come Maestro) e ci consegna il segreto della vita fraterna: "Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti".

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