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PUNTO DI VISTA E COMPOSIZIONE Diagbouga Andrea IIIA

Andrea diagbouga composizione iiia

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PUNTO DI VISTA E COMPOSIZIONE

Diagbouga Andrea IIIA

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Analisi dei punti di vista e della composizione delle inquadrature del film cult di Alfred Hitchcock del 1960, Psycho.

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FORMATO

Il formato delle inquadrature del film Psycho è quellodella Vista Vision, ossia 1.85:1, offrendo alle riprese unavisione panoramica delle scene.

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Angolazione dal basso

Inquadratura nella quale la telecamera è posizionata in basso rispetto al soggetto, serve a rendere imponente un personaggioo a descrivere una determinata scena.

In questa scena l’angolazione dal basso da una certa imponenza all’assassino e lo rende spaventoso.

Qui descrive semplicemente l’ambiente intorno alla casa.

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POSIZIONE NORMALE

La telecamera è posizionata di fronte al soggetto parallela rispetto al pavimento. Dona staticità alla scena e nonoffre particolare enfasi al soggetto.

Normale rispetto al soggetto, in questo caso un primo piano dell’assassino.

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Angolazione dall’alto

Qui la telecamera è posta in alto rispetto al soggetto, creandol’effetto contrario dell’angolazione dal basso, quindi rende “piccolo e indifeso” il soggetto.

In questo caso l’angolazione dall’alto enfatizza l’impotenza dell’investigatorecolpito con un coltello dall’assassino

Qui semplicemente descrive la scena nel bagno.

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Raccordo dall’alto al basso

Qui la successione delle due angolazioni collega le due ripresein base allo sguardo dell’attore, mostrandoci la scena dal suo punto di vista.

Qui lascia intendere che quello che vede l’assassino è la macchina andare afondo.

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A PIOMBO

Tipologia di inquadratura nella la macchina guarda perpendicolarmente il pavimento, offre una visionetotale dei movimenti del personaggio all’interno della scena.

Inquadratura a piombo durante l’assassinio dell’investigatore, in questomodo si può apprezzare a pieno la scena.

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MEZZO BUSTO O PIANO MEDIO (M.B.\P.M.)

Offre una una visione del personaggio a partire da sopra la vita in su. Questo consente al personaggio maggiore espressività al del volto e focalizza l’attenzione sui gestidell’attore. Mezzo busto della ragazza che finge di leggere il giornale per distrarre

il poliziotto.

Mezzo busto della ragazza che dialoga con l’assassino per ottenere la camera.

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FRONTALE

La telecamera si posiziona frontalmente rispetto a soggetto,donandogli libertà espressiva, per questo usata spesso in primi

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TRE QUARTI

In questo caso la telecamera è posizionata diagonalmente rispetto soggetto. L’attore ha sempre libertà espressiva, ma l’angolazioneoffre enfasi o drammaticità a seconda dell’interpretazione.

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LATERALE

La telecamera è posta a lato del soggetto mostrando il suo profiloe riducendo di un po’ la libertà espressiva, in alcuni però vienecompensata con una certa drammaticità.

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DI SPALLE

Il soggetto è ripreso da dietro e non si può vedere il suo volto,usata appunto per nascondere la sua identità, per donareuna certa “durezza” all’interpretazione dell’attore o per mettere in primo piano le azioni e l’ambientazione invece che l’interpretazione.

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TRE QUARTI DI SPALLE

Esattamente come il la ripresa di spalle, solo girata diagonalmenterispetto al soggetto, in questo caso si può scrutareun po’ di più il volto dell’attore, ancora però nascosto.

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LA REGOLA DEI TERZI

Si tratta di una regola per la composizione dell’inquadratura.Secondo questa regola il riquadro andrebbe diviso in nove partiuguali da quelle che sono chiamate “linee di forze”, sono quattro e si intersecano creando la suddivisione, I punti nelle quattro crocisono chiamati “punti focali”, la zona centrale invece è chiamata“zona aurea”. Il concetto base di questa regola è che il soggettonon dovrebbe mai essere inquadrato nella zona aurea, ma dovrebbesempre coincidere con i punti focali o con le linee di forza.

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CAMPI LUNGHISSIMI

Nei campi lunghissimi il soggetto, se presente, dovrebbe grossomodocoincidere con uno dei punti focali e la linea dell’orizzonte con una delle due linee di forza orizzontali.

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CAMPI LUNGHI

Uguale al campo lunghissimo, ma in questo caso elementi ben visibili, come alberi o edifici, dovrebbero coincidere conle linee di forza. (In questo caso la macchina si ferma nellazona aurea, ma nei fotogrammi successivi sarebbe tornataindietro).

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CAMPI LUNGHI

Uguale al campo lunghissimo, ma in questo caso elementi ben visibili, come alberi o edifici, dovrebbero coincidere conle linee di forza. (In questo caso la macchina si ferma nellazona aurea, ma nei fotogrammi successivi sarebbe tornataindietro).

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CAMPI MEDI, FIGURE INTERE E PIANI AMERICANI

In questo caso il soggetto deve coincidere con le linee di forza e deve sempre essere rivolto verso la parte “vuota”dell’inquadratura.

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PRIMI PIANI

Nel primo piano il mento e il naso si devono trovare nella zona aurea (o lungo una linea di forza, come in genere avviene per i tre quarti) e gli occhi coincidono con la prima linea di forza, nei primi piani “vicini” però gli occhi entranonella zona aurea e il mento scende nell’ultima fascia.

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PRIMISSIMI PIANI

Qui gli occhi devono coincidere grossomodo con la linea di forza superiore, o se molto vicino coi punti focali, e la bocca con la linea di forza inferiore.

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PARTICOLARE E DETTAGLIO

Il dettaglio o il particolare deve coincidere con uno dei punti focalideve essere posizionato lungo una linea di forza, in certi casi pureall’interno della zona aurea.

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DIAGONALE

Qui la composizione dell’inquadratura segue delle linee diagonali che taglianoin modo obliquo l’immagine, metodo più fotografico che cinematografico.