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Analisi territoriale offerta sanitaria provincia di Viterbo 322.195 abitanti (01/01/2014 - ISTAT) Si rileva negli ultimi anni un tasso di invecchiamento della popolazione (Ultrasessantacinquenni) che si attesta al 22%, quindi in forte crescita rispetto al decennio precedente. Attenendosi alle statistiche che attribuiscono agli ultrasessantacinquenni un tasso di contrazione di malattie croniche prossimo all’87%, si calcola che nel 2013 i cronici sono aumentati di circa 2,3 mila unità rispetto all’anno precedente. 2012 2013 pazienti cronici 59.016 61.243 A Viterbo un cittadino su due preferisce andare a curarsi negli ospedali di Roma, Grosseto, Siena e Terni Dall' ultimo atto aziendale risulta che nella Asl di Viterbo ci sono 741 posti letto, di cui in media, ogni giorno, ne vengono occupati solo il 65%. Ebbene, i primari sono invece 87 e i "primarietti" (ovvero i dirigenti di strutture semplici, come ortopedia del ginocchio o della spalla) sono 35. Comparando questi numeri al totale dei posti letto, risulta quindi che nella Asl viterbese c' è un primario ogni 6 posti letto e, considerando che al giorno ci sono circa 460 pazienti ricoverati, il dato lievita: un primario ogni quattro pazienti. «Se poi si

Analisi territoriale offerta sanitaria provincia di Viterbo · Nella nostra provincia sono presenti ben 17 strutture private con 1967 ... e sul territorio di un numero ottimale di

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Analisi territoriale offerta sanitaria provincia di Viterbo

322.195 abitanti (01/01/2014 - ISTAT)

Si rileva negli ultimi anni un tasso di invecchiamento della popolazione (Ultrasessantacinquenni) che si attesta al 22%, quindi in forte crescita rispetto al decennio precedente. Attenendosi alle statistiche che attribuiscono agli ultrasessantacinquenni un tasso di contrazione di malattie croniche prossimo all’87%, si calcola che nel 2013 i cronici sono aumentati di circa 2,3 mila unità rispetto all’anno precedente.

2012 2013

pazienti cronici 59.016 61.243

A Viterbo un cittadino su due preferisce andare a curarsi negli ospedali di Roma, Grosseto, Siena e Terni

Dall' ultimo atto aziendale risulta che nella Asl di Viterbo ci sono 741 posti letto, di cui in media, ogni giorno, ne vengono occupati solo il 65%. Ebbene, i primari sono invece 87 e i "primarietti" (ovvero i dirigenti di strutture semplici, come ortopedia del ginocchio o della spalla) sono 35. Comparando questi numeri al totale dei posti letto, risulta quindi che nella Asl viterbese c' è un primario ogni 6 posti letto e, considerando che al giorno ci sono circa 460 pazienti ricoverati, il dato lievita: un primario ogni quattro pazienti. «Se poi si

considera che i dirigenti in totale sono 817 su oltre tremila dipendenti - secondo Luigi Daga - risulta che per ogni malato ricoverato ci sono due dirigenti».

Gli Ospedali di Civita Castellana e Tarquinia hanno tuttora le professionalità e le capacità di offrire un’assistenza di alto profilo, ma svilita dai tagli e dalla continua preoccupazione che colpisce tutto il personale sanitario per l’incertezza sul futuro “a chi giova il lento declino delle nostre strutture?” La risposta è una sola “tanto più il pubblico scivola verso l’inefficienza, tanto più il privato ne trae giovamento e migliora gli utili”. Nella nostra provincia sono presenti ben 17 strutture private con 1967 posti letto accreditati a fronte dei posti letto pubblici di circa 684.

Tra gli effetti collaterali che si lega al lento declino, è l’allungamento delle liste di attesa, dovuto alla riduzione delle attività specialistiche, tutto a vantaggio dei privati e dei medici in attività di intramoenia, alla quale i pazienti sono costretti a rivolgersi per avere prestazioni che un tempo si ottenevano anche quotidianamente nei nostri ospedali.

Non si taglia o si declassa un ospedale e un servizio che funziona e che garantisce utili all'azienda sanitaria. La sanità pubblica non si gestisce con le forbici ma con il buon senso.

Perché non si è andati più a fondo sulle Strutture Complesse, a cosa servono settantanove Dirigenti Apicali. Se veramente si vuole risparmiare, si dovrebbero solo garantire come UOC i Dipartimenti Ospedalieri (4), i Dipartimenti Territoriali (2), i Distretti (3), l’Area Tecnico Sanitaria (4) e l’Area Tecnico Amministrativa (5) in numero totale di diciotto Strutture Complesse a fronte delle settantanove programmate.

Agli utenti non importa se la cura è eseguita da settantanove Direttori, importante per l’Utenza è la presenza nei reparti e sul territorio di un numero ottimale di Medici, infermieri, terapisti e altro. Con i costi di queste riduzioni (ben sessantuno in meno con un importo di circa 6 milioni di euro/annuo) si potrebbero assumere altri 175 infermieri o 200 OSS o 135 medici, con un servizio ottimale che farebbe rientrare parte del 69% di utenza che afferisce fuori dall’ASL.

Perché non si è tenuto conto di assegnare i sedici posti letto alla Psichiatria, come da normativa Regionale, giacché ora sono presenti solo otto posti letto. Sarà perché i pazienti psichiatrici non vanno a votare, diceva un famoso psichiatra.

A che serve l’UOC complessa di Psicologia, quando in tutti i Dipartimenti già vi è la presenza di bravi psicologi. A che serve l’UOSD di Coordinamento Sociale se già presente un Responsabile a livello ASL. A che serve fare due strutture complesse tecniche e amministrative e poi darle in gestione come consulenza alla ROMA D sede di Civitavecchia? Le nostre risorse interne sono inadeguate??. Vi sono molte UOC che potrebbero essere trasformate in tante UOS con diretto coinvolgimento dei Dirigenti all’assistenza degli utenti. IN QUESTA ASL ABBIAMO PIU’CAPITANI CHE OPERATORI. Su circa 616 Dirigenti 223 hanno una struttura semplice o complessa. A voi la percentuale? Il Segretario FSI Area Nord (Ausl Rieti/Viterbo) F.M.PerazzonI

DEGENZE Il livello complessivo delle degenze è calato del 24,4% rispetto al 2006, quindi in linea con il decremento regionale. La chiusura di Acquapendente e Montefiascone ha comportato un ampiamento delle degenze presso l’ospedale di Belcolle. In ogni caso l’Asl di Viterbo con i suoi 609 posti letto per acuti ha un indice di

posti letto ogni mille abitanti tra i più bassi nella regione (1,89 vs i 3 di Roma). Le degenze del 2013 della ASL sono comunque in crescita (+1500).

Reparti Ospedale Di Acquapendente (dati 2011)

Considerato il bacino di utenza del comprensorio territoriale affluente alla struttura ospedaliera, calcolato tra le 45.000/50.000 persone (Acquapendente, Torre Alfina, Trevinano, Proceno, Centeno, S.Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Onano, Latera, Valentano, Bolsena, nonché paesi fuori regione ma ugualmente utenti della struttura come Castel Giorgio, Castel Viscardo, Pitigliano, Sorano, S.Quirico di Sorano)

Un’intera fetta dell’Alta Tuscia rischia di trovarsi senza ospedale in quanto l’atto aziendale dell’ottobre 2013 prevedeva “lo smantellamento dell’ospedale di Acquapendente – si legge nelle missiva - vi resteranno soltanto otto posti letto per malati affetti da patologie acute e sarà eliminato il pronto soccorso per attivare in sua vece un PPI (punto di primo intervento) mentre la prevista Casa della Salute è cosa ben diversa dall’ospedale e non è in grado di rispondere a situazioni di emergenza/urgenza che si presentano quotidianamente sul territorio''.

E’ una realtà disagiata per quanto riguarda la localizzazione geografica poichè, come noto, la struttura, l'Ospedale di Belcolle ( VT) DEA di 1° livello di riferimento, dista 60 Km da Acquapendente con tempi di percorrenza che variano da un’ora e dieci ad un’ora e venti, complice anche lo stato disastroso della rete stradale. Inoltre tale chiusura fa riferimento ai risultati dell’anno 2009 in cui non risultava evidente alcuna diminuzione delle degenze. Inoltre a seguito della chiusura dell’ospedale di Pitigliano molti pazienti toscani facevano riferimento su Acquapendente per i ricoveri.

1) Con il decreto commissariale 80 /2010 della Polverini, l’ospedale di Acquapendente viene riconvertito in ospedale distrettuale di II livello (tipo C) avente le seguenti caratteristiche:

a. Funzioni Core b. Punto di primo Intervento c. 2 posti letto per osservazione breve intensiva d. 8 posti letto in medicina generale per ricoveri non superiore ai 15 – 20 giorni e. Postazione 118 e elisuperficie f. Arricchimento offerta specialistica ambulatoriale

Sulla carta la riconversione risulta motivata da scarsa affluenza e da motivazione amministrative contabili. Dalla data di emissione del decreto l’attuazione è proceduta a rilento a causa delle rimostranze della popolazione, rimostranze che sono di fatto state ignorate.

2) Nel 2011 si assiste alla chiusura della UOC di Chirurgia

3) Nel 2012 l’Ospedale viene trasformato in CeCad (Centro clinico di assistenza domicilare), viene limitata la figura del medico anestesista rianimatore con operatività ridotta alla sola copertura diurna, e conseguentemente si è arrivati al declassamento del Pronto Soccorso a PPI. Si consideri che la figura professionale del Medico anestesista rianimatore con presenza H24 ha salvato numerose vite nel corso degli anni con operazioni volte alla stabilizzazione del paziente colto da gravi patologie, prima che questo fosse trasferito presso le opportune sedi di intervento.

4) Nel 2013 il commissario straordinario dell’Asl di Viterbo, dotto Luigi Macchitella, con la collaborazione del direttore amministrativo dottoressa Daniela Donetti e del direttore sanitario dottoressa Patrizia Chierchini, presenta alla conferenza dei Sindaci l’atto di autonomia aziendale nel quale è previsto il definitivo smantellamento dell’Ospedale di Acquapendente.

5) Vengono effettuati i lavori per la creazione della Casa della Salute (in riferimento al decreto balduzzi DL 158/2012) per allestire la degenza infermieristica e allargare l’offerta specialistica poliambulatoriale.Il Presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, Angelo Testa, critica fortemente il progetto CDS per insufficienza nella copertura del fabbisogno sanitario.

Lo smantellamento dell’Ospedale di Acquapendente ha comportato un errore strategico logistico se si considera la geografia dell’Area Nord del Lazio costituita da una popolazione che raggiunge quasi le 50 mila unità. Il PPI è continuativamente obbligato a trasferire tutti i pazienti presso l’ospedale di belcolle saturando lo stesso per quanto riguarda le patologie più comuni, con particolare riferimento all’area chirurgica. A tale affollamento è corrisposto anche un calo di attenzione nell’attuazione dei protocolli per la cura delle patologie più gravi. Il tasso di mortalità, nel 2011, è pari allo 0,2% dei pazienti ricoverati ed è un dato assolutamente allineato alla media regionale. Bisogna valutare se dopo il 2011 tale dato ha subito un incremento, ma l’ultimo rapporto sulla sanità laziale disponibile risale al 2011.

Reparti Ospedale Di Civita Castellana P.O. di Civita Castellana:

Poiché: Con la politica praticata in questi anni, si è riuscito a trasformare l’ospedale di Civita castellana, considerato negli anni il fiore all’occhiello della sanità viterbese (Radiologia-Analisi-Dialisi-Rianimazione, Chirurgia-Medicina-ostetricia e ginecologia) in una struttura di fatto diversa. Si è privato il P.O., per iniziare, dell’ostetricia e ginecologia (magnifico reparto con ottimi operatori), mai partito il reparto di ortopedia e poi, degli elementi fondamentali per una corretta gestione della complessità diagnostica e terapeutica di pazienti che, con l’allungamento della vita media, presentano sempre più patologie complesse agli operatori sanitari e bisognosi di assistenza qualificata, che in altre strutture pubbliche della nostra provincia, fanno fatica a ottenere.

In questo nuovo atto aziendale si continua in modo subdolo a chiudere i reparti. E’ sparita la struttura complessa di Chirurgia Generale. La stessa ora si chiama “Chirurgia d’Urgenza e week surgery”con trentotto posti letto (ventisei chirurgie generali e dodici chirurgie specialistiche).

Ossia si farebbero interventi che durano cinque giorni e il sabato e domenica questo reparto sembrerebbe chiuso. Invece la chirurgia d’urgenza farebbe presupporre che si farebbero interventi di urgenza con alcuni posti letto. Si ricorda che la Struttura Ospedaliera dello S. Andrea a Roma ha sei posti letto di chirurgia di urgenza a fronte di un presidio di circa 700.000 persone. Ci domandiamo quanti posti sono riservati alla Chirurgia di urgenza di Civita Castellana con utenza di circa 70.000 abitanti?.

Del nuovo reparto di ortopedia che doveva essere istituito, non risulta niente. È una struttura complessa di ortopedia aggregata a Tarquinia?

La chirurgia dell’Obesità che ha tanto operato a Civita Castellana è sparita con un’U.O.Semplice solo a Viterbo. E il piccolo reparto di Sub intensiva che tante persone ha salvato e che stava presso il Presidio che fine ha fatto?. Sull’atto non esiste più, però risulta una struttura complessa di anestesiologia. Almeno vi sono gli anestesisti nel Presidio??.

E il reparto di Medicina interna. Pure quello è stato declassato ad unità semplice dipartimentale con 56 posti letto.

Della Ostetricia e Ginecologia nemmeno la parvenza. Dai dati risulterebbe che 396 persone in attesa di un figlio, si sono portate verso altre strutture sanitarie non della provincia di Viterbo. Solo 86 donne sono ricorse alle nostre strutture.

Per ultimo vogliamo evidenziare che presso il P.O. di Civita Castellana non sarà più presente un Direttore Sanitario fisicamente come sede. La figura sarà inglobata nella figura del DIRETTORE DEL GOVERNO DELLE OFFERTE presente solo presso i Distretti di Tarquinia e Civita Castellana. Il P.O. di Belcolle invece avrà un Direttore di Polo Ospedaliero. Non vogliamo sapere il perché, lo immaginiamo.

Reparti Ospedale Di Montefiascone

OSPEDALE DI MONTEFIASCONE DEL POLO DI VITERBO In virtù del trasferimento della attività per acuti ad altro presidio della ASL stabilito con il DCA 48/2010, si dispone la riconversione del presidio in OSPEDALE DISTRETTUALE DI II LIVELLO (TIPO A): una struttura che garantisca, oltre alle FUNZIONI CORE, un PUNTO DI PRIMO INTERVENTO con postazione del “118” e DEGENZA INFERMIERISTICA di 10 – 15 p.l.

Moduli Funzionali aggiuntivi:

Per quanto attiene la Specialistica Ambulatoriale si segnala nella struttura risultano attive al 2009 le branche:

Laboratorio Analisi-Radioimmunologia, Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia plastica, Endocrinologia, Nefrologia, Neurologia, Ostetricia e Ginecologia, Urologia, Dermosifilopatia, Medicina Fisica e Riabilitazione, Gastroenterologia-Chirurgia ed Endoscopia Digestiva, Oncologia, Pneumologia, Diagnostica per immagini-Radiologia Diagnostica, Anestesia, “Altro”. Sono state effettuate 1.381 prestazioni di dialisi.

Analizzando il fabbisogno assistenziale della ASL per l’anno 2009 - con riferimento ai presidi pubblici, privati provvisoriamente accreditati, classificati, aziendalizzati – si evidenzia un numero medio di punti di specialità rispetto alla popolazione superiore al valore regionale, con bassi volumi di attività (DAO-DOP); inoltre, il saldo - espressione della potenzialità di una ASL di soddisfare la domanda complessiva dei propri residenti - risulta negativo complessivamente e per tutte le branche specialistiche, tranne che per l’Endocrinologia e Dermosifilopatia.

Rispetto alle attività già garantite dal presidio, si ravvisa l’opportunità di mantenere presso la struttura l’attività di Centro Dialisi a servizio dell’utenza territorialmente afferente.

Moduli Funzionali residenziali e sociali:

Nella ASL di Viterbo si registra una leggera carenza di posti letto in RSA (circa -27 pl rispetto agli standard normativi vigenti) e nel distretto in cui insiste il presidio il fabbisogno appare già assolto; per cui si può valutare, in una ipotesi di riorganizzazione dell’offerta di RSA all’interno dell’azienda e fatti salvi i processi autorizzativi già in corso e gli interventi di edilizia sanitaria ex art.20 in fase di ultimazione, l’opportunità di attivare un nucleo RSA dotato di 20 pl residenziali più 10 semiresidenziali, a forte vocazione riabilitativa e con degenza max di 180 gg.

Gli spazi che andranno a liberarsi dovranno essere utilizzati per attività sociali a valenza sanitaria (Alloggi protetti , Centro Diurno, Attività Fisica adattata) o per altre finalità sociali in base alle specifiche esigenze dei cittadini di quel territorio.

Popolazione del Comune di Montefiascone al 1 Gennaio 2009 per sesso ed età Età M F Totale % 0-64 5.089 5.134 10.223 75,3 65 -74 775 817 1.592 11,7 75+ 665 1.090 1.755 13,0 Totale 6.529 7.041 13.570 100,0 Popolazione Distretto di riferimento al 1 Gennaio 2009 per età Età Totale % 0-64 41.514 73,9 65 -74 6.816 12,1 75+ 7.875 14,0 Totale 56.205 100,0 Distanza Montefiascone-Viterbo: 18 Km circa – 20 minuti

Reparti Ospedale Di Tarquinia

Reparti Ospedale Belcolle Di Viterbo

Reparti Centro Di Riabilitazione Nepi

Reparti Casa Di Cura Santa Teresa Del Bambin Gesu' Di Viterbo

La Clinica Santa Teresa appartiene ai fratelli Angelucci ed è appoggiata e spalleggita dal direttore generale della Asl Aloisio: ha un potenziale di 170 posti letto ma ne sono utilizzati soltanto 24 in Medicina Generale. Potrebbero lavorarvi almeno 600 persone ma ne sono impiegate 186. L’Ospedale di Belcolle nell’ambito di alcune discipline risulta saturo e sembra si voglia dirottare l’affluenza delle degenze (dal bacino di popolazione di frontiera lontana 70 km da Viterbo) chiudendo piccoli ospedali per tenere in piedi la clinica Santa Teresa. E’ stata giustificata la chiusura dell’ospedale di Acquapendente per insufficienza di afferenza annuale di pazienti (anche se non risulta dal flusso storico) e nel contempo si pensa di potenziare gli ospedali di Orvieto e Terni giustificando il potenziamento con l’affluenza dei pazienti dall’alto Lazio. Non è un’incongruenza? I cittadini dell’Alto Lazio si dirigono presso le strutture umbre esclusivamente perché il punto di primo soccorso di Acquapendente non potrebbe che preparare i fogli di via per i pazienti che verrebbero dirottati presso viterbo (dove stazionerebbero per giorni nei corridori del PS) o presso Tivoli o Civita Castellana. Chiaramente, in considerazione dell’alternativa, i pazienti preferiscono recarsi in autonomia ad Orvieto che dista 30 km da Acquapendente. Naturalmente la mobilità passiva presso gli ospedali umbri ha un costo. Inoltre per casi di emergenza quali infarto, ictus, emergenze vascolari, il territorio resta comunque scoperto.

Reparti Villa Immacolata Di Viterbo

Reparti Casa di cura Salus

Reparti Sant’Anna

Reparti Istituto Villa Paola Di Capranica Dermatologia - Posti letto: 45

Reparti Casa Di Salute Villa Rosa Di Viterbo

DATI DEGENZE

anno

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

day h+s+dom 11.084

9.071

9.366

8.929

7.813

6.707

6.651

6.752

ordinari 29.652

27.181

27.848

27.088

27.135

23.572

22.662

24.055

Totale complessivo

40.736

36.252

37.214

36.017

34.948

30.279

29.313

30.807

Istituto 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

PRIVATO Salus 595

559

669

671

Santa Teresa del Bambino Gesù

1.492

1.359

1.380

939

878

852

822

789

PUBBLICO Andosilla 4.704

4.336

4.392

4.669

4.281

2.974

2.934

3.412

Belcolle

21.501

18.985

19.538

19.306

18.774

17.819

20.303

21.590

Civile di Acquapendente

2.916

2.488

2.402

2.600

2.626

1.995

Civile di Montefiascone

2.136

1.293

1.046

857

1.086

425

Civile di Tarquinia

5.405

5.042

5.357

5.292

5.151

4.915

4.585

4.345

Sant'Anna

2.582

2.749

2.504

2.354

2.152

740

Totale complessivo

40.736

36.252

37.214

36.017

34.948

30.279

29.313

30.807

- 5.000

10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000

day h+s+dom

ordinari

Totalecomplessivo

TASSO DI OCCUPAZIONE POSTI LETTO (2011)

pl dimessi

gg dgenza

dgenza media

giornate occupabili pl

tasso occupazione pl

Acquapendente medicina generale 8 1.309

7.723

5,9 2920 264%

Andosilla Civita Castellana chirurgia

26

783

4.776

6,1

9.490 50%

medicina generale

44

1.389

11.807

8,5

16.060 74%

ortopedia

12

266

1.862

7,0

4.380 43%

Tarquinia chirurgia 19

467

2.522

5,4

6.935 36%

medicina generale

46

1.658

9.782

5,9

16.790 58%

ortopedia

23

697

4.531

6,5

8.395 54%

ostetricia ginecologia

18

697

2.718

3,9

6.570 41%

Belcolle cardiologia 21

504

3.226

6,4

7.665 42%

chirurgia

34

1.848

13.306

7,2

12.410 107%

chirurgia vascolare

9

261

3.054

11,7

3.285 93%

ematologia

8

118

1.817

15,4

2.920 62%

geriatria

15

148

1.968

13,3

5.475 36%

malattie infettive

18

516

5.676

11,0

6.570 86%

medicina generale

64

1.204

12.160

10,1

23.360 52%

nefrologia

6

179

2.184

12,2

2.190 100%

neurochirurgia

5

140

1.232

8,8

1.825 68%

neurologia

10

428

3.852

9,0

3.650 106%

oculistica

1

-

-

-

365 0%

ortopedia

36

1.001

10.511

10,5

13.140 80%

ostetricia ginecologia

26

2.186

8.307

3,8

9.490 88%

otorinolaringoiatria

9

137

1.055

7,7

3.285 32%

pediatria

9

1.168

2.920

2,5

3.285 89%

psichiatria

16

361

2.744

7,6

5.840 47%

urologia

14

389

3.073

7,9

5.110 60%

terapia intensiva

12

98

1.999

20,4

4.380 46%

unità coronarica

6

34

116

3,4

2.190 5%

breve osservazione

10

576

1.786

3,1

3.650 49%

gastroentorologia

7

515

4.069

7,9

2.555 159%

neonatologia

10

121

2.287

18,9

3.650 63%

oncologia

13

455

3.231

7,1

4.745 68%

detenuti

10

224

2.486

11,1

3.650 68%

Santa Teresa del Bambino Gesu medicina generale

24

852

8.605

10,1

8.760 98%

Villa Immacolata viterbo rieducazione funzionale

103

929

42.455

45,7

37.595 113%

casa di cura Salus medicina generale 20

559

6.261

11,2

7.300 86%

Come si evince dalla tabella il tasso di occupazione dei posti letto risulta piuttosto modesto per gli ospedali di Tarquinia e Civita Castellana che si attestano a tassi quasi sempre inferiori al 50%. Questo lascia intendere che la mobilità passiva risulta piuttosto elevata per quanto concerne le prestazioni cardiologiche, chirurgiche, ortopediche, ma anche per quelle ginecologiche ed ostetriche. Il Belcolle satura bene le chirurgie (anche quella vascolare), ma è ridondante per le prestazioni chirurgiche, geriatriche, otorino laringoiatriche. Neurologia e gastroenterologia risultano invece sature. Sono evidenziate nella tabella le discipline sotto lo standard di occupazione dei posti letto.

MOBILITÀ: Dei 28367 pazienti ricoverati presso la Asl di Viterbo, 23828 (85%) sono provenienti dalla stessa provincia mentre 4539 hanno residenza presso altre asl. Tuttavia il fabbisogno sanitario ospedaliero della provincia di Viterbo ammonta a quasi 38 mila pazienti l’anno, quindi soltanto il 62% dei pazienti della provincia fa riferimento agli ospedali dell’asl di Viterbo. La mobilità passiva maggiore si rileva presso gli ospedali della Roma E (quasi 2000 pazienti l’anno), presso il Policlinico Gemelli (quasi 3000 pazienti l’anno), presso l’IDI (circa 1500 pazienti l’anno) e per quanto riguarda la pediatria si può considerare un esodo quasi totale dei residenti della provincia verso il Bambino Gesù (2300 pazienti l’anno), fattore quest’ultimo che fa ritenere l’offerta pediatrica (15 posti Belcolle) assolutamente insufficiente per la soddisfazione della domanda. In ogni caso gli Ospedali o Policlinici Romani a vocazione specialistica restano un polo forte di attrattività per i pazienti della Provincia.

rma rmb rmc rmd rme rmf rmg rmh vt ri lt fr fuori regione estero RM A 22,4 15,9 14,0 12,8 6,9 2,9 7,3 5,9 0,8 1,0 2,3 2,1 5,7 0,2 39.807 100

RM B 10,0 57,4 8,0 2,0 2,2 1,2 7,9 4,5 0,4 0,5 1,2 1,4 3,4 0,1 40.307 100

RM C 5,8 18,3 37,7 9,9 3,0 1,9 4,9 7,6 0,8 0,6 2,3 2,0 4,7 0,6 45.427 100

RM D 7,4 6,5 10,4 50,8 4,4 2,6 3,8 6,3 0,6 0,4 1,8 0,9 3,4 0,6 40.001 100

RM E 9,0 7,4 6,0 10,9 31,6 11,4 5,4 3,9 2,3 1,0 2,0 1,8 6,6 0,8 85.321 100

RM F 1,1 1,1 0,9 1,5 2,5 83,0 0,5 0,4 3,9 0,2 0,1 0,2 3,5 1,1 12.121 100

RM G 1,2 3,2 1,2 0,5 0,5 1,7 81,9 2,3 0,1 0,4 0,6 4,5 1,3 0,6 27.885 100

RM H 1,1 7,2 2,7 1,4 0,8 0,3 4,0 67,9 0,2 0,3 8,3 1,5 2,8 1,4 53.171 100

Viterbo 0,8 0,9 0,5 0,5 0,8 6,5 0,4 0,2 84,0 0,6 0,3 0,2 3,4 0,8 28.367 100

Rieti 1,6 1,1 0,8 0,6 0,5 1,0 2,8 0,4 0,4 87,7 0,2 0,1 2,1 0,8 18.870 100

Latina 0,6 0,8 0,6 0,6 0,3 0,1 0,7 5,0 0,1 0,1 81,6 3,2 6,0 0,3 57.205 100

Frosinone 0,3 0,4 0,4 0,2 0,2 0,1 0,8 0,3 0,0 0,0 2,5 88,9 5,5 0,4 46.084 100

AO San Camillo - Forlanini

6,5 7,6 13,4 36,9 6,3 3,2 3,6 6,1 1,1 0,8 3,1 2,1 5,6 3,8 44.715 100

AO San Giovanni Addolorata

11,9 21,4 34,8 4,3 3,0 1,5 4,5 6,7 1,1 0,6 1,7 1,3 5,0 2,3 29.130 100

AO San Filippo Neri 6,0 5,2 4,0 5,5 49,1 11,9 4,0 2,6 2,1 0,9 1,7 1,9 4,7 0,3 24.183 100

IRCCS Bambino Gesù 5,4 9,7 7,2 10,1 7,6 7,3 6,0 7,0 2,3 1,2 5,7 4,1 25,7 0,6 99.480 100

Policlinico A.Gemelli 7,0 6,9 5,4 6,5 24,5 6,2 5,7 4,6 3,0 2,1 5,1 4,7 18,0 0,1 94.484 100

Policlinico Umberto I 18,9 22,0 9,8 4,6 4,5 2,5 10,8 5,0 1,1 1,1 3,7 4,1 9,8 2,1 63.433 100

IRCCS I.F.O. 5,8 10,8 14,3 12,2 4,3 3,2 6,6 11,2 1,7 0,9 6,6 6,4 15,0 1,0 12.874 100

IRCCS I.D.I. 6,6 7,3 5,5 8,6 14,4 8,5 5,5 4,0 9,1 1,4 3,3 3,5 22,4 0,0 15.832 100

IRCCS I.N.R.C.A. 10,3 7,0 4,7 3,4 44,5 14,1 3,9 1,3 5,1 2,1 0,3 0,4 2,9 0,0 2.620 100

Policlinico Campus Biomedico

5,4 16,4 19,4 9,0 2,9 2,5 5,0 15,5 1,2 0,5 6,2 3,4 12,5 0,2 29.107 100

IRCSS L.Spallanzani 10,3 14,3 13,4 22,4 7,9 4,4 5,1 8,4 2,1 0,8 2,1 1,5 7,0 0,6 4.450 100

AO Sant'Andrea 13,4 15,9 9,0 1,1 12,9 13,8 11,8 3,8 3,5 2,6 2,6 2,9 6,5 0,3 22.737 100

Policlinico Tor Vergata 4,3 40,9 11,2 3,4 2,5 1,4 8,6 12,8 0,7 0,7 2,7 4,1 6,7 0,1 26.838 100

pazienti di vt mobilità passiva

RM A 318 0,8%

RM B 161 0,4%

RM C 363 1,0%

RM D 240 0,6%

RM E 1.962 5,2%

RM F 473 1,2%

RM G 28 0,1%

RM H 106 0,3%

Viterbo 23.828 62,7%

Rieti 75 0,2%

Latina 57 0,2%

Frosinone - 0,0%

AO San Camillo - Forlanini 492 1,3%

AO San Giovanni Addolorata 320 0,8%

AO San Filippo Neri 508 1,3%

IRCCS Bambino Gesù 2.288 6,0%

Policlinico A.Gemelli 2.835 7,5%

Policlinico Umberto I 698 1,8%

IRCCS I.F.O. 219 0,6%

IRCCS I.D.I. 1.441 3,8%

IRCCS I.N.R.C.A. 134 0,4%

Policlinico Campus Biomedico

349 0,9%

IRCSS L.Spallanzani 93 0,2%

AO Sant'Andrea 796 2,1%

Policlinico Tor Vergata 188 0,5%

37.973 100,0%

In ogni caso la mobilità esterna si attesta nella media rispetto a quella delle Asl esterne alla provincia di Roma (63-66%)

Modello cp