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17 17 Supplemento di Vivere Sostenibile - MAGGIO 2017 - n°39 COPIA OMAGGIO AMBIENTE, CIBO, COMUNITÀ, TRANSIZIONE E RESILIENZA MAGGIO 2017 ® Grazie al lavoro che svolgo, incontro moltissime persone e, purtroppo, tante di queste sono tendenzialmente insoddi- sfatte e infelici. Spesso si tratta di “belle persone”, che fanno lavori interessanti, che hanno amici e una vita sociale e af- fettiva abbastanza gratificante, ma allora mi chiedo, perché non si sentono pienamente libere e felici? Forse è perché, tutti, cerchiamo nel posto sbagliato: fuori di noi stessi, invece che dentro. Questo accade perché è più facile dare la colpa della nostra insoddisfazione agli altri, all'ambiente, alla so- cietà, alla crisi, alla scarsità di denaro, ecc. E' enormemente più facile e comodo, passare le nostre gior- nate lamentandoci e giudicando, ma questo non ci renderà né liberi, né felici. Felicità e libertà, sono una responsabilità personale di ognuno di noi! Uno dei temi di insoddisfazione che più spesso mi viene proposto, è la scarsità di denaro. Ma è vero che i soldi fanno la felicità? Penso che difficilmente si possa davvero sentirsi più liberi e realizzati, semplicemente guadagnando di più e spendendo di più. La sola disponibilità finanziaria, non può dare gioia e realizzazione, ma è il modo più sem- plice e “socialmente apprezzato”, per cercare la felicità e la libertà nel modo e nel posto sbagliato: fuori di noi. La “ruota del criceto”: lavora di più, per spendere di più in modo che la tua necessità di denaro ti costringa a la- vorare ancora di più, è così “ipnotica” da farci spesso dimenticare la gabbia nella quale è inserita! Il racconto della mia esperienza personale che voglio condividere con voi, è quello della strada che personal- mente sto percorrendo per cercare un senso nella mia vita, per cercare di essere pienamente libero e felice, condividendo queste gioie con le persone che mi circon- dano. Non è una strada facile, perché passa dalla piena e totale assunzione della responsabilità delle mie scelte e delle conseguenze che queste comportano, su di me, sulla mia vita e su quella delle persone che amo. Tuttavia credo sia necessario avere il coraggio di deci- sioni, a volte dolorose, che mi facciano crescere, evolvere a livello personale e spirituale. Non è facile e non esistono scorciatoie. O meglio, ne esistono tante! Ma che senso ha prendere una scorciatoia e perdersi così i panorami più belli e in- cantati della propria vita? Ognuno di noi ha il proprio destino e il proprio percorso verso la felicità. Riconoscere questo percorso è la prima responsabilità che dobbiamo accettare. Basta scuse e basta dare la responsabilità della nostra vita ad altri. La responsabilità è potere! Il potere di agire in prima persona sulla propria esistenza con scelte grandi e piccole, ogni giorno della nostra vita. Lo scopo ultimo della vita è quello di evolvere, di cono- scere, di imparare, di restituire e condividere conoscenza, emozioni e ricchezza, alle persone che amiamo e all'am- biente che ci circonda. Scendere dalla ruota del criceto delle convenzioni sociali e aprire la gabbia della pigrizia personale e delle abitudini, assumendosi appieno la re- sponsabilità del proprio cammino nel mondo e nella vita. Per me questo significa essere eretici e coraggiosi. Per me questa è la felicità! di Silvano Ventura [email protected] EDITORIALE tempo di lettura: 4 min Lo trovi nelle migliori Erboristerie della Romagna Diventiamo eretici e coraggiosi, concediamoci libertà e felicità!

AMBIENTE, CIBO, COMUNITÀ, TRANSIZIONE E RESILIENZA … · 2017-05-06 · ... per cercare di essere pienamente libero e felice, ... non sono in grado di reiventarsi per produrre un

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1717Supplemento di Vivere Sostenibile - MAGGIO 2017 - n°39

COPIA  OMAGGIO

AMBIENTE, CIBO, COMUNITÀ, TRANSIZIONE E RESILIENZA MAGGIO 2017

®

Grazie al lavoro che svolgo, incontro moltissime persone e,purtroppo, tante di queste sono tendenzialmente insoddi-sfatte e infelici. Spesso si tratta di “belle persone”, che fannolavori interessanti, che hanno amici e una vita sociale e af-fettiva abbastanza gratificante, ma allora mi chiedo, perchénon si sentono pienamente libere e felici? Forse è perché,tutti, cerchiamo nel posto sbagliato: fuori di noi stessi, inveceche dentro. Questo accade perché è più facile dare la colpadella nostra insoddisfazione agli altri, all'ambiente, alla so-cietà, alla crisi, alla scarsità di denaro, ecc.

E' enormemente più facile e comodo, passare le nostre gior-nate lamentandoci e giudicando, ma questo non ci renderàné liberi, né felici.

Felicità e libertà, sono una responsabilità personaledi ognuno di noi!Uno dei temi di insoddisfazione che più spesso mi vieneproposto, è la scarsità di denaro. Ma è vero che i soldifanno la felicità? Penso che difficilmente si possa davverosentirsi più liberi e realizzati, semplicemente guadagnandodi più e spendendo di più. La sola disponibilità finanziaria,non può dare gioia e realizzazione, ma è il modo più sem-plice e “socialmente apprezzato”, per cercare la felicità ela libertà nel modo e nel posto sbagliato: fuori di noi.

La “ruota del criceto”: lavora di più, per spendere di piùin modo che la tua necessità di denaro ti costringa a la-vorare ancora di più, è così “ipnotica” da farci spessodimenticare la gabbia nella quale è inserita!

Il racconto della mia esperienza personale che vogliocondividere con voi, è quello della strada che personal-mente sto percorrendo per cercare un senso nella miavita, per cercare di essere pienamente libero e felice,condividendo queste gioie con le persone che mi circon-dano. Non è una strada facile, perché passa dalla pienae totale assunzione della responsabilità delle mie sceltee delle conseguenze che queste comportano, su di me,sulla mia vita e su quella delle persone che amo.

Tuttavia credo sia necessario avere il coraggio di deci-sioni, a volte dolorose, che mi facciano crescere, evolverea livello personale e spirituale. Non è facile e non esistonoscorciatoie.

O meglio, ne esistono tante! Ma che senso ha prendereuna scorciatoia e perdersi così i panorami più belli e in-cantati della propria vita?

Ognuno di noi ha il proprio destino e il proprio percorsoverso la felicità. Riconoscere questo percorso è la primaresponsabilità che dobbiamo accettare. Basta scuse ebasta dare la responsabilità della nostra vita ad altri.

La responsabilità è potere!

Il potere di agire in prima persona sulla propria esistenzacon scelte grandi e piccole, ogni giorno della nostra vita.

Lo scopo ultimo della vita è quello di evolvere, di cono-scere, di imparare, di restituire e condividere conoscenza,emozioni e ricchezza, alle persone che amiamo e all'am-biente che ci circonda. Scendere dalla ruota del cricetodelle convenzioni sociali e aprire la gabbia della pigriziapersonale e delle abitudini, assumendosi appieno la re-sponsabilità del proprio cammino nel mondo e nella vita.Per me questo significa essere eretici e coraggiosi. Per me questa è la felicità!

di Silvano Ventura [email protected]

EDITORIALE

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Sara BisulliSimonetta RossiStefania RossiniTatiana MaselliValentina Pajola

Comunità in Transizione

sommario

SPUNTI E PROPOSTE pag 3ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE pag 4-5BENESSERE CORPO E MENTE pag 6-7BAMBINO NATURALE pag 8ITALIA SOSTENIBILE pag IX-XIIECO ABITARE pag 13SPECIALE VACANZE ECO pag 14-15SCELTE SOSTENIBILI pag 16ESSERE VEGANI pag 17APPUNTAMENTI MAGGIO pag 18ANNUNCI pag 18EVENTI pag 19

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MAGGIO 2017

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ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

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Tutto ciò che ci circonda sta cambiando ad una velocità im-pensabile fino a pochi anni fa. Alcune fasce sociali come iprofessionisti, ad esempio i medici, si rendono meno contodello stravolgimento in atto. Questi ultimi hanno vissuto inuna zona protetta, lontana dal mondo dei disoccupati chenon sono in grado di reiventarsi per produrre un reddito inun modo nuovo. La Fondazione Cardiologica Sacco ha peròdeciso di comunicare i suoi obiettivi statutari in maniera piùdiretta portando avanti incontri a carattere divulgativo, de-dicando l’attenzione alla salute e all’alimentazione, in modonon convenzionale.

Ed è bello scoprire, incontro dopo incontro, che molte dellepiccole realtà locali coinvolte che hanno avuto successo,sono nate proprio dalla crisi. Ma di quale crisi parliamo, inrealtà? Probabilmente di una decadenza della società edell’economia che hanno perso la bellezza, la creatività, laciviltà, l’armonia e sue radici. Parliamo di una economiamangia-tutto che ha creato degli enormi mostri finanziari,chiamati talvolta aziende-locusta, capaci di distruggere tuttoal solo scopo dell’ottenimento di un profitto fine a sé stessoe ai pochi potenti che lo gestiscono.

Dunque, riuscire a ritagliarsi un piccolo spazio nell’econo-mia disastrata di oggi è ancora possibile? Sembrerebbe pro-prio di si, andando contro tutto ciò che ci suggeriscono glieconomisti e i giornalisti in azione sui media. Certo i pro-blemi sociali, economici ed ambientali sono vivi più che maie ci troviamo ad affrontare tematiche mai immaginate,anche solo fino a dieci anni fa.

Tuttavia la Romagna sta dimostrando al paesela pasta di cui questo piccolo fazzoletto di terraè fatto: è qui da noi che stanno nascendo al-cune delle realtà biologiche e green più invi-diate di tutt’Italia. La Fondazione Sacco haavuto occasione di conoscere nel corso di que-st’anno persone alla guida delle aziende agri-cole locali con una carica umana che va benoltre il concetto di biologico.

Definire quindi Biologico non basta più. Nonstiamo parlando di una necessità in termini divendite o di moda, bensì di salute dell’uomo edell’ambiente. Il biologico è un termine talvoltausurato e adulterato dalle grandi aziende pro-duttrici, che hanno approfittato di un concettooriginariamente nobile. All’assenza di so-stanze nocive per la salute va associata l’ideadi una agricoltura sostenibile nel territorio e nella società.Una sorta di agricoltura sociale che consenta lo sviluppoorientata ad una migliore qualità di vita. Tale scelta implicala necessità di forti impulsi innovativi, che le nuove genera-zioni sono in grado di apportare, impiegando svariate tec-niche agronomiche come ad esempio la biodinamica, lamicorrizia e l’utilizzo di batteri utili per l’uomo.

Chi afferma che il cibo biologico non esiste, che costa troppoe non è sicuro toglie speranza al futuro e dovrebbe inveceagire da controllore del sistema stesso, mettendo all’angoloi pochi furbetti e premiando i tanti che si impegnano e non

vengono riconosciuti. Ci sono moltissimi prodotti di eccel-lenza che vale la pena acquistare, talora non è neanche ne-cessario spendere di più, ma basta iniziare la propriapiccola ricerca. Come? Cominciate con una marcia in piùconsultando l’elenco dei mercatini biologici cittadini a pa-gina 18 del giornale.

Andrea BalestraFondazione Cardiologica Sacco - Forlì[email protected]. 0543-33283

I grandi piccoli passi di chi ce la sta facendo,nonostante tutto

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4ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE SITI per APPROFONDIRE:

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ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

tempo di lettura: 5 min

È da marzo che gli occhi si riempiono della bellezza delle fiorituredi Madre Natura, ma quando incontro i meravigliosi alberi di sam-buco carichi di piccoli fiori stellati raggruppati ad ombrelle profu-matissime il mio cuore si riempie di gioia.

Questa pianta fiorisce da aprile a giugno e durante la sua fioriturapotete riconoscerla facilmente perché quando i sambuchi decidonodi fiorire, le rive e i boschi si riempiono di meravigliose macchiebianche. Quando ho l’onore di incontrarne un’esemplare, la suapresenza mi rasserena. Non stupitevi delle mie parole, quando passibuona parte della tua vita in compagnia del mondo vegetale diviene“normale” dar retta alle sensazione che ogni “creatura” suscita neltuo animo.

Gli antichi celti onoravano il sambuco come albero della guarigioneusandolo nei riti per guarire i malati, era simbolo di rinascita e rinno-vamento. La trovo una pianta fenomenale, i suoi fiori son quasi magiciper la loro bellezza e per il profumo che inebria l’aria.

Oggi voglio raccontarvi come mi lascio aiutare da questa meravi-gliosa pianta. Utilizzo i suoi fiori per fare un profumatissimo sci-roppo, dopo di che diverranno l’ingrediente principe della schiacciadell’Erbana, e se ho avuto la fortuna di trovare una fioritura cospicuaessiccherò qualche corolla da conservare, per poi utilizzarla comeinfuso antinfluenzale invernale, o per farcire golosissime crostatepere e sambuco o per rifare schiaccia e sciroppo se durante l’annoavrò desiderio di ripranzare in compagnia di questa meravigliosapianta. Bene, mettiamoci all’opera!

Cercate un bell’albero carico di fiori e raccoglietene senza lasciarnuda la pianta. Giunti a casa col vostro bottino di candidi fiori bian-chi, immergete 12 infiorescenze in 1 litro d’acqua, possibilmente disorgente, con 1 limone bio a pezzi, e fate macerare per 24 ore. Fil-trate, pesate il succo e unitelo allo zucchero (1: ½). Poi mettetelo sulfuoco e portate a bollore, lasciando sobbollire finché non cominciaad addensare. Lo sciroppo è pronto da invasare. Conservatelo trale conserve più preziose. Si conserva a lungo, bevetelo diluito. Ser-vite in belle caraffe accompagnato da fresche foglioline di menta odi erba di san Pietro. E’ una bevanda tipica del nord Europa, è unrimineralizzante che disseta.

I fiori filtrati non andranno buttati, scartate i limoni, e utilizzate i fioriper impastare una bella schiaccia ai fiori di sambuco. Il polline delsambuco ha proprietà fermentative, quindi per impastarla occorrepoco lievito. Queste ricette le potrete trovare descritte minuziosa-

mente sul mio sito. Vi avverto, una volta assaggiato il sambuco nonse ne potrà più fare a meno, è una pianta che incanta!

CURIOSITÀ

Tutte le parti della pianta sono fortemente velenose per la presenzadi cianuro, fanno eccezione i fiori, usati per preparare sciroppi, frit-telle o pani aromatizzati (Marradi è famosa per le sue schiacce) ele bacche mature, raccolte in autunno, dal sapore aspro e intensoche vengono utilizzate per fare conserve unite alla mela, o per aro-matizzare liquori.

Al sambuco gli si attribuiscono poteri magici capaci di proteggeredall’oscurità, ecco perché nell’antichità questo albero era semprepresente nei siti rurali o nei monasteri.

In Austria veniva chiamato “Farmacia degli Dei” e la tradizionecontadina imponeva di inchinarsi 7 volte al cospetto di una piantadi sambuco in riconoscimento delle potenti virtù di cui può farcidono: fiori (depuranti), frutti (per raffreddori), foglie (per impacchiper la pelle), corteccia (intestino), radici (gotta), resina (lussazioni)e germogli (nevralgie), inoltre dal soffice legno dei giovani ramisvuotati del midollo si ottenevano fischietti o flauti ai quali si attri-buivano poteri magici capaci di proteggere da sortilegi e magie.

Sperimentate sempre e abbiate cura di voi che siete l’ingredienteprincipale della grande ricetta che è la vita!

Un abbraccio dall’Erbana

Il sambuco in cucina

E che festa sia! Per chiudere il giro di un anno di spese solidali, di in-contri, di economia fondata sull’etica, la PdB srl, società che gestiscela bottega Poco di Buono alla Grotta Rossa di Rimini, il 18 marzo hainvitato a brindare i soci, gli amici, e tutto il RiGAS – il Gruppo d’Ac-quisto Solidale di Rimini - che è un po’ il cuore dell’impresa.

La PdB srl nasce infatti poco più di un anno fa con l’intento di dareuna casa a quei principi che sostenevano – e sostengono tuttora - ilRiGAS. Distribuzione di prodotti biologici a filiera corta, sostegno aipiccoli produttori possibilmente del territorio, diffusione di una culturadella sostenibilità, sono tutti temi accolti nella nuova impresa, insiemeall’associazione stessa che è diventata così il cliente privilegiato dellaPoco di Buono.

Da braccio logistico dell’associazione a punto di riferimento per l’ali-mentazione biologica non industriale il passo è stato breve, e con ilsuo primo bilancio la PdB ha raggiunto il milione di euro di fatturato,sei dipendenti a tempo indeterminato e molta soddisfazione, oltre aun bellissimo impianto fotovoltaico sul tetto.

Ma il fiore all’occhiello della bottega è il progetto Spreco Zero. Setti-manalmente vengono intercettati i camion che portano al macero la

frutta e la verdura biologiche giudicato non vendibili dalla GDO, laGrande Distribuzione Organizzata, perché ritenute “brutte”, bitorzo-lute o semplicemente fuori misura. Dopo aver eliminato i prodotti ef-fettivamente da gettare, vengono composte delle cassette miste chesono messe in vendita in bottega il mercoledi a prezzi molto popolari,oppure sono regalate a istituzioni benefiche e ad associazioni di vo-lontariato che ne fanno richiesta. In questo modo, solo nel 2016, sonostati salvati dal macero circa 28.000 chili di frutta e verdura.

Un pomeriggio di festa, quindi, per sottolineare i risultati raggiunti maanche per raccogliere intorno a sé i compagni di viaggio. Erano infattipresenti diversi fornitori con i prodotti più amati e apprezzati dai clientidella Poco di Buono: i detersivi di OfficinaNaturae, l’azienda agricolaI Tirli, con pane e biscotti, i vini di Podere Vecciano, le salse di QuattroStagioni, i peperoncini di Alba, il caffè di Pazzini, i prodotti solidalidi Pacha Mama.

Profumi appetitosi dalle parti delle pentole di Gianfranco Moine,chef e produttore di Amico Farro, che ha proposto una serie dipiatti colorati e salutari con il suo farro monococco. Sostenibile sì,ma con gusto…

Spazio anche per gli interventi di chi si occupa di ambiente nelterritorio: i volontari del gruppo locale di Greenpeace, il comitatoAmbiente & Salute, l’associazione Basta Merda in Mare. Potevamancare la musica? No di certo, grazie a Tam Project, gruppo dielectro-acoustic, che ha proposto i propri pezzi contribuendo al-l’atmosfera rilassata e giocosa di uno spazio nato per essere bot-tega sì, ma anche tanto altro.

Vi aspettiamo!

Bottega Poco di Buono, Via della Lontra, 53 Riminiwww.pocodibuono.orgFB: https://www.facebook.com/pocodbuono

Un anno vissuto eticamente tempo di lettura: 4 min

di Alessandra Carlini

di Beatrice Calia, l’Erbana, Chef di Cucina Natural Green

La pasta fatta in casa rustica oltre che di facile realizzazione hatempistiche davvero a prova di lavoratrice delle 12 ore. E’ svelta,è molto appetitosa e sazia parecchio; con un buon sugo di verdurela si potrà servire quasi come piatto unico, ai bambini di sicurosi! Per questo dico che se avete un essiccatore preparatene unbel po’ cosi da averne sempre di scorta per ogni evenienza.

Quello che propongo oggi è pasta fatta in casa senza uovo,integrale: buona, facile, veloce, e con due varianti, alla pre-parazione base:

• farina integrale gr 500

• acqua quanto basta per ottenere un composto omogeneo

• pizzico di sale

Potrete poi aggiungere farina di verdure, cioè verdure essiccate epoi ridotte in polvere, nella quantità desiderata, io ho aggiuntocirca, per la pasta verde 4 cucchiai i farina di prezzemolo, e perla pasta gialle, 2 cucchiai colmi di curcuma.

Una volta impastato potrete se avrete tempo lasciare riposare l’im-pasto per una ventina di minuti, cosi che eviterete di impastare,quando avrete a rilavare l’impasto sarà liscio, basta aspettare…è una sorta di autolisi!

Stendete con un matterello fino allo spessore desiderato, avvolgerela pasta su se stessa formando un rotolo, cospargete molto benedi farina altrimenti si attacca.

Fate bollire dell’acqua salata e a bollore tuffateci la pasta, tempopochi minuti tenendo mescolato sarà cotta, condite a piacere.Nel mio caso ho condito con un olio delicato e biologico.

Fonte: www.naturalmentestefy.it

Pasta fatta in casa senzauovo con farina integrale

tempo di lettura: 2 min

Si festeggia il bilancio positivo del primo anno della PdB srl

di Stefania Rossini,blogger esperta di autoproduzione e decrescita

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ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLESITI per APPROFONDIRE:www.equilibristavegano.com

MAGGIO 2017

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ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

Nelle orecchie ancora il suono della sveglia, negli occhi leprime luci del mattino, in bocca solo la voglia di caffè.

Siedo, in attesa del gorgoglìo della moka. E penso.

Fa la differenza che questo caffè non sia stato prodottoda una grande industria ma curato da un piccolo arti-giano?

E fa la differenza che non sia stato comprato scorrendo ildito sul catalogo di un grossista, ma con una stretta di manocon il produttore, a casa sua, che sia in Africa, Asia o Ame-riche?

E che differenza fa se chi lo ha tostato e chi lo ha coltivatohanno seduto, fianco a fianco, stanchi per la giornata di la-voro passata insieme, ad ascoltare la pioggia che cadevasul tetto di lamiera, bevendo caffè caldo e parlando. Con-frontandosi e confortandosi. E assieme abbiano guardatol’alba del giorno seguente crescere da dietro le montagne,sperando che il sole splendesse per tutta la giornata?

E se ancora, insieme, tostatore e coltivatore, hanno guar-dato un’altra alba, quella di Bologna, preparandosi a to-stare quello stesso caffè?

Magari non per tutti fa la differenza, ma per me sì. E già ilsolo suono della moka mi sembra diverso, quasi un canto.

E allora vorrei che quel caffè che è stato tanto seguito ed

amato, non sia lavorato da macchine automatiche mossedalla legge del massimo profitto, ma che sia curato da manisapienti, rispettandone i tempi e la ricchezza degli aromi.E magari non in una fabbrica che se ne sta indifferente delterritorio a cui dovrebbe appartenere, ma in una realtàaperta che collabora con le associazioni e le persone pro-tagoniste della nostra decrescita. Vorrei che un po’ dellaforza e del profumo di quei chicchi fosse strumento per ri-scaldare il cuore di persone che dalla vita hanno avutoqualche difficoltà in più. Come se la torrefazione fosseun’isola dove fermarsi un poco a tirare il fiato e riprenderele forze e la voglia di ripartire.

Così verso il caffè dalla moka alla tazzina, la mia tazzina,quella che mi scalda le labbra ogni mattina. Ed il profumosi spande e sa di cioccolato.

Ecco, L’albero del Caffè è tutto questo: un’idea di Buonoche si fa concreta con ogni scelta quotidiana. Noi crediamoche chi sceglie un prodotto Biologico ed Etico merita che siaanche buonissimo.

E noi, il caffè, lo facciamo Buonissimo.

"Il Mio Casale" è un’azienda Agricola e Agrituristica spe-cializzata in coltivazioni interamente biologiche.

Situata a Monte Colombo, sulle colline dell’entroterra rimi-nese dove il paesaggio in questo tratto si affaccia lungo lamedia valle del Conca caratterizzata per le sue dolci e mor-bide colline, ove la natura, a tratti ancora selvatica, convivearmoniosamente con l'agricoltura e le coltivazioni tipichedella vite e dell'ulivo.

I 32 ettari di terreno de "Il mio Casale" si affacciano sullavalle verso San Marino e verso il mare.

Immersi nella tranquillità del verde e lontano dal trafficourbano, si possono raggiungere, in soli 15 minuti, le fa-mose spiagge delle conosciute Rimini, Riccione, Cattolicaoppure addentrarsi nel ricco entroterra scoprendo le sto-riche località Urbino, San Leo, Gradara, San Marinofino a raggiungere i suggestivi monti della Carpegnadell’Appennino Tosco-Emiliano.

Il Ristorante è ricavato all’interno di un vecchio vagone fer-roviario ed offre la possibilità di gustare, secondo tradi-zione, il "menù del contadino", come poeticamente è statodefinito. Si tratta di un menù completo, basato quasi esclu-sivamente sui prodotti freschi e biologici del Casale: farinemacinate nel molino a pietra con cui si preparano paste tra-dizionali, pane, e dolci fatti a mano. Ortaggi raccolti gior-nalmente, salse, confetture, olio, vino, liquori tipici.

Il mio Casale ha la convenzione per le cure con il CentroEstetico Spa Villa Leri- Poliambulatorio e con il Teatro L.Amici per la programmazione di Musicals con pacchettispeciali (pranzo o cena + teatro) il tutto a 50 mt dal-l’azienda agricola.

L’albero del Caffè: il gusto dell’etica

Sulle colline di Rimini, IL MIO CASALE

di Alessio Baschieri

tempo di lettura: 2 min

Menù tradizionali, vegetariani e veganiPernottamenti e ristorazione

Vendita diretta dei nostri prodotti BIOAperto tutti i giorni pranzo e cena

AZIENDA BIOLOGICA

SOCIETÀ AGRICOLA VITIVINICOLA AGRITURISTICA

Via Canepa, 700 - Montescudo-MonteColombo (RN)Tel. 0541 985164 www.ilmiocasale.it

Via dei Carpini 3/a, Anzola dell'Emilia, Bologna

Caffè biologici e da progetti di cooperazione, preparati in piantagione

a fianco dei piccoli produttori nei paesi d'origine e tostati artigianalmente in forno a pietra refrattaria.

Per una tazzina che abbia il gusto e il profumo dell'etica.

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pini 3/a, Anzola dell'Emilia, Bolognapini 3/a, Anzola dell'Emilia, Bolognapini 3/a, Anzola dell'Emilia, Bolognaia dei Caria dei CarVV

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pini 3/a, Anzola dell'Emilia, Bologna

tempo di lettura: 3 min

“Conserva e tratta il cibo come se fosse il tuo corpo,ricordando che nel tempo il cibo sarà il tuo corpo.”

B.W. Richardson

di Riccardo Galli

Coltivazioni agricole biologiche:• Vigneto• Oliveto• Frutteto• Cereali (Grani tenero, Grani duri)• Legumi (Fagioli, lenticchie, ceci, piselli)• Ortaggi; coltivazioni in serra• Cantina con produzione vini biologici DOC• Laboratorio di trasformazione• Produzione farine macinate a pietra.

Attività complementari:• Agriturismo• Fattorie didattiche e Fattorie aperte.

Presso l’azienda agricola e agrituristica "Il Mio Ca-sale" è possibile trovare, aperto tutto l’anno, un gra-zioso Punto Vendita che raccoglie e propone tutti iloro prodotti.Cereali, sciroppi, confetture, farine, liquori, vino,olio e ortaggi freschi di stagione raccolti a manoquotidianamente dagli orti o dalle serre.

di Stefania Rossini,blogger esperta di autoproduzione e decrescita

www.romagna.viveresostenibile.net MAGGIO 2017

6SITI per APPROFONDIRE:

www.andreabizzocchi.it®

ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

BENESSERE CORPO E MENTE

tempo di lettura: 5 min

E’ bello ritagliarsi il tempo per fare i saponi naturali per ipropri cari e magari anche da regalare! Ecco una ricettabase che uso, con le dovute attenzioni, ormai da anni. INGREDIENTI:- 1000 gr olio di oliva (oppure 700 gr olio di oliva 300 grolio di semi vegetali)

- 126 gr di soda caustica in scaglie o in granuli- 300 gr acqua, io utilizzo quella del rubinetto (oppure 300gr di tisana al sapore che volete per il vostro sapone!)

- 20 ml di olii essenziali per dare la profumazione a vostrascelta

Occorrente: guanti (quelli per lavare i piatti), occhiali diprotezione, termometro per alimenti, minipimer a immer-sione, pentole capienti di acciaio inox, stampi anche di re-cupero, pellicola.Fate molta, ma molta, ma proprio molta attenzione all'uti-lizzo della soda caustica, vi potreste fare seriamente male,arriva a temperature davvero alte! Prima di tutto fate il sa-pone quando sarete certe che per un pò di tempo sarete incasa da soli, o al massimo con qualche amico/a che è lìapposta solo per fare i saponi con voi, quindi super con-centrato/a! Pesate perfettamente tutti gli ingredienti, acquae olio compresi, vi accorgerete che un litro di olio non è unkg di olio! In una pentola mettere l’acqua e piano, piano versarcidentro la quantità pesata di soda caustica (mai il contrarioMAI cioè acqua nella soda, MAI!). Attenzione! La soda è altamente corrosiva, quindi tentate dinon perdere scaglie in giro, richiudete immediatamente il sac-chetto in modo ermetico appena pesato e usate sempre iguanti, magari anche gli occhiali di protezione. Per reazionechimica la temperatura dell’acqua si alzerà tantissimo subito! Mescolare pianissimo con cucchiaio di acciaio, facendosciogliere tutta la soda e mettete in un angolo a fare raf-freddare fino alla temperatura di 45° (circa 15 minuti), nelfrattempo scaldate i grassi fino a 45° (la temperatura la mi-surerete con un termometro per alimenti) anche in questocaso ci vorrà davvero poco.

Quando i due liquidi nei due tegami diversi avranno rag-giunto i 45° versate l'acqua con la soda sciolta nei grassiscaldati, togliete dal fuoco e con un minipimer frullate benetenendo l'attrezzo in fondo alla pentola e non in superficieperché rischierebbe di fare schizzi e vi scottereste: il saponeè ancora caustico quindi ancora molto pericoloso! Fate girare bene fin quando noterete che in superficie si for-merà il cosiddetto nastro cioè tipo delle grinze, quasi unapellicina, come una striscia che l’attrezzo lascia dietro di sé.Io a questo punto per sicurezza faccio girare ancora perqualche secondo poi aggiungo eventuali olii essenziali op-pure fiori di piante officinali, insomma personalizzatelo apiacere, poi versate il tutto nei comodi stampini di silicone(da utilizzare solo per il sapone), oppure in contenitori tro-vati in casa: vaschetta della ricotta o dello yogurt (impor-tante che siano in plastica e che sappiate che poi andrannopersi) molti usano il tetrapac del latte tagliato in lungo sul

lato corto, oppure cassettine di legno rivestite di pellicola. Coprite tutto con pellicola trasparente e mettete in luogo fre-sco al riparo da eventuali animali e bimbi (tipicamentesopra un armadio!). Dopo 2 -3 giorni togliete la pellicola egli stampini. Potete ora tagliare gli stampi più grandi in fette che asciu-gheranno prima e di certo saranno più pratiche da maneg-giare. Il sapone dovrà così stagionare per minimo altre 4settimane, in questo periodo se lo maneggiate utilizzatesempre i guanti, mai a mani nude perché è ancora caustico,quindi pericoloso. Trascorso questo periodo sarà ottimo per le vostre docce, enon solo! Oppure confezionato sarà un ottimo regalo, moltoappezzato e sicuramente non omologato!

Fonte: www.naturalmentestefy.it

Sapone fatto in casa, che passione!

Sono particolarmente belli i riti che celebrano il mese dimaggio nelle tradizioni celtiche, nordiche e mediterra-nee. A maggio tutto è un inno alla Vita e alla Gioia,all’apertura e all’accoglienza dell’Amore.

Maggio è la fecondità della Terra, l’aria è intrisa deglieffluvi amorosi dei fiori che espongono le loro parti piùintime per i loro riti di Amore; è il periodo in cui lepiante fanno l’amore liberando nell’aria il loro pollinementre i fiori si vestono delle forme e colori e profumimigliori per attrarre gli insetti pronubi e garantirsi la fe-condazione; è il periodo in cui gli animali selvatici si ac-coppiano.

Nel calendario celtico Beltane è la Festa che celebra lafecondità della terra e la riproduzione delle piante edegli animali. Una festa di fuochi, canti e danze. E’quando gli abitanti delle campagne finalmente possonouscire dalle loro case per ritrovarsi tutti assieme, e condanze sfrenate, aiutati da sidro e vini, si rincorrevano

nella notte trai falò per celebrare la Vita, facendo fiorirenuovi amori e nuovi germogli.

Antiche tradizioni delle nostre zone continuano a cele-brare il significato simbolico di maggio. In alcune zonedi Italia ancora si pratica il palo di maggio: innalzandoun albero alto e diritto, decorato addobbato con ghir-lande di fiori e nastri colorati, che è portato in proces-sione, tra musica e canti, per poi essere simbolicamentepiantato a terra, come evidente archetipo della fecon-dazione della Terra. In questi giorni in altre zone de no-stro territorio si celebra “il cantar di maggio”: e così

come un tempo, si fa festa tra musica e danze, can-tando, suonando e ballando di aia in aia per augurareun buon maggio e garantire così un buon raccolto: incambio dell’augurio i contadini ricambiavano con pro-fusione di vino e prelibatezze.

Celebriamo allora anche noi maggio, creando con i no-stri figli ghirlande di fiori per decorare la casa e la-sciandoci ispirare dai fiori per aprirci anche noi confiducia alla Vita.

E Bene venga maggio!

tempo di lettura: 2 min

...E bene venga maggio di Laura dell’Aquila, Il Giardino di Pimpinella

www.romagna.viveresostenibile.netMAGGIO 2017

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Marche

BENESSERE CORPO E MENTE

tempo di lettura: 5 min

Incontriamo Max Piazza, titolare della SPA per Capelli che porta il suo nome

tempo di lettura: 4 min

Uno stile di vita poco alla moda

I miei genitori certo non sapevano di passarmi la nostalgia per la Terra. Immaginoavessero un amore e un entusiasmo infinito quando si sposarono. Era il 1945 ela guerra era finita; mio padre era tornato dall’Africa e tutto poteva ricominciare.L’anno dopo nacque il mio primo fratello e i miei pensando di offrire di più allaloro nuova famiglia decisero di emigrare dalla campagna alla città. La vita in campagna era troppo dura… l’avevano capito guardando in faccia iloro genitori, l’avevano sperimentato lavorando i campi, tagliando l’erba con lafalce, coltivando e tessendo il lino. Facendo economia quando il raccolto nonera stato abbondante e quando di notte ci si riscaldava nella stalla perché incasa c’era troppo freddo. Con un carro trainato da due cavalli fecero il traslocodalla campagna al centro di Torino. E si inventarono il mestiere del commerciante. Così, insieme al latte materno mi sono nutrita di bisogno di prati, vigne e stradebianche con i loro profumi di erba medica o di fieno, delle piccole pesche bianchetra i filari della vite, della polvere prima e dopo la pioggia. D’estate si andava invacanza nei posti di campagna che erano stati quelli dell’infanzia dei nostri geni-tori. Dove ogni cascina aveva il suo nome e la sua storia. Spesso a” La Mandria”,dove era vissuto papà, oppure al “Pian del re “dove era nata la mia mamma.Sono stata anche al Culumbè, dove viveva una sorella di mamma con la sua fa-miglia. Poi sono cresciuta e appena sposata ho cercato di tornare alla Terra. Vivo in campagna, adoro la terra, mi commuove il profumo della terra dopo la

pioggia, il pigolare dei piccoli nei nidi, e ogni nuova vita che nasce nel mio ortogiardino. La vita non è dura come ai tempi dei miei… e posso agevolmente be-nedire le giornate a contatto con la Natura senza mai dover bestemmiare perchého fatto l’insegnante e la mia sopravvivenza non dipende esclusivamente daifrutti della terra. Anzi, so esattamente e più che mai che la mia buona sopravvi-venza dipende dalla terra e vorrei essere io a divenire autosufficiente e non doverfar ricorso sempre ai soldi che posseggo per potermi permettere questo o quelcibo. So perfettamente che dietro quel cibo c’è la fatica di qualcuno, lo sfrutta-mento in altri casi, spesso la speculazione e molto altro. Ora so che più sei connesso alla natura con amore, ma anche competenza epiù assapori autonomia e libertà. Più ti affidi al tuo portafoglio e più vivi il bisognoe la dipendenza. Vorrei liberarmi per sempre da questa schiavitù.Non compro questo… Quello non mi serve. Serge Latouche, teorico della de-crescita, mi ha colpito innanzitutto quando ha affermato che occorre “decolo-nizzare l’immaginario”. Il nostro immaginario è intriso di una mentalitàstrettamente connessa con l’avere, col possesso di oggetti e col potere socialeche ciò si porta dietro, conseguentemente. Occorre un lavoro su di sè, una con-sapevolezza profonda del proprio valore di “essere” e di stare al mondo. Ciòcapovolge totalmente l’ordine delle cose poiché il valore di sé si libera e si af-franca totalmente dal conto in banca. Una piena consapevolezza di sé presup-pone anche l’interdipendenza con il Pianeta, con la Terra e gli altri uomini, in

una percezione di necessità di equilibrio e giustizia, di pace e fratellanza. “Non compro questo perché è superfluo, perché crea sfruttamento in un altroluogo del pianeta, perché inquina il mondo. Non compro questo perché loposso fare io.”“Quello non mi serve perché non è necessario, perché ne ho già uno, perché miimpegno a guardare dove ci sono vere necessità, altrove”. La strada è lunga e se si compie insieme ad altri è più facile. Se è tristementevero che in generale consegniamo ai figli un mondo sporco, ingiusto e corrotto,possiamo cominciare da noi, dal nostro vivere semplice e sobrio affinché pos-sano intravvedere un barlume di speranza.

di Maria Assunta Ronco

Raccontaci un po’ di te: come sei arrivato a creare questa SPA per Capelli?

Ho lavorato 20 anni come formatore tecnico/stilistico per una nota aziendadi Milano. Presentavo collezioni primavera/estate e autunno/inverno in tuttaItalia. Con il passare del tempo nella mia vita privata ho sentito l'esigenza dicambiare, mi sono reso conto dell‘importanza che poteva avere una alimen-tazione biologica rispetto a quella convenzionale sia per la salute che peruna scelta etica. Ho quindi pensato di riportare la stessa scelta nel mio lavoroe in quello che propongo. Conoscendo l’azienda Naturalmente tutto questoè stato possibile.

Per cosa si distinguono i prodotti che utilizzate?

Quello che proponiamo è un benessere per capelli, corpo e viso del tuttoECOSOSTENIBILE. Per questo ho scelto la linea di cosmesi biologica per ac-conciatori Naturalmente, creata nel 2004 per dare a livello professionale co-smetici sostenibili prodotti da fonti rinnovabili, nel pieno rispetto dellepersone e dell’ambiente.

In questa SPA si percepisce subito una grande accoglienza e professio-nalità, ce la racconti?

Ovviamente siamo parrucchieri, ma abbiam deciso di abbinare la bellezzaal benessere attraverso la nostra SPA. Considerando i ritmi frenetici in cuiviviamo e il poco tempo che ci ritagliamo per noi stessi, abbiamo deciso dicreare questa spa totalmente dedicata ai trattamenti per la cura della cute e

dei capelli riuscendo nello stesso tempo a far staccare la spina al nostrocliente, bevendo una tisana biologica in un’atmosfera illuminata da candelecon un sottofondo di musica rilassante. I prodotti di questa linea sono com-posti esclusivamente da materie prime e da derivati vegetali come gli oli es-senziali (provenienti da coltivazioni biologiche, biodinamiche o da raccoltadi piante a crescita spontanea) e gli estratti proteici vegetali (proteine dellasoia, germe di grano e di seta, olio di oliva, cocco, mais etc.).

I nostri prodotti non contengono:

Sls e sles (sodium laureth sulphate), Parabeni (conservanti chimici), Dea, tea,mea (viscosizzanti chimici), Formaldeide e formaldeide aggiunta (conser-vante chimico), Profumi e fragranze sintetici (derivati petroliferi), Edta (inqui-nante dei mari).

Cosa proponete di specifico per i nostri capelli?

Proponiamo vari tipi di ricostruzione del capello, tra cui:

• ORGANIC HAIR TERAPY: trattamento alla Keratina vegetale (miscela diamminoacidi ottenuta da fonti vegetali che riproduce le caratteristichedella keratina naturale di origine animale) è ideale per i capelli danneg-giati e crespi perché penetra fino al cuore del capello. Otterrai un risultatodi bellezza identico ad un capello naturale. La Keratina vegetale è l’ultimafrontiera della ricerca green cosmetic.

• SHIRODARA: ricostruzione eseguita con olii vegetali di riso/argan e gi-rasole/germe di grano + olii essenziali basata su una antica tecnica in-diana ayurvedica (nella lingua sanscrita Shiro che significa "testa" e Dharache significa "colata, flusso").

E come colorazioni?

Tutti sanno che alcune sostanze sono nocive per la salute, come parabeni,formaldeide aggiunta, ammoniaca, conservanti, siliconi, e non solo. Ma nontutti sanno che molte di queste sostanze sono presenti nei cosmetici e nellecolorazioni per capelli e il 90% delle donne fa il colore ogni mese…

Qui da Max Piazza Parrucchieri SPA proponiamo 2 tipologie di colorazioni,entrambe prive di sostanze nocive:

• Colorazione Ton & Color di Naturalmente. Dà un risultato estetico eccel-lente, senza rinunciare alla sicurezza per la nostra salute. Ton & Color haeliminato: parabeni, ammoniaca, formaldeide, conservanti e metalli. Ton& Color ha inserito: oli essenziali, olii vegetali, tensioattivi di origine vege-tale. Con questa colorazione si ottiene una Copertura, Riflessatura e lu-centezza del colore fino a 6 settimane.

• Colorazione COLOR PLANT FLOWER: un metodo di colorazione per ca-pelli realizzato con 14 piante e fiori organici che permette di dare riflessimeravigliosi e naturali senza l’uso di sostanze chimiche. Color Plant Flo-wer è per le clienti più attente alla salute e bellezza naturale dei capelli edella cute. Contiene esclusivamente piante e fiori al 98%, minerali al 2%.

Grazie Max, non ci resta che provare!

Max Piazza Parrucchieri SPA è aperto Martedì, Mercoledì, Giovedì e Sa-bato dalle 9:00 alle 17:00; il Venerdì dalle 09:00 alle 19:00.

È gradita la prenotazione al: 346.8407359

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Ci prendiamo cura delle persone, attraverso l’utilizzo di cosmetici

derivati da sostanze botaniche rinnovabili e sostenibili formulati con aromi puri di piante e fiori,

coltivati in agricoltura biologica e dinamica, offrendo servizi in Aromaterapia

per il benessere e la salute dei capelli e della pelle.

È gradita la prenotazione al: 346 840 73 59

Via Rotta 67/h, Ravenna (all'interno della corte)

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di Maddalena Nardi

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Marche

BAMBINO NATURALE

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Per informazioni: [email protected]

tempo di lettura: 3 min MassaggiAMOli

“Ah, Belinda, sono in seria crisi... La bimba non vaproprio di corpo, giuro! E le ho davvero provate tutte:ho provato a modificare la mia alimentazione, hoprovato anche con le perette eh. Ma nulla... e piangela piccolina...”“Hai provato a massaggiarla?”“Ho provato a fare cosa?”“A massaggiarla... a massaggiarle la pancia”E fu così che Sofia si liberò come un fiume in piena.A volte basta poco, davvero poco, per sbrogliare al-cune situazioni che ad un neogenitore paiono indi-stricabili. Il confronto con altre mamme è la prima e,lasciatemelo dire, fondamentale fonte di risoluzionedei problemi (quasi tutte le mamme che conoscerete,infatti, hanno passato o stanno passando i problemida voi vissuti). Questi dialoghi possono portare al-l'apertura di strade inesplorate. Io mi sono resa conto,ad esempio, che molte mie amiche non conoscevanoil massaggio neonatale, un vero toccasana per i bam-bini che, se fatto correttamente, porta benefici evidentipressoché immediati. Verrebbe da chiedersi: perché massaggiare un bam-

bino così piccolo? Beh innanzi tutto per dare al bambino, attraverso iltocco materno, la coscienza del proprio corpo e poiper far rilassare lui e sì, anche voi. Perché se vostrofiglio piange come un disperato per le coliche, voi viesaurite e sarà utile e rilassante anche per voi alle-viare il suo dolore, lenire il suo pianto e diminuire lostress che vi accomuna. Oppure perché se vostro figlio fatica ad addormen-tarsi o si sveglia duecento volte a notte, porterà be-nefici ad entrambi riuscire a conciliargli piùvelocemente il sonno. Ma il beneficio del rilassamentoè solo uno dei tanti giovamenti che si può ricavareda questa pratica: stitichezza, tensioni muscolari, sti-molazione del sistema circolatorio, alleviamento deldisagio da dentizione... Se poi ci si aggiunge che il massaggio favorisce an-cora di più il legame fra neonato e mamma o papà,allora perché no? Nel mondo frenetico di oggi puoi trovare tutto dap-pertutto per cui volendo ci si può documentare su in-ternet, online infatti si trovano video di tutti i tipi anchesu questo argomento. Tuttavia, in questo caso, io losconsiglio per svariati motivi, il più rilevante dei qualisicuramente è che per trarre il massimo beneficio oc-corre saper fare il massaggio nel modo corretto edunque impararlo nel modo corretto. Inoltre ci sonocasi in cui è meglio non praticare il massaggio, comead esempio nel caso di febbre del neonato. Conclusione? Come diceva Lord Chesterfield: “Qualsiasi cosa valela pena fare, vale la pena farla bene” e seguire uncorso apposta è una delle strade percorribili più facilie sicure.

di Belinda Pagano

tempo di lettura: 4 min I bambini e il lutto

I bambini della nuova Era,spiritualmente più consapevoli

Cara tata, ti scrivo per una questione un po’ deli-cata: Pepe, il nostro vecchio amico a quattrozampe, inizia ad essere sempre più acciaccato acausa dell’età e temiamo che non potremo godereancora a lungo della sua compagnia. La miabimba di 4 anni è estremamente affezionata a lui,non so dunque come dovrò comportarmi con leiquando Pepe ci lascerà. Cosa dovrò dirle: la crudaverità o una piccola bugia a fin di bene? Unamamma preoccupata.Quello della morte è sempre un tema molto deli-cato e difficile da affrontare, con i bimbi ma anchecon gli adulti. I bambini però sanno sempre sor-prenderci con la loro sensibilità e la loro capacitàdi comprensione, ecco perché consiglierei la mas-sima trasparenza e sincerità, anche per questionispinose come queste. Il lutto è un evento di vita chepurtroppo un bimbo può trovarsi ad affrontare, macon le giuste accortezze l’adulto può aiutarlo nelsuperamento e nella comprensione di questo avve-nimento così doloroso.COME COMUNICARE LA PERDITA?Che fare dunque nel lato pratico? Suggerirei discegliere un momento tranquillo e un luogo con-fortevole, in modo che il bimbo abbia il tempo di

fare tutte le domande che desidera senza il rischioche la mamma o il papà siano distratti da altrequestioni. È importante utilizzare un linguaggio semplice,adatto all’età del bimbo, che sia comprensibile eche non confonda il piccolo; si può spiegare inquesto caso che il cagnolino andrà nel paradisodegli animali, oppure che la sua anima andrà incielo, o ancora che andrà con gli altri cagnolini sul“Ponte dell’Arcobaleno”: usiamo immagini chesentiamo vicine. Può essere utile spiegare che lamorte fa parte di un ciclo naturale, potrebbero es-sere d’aiuto in questo caso metafore prese dalmondo della natura. È bene poi accogliere le emozioni del bambino,condividerle, parlarne insieme. Spieghiamogli cheè normale sentirsi tristi e piangere. Può aiutaremolto poi creare insieme un piccolo rito per salu-tare l’amico a quattro zampe: un disegno, una let-terina, un lavoretto. Ovviamente queste modalità,con le dovute modifiche, possono essere utilizzatecon qualsiasi tipo di perdita. Forse non sarà la con-versazione più facile del mondo, ma con questasincerità il bambino avrà modo di capire cosa stasuccedendo, senza correre il rischio di creare pro-prie teorie per darsi una spiegazione che possonoessere anche disfunzionali (“se vado a dormire nonmi sveglio più neanche io”). Soprattutto saprà che potrà contare sempre sullasincerità e sull’aiuto di mamma e papà, anche perle questioni più difficili e spinose!E per i piccoli lettori… un aiuto lo si può trovareall’interno del magico mondo dei libri. Alcune let-ture semplici e delicate sono: “Tu non ci sei più eio mi sento giù” per bimbi dai 2/3 anni; “La nonnaaddormentata” per bimbi dai 3 anni; “L’isola delnonno” per bambini dai 5 anni.

I bambini della Nuova Era sono estremamente in-telligenti, vivaci, curiosi, multi-tasking, cresciuti tralatte e tablet sono dotati di un cervello più percettivoe meno simbolico rispetto a quello degli adulti a di-scapito di una reale percezione della realtà e diun'aumentato rischio di scarsa attenzione, perditadi memoria, incremento di ansia e di depressione.Per questi bambini è di vitale importanza riuscire aradicarsi, imparare a connettere con pazienzal'energia della propria anima verso la realtà ener-getica di questo pianeta.I bambini della Nuova Era appena nascono, hannograndi occhi luminosi, come se volessero guardartidentro e appena il loro linguaggio inizia a svilup-parsi iniziano a diffondere come dei guru, messaggispirituali che stupiscono i genitori. Il loro ingresso ascuola è sempre un grosso trauma, faticano a starealle regole rigide di vecchie modalità educative esolo i più temerari non rinunciano a mantenere vivala loro connessione spirituale.Il primo passo per gestire questi nuovi umani è com-prendere che non esiste alcuna anomalia o malattia,ma una semplice presa di coscienza che il mondosta cambiando e se i nostri figli o allievi sono “par-ticolari” è perché rappresentano ciò che noi stiamocreando. Anzichè cercare di guarire o studiare que-sti bambini, potremmo iniziare a guarire, studiaree lavorare in noi.Educarli al meglio in questa società sempre più fre-netica e veloce risulta molto impegnativo, ma se pren-diamo atto che l'unica cosa stabile nella vita è ilcambiamento, dove tutto è sempre in continuo movi-mento, proprio da questo, possiamo come una forza

propulsiva, guidarli nell'armonizzare la loro crescita.Per accompagnare l'evoluzione di questi meravi-gliosi bambini è nata una disciplina sportiva, rico-nosciuta a livello nazionale che aiuta a manteneresempre attivi i loro talenti, a riconoscersi nel propriocorpo fisico, emozionale ed energetico.Il metodo Gioìa® 4kids è la disciplina che li guida conun approccio globale, armonizza corpo, mente e spi-rito e attraverso il gioco e il colore si integrano i dueemisferi, si scopre il corpo attraverso i sensi e le emo-zioni e si sviluppano i poteri spirituali innati in un am-biente naturale ricco di suoni, colore e allegria.Il metodo Gioìa® nasce a Rimini e si sta diffondendocon numerosi istruttori certificati che guidano i bam-bini su tutto il territorio nazionale.Alessandra Morriinsegnante, fondatrice del Metodo Gioìa®, coreografa di danze, artista, autrice del libro Gioìae i bambini della Nuova Era edito da Le due Torri.Sito: www.gioia4kids.itemail: [email protected]

di Valentina Pajola, psicologa e tata presso Nunù per l’infanzia

di Alessandra Morri

tempo di lettura: 3 min

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www.romagna.viveresostenibile.netMAGGIO 2017

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ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

ECO ABITARE

L’innovazione nel settore del riscaldamento realizzata attraverso prodotti esuperfici radianti ad alto contenuto tecnologico. CALDOBENESSERE soddisfal’esigenza di coniugare la tecnologia all’effetto estetico con massimo conforte bassissimo spessore, garantendo un elevato rendimento nei pavimenti, ri-vestimenti e complementi d’arredo.

Questa tecnologia di riscaldamento utilizza lo stesso principio dei raggi solari,nella sola gamma FIR (Far Infrared Rays) compresa tra i 6-14 micron, che siallinea perfettamente con gli spettri di assorbimento della nostra pelle.

Questi raggi bio-genici, ossia generatori di vita, detti anche luce calda fisio-logica o luce della vita (light of life), o onde fisiologiche, penetrando nel no-stro sistema vitale generano un effetto riscaldante.

Ne consegue una dilatazione dei vasi capillari, un sensibile aumento dellacircolazione sanguigna, un’attivazione del metabolismo dei tessuti e delle cel-lule, portando notevoli benefici alla persona.

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tempo di lettura: 2 min CALDOBENESSERE By Ecomat

SITI per APPROFONDIRE:www.danielalorizzo.it

Abbiamo passato una giornata studio con Stefano Soldati, for-matore, divulgatore, nonché abitante di case in paglia.

Cosa ti lega a questo elemento?

“Sono stato un agronomo per oltre 30 anni e seguivo i cereali,quindi la buona paglia, che viene da una buona terra. Dall’86mi sono indirizzato all’agricoltura biodinamica e biologica perconvertire grandi aziende nel mondo, viaggiando tantissimo. Nel2000 mi sono dedicato alla Permacultura, dove ho incontrato lecase in paglia, così ho fatto dei corsi nel Regno Unito con Bar-bara Jones, specializzandomi in progettazione, costruzione e in-segnamento. Da allora ho realizzato 45 edifici in balle di pagliain tutto il mondo, collaborando con tantissime realtà: dall’univer-sità di Venezia alla Scuola di Pratiche Sostenibili di Milano, pas-sando per l’Ecovillaggio GAIA a Navarro (Argentina) e il CATin Galles (UK).”

Com’è vivere in una casa in paglia?

“Ci sono tantissimi pregiudizi, ma vedrai tu stessa, stando quioggi, quali sono i vantaggi! E ti racconterò che è tutt’altro chequalcosa legato alla storia dei 3 porcellini… quanti ci hannoscherzato! Tanti temono il fuoco, o l’acqua, ma ti assicuro chesono paure infondate, se si lavora bene nel realizzarla. Questacasa ha retto a ben 4 esondazioni del fiume che abbiamo quivicino. Certo, la casa va manutenuta, ma dal mio punto di vistasignifica averne cura. Molte abitazioni convenzionali di oggisono “usa e getta”, hanno una durata limitata nel tempo. Non èquello che voglio per me, credo che tutti dovremmo riflettere suun cambiamento di stile di vita, che porti a un’effettiva sosteni-bilità dell’abitare. I muri fatti in paglia e intonacati con terracruda o calce consentono una microventilazione che impedisceil ristagno di umidità. L’alto potere isolante porta ad avere unnotevole risparmio nel riscaldamento/raffreddamento dell’edifi-cio. Quindi è a tutti gli effetti una casa più sana ed economicanella gestione.”

Perché scegliere proprio la paglia?

“La paglia è un materiale fortemente sostenibile: è il sottopro-dotto dei cereali come grano, orzo, avena, segale, riso, miglioed è reperibile in tutto il mondo, in quanto questi sono alla basedell’alimentazione umana. È naturale e rinnovabile annualmente.Al contrario di quanto si possa pensare la paglia, coperta da in-tonaco, presenta un basso rischio di incendio. Diversi test hannodimostrato che un muro in balle di paglia intonacato resiste allatemperatura di 1.010 °C per tre ore. Questo consente di sgom-brare l’edificio e di intervenire agevolmente nello spegnimentodel fuoco. La paglia offre una grande capacità di isolamento ter-

minco e acustico a costi ridotti. La paglia è naturale e sana. Moltila confondono con il fieno (conservato in balle dal colore verde),che può dare allergie e febbre, ma è ben diversa! Il fieno è infattierba, ricca anche di fiori quindi di pollini, che viene tagliata edessiccata. La paglia invece (conservata in balle dal colore giallo)è lo stelo che sta sotto la spiga dei cereali. Per molti versi è simileal legno, ma ha di buono che costa meno, anche in termini diimpatto ambientale (la pianta ha un ciclo vitale molto più lungodel cereale che nasce e muore, lasciando la paglia, in meno di1 anno) e non ha parassiti: nessuno se la mangia, nemmeno itopolini, ve lo assicuro, soprattutto se ben protetta dall’intonaco!E’ un materiale traspirante che, abbinato a intonaci naturali(calce e/o terra cruda), contribuisce a mantenere il ricambiodell’aria all’interno dell’edificio. Una casa con i muri che per-mettono la permeabilità naturale al vapore (cioè la spontaneafuoriuscita dell'umidità dall'interno dell'edificio verso l'esterno)produce un benessere impagabile.

E’ anche una scelta etica: l’edilizia occidentale convenzionalerichiede tantissima energia. Per essere prodotta una tonnellatadi cemento ne libera altrettanta di anidride carbonica. La pa-glia, che non necessita di processi di trasformazione, incamerainvece che produrre anidride carbonica (1 tonnellata di pagliaarriva ad accomularne 2), quindi l’ambiente quanto ci guada-gna. Hanno fatto una tesi di master universitario su questa casae hanno verificato (quasi non ci credevo nemmeno io!) che l’in-sieme di tutti i materiali che abbiamo utilizzato (struttura inlegno, tubazioni, impianti, etc), tolte le fondazioni che sonoconvenzionali, ha impiegato solo il 4% dell’energia cheavrebbe richiesto una casa convenzionale in cemento armato.Sorprendente, non credi?”

Chiunque può costruire in balle di paglia?

“Costruire con la paglia è semplice, ma non banale… bisognasapere come fare! Non è necessario essere muratori specializ-zati, ma ci vuole un buon progetto e tanta voglia di divertirsi,sporcandosi un po’! I miei migliori corsisti non sono geometri oarchitetti, ma sono agricoltori, che, proprio per questo, cono-scono i materiali e sanno come maneggiarli.”

Ma da dove vengono le case in paglia?

“La tecnica nasce nella seconda metà dell'ottocento, in Nebraska(USA). La prima casa in paglia in Europa è stata fatta nel 1921,nella Francia del dopo guerra ed è ancora in piedi! Una casa inballe di paglia può durare per secoli se ben progettata e ben co-struita. La paglia è un materiale durevole se conservato al-l'asciutto e protetto, da un intonaco, ad esempio (si pensi ai cesti

di paglia ritrovati nelle piramidi egizie o nelle tombe etrusche).Dagli anni '90 del secolo scorso Barbara Jones ha sviluppato ul-teriormente la tecnica, adattandola alle esigenze climatico-am-bientali del Regno Unito. Da allora si è diffusa tantissimo, anchein Italia: vicino a Bolzano c’è un agriturismo di 16 mt di altezza,tutto realizzato in paglia, gli ospiti sono così contenti che per an-darci bisogna prenotare molto tempo prima.”

Parliamo dei costi: è conveniente?

“La paglia è considerata un materiale di scarto, quindi ha uncosto molto basso. Costa meno se contattiamo direttamente ilcontadino che la produce e ce la facciamo imballare in base allenostre esigenze. Grazie alla semplicità della tecnica di costru-zione si riducono inoltre i costi per la manodopera. Ciò che costamaggiormente in una casa sono i progetti, gli oneri di urbaniz-zazione, i serramenti, gli impianti elettrici e idraulici, il tetto, ecc.Questi costano come nelle costruzioni convenzionali (la casa inpaglia non è una capanna!). Può quindi costare meno di unacasa convenzionale in mattoni, però dipende moltissimo dal pro-getto. Se progettata da chi sa lavorare con la paglia può costareattorno ai 900€/mq. Il fatto è che ci sono progettisti non prepa-rati, che vengono dal mondo delle costruzioni convenzionali e,improvvisando, sovradimensionano la struttura, applicano pia-stre d'acciaio tra travi e pilastri anzichè lavorare con gli incastri,ecc. Tutto ciò va ad aggravare i costi di realizzazione che dovràaffrontare il committente. Questo è uno dei motivi per cui mipiace fare corsi: per sfatare tanti luoghi comuni e per divulgarele tecniche migliori, aiutando altri che come me, vogliono abitarein una casa veramente sostenibile. Il grosso risparmio dell’abi-tare in una casa in paglia, oltre al benessere di cui si gode, lo siha nel tempo, per la riduzione dei costi per il riscaldamento. Inconfronto alle abitazioni moderne, questi costi possono essere ri-dotti del 75% all’anno.”

La nostra chiacchierata si conclude con una carrellata di foto-grafie che documentano la costruzione de “La Boa” dove Stefanovive e fa corsi da anni ormai, e la prima è un campo di orzo elui lo indica dicendo “questa è la casa che mi sono coltivato”.Bellissimo!

Vivere in una casa di Pagliatempo di lettura: 9 min

di Maddalena Nardi [email protected]

Il sistema di riscaldamento che porta il caldo del sole nel tuo ambiente

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NATALE è SOSTENIBILE

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NATALE è SOSTENIBILE

È stato più volte definito ilpaese più felice al mondo,particolarmente attento al-l’ecologia e alla sostenibilitàambientale: ed è tutto vero.

Per gli amanti delle vacanzeecosostenibili, questa è unatappa d’obbligo; osservandoil modo di vivere delle personesi noterà un rispetto innato perla natura e il suo rapporto conl’uomo di reciproco rispetto.Lo si percepisce subito, dallestrade, ai fili della luce, com-pletamente ricoperti di rampi-canti e piante di ogni tipo; inCosta Rica si è perennementecircondati dal verde, e non sipuò capire la sensazionesenza andarci di persona, edè quello che ho percepito indue settimane di viaggio danord a sud del paese.

L’aeroporto principale in cuiatterrare è San José, al centrodella Costa Rica, da cui par-tire per ogni destinazionedalla stazione centrale degliautobus se, come me, si de-cide di viaggiare con gli auto-bus; infatti si deve tenerepresente che bisognerà passare sempre da San José per lelunghe tratte. Per fortuna la Costa Rica è ben organizzata inquanto ad autobus, basta recarsi nelle varie stazioni per avereinformazioni dettagliate su orari e costi (non proibitivi).

La prima tappa è la costa caraibica, nel magico Puerto Viejo:l’atmosfera è rilassata, le case semplici e coloratissime. A PuertoViejo è possibile affittare delle biciclette, e lo consiglio perchéin bicicletta si può arrivare a punta Manzanillo o Punta Uva, at-traverso una ciclabile enorme che attraversa la foresta: davverosuggestivo. Vicino a Puerto Viejo si può anche visitare il parquenacional Cahuita, i parchi, infatti, sono un altro gioiello dellaCosta Rica, curati, quasi venerati, è impressionante come ci sisenta intimoriti di fronte a questa natura selvaggia e abitata daanimali esotici, come scimmie, bradipi, tucani e tanti altri.

Dalla costa caraibica sono passata alla costa del Pacifico,verso la cittadina di Quepos dove si trova un altro paradiso,il parque Manuel Antonio. Oltre che paradiso terrestre, con lamagica playa Escondida, il parco è anche meta, come granparte della Costa Rica, degli amanti del surf.

Da Quepos, in bus, sono andata verso sud, sulla costa paci-fica, verso Punta Ballena. Il nome non è casuale, infatti laspiaggia è a forma di coda di balena, fenomeno che scom-pare con l’alta marea, ma non è tutto qui: in determinati pe-riodi dell’anno, come agosto, questo punto della costa è lameta di balene che vengono da nord per stare al caldo e par-torire i loro cuccioli. D’obbligo è, quindi, un giro nelle bar-chette organizzate dai locali per vedere questi immensi cetaceigiocare con i loro piccoli.

Dopo aver visitato entrambi i lati della costa mi sono recata dinuovo a nord, passando per San José, in direzione La Fortuna,città ai piedi del vulcano Arenal. La Costa Rica è ricca anchedi vulcani, ne ha, infatti, 60 inattivi e 7 attivi, fra cui l’Arenal,la cui ultima eruzione è avvenuta nel 1992. Da non perdere èl’immensa foresta pluviale che circonda il vulcano, spesso bat-tezzata dalle piogge, grazie alle quali il verde della Costa Ricapuò prosperare, necessarie scarpe e abbigliamento adatto!

Dopo la tappa al vulcano mi sono diretta verso il paese diJacò, sulla costa pacifica, da cui partono i traghetti per Mon-tezuma, una tratta che dura circa quaranta minuti. Con lafama di essere stata a lungo meta di comunità hippy prove-nienti da tutto il mondo, Montezuma è un paese vivace, ma lasera si spegne dolcemente perché alle primissime ore delgiorno i surfisti non vogliono perdersi le onde migliori. Gi-rando per Montezuma, si trovano eco-hostel di ogni tipo, converanda direttamente sul mare e amache appese ovunque,simbolo di questo luogo affascinante (io consiglio il ‘Lucy Ho-stel’ di Montezuma).

La Costa Rica è una meta adatta ad ogni tipo di viaggiatore:famiglie, coppie, amici, solitari, e si torna completamente ri-generati, forse proprio perché perennemente circondati daquesta natura incontaminata. Adotterete anche voi il modousato dai locali per salutarsi: PURA VIDA!

Due settimane in Costa Rica on the roadtempo di lettura: 5 min di Giulia Fiorillo

La bicicletta è un mezzo totalmente ecosostenibile e a costozero che permette di muoversi liberamente praticamente ovun-que e di osservare il paesaggio in completo relax. Sono sem-pre di più le persone che scelgono di spostarsi in bici allascoperta dell’Italia o di altri Paesi europei.

L’Italia offre moltissime possibilità per i cicloturisti, oltre a van-tare paesaggi unici al mondo.

Utilissimo è il sito PisteCiclabili.com, che condivide oltre 5000itinerari ciclistici segnalati dagli utenti, suddividendo le pisteciclabili italiane per regione, provincia e persino per comune.

Tra quelli segnalati sul sito, la Lombardia vanta il maggior nu-mero di itinerari cicloturistici (oltre 1300 segnalati), seguita daToscana, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte.

In cima alla top ten degli itinerari più visitati, spicca la famo-sissima Ciclabile della Pusteria, la San Candido-Lienz, che coni suoi 41 km si estende fino all’Austria su strade asfaltate im-

merse nel verde in un paesaggio mozzafiato, perfettamentepraticabili anche dai bambini. E per chi è preoccupato dal ri-torno, si può tornare tranquillamente anche in treno, con bicial seguito.

Spostandoci nel Nord Europa, uno dei Paesi più ospitali per icicloturisti è sicuramente l’Olanda, che vanta una vera e pro-pria cultura della bicicletta. Dotata di lunghe piste ciclabili chepermettono di spostarsi da una località all’altra, o di traspor-tare praticamente ovunque il proprio mezzo a due ruote sugliefficienti treni e metro che collegano le città, il Paese dei tuli-pani è perfettamente visitabile da cima a fondo su due ruote.

Sempre restando nell’Europa del Nord, troviamo la Dani-marca: il Paese green per eccellenza, dove la maggior partedella popolazione si sposta in bicicletta, è la meta ideale peri cicloturisti, con piste ciclabili perfettamente segnalate che siestendono per moltissimi chilometri nella splendida natura in-contaminata danese.

Più vicino a noi, è da tenere in considerazione sicuramente laSlovenia, in particolare, Lubiana. La Capitale, infatti, è pic-cola, ricca di parchi, come lo splendido Parco Tivoli, e di ottimepiste ciclabili. Incredibile ma vero, sono molte le persone chesi spostano persino in skateboard e sui pattini per andare allavoro.

Molto importante è pianificare il tragitto prima di partire, do-tandosi delle attrezzature necessarie e di mappe stradali det-tagliate, e scegliere capi di vestiario adeguati edequipaggiamento specifico, soprattutto in previsione di itineraripiù lunghi o impegnativi.

Itinerari cicloturistici per le vacanze ecosostenibili,salutari ed economiche

tempo di lettura: 3 min di Sara Bisulli

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Viaggiare in modo ecologico è diventata una scelta respon-sabile negli ultimi anni.Ormai dovremmo essere tutti consape-voli che qualsiasi nostro atteggiamento, o abitudine, influiscein maniera profonda sull’ecosistema che ci circonda. Che poici siano persone che fingano che ciò non sia vero o che nellanostra quotidianità non possiamo fare la differenza, è un altropaio di maniche.

Sono convinta che ognuno di noi debba dare sempre, in qual-siasi circostanza, il proprio contributo. Gli esempi trascinano.Per questo ho deciso di raccogliere in questo post, alcune ti-pologie di vacanze e viaggi green che ho realizzato in primapersona e altri che devo ancora sperimentare.

Tutti hanno una peculiarità in comune: la natura. È per me in-dispensabile sentirmi intimamente connessa alle energie checi circondano e rallentare i ritmi quando viaggio.

Spesso ci ritroviamo a fantasticare sui nostri futuri viaggi dopoaver ascoltato il reportage dell’ultima vacanza di un nostroamico o collega, dopo aver guardato delle foto su internet oaver visto dei video. Poi ci destiamo e scacciamo quelle ‘fan-tasticherie’, lasciandoci nuovamente assorbire dalla nostra no-iosa routine, perché convinti che per viaggiare servano unsacco di soldi. È vero, ma dipende molto dallo stile di viaggioper cui si decide di optare.

Di seguito ho selezionato 5 soluzioni sostenibili, sia a livelloambientale che economico.

• Baratto

Ogni anno a metà novembre, si svolge la Settimana del Ba-ratto dei bed and breakfast.

Il meccanismo è semplice e partecipare è gratuito: ti basta col-legarti al sito, scegliere dal menù la località nella regione chedesideri visitare e consultare la lista dei desideri dei gestoridelle strutture turistico ricettive che aderiscono all’iniziativa.

Puoi anche inserire una proposta nel sistema e attendere cheil gestore, se interessato, ti contatti.

Le richieste sono variegate e vanno da oggetti da riciclare, aprodotti biologici di produzione propria; dalle traduzioni delsito in lingua straniera a servizi di grafica o realizzazione delsito; dalle opere di manutenzione e ristrutturazioni, all’aiutoin giardino.

Insomma, è un’ottima soluzione per mettere al servizio di altrile proprie competenze in cambio di un soggiorno gratuito al-l’insegna del riciclo e dei prodotti biologici.

www.settimanadelbaratto.it

• Volontariato ambientale

Quello del volontariato ambientale fornisce un’ottima soluzioneper viaggiare in modo ecologico. Questi progetti hanno loscopo di coinvolgere giovani, e non solo, in azioni di ripristino,tutela e valorizzazione dell’ambiente, in Italia o all’estero.

È un’esperienza formativa eccitante per chi desidera mettersiin gioco, viaggiare in maniera sostenibile e stare a contattocon persone che hanno compiuto la stessa scelta di dare il pro-prio contributo per la salvaguardia di un territorio.

Consulta periodicamente il sito che ho linkato di seguito, si tro-vano spesso degli ottimi progetti con soggiorni all’estero. Ilviaggio di andata e ritorno al paese ospitante è spesato al100%. Meglio di così?

www.scambieuropei.info

Ottimi progetti vengono organizzati anche da organizzazionicome Legambiente, WWF ecc.

• Wwoof

L’acronimo sta per World Wide Opportunities on OrganicFarms. Questa organizzazione mette in contatto fattorie bio-logiche e viaggiatori interessati ad approfondirel’agricoltura biologica. Le fattorie offrono vitto e alloggio incambio di un aiuto di 4-5 ore al giorno. Le attività variano inbase alla fattoria ospitante.

È una soluzione che permette di poter partecipare attivamentea uno stile di vita ecologico e di approfondire alcuni aspettidell’agricoltura, come la permacultura ecc.

L’esperienza di vivere in una fattoria ti consentirà di avvicinarti eassaporare l’essenza di una vite semplice, fatta di ritmi scanditilentamente dalle stagioni, dalla terra, dalle piante e dagli animali.

Alcune di queste fattorie sono disponibili ad ospitare famiglieintere.

Per partecipare bisogna iscriversi al sito della nazione che siintende visitare e acquistare la tessera (la quota varia da paese

a paese). Dopodiché sarà possibile accedere alla lista dellefattorie da consultare e contattare.

www.wwoof.it

• Campo vacanza

Durante l’estate, alcune associazioni propongono campi set-timanali di turismo responsabile. Lo scopo di questo tipo disoggiorno, che si discosta nettamente dal modello di vacanzatradizionale, è quello di compiere un viaggio interiore allascoperta dei 5 elementi che indirizzerà gli ospiti verso unostile di vita più sostenibile, in sinergia con il loro benesserepsico-fisico.

L’ospite può decidere se soggiornare in tenda o in un bunga-low di legno, completamente immerso nella cornice naturaledei paesaggi che lo circonderanno.

I campi includono un palinsesto di attività, come cucina ma-crobiotica, locale e naturale; laboratori didattici per i bambinie attività olistiche per gli adulti. Disponibili percorsi sensorialie artistici con lezioni di yoga, musicoterapia, pratiche di re-spirazione e massaggi rigeneranti.

• Warm showers

Il Warm Showers è la comunità delle ‘docce calde’, un networkinternazionale simile alcouchsurfing. Registrandosi al sito, in-fatti, si accede a una piattaforma che promuove lo scambiodi ospitalità, in questo caso rivolto ai cicloturisti.

Se vi piace viaggiare su ‘due ruote’ e vi alletta l’idea di inter-facciarvi con persone del luogo, non dovete far altro che regi-strarvi sul sito e inviare un messaggio al vostro potenzialeospite, richiedendo la disponibilità di un letto, una stanza o diun giardino dove poter montare la vostra tenda.

Disponibile anche un’app con mappa interattiva da consultaredirettamente on the road.

https://it.warmshowers.org

Come viaggiare in modo ecologico e (quasi) gratis di Eliana Lazzareschi Belloni, autrice del primo dei libri di Vivere Sostenibile: “La sostenibile leggerezza del viaggio”

tempo di lettura: 7 min

Le nazioni Unite hanno dichiarato il 2017 Anno Europeo delTurismo Sostenibile per lo Sviluppo. Questa decisione avviene50 anni dopo le celebrazioni dell'Anno Internazionale del Tu-rismo - Passaporto di Pace (1967) e quindici anni dopo l'AnnoInternazionale dell'Ecoturismo (2002).Con l’aiuto della The World Tourism Organization (UNWTO),ovvero l’agenzia del turismo delle Nazioni Unite, durantel’anno si cercherà di migliorare la consapevolezza da partedi governi, aziende e turisti sul loro ruolo nel rendere il turismoun mezzo per un cambiamento in positivo.Lo #IY2017 promuoverà il ruolo del turismo nelle seguentiaree:• Crescita economica inclusiva e sostenibile• Occupazione, accoglienza e riduzione della povertà• Efficienza delle risorse, protezione dell’ambiente e cambia-mento climatico

• Valori culturali, diversità e tradizione• Comprensione reciproca, pace e sicurezzaIl 2017 rappresenta un’opportunità per esplorare e sottoli-

neare il potenziale del turismo come vettore in grado di tra-sformare il mondo in un luogo di benessere e prosperità pertutti. Essendo il turismo un settore socio economico del nostrotempo, il turismo può stimolare una crescita economica, op-portunità di lavoro e di sviluppo, aiutando milioni di personead uscire dalla povertà. Il turismo può contribuire a sostenerel'uguaglianza, preservare l'ecosistema e la biodiversità, pro-teggere il patrimonio naturale e culturale. Il turismo può altresì

favorire il dialogo interculturale ed essere un vettore di pace.Il concetto di turismo sostenibile è stato introdotto nel 1988,circa un anno dopo la definizione di sviluppo sostenibile,dall’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto); indica unmodo di viaggiare rispettoso del pianeta, che non alteral’ambiente – naturale, sociale e artistico – e non ostacola losviluppo di altre attività sociali ed economiche. Si tratta inpratica di un tipo di turismo non distruttivo, con un impattoambientale basso e che punta a favorire le economie più indifficoltà.La definizione si oppone a quella di turismo di massa, che nontiene conto delle specificità dei territori, è invasivo e non favo-risce di certo lo sviluppo economico, sociale e ambientale deipaesi più poveri.

Fonte: www.tourism4development2017.org

Il 2017 è l’anno internazionale delturismo sostenibile per lo sviluppo tempo di lettura: 3 min

SCELTE SOSTENIBILI

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Spesso sento gente che si lamenta: “Lavoro tutto il giorno, non ho tempoper stare nemmeno con la mia famiglia, figuriamoci se ho tempo daperdere per fare volontariato, autoproduzione o per andare in bici”.

Comprare poco, per lavorare poco, per lavorare tutti, per avere piùtempo per vivere. Questo dovrebbe valere sia per l'organizzazionedella famiglia sia per la politica economica su larga scala. Far de-crescere i consumi e diminuire l'orario di lavoro.

“Il rimedio è la povertà” diceva Goffredo Parise, nel 1974. Ma se lodiceva allora (quando le auto erano rare, le piazze ancora vivibili, igrandi centri commerciali non esistevano e manco gli smartphone)cosa direbbe ora?

L'auto costa circa 7.700 euro l'anno circa, se calcoliamo il costo di am-mortamento, il carburante, il bollo, l'assicurazione, costi del parcheg-gio, e la manutenzione. Quante ora si lavora per mantenere l'auto?

E quante ore si lavora per comprare cose che potremmo autopro-durre ma non abbiamo tempo di farlo, perché lavoriamo? Quanteore si lavora per pagare chi bada i figli mentre noi lavoriamo?Quante ore si lavora per fare regali costosi e vincere sensi di colpa,perché non stiamo abbastanza tempo con chi amiamo?

Autoprodurre, andare in bici, ridurre i consumi e i bisogni indotti,usare energia rinnovabile, tenere i riscaldamenti a 18 gradi d'in-

verno e rinunciare ai condizionatori d'estate, mangiare poca carnee latticini, vestire abiti usati, riusare e riparare: è una povertà volon-taria che arricchisce la vita e rispetta l'ambiente. Ci permette di re-cuperare autostima e saperi, ci mantiene in migliore salute, cipermette di curare le relazioni, risparmiare molto e lavorare meno.

Io lavoro poche ore, mio marito part time. Anni fa abbiamo rinunciatoall'auto, e ci muoviamo solo a piedi, bici e mezzi pubblici, con granderisparmio di tempo, soldi, e salute. Stiamo molto tempo coi nostri trebambini, e accogliamo anche altri bambini in difficoltà col progetto diaffido diurno attivato dai servizi sociali del comune. Un'esperienzabellissima che arricchisce noi e i nostri figli di affetti, relazioni, e ci faconfrontare con diverse culture. Anche le famiglie immigrate che co-nosciamo sono senz'auto e spesso facciamo la strada insieme, peda-lando sotto la pioggia. Vogliamo testimoniare che il benessere non èconsumismo, ma sobrietà e rispetto dell'ambiente.

Un'altra nostra piccola obiezione di coscienza, è quella riguardo al-l'oro. Sappiamo quanto siano devastanti oro, gioielli e diamanti, e nonce li siamo mai regalati. L'estrazione dell'oro rilascia circa 1.400 ton-nellate di mercurio nell’ambiente ogni anno, nelle miniere vengonosfruttati lavoratori di ogni età. Tutti gli esperti sono concordi nell’affer-mare che è praticamente impossibile tracciare l’oro illegale che vienefacilmente messo sul mercato domestico e internazionale. Anche il

commercio dei diamanti finanzia i signori delle guerre, lo sfruttamentodei bambini, e aumenta il conflitto nelle zone dove vengono estratti.

Noi abbiamo scelto due fedine di legno, comprate con pochi spiccioliin una bottega del commercio equo e solidale.

In fondo l'amore è anche questo: condividere povertà, lotte e ideali.

Il libro che racconta la nostra storia, le nostre scelte, le nostre ricettedi autoproduzione, i sentieri percorsi senz'auto, è: "Impatto Zero-Va-demecum per famiglie a rifiuti zero", con i contributi di FrancescoGesualdi, Marinella Correggia, Rossano Ercolini (Dissensi Editore),dal 12 gennaio in libreria!

Si parla spesso di “eco-abitare”,di preservare il più possibilel’ambiente creando dimensionidomestiche dove poter eserci-tare la propria sensibilità am-bientale, anche adottandoabitudini sostenibili e seguendouno stile di vita il più naturalepossibile.

Nel settore dell’arredamento sitende erroneamente ad asso-ciare “l’abitare secondo natura”con la rinuncia all’idea del lusso,dell'eleganza e della bellezza.

Ma quale lusso maggiore dellapossibilità di ritrovare spazio etempo per uno stile di vita natu-rale? E cosa possiamo fare noi,singoli cittadini, nel nostro pic-colo e a spese contenute?

Un ottimo esempio l‘ho potutopersonalmente riscontrare al“Caffè Sport” di piazza VittorioEmanuele II, 34 a Cotignola(RA) dove, passeggiando per ilcentro, mi saltarono subito agliocchi tavolini molto particolari,entrai e chiesi alle titolari Ma-

rina Gagliardi e Michela Santa-relli, come fossero stati realiz-zati e la risposta fu: fusti di birratagliati in cima e vecchi vasi diottone.

Ma le ragazze, vedendo il miointeresse, mi invitarono a visi-tare le altre sale del locale. Il barè stato abilmente ristrutturato nel2007, con accostamenti diopere eco design.

Il riciclo creativo gira tutto at-torno a materiali che normal-mente vengono scartati e cherichiamano l’attività del “CaffèSport”. Ho così scoperto salecon divani la cui base è realiz-zata con pallet riciclati e i mate-rassi sono ricoperti da tele dijuta ed ancora, cuscini ricavatida vecchi sacchi di caffè recu-perati direttamente nelle torrefa-zioni e cuciti a mano conresistentissimi fili di canapa.Così si faceva alla corte di Ca-terina de’ Medici, nel 1500,quando i suoi bellissimi ricamivenivano realizzati a punto filzacon materiali poveri come perl’appunto la canapa, coltivata etessuta in ogni casa contadina.Sono tante e curate le opereecosostenibili del locale: lam-pade realizzate in carte di risoe juta, tavoli rotondi con tova-glie ricavate dai sacchi di caffèe profumi che rendono l’atmo-sfera coinvolgente, regalandociun luogo dove distendersi, stac-cando dalla solita routine quoti-diana, tra eco-arredi di legno,rame, canapa, latta, ottone…Non vi resta che visitare il“Caffè Sport” e magari pren-dere spunto per il vostro perso-nale ambiente ecosostenibile.

Il rimedio è la povertà

Scopriamo le scelte Eco del Caffè Sport

di Linda Maggiori - [email protected] di lettura: 4 min

tempo di lettura: 2 min di Giovanna V. Fabbri

Sulle prime pagine dei giornalileggiamo a giorni alterni frasi deltipo: “Le nostre banche sono so-lide hanno superato lo stresstest...” e via con il rialzo in borsa.

Il giorno dopo: “Le nostre banchesono deboli… poco patrimonia-lizzate…” e giù il titolo il borsa.

Se non fosse una questione seriache mette in gioco il risparmio eil lavoro di tante persone ver-rebbe da ridere e da chiedersi senon c'è un problema di bipola-rità.

Ma cosa significa superare lostress test?

Significa che le banche dovreb-bero dimostrare di poter supe-rare indenni prove congiunturalifuture.

Ce lo dice un dato: commonequity tier 1(CET1) chiamato a in-dicare il grado di solidità di unabanca e esprime il rapporto fra ilcapitale versato e gli investimentia rischio.

Tanto più è alto questo parametrotanto più la banca è consideratasicura.

Ora potrebbe essere interessantecapire un po’ meglio cosa sonoquesti investimenti a rischio.

E soprattutto chi sono i debitori.

Se pensate che il debitore sia ilmacellaio sotto casa ebbene forsedovreste rivedere l'idea.

Le cosiddette microimprese, 97%del nostro tessuto, o la famigliache non riesce a pagare il mutuo

è un rapporto minimale rispettoall'ammontare dei crediti a rischioche invece sono a capo di pochee grandi imprese.

Ora la domanda che sorge è: maallora di cosa parliamo?

Un tessuto economico è conside-rato a rischio perché la quasi to-talità dei crediti a incaglio è acapo di poche aziende, ma cosapensavano i dirigenti delle ban-che quando hanno erogato i cre-diti?

La contrazione del credito spal-mata sulle spalle delle piccolemedie imprese ha bloccato la na-turale espansione dell’economiareale basata sulla produzione dibeni e servizi.

Molte aziende anche sane sonostate costrette a chiudere per man-canza di linfa vitale.

Senza una economia reale ingrado di manifestarsi non pos-sono esistere banche sane.

E oggi viviamo un ulteriore para-dosso: le banche sono piene di li-quidità ma non ci sono aziendeche possono investire.

Sorge il dubbio di aver perso iltreno dell'economia basata sullaconoscenza e sul buon senso.

Scenari di ordinaria follia finanziariatempo di lettura: 2 min

di Daniela Lorizzo, Banking Trainer e Consulente di Economia Consapevole [email protected]

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ESSERE VEGANILa rubrica di Renata

Mantenere le proprietà delle verdura quando si cucina è qualcosa che pensiamo avvengasempre. Non è così, purtroppo. I vegetali, infatti, se sottoposti a temperature troppo elevatetendono a perdere i micronutrienti così importanti per la nostra salute.

Problemi di questo tipo non ne ha chi ha scelto un’alimentazione crudista, basata su unacottura che rimane al di sotto dei 42 gradi, ovvero la temperatura limite per permetterci dinon disperdere negli alimenti vitamine, sali minerali, fitontrienti ed enzimi, tutte sostanzeche nutrono le nostre cellule.

Per chi non ha ancora fatto questo passo, però, nulla è perduto.

Esistono diversi tipi di cotture che evitano di distruggere tutto questo bendidio, o comunquelimitarne la perdita.

La cottura al vapore è quella più conosciuta.

Utilizzata soprattutto nella cucina orientale, si è ampiamente diffusa anche in occidentegrazie alle proprietà dietetiche e nutrizionali.

Le verdure cotte con questo metodo non disperdono i loro nutrienti nell’acqua di cottura,al contrario di quanto avviene con la bollitura, mantenendo il loro colore acceso e l’aroma.La cottura avviene sopra apposite griglie sulle quali si dispongono le verdure, poste all’in-terno di pentole, anche a pressione, dove il livello dell’acqua non raggiunge mai i vegetali(vanno bene anche le pentole con lo scolapasta in acciaio incorporato).

Scegliendo di cucinare al vapore ridurremo anche il tempo di cottura, risparmiando sulconsumo del gas. Le verdure cotte in questo modo, infatti, solitamente non richiedono piùdi 15 minuti per esser pronte a essere mangiate, se tagliate finemente ancora meno.

Generalmente non si utilizzano grassi aggiunti, questo fa sì che le preparazioni riman-gano più leggere. Quando i cibi vengono conditi, questo avviene a crudo, quindi igrassi presenti, non essendo cotti né tantomeno bruciati, nella giusta quantità, sono al-leati della nostra salute.

Esiste, però, un altro modo per cuocere le nostre pietanze a basse temperature e mante-nerne le proprietà. Non ancora così diffusa, la cucina sottovuoto permette ai micronutrientidi non disperdersi proprio.

Questo tipo di cottura avviene aggiungendo le verdure, a crudo o con eventuali condimenti,all’interno di apposite buste per alimenti svuotate dell’aria attraverso una macchina per ilsottovuoto estremo. Un metodo che permette di preparare piatti saporiti a basse tempera-ture (50-100°), evitando l’ossidazione e la dispersione di micronutrienti.

Questa tecnica culinaria consente di prolungare fino a tre volte la durata di conserva-zione degli alimenti, poiché la mancanza di ossigeno rallenta la proliferazione battericae l’ossidazione dei cibi.

Cucinare bene per nutrirsi al megliodi Renata Balducci, Presidente di Associazione Vegani Italiani Onlus

Da lunedì 1 maggio a mercoledì 31 maggioMOStraDal vero alla macchiaa compimento del suo terzo anno di vita, Palazzo romagnoli pro-pone al pubblico una selezione di dipinti, sculture e opere grafichedel celebre artista forlivese giovanni Marchini, facenti parte delleraccolte Comunali d’arte. Costo 3 € (tariffa ridotta: 2€). Per info eprenotazioni: Comune di Forlì - Servizio Pinacoteca e Musei 0543712606-609 e [email protected] - Palazzo romagnoli, ViaCesare albicini 12 - Forlì (FC) - www.comune.forli.fc.it

Mercoledì 3, 10, 17, 24 e 31 maggio - Ore 9 – 10.30InCOntrOL'importanza dei valori della vitaI 5 concetti di Yama: nonviolenza, verità, onestà, celibato e nonpossessività. I 5 principi di nyama: accontentarsi, chiarezza, tapas(autodisciplina), studio di sé stessi e arrendersi ai principi superiori.Percorso di conoscenza e approfondimento delle basi dello yoga.Per info: Mauro 3404661011 - School of Santhi-Yoga School c/oCircolo Ferrovieri DlF (secondo piano), Via S. Maria dell’angelo 24(angolo via Cavour) – Faenza (RA) - www.schoolofsanthi.org

giovedì 4 maggio - Ore 20.30 - 22InCOntrOTecnologie in cucinala cottura a basse temperature. Partecipano: Ing. Piero turchettie Ing. Paolo Faraldi, electrolux – Prof. giorgio Brunet, Direttore Isti-tuto alberghiero P. artusi – Chef luca Zannoni – Sandro Santolin,Primus Pane – Dott. guido Balestra. all'interno del ciclo di incontri'Un cuore per la romagna: Serate in Salute' e con la partecipazionedi Olfattiva, remedia e Comune di Forlì. Ingresso gratuito con of-ferta libera. I fondi raccolti saranno utilizzati per sviluppare il pro-getto “Ferma il declino cardio vascolare”. necessaria prenotazioneallo 0543 33283o [email protected] - Fondazione Cardio-logica Myriam Zito Sacco, Piazza Fratelli ruffini 6 – Forlì (FC)www.fondazionesacco.it

giovedì 4 maggio - Ore 20.30 – 23COrSOI Cristalli e le 5 ferite dell'Anima: il TradimentoPercorso di Studi di approfondimento della conoscenza di se stessie del senso della vita attraverso 5 incontri mensili esperienziali coni cristalli volti a riconoscere le 5 ferite dell'anima, le 5 maschere etogliersele. riconoscere sia le trame che le brame create dal tra-dimento, aiuta a svelare la maschera del Controllore per riconqui-starsi il senso dell’Osservazione. Il docente è Federico Bassetti,insegnante Formatore accreditato aSPIn e CSen, promotore diuna Cultura di Pace della Upf. Il costo del corso è di 40€ a serata. achi frequenta l'intero corso, verrà rilasciato l'attestato di parteci-pazione con i crediti formativi. Per info e iscrizioni: t. 0544 270173,333 352 6868 e [email protected] - Il Centro del Cerchio, viaCerchio 21 - Ravenna - www.lapiramide.ra.it

Da venerdì 5 a domenica 7 maggio - Ore 10 – 20FIeraVIVI bENESSERE 173 giorni di Benessere a 360° insieme ai massimi esperti del benes-sere di Corpo, Mente e Spirito, ad autori, formatori e terapeuti difama internazionale. Segui le conferenze e partecipa ai workshopdi approfondimento. Ma non solo, una fiera del naturale e del bio-logico, free class di yoga, massaggi e molto altro! Palacongressi dirimini, Via della Fiera 23 - Rimini - Per informazioni e prenotazioni:www.vivibenessere.it - www.macrolibrarsi.it

Sabato 6 maggio - Ore 10 - 18SeMInarIOTornare ad abitare il corpoSeminario di bodymindfullness e danza movimento terapiacondotto da roberta Sorti. e' rivolto a chi desidera uno spaziodi nutrimento, rigenerazione e scoperta del proprio sé psico-corporeo e del proprio corpo. a chi vive situazioni di stanchezza,stress, ansia, conflitto. Info e prenotazioni allo 0543/36484,335/5898933 e [email protected] - Puntodonna Forlì, viaPiero Maroncelli, 39, - Forlì - www.puntodonna.it

Domenica 7 maggio-Ore 15laBOratOrIOPreparazione e degustazione delle tisanePasseggiata con riconoscimento e raccolta di parti di pianta perla preparazione di tisane. laboratorio di estrazione dei principi at-tivi mediante macerazione in acqua da piante fresche e secche.Descrizione delle varie tipologie di estrazione. Degustazione delletisane preparate. Si tiene presso il giardino delle erbe, importantegiardino di piante officinali, nato nel 1938 come campo sperimen-tale ora coltiva ad uso didattico e divulgativo circa 400 specie.Costo 12,50 €, é richiesta la prenotazione allo 0546 73158Il giardino delle erbe, Via del Corso 6 - Casola Valsenio (RA)www.ilgiardinodelleerbe.it

Domenica 7 maggio - Ore 21COnCertOAn Evening with Pat Methenyand antonio Sanchez (batteria), linda Oh (contrabasso) & gwilymSimcock (pianoforte e tastiera). Dopo dieci anni il chitarrista delMissouri ritorna a suonare con il format tipico del jazz che inter-preta classici del suo repertorio nuovi brani, pezzi composti anchenel passato ma mai eseguiti prima. Per info 0544405666 Per pre-notazioni 0544 249244 e [email protected] - teatro ali-ghieri, Via Mariani 2 - Ravenna - www.crossroads-it.org

giovedì 11 maggio - Ore 17.30-19COrSOI Principi del Metodo bates: Letture e computer (3 Minilab)Con Maria teresa tartaglia. In molte professioni il computer èormai lo strumento di lavoro principale, che sia da tavolo o porta-tile. gli occhi, la vista sono il canale principale attraverso il qualevengono assorbite e filtrate una grande quantità di informazioni.Vista confusa, secchezza e bruciori, sensibilità alla luce o mal ditesta sono in agguato, se non si previene in tempo uno stress ec-cessivo degli occhi. ecco che con l’apprendimento di una meto-dologia corretta, gli occhi resteranno in buona salute ed efficienti,per lunghe e belle letture, per ore di computer.| Per informazionie prenotazioni: [email protected] - Sala eventi, Via emilia Po-nente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) - www.macrolibrarsi.it

Venerdì 12 maggio - Ore 21COnFerenZaNuove terapie per curare il diabeteConferenza a ingresso libero sul tema delle nuove terapie per curareil diabete, tenuta dal relatore Matt traverso. Info allo 0547 347025,366 4134292 e [email protected] - le Vie del Dharma, ViaSavona 66 - Diegaro di Cesena (FC) - www.leviedeldharma.it

Venerdì 12 e sabato 13 maggio - Ore 21SPettaCOlOLocus SolusPerformance liberamente tratta dal libro di raymond roussel,che ha come tratto distintivo la rielaborazione in modo creativodi immagini e parole dell'inconscio. Ideazione e regia di lorenzoBazzocchi. Per informazioni e prenotazioni: 054364300 e [email protected] - teatro Félix guattari (ex Fi-landa Maiani), Via Orto Del Fuoco 3 – Forlì (FC)www.teatrodiegofabbri.it

Domenica 14 maggio - Ore 14 – 18eSCUrSIOneGemmoderivati floripotenziatiraccolta, preparazione e peculiarità. esperienza sulla energia po-tenziale delle piante. all'interno degli appuntamenti Stagionando,Domenica in natura. Info e iscrizioni allo 0547 95352 e [email protected] - remedia, Via dei laghetti 38 - Sarsina (FC)www.remediaerbe.it

Martedì 16 e mercoledì 31 maggio - Ore 21 - 23COrSORaccontare le fiabe della tradizione oralegiunta alla decima edizione e organizzato dal Comune di CasolaValsenio, teatro del Drago, regione emilia-romagna e Ministeroper i Beni e le attività Culturali. tutti coloro che parteciperanno alcorso saranno fra i protagonisti della X edizione della “notte delleFavole” che avrà luogo a Casola Valsenio il 12 agosto 2017. Per in-formazioni e iscrizioni: teatro del Drago: 0544 509590 (dal lunedìal venerdì dalle 10 alle 14) e 392 6664211 (fino alle 18), [email protected]. - Biblioteca Comunale giuseppe Pittano di CasolaValsenio: 0546 76168 e [email protected] “nolasco Biagi” della Biblioteca Comunale, Via Cardinale gio-vanni Soglia, 13 - Casola Valsenio (RA) - www.casolaromatica.it

giovedì 18 maggioInCOntrOLe tecniche anti-stress alla ribaltarelatori Dott. roberto ruffilli, Dott. Marco Mazzolli e Dott.Um-berto trecroci. necessaria prenotazione allo 0543 [email protected] - Fondazione Cardiologica Myriam ZitoSacco, Piazza Fratelli ruffini 6 – Forlì (FC) - www.fondazionesacco.it

Sabato 20 maggio - Ore 14.30 - 19.30COrSOLa loro alimentazione è LeggendaCon Maria Mayer. negli ultimi anni se ne sentono tante riguardol'alimentazione naturale del cane e del gatto. In questo corso MariaMayer, medico veterinario omeopata, farà chiarezza su alcuni puntifondamentali e soprattutto fornirà le basi per sapersi orientare inquesta intricatissima giungla. Partiremo dallo studio di alcuni im-portanti, ma semplici concetti di anatomia e fisiologia sulla base deiquali andremo poi ad analizzare le diverse opzioni a nostra dispo-sizione. Sala eventi, Via emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena(FC). Per informazioni e prenotazioni: [email protected]

Domenica 21 - Ore 16COnCertOVoce parve a me d'amorle creazioni del soprano forlivese eugenia Savorani tadolini pergaetano Donizzetti e giuseppe verdi. lettere dal Fondo Piancastelli.Cinizia Centonza (soprano), riccardo Fioratti (baritoni) e Pia Zanca(pianoforte). Per info e prenotazioni: 0543712627. 3381604739 [email protected] - Museo romagnolo del teatro di Palazzogaddi, Corso garibaldi 96, Forlì (FC) - www.cultura.comune.forli.fc.it

Domenica 21 e mercoledì 24 maggio - Ore 9.30 – 12.30eSCUrSIOneDa brisighella al Parco regionale della Vena del Gessoalla scoperta del Parco regionale della Vena del gesso. Si tratta diuna facile e piacevole passeggiata adatta a tutti, anche a famigliecon bambini. la Vena del gesso è uno degli elementi geograficipiù caratteristici dell'appennino romagnolo. Un'area carsica riccadi sentieri luccicanti di cristalli tra creste,doline,caverne e sitiprotostorici, lembi di vegetazione mediterranea, castelli e caveabbandonate,in un ambiente finalmente tutelato da un parconaturale. Partenza da piazza Carducci a brisighella (RA). Info

allo 3487945208 (Stefano), 3484924467 (andrea) e [email protected] - www.facebook.com/pg/POETI-E-SCARPONI

lunedì 22 maggio - Ore 19 - 22PrOIeZIOneI volti della Via FrancigenaFilm documentario che racconta i luoghi e le persone che po-polano un meraviglioso cammino italiano. l'autore, cammi-nando i mille chilometri della Via Francigena Italiana, dal colledel gran San Bernardo a roma, ha filmato per sei settimane lerealtà incontrate giorno dopo giorno. Ciò che è emerso è un do-cumentario che racconta il territorio e i personaggi che con ilcammino hanno stretto un legame viscerale. Biglietti disponibilisu www.cinematiberio.it, 3282571483 o [email protected] teatro tiberio, Via San giuliano 16 – Rimini - Per info:www.viafrancigenadocumentary.com

Mercoledì 24 maggio - Ore 20 - 23COrSOCorso di cucina per un menù vegano 3tenuto dalla chef Monia amadori: per imparare ad usare ingre-dienti della cucina vegana, preparando piatti gustosi che mange-remo a fine corso. Si prepareranno formaggio di lupini, vellutatadi carote al latte di cocco, burger veg ai cereali, torta di nocciolecon farcitura alla crema e meringa vegana. Quota di partecipa-zione alla spesa corso: 40 € (comprensiva di materia prima, mate-riale didattico e degustazione finale) + quota associativa 8 €. Dagli8 ai 20 partecipanti. Per informazioni e iscrizioni: 366 288 8060 [email protected] - Cooking Passion - la Scuoladi Cucina, galleria Isei 2 – Cesena (FC) - www.cookingpassion.it

Mercoledì 24 maggio - Ore 21COnCertObill Evansgruppo laboratorio dedicato a Bill evans. Michele Francesconi hadedicato al famoso pianista un percorso didattico durata tuttol'anno accademico . Pianisti eseguiranno in trio con Paolo ghetti alcontrabbasso e giacomo Scheda alla batteria i brani interpretati daBill evans nei suoi dischi più importanti. Per info: 0546 21186 e [email protected] - Chiostro Scuola comunale di musica giuseppeSarti, Via S. Maria dell’angelo 23 - Faenza (RA) - www.scuolasarti.it

giovedì 25 maggio - Ore 18 – 19.30InCOntrOAntiossidanti naturali come chiave di salute: Aronia MelanocarpaCon Dott.ssa Caterina Bauzon e Samo Sanzin. In compagnia del-l'azienda agricola 4 Principia rerum e della dott.ssa Caterina Bau-zon andremo alla scoperta dell'aronia Melanocarpa. Durantel'incontro verranno affrontati le seguenti tematiche: le differenzetra agricoltura biodinamica, agricoltura convenzionale e agricol-tura biologica; le biodiversità e il rapporto uomo [email protected] - Sala eventi, Via emilia Ponente 1705 -Diegaro di Cesena (FC) - Per informazioni e prenotazioni:www.macrolibrarsi.it

giovedì 25 maggioInCOntrOUno Spuntino al volonon ho tempo! Un'opportunità o un problema? la sana ali-mentazione anche in questo caso. relatori: Dott.ssa Federicarugeri, Dott. Massimo Sbrana e Chef giovanni Merli. al terminepiccola degustazione di prodotti. necessaria prenotazione allo0543 33283o [email protected] - Fondazione Cardiolo-gica Myriam Zito Sacco, Piazza Fratelli ruffini 6 – Forlì (FC)www.fondazionesacco.it

Sabato 27 Maggio - Ore 10 – 18COrSOL'apprendista macrobiotico: prepariamoci all'estate!Con Dealma Franceschetti. Durante il corso vedremo come adattarel’alimentazione al cambio di stagione per preparare il corpo all’arrivodell’estate. Con l’arrivo del caldo lo stile in cucina cambia. Vedremocome adattare cotture e ingredienti per creare armonia ed equili-brio e non soffrire il caldo, per godersi l’estate... anche senza ariacondizionata! Dalla zuppa di miso in versione estiva, alla colazione,fino ai dolci e alle alternative al gelato. e per chi ha bisogno di ri-mettersi in forma, vedremo anche quali sono gli accorgimenti peraiutare il corpo a liberarsi dai grassi in eccesso, attraverso la sceltadei cibi e di specifiche ricette e rimedi dimagranti. - Sala eventi, Viaemilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) - Per informazioni eprenotazioni: [email protected] - www.macrolibrarsi.it

Domenica 28 maggio - Ore 14.30 - 16eSCUrSIOnePasseggiata in SalinaItinerario naturalistico dedicato alla scoperta di flora e faunadella Salina di Cervia. Quota di partecipazione individuale: in-tero 6,50 €, ridotto 5,50 € Per info e prenotazioni obbligatorie:tel. 0544 973040, e-mail [email protected] - StradaStatale Salara 6 - Cervia (RA) - www.atlantide.net

Mercoledì 31 maggio - Ore 16 – 18.30laBOratOrIOArte & Naturala natura è sempre stata una fonte di ispirazione per l'arte, perchè nonne può diventare strumento? laboratorio per trasformare fiori in im-pressioni di colore, rametti in matite e foglie in timbri di texture. ConBeatrice Sacchetti, educatrice ambientale e designer. Per bambini dai4 anni. Info e prenotazioni allo 054324927 e [email protected] Momini, Corso a. Diaz 62/a – Forlì (FC) - www.momini.it

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APPUNTAMENTI DI MAGGIO®

ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

ALFONSINEOGNI MERCOLEDì dalle 16.30 alle 19.30MERCATO bIOLOGICO, ANChE A "kM 0".Prodotti da agricoltura e allevamentobiologico. Verdura e frutta, carne, for-maggio, uova di allevamento, prodottida forno, miele e vino. tutti i primi mer-coledì del mese bio aperitivo. PiazzaMonti - alfonsine.

OGNI VENERDìdalle 3 alle 13

MERCATO CONTADINOVendita di prodotti del territorio diretta-mente dal produttore al consumatore:frutta, verdura e altri prodotti (formaggie latticini, salumi, marmellate e confet-ture, miele, uova) provenienti esclusiva-mente da aziende della provincia diravenna, nel pieno rispetto della filoso-fia “slow” del “prodotto a Km 0”, biolo-gico e non. ex mercato coperto, nelcentro cittadino - alfonsine

CERVIAOGNI MARTEDìdalle 18 alle 23FARMER MARkETMercato estivo a km zero nell’ambitodella rassegna “lume di candela”.Corso Mazzini - angolo Piazza - Cervia

FAENZAOGNI LUNEDìdalle 16.30 alle 20bio MarchèVendita diretta di prodotti biologici cer-tificati - Centro Commerciale CappucciniVia Canal grande, 44 - Faenza

OGNI VENERDì dalle ore 16 alle 19.30FARMER MARkET "MERCATO DEL CONTADINO"Vendita diretta di frutta e verduraPiazzale Pancrazi lato est - Faenza

FOGNANOOGNI DOMENICAdalle 8 alle 13E MERChè Il Mercato del Contadino e dei Prodotti della Nostra Terra al mercato è possibile acquistare diret-tamente dalle aziende produttrici nume-rosi prodotti agricoli, quali frutta,verdura, formaggi, salumi, miele, mar-mellata, ecc., provenienti esclusiva-mente dalle colline di Brisighella.Fognano

FORLìOGNI SAbATO dalle 8.00 alle 13.00

MERCATO CONTADINO Si trova in pieno centro cittadino e offrela possibilità di fare rifornimento di pro-dotti freschi per tutta la settimana por-tati direttamente dalle aziende agricoledel territorio. In piazza c’è ampia dispo-nibilità di parcheggio per chi vuole uti-lizzare la macchina anche se nonsarebbe male utilizzare la bicicletta eapprofittare per farsi un giretto nei din-torni. Piazza Dante Forlì

FORLIMPOPOLIOGNI GIOVEDì dalle 7.30 alle 12.30

MERCATO CONTADINO DEL bIOtutti i prodotti venduti sono biologicie biodinamici. Mercato organizzatodall'associazione antichi sapori e vec-chi mestieri di romagna in collabora-zione con Prober ed il Comune diForlimpopoli. In Piazza Paolucci, For-limpopoli (FC)

LIDO DI CLASSEOGNI VENERDìdalle 18 alle 23

MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A kM ZEROOffre prodotti provenienti dagli alleva-menti e dalle aziende agricole del terri-torio. Si tiene all'aperto e raggruppaproduttori del territorio provinciale chevendono orto-frutta, conserve vegetali eprodotti trasformati, miele. - Viale Ca-boto - lido di Classe

LUGOOGNI VENERDìdalle 17.30 alle 20bIOMARChè LA NATURA IN PIAZZAMercatino dei prodotti biologici ed erbo-ristici. logge del Pavaglione - lugo

OGNI SAbATO dalle 8.30 alle 13.30

MERCATO CONTADINO I produttori agricoli del Mercato delContadino offrono una ricca varietà diprodotti del nostro territorio, di altaqualità e a basso impatto ambientale.Piazza 1° Maggio - lugo

RAVENNAOGNI LUNEDì eOGNI GIOVEDì dalle 15 alle 18MERCATO CONTADINO Il mercato contadino ribadisce l'esi-genza di un'agricoltura costruita dalbasso, nel rispetto della terra e della di-gnità di chi ci vive e lavora, e la necessitàdi creare un mercato senza mercanti,che abbia come base un rapporto veroe immediato tra produttori e consuma-tori. - Piazza della resistenza - ravenna

OGNI MARTEDìdalle 15 alle 19

MERCATO CONTADINO Il mercato contadino che si svolgevaogni martedì pomeriggio alla darsenadi ravenna, dal 3 maggio 2016 e' statospostato in viale Farini.

OGNI MARTEDìdalle 16.30 alle 20MERCATO bIOMARChé DEI PRODUTTORI bIOLOGICI Mercato settimanale dei produttoribiologici del territorio. Prodotti di sta-gione certificati biologici secondo lenorme europee ed internazionali econtrollati dagli organismi ricono-sciuti dal Ministero dell'agricoltura.Piazza San Francesco – ravenna

OGNI MARTEDìdalle 17 alle 20MERCATINO DEL GRASDa più di sei anni a ravenna esiste ilgraS, gruppo ravennate d’acquisto So-lidale: un gruppo di persone che acqui-stano in gruppo direttamente daiproduttori. - Centro Sociale Spartaco, ViaChiavica romea, 88 - ravenna

OGNI 3° SAbATO e3a DOMENICA DEL MESE

MOSTRA MERCATO DEL NATURALE E DEL bIOLOGICOPer fare la spesa in modo sostenibile e re-sponsabile, acquistando prodotti agricolidi stagione, selezionati con cura, semprefreschi e di origine garantita.Piazza giovanni XXIII Castel S. P. t. (BO)www.campagnamica.it

RUSSIOGNI GIOVEDìdalle 8.30 alle 13.30 IL MERCATO DEL CONTADINOOffre prodotti provenienti diretta-mente dalle aziende agricole del terri-torio di russi e dintorni.Piazza Farini - russi

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MAGGIO 2017

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MERCATICONTADINI

offro

19SITI per APPROFONDIRE:www.associazionepachamama.org

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ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

EVENTIwww.romagna.viveresostenibile.netMAGGIO 2017

“We have a dream”: saranno queste potentiparole, ovviamente ispirate al sogno di MartinLuther King, ad innestare la preziosa spiraledi incontri, confronti, giochi e riflessioni cheanimeranno le tre giornate della prossima edi-zione del Festival Etico di Parma che, dopol’ennesimo grande successo della terza edi-zione quando ha saputo richiamare e coinvol-gere oltre 40.000 persone, si conferma tra ipiù importanti festival Etici a portata di bam-bino d’Europa.L’Associazione Parma Etica ASD (affiliataACSI) è dunque felice di annunciare che, conil Patrocinio del Comune di Parma e il Patro-cinio della Commissione Europea, organiz-zerà anche la 4° Edizione del Parma EticaFestival. Il duro e appassionato lavoro di questi anni,improntato a costruire un festival culturale dilivello internazionale, sarà ulteriormente con-fermato quest’anno dalla presenza di moltiospiti illustri: quali lo psicoanalista, scrittoree sanscritista statunitense, Jeffrey Masson,autore di numerosi best sellers tra i quali “Ilmaiale che cantava alla luna” e “Quando glielefanti piangono”; sua moglie, la pediatratedesca Dott.ssa Leila Masson, autrice dellaguida “La salute dei bambini, dalla A alla Z”;la psicologa, studiosa di sciamanesimo, scrit-trice e documentarista svizzera Selene Cal-loni Williams; il teologo italiano VitoMancuso autore di molti saggi di grande suc-cesso tra i quali, i suoi ultimi, “Io Amo” e“Dio e il suo destino”.Protagonista sarà ovviamente pure il diverti-mento, per tutti ed in particolare per i bam-bini, con il contributo di numerosi artisti distrada tra i quali, la magnifica artista Maldi-Mar che sabato e domenica metterà in scenalo spettacolo “Immaginaria” insieme alei, Valda “Venditrice di sogni e briciole dipane", il Bollaio Matto e Losnafire con fanta-stiche bolle giganti e scenografiche fiamme difuoco. Il parco sarà anche popolato da esseristraordinari, come gli animali di carta dellamostra TimeOut16 e gli Animali MUTANTIfrutto dell'ingegno e della creatività di Lupan,artista di Mutonia appartenente al movi-mento Mutoid Waste Company che si espri-mono utilizzando materiali di recupero.

Come da tradizione il Parma Etica Festival of-frirà una salutare ed appetitosa educazionealimentare cruelty-free: informando sempremeglio il pubblico degli innumerevoli van-taggi, sia per la salute psicofisica dell’indivi-duo che per il fragile equilibrio e lasostenibilità ambientale del prezioso pianetache ci ospita, di una cultura alimentare etica,priva di carne e derivati animali.Così come da tradizione, la danza al ParmaEtica Festival rimane protagonista: lezioni gra-tuite di tango offerte dall'Ass. Voglia ditango, laboratori di Danza Creativa secondoil metodo di Maria Fux e Corsi di Danze Etni-che a cura dell'Ass. Balliamo sul Mondo (peradulti e bambini) con spettacolo domenicale"GIRA E DANZA IL MONDO".Una novità di quest'anno è invece lo spazioche Parma etica ASD regala ai bambini e allosport. Il detto latino "Mens sana in corporesano" racchiude una verità che ben si applicaalle motivazioni che portano alla creazionedel nostro festival, dove da sempre, i bambinie la loro cura sono di primaria importanza. Questo spazio dal titolo: “DIAMOCI UNAMOSSA”, sarà la giusta cornice per eviden-ziare quanto lo sport sia benefico sin daiprimi anni di vita. Abbiamo infatti dedicatoun'ampia area del Parco ad amichevoli di cal-cio, pallavolo e ginnastica artistica (trampo-lino) con la cooperazione della PolisportivaCoop nord Emilia. Per tutti i bambini che siiscrivono ai tornei sarà offerto un regalo“dolce e leggero”. Per iscriversi ai torneiscrivi una mail con nome, cognome ed etàdel bambino a [email protected]

PARMA ETICA FESTIVAL 9/10/11 GIUGNO 2017

La location del Festival rimane il bellissimo Parco Eri-dania di via Toscana a Parma, l’ingresso rimarrà ri-gorosamente gratuito. In caso di pioggia, il festivalsi svolgerà comunque, in quanto molte sue aree,come la sala conferenze o il grande ristorante, sonocoperte. Ci teniamo a ricordare che siamo tutti vo-lontari e abbiamo bisogno del tuo aiuto per costruireun mondo migliore, puoi sostenerci semplicementecon una donazione o lavorando come volontario neitre giorni del festival. Scrivici per avere maggiori in-formazioni [email protected] ti aspettiamo.

Pronti per il Parma Etica Festival 2017?di Simonetta Rossi

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per sapere come essere presente negli inserti di Vivere Sostenibile e nelle fiere di settore

GIUGNO

LUGLIO-AGOSTO

Parco Amendola - Modena9-11 Giugno 2017 - www.conacreis.it

Festival Altra Economia - Parco Ferrari Modena25-27 Agosto 2017

Festival della Lentezza16-18 giugno - Colorno (PR) - www.lentezza.org

Naturolistica, la Fiera del Naturale e del Viver Sano16 - 17 settembre Lumen, San Pietro in Cerro (PC)www.fieradelnaturale.it

Farete - Bologna6 e 7 Settembre 2017 Pad. 15 e 18 di BolognaFiere.www.farete.unindustria.bo.it

SPECIALINATALE è SOSTENIBILE

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I N S E R T I

FIERE di settoreNATALE è SOSTENIBILE

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SPECIALE: BERE BIO Alla scoperta delle birre artigianali e dei vini biologici del territorio.

SPECIALE: VITA ALL’ARIA APERTAGioire della natura, concedersi passeggiate,emozioni e nuove visioni.

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È distribuito anche nelle FIERE di settore

Sana - Fiera Bologna8 - 11 Settembre 2017 - www.sana.it

BoEtico VeganFestival - Bologna1-2-3 settembrehttps://boeticoveganfest.wordpress.com/

NOVEMBRE

DICEMBRE

OTTOBRE

Parva Naturalia - Modena7-8 Ottobre 2017www.parvanaturalia.com

Modena Benessere Festival - Fiera di Modena25-26 Novembre 2017 - www.modenabenessere.it

Fa' la cosa giusta Umbria6 - 8 ottobre - Bastia Umbra (PG)www.falacosagiustaumbria.it

Ecomondo - Rimini Fiera7 - 10 Novembre 2017 - www.ecomondo.com

SPECIALE: ABITARE SOSTENIBILEBio costruzioni, architettura sostenibile, riqualificazione energeticadelle abitazioni, bio-materiali, arredo, complementi.

SPECIALE: CITTA' SOSTENIBILERiuso, riciclo, decrescita ed efficienza energetica, mobilità alternativa e so-stenibile, reti solidali e riattivazione delle comunità, gestione delle risorse.

Parma Etica Festival9-11 Giugno 2017 - www.parmaetica.com

www.romagna.viveresostenibile.net20

®

ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

MAGGIO 2017

LA ROMAGNA CREDE IN BIOstorie bio allegre di questa Terra

Segnala alla Redazione di VIVERE SOSTENIBILE in Romagna la tua realtà BIO o sostenibile, ti contatteremo per fare un servizio giornalistico su di te!

Scrivi a [email protected] indicando i tuoi riferimenti.

alImenTazIone consapevole

• Sei un Bar/Ristorante/Pi

zzeria bio, menù vegetaria

no, vegano, Km 0?

• Sei un Negozio biologico

o equo-solidale?

• Sei una Panetteria/Pastic

ceria per intollezanze, cella

chia?

scelTe sosTenIbIlI

• Sei un’Azienda p

roduttrice di soluzio

ni eco-sostenibili?

• Proponi Prodotti

e servizi di green o

sharing economy?

aGrI-culTura

• Sei un’Azien

da agricola biol

ogica?

• Sei un Produ

ttore di vino bi

ologico/biodin

amico/naturale

?

• Sei un Produ

ttore di farina?

Di miele? Di f

ormaggi?

• Organizzi un

mercatino biolo

gico a km 0?

enerGIe alTernaTIve

• Fai Bio-Edilizia?

• Fai Pannelli solari?

• Fai Geotermico?

• Proponi soluzioni eco-sos

tenibili per la casa /l’ufficio

?

mobIlITà sosTenIbIle• Hai una ciclo-officina? • Vendi o produci bici elettriche? • Sei un fanatico del car-sharing?• Hai sviluppato una APP anti CO2?

amIcI anImalI

• Vendi Alimentazione ed

attrezzatura per animali?

• Sei un negozio di toelet

tatura?

benessere corpo e menTe

• Sei una Erboristeria?

• Sei un Centro Olistico?

• Sei un Centro Benessere?

• Sei una Palestra?

• Sei un’Azienda cosmetica nat

urale?

TurIsmo sosTenIbIle

• Sei un Agriturismo bio?

• Sei un’associazione che propone

turismo sostenibile?

• Sei un negozio di attrezzature sp

ortive?

InnovazIone socIale

• Promuovi progett

i di Wellfare commu

nity?

• Promuovi progetti

di Riuso e riciclo?

• Promuovi progett

i di Inclusione social

e?

• Sei una Cooperat

iva di promozione so

ciale?

IL PRIMOPROGETTO MEDIATICO

DEDICATO ALLA

SOSTENIBILITÀ