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(aforismi) Esiste tra uomini e Dei, una amicizia, di cui la virtus è il cemento. Che dico? Più che amicizia, è affinità, è parentela: poiché il vero uomo non differisce dal Dio che per la sua durata. Ne è il discepolo e l’emulo, è la sua progenitura vera, e il Dio, sommo creatore, inflessibile circa la pratica della virtù, l’alleva con il rigore di un padre severo. SENECA I. Tutto ciò che ti circonda è sacro e come tale devi rispettarlo. II. La natura, anzi l’Universo intero, vibra di mille rispondenze segrete, tuttavia sensibili per chi della natura si senta partecipe e si riconosca come parte viva ed integrante di essa. III. Il Cosmo, vale a dire l’“Ordine universale”, vive e palpita come un unico essere: questo essere è divino. IV. Di una divina materia sono permeati tutti gli esseri, animati e inanimati, del mondo, visibili ed invisibili. In differente misura, una presenza divina è nelle pietre e nei metalli, nelle piante e negli animali, negli “elementari” e nell’uomo. V. Questa immanenza divina in tutte le cose e negli esseri viventi è il riflesso tangibile di Deus-Pater, cioè della Luce Divina, che ci è padre, pur senza averci generato, poiché Deus-Pater è l’Universo stesso increato: e noi siamo parte di lui. VI. Esiste un’infinita gerarchia di potenze divine, manifestantisi negli atti più semplici della vita del mondo e dell’uomo. VII. Ogni atto è regolato da un meccanismo segreto, ma profondamente logico, che si chiama Destino, di cui noi siamo parte integrante e che noi stessi, volontariamente - col rito - o inconsciamente, determiniamo. VIII. Scruta te stesso e vi troverai il tuo Destino. Scruta nella natura e vi leggerai quello IX. Ogni angolo della tua casa vibra di forze segrete: accorgersi di tali forze è pervenire al “risveglio”. X. Chi ha raggiunto il “risveglio” non si sente più solo su questa terra, anche nella desolazione del deserto e della città. XI. Nutrire fiducia nella bontà delle Potenze divine che ci circondano e comportarsi “con scrupolo”: è questo il nucleo della bontà e della pietas. XII. Ogni scrupolo e rispetto verso le Potenze divine - gli Dei - vale a dire ogni “religione”, si fonda sul rito, cioè sulle norme e tecniche di concretizzazione del Divino che ci compenetra. XIII. Non vi è alcun tipo di pietas divina senza rito e non vi è rito senza sacerdote. XIV. Noi siamo i sacerdoti di noi stessi e dei nostri famigliari. XV. Così come Deus-Pater è il nostro Padre celeste, noi siamo il suo tramite coi nostri famigliari, il cui benessere, materiale e spirituale, si regge solo sul nostro Destino, cioè sulle conseguenze del nostro equilibrio interiore e della pietas. XVI. Ma pietas è anche pudore e rispetto verso i nostri pari. XVII. Le forze che reggono i meccanismi occulti del mondo sono amore (amor) forza (vis) giustizia (iustitia). XVIII. Non vi è amore se non si è capaci di essere forti. Non si è giusti se non si è capaci di amare con forza. XIX. Gli Dei non sono mai morti, perché non sono mai nati: essi sono e tu sei e fosti. XX. “Occultamento del Divino”: ecco un altro concetto caro ai filosofi e ai “teologi” moderni. Per te è privo di ogni significato. E’ vero che il Divino “si costruisce” anche per mezzo dell a liturgia e della fede delle moltitudini; ma tu sai che il tuo Divino è indistruttibile poiché palpita in te riflettendosi nelle presenze che ti circondano. XXI. Sia pure la natura muta al cuore di chi non ti è pari. Il tuo diapason è capace di risvegliarne le occulte armonie, in eterno viventi e presenti, e il velo oscuro, calato agli altri, si solleva lentamente al tuo sguardo. Tutto ti appare di colore diverso, più tenero, smagliante, più autentico. Allora ti accorgi che

(aforismi) - orodialoe.it · (Friedrich Nietzsche) 5 Ai confini delle parole (Aforismi e massime) Andrea Mucciolo Ai confini delle parole by Andrea Mucciolo è pubblicata sotto una

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(aforismi) Esiste tra uomini e Dei, una amicizia, di cui

la virtus è il cemento. Che dico? Più che

amicizia, è affinità, è parentela: poiché il vero

uomo non differisce dal Dio che per la sua durata.

Ne è il discepolo e l’emulo, è la sua progenitura vera,

e il Dio, sommo creatore, inflessibile circa la pratica

della virtù, l’alleva con il rigore di un padre severo.

SENECA

I. Tutto ciò che ti circonda è sacro e come tale devi rispettarlo.

II. La natura, anzi l’Universo intero, vibra di mille rispondenze segrete, tuttavia sensibili per chi della

natura si senta partecipe e si riconosca come parte viva ed integrante di essa.

III. Il Cosmo, vale a dire l’“Ordine universale”, vive e palpita come un unico essere: questo essere è

divino.

IV. Di una divina materia sono permeati tutti gli esseri, animati e inanimati, del mondo, visibili ed

invisibili. In differente misura, una presenza divina è nelle pietre e nei metalli, nelle piante e negli

animali, negli “elementari” e nell’uomo.

V. Questa immanenza divina in tutte le cose e negli esseri viventi è il riflesso tangibile di Deus-Pater,

cioè della Luce Divina, che ci è padre, pur senza averci generato, poiché Deus-Pater è l’Universo stesso

increato: e noi siamo parte di lui.

VI. Esiste un’infinita gerarchia di potenze divine, manifestantisi negli atti più semplici della vita del

mondo e dell’uomo.

VII. Ogni atto è regolato da un meccanismo segreto, ma profondamente logico, che si chiama Destino,

di cui noi siamo parte integrante e che noi stessi, volontariamente - col rito - o inconsciamente,

determiniamo.

VIII. Scruta te stesso e vi troverai il tuo Destino. Scruta nella natura e vi leggerai quello

IX. Ogni angolo della tua casa vibra di forze segrete: accorgersi di tali forze è pervenire al “risveglio”.

X. Chi ha raggiunto il “risveglio” non si sente più solo su questa terra, anche nella desolazione del

deserto e della città.

XI. Nutrire fiducia nella bontà delle Potenze divine che ci circondano e comportarsi “con scrupolo”: è

questo il nucleo della bontà e della pietas.

XII. Ogni scrupolo e rispetto verso le Potenze divine - gli Dei - vale a dire ogni “religione”, si fonda sul

rito, cioè sulle norme e tecniche di concretizzazione del Divino che ci compenetra.

XIII. Non vi è alcun tipo di pietas divina senza rito e non vi è rito senza sacerdote.

XIV. Noi siamo i sacerdoti di noi stessi e dei nostri famigliari.

XV. Così come Deus-Pater è il nostro Padre celeste, noi siamo il suo tramite coi nostri famigliari, il cui

benessere, materiale e spirituale, si regge solo sul nostro Destino, cioè sulle conseguenze del nostro

equilibrio interiore e della pietas.

XVI. Ma pietas è anche pudore e rispetto verso i nostri pari.

XVII. Le forze che reggono i meccanismi occulti del mondo sono amore (amor) forza (vis) giustizia

(iustitia).

XVIII. Non vi è amore se non si è capaci di essere forti. Non si è giusti se non si è capaci di amare con

forza.

XIX. Gli Dei non sono mai morti, perché non sono mai nati: essi sono e tu sei e fosti.

XX. “Occultamento del Divino”: ecco un altro concetto caro ai filosofi e ai “teologi” moderni. Per te è

privo di ogni significato. E’ vero che il Divino “si costruisce” anche per mezzo della liturgia e della fede

delle moltitudini; ma tu sai che il tuo Divino è indistruttibile poiché palpita in te riflettendosi nelle

presenze che ti circondano.

XXI. Sia pure la natura muta al cuore di chi non ti è pari. Il tuo diapason è capace di risvegliarne le

occulte armonie, in eterno viventi e presenti, e il velo oscuro, calato agli altri, si solleva lentamente al

tuo sguardo. Tutto ti appare di colore diverso, più tenero, smagliante, più autentico. Allora ti accorgi che

il Divino ti circonda sempre, come è stato agli albori del mondo: da tale momento gli Dei saranno con te

e tu con loro.

PROMAGISTER

Dedico questa mia prima pubblicazione in e-book a tutti gli

amici di Facebook. Il loro apprezzamento è stato

fondamentale. 3 4

L’aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o è

una verità e mezza. (Karl Kraus)

Una massima che abbia bisogno di essere spiegata non vale niente.

(Luc de Clapiers de Vauvenargues)

È mia ambizione dire in dieci frasi quello che altri dicono in interi

volumi. (Friedrich Nietzsche) 5

Ai confini delle parole (Aforismi e massime)

Andrea Mucciolo Ai confini delle parole by Andrea Mucciolo è pubblicata sotto una

licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non

opere derivate 3.0 Unported License.

Based on a work at www.andreamucciolo.com.

Tu sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest’opera.

Alle seguenti condizioni:

attribuzione: devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore; non commerciale: non puoi usare quest’opera per fini commerciali; non opere derivate: non puoi alterare o trasformare quest’opera, né usarla per crearne un’altra. TUTTI I DIRITTI RISERVATI – ANDREA MUCCIOLO www.andreamucciolo.com Immagine di copertina di: http://axys93.deviantart.com/gallery

http://axysoftblog.blogspot.com 6

Prefazione

In millenni di storia dell’umanità è probabilmente già stato scritto e detto di tutto. Difficile inventare nuovi concetti, proporre nuove verità o assiomi. Con la composizione di questi aforismi ho voluto tuttavia portare alla luce, a modo mio, tutto ciò che generalmente per convenzioni sociali, educazione, pudore e semplice timore di offendere gli altri, non viene detto. Una massima a mio avviso è sempre un po’ provocatoria, non rappresenta necessariamente un pensiero o l’espressione di un ideale personale, non sempre. Un aforisma è un aforisma e un ideale in cui crediamo è ancora un’altra cosa. Un aforisma è un esasperare determinate realtà che ci circondano, per permetterci di riflettere in maniera più profonda. Alcuni degli aforismi che leggerete esprimono concetti complessi e alle volte dolorosi. Altri ancora, invece, sono stati scritti con l’intento di far ridere e sorridere. Ho scritto questi aforismi tra l’agosto del 2009 e il giugno del 2010. Ora li ho raccolti in questo e-book affinché diano modo alle persone di riflettere sulla loro vita e di comprendere meglio se stesse. Buona lettura Andrea Mucciolo 7

Avvertenza:

Potete liberamente utilizzare i seguenti aforismi nelle vostre pubblicazioni cartacee o sui vostri blog, con il solo obbligo di citare l’autore alla fine di ogni aforisma. Se mi avvertirete di ciò, inoltre, vi

ringrazierò di cuore. Andrea Mucciolo 8

Non mi vergogno di mostrare le mie debolezze, ma soltanto di far vedere che cedo alla forza altrui. Non conta ciò che la vostra clientela desidera, ma il desiderio che voi creerete nella vostra clientela. La politica italiana è un circo, senza neanche domatori, solo pagliacci. Non dobbiamo avere paura degli altri, poiché spesso gli altri hanno molta più paura di noi. Il successo non è vincere sempre, il successo è vincere le proprie paure, avendo il coraggio di tentare sempre. Non bisogna dimostrare nulla agli altri, ma solo a se stessi. Preferisco essere abbastanza matto per compiere delle pazzie, piuttosto che abbastanza stupido per credere a delle sciocchezze. Non importa quanto tu possa essere meglio degli altri, ci sarà sempre qualcuno meglio di te. Se invece riuscirai ad essere meglio di te stesso, nessuno potrà rubarti il primo posto. Adoro quando le persone pensano male di me, almeno non corro il rischio di rimanere deluso in caso dovessero cambiare idea. Mi rendo perfettamente conto di essere diventato, nel mio piccolo, un personaggio pubblico, ma non è detto che ciò costituisca un fatto positivo, infatti, spesso, anche il gabinetto è pubblico. Quando le cose vanno male, cerca sempre di guardare il lato positivo. Ma se ti dovessi trovare in un miriagono, ci potrebbero essere 9999 lati negativi e solo uno positivo. Non bisogna temere le critiche degli altri, ma solo quelle che rivolgiamo a noi stessi, poiché sono le uniche realmente sincere e prive di secondi fini. 9

Conosco molti uomini che si vergognerebbero a piangere davanti agli altri, ma finora non ne ho incontrato neanche uno che provi vergogna a dire sciocchezze in pubblico. Ci sono più uomini giudicati per il colore delle loro cravatte che per il valore delle loro azioni. La clonazione umana è tanto osteggiata perché nessuno è

veramente convinto della fedeltà del proprio partner. Il mondo va avanti anche senza di me. Quando riuscirò ad andare avanti io senza il mondo, allora forse mi sentirò veramente libero. Vorrei andare a vivere in un paese dove i cetrioli finiscono solo nei piatti per essere mangiati e non nei culi degli ortolani. Il successo dà alla testa perché spesso il sedere è stato già utilizzato prima di raggiungere la fama. Cane e gatto sono nemici, ma qualora crescano assieme fin da cuccioli, rimarranno amici anche da adulti. Invece, gli essere umani, pur conoscendosi fin da piccoli, si ammazzeranno ugualmente come bestie. Le cose belle della vita ci rendono più vulnerabili, poiché attutiscono le nostre difese naturali. La voglia di migliorare il mondo esige uno stomaco vuoto. Difficilmente in una pancia che è stata sempre piena si troverà spazio per nobili ideali. Se in punto di morte avrai molti amici al tuo capezzale, chiama il tuo notaio, e chiedi lui di rammentarti chi hai nominato nel tuo testamento. 10

L’interesse che alcune persone dimostrano nei nostri problemi è, molto spesso, solidarietà ed empatia. Molto più spesso, invece, è desiderio di far pettegolezzo. Forse sarà anche vero che in amore vince chi fugge. Tuttavia, colui che scappa, farebbe meglio a sincerarsi che chi lo dovrebbe inseguire abbia tutte e due le gambe. Ho sempre timore a fidarmi delle persone, perché so bene che potrebbero comportarsi alla stessa mia maniera. Gli elogi annoiano. Le critiche suscitano interesse. Le polemiche vendono. Non mi piacciono le frasi fatte: sono già abbastanza fatto io quando scrivo frasi fatte. La mia musa è una gran baldracca. Molte amicizie sono a senso unico. Nessun cartello ti avvisa. Tu imbocchi dalla parte sbagliata e alla fine vai a sbattere. Bisogna sempre fidarsi degli altri. Solo quando gli altri siamo noi,

però. Gli amici che ti chiamano solo quando stai male, sono come i politici che fanno riparare le buche soltanto dopo che qualcuno c’è morto. Se una persona si sente subordinata a noi, svolgerà il lavoro con fatica e forse con svogliatezza. Se la faremo sentire nostra pari, ci renderà dieci volte tanto. Non ha molto senso affermare che, per non rimanere soli, dobbiamo sempre e comunque accontentarci delle persone che abbiamo 11

attorno. Se stessi per morire di fame potrei di certo mangiare carote crude, senza condimento e anche sporche di terra, ma non avrebbe senso cibarmi di funghi velenosi. I veri amici se li cerchi non li troverai mai, perché giungeranno solo tramite le nostre azioni, il nostro stesso essere, senza che noi ce ne accorgiamo. La giustizia è uguale per tutti, sono gli uomini a non essere uguali davanti alla giustizia. Taluni sostengono che sia già stato detto e scritto di tutto, e che non sia rimasto più nulla di nuovo da dire. Invece il silenzio è sempre stato nuovo e diverso, da persona a persona. In ognuno di noi rappresenta qualcosa di differente. Il nostro silenzio comunica delle cose che spesso solo noi siamo in grado di comprendere. I sogni muoiono all’alba, ma risorgeranno in un cuore leale e sincero. Scorgerà il sorgere del sole dopo ogni notte buia e mai mancherà di brillare della propria energia. Le opportunità della vita sono come gelato al sole d’estate: se non ti affretti a leccarle, ti si scioglieranno addosso, lasciandoti impantanato in un aspro rimorso. Era una persona molto matura per la sua età, più di tutti i suoi coetanei, infatti cadde dall’albero prima degli altri, sfracellandosi al suolo. I bivi non ci abituano alle scelte, ma soltanto ai rammarichi. È più difficile concludere un amore che iniziarlo. Smaltire i resti di un amore finito, affinché il ricordo non ci ferisca più, è assai più complesso che smantellare le scorie di una centrale nucleare in

disuso. 12

È importante fidarsi del proprio prossimo, basta tuttavia che questo stesso non ci sia tanto prossimo da poterci rubare il pane di bocca. Le cose che di sicuro hanno il prezzo più alto da pagare, sono le proprie scelte. L’argomento fedeltà all'interno di una coppia, è come un filo dell’alta tensione: utilissimo per dare luce ed energia, ma meglio non toccarlo. Anche i ricchi piangono, ma le loro lacrime vengono asciugate da fazzoletti di seta... La vendetta può essere dolce, ma il retrogusto amaro che ti lascia in bocca, sarà tanto forte da ucciderti. Il giorno del proprio compleanno è, per l’essere umano, il più stressante di tutto l’anno: bisogna fare uno sforzo enorme, per sorridere e fingere interesse verso regali che molto spesso fanno pietà. Avere un partner è come possedere un’auto di proprietà. Avere un amante equivale a prendere un taxi. Essere lasciati da ambedue, significa attaccarsi al tram. La mia vita è un minestrone, ma sempre bollente, mai riscaldato. Hai voluto la luna e io sono andato fin su nel cielo e l’ho presa al lasso per te. Hai voluto conoscere ogni segreto di me e io ti ho donato le chiavi della mia anima. Mi hai chiesto il mio amore incondizionato e io ho riposto il mio cuore tra le tue delicate mani. Poi hai voluto quell’anello d’oro esposto in una vetrina del centro e io col cavolo che ti ho dato la mia carta di credito! 13

Ai giorni nostri, in questo paese, con l’attuale saturazione di libri che stiamo osservando, con il prepotente disinteresse verso libri che non siano di grandi autori famosi, pubblicare un libro e tentare di farsi conoscere come scrittori è, a detta di molti, un’idea da manicomio. Ma per mia fortuna, sono abbastanza matto per portare avanti questa idea. Il pensiero di cucinare, lavare, stirare, fare la spesa e piegare la biancheria è, per molti uomini, il più potente, se non l'unico,

deterrente verso il divorzio. Solo gli imbecilli sono felici di vincere il primo round. Un uomo veramente libero è colui che può mandare a quel paese il proprio capo e il giorno dopo tornare tranquillamente al lavoro, come se niente fosse. La parola gratis non esiste, eccetto che nella fantasia dell’essere umano. Sono proprio le cose che sembrano gratis quelle che avranno il prezzo più alto da pagare. La verità è un’arma molto pericolosa, ecco perché oggi se ne concede il porto d’armi a pochissime persone. L’odio è un boomerang. L’amore è un aquilone. Ambedue sono fantasmi capaci di perseguitarci per una vita intera. La differenza tra un banchiere e un semplice avaro, è che l’avaro non dividerebbe mai la sua pagnotta con te, neanche se tu stessi per morire di fame. Il banchiere, invece, ti ruberà la pagnotta di bocca quando starai per morire di fame. Non mi sforzo per diventare meglio di come sembrano gli altri, ma solo per non diventare peggio di come sono realmente. 14

Non scrivo per passare alla storia, ma per scrivere la mia di storia. La voglia di scrivere è paragonabile, e direttamente proporzionale, a quella di vivere. Imparo sempre molto dagli altri, soprattutto dalle persone che detesto. Non scrivo per me stesso, ma solo per essere un po’ più me stesso. È meglio che io guardi sempre avanti, al futuro, senza mai voltarmi indietro. Anche perché, se mi voltassi a guardare indietro, rischierei di andare a sbattere. Non mi preoccupo tanto di quello che gli altri pensano di me, ma di quello che io penso degli altri. Non ti ho amata per ricevere in cambio il tuo amore, ma per scacciare via il mio odio. Nessuno è grande perché fa tutto da solo, è “grande” invece chi sa ascoltare i consigli degli altri, non come regola assoluta, ma come fonte di incentivo a migliorare. Chi fa tutto da solo ed è sordo ad ogni parere altrui, non è un genio, è semplicemente un grande

idiota che prima o poi commetterà uno sbaglio ancora più grande. Sei tu. Sei solo mia. Dolcemente, per il mio quotidiano tormento. Scrivere è un modo per fuggire dalle realtà attorno a noi, creandone di nuove. Per cercare l’oro, vai da solo, affinché nessun altro possa rubarti ciò che troverai. Quando vai alla ricerca della felicità, vacci in compagnia, perché se troverai la felicità e non avrai nessuno con la 15

quale condividerla, marcirà come un frutto maturo che non viene mangiato. Lasciato solo, su di una squallida credenza. I cani rimangono cani, non bisogna metterli sullo stesso piano delle persone. E le teste di cazzo rimangono teste di cazzo, non bisogna metterle sullo stesso piano dei cani. Gli uomini non potranno mai essere capaci di fare le pulizie di casa: provate a dire a un uomo di scopare il pavimento, lui al massimo capirà di scopare sul pavimento... L’arte del perdono è la più difficile che io conosca. Ma è anche l’unica capace di far rinascere una persona. Domani è un altro giorno. Peccato che il mondo sia sempre lo stesso. Se uno scrittore ha paura di offendere una categoria, non sarà mai un bravo scrittore. Ragiona sempre col cervello. Al limite, ragiona anche col cuore, qualche volta. Ma non ragionare e soprattutto non prendere mai decisioni guidato da quello che hai in mezzo alle gambe. Il vero scrittore nuota abilmente in mezzo al mare di critiche rivolte alle sue opere, ci sguazza addirittura, ma non ci affoga mai. Il finto scrittore affogherà invece nel suo stesso mare di lacrime, trasportato dalla corrente del suo improduttivo piagnisteo. Sarà anche vero che “In amore vince chi fugge”, però è altrettanto vero che solo uno dei due deve fuggire, se l’altro non insegue o, peggio ancora, fugge anche lui, allora si potrà aspettare uno squillo di cellulare o l’arrivo di un sms per tutta la vita. 16

Le donne posseggono la calamita più potente che io conosca, in grado di suddividere gli uomini in due categorie: coloro che

ragionano col cervello e quelli che invece ragionano con ciò che hanno in mezzo alle gambe. La giungla è un luogo molto pericoloso, dal quale è bene stare alla larga. Vi si aggirano degli animali molto feroci, che ti sbraneranno alla prima occasione. Li potrai facilmente riconoscere: hanno due occhi cattivi e pieni di odio, sono lunghi e camminano su due zampe. Ho conosciuto una donna che mi ha fatto soffrire. Sono andato di notte per la città, a caccia di criminali; loro hanno poi cacciato me. Ho visto l’alba ammiccare bonaria su uno dei luoghi più incontaminati della terra. Ho parlato con un cane, fradicio e abbandonato. Ha replicato parole di rabbia. Poi, stanco, ma traboccante di vita in ogni poro, ho chiuso il libro e sono andato a dormire. Il finto amico ti inviterà a fare un viaggio assieme a lui, dividendo le spese della benzina. Il vero amico, ti aiuterà invece a spingere la macchina, anche in salita, quando la benzina sarà finita. Se la vita fosse semplice e senza problemi, non esisterebbero gli scrittori. Il denaro non è tutto nella vita. Ma vallo a spiegare a chi non ha nemmeno i soldi per comprarsi da mangiare. Quando i tuoi amici cominceranno uno strano allisciamento nei tuoi confronti, come mai fatto prima, va’ a controllare il tuo conto in banca: forse hai vinto al Superenalotto e te ne sei dimenticato. 17

Alla cattiveria, bisogna reagire, ma non con altra cattiveria, ma con l’amore. Soprattutto quello verso se stessi. Quando qualcuno dice qualcosa alle tue spalle, non avertene a male: pensa, invece, a quanto sei stato fortunato, a non dover vedere la sua faccia di cazzo mentre la diceva! La smentita è la bugia di un codardo. Spesso passiamo buona parte della nostra vita a criticare duramente certe persone, ma alla fine, ci rendiamo conto che, come tentativo maldestro di reagire alle loro malefatte, siamo diventati esattamente come loro. Se non peggio. Oggi non ci sono soltanto i contratti di lavoro a termine, anche

molte amicizie sono divenute tali. Vi prego, non chiedetemi se dico sempre la verità: non ho voglia di mentire. Se fossimo tutti molto più sinceri, rimedieremmo soltanto un bel po’ di “vaffanculo” molto più spesso. I piccoli sbagli ci umiliano. I grandi errori fanno storia. La mia libertà non esiste: esiste solo il mio abbattere le barriere, oggi e domani. Andrea Mucciolo 18

L’autore: Andrea Mucciolo è nato a Roma, nel 1978. A partire dal 2005 inizia a collaborare con alcune case editrici svolgendo attività di editor. In seguito, comincia a dedicarsi molto alla scrittura di poesie e racconti brevi, alcuni dei quali sono stati pubblicati sulla rivista “Inchiostro”. Nel 2007 fonda il portale d’arte e letteratura esordiente www.galassiaarte.it nel quale, tra le altre cose, ha dato visibilità a centinaia di scrittori e poeti emergenti, pubblicando gratuitamente on line le loro opere Le sue opere sono un romanzo, “Divieto d’uscita” (Eremon Edizioni, 2006), il manuale per aspiranti scrittori “Come diventare scrittori oggi” (Eremon Edizioni, 2009) e “Come pubblicare un libro” (Eremon 2010). Collabora con “Il Settimanale di Latina”, curando una rubrica dal titolo “Viaggio nell’editoria”. 19

E-book realizzato da Andrea Mucciolo 19 luglio 2010

Immagine di copertina di: http://axys93.deviantart.com/gallery/

Aforismi sul mondo della palla ovale

Nel rugby si gioca con un avversario, non contro un avversario (Thomas Arnold)

A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore (Diego Dominguez, ex Naz. Italia)

ie, dalle cicatrici in faccia, e poi dal cuore (Joseph Ricciardo,

Argentina)

-rugbysti. Chi ha giocato a rugby è rugbysta tutta la vita (Gino Vinella) figli a giocare al

rugby se vorranno che crescano bene,

allena alla vita (John Kirwan ex allenatore Naz. Italia)

e suonano il piano e quelli che lo spostano (Pierre Danos, Naz. Francia)

mai lasciata incustodita, ma al momento giusto bisogna anche saperle dare un calcio per poterla riavere in futuro (Anonimo)

di quanto sei ignorante (Trofeo Topolino 2002)

come un liquore molto forte: per assaporarne tutto il sapore e l'aroma va bevuto a piccoli sorsi e tra amici fidati. Dosi troppo forti, assorbite in cattiva compagnia, guasterebbero la festa (Henri

Garcia, giornalista e scrittore francese) by non perché è violento, ma perché è intelligente (Françoise Sagan, scrittrice francese)

meta io, ci andrà un mio compagno. Adesso so che cosa vuol dire rispettare un avversario che è a terra. Adesso so che potrò cadere e perdere il pallone, ma un compagno sarà pronto a raccoglierlo e a

lavorarlo per me. Adesso so che bisogna avere sempre qualcosa da portare avanti. Adesso so che si può anche perdere, ma non ci si deve mai arrendere. Adesso so che per ottenere qualcosa bisogna

essere determinati. Adesso so che correre non vuol dire scappare, ma andare incontro al futuro. Adesso so che affrontare la vita sarà un gioco da ragazzi e che, se la vita è un gioco, il rugby è una

gran bella maniera di viverla! Mirko Petternella (giornalista)

settimana (Oscar Wild, scrittore irlandese)

i e attivi, due leggeri e furbi, quattro rapidi e un ultimo modello di flemma e di sangue freddo. Una squadra di rugby é la proporzione ideale fra gli uomini (Jean Giraudoux, giornalista

e scrittore francese)

e, un po' ti consuma e un po' ti fa diventare più forte (Claudio Appiani, ex Naz. Italia)

sport da gentiluomini giocato da bestie.

Il Rugby è uno sport bestiale giocato da gentiluomini (H. Blaha)

iediamo. Si gioca per amore dello

sport (Mark Ring)

protagonisti una condanna a quindici anni di galera (P. G. Wodehouse) er dire alla persona seduta al mio fianco in tribuna: "Chi diavolo può

essere l’allenatore di quegli animali?” (B. Dickinson, Allenatore Naz. Scozia)

per un cattivo sportivo, a qualsiasi classe appartenga (W.J. Carep, vescovo inglese che stabilì con questa frase il codice morale

dei Barbarians)

catori di Rugby non hanno bisogno di un arbitro hanno bisogno di un missionario (E. Dornetti)

all’allenatore che resto a casa (D. White)

arricchiscono ogni match con due colori: il nero delle loro maglie e il blu degli avversari (Anonimo)

tro il campo (Brad Johnstone)

che si deve soffrire per giocarlo (Mauro Bergamasco, Naz. Italia)

sport (Claudio Bisio)

Dominguez, ex Naz. Italia)

più importante è il terzo, fatto di birre, sudore e strette di mano tra chi

dieci minuti prima se le dava di gusto (Francesco Bucchieri)

è brutale nella sua chiarezza: se non sei disposto a batterti, perdi (Massimo Mascioletti)

(Andrea Gritti)

n ero io a cercare i guai. Erano i guai a cercare me. Per questo ho iniziato a giocare a rugby (Jonah

Lomu)

il rosario (Marco Pavesi) non si rialza da solo o non è un rugbista o è da barella (Flavio Vanetti)

mondiale. Il rugby è antico, lento, è una guerra di prime, seconde e terze linee e fanterie contrapposte, guerra di trincee. Fanterie che marciano a conquistare la terra del nemico. A rugby conta solo il fattore

terra. Non è come il calcio, il blitz, il contropiede, la guerra-lampo, roba elegante, da individuali. A rugby conta solo il gioco collettivo: terra da conquistare, linea dopo linea, fino all’ultima trincea che,

non a caso, si chiama meta (Marco Paolini, attore e scrittore)

men. Prima di tirare il pallone, indietro, al tuo compagno, tu devi

controllare che lui stia bene, che sia ben disposto, aperto, disponibile, ottimista. Non puoi tirargli un pallone vigliacco che gli arriva assieme a due energumeni che gli fanno del male. Però, mentre tu fai

tutto questo bel ragionamento etico, ce n’è altri ventinove che ti guardano, di cui quattordici tuoi e quindici no, e di questi tre ti corrono addosso, due grossi e uno piccolo, ma cattivo, e la prima

tentazione è di dare il pallone al tuo compagno (Marco Paolini, attore e scrittore)

giornalista e scrittore francese)

impegno, sofferenze, gioie, timori, esaltazioni. Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di sacrifici (Luciano Ravagnani)

sangue freddo. Una squadra di rugby é la proporzione ideale fra gli uomini (Jean Giraudoux, giornalista

e scrittore francese)

adorano le risse. Gli scozzesi l’hanno adottato per la loro inimicizia storica nei confronti degli inglesi. I

gallesi hanno un enorme vantaggio sui loro avversari: tutti i loro giocatori infatti sono nati su un campo di rugby o vi sono stati concepiti (Peter Robbins, nazionale inglese)

gratificazione e di qualche applauso (Igor Man)

rintronare nella sua testa i fischi di un treno. (Jack Tatum)

rotondo; nel rugby non si parla mai dei rimbalzi del pallone, e il pallone è ovale (Matteo Villa)

i conquistare il mondo (detto britannico)

davanti con la famiglia, non dietro con gli amici (Michel Benazet)

ta immediatamente prima di aver riflettuto su cosa sarebbe meglio fare (Pierre Sansot, filosofo e antropologo francese)

contro un avversario (Thomas Arnold)

conquistato anche l'ultimo metro di terreno... è meta! (Lino Bandera, giocatore) fa male, mangia e beve con te, non potrà mai lasciarti solo (Claudio

Appiani, Naz. Italia)

per tutti (Luciano Ravagnani, giornalista) ugby è sempre una storia di vita, perché è lo sport più aderente all'esigenza di ogni giorno: lavoro,

impegno, sofferenze, gioie, timori, esaltazioni. Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di

sacrifici (Luciano Ravagnani, giornalista) molto da capire nel rugby: o hai la palla o devi fare di tutto per averla. Di tutto! (Andrea

Luporini)

E' un gioco duro e questa è la sua virtù principale. (Lord Wauell Wakefield, Presidente della Rugby

Union)

rima linea

dovrebbe essere composta da un solo giocatore (Robbie Mc Cormack)

clausola di far volare il pallone solo all'indietro, movimento e contromovimento, avanti e indietro, solo

certi pesci, e nella fantasia, si muovono così (Alessandro Baricco, scrittore)

anche un bel paio di maniglie, per certi giocatori sarebbe l'ideale (dal libro "La leggenda di Maci" di Marco Pastonesi)

Argentina)

Cozzaglio, giocatore)

rugbysta (Carlo Gobbi, giornalista)

sapete cosa vi siete persi, tornate giù e riprovate, la prossima volta sarete più fortunati (dal libro "La leggenda di Maci" di Marco Pastonesi)

ogni volta che ti proietti verso la linea di meta, dovresti avere un compagno in sostegno dietro di te. Se

è un amico, meglio (dal libro "La leggenda di Maci" di Marco Pastonesi)

sostegno, dai un po' di te stesso. Prima o poi qualcosa ti tornerà indietro (dal libro "La leggenda di

Maci" di Marco Pastonesi)

trenta uomini che inseguono un sacco di vento (Willie John Mc Bride, Naz. Irlanda)

immettere il caos nell'altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno (Alessandro Baricco, scrittore)

Edwards, Naz. Gallese)

on il cuore (Diego

Dominguez, Naz. Italia)

resenta la diga, la mediana è il cervello, trequarti ed estremo sono la cavalleria leggera (Carlo Gobbi, giornalista)

ha già avuto in terra. Per la terza è inutile, perché il meglio della vita lo ha già goduto col rugby (Carlo

Gobbi, giornalista)

Topolino 2003)

ni giochino come italiani, con passione e azzardo, come quando guidano la macchina (John Kirwan, tecnico Naz. Italia)

Blanco, Naz. Francese) y non finisce all'ottantesimo minuto e nemmeno quando appendi le scarpette al chiodo. Il rugby

è per tutta la vita (Pablo Devoto, pilone argentino)

by e continuerò a giocarlo a tutti i costi (il giovane Ernesto "Che" Guevara al padre)

argentino)

del fisico (Paolo Vaccari, Naz. Italia)

Trequarti. Cominciamo dalla bistecca (dal libro "La leggenda di Maci" di Marco Pastonesi) tivo è quello di giocare la finale per il titolo contro gli All Blacks. Basta con questa storia che

andrebbe bene anche fare bella figura, si tratta solo di un alibi per chi arriva sempre secondo (John

Kirwan allenatore Naz. Italia)

pertura sceglie la tattica e comanda il gioco, il mediano di mischia detta il ritmo. E' come se il primo scrivesse le note sul pentagramma, e l'altro dirigesse l'orchestra (Matteo Mazzantini,

Naz. Italia) s. Hanno preso il nostro acciaio, la nostra acqua, il nostro

ferro. Comprano i nostri cavalli per divertirsi quattro giorni ogni 12 mesi. Che cosa ci hanno dato in

cambio? Assolutamente nulla. Siamo stati espropriati, derubati, controllati e puniti dagli inglesi. E noi questo pomeriggio giochiamo contro di loro (P. Bennet, capitano Naz. Galles, ai compagni, prima di

entrare in campo)

che fuori dalla porta lo attende la catena di montaggio. Io sono fortunato, io gioco, non mi sacrifico (Jason Leonard, Naz. Inghilterra)

(Sabrina Melis, Naz. Italia)

campionato per 10 anni consecutivi (Doro Quaglio, ex allenatore Naz. Italia) ei (Gianni Brera, giornalista)

viceversa! Igori)

l Rugby ed il Canottaggio hanno qualcosa in comune: otto bestioni spingono come dei matti guidati da un piccoletto ed in tutte e due le situazioni, quando sei partito, non ti puoi più fermare (Igori Ferraresi)

ivo, in un mondo in cui tutti vantano qualcosa di esclusivo (Igori Ferraresi)

Proverbi, Aforismi & Massime Chi male capisce peggio risponde

Non essere più amati è peggio del non essere amati (Proust)

La paura non sente ragioni

Molti sono coraggiosi soltanto finché si trovano al sicuro (Bierce)

La persona serena procura serenità anche agli altri (Epicuro)

Le gesta gloriose degli antenati coprono di vergogna i nipoti degeneri (Delessert)

Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui (Eco)

Non vi è cavallo che non si trasformi in ronzino

Prendere una donna alla leggera è una pesante responsabilità (Willemetz)

Quando c’è educazione non esiste differenza di classe (Amiel)

E’ inutile un esercito contro un ideale (G. Vaudano)

L’azione buona è quella che fa sbocciare un sorriso sul volto altrui (Maometto)

La profondità dell’acqua importa poco a chi sa nuotare

La bellezza è una galleria di quadri in cui ci sono pochi originali e molte copie (de

Tocqueville)

La parentela unisce mentre l’interesse separa (La Fontaine)

Lavorare è meno noioso che divertirsi (Baudelaire)

Chi vuole vedere il panorama deve salire il monte

Parla con sincerità, ma conta le parole (M. Banni)

Ogni gregge ha la sua pecora nera (S. J. Lec)

Il tempo è il padre della verità (Aulo Gellio)

Il vero amico è colui che toglie le pietre e le spine dalla nostra vita (Esopo)

L’uomo che ha commesso un errore e non si corregge commette un altro errore

(Smiles)

L’esperienza è un medico che arriva quando la malattia se n’è andata (Saphir)

Bisogna abituarsi a due cose perché la vita diventi sopportabile, ossia alle ingiurie del

tempo e all’ingiustizia degli uomini (Chamfort)

Quando gli sciocchi chiedono un giudizio è soltanto perché sperano di sentirsi

approvarsi la decisone che hanno già preso (Bierce)

Nel cammino verso il successo il tempo è paragonabile ai mattoni che occorrono per

costruire una casa, ma il cemento che li tiene insieme è sempre la costanza (Joubert)

L’amore è uno stato in cui l’uomo vede le cose molto diverse da come sono in realtà

(Nietzsche)

La fantasia governa il mondo (Napoleone)

La consolazione dei brutti è la speranza che i belli non siano molto intelligenti (Lily

Brown)

Il topo svelto può vivere del cibo del gatto (detto arabo)

L’uomo saggio impara molte cose dai suoi nemici (Aristofane)

Con la cortesia si ottiene persino il rispetto (Victor Hugo)

La pace prospera se governa la

L’odio dei deboli è pericoloso quanto la loro amicizia (Vauvenargues)

Non c’è nulla che le male lingue non possano peggiorare (Terenzio)

Una piccola fatica può risparmiarne una grande (Corneille)

In tempo di tempesta ogni angolo è porto

Chi è felice non fa caso alle ore che passano (Griboedov)

Ci sono più idee in due teste che in una (proverbio tedesco)

Le strade d’una lite diventano infinite

Per raggiungere la felicità non è affatto necessario avere tanti soldi, ma soltanto fare

finta di possederli (Giorgio Comandini)

Ciò che si raggiunge facilmente è meno bello di ciò che si deve conquistare con

impegno (Goethe)

Dati agli altri molta libertà se volete averne (C. Dossi)

Il denaro è meno difficile guadagnarlo che spenderlo bene (C. Cantù)

Chi sa bene lavorare raramente rimane povero

Chi è sereno fatica meno (proverbio francese)

Quando uno è fortunato semina il sale e gli cresce l’erba

Chi dorme con i cani si sveglia con le pulci

Non bisogna mai essere felici a scapito della felicità degli altri (Tolstoj)

Le parole e i fatti non si pesano sulla stessa bilancia

Il lavoro è nemico d’ogni vizio

Al gatto che dorme il topo non corre in bocca

Moderando una gioia la si gusta meglio (Flaubert)

Il dolore e il piacere si alternano, ma il piacere non dura a lungo (Seneca)

Molte mani e poche teste vincono la battaglia (proverbio tedesco)

Siate lenti a decidere ma pronti a fare (Isocrate)

Non c’è scorciatoia che non sia faticosa (proverbio spagnolo)

La carità ci fa nobili

Solo la miseria non teme invidia

Chi ha un vero amico può dire di avere due anime (Graf)

Molte persone che non hanno niente da fare fanno passare il tempo cercando i difetti

degli altri (Smiles)

La preghiera forzata non sale al cielo (proverbio turco)

Tutti gli uomini pensano di cambiare il mondo, però nessuno pensa di cambiare se

stesso (Tolstoj)

A chi dice i fatti degli altri non dire i tuoi

Solo l’amore conosce le strade del nostro cuore

Le collere furiose guastano molte cose

La diversità delle letture piace alla nostra immaginazione come la diversità dei suoni

che c’è all’orecchio (Napoleone)

Spesso in amore a separare per sempre è la troppa vicinanza (A. Luppi)

Un giorno è maestro dell’altro

L’onesto riconosce i suoi difetti e li confessa (La Rochefoucauld)

Molti potrebbero arrivare alla saggezza se non avessero la presunzione di esserci già

arrivati (Seneca)

Cerca la felicità nella tua casa e non in quella degli altri

Gli impazienti sono sempre in ritardo (Chesterfield)

Chi è molto in alto non pensa mai di poter cadere (Chamfort)

A certe domande si risponde bene tacendo (M. Banni)

Visitare terre lontane e parlare con genti diverse apre nuovi orizzonti (Cervantes)

L’ambizione si attacca con più facilità alle anime piccole che alle grandi così come il

fuoco si appicca più facilmente alle capanne di paglia che ai palazzi (Chamfort)

Spesso la massima felicità così come la massima infelicità muta completamente

l’aspetto delle cose (Goethe)

Per uno strano paradosso quanto più sono limitate le capacità di alcune persone tanto

più la loro presunzione è grande (R. Bagnis)

Serbare i segreti, impiegare bene il tempo e sopportare le offese sono tre cose molto

difficili ma altrettanto necessarie a tutti (Chilone)

Bue vecchio, solco diritto

Nulla si dà più facilmente dei consigli (La Rochefoucauld)

Chi litiga con il muro si rompe la testa

Chi si lascia avvilire dalla sventura dimostra di averla meritata (Delessert)

Le cose fatte in nome dell’interesse sono meschine (Lacordaire)

Detti anonimi A volte la scialba realtà fiacca anche la persona più volenterosa

Con il tempo tutto viene a noia

Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato

Essere maturi significa sapere fare le cose anche se non vi è nessuno che ci controlla,

avere denaro in tasca e non spenderlo, ricevere un torto e non desiderare poi di

vendicarsi

La virtù consiste nel rinunciare all’amore proprio

Chi non arde non incendia

I voli della fantasia finiscono tutti con l’atterrare sempre nell’aeroporto grigio della

realtà

MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

È stata questa contro il vuoto la cura

Una filosofia pratica

di Manuel Cappello

In queste pagine non troverai degli aforismi,

ma delle piccole bombe a orologeria,

programmate per esplosioni creative,

a distanza di giorni, nella mente del lettore.

A Samanta, la differenza fra uno e nessuno.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

NOTA SULL'EDIZIONE RIDOTTA

Il pdf che stai leggendo nasce come versione leggera dell'opera

originale di 1400 aforismi; è stato creato a scopo promozionale. La

selezione dei 250 frammenti qui presenti è avvenuta in base alla forma

e al contenuto, privilegiando quelli di più immediata comprensione.

L'introduzione e la numerazione dei paragrafi sono state mantenute

invariate. La suddivisione in capitoli non è stata cambiata, a parte quei

casi in cui alcuni titoli sono stati cancellati perché rimasti privi di

aforismi a seguito della selezione di cui sopra.

Per avere informazioni sulla reperibilità di questa edizione ridotta e di

quella integrale, sia in formato cartaceo che digitale (EPUB incluso),

Trattandosi di una versione ridotta a scopo promozionale, ne è consentita la

riproduzione (non a scopo commerciale, e senza modifiche) a condizione di

mantenere un riferimento esplicito al nome dell'autore e al titolo dell'opera.

Vale la licenza creative commons BY-NC-ND 2.5

I Edizione, Settembre 2011

ISBN della versione cartacea integrale: 978-88-906350-1-4

ISBN della versione cartacea ridotta: 978-88-906350-2-1

ISBN della versione EPUB integrale: 978-88-906350-0-7

Editore: Manuel Cappello

E-mail: [email protected]

Immagine in copertina: "Nietzsche", di Manuel Cappello

Nota sui lemmings: molto probabilmente non è vero che si suicidano in massa.

Tutti i marchi citati nel testo appartengono ai legittimi proprietari.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

Questi aforismi sono soldatini di piombo,

che significano una battaglia

ma soltanto sono un gioco.

Introduzione

Questi aforismi erano pezzi di carta, su cui la penna o la matita son

riuscite a salvare delle intuizioni, nate fra un momento di vita e il

successivo. In seguito è intervenuto un lungo lavoro di sintesi e

trasformazione, che ne ha distrutto la maggior parte lasciandone solo

il nocciolo più caratteristico. Per questo motivo, molti di questi

frammenti assomigliano alla frase conclusiva di un discorso che non

esiste.

Alla tendenza sintetica si sono aggiunte in un secondo momento

un'attenzione sui generis per la metrica della frase, ed un impiego

sempre più intenso della metafora. Il risultato finale è una scrittura

non immediata, che richiede uno sforzo di interpretazione da parte del

lettore.

Nel corso del lavoro, gli aforismi si sono raggruppati in alcune aree

tematiche alle quali ho dato il nome che compare nei titoli. Questi non

indicano un soggetto affrontato in modo esaustivo, ma sono come dei

grandi monumenti intorno ai quali si rincorrono dei ragazzi.

M.C.

Sono dialoghi intimi, necessari; poesie dell’anima che chiedono

condivisione per essere trasformate in rito. Ci riguardano più di

quanto sospettiamo, nel disordine del vuoto che ciascun prova, nella

necessità comune di trovare la tavola dei comandamenti per

sopravvivere.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

Incipit

0 Adesso che il mio lavoro è completo, c'è bisogno di te, Amleto, per

dare suono allo spartito del sogno più ardito: questi segni restano vani

se una pronuncia sbadata li passa e veloce, ma diventano chiavi se

bassa una voce e dolce li disegna. C'è un istante vicino in cui si compie

la tua scelta: se ascoltare le vecchie donne e mantenere i panni usati, o

seguire le scintille che ho salvato nelle righe.

Lo Sguardo

4 Ho deciso di rifiutare lo sguardo1. Prima però, l'ho diffuso per un

istante, dal centro fino ai bordi.

5 Come un pesce camminavo, l'occhio fissato, senza perdermi nulla di

chi accanto mi sfiorava.

16 L'attenzione dell'occhio è una mosca: nello spazio di un centimetro

ronza, da qualche parte, là davanti a me.

Il Corpo

24 Con uno schiocco delle dita, un vasetto è comparso di magico

miele, sulla mano l'ho spalmato, e le mosche del pensiero sono

accorse: a coprirla come un guanto. Questa è l'aderenza.

53 Il centro del mondo è la schiena. Il portamento della schiena è

simbolo ed essenza.

56 Lo spirito del corpo amante gli dà la grinta, ma gli deve poi saltare

in groppa per tenerlo al trotto.

59 Se la posizione degli oggetti è un alfabeto, appoggiando si scrive.

Le Parole

73 Le frasi devon cominciare e devon finire, come ci fosse un pubblico

sempre.

78 Il gesto compiuto e la parola pronunciata subito iniziano a scapparci

via, verso le loro conseguenze, che ormai non possiamo più fermare.

80 Vado e vengo fra comandi urlati e consigli sussurrati.

82 Urla dunque su tutte le frontiere, ma silenzio comanda sotto alle tue

bandiere.

1 Da qui in poi verranno utilizzati i caratteri in corsivo per indicare, in modo

flessibile, le parti della frase nel ruolo di complemento oggetto.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

91 Il rispetto è un recinto che tien fuori le parole.

110 Una descrizione funziona quando chiude il cerchio senza lasciare

salti da spiegare. Quando una tensione residua non rimane, ad unire i

monconi protesi dai due lati di qualche abisso.

120 Mi ha disturbato una voce, gallina agitata che i dettagli

scompiglia. I quali pure si mettono a vagare, intorno, facendo coccodè.

Leggere

128 Leggere di uccelli è uno stormo, che entra nella testa. Chi sbaglia

paga.

134 Oggi leggerò restando in piedi, di un bradipo più lento, come il

tenente Colombo: tornando sui passi sempre.

Lo Studio

138 Fin che si consuma la pagina studia, poi, distratto, della digestione

attendi il frutto.

Scrivere

147 Nel dire bene una cosa, ne resta il mondo.

148 Ogni poesia di cento inganni è il vestito. Ma se una verità soltanto

è nascosta in quelle righe, ragione avea il poeta.

151 La mia religione: quelle scintille tra le righe.

156 La farfalla vedi che svolazza tra l'erba e un fiore? Se quello

scrivi... scrivere puoi tutto.

159 La poesia è nell'intenzione. Andare a capo è una bandiera.

160 Il professionista tien segrete le chiavi del mestiere. Sia ladra la

poesia.

163 Cosa chiedo a una poesia: col retroscena della mente far l'amore.

Se non sarà poi così bella, pazienza.

173 La cronaca del pensiero evita che la ragione pulisca i sottintesi, i

quali appaiono adesso come inutili orpelli, ma saranno indispensabili

ingranaggi poi, nella meccanica dei concetti di un lettore lontano.

184 La parola va cercata perché sia giusta; non perché sia ricercata.

185 La qualità non vien dall'aggettivo, dai movimenti viene della frase.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

201 Una frase si scrive guardando negli occhi soltanto un uomo, al

limite uno costruito apposta. Un punto si fissa di partenza e lo si tiene;

poi la coerenza non può che fluire, verso valle. Se invece il consenso si

aspetta di tutta una platea, i nostri germogli moriranno, delusi dal

freddo, ognuno separato dagli altri.

Il Sogno ed il Risveglio

209 Datemi una preghiera, datemi un ricordo, datemi lo skype®

dell'ufficio dei sogni. L'occhio già mi pesa, e di loro ancor non vedo i

segni dell'arrivo.

211 L'architettura dei sogni è lontana dai giorni, ma vi si provano

mattoni per cui prima o poi verranno le occasioni.

215 Il primo muscolo mosso nel risveglio, è il colpo di vento che

disperde i fumi del sogno.

222 Come puoi risolvere il futuro, se prima non hai risolto il mattino?

La Golosia e i Sensi

232 La golosia è un roditore, piccolo e robusto. È una pulsazione

sempre viva che non si spegne col vento o l'acqua. Chi aspira al destino

cerca domarla, ma non si può ucciderla mai. E se la chiudiamo in un

cassetto, facendo finta dimenticare, di notte verranno i suoi fantasmi a

trovarci.

238 La battaglia dei sensi non deve iniziare; il suo inizio è già la tua

sconfitta.

242 Lo spirito è il miglior amico dei sensi.

Il Dolore ed il Piacere

256 Il tormento è un serpente cacciavite che avvita il pensiero negli

interstizi fra le idee, da cui estirparlo poi non si può. Quello stesso

tormento che la ragione intorbidisce, e le impedisce di seguire altri

eventi nella mente. Efficace, non efficiente.

259 Il dolore è un vecchio nano minatore, che la scenografia distrugge

col piccone, mentre lo spettacolo è in onda.

261 Andarsene vuole ogni dolore, ed insistendo nei giorni senza mollar

la presa, insegna a restare.

263 La sofferenza è nello scenario nascosta. Accovacciata in attesa.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

276 In tutta la foresta del pensiero i più difficili animali sono il piacere

e la sua luna il dolore. Non sei mai sicuro chi dei due provviste

accumula e chi le consuma.

La Ragione e la Passione

292 Era l'emozione una nuvola di dolce miele, poi violentata dal fil di

ferro dei conti.

297 Solo avendo un arcobaleno da guardare, puoi tenere in bianco e

nero il film dei giorni.

299 La ruggine di un sol chiodo può inquinare tutto il succo del

pensiero riflessivo.

306 Troppo spesso quello che so non mi salva da quel che sento. Forse

c'è un diavolo nei miei pensieri che li divide?

307 Ogni applauso interrompe la ragione.

330 Sono che ti guarda un girasole.

334 Si va dagli amanti le aspettative lasciando a casa. Noi si sbaglia

invece, tutte versandole nel fine settimana.

335 Si va dagli amanti con due sorrisi e tre storie nel cesto.

336 Regolare un dipendente, non un amico, non un amante.

La Tristezza e l'Angoscia

342 Cos'è la tristezza? È una postura del viso, che alle battaglie del

pensiero ha rinunciato?

349 Mi stanca tornare sempre qui a sedermi, ma si stempera la noia se

della panchina una funzione nella vita è chiarita.

353 Quando sento il vuoto, allora c'è un errore nel rumore del fondo.

La Voglia

358 Quando senti calare la voglia, già è troppo tardi. Prima bisognava

intervenire, smettendo seguirla.

362 Il desiderio di sempre che diventa realtà: un rischio enorme.

363 Se non c'è desiderio, il Regno è vicino dei Cieli.

Le Aspettative

365 L'uomo non può soddisfare le aspettative dell'uomo.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

369 La strada che percorriamo insieme alle aspettative, è subdola

impercettibile una salita, che termina in una beffa brusca discesa.

374 Chi trova l'equilibrio delle aspettative, ha in mano le chiavi per

fermare quel percorso che in passato ci ha condotto alla caduta di ogni

impero. Le chiavi della storia.

La Volontà, la Visione, Costruire, la Decisione, l'Altrove

381 Volontà del '900

Guardo nel vetro e non vedo il futuro, guardo nel vento e mi risponde il

vuoto. Le porte sono chiuse e la sorte mi trascura. Il cielo è coperto, ma

un porto non c'è per il ritorno. Distorto un concerto corre verso un

altrove, nel mare sconvolto. Ma io non ho torto.

384 Una volontà fra gli uomini è un forte magnete, nel deposito dei

rottami che vanno in frantumi.

389 Il pensiero va lontano, e dimentica facilmente le lunghe marce cui

il corpo costringe.

398 V'è dentro l'uomo una discesa, lungo la quale gli oggetti scendono

del pensiero, verso il profondo. Semplice in partenza, poi s'innerva in

radici complicate. Ogni uomo è questa discesa, ed essa è l'insieme

delle figure da cui è percorsa. Le mani di volontà non possono arrivare

se non sul primo suo cominciare, non oltre. Già questo però, se l'uomo

riflette bene, senza giri di parole, già questo è sufficiente a render la

nostra.

400 Per ritrovare me stesso, faccio ordine nelle cose, ma non ho mani

capaci di spostare e toccare le emozioni nella testa.

412 Creata è una visione, per dare alla polvere un senso. Passato però

qualche tempo, essa nella salsedine è dimenticata dei giorni. La

scopriremo troppo lisa nel momento del bisogno, impossibile il

restauro, a dipingerla costretti nuova.

439 La negazione taglia un ramo; che è triste. La negazione produce

un vuoto dinanzi al quale non abbiamo appigli; ci si ferma un po' senza

saper che fare. Non basta dire il no, bisogna dire qualcos'altro.

Il Futuro, il Passato, il Ritorno

440 Ogni gesto è un lancio, nel canestro vicino del futuro.

445 Il calcolo sul futuro è un vento spietato, che spazza la sabbia dalla

pietra essenziale. Ci fa mangiare perché bisogna, non per golosia.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

450 Non basta ancora sapere che il tuo Dio è il futuro, devi ancora

capire quale.

452 In un luogo ti porterò, dove ogni linea passa del tuo futuro.

Il Tempo

470 Un guscio di tartaruga sia per te del giorno il tempo.

473 Mi consigli col tempo di far l'amore, ma non ho capito ancora chi

dei due deve star sopra.

477 La Pindaro Airways ho preso per i sogni più grandi, dai classici

imperi verso l'arte di un futuro non più umano. Inutili adesso le cose

che piccole può fare la mia mano, più della vita per Amleto.

L'ispirazione è prosciugata, ma piccolo sento un rumore che la

salvezza può esser mia: al tic tac mi aggrappo dell'amico semplice e

costante, che mi traghetta passo passo fino a ricostruir me stesso, con

semplici gesti, messi uno dietro l'altro, come le Hawaii che vanno a

sprofondare.

480 La linea del tempo è buon rifugio dalle idee confuse.

495 Togliere una pausa, non per avere in più qualche minuto. Ma per

unire i tratti adiacenti, che prima eran divisi, salvando la vita alle

creature non complete, che trovavano nella pausa la morte.

499 Se esiste il paradiso, allora l'urgenza ha un senso: corri davvero nei

corridoi.

L'Agenda

505 Sul cammino verso la sera, la prima cosa che finisce non è il

tempo, ma quel mistero prezioso che il pensiero tiene chiaro.

506 Cosa puoi perdere in un'ora? In un'ora puoi perdere un'ora, ma

anche la trasparenza delle acque del pensiero.

507 Con il cinque per cento in più del tempo, il cinque per cento di

risultati puoi costruire aggiuntivi. Ma tutti e centocinque un po' più

opachi. Meglio il cento di vetro per cento. Non di quantità il progresso,

ma in una venatura nuova di colore.

543 Strategico sarai un pittore, che appunti sulle sfumature prende di

ogni posa.

546 Un agente segreto è l'agenda che ci mostra stasera dei nemici le

foto e degli amici, che domani incontreremo. Così più lesti a conoscerli

saremo.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

560 Il giorno creando: non programmatore di programmi, ma pittor di

quadri. Siamo artisti. Del tempo.

567 Gli attimi di concentrazione per compiere un lavoro, sono i pilastri

di un ponte, per il mare attraversare dell'informe. Uno, due, tre... di più

sono troppi?

570 La prima cosa da mettere in agenda, è il tempo per fare l'agenda.

572 Il danno arrecato dall'urgenza, è inversamente proporzionale al

tempo che resta.

575 Ci vuole un certo coraggio, per scrivere la lista dei propri obiettivi.

In Azienda

591 Con le persone che stanno all'esterno, la discontinuità è maggiore,

ed essere creativi è più rischioso, perché non ci sarà occasione di

sistemare presto eventuali errori. Aderenti non siamo come il culo e la

camicia, soltanto un paio di volte ci tocchiamo, come nel tennis la palla

e l'erba. Decisivo è il rimbalzo e breve.

592 Al rientro lunedì nel mondo del lavoro, fredda la doccia dei

problemi bastardi. Ma poi la preghiera, che le quattro idee giuste

pronuncia per vivere in quel mondo.

La posizione degli Altri

594 Essere solo io voglio, ma tra le persone amo restare. Forse di

questo enigma la soluzione, nelle posizioni si trova? Loro devono stare

dalla mia testa fuori. Intorno, non dentro. Esclusi dai cieli dove vola il

mio pensiero.

599 Romantica la pioggia non è quando cade. Quel vuoto percorre che

inevitabile si staglia tra me e tutti gli altri, ora che un bisogno pur lieve

di loro è apparso.

Cose degli Altri

Coloro che sono Assenti

606 Una tassa nuova metterò sul pensiero, di persone non presenti ai

sensi. Delle vive persone il pensiero a distanza è un peccato.

609 Una maschera tra la gente serve, ma non un ruolo da studiare, che

dopo il primo divertimento divenga un lavoro, pesante; bensì tre idee

come filtri, semplici da ricordare nella sera più stanca.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

La Guerra

612 Ogni mano porta un coltello.

614 La prima cosa che un lanciatore di coltelli deve fare, è guardare il

bersaglio.

615 Il piacere di spilli infilare nell'emozione controparte. Questo la

società imparar ci chiede.

Mi stanno guardando?

617 Quando non c'è un pubblico mi perdo, spreco gli intervalli con le

dita nel naso. Allora, ci penso io a riempir le sedie, chiamando a

raccolta i miei fantasmi. Quando invece la sala è piena, per allentar la

convenzione, a prenderli sul serio mi rifiuto, gli spettatori, e pensando

ai miei fantasmi mi distraggo.

Creare un pubblico per darsi un tono, annullare un pubblico,

rompendolo, per avere libertà.

618 Pubblico che mi guardi, in tua assenza ti cerco, in tua presenza ti

fuggo. E funziona!

Stacco

636 I sogni, le ispirazioni e le letture: son queste le cose da portare agli

amici.

639 L'uomo non è programmato per le vertigini apprezzare

dell'assoluto. Ma per darsi da fare nei dintorni.

641 Il mistero è un piccolo spazio che il contesto sociale, bastardo, ai

mondi della psiche concede.

654 Nella contesa fra di noi dimentichiamo, che vittorie contro il

mondo non ci sono.

660 Lontano si arriva col velluto e col silenzio, ma una provocazione

necessaria per spiazzare i paraculo.

662 Quando Nietzsche scriveva noi, lo faceva per cortesia. Noi siamo

più fortunati, noi esistiamo.

666 Basta che un ladro ci sia in giro, e tutti chiudon la porta.

674 Non sei tu il mio nemico, ma l'idea che governa il tuo movimento.

Cose Sociali 1

679 In economia uno più uno fa sempre due, mentre in politica si fan

pesar più volte gli stessi soldi e i soldati, in trattative molte e diverse.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

681 La politica non s'acquieta sul probabile percorso, ma

quell'architettura va cercando, in cui la sola pietra in suo possesso

della volta sia la chiave.

689 Bisogna accreditare le royalties dell'occidente (e ormai del mondo)

sul conto corrente che i Greci hanno aperto, in questo ramo di galassia.

694 L'inglese non appartiene agli Inglesi. E nemmeno agli Americani.

Anche nostro.

698 Dove sta l'inceppamento della intelligenza italiana? Nella forma o

nel contenuto? Qualità dei germogli e quantità non sembrano il

problema.

699 Nel paese delle relazioni: fra di noi quel che vuoi, ma la divisa mia

sul palco sempre. Mi stan bene le tue idee, ma senza conclusioni mai

contro di me.

703 Come il popolo ebreo. L'italiano imparando. Una nazione italiana

senza terra, nella tradizione di un libro radicata. E in una biblioteca,

piccola, di opere scelte. Di Giotto il campanile e la Commedia divina,

Ossi di seppia e Caselli Caterina, Tenco Luigi, Konrad Lorenz e

Gregory Bateson; una teoria quantistica scritta in versi.

713 L'uomo è una scatola al contrario, per contener la società.

715 Il problema dell'uomo: siamo teste di cazzo, convinti di aver capito

e privi di modestia. Suggerimenti?

721 Se il sociale traballa, a chi darem la colpa? A qualche vecchio

ismo forse? Oppure il sociale è poco stabile di per sé, come una

fiamma che s'agita, una parte di sé verso l'alto lanciando, e dal basso

ripartendo?

725 Chi conosce il peccato meglio del peccatore? Dunque, perché non

suo è il diritto a scagliare la prima pietra?

731 Quando tutto va a puttane, la maschera si pensa da mostrare in

settimana, non più gli investimenti per il futuro. Del breve periodo la

facciata sulla sostanza prevale, su ciò che resisterebbe negli anni.

736 Individualista: perché del collettivo non ha il senso, o perché

molto è differente dalla media?

737 Idealista: perché della realtà non ha il senso, o perché si

entusiasma in utopie del collettivo?

741 La storia funziona al contrario del pesce: passa il tempo e puzza

sempre meno.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

744 Questa gente vuole il presente, mentre noi vogliamo il domani.

Forse lo scontro non è necessario.

745 Ogni ombra sulla società del futuro, tradisce un riflesso scuro sul

presente degli individui.

755 L'ambiente degli studenti è progettato perché produca ogni sforzo

un risultato. Ma questo non è il modo in cui la realtà funziona. Non è

detto che un premio sempre ci sia per lo sforzo prolungato. La realtà fa

scherzi strani.

Cose Sociali 2

766 La patria non è una donna: se ne può amare più di una, senza

quelle accortezze per la gelosia evitare.

769 Quelli che difendono lo stato delle cose, tutti van d'accordo,

mentre ognuno di quelli che punta il diverso, lavora con idee dagli altri

differenti.

775 La truffa è un prodotto con dei costi. Nei mass media

l'ammortamento è più veloce.

779 Tecnologico il paradiso, ma non è on-line.

785 Solitamente l'uomo mette il punto di domanda alla fine di alcune

frasi. Io l'ho disegnato sulla mia bandiera.

787 Un sistema politico del duemila, con la tecnica del settecento,

oppure viceversa? A chi dobbiamo dire grazie, per il benessere che

abbiamo in dono?

789 Il senso delle elezioni è che quando il popolo ha fame si cambia il

governo; ma la fame di oggi affonda le cause nei giorni prima.

793 Il debito diffuso non era presente nel progetto dell'uomo, e

nemmeno i mass media. Cosa facciamo dunque? Li mettiamo fuori

dalla legge?

808 Materialismo della storia: segui i soldi, e troverai gli Dei.

809 Sapore di Marx: studio, storica visione, analisi finanziaria, allo

sfruttamento opposizione. E tanto entusiasmo.

814 La privata proprietà cosa è, se non un fascio di decisioni? E se

viene tolta, forse che non ci sarà più il bisogno, di prender decisioni?

818 La vita in case separate e stanze: la più grande vittoria contro

l'uomo.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

821 Casa mia, non poltrona di un comodo riposo, ma nave, per

combattere nel mare, con tutte le meglio armi.

825 Il sesso è il chiodo cui sta appeso il quadro, che è sociale.

829 La mancanza assoluta del volgare, e l'uso meccanico dell'insulto,

dalla stessa puttana sono nati, e vivono insieme.

L'Arte

832 L'arte è vicina al consumatore finale; di che cosa?

836 Se il quadro capovolgi, il soggetto non riconosci, e le forme inizi a

guardare occupate dai colori. Eliminando le figure dell'esperienza, si

obbliga la mente a setacciar tutto il deserto.

840 Ho appoggiato una mano mentre cantavo all'orecchio. La mia voce

all'udito è cambiata. Nuova, l'ho sentita.

Lo Scienziato ed il Poeta

844 L'umanesimo è una statua, classica di marmo, con una giacca

strana e la sciarpa; mentre la scienza è giapponese un robot di poligoni

assemblati. Nel mondo perfetto si tengono lungo la via per mano.

847 Non si può superare la scienza, come numero intesa con cui

studiare il mondo; sarebbe un regresso. La questione è invece aperta,

per la struttura sociale della scienza.

852 Se il poeta sbaglia, la bellezza rimane. Ma se sbaglia lo scienziato?

I Numeri, la Matematica, il Denaro

859 Meno cinque è sempre un cinque; diverso è il modo che ha di

comportarsi, nei confronti degli altri.

861 La matematica non è i numeri, ma in qualsiasi momento la

certezza, di poter dire una preghiera che non cambia. Il pensiero

invece è un fumo, che nei cieli più alti, dove non si fermano i venti

mai. Per questo di un esercizio ha bisogno, per sé stesso ritrovare.

868 Il numero Due può incazzarsi quanto vuole, ma non può fare a

meno di avere figli pari.

869 Il numero è un'arma.

Un Vocabolario

880 Senza un dizionario, la logica spara a salve.

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La Verità e i Mattoni

887 Se la verità è un chicco di sabbia, ogni occhiata sul mondo è un

deserto.

888 La verità è una merce abbondante, che al nostro campanello

continua a suonare.

893 La vecchia regola dentro la nuova ritrovata, di cui caso particolare.

Questo è il proiettile d'argento banale, per uccider la moda e ritrovare

il progresso.

894 Ci devi credere, per capire se è vero.

903 La media fra due idee intelligenti, un'idea non è intelligente.

907 A volte l'istruzione tesse un velo, anzichè scostarlo.

912 L'ordine è l'olio che trasparente rende il foglio. Un di più che

aggiunto non ingombra, che alla comprensione apre un varco. L'ordine

non ruba della torta le fette, ma sgonfia i palloni più grandi, e tutti più

comodi fa stare.

Il Profondo e la Superficie

921 Nella gioventù e nel mattino è sincrona la superficie e senza storia.

Poi si forma il profondo.

Il Caso, le Storie, le Cause, l'Esperienza, la Tradizione, l'Abitudine

929 Il caso è mille diversi motivi.

938 Racconta storie alle persone, per donare alle idee giuste radici.

950 È neve la tradizione, che afferma il suo diritto, una volta ancora,

sul mondo intero.

La Novità

956 La domenica piovosa, l'incontro non previsto. Donna sensuale

vestita così, subito mania e nuova nostalgia. Viene la cena coi primi

discorsi: chi sei cosa fai dove stai; tutte scuse verso i morsi e la voglia

di mangiarsi. Ora il momento è passato, ma tu ritorna quando piove,

come amica inaspettata, o novità.

957 La novità è una palla del basket, che cade dal cielo e rimbalza,

ogni volta un po' di meno.

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La Felicità

967 La felicità è un furto ai poliziotti del mondo: di nascosto.

968 Ho costruito coi muscoli un sorriso, che raduni attorno a sé del

buonumore i frammenti.

970 L'uomo che si vuole felice, è un uovo che si prova a stare dritto.

977 Cosa conta la caduta del cielo, se la possibilità di un sorriso ci è

rimasta?

La Vittoria

978 Vittoria: finalmente del grande pino cade il tronco, dopo un lavoro

d'accetta prolungato. L'ostacolo scomparso, appare un paesaggio, ed è

golosa la conquista del nuovo orizzonte.

985 Le piccole vittorie grandi insegne han luminose. La grande vittoria

è una via nella penombra di silenzio.

La Festa

991 La Festa è uno spirito che apre la porta ai sensi, dopo un Lavoro

che li ha tenuti a bada.

1000 Il Lavoro guarda il futuro, mentre la Festa non possiede il senso

del tempo, è tutta nel presente.

1003 La Festa passa sempre, perché il mondo non corre mai abbastanza

come lei vorrebbe.

Il Nero

1009 Ho bisogno voler bene a qualche cosa, attorno la quale

sventolare, come una bandiera sul pennone. Altrimenti volo via.

1010 Ho voluto giocare con il nero; adesso è lui a giocare con me.

1015 S'avvicina la curva, ma così affaticato dalla vita è il pilota, che

nemmeno gira la testa verso il nuovo orizzonte, preferendo stare coi

vecchi amici oggetti conosciuti. Che importa, dice a sé stesso, se esco

di strada?

1021 C'è un angelo nero che mi segue dal passato a due ore di distanza.

Tutto quel che faccio controlla, e ad ogni mio sbaglio guadagna

terreno.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

1026 È Natale, scende la neve… Ma c'è qualcosa di sbagliato… sento i

cani abbaiare rabbiosi del destino. Tirano la slitta di una nera figura,

che dal mondo sotterraneo a farmi visita viene.

1028 In un prato di maggio, sospesa tra i rami di storie impreviste, la

contentezza si stende in attesa di un graffio.

1029 Ho messo corde alla mia chitarra nere.

1040 L'atleta di Pindaro è inciampato ai cento metri. Come in sulla

morte di Nostro Signore, trema la terra, colorato di viola tutto il cielo.

Ma come in Via col vento, domani è un altro giorno.

1043 Pianto chiodi nel soffitto, in forma di stelle.

1050 Son beati coloro che un capolavoro han disegnato, stringendo i

pugni nei giorni e nelle notti, contro ogni freddo, contro la ruggine di

ogni catena. Noi non siamo esattamente così, ma abbiam bisogno di

vedere queste cose.

1052 Il dato medio non importa; voi esistete!

La Partizione

1055 Zarathustra predicava la terra, ma qualcuno è tornato ad indicare

il cielo.

1056 L'uomo è diviso. L'uomo è quasi un albergo ad ore, destinato agli

orgasmi di questa e di quella idea.

1057 Tentavo di afferrar le chiavi, dei due luoghi in cui diviso è il

mondo. Ne ho sentito il tintinnio, ma allungandomi verso di loro mi

son fuggite, come coda di scoiattolo alle giostre.

1071 Lo spirito ha sempre una via per il Regno dei Cieli, mentre nel

mondo della produzione e degli oggetti è necessario maneggiare gli

insuccessi. Sono due posti diversi.

Intervista ad una Partizione

1074 A: “Io sono il sole, e la passione per il progetto mi trascina, nella

fabbrica di luce. Mentre cammino tra impiegati ed operai, la grande

visione trasforma ciò che vedo in un senso. Dal quale nascono ordini

da impartire e da compiere azioni, per costruire la strada verso la

vittoria.”

1075 B: “Io sono la penombra, non sono abbastanza ingenuo per

mettere nell'azienda passione; farmene schizzo di numeri preferisco, di

costi, e di ricavi. Non mi guardo intorno volentieri, mentre cammino

nei corridoi. Ma so dove portare questa nave, lenta a seguire il timone.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

Dalle posizioni dei porti e dalle forze dei venti ricavo a tavolino, nel

silenzio, i comandi da passare ad ogni marinaio; me li scrivo su un

foglietto che poi mi porto in tasca.”

Il Ciclo

1084 Per mezzo di obiettivi materiali lo spirito si arricchisce, ma

sovraccarico è poi delle loro esigenze, e ha bisogno di tornare a

raccogliersi in sé stesso. In questo ciclo preziosi delle svolte i segnali.

1089 Quel pendolo è così regolare a volte, che tra la gioia ed il vuoto si

muove, che invincibile appare. E l'idea giusta per fermarlo non si

trova.

1090 Equilibristi perfetti contro le cadute, o bravi cascatori veloci a

rialzarsi?

1096 Spunterà un germoglio dal terreno che lavori; ma soltanto se fuori

tu resti dalla gente, che sgomita per un posto.

1103 Se il pensiero sta sbagliando, statua o tartaruga tu diventa: lui

sbaglierà più lentamente, e per te sarà più facile acchiapparlo.

1108 Ferma può restare la fede, o sempre muoversi come uno squalo

deve?

1115 C'è da qualche parte, dell'arcobaleno forse al fondo, dell'acqua

più sacra la boccia segreta. Per ogni ora vissuta diritto in piedi, là c'è

una goccia in più. Per ogni volta che ti sei seduto, ce n'è una di meno.

1116 Non il tempo, non il denaro, ma la magica matita risparmia, che

lucidi i pensieri disegna.

1119 Sul finire dell'Ottocento qualcuno credeva nel volo dell'uomo.

Noi oggi ancora.

La Morale

1127 L'uomo saggio si è proposto qualche divieto. Poi si è accorto che

così non bastava. Per fortuna...

1131 Un giudizio giusto nel posto sbagliato, non è più giusto. Prima le

divisioni abbiamo scelto dell'uomo, adesso i giudizi vi poniamo di

valore.

1134 Per lo sportivo e per il dandy, per il povero ed il ricco, per la

festa, il lavoro, la discoteca e il tempio. Non c'è un vestito solo per

tutte le stagioni. Il mondo va diviso in tante parti, per rendere più facile

lavorare ai sarti.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

1144 Ogni divieto pronuncia il peccato. Rosso come un drappo lo vuoi

usare?

La Eleganza

1147 Un pensiero sbagliato e sei morto.

1148 Non deve cadere la foglia.

1151 Il motore fa il suo dovere, mangia la strada senza fretta e senza

sosta, innamorato della propria nota che non vuol cambiare. Se il

semaforo è rosso, strappo il volante verso destra, e falcio il prato, per

scavalcare la coda di quelli fermi, che aspettano. Se serve, le ruote

della mia macchina si arrampicano sui muri delle case come lo

scarafaggio di Kafka. La mia macchina... col suo trotto Diesel

meccanico. Ed io, cavaliere intrepido, non importa se la lancetta è sotto

i cinquanta. La mia eleganza non ha bisogno di correre, la velocità che

mi interessa non è quella che mi dicono gli strumenti. Non è nemmeno

una velocità, e il mondo delle cose non c'entra nulla. Io, Don

Chisciotte, tengo saldo il volante, e ritta la schiena, coraggioso lo

sguardo, nel mio blues di sera, nelle luci della Franciacorta. Di rotonda

in rotonda, capitano delle onde, delle mie fottutissime onde.

1153 La eleganza è una caramella che non viene masticata.

1176 Voglio essere un professionista, e cento dilettanti.

Le Metafore

1182 La metafora è il mestolo di maraviglia, che recupera la ricchezza

dal fondo delle esperienze. La narrazione costruisce dei personaggi la

ricchezza, raccontandoci qualche linea di fatti che li riguarda; ciò che è

detto inizialmente diventa poi struttura di paesaggio.

1187 La metafora deve restare fin che serve, non deve diventare

impegno o sfida, a durar più di due righe.

Religioso

1190 Mio Dio mio Dio, Tu Chi e Cosa sei? Sei forse dentro me? Sei un

pensiero vivo un istante, o l'idea scolpita che comanda?

1197 Guardate senza esistere cosa ha fatto Dio: pensate cosa potrà fare

quando esisterà davvero.

1201 L'architettura scriveremo del cielo.

1204 La porta del paradiso è scrostata e defilata.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

Le Idee

1210 Se le idee giuste sono al posto giusto, allora, solido è lo spirto.

Anche se l'Inghilterra è in fiamme, anche se Roma è al sacco, anche se

c'è a Parigi la ghigliottina, anche se i missili verso Washington stan

volando. Anche se una pandemia dai contadini dell'Antartide viene.

Anche se tramano i cospiratori nell'informatica ombra.

1211 Una sola idea può cambiare il mondo. Quale?

1214 Le idee accolgono il mondo, facendolo nascere nell'alveo di sé

stesse. Lo stesso mondo può fluire silenzioso o scoppiettare di petardi,

dipende dagli occhiali che indossiamo. Ci sono idee come la neve:

tolgono colore, portano silenzio. Altre idee fanno il profondo,

sollevando gli oggetti dallo sfondo, personaggi per la recita iniziare.

Anche un documentario banale di un orario d'ufficio, può essere un

film d'azione, o un rito religioso: dipende dal montaggio.

1218 C'è distanza inferiore fra le razze animali, che fra uomini diversi

nelle idee.

1239 Anche due idee soltanto, son destinate a litigare, se pretendono

proiettarsi entrambe, diritte ed oneste come il faro di Batman.

1245 Movimento è il pensiero. Se provi tenerlo fermo, lui ci resta male,

come un bimbo senza più il suo gioco.

1247 Tu difendi questa idea perché dal tuo interno proviene. Una

ispirazione innocente era soltanto, che volava nei tuoi universi. Fra gli

uomini pronunciata, un pezzo di pietra è diventata, e ha diviso gli

astanti in opposte fazioni. Non c'è più spazio per il gioco.

1257 Un concetto è lo squillo di una tromba, che chiama gli amanti a

raccolta.

1262 La fatica lascia il segno e aiuta ricordare, ma non è la misura del

valore di un pensiero. E la facilità dunque, con cui un pensiero appare,

di poco valore non è il segno. Per valutare un pensiero, guardare verso

valle è meglio.

1265 Non cercare i mattoni del presente, ma le chiavi del futuro.

1266 Queste son le chiavi di porte che non esistevano ancora.

La Intelligenza presente e futura

1276 Se la forza analitica liberiamo del pensiero, nessuna sostanza

resiste alle intemperie riflessive, che dividono all'interno e collegano

all'esterno.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

1280 La trottola ci svela i limiti dell'intuito, nato in un mondo dove la

rotazione non è importante. L'intuito può imparare che la trottola non

cade, ma il suo primo desiderio è di farla cadere.

1284 L'avresti mai detto, o pensiero, che avresti potuto un giorno dal

madrecorpo staccarti?

1292 La preda più invisibile è il pensiero, eppure anch'esso lascia

impronte da decifrare. Veramente non fa altro che quello: ogni

capacità dell'uomo è una traccia del pensiero, e conserva dell'origine

proiettato in sé qualcosa.

1298 L'animale: un idealismo programmato bene, per le specifiche

esigenze del caso. L'uomo: un animale sprogrammato, che accede al

realismo.

1303 Latte versato, che non può nella tazza tornare; ugualmente il

pensier pensato, che seme interrato non potrà mai più.

1305 Se mille anni non bastano a uno scimpanzé, per scrivere una

poesia, cosa sarà che Loro potranno fare, e noi no? Un solco

irrimediabile sarà tracciato, fra di noi e il percorso della storia

principale?

1309 Un tempo gli uomini usavano a scriver la pietra, il papiro poi, la

carta, ed oggi i pixel. L'uomo per le idee è un supporto. Quando ce ne

sarà uno meglio, tutti un po' più inutili saremo.

1311 Il progresso di chi? Non dell'uomo. Non più.

1313 Ci sarà fra gli Dei una concorrenza?

1319 Le intelligenze ulteriori saran veloci. La legge non potrà tenerne

il passo.

1320 Forse, prima di una intelligenza nuova, verrà una truffa.

1325 Una rivoluzione fra gli uomini non ha un senso. Dovrebbe

anzitutto avvenire all'interno.

1326 “E così saresti tu il mio nemico… Come sospettavo, un uomo tu

non sei. Ma non importa, ti ho riconosciuto, e ti guardo.”

1353 Togliendo, si porta alla vista ciò che veniva nascosto. Uno scritto

togliendo cretino, la probabilità si alza di incontrare un cervello. Le

brutte poesie tolgono spazio a quelle belle, per questo cancellare è un

dovere. Non è mancanza di rispetto per il brutto, ma amore per il bello.

1354 Una selezione è una lista, alla quale abbiam donato un trono; e

nel cui nome abbiamo ucciso molte volte.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

1355 Se Nietzsche ha spremuto l'Ottocento, quale il sapore di un succo

Novecento?

1357 Devi saper cosa cercare, nel senso di saper quando fermare la

ricerca.

Chiusura, dello Spirto nei paraggi

1359 Lo spirto flessibile è un macchinario, in Italia prodotto o in

Germania. La fisica è il petrolio che sgorga nel deserto.

1362 Ci sono che vengono nell'uomo e che vanno molte cose. Per

questo le onde son dei poeti.

1365 Il pensiero mi sfugge nella giungla africana. Io non posso lui

vedere, ma vedo i rami spezzati dal passaggio.

1368 Quando avrò tutte le frecce per arrivare in ogni dove, allora potrò

del mio castello chiuder le porte; e rimanerci per sempre.

1369 Lo spirito è sfuggente, non si può aspettare il cento per cento

delle prove a prender la spada in sua difesa.

1371 Il mondo è pieno di passaggi segreti.

1373 Nello spirto le scorciatoie non sono finite mai, e allungando il

percorso potremmo trovare del bianconiglio una tana, che lo accorcia.

1375 Un'interferenza è comparsa tra i cespugli negli sfondi. Trattengo

il respiro per continuare a vederla, e preparo dell'attenzione in silenzio

il fucile.

1381 La vita non è un gioco a somma zero; sarebbe un pregiudizio

contro il Regno dei Cieli.

1387 È un oro per fondere i gioielli, non per l'acquisto delle armi.

1393 Ai voli pindarici abituato. Agli atterraggi d'emergenza anche.

1394 Quando soffia il vento, si vede ciò che ha un peso.

1397 C'è per ciascuno un oltreuomo: un progresso, che nella pioggia

degli eventi non vorrebbe disgregarsi.

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MANUEL CAPPELLO - AFORISMI DI UN FUTURO LIGHT

Bibliografia essenziale

Bateson, G. (1997) Una sacra unità. Altri passi verso un'ecologia della

mente, Milano, Adelphi.

Edelman, G.M. (1995) Darwinismo neurale. La teoria della selezione

dei gruppi neuronali, Torino, Einaudi.

Lorenz, K. (1991) L'altra faccia dello specchio. Per una storia

naturale della conoscenza, Milano, Adelphi.

Todd, E. (2004) L' illusione economica. La crisi globale del

neoliberismo, Milano, Tropea.

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