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Adattamento per le risorse idriche e le aree costiere in Puglia, Italia Studio Pilota CENTRo TEMATICo Siccità, Acqua e Coste

Adattamento per le risorse idriche e le aree costiere in ... › metadata › case...tre studi pilota: lo Studio Pilota 3 sull'adattamento ai cambiamenti climatici per le risorse idriche

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Adattamento per lerisorse idriche e le areecostiere in Puglia, Italia

Studio Pilota CENTRo TEMATICo ● Sicci tà, Acqua e Coste

Il Centro Tematico Siccità, Acquae Coste del progetto orientGateha coordinato la realizzazione ditre studi pilota: lo Studio Pilota 3sull'adattamento ai cambiamenticlimatici per le risorse idriche e le aree costiere della regionePuglia, Italia, lo Studio Pilota 4sugli effetti dei cambiamenticlimatici sugli ecosistemi umidi inAttica, Grecia e lo Studio Pilota 5sull’impatto dei cambiamenticlimatici sulle risorse idriche esulla produzione idroelettricanella Provincia Autonoma diTrento, Italia.

Introduzione La posizione geografica e lecaratteristiche geomorfologichedella regione Puglia favoriscono lasua esposizione ai pericoli idro-climatici collegati all'aumento delletemperature e alla diminuzionedelle precipitazioni. Questo, insiemead altri manifestazioni climatichepericolose, come le alluvioni, gliincendi e l'esaurimento delle faldeacquifere, accresce la vulnerabilitàcomplessiva della regione.

La Puglia è stata gravementecolpita da recenti eventi di siccità.L'agricoltura è particolarmente arischio, l'irrigazione deve infatticompetere con i fabbisogni idricilegati agli usi domestici e allaproduzione industriale. La regioneimporta gran parte dell’acquadalle regioni limitrofe, pertanto, losfruttamento delle falde èdiventato un elemento critico.

Le aree costiere, strategiche permolti settori socioeconomici, sonoinoltre molto vulnerabili alla risalitadel livello del mare, all'erosione eall'intrusione salina negli acquiferi.

Vulnerabilità futureLe proiezioni climatiche mostrano condizioni più calde e più aride per laPuglia nei prossimi decenni, con un conseguente impatto negativo dalpunto di vista sociale, economico e ambientale. Tale impatto potrebbediventare ancora più grave se si considera il recente trend che vedel'aumento della durata e della frequenza delle ondate di calore e di altrecondizioni estreme collegate alla disponibilità di acqua.

L'uva, le olive e i cereali, che sono i più importanti prodotti agricoli dellaPuglia, potrebbero essere minacciati dalle condizioni climatiche più aridee calde, dal degrado e dalla perdita di fertilità dei terreni, odall'esposizione delle colture a patologie ed agenti infestanti.

Le coste sono seriamente danneggiate dall'erosione e vulnerabiliall'innalzamento del livello del mare e di conseguenza all'intrusione salinanegli acquiferi. L'incremento delle attività economiche nelle aree costierele rende maggiormente vulnerabili ad eventi atmosferico-marini ad altoimpatto anche se di bassa frequenza, come le tempeste e lemareggiate.

In considerazione di queste vulnerabilità della regione, è importantesviluppare approcci e metodologie trasversali che possano esserefacilmente integrati nei processi decisionali. La regione Puglia si stamuovendo in questa direzione, promuovendo l’uso di informazioniclimatiche come elemento primario nella pianificazione territoriale.

Condividere una visione Lo Studio Pilota 3, focalizzandosi sulla valutazione di vulnerabilità erischio, contribuisce a rendere l'adattamento al cambiamentoclimatico primario nella pianificazione. I risultati ottenuti supporterannola comunicazione riguardante i trend climatici, il loro impatto, levulnerabilità ed i rischi ad esse collegati, nonché la loro considerazioneda parte dei decisori. Un approccio equilibrato bottom-up (basato suldialogo con gli stakeholders) e top-down (basato sugli indicatori) èstato usato per identificare gli indicatori più utili. Ciò ha contribuito aselezionare specifici problemi climatici, priorità e obiettivi di gestionerilevanti per la definizione di piani d'azione strategici.

Proiezione del potenziale aumento dideficit idrico nel suolo in Puglia, 2041-2070, secondo lo scenario più pessimista

Inizialmente è stato valutato il livello di consapevolezza dei portatori diinteresse con riferimento all'impatto dei cambiamenti climatici; la lorocapacità di fronteggiare tali impatti; la misura in cui i cambiamenticlimatici sono presi in considerazione nel processo decisionale. Lapartecipazione degli stakeholder ha agevolato l'identificazione dellearee prioritarie di adattamento, in termini di settori economici, di sistemie di risorse, ed ha confermato la necessità di indicatori quantitativi e diuna comunicazione appropriata riguardo le sfide poste daicambiamenti climatici.

Analizzare i rischiIl cuore dello Studio Pilota 3 è rappresentato dalla valutazione dei rischirelativi alle risorse idriche e alle aree costiere interessate daicambiamenti climatici tramite la modellistica e l'analisi spaziale basatesu diversi scenari di cambiamento climatico. Nell'ambito degli scenari diemissione RCP4.5 e RCP8.5 sono state confrontate due proiezioni future,di medio (2021–2050) e di lungo (2041–2070) termine, rispetto al periododi riferimento (1976–2005).

L'analisi del rischio ha preso in considerazione le interazioni tra le risorseidriche e la siccità meteorologica, agricola e idrologica. Il verificarsisimultaneo o sequenziale di siccità di questo tipo porta alla siccitàsocioeconomica — un disequilibrio tra domanda e risorsa.

La combinazione di aumento delle temperature e riduzione delleprecipitazioni delle proiezioni aumenterà il deficit idrico potenziale chedovrà essere bilanciato da un uso sostenibile di acqua e da più efficientipratiche agronomiche. Il nuovo regime climatico porterà altresì a unaprogressiva riduzione della disponibilità di acqua dalle fonti di superficie.

Nelle aree costiere la simulazione dell'innalzamento del livello del mare èstata utilizzata in combinazione con mappe topografiche,geomorfologiche, infrastrutturali e di utilizzo del suolo, al fine di esplorare irischi dovuti alla perdita di terreni altamente produttivi, o territoriimportanti dal punto di vista turistico, industriale, agricolo. La mappaturadei rischi ha identificato le zone umide e le aree protette come quellemaggiormente esposte ai rischi, inoltre ha mostrato quali sono lepercentuali di superficie che potrebbero essere sommerse in caso diinnalzamento del livello del mare.

Utilizzare i risultati In Puglia, la carenza di acqua, l'importazione dalle regioni vicine e ilsovrasfruttamento degli acquiferi sono strettamente collegati.

• Gli stakeholder dovrebbero utilizzare i risultati per incoraggiare i decisoripolititi a tenere in considerazione il rischio di episodi di siccità sempre piùfrequenti, intensi e prolungati che potrebbero ridurre l'affidabilità dellerisorse idriche provenienti dalle dighe e ridurre al minimo il livello di faldasotterranea, favorendo l'intrusione salina negli acquiferi costieri. Ciòimplica la necessità di migliorare l'efficienza della distribuzione edell'utilizzo dell'acqua, di prevenirne le perdite, e di regolare megliol'utilizzo degli acquiferi.

• Per migliorare l'efficienza nell'uso dell'acqua e poter mantenere la resaagricola in presenza di cambiamenti climatici che si presumecomporteranno un significativo deficit idrico, è importante promuoverela conoscenza e l'utilizzo di efficienti metodi di irrigazione, di miglioritecniche per preservare la fertilità e la capacità di ritenzione idrica deiterreni, riducendone al minimo le alterazioni della struttura. Tale obiettivopuò essere raggiunto attraverso l’implementazione del Programma diSviluppo Rurale o di altri programmi regionali/locali. Un più rapidoaccumulo di calore potrebbe inoltre favorire quelle colture più adattatealle nuove condizioni climatiche. Per questo si dovrebbero promuovereanche la ricerca relativa a nuove varietà e alla loro correttacoltivazione, nonché pratiche agronomiche più efficienti.

• Le mappe dei pericoli e dei rischi realizzate per le aree costiere dellaPuglia possono essere usate come uno strumento di monitoraggio pervalutare le vulnerabilità e le criticità collegate all'innalzamento del livellodel mare. Esse possono aiutare i processi decisionali e la gestione dellearee costiere, inoltre possono essere utilizzate per dare centralità altema dell'adattamento climatico nel corso della definizione dei piani,delle politiche, e dei programmi regionali.

• I decisori politici regionali dovranno tenere in considerazione letematiche e i settori trasversalmente esposti ai cambiamenti climatici,lavorare al fine di aumentare la consapevolezza circa il manifestarsi dipossibili minacce e il grado di vulnerabilità della società civile,dell’economia, dei servizi ecosistemici e dell'ambiente; fornire dati edinformazioni tecniche specifiche; ed istituire programmi e reti dimonitoraggio.

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ContattiCoordinatore del progettoAntonio Navarra Centro Euro-Mediterraneo sui CambiamentiClimatici (CMCC) l Via Augusto Imperatore 16 l

73100 Lecce, Italia lEmail: [email protected] l

www.cmcc.it

Giulia GalluccioEuro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici(CMCC) l Corso Magenta 63 l Milano , Italia lTel.: (39-02) 520 36988 l20123Email: [email protected] l

www.cmcc.it

www.orientgateproject.org

Studio Pilota 1: Adattamento egestione delle foreste a LTERZöbelboden, Austria

Studio Pilota 2: Misure di adat-tamento ai cambiamenti cli-matici in agricoltura, Romania

Studio Pilota 3: Adattamento aicambiamenti climatici per lerisorse idriche e le areecostiere della regione Puglia,Italia

Studio Pilota 4: Effetti dei cam-biamenti climatici sugli ecosis-temi umidi in Attica, Grecia

Studio Pilota 5: Impatto deicambiamenti climatici sullaproduzione idroelettrica nellaProvincia Autonoma di Trento,Italia

Studio Pilota 6: Valutazionedelle vulnerabilità urbane aBudapest e Veszprém, Ungheria

Coordinatore Centro Tematico e Studio Pilota 3Monia SantiniCentro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici(CMCC) l

Email: [email protected] l

www.cmcc.it

Antonio TrabuccoCentro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici(CMCC)lEmail: [email protected] l

www.cmcc.it