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Auditorium Nottola30 Marzo 2015
FOLLOW UP DELL’EMBOLIA POLMONARE
DOPO LA DIMISSIONE
Focus sull’EMBOLIA POLMONARESEMINARIO INTERDIPARTIMENTALE
dott. L. AbateUOC Medicina
Ospedali Riuniti della Val di Chiana senese
Abate
• Entro 2 settimane 11%• A 3 mesi 17%
– 58% in pz. emodinamicamente instabili– 15% nei pz. stabili
• Nei pazienti stabili la mortalitàè nettamente maggiore se è presentedisfunzione ventricolare destra (9,0 % vs 0,4%).
• Nel 25% è dovuta a morte improvvisa– 32% nelle prime 24 ore– 68% nella prima settimana,– 90% nei primi 30 giorni.
(Lancet 1999;353:1386-1389)
(Chest 2004;125:1539-1545)
(Medicine 2006;85:253-262)
Impatto epidemiologico
L. Abate
MORTALITÀ PER EMBOLIA POLMONARE
Stasi
del
flusso ematico
Anomalia della
parete vasale
Ipercoagulabilità
Triade di Virchow (1856)
• Tumore• Gravidanza• Estrogeni• Trauma • Chirurgia• etc..
• Aterosclerosi• Trauma • Chirurgia • Catetere• etc..
• Immobilizz.• SC• FA • Insuff. Venosa• etc..
Il paziente a rischio
L. Abate
N.Engl J Med 2000;342:1953–8.
Una neoplasia è stata diagnosticata in 111 di 854 pazienti durante il follow-up.
Follow up per Ca occulto post embolia polmonare
• È segnalata l’associazione tra embolia polmonare e una successiva diagnosi di neoplasia in più del 10% dei casi.
• Lo screening per una diagnosi precoce potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre la mortalità per cancro.
N.Engl J Med 2000;342:1953–8.L. Abate
Thrombosis Research 2010;125:29–33.L. Abate
Un totale di 107 pazienti con EP sono stati consecutivamente arruolati.
Follow up per Ca occulto post embolia polmonare
Thrombosis Research 2010;125:29–33.
Follow up per Ca occulto post embolia polmonare
• Programma di screening semplice, senza esami invasivi, comprendente:– anamnesi, – esame obiettivo,– esami ematochimici di routine,– radiografia del torace,– ecografia addominale, – ricerca dei marcatori tumorali
• Viene sottolineata l'importanza di uno screening soprattutto per le forme idiopatiche e in soggetti di età compresa tra i 51 e i 60 anni.
Thrombosis Research 2010;125:29–33.L. Abate
Ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE)
• L’ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE) è un’affezione dovuta a tromboembolia polmonare (EP) non risolta o ricorrente, ostruente arterie polmonari prossimali.
• Non deve essere confusa con l’ipertensione polmonare da ostruzione delle arterie polmonari distali.
Cardiologia 1995; 40: 547-9.L. Abate
Ipertensione polmonare
• Tradizionalmente l’ipertensione polmonare viene classificata come:– lieve PAP media 26-35 mmHg,– moderata PAP media 36-45 mmHg,– grave PAP media > 45 mmHg.
• Si parla di ipertensione polmonare quando il valore di pressione in arteria polmonare (PAP) medio è > 25 mmHg a riposo e/o > 30 mmHg durante sforzo.
Galiè N. Ipertensione arteriosa polmonare. In: ANMCO, ed. Trattato di cardiologia. Vol II. Milano:
Excerpta Medica, 2000: 2269-77.L. Abate
Follow –up per ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE)
• Al momento della programmata sospensione della terapia anticoagulante orale (che va dai tre mesi delle forme secondarie ai 6-24 mesi delle forme idiopatiche) si esegue di routine:– Ecocolor doppler venoso arti inferiori in tutti i pazienti
in cui l’esame era positivo all’esordio per documentare la ricanalizzazione completa, parziale o assente della TVP.
– ETT per individuare i pazienti con persistente ipertensione polmonare.
L. Abate
Circulation. 1999;99:1325-1330.
Epidemiologia dell’ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE)
Circulation. 1999;99:1325–1330.L. Abate
78 pz.
4 pz. (5,1%)IPCTE
definitiva
Ad 1 anno
3 pz. EAP
FR
Età >70 aa
PAPs>50 mmHg
IPCTEpersistente
34 pz. (44%)
• La reale incidenza e prevalenza sono sconosciute.
• Un ecocardiogramma, dalla 6°settimana dopo la diagnosi di un’embolia polmonare acuta, è in grado di distinguere tra i pazienti con ipertensione polmonare persistente e quelli con recupero completo.
N Engl J Med. 2004;350:2257–2264.
Epidemiologia dell’ Ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE)
• In un follow-up su 223 pazienti, l'incidenza di ipertensione polmonare sintomatica era:– 3,1% a 1 anno,– 3,8% a 2 anni.
• I fattori di rischio erano:– precedenti episodi di embolia polmonare acuta,– importanti difetti di perfusione alla presentazione
iniziale,– l’età più giovane.
N Engl J Med. 2004;350:2257–2264.L. Abate
L. Abate Ital Heart J 2005; 6 (10): 861-868.
Ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE)
• L’ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE) si instaura a causa di:– una lisi incompleta del materiale tromboembolico
residuato da/dai precedenti episodi di embolia polmonare.
• È una delle pochissime forme di ipertensione polmonare (IP) la cui causa è potenzialmente eradicabile.
• La cura elettiva è la rimozione dell’ostruzione vascolare mediante endoarteriectomiapolmonare.
L. Abate
Circulation. 2006;113:2011-2020.L. Abate
Ipertensione polmonare cronica tromboembolica (IPCTE)
• Epidemiologia:– è molto più frequente di quanto ipotizzato in
passato.– Ogni anno in Italia vengono diagnosticate
circa 65 000 EP acute, clinicamente manifeste e una percentuale variabile tra 0.1 e 4.0% dei sopravvissuti sviluppa IPCTE.
– Questi dati sono comunque sottostimati.
L. Abate
European Journal of Echocardiography (2011) 12, 756–761.
Long-term clinical outcome of patients with persistent right ventricledysfunction or pulmonary hypertension after acute pulmonary
embolism
• Una persistente disfunzione del ventricolo destro, valutata ecocardiograficamente e/o la presenza di segni ecocardiografici di ipertensione polmonare risultano relativamente frequenti dopo un embolia polmonare acuta.
• Lo studio ecocardiografico, 6 mesi dopo un EP acuta, potrebbe predire eventi avversi a lungo termine.
European Journal of Echocardiography (2011) 12, 756–761.L. Abate
Long-term clinical outcome of patients with persistent right ventricledysfunction or pulmonary hypertension after acute pulmonary
embolism
• Segni ecocardiografici di sovraccarico di pressione del ventricolo destro non sono stati associati, in questo studio, ad un aumentato rischio di morte o recidive di TEV.
• Tuttavia, a causa delle dimensioni dello studio, questi risultati devono essere considerati preliminari.
European Journal of Echocardiography (2011) 12, 756–761.L. AbateL. Abate