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1 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “I. Calvino” Sede legale: Liceo Scientifico Città della Pieve – Via Marconi, snc – Tel 0578-297054 fax 0578-297207 Sede coord. Ist. Prof.le Stat.per i Servizi Comm.li e Tur. - Via S. M. Maddalena, 34 Tel./ FAX 0578.298068 e-mail: [email protected] [email protected] sito internet: www.isiscalvino.it 0 6 0 6 2 - C I T T À D E L L A P I E V E (P G) Cod. fisc. 94014650546 – Cod. Mecc.:PGIS00400A E S A M I D I S T A T O a. s. 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5 a sez. A Il Docente Coordinatore Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Daniela Scaramelli Prof. ssa Rita Albani

a. s. 2015/2016...1 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “I. Calvino” Sede legale: Liceo Scientifico Città della Pieve – Via Marconi, snc – Tel 0578-297054 fax 0578-297207

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “I. Calvino” Sede legale: Liceo Scientifico Città della Pieve – Via Marconi, snc – Tel 0578-297054 fax 0578-297207 Sede coord. Ist. Prof.le Stat.per i Servizi Comm.li e Tur. - Via S. M. Maddalena, 34 Tel./ FAX 0578.298068

e-mail: [email protected][email protected] sito internet: www.isiscalvino.it 0 6 0 6 2 - C I T T À D E L L A P I E V E (P G) Cod. fisc. 94014650546 – Cod. Mecc.:PGIS00400A

E S A M I D I S T A T O

a. s. 2015/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5a sez. A Il Docente Coordinatore Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Daniela Scaramelli Prof. ssa Rita Albani

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INDICE

La scuola Contesto e territorio ..................................................................................................... pag. 3 Criteri di assegnazione del credito scolastico e formativo ......................................... pag. 3

La classe Elenco docenti ............................................................................................................ pag. 4 Elenco candidati ......................................................................................................... pag. 4 Elenco studenti promossi con sospensione di giudizio. Riepilogo crediti scolastici . pag. 5 Presentazione sintetica della classe ............................................................................ pag. 6 Attività extracurriculari ............................................................................................... pag. 6 Esperienze di alternanza scuola - lavoro ..................................................................... pag. 8 Obiettivi trasversali (comportamentali, metodologici, cognitivi) .............................. pag. 9 Tipologie di insegnamento/apprendimento (metodi e strumenti) ............................. pag. 9 Modalità di insegnamento con metodologia CLIL ..................................................... pag. 9

VERIFICA E VALUTAZIONE Strumenti di verifica ................................................................................................... pag. 10 Criteri globali di valutazione ...................................................................................... pag. 10

ESAME DI STATO Obiettivi e griglia di valutazione della 1a prova …………………..................………pag. 11 Obiettivi e griglia di valutazione della 2a prova ......................................................... pag. 16 Obiettivi e griglia di valutazione della 3a prova ......................................................... pag. 18 Griglia di valutazione del colloquio ........................................................................... pag. 19 Scheda informativa sulle prove simulate ................................................................... pag. 20

Allegati

SCHEDE DISCIPLINARI Lingua e letteratura italiana ........................................................................................ All. 1 Lingua e letteratura latina ........................................................................................... All. 2 Storia .......................................................................................................................... All. 3 Filosofia ...................................................................................................................... All. 4 Lingua e letteratura inglese ........................................................................................ All. 5 Matematica .................................................................................................................. All. 6 Fisica .......................................................................................................................... All. 7 Scienze ....................................................................................................................... All. 8 Disegno e Storia dell’arte ........................................................................................... All. 9 Scienze motorie e sportive ......................................................................................... All. 10 Religione .................................................................................................................... All. 11

TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE D’ESAME SVOLTE DURANTE L’ANNO

1a prova ....................................................................................................................... All. 12 2a prova (Matematica) ................................................................................................ All. 13 2a prova (Fisica) .......................................................................................................... All. 14 2a prova (Matematica) ................................................................................................ All. 15 3a prova. ....................................................................................................................... .All. 16 3a prova. ....................................................................................................................... .All. 17 3a prova. ....................................................................................................................... .All. 18

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La scuola

Contesto e territorio

Descrizione: tre indirizzi per l’istruzione superiore: liceale scientifica, liceale linguistica e professionale per i servizi commerciali.

Corsi di studio nel Liceo: liceo scientifico, liceo scientifico ad opzione scienze applicate, liceo linguistico.

Contesto: zona periferica costituita da parte dell’area del Trasimeno e da aree di confine tra tre province (Perugia, Terni e Siena). Il contesto socio-economico del territorio si attesta su livelli medio – alti per l’indirizzo liceale e bassi per quello professionale. L’incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è del 6% per il Liceo e del 24% per l’Istituto Professionale. Il bacino di utenza è piuttosto vasto e negli ultimi anni è emersa una fragilità occupazionale ed economica che comunque non ha evidenziato grandi squilibri o situazioni di gravità sociale ed economica, grazie anche alla variegata presenza del supporto familiare ed istituzionale. Ne consegue che il contesto, in generale, è ancora positivo, in quanto le conflittualità sociali sono minimali ed inserite nell’appartenenza ad una comunità spesso solidale, malgrado la riduzione delle risorse. In tale comunità, anche i principi dell’inclusione sociale sono rispettati.

Territorio: il territorio è caratterizzato da una diffusa rete di associazioni di carattere sociale e culturale. Tutte riconoscono alla scuola il ruolo di perno centrale, di coordinatore di tutte le agenzie formali, informali e non formali. Ne consegue un’attiva collaborazione, che si è dimostrata sia come proposta alla scuola sia come risposta collaborativa. Le associazioni sono infatti promotrici di progetti condivisi sulla educazione alla salute, sulla educazione alla cittadinanza, sulla formazione culturale. Al tempo stesso, le associazioni si attivano per contribuire alla riuscita di progetti proposti dall’Istituto o di eventi scolastici quali “La Notte dei Talenti”, che vede la presenza attiva di un’intera città. Questo interscambio, dunque, si qualifica come momento positivo di sinergie che arricchiscono l’intero territorio. Il contesto territoriale, se abbastanza debole da un punto di vista produttivo, è indubbiamente più ricco sul piano artistico e culturale, offrendo percorsi di tipo naturalistico e museale che sono uno stimolo continuo per la tutta popolazione e per gli studenti. Pur in un tessuto produttivo semplice, il rapporto con le aziende e gli operatori economici è buono, come dimostra la disponibilità a realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro di vario tipo. L’Istituto è da tutti considerato come una ricchezza del territorio nella misura in cui rinforza valori e fa maturare competenze importanti per la società.

Criteri di assegnazione del credito scolastico e formativo

La normativa relativa all’esame di stato prevede che il credito scolastico venga calcolato sulla base della media dei voti del 2° quadrimestre: III anno: M= 6 3-4; 6<M=≤7 4-5; 7<M=≤8 5-6; 8<M=≤9 6-7; M>9 7-8 IV anno: M= 6 3-4; 6<M=≤7 4-5; 7<M=≤8 5-6; 8<M=≤9 6-7; M>9 7-8 V anno: M= 6 4-5; 6<M=≤7 5-6; 7<M=≤8 6-7; 8<M=≤9 7-8; M>9 8-9 Il credito formativo riguarda il punto della banda di oscillazione. Questi punti vengono attribuiti dal Consiglio di classe in base all’assiduità della frequenza, all’interesse e alla partecipazione al dialogo e ad eventuali crediti formativi; è stato stabilito il seguente criterio di assegnazione del punto della banda di oscillazione del credito scolastico per l’a. s. 2015/2016: 1 punto se lo studente ha almeno quattro dei seguenti requisiti: -Numero di assenze non superiore a 20 giorni (contribuisce per 1/7). Le assenze per salute certificate non sono conteggiate. - Numero di entrate posticipate e/o uscite anticipate non superiore a 5 (contribuisce per 1/7)

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4

- Impegno e partecipazione alle attività interne promosse dalla scuola (contribuisce per 1/7) - Credito formativo* (contribuisce per 1/7) - Media dei voti con decimali: 0,3 – 0,4- 0,5 - 0,6 (contribuisce per 1/7) - Media dei voti con decimali: 0,7 – 0,8- 0,9 (contribuisce per 2/7) - Partecipazione alle lezioni di religione (contribuisce per 1/7) 0 punti altrimenti

* Per quanto riguarda il credito formativo, vengono valutate le attività debitamente documentate tramite certificati in corso di validità per l’anno scolastico e che riguardino ambiti coerenti con il corso di studi.

La classe

Elenco docenti

Docente Rapporto di lavoro

Materia/e insegnata/e Ore settimanali

Stabilità

Annunziata Lucia indeterminato Italiano e Latino 7 3° 4° 5° Baldoni Simonetta* indeterminato Filosofia 3 3° 4° 5°

Storia 2 4° 5° Meo Maria Luisa indeterminato Inglese 3 3° 4° 5° Scaramelli Daniela* indeterminato Matematica 4 3° 4° 5° Cicioni Danilo indeterminato Fisica 4 3° 4° 5° Locritani Daniela determinato Scienze 2 3° 4° 5° Giovagnoli Valeria* indeterminato Disegno e Storia dell’arte 2 3° 4° 5° Becciolotti Emilietta indeterminato Scienze motorie e sportive

maschile 2 3° 4° 5°

Scienze motorie e sportive femminile

2 5°

Taralla Fabio indeterminato Religione 1 3° 4° 5° (*) commissari interni

Elenco candidati

Nomi (candidati interni) Provenienza A. s. 2013/ 2014 A. s. 2014/ 2015 1 Baffoni Linda 3° A 4° A 2 Bernardi Federico 3° A 4° A 3 Bernetti Edoardo 3° A 4° A 4 Brillo Veronica 3° A 4° A 5 Conciarelli Matilde 3° A 4° A 6 Faralli Leonardo 3° A 4° A 7 Gonnelli Paolo Matteo 3° A 4° A 8 Kahloun Mariem 3° A 4° A 9 Morganti Claudia 3° A 4° A 10 Morganti Federico 3° A 4° A 11 Paparella Giulia 3° A 4° A 12 Papini Mattia 3° A 4° A 13 Peccia Aurora 3° A 4° A 14 Quaranta Giulio 3° A 4° A 15 Sordi Sofia 3° A 4° A 16 Vaccaro Simone 3° A 4° A 17 Valenza Veronica 3° A 4° A

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5

Elenco studenti promossi con sospensione di giudizio

Elenco studenti promossi con sospensione di giudizio nella classe terza: Nessuno

Elenco studenti promossi con sospensione di giudizio nella classe quarta: Nessuno

Riepilogo crediti scolastici

Crediti classe 3a e classe 4a * I crediti degli alunni promossi ai sensi del D. M. n. 80/07 e O. M. n. 92/07 sono stati integrati negli scrutini di settembre.

Nomi (candidati interni) CLASSE 3 a CLASSE 4 a 1 Baffoni Linda 7 7 2 Bernardi Federico 6 6 3 Bernetti Edoardo 6 6 4 Brillo Veronica 6 7 5 Conciarelli Matilde 5 6 6 Faralli Leonardo 7 8 7 Gonnelli Paolo Matteo 6 6 8 Kahloun Mariem 6 6 9 Morganti Claudia 7 7 10 Morganti Federico 8 8 11 Paparella Giulia 6 6 12 Papini Mattia 6 6 13 Peccia Aurora 6 6 14 Quaranta Giulio 7 7 15 Sordi Sofia 7 7 16 Vaccaro Simone 5 5 17 Valenza Veronica 6 6

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6

Presentazione sintetica della classe

La classe è composta da 17 alunni, di cui 9 femmine e 8 maschi. L’attuale configurazione è frut-to di una selezione (in prima liceo erano 24 alunni) avvenuta negli anni. La classe ha goduto, in particolare al triennio, di una significativa continuità didattica in quasi tutte le discipline. Pertanto, gli studenti hanno avuto modo di seguire un percorso formativo comune. Sin dal primo anno, gli alunni hanno mostrato un buon affiatamento e il clima della classe è da subito risultato positivo, l’atteggiamento un po’vivace di alcuni nel primo biennio è andato via via migliorando non solo per la selezione effettuata ma anche per il grado di maturazione rag-giunto. Nel corso del quinquennio, i progressi sia nel comportamento che nel rendimento sono stati graduali ed evidenti. La classe è rispettosa delle regole della convivenza, corretta nei con-fronti dei Docenti e collaborativa nel fine comune di migliorare la qualità della relazione educa-tiva. Gli alunni hanno sempre mostrato interesse per le numerose sollecitazioni ed attività che sono state loro proposte, molti di loro hanno partecipato con costanza ed impegno alle tante atti-vità extrascolastiche proposte dalla scuola, come si evince dai progetti sottoelencati. Questo processo di crescita li ha portati ad acquisire conoscenze, competenze e metodologie di apprendimento complessivamente adeguate o comunque in linea con le potenzialità individuali. Per le materie scientifiche (matematica, scienze, fisica) c’è da fare una distinzione per quanto riguarda competenze di pura applicazione - raggiunte dalla totalità degli alunni - e competenze legate alla capacità di ragionamento o risoluzione dei problemi che alcuni alunni - a volte bisognosi di guida - hanno acquisito in modo globalmente sufficiente. L’esposizione orale è generalmente adeguata, la produzione scritta potrebbe risentire, in alcuni casi, della presenza di imperfezioni tali da condizionare il risultato complessivo delle prove. Il metodo di studio è andato progressivamente migliorando e tutti gli alunni hanno raggiunto una buona autonomia. Il livello della classe è medio – alto: alcuni alunni raggiungono risultati più che buoni, un’ampia maggioranza perviene a risultati discreti e solo pochissimi alunni, e solo in specifiche discipline, fanno registrare ancora qualche incertezza, ma l’impegno da loro dimostrato ha sempre portato a risultati mediamente positivi.

Attività extracurriculari

• Partecipazione a vari incontri orientativi ed informativi per la scelta universitaria o post – diploma;

• Marcia della pace a “Chiusi”; • Marcia a Perugia per la XXI giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime

innocenti delle mafie (Organizzata dall’associazione LIBERA). • Partecipazione alla manifestazione “Oro e rubino. Olio, pane e vino” con

rappresentazione teatrale degli alunni; • Partecipazione all’iniziativa promossa da “LIBERA”, “QUALE SVILUPPO?

MIGRANTI, MOBILITA’ SOCIALE E DISUGUAGLIANZE” conclusosi con la realizzazione di un video: “Schiavismo in Italia” presentato dagli alunni presso l’Istituto

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7

“Capitini”. • Partecipazione al progetto "Il Quotidiano in classe"; • Attività di promozione alla salute (per es: sportello di ascolto, corso di primo soccorso

nel quarto anno, incontro con l’associazione AVIS, …); • Incontri e conferenze su argomenti scientifici (seminario di geologia “Le cinque grandi

estinzioni di massa”, attività di ricerca dell’AIRC);

• Progetto ”Materiali compositi” (Aereomodellismo) (quarto anno) • Progetto “Immagini letterarie” con rappresentazione teatrale “La ballata del vecchio

marinaio” da parte degli alunni (quarto anno)

• Problem Posing and Solving (PP&S) con utilizzo del software Maple (soprattutto classe terza e quarta).

• Partecipazione ad un concorso indetto dalla Fondazione CARIperugia Arte “Machiavelli e il mestiere delle armi” (quarto anno).

• Partecipazione ad un concorso Play Energy “La lente ad acqua” (quarto anno). • Partecipazione ad un concorso indetto da LIONS per “Le nuove povertà” (terzo anno)

(L’alunno Morganti Federico è risultato vincitore).

La classe, a gruppi, ha partecipato ai seguenti progetti:

“David giovani”, con visione in orario extrascolastico di film (quarto e quinto anno);

Progetto “Schermitutti” (quarto anno); Partecipazione alle attività di “FisicamenteInsieme”;

Partecipazione ad attività sportive;

Avviamento allo scii (quarto anno);

Partecipazione al progetto “Ballo delle debuttanti” (L’alunno Papini è risultato vincitore)

“Olimpiadi della Fisica” ;

“Olimpiadi della lingua italiana”;

Coro ed orchestra d’istituto;

Certificazioni di Lingua inglese (PET);

Numerosi studenti hanno conseguito le certificazioni ECDL;

Partecipazione al corso ECDL CAD;

Teatro e Laboratorio di Comunicazione (all’interno del quale l’alunno Faralli Leonardo ha completamente scritto il testo della rappresentazione teatrale per l’anno scolastico in corso);

Partecipazione “Giornata del volontariato”;

Partecipazione agli “Open days” di istituto;

Partecipazione alle attività di tutoring nei confronti degli allievi del biennio (terzo e quarto anno);

Partecipazione ad attività promosse da associazioni culturali presenti nel territorio;

Corso di scacchi;

Progetto Lettura;

“La scuola si apre al territorio: Sport, cultura e tradizione”

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Viaggi di istruzione ed uscite didattiche:

• Viaggio di istruzione a Vienna-Bratislava.

• Uscita didattica al Centro ENEA di Frascati.

• Uscita didattica a Firenze per la Visita agli Uffizi come “viaggio premio” per il primo premio conseguito al concorso “Machiavelli e il mestiere delle armi”.

Particolari premi ottenuti per la partecipazione a concorsi

• Primo premio per il progetto “Machiavelli e il mestiere delle armi”.

• Menzione speciale per il progetto “La lente ad acqua” nell’ambito del concorso Play Energy.

Progetti di mobilità studentesca internazionale individuale

L’alunna Sordi Sofia si è recata tre settimane in Inghilterra nell’ambito del Progetto “Leonardo” nell’anno scolastico 2014/2015.

Esperienze di alternanza scuola – lavoro

Baffoni Linda − 3 giorni: Golf club Perugia (a.s. 2013/2014) Bernetti Edoardo − 3 giorni: Coloriamo i cieli, Associazione Franco Rasetti,

Castiglion del Lago (a.s. 2013/2014) Faralli Leonardo − 3 giorni: Coloriamo i cieli, Associazione Franco Rasetti,

Castiglion del Lago (a.s. 2013/2014) Gonnelli Paolo Matteo − 3 giorni: Golf club Perugia (a.s. 2013/2014) Kahloun Mariem − 3 giorni: Golf club Perugia (a.s. 2013/2014) Morganti Claudia − 3 giorni: Golf club Perugia (a.s. 2013/2014) Paparella Giulia − 3 giorni: Coloriamo i cieli, Associazione Franco Rasetti,

Castiglion del Lago (a.s. 2013/2014 e a.s. 2014/2015) − 4 giorni: Associazione Franco Rasetti, Pozzuolo (a.s.

2014/2015) Papini Mattia − 3 giorni: Coloriamo i cieli, Associazione Franco Rasetti,

Castiglion del Lago (a.s. 2013/2014 e a.s. 2014/2015) Peccia Aurora − 3 giorni: Golf club Perugia (a.s. 2013/2014)

− 2 settimane: Hotel Vannucci Città della Pieve (a.s.2014/2015)

Quaranta Giulio − 3 giorni: Golf club Perugia (a.s. 2013/2014) Sordi Sofia − 3 giorni: Golf club Perugia (a.s. 2013/2014)

− 2 settimane: Ristorante La Cantina Castiglion del Lago (a.s.2014/2015)

Vaccaro Simone − 3 giorni: Coloriamo i cieli, Associazione Franco Rasetti, Castiglion del Lago (a.s. 2013/2014)

Valenza Veronica − 2 settimane: Museo Etrusco di Chiusi (a.s. 2013/2014) − 2 settimane: Hotel Vannucci Città della Pieve

(a.s.2014/2015)

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9

Obiettivi trasversali

Comportamentali

• Rispetto reciproco. • Attenzione. • Partecipazione attiva. • Dibattiti critici e costruttivi. • Capacità di collaborare in modo propositivo ed armonico.

Metodologici • Capacità di progettare e di organizzare il proprio lavoro. • Autonomia e responsabilità personale nello studio. • Capacità di lavorare in gruppo attraverso attività di ricerca e di confronto. • Capacità di selezione, organizzazione e rielaborazione personale.

Cognitivi • Rigore logico. • Capacità di analisi e di sintesi. • Senso critico. • Capacità di collegamento. Tipologie di insegnamento/apprendimento Metodi • Lezione frontale. • Dibattito e discussione in classe. • Lavori di gruppo. • Approfondimento personale

Strumenti

• Libri di testo, materiali per approfondimenti. • Laboratorio linguistico con aula LIM. • Laboratorio di informatica. • Laboratorio di scienze. • Laboratorio di fisica. • Biblioteca (Sala “Palomar”). • Strumenti audiovisivi. • Computer e strumenti multimediali. Modalità di insegnamento con metodologia CLIL Non sono stati affrontati moduli con questa metodologia didattica per mancanza di risorse umane.

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Verifica e valutazione Strumenti di verifica Formativa, per verificare la preparazione durante lo svolgimento di una unità didattica, e sommativa, per il voto finale, mediante: interrogazioni, compiti scritti, relazioni, prove di comprensione di testi, questionari ed altro.

Criteri globali di valutazione • Possesso dei contenuti. • Conoscenza dei linguaggi specifici. • Coerenza al quesito proposto. • Organizzazione logica. • Correttezza e rigore espositivo. • Capacità di contestualizzare. • Capacità di operare in gruppo. • Apporto critico individuale.

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11

Liceo Statale "Italo Calvino"

Città della Pieve

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

(valutazione in 15esimi)

Cognome : ………………………………………………………. Nome : ……….…………………………………. Classe 5° Sez. : ……….

TIPOLOGIA A: Analisi del testo

Indicatori

M

A

X.

Livelli di valutazione

Punteggio

corrispon

dente

al livello

Voto

Comprensione del

testo proposto

Comprende il testo

proposto in modo:

3

• Del tutto scorretto

• Parziale, poco articolato

• Semplice e corretto

• Articolato e puntuale

• Esauriente ed approfondito

0.2

1

2 2,5

3

Analisi del testo

proposto

Analizza il testo

proposto in modo:

4

• Incompleto, abbozzato e/o scorretto

• Incompleto, schematico e/o erroneo

• Completo, ma superficiale e/o con qualche inesattezza

• Semplice e corretto

• Pertinente e corretto

• Pertinente e articolato

• Esauriente ed approfondito

0.3

1,5

2

2,5 3

3,5

4

Interpretazione ed

approfondimenti

Interpreta e

contestualizza in

modo:

4

• Non riconoscibile

• Superficiale, disorganico, poco chiaro

• Superficiale, generico, non sempre corretto

• Limitato agli elementi essenziali

• Semplice e corretto

• Ampio ed organico

• Approfondito e documentato

0.25

1

2 2,5

3 3,5

4

Padronanza della

lingua italiana

(ortografia-

morfosintassi-lessico

4

• Numerosi e gravi errori; lessico non appropriato e/ o

ripetitivo

• Alcuni errori, talvolta gravi; lessico spesso non

appropriato e/o ripetitivo

• Alcuni errori; lessico semplice e spesso non appropriato

• Alcune imprecisioni; lessico semplice

• Alcune lievi imprecisioni; lessico appropriato

• Alcune lievi imprecisioni; lessico vario ed appropriato

• Elaborato corretto, lessico vario ed originale

0.25

1,5

2

2,5 3

3,5

4

Punteggio attribuito alla prova: …………/15

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12

Liceo Statale "Italo Calvino"

Città della Pieve

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

(valutazione in 15esimi)

Cognome : ……………………………………………………. Nome : ……….……………………………………. Classe 5° Sez. : ……….

TIPOLOGIA B: Articolo di giornale

Indicatori

M

A

X.

Livelli di valutazione

Punteggio

corrispon

dente

al livello

Voto

Rispetto delle consegne

(estensione-titolo-

destinazione editoriale)

1

• Mancato

• Parziale

• Corretto

0

0, 5

1

Padronanza della

lingua italiana

(ortografia-

morfosintassi-lessico)

3

• Numerosi e gravi errori; lessico non appropriato e/o ripetitivo

• Alcuni errori, talvolta gravi; lessico semplice e spesso non

appropriato

• Alcune imprecisioni; lessico semplice e non sempre appropriato

• Alcune imprecisioni, lessico semplice ma quasi sempre

appropriato

• Alcune lievi imprecisioni; lessico vario ed appropriato

• Elaborato corretto; lessico vario ed originale

0.2

1

1,5

2

2,5

3

Rispetto del registro stilistico (leggibilità dell’articolo-

congruenza con la destinazione editoriale-rispetto delle

regole della scrittura giornalistica)

2

• Mancato

• Limitato

• Accettabile

• Pieno

• Pieno ed efficace

0

0,5

1 1, 5

2

Conoscenza specifica

dell’argomento

Conosce il tema

proposto in modo:

3

• Insufficiente e/o scorretto

• Lacunoso e/o in parte scorretto

• Superficiale: si attiene esclusivamente ai dati dei documenti

• Semplice: aggiunge alcune informazioni ai dati dei documenti

• Puntuale: supporta i dati dei documenti con un discreto numero

di conoscenze

• Ampio ed approfondito: inserisce i dati dei documenti

all’interno di un quadro di conoscenze ampio ed approfondito

0.3

1

1,5

2 2,5

3

Utilizzo dei materiali

e loro rielaborazione

3

• Non usa i documenti o li fraintende

• Copia o usa in modo acritico qualche informazione tratta dai

documenti

• Riassume il contenuto dei documenti del dossier

• Utilizza i documenti del dossier per sviluppare l’argomento

• Analizza i documenti del dossier per trattare il tema con

qualche spunto di approfondimento

• Analizza ed interpreta i documenti del dossier per trattare il

tema in modo personale

0,3

1

1,5

2 2,5

3

Argomentazione e

strutturazione logica

del discorso

Sviluppa il discorso in

modo:

3

• Sconnesso ed oscuro

• Disordinato e poco chiaro

• Non sempre chiaro ed organico

• Sufficientemente chiaro ed organico

• Chiaro ed organico

• Chiaro, organico ed articolato in tutte le sue parti

0,2

1

1,5

2 2,5

3

Punteggio attribuito alla prova: …………/15

Page 13: a. s. 2015/2016...1 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “I. Calvino” Sede legale: Liceo Scientifico Città della Pieve – Via Marconi, snc – Tel 0578-297054 fax 0578-297207

13

Liceo Statale "Italo Calvino"

Città della Pieve

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

(valutazione in 15esimi)

Cognome : ……………………………………………………. Nome : ……….……………………………………. Classe 5° Sez. : ……….

TIPOLOGIA B: Saggio breve

Indicatori

M

A

X.

Livelli di valutazione

Punteggio

corrispon

dente

al livello

Voto

Rispetto delle consegne

1

• Mancato

• Parziale

• Corretto

0

0, 5

1

Padronanza della

lingua italiana

(ortografia-

morfosintassi-lessico)

3

• Numerosi e gravi errori; lessico non appropriato e/o ripetitivo

• Alcuni errori, talvolta gravi; lessico semplice e spesso non

appropriato

• Alcuni errori; lessico semplice e non sempre appropriato

• Alcune imprecisioni; lessico semplice ma quasi sempre

appropriato

• Alcune lievi imprecisioni; lessico vario ed appropriato

• Elaborato corretto; lessico vario ed originale

0,2

1

1,5

2

2,5

3

Rispetto del registro stilistico (leggibilità del saggio-

rispetto dei linguaggi specifici)

2

• Mancato

• Limitato

• Accettabile

• Pieno

• Pieno ed efficace

0

0,5

1 1,5

2

Conoscenza specifica

dell'argomento

Conosce il tema

proposto in modo:

3

• Insufficiente e/o scorretto

• Lacunoso e/o in parte scorretto

• Superficiale: si attiene esclusivamente ai dati dei documenti

• Semplice: aggiunge alcune informazioni ai dati dei documenti

• Puntuale: supporta i dati dei documenti con un discreto numero

di conoscenze

• Ampio ed approfondito: inserisce i dati dei documenti

all’interno di un quadro di conoscenze ampio ed approfondito

0.3

1

1,5

2 2,5

3

Interpretazione e

confronto dei

documenti

Confronta/interpreta

i dati nel seguente

modo:

3

• Non usa i documenti o li fraintende

• Copia o usa in modo acritico i documenti

• Copia ed elenca qualche informazione tratta dai documenti

• Utilizza alcune informazioni contenute nei documenti

• Utilizza varie informazioni contenute nei documenti, organizzandole a

sostegno della tesi

• Analizza ed utilizza molte informazioni contenute nei documenti,

organizzandole a sostegno della tesi in maniera articolata

0,3

1

1,5

2 2,5

3

Capacità di

argomentazione e

struttura logica

Qualità della tesi/

sviluppa il discorso in

modo:

3

• Tesi non espressa/ sconnesso ed oscuro

• Tesi accennata e non sviluppata coerentemente in tutto l’elaborato/

non sempre chiaro ed organico

• Tesi accennata e sviluppata solo in parte/ quasi sempre chiaro, ma non

sufficientemente organico

• Tesi riconoscibile/ sufficientemente chiaro ed organico

• Tesi evidente ed argomentata con coerenza/ chiaro ed organico

• Tesi originale e ben argomentata/ chiaro, organico ed articolato in

tutte le sue parti

0,2

1

1,5

2 2,5

3

Punteggio attribuito alla prova: …………/15

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14

Liceo Statale "Italo Calvino"

Città della Pieve

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

(valutazione in 15esimi)

Cognome : …………………………………………………. Nome : ……….…………………………………………. Classe 5° Sez. : ……….

TIPOLOGIA C: Tema di argomento storico

Indicatori

M

A

X.

Livelli di valutazione

Punteggio

corrispon

dente

al livello

Voto

Aderenza alla traccia

Risponde alle

richieste in modo:

2

• Molto parziale e/ o scorretto

• Superficiale e/ o incompleto

• Completo

• Completo e convincente

0

1

1,5 2

Conoscenza specifica

dell'argomento

Conosce il tema

proposto in modo:

4

• Insufficiente e/o scorretto

• Lacunoso e/o in parte scorretto

• Superficiale e/o con alcuni errori circoscritti

• Semplice e globalmente corretto

• Semplice e corretto

• Preciso e con qualche spunto di approfondimento

• Analitico e puntuale

• Ampio ed approfondito

0.3

1

1,5

2

2,5 3

3,5

4

Capacità di

documentare le

conoscenze, di

operare collegamenti

e di esprimere

valutazioni critiche

3

• Assente

• Scarsa

• Parziale

• Presente

• Presente con risultati interessanti

• Brillante ed originale

0.2

1

1, 5

2 2, 5

3

Padronanza della

lingua italiana

(ortografia-

morfosintassi-lessico)

3

• Numerosi e gravi errori; lessico non appropriato e/o

ripetitivo

• Alcuni errori, talvolta gravi; lessico semplice e

spesso non appropriato

• Alcuni errori; lessico semplice e non sempre

appropriato

• Alcune imprecisioni; lessico semplice ma quasi

sempre appropriato

• Alcune lievi imprecisioni; lessico vario ed

appropriato

• Elaborato corretto; lessico vario ed originale

0,2

1

1,5

2

2,5

3

Capacità di

argomentazione e

coerenza logica

Struttura l’elaborato

ed argomenta in modo:

3

• Sconnesso ed oscuro

• Disordinato e poco chiaro

• Non sempre chiaro ed organico

• Sufficientemente chiaro ed organico

• Chiaro ed organico

• Chiaro, organico ed articolato in tutte le sue parti

0,3

1

1,5

2 2,5

3

Punteggio attribuito alla prova: …………/15

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15

Liceo Statale "Italo Calvino"

Città della Pieve

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

(valutazione in 15esimi)

Cognome : ……………………………………………………. Nome : ……….……………………………………. Classe 5° Sez. : ……….

TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale

Indicatori

M

A

X.

Livelli di valutazione

Punteggio

corrispon

dente

al livello

Voto

Aderenza alla traccia

Risponde alle

richieste in modo:

2

• Molto parziale e/ o scorretto

• Superficiale e/ o incompleto

• Completo

• Completo e convincente

0

1

1,5 2

Conoscenza specifica

dell'argomento

Conosce il tema

proposto in modo:

4

• Insufficiente e/o scorretto

• Lacunoso e/o in parte scorretto

• Superficiale e/ o con alcuni errori circoscritti

• Semplice e globalmente corretto

• Semplice e corretto

• Preciso e con qualche spunto di approfondimento

• Analitico e puntuale

• Ampio ed approfondito

0.3

1

1,5

2

2,5 3

3, 5

4

Padronanza della

lingua italiana

(ortografia-

morfosintassi-lessico)

3

• Numerosi e gravi errori; lessico non appropriato e/o

ripetitivo

• Alcuni errori, talvolta gravi; lessico semplice e spesso

non appropriato

• Alcuni errori, lessico semplice e non sempre appropriato

• Alcune imprecisioni; lessico semplice ma quasi sempre

appropriato

• Alcune lievi imprecisioni; lessico vario ed appropriato

• Elaborato corretto; lessico vario ed originale

0.2

1

1,5

2

2,5

3

Valutazioni critiche e

personali

2

• Non rilevabili

• Superficiali e/ o scarsamente presenti

• Presenti in maniera diffusa

• Presenti in maniera diffusa ed originali

0,2

1

1,5 2

Capacità di

argomentazione e

coerenza logica

Struttura l’elaborato

ed argomenta in modo:

4

• Sconnesso ed oscuro

• Disordinato e poco chiaro

• Non sempre chiaro ed organico

• Quasi sempre chiaro, ma non sufficientemente organico

• Sufficientemente chiaro ed organico

• Chiaro, organico ed articolato

• Chiaro, organico, convincente ed articolato in tutte le

sue parti

0,3

1

1,5

2

2,5 3,5

4

Punteggio attribuito alla prova: …………/15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA (matematica) Sezione A: Valutazione PROBLEMA

INDICATORI LIVELLO DESCRITTORI Punti

Comprendere

Analizzare la situazione problemati-ca, identificare i dati ed interpretarli.

L1 (0-4)

Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni. Non utilizza i codici matematici grafico-simbolici.

L2 (5-9)

Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.

L3 (10-15)

Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpre-tando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostan-te lievi inesattezze.

L4 (16-18)

Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le infor-mazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.

Individuare

Mettere in campo strategie risolutive e individuare la strategia più adatta.

L1 (0-4)

Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.

L2 (5-10)

Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; ed usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qual-che errore gli strumenti formali opportuni.

L3 (11-16)

Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed le possibili relazioni tra le variabili e le utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni anche se con qualche incertezza.

L4 (17-21)

Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici. Indi-vidua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali anche non standard.

Sviluppare il processo risolutivo

Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e cor-retta, applicando le regole ed ese-guendo i calcoli necessari.

L1 (0-4)

Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.

L2 (5-10)

Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con nume-rosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il pro-blema.

L3 (11-16)

Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è gene-ralmente coerente con il problema.

L4 (17-21)

Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo anali-tico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.

Argomentare Commentare e giustificare opportu-namente la scelta della strategia ap-plicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati.

L1 (0-3)

Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.

L2 (4-7)

Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategi-a/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

L3 (8-11)

Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.

L4 (12-15)

Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima pa-dronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.

TOTALE

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17

Sezione B: QUESITI*

Calcolo del punteggio Totale

PUNTEGGIO SEZIONE A (PROBLEMA)

PUNTEGGIO SEZIONE B (QUESITI)

PUNTEGGIO TOTALE

Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

Punti 0-4 5-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Voto assegnato ____ /15 Il docente

……………………………………

*i punteggi parziali dei quesiti vengono forniti dal ministero

CRITERI

Quesiti

(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5)

P.T.

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10

COMPRENSIONE e CONOSCENZA

Comprensione della richiesta.

Conoscenza dei contenuti matematici.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-3)

___

(0-3)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE

Abilità di analisi.

Uso di linguaggio appropriato.

Scelta di strategie risolutive adeguate.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-3)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO

Correttezza nei calcoli.

Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure

anche grafiche.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

ARGOMENTAZIONE

Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.

(0-3)

___

(0-3)

___

(0-4)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-4)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

Punteggio totale quesiti

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18

Griglia terza prova

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19

I.I.S. “Italo Calvino” – Città della Pieve (PG)

ESAME DI STATO 2015/2016

COMMISSIONE …………………

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO CANDIDATA/O ……………………………………….. DATA ……………….

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Percorso proposto dal

candidato

Elaborazione personale ampia ed originale 3 Argomentazione chiara ed adeguatamente articolata 2 Trattazione semplice e poco approfondita 1

Conoscenza degli

argomenti

Presenta conoscenze esaurienti e approfondite in modo autonomo 12 Presenta conoscenze approfondite 11 Presenta conoscenze ampie 10 Presenta conoscenze articolate 9 Presenta conoscenze essenziali 8 Presenta conoscenze superficiali 7 Presenta conoscenze superficiali e approssimative 6 Presenta conoscenze limitate e disomogenee 5 Presenta conoscenze scarse 4 Presenta conoscenze frammentarie 3 Presenta conoscenze molto frammentarie e con errori rilevanti 2 Non presenta conoscenze 1

Capacità di analisi, di sintesi e

di rielaborazione

Analizza, collega e rielabora in modo originale e critico 9 Analizza, collega in modo efficace con qualche spunto critico 8 Analizza, collega in modo efficace 7 Analizza i concetti chiave, stabilisce semplici collegamenti 6 Analizza alcuni concetti di base con limitati collegamenti 5 Individua i concetti chiave con collegamenti disorganici 4 Individua solo alcuni concetti e non opera collegamenti 3 Individua pochi concetti e li collega in modo incoerente 2 Non individua i concetti chiave 1

Competenze linguistiche

Si esprime in modo fluido, con lessico ricco e vario 6 Si esprime in modo sicuro e pertinente 5 Si esprime in modo corretto e lineare 4 Si esprime in modo elementare e poco specifico 3 Si esprime in modo incerto ed impreciso 2 Si esprime in modo scorretto e con improprietà 1

N. B.: Le voci con sfondo grigio rappresentano il livello di sufficienza per ogni indicatore.

Totale ……../30 La Commissione: Il Presidente:

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Scheda informativa sulle prove simulate Tipo di prova

Data Durata ore

Materie

1a prova 19 Aprile 2016 6 ore Italiano

2a prova 10 Dicembre 2015 6 ore Matematica (simulazione ministeriale)

2° prova 25 Gennaio 2016 6 ore Fisica (simulazione ministeriale)

2a prova 29 Aprile 2016 6 ore Matematica (simulazione ministeriale)

3a prova 17 Febbraio 2016 3 ore e mezzo

Tipologia A (Filosofia, Scienze, Inglese, Storia dell’arte)

3a prova 19 Marzo 2016 3 ore e mezzo

Tipologia B (Storia, Scienze, Inglese, Storia dell’arte)

3a prova 3 Maggio 2016 3 ore e mezzo

Tipologia A (Filosofia, Scienze, Inglese, Storia dell’arte)

Nota: i testi delle prove simulate sono riportati negli appositi allegati; per quanto concerne la tipologia della terza prova scritta, il Consiglio di classe sottolinea che la tipologia A consente di effettuare una valutazione più puntuale delle competenze degli studenti di questa classe.

La simulazione di fisica non è stata valutata dal docente.

Città della Pieve, 12 maggio 2016

Il Docente coordinatore Il Dirigente Scolastico

(Prof.ssa Daniela Scaramelli) (Prof. ssa Rita Albani)

ELENCO FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE:

Docente Disciplina d’insegnamento Firma

Lucia Annunziata Lingua e letteratura italiana Lingua e letteratura latina

Simonetta Baldoni Storia e Filosofia

Daniela Scaramelli Matematica

Danilo Cicioni Fisica

Daniela Locritani Scienze naturali

Maria Luisa Meo Inglese

Valeria Giovagnoli Disegno e Storia dell’arte

Emilietta Becciolotti Scienze motorie e sportive

Fabio Taralla Religione

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21

Allegato 1

SCHEDA DISCIPLINARE

Disciplina Docente Lingua e Letteratura Italiana ANNUNZIATA LUCIA

Testi e materiali Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria: Il piacere dei testi, volumi 4,5,6 Paravia-Pearson E. Degl’Innocenti: Laboratorio delle competenze linguistiche, Paravia-Pearson Dante Alighieri, Paradiso, a cura di Bosco- Reggio, Le Monnier Materiale integrativo fornito dall’insegnante o frutto di ricerca autonoma Metodologia didattica Lezione frontale Discussioni e dibattiti Attività di approfondimento individuale e/o di gruppo Elaborazione di schemi e di mappe concettuali Lettura integrale di opere Visione di opere teatrali e cinematografiche Strumenti di verifica Orale : Analisi e commento dei testi Esposizione argomentata su tematiche generali o specifiche o sull’analisi testuale Colloquio volto ad accertare la capacità di orientarsi nell’ambito della disciplina e di operare collegamenti interdisciplinari Scritta : Componimenti che sviluppino argomentazioni con coerenza e completezza Analisi di vari tipi di testo letterario e non letterario Articoli di giornale Saggi brevi Schede di lettura Trattazioni sintetiche di argomenti Questionari a risposta aperta di rilevazione delle conoscenze Sintesi di testi secondo precisi parametri di estensione Obiettivi attesi Conoscere: Conoscere autori, testi, opere, correnti, generi, epoche storico-culturali, figure retoriche, forme metriche che sono oggetto di trattazione. Ampliare il vocabolario conosciuto e approfondire la conoscenza del linguaggio specifico della disciplina. Conoscere i periodi culturali oggetto di studio attraverso le opere, il pensiero, la poetica degli autori esaminati. Approfondire la conoscenza della realtà contemporanea. Saper fare: Analizzare i testi a differenti livelli. Individuare gli elementi di continuità e di rottura rispetto alla tradizione.

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Operare collegamenti all’interno della disciplina e tra differenti discipline. Argomentare in modo coerente e convincente le proprie idee. Inserire i principali fenomeni letterari italiani in un contesto europeo. Cogliere la valenza ermeneutica posseduta dalla letteratura nei confronti della realtà. Riconoscere le strutture della lingua e i fenomeni linguistici. Confrontare, da un punto di vista sia tematico che formale, un testo con altri testi e la poetica di un autore con quelle di altri autori. Mettere in rapporto il testo con le caratteristiche tipiche del genere letterario a cui appartiene e con il contesto storico, culturale, artistico nel quale è prodotto. Produrre testi scritti di diverso tipo (conformi alle prove dell'esame di stato), disponendo di ade-guate tecniche compositive e sapendo orientarsi anche riguardo al registro formale e ai linguaggi specifici da adottare. Obiettivi raggiunti La classe ha mostrato durante il percorso un discreto interesse per la disciplina e un certo impe-gno nello studio dei suoi contenuti, pur in presenza di alcuni studenti che hanno rivelato qualche difficoltà a colmare lacune preesistenti e persistenti. La fisionomia del gruppo vede un insieme abbastanza omogeneo di allievi disponibili alla partecipazione e al dialogo educativo che nel tri-ennio hanno formato un discreto spirito critico e la capacità di lavorare in modo autonomo; la strutturazione del gruppo ha garantito anche un supporto a chi è caratterizzato da più modeste capacità di rielaborazione. La maggioranza degli studenti ha elaborato un metodo di studio piut-tosto efficace, anche se l’esposizione orale in qualche caso deve essere un po’ più puntuale e a-nalitica e l’esposizione scritta risente, in alcuni casi, di carenze ortografiche e grammaticali che potrebbero compromettere la qualità complessiva della prova. La classe nel triennio ha compiuto un percorso di maturazione sotto il profilo dell’attenzione cri-tica nei confronti del mondo esterno e delle problematiche d’attualità, cui gli studenti hanno la-vorato in vari ambiti e progetti (poesia, teatro civile, educazione alla legalità e cittadinanza…). Il percorso squisitamente disciplinare è risultato un po’ rallentato dalla scelta di dedicarsi anche all’approfondimento di temi di carattere extradisciplinare, correlati alla partecipazione della classe a progetti di vario genere e questo ha portato ad affrontare un numero non troppo ampio di argomenti, inferiore a quello previsto nella programmazione iniziale. Al centro del percorso sono state poste le linee di svolgimento della storia letteraria italiana, in-serita in un contesto europeo, e l'analisi di testi particolarmente significativi, visti nel rapporto forma-contenuto Gli obiettivi prefissati sono stati conseguiti in modo complessivamente discreto. Nell’ambito delle conoscenze, il livello raggiunto non è omogeneo, dal momento che per alcuni alunni la preparazione può risultare meno solida a causa di un impegno a volte superficiale o per il permanere di alcune lacune nelle abilità di base; tuttavia, la maggioranza della classe ottiene risultati discreti e un gruppo di allievi perviene ad esiti migliori. Analoga situazione si registra per il livello delle competenze e delle capacità: anche se quasi tut-ti gli alunni hanno studiato con una certa costanza nel corso del triennio, manifestando interesse verso la disciplina, e quasi tutti hanno migliorato le loro competenze espositive, sia orali che scritte, non tutti hanno affinato le capacità di analisi e di sintesi, riuscendo ad operare collega-menti e confronti in maniera autonoma e consapevole e alcuni manifestano ancora qualche diffi-coltà nella rielaborazione autonoma dei contenuti, qualche difficoltà espressiva ed imprecisioni ed incertezze nella fase di analisi e di sintesi. La valutazione ha tenuto conto della conoscenza dei contenuti, della capacità di analizzare i te-sti, della capacità di orientarsi nella discussione, della capacità di cogliere gli elementi essenziali

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e selezionare l’importanza delle questioni all’interno delle problematiche affrontate, della capa-cità di controllo della forma linguistica nella produzione scritta e orale. Per le Griglie di valutazione delle prove scritte si rimanda agli allegati Organizzazione dei contenuti in sequenza di apprendimento o unità didattiche Nel corso dell’anno si è puntato a delineare lo sviluppo della letteratura italiana, nel più ampio quadro delle letterature europee, a partire dalle novità della poetica tardo settecentesca fino ad arrivare ad alcune delle forme e delle istanze culturali dei nostri giorni. In particolare, il lavoro è stato impostato sulla conoscenza dei caratteri e delle linee di sviluppo del genere romanzo, attraverso lo svolgimento di un modulo di lettura e di analisi di alcune ope-re della Letteratura italiana ed europea realizzato nel corso del triennio in cui ho lavorato con la classe. Per la poesia si è scelto di privilegiare la conoscenza di alcuni autori e prodotti legati ad ambiti storico – culturali diversi, al fine di comporre un quadro d’insieme del genere a partire dalle forme della poesia romantica fino alle fondamentali novità della lirica di inizi Novecento. Infine, uno sguardo privilegiato è stato rivolto durante il triennio all’opera dantesca

• “Il poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra” – Lettura ed esegesi di alcuni canti del Paradiso.

Degli autori citati sono oggetto di studio: la vita, le opere principali, i temi, lo stile. Gli autori e le correnti vengono collocati nel loro contesto storico-culturale. Per il dettaglio dei contenuti si rinvia al programma svolto.

• Neoclassicismo e Preromanticismo. Il romanzo epistolare e sentimentale: Le Ultime let-tere di Jacopo Ortis

• L’Età della Restaurazione: Il Romanticismo • Ritratto d’autore: Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi • Obiettivo sull’opera: I Promessi Sposi e I Canti • Naturalismo e Verismo: il romanzo sperimentale di Zola; la novella e il romanzo veristi • Ritratto di autore: Giovanni Verga • Decadentismo, Simbolismo, Estetismo: da Huysmans a D’Annunzio • Ritratto d’autore: Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio • Obiettivo sull’opera: Myricae e Alcyone • La crisi del razionalismo: Pirandello, Svevo, Tozzi • Autori della Grande Guerra • Le Avanguardie artistico-letterarie • Il Neorealismo: Primo Levi, Mario Rigoni Stern • La poesia del Novecento: Ungaretti, Quasimodo, Saba, Montale • La letteratura drammatica da Pirandello a Fo

La Docente Prof.ssa Lucia Annunziata

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Allegato 2

SCHEDA DISCIPLINARE

Disciplina Docente

Lingua e Letteratura Latina ANNUNZIATA LUCIA Testi e materiali Garbarino / Pasquariello: Colores, voll. 2 e 3, Paravia Materiale integrativo fornito dall’insegnante Metodologia didattica Lezioni frontali Analisi e commento dei testi Strumenti di verifica Verifiche orali e scritte (Trattazioni sintetiche di argomenti e quesiti a risposta singola) Obiettivi attesi Conoscenze: Conoscenza dei caratteri della Letteratura latina nel suo sviluppo storico Conoscenza dei caratteri distintivi dei generi letterari oggetto di studio Conoscenza dei legami di continuità tra cultura classica e cultura europea Competenze: Saper descrivere i caratteri salienti dello sviluppo della letteratura latina Saper inquadrare autori ed opere nel contesto storico Saper operare collegamenti di carattere disciplinare ed interdisciplinare Saper cogliere i legami di continuità tra la cultura classica e quella europea Saper comprendere, analizzare e valutare, sotto il profilo del contenuto, dell’ideologia e dello stile i testi presi in esame Obiettivi raggiunti Il profilo è quello di una classe dal profilo abbastanza omogeneo in cui è presente un gruppo di studenti dotati di buone capacità, ma in cui quasi tutti sono propensi ad un impegno serio e per-tanto la classe, nel suo complesso, ha dimostrato un discreto interesse per la disciplina, soprat-tutto nei suoi contenuti letterari e storico-culturali. Gli obiettivi relativi allo studio della letteratura e all’analisi e comprensione dei testi in traduzio-ne italiana sono stati raggiunti, nella loro globalità, da quasi tutti gli alunni che hanno ottenuto risultati nel complesso discreti, che naturalmente variano anche in modo consistente in relazione alle diverse attitudini individuali, all’impegno e alle competenze maturate nel percorso di studio.

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Nel corso dell’anno, a causa di ritardi accumulati negli anni precedenti – in cui si era puntato maggiormente al consolidamento dei contenuti linguistici della disciplina- si è partiti con il deli-neare lo sviluppo della letteratura latina fin dall’età augustea. Questa situazione, pur nell’accresciuta mole di lavoro, ha consentito di delineare un quadro di più ampio respiro delle trasformazioni politiche, sociali e culturali che hanno investito la civiltà romana nel corso dei secoli. Presentazione sintetica dei contenuti (Per il dettaglio si rimanda ai Programmi svolti). L’Età augustea: Virgilio, Orazio, i poeti elegiaci: Tibullo e Properzio ; Ovidio. La Storiografia e Tito Livio. L’Età giulio - claudia: Seneca, Lucano, Petronio, Persio. L’Età dei Flavi: Marziale, Plinio il vecchio, Quintiliano, i Poeti epici. L’Età di Traiano: Plinio il giovane, Tacito, Svetonio L’Età di Adriano e degli Antonini: poetae novelli, Frontone, Apuleio. La lettura e l’analisi di diversi brani hanno accompagnato la conoscenza di alcuni autori. La Docente (Prof.ssa Lucia Annunziata)

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SCHEDA DISCIPLINARE Disciplina Docente Ore di lezione effettuate STORIA Simonetta Baldoni

45 fino al 15/05/2016 7 previste fino all’8/06/2016

Libro di testo in adozione: . Giardina,G. Sabbatucci ,V. Vidotto;Nuovi profili storici, Laterza voll.,3.

OBIETTIVI ATTESI:conoscenze e competenze

• Acquisizione delle linee fondamentali dello sviluppo storico da fine ottocento fino al

1970 circa con particolare riferimento alla storia Italina • Padronanza del lessico storico e dei nodi concettuali necessari a descrivere lo sviluppo

complessivo delle vicende storiche del periodo trattato • Abilità nel muoversi in modo sincronico e diacronico all’ interno delle problematiche

storiche,dimostrando capacità di analisi e utilizzo del lessico specifico • Capacità di rielaborare in modo autonomo e pertinente le conoscenze storiche cercando,

per quanto possibile,di usarle come strumenti per la conoscenza e comprensione del mondo contemporaneo

• Acquisizione di un’ identità culturale e sociale,fondamentale per la formazione di un cittadino consapevole dei propri diritti, ma anche dei propri doveri

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Nel corso di questi ultimi due anni liceali l’interesse e la partecipazione degli studenti al dialogo educativo sono andati crescendo questo ha inciso positivamente sul profitto globale Nel corso dell’anno scolastico sono state approfondite le tematiche che hanno suscitato negli studenti maggiore interesse . Un gruppo di studenti ha raggiunto una preparazione valida , frutto di uno studio serio e per alcuni, pochi, anche critico e personale; per gli altri studenti la preparazione può ritenersi mediamente quasi discreta

METODOLOGIA DIDATTICA

Il lavoro didattico è stato organizzato prevalentemente nella forma della lezione frontale, anche se non sono mancati momenti di dibattito e di discussione. Ma poiché un ‘adeguata formazione critica relativa al”fatto storico” non può prescindere dalla storiografia, lo studio manualistico è stato integrato con brani di storiografia .Ricerche ed approfondimenti individuali hanno fornito inoltre alla classe occasioni di confronto rilevanti e momenti di crescita importanti.

TIPLOGIA DELLE VERIFICHE

La verifica dei processi di apprendimento è stata fatta tramite momenti diversificati:interrogazione tradizionale, interventi motivati durante la lezione, verifiche scritte formulate secondo le tipologie della “terza prova. Prioritaria ,in ogni modo , è stata la dimensione dialogica tesa ad evidenziare, non solo i contenuti acquisiti ma anche, e soprattutto, le capacità di analisi e di collegamento

Allegato n. 3

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ELEMETI DI VALUTAZIONE

• Conoscenza delle strutture fondamentali del discorso storico • Uso consapevole delle procedure logiche del discorso • Sicurezza nelle conoscenze,esposizione corretta e con linguaggio pertinente • Capacità di organizzare i dati e porli in relazione • Capacità di giudizio autonomo e motivato

CONTENUTI

I l primo novecento in Italia e in Europa. La prima guerra mondiale e la rivoluzione russa. Il primo dopoguerra in Italia e in Europa. I totalitarismi:fascismo,nazismo e stalinismo. Dalla crisi del 1929 alla seconda guerra mondiale. La seconda guerra mondiale. Il dopoguerra in Italia e in Europa. Il mondo diviso. L’Italia dal1948 agli anni del” centro sinistra”. L’Italia tra sviluppo e crisi, la fine della prima Repubblica Distensione e confronto. Gli organismi internazionali.

Città della Pieve, 12 maggio2016 Simonetta Baldoni

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SCHEDA DISCIPLINARE Disciplina Docente Ore di lezione effettuate FILOSOFIA Simonetta Baldoni

98 fino al 15/05/2016 11 previste fino all’8/06/2016

Libro di testo :Abbagnano, Fornero” Percorsi di filosofia .Storia e temi” ed Paravia volumi: . 2 B-3°A -3B.

OBIETTIVI ATTESI: conoscenze e competenze. • Acquisizione delle linee fondamentali dello sviluppo del pensiero filosofico da kant

alle principali correnti filosofiche del ‘900 • Padronanza del linguaggio filosofico specifico degli autori trattati e del linguaggio fi-

losofico in generale • Capacità di saper formulare domande significative su di sé e sul mondo, partendo dal

vissuto personale,e di saper confrontare tali domande con quelle poste dai filoso-fi,anche attraverso un confronto diretto con i testi.

• Dimostrare conoscenza,capacità d’analisi e comprensione delle differenti teorie filo-sofiche e saper rispondere agli stessi problemi in modo alternativo ,utilizzando diffe-renti modelli concettuali

• Interpretare in modo personale i testi ed in generale saper rielaborare in modo auto-nomo e pertinente i contenuti disciplinari acquisiti

• Usare la strumentazione critica che la disciplina offre per un approccio consapevole e personale alla realtà che li circonda

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La partecipazione degli studenti al dialogo educativo e l’interesse per le tematiche studiate nel corso del secondo biennio e dell’ultimo anno sono andate migliorando incidendo positivamente sul profitto globale della classe. Un ristretto gruppo di studenti ha conseguito un profitto buono raggiungendo quasi tutti gli obiettivi ed espone i contenuti con una certa chiarezza e competenza e talora anche in modo personale; altri vi si sono discretamente avvicinati. I pochi restanti hanno compreso le tematiche basilari che riferiscono con consapevolezza ed espongono con sufficiente chiarezza, pertanto il loro profitto è comunque pienamente sufficiente.

METODOLOGIA DIDATTICA:

Il lavoro didattico è stato organizzato prevalentemente nella forma della lezione frontale, integrata da ampli momenti di dibattito e di discussione, stimolati anche dall’approccio diretto al testo filosofico.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE:

La verifica dei processi di apprendimento è avvenuta attraverso momenti diversificati: interrogazione tradizionale, interventi durate le lezioni, verifiche scritte formulate secondo le varie tipologie della “terza prova”. Prioritaria,comunque,è rimasta la dimensione dialogica tesa ad evidenziare non solo i contenuti acquisiti ma anche e soprattutto le capacità di analisi e di collegamento anche interdisciplinare.

Allegato n. 4

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ELEMENTI DI VALUTAZIONE

• Conoscenza delle strutture fondamentali del discorso filosofico • Uso consapevole delle procedure logiche del discorso • Sicurezza nelle conoscenze,esposizione corretta e con linguaggio pertinente • Capacità di organizzare i dati e porli in relazione • Capacità di giudizio autonomo e motivato

CONTENUTI

• Kant • Dal criticismo all’idealismo • Fichte • Schelling • La filosofia romantica • Hegel • I post –hegeliani: destra e sinistra hegeliana,Feuerbach e l’alienazione religiosa. • Comte: Corso di filosofia positiva. • Il Positivismo:caratteri generali. • Marx. • Schopenhauer. • Kierkegaard. • Nietzsche. • Freud. • Heidegger: Essere e tempo • Popper • Jonas(autore ancora da trattare)

Città della Pieve, 12 Maggio2016 Simonetta Baldoni

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Allegato 5

SCHEDA DISCIPLINARE

Disciplina Docente Ore di lezione effettuate LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

MEO MARIA LUISA 92 fino al 15/05/2016 10 previste fino all’8/06/2016

TESTI E MATERIALI Il testo di riferimento è Marina Spiazzi, Marina Tavella, Margaret Layton, Performer Culture & Literature 2 e 3, Zanichelli Il testo è stato integrato con fotocopie da altri testi, slide e video. METODOLOGIE DIDATTICHE Il metodo seguito ha cercato di integrare strategie diverse: lezione frontale, attività di note-taking, domande-risposte di comprensione, lettura collettiva, pair-work, rielaborazioni orali, ricerca. Gli studenti sono stati stimolati ad una partecipazione diretta e attiva. STRUMENTI DI VERIFICA Accanto a verifiche quasi quotidiane di lettura, comprensione, rielaborazione e ascolto, sono state effettuate verifiche sommative al termine di articolazioni compiute del percorso programmato. Le verifiche scritte sono state finalizzate ad accertare capacità di comprensione di testi di diverso genere , di conoscenza , di organizzazione del pensiero e di correttezza formale. Quelle orali hanno teso a individuare conoscenze e capacità di espressione dei contenuti in termini autonomi e con un uso appropriato della lingua. OBIETTIVI ATTESI L’obiettivo primario è quello di far acquisire agli studenti competenze linguistiche unite ad una solida formazione culturale che permetta loro di affrontare la realtà e la sua complessità Obiettivi trasversali di tipo metodologico-cognitivo quali: compiere operazioni di astrazione, selezione, sintesi e collegamento, organizzare un percorso conoscitivo autonomo ( gestione dei tempi, ricerca, selezione, rielaborazione) Conoscere:

- Acquisire i contenuti proposti e concernenti lo sviluppo letterario dal secondo 1800 al secondo 1900

Saper fare:

- saper leggere e comprendere testi di diverso genere, sintetizzare, rielaborare usando mezzi espressivi e linguaggi adeguati e personalizzati.

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OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha sempre risposto in modo positivo alle proposte di studio mostrando interesse e affidabilità. Le attività di classe sono state svolte con ordine e buona disponibilità anche se spesso sono state necessarie sollecitazioni per ottenere slancio reattivo. Lo studio personale è stato generalmente puntuale. Da un punto di vista delle competenze comunicative la maggior parte degli studenti è in possesso di buone competenze e precisamente è in grado di comprendere alla lettura testi di diverso genere, di sintetizzare e rielaborare in modo autonomo. La forma scritta è abbastanza corretta e coerente nello sviluppo; quella orale sostanzialmente appropriata e personale. ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI IN MODULI I contenuti letterari sono stati sviluppati secondo quattro articolazioni. La prima ha focalizzato la seconda parte del XIX secolo e ha affrontato due momenti:

- La cultura Vittoriana e Charles Dickens - La cultura estetica e Oscar Wilde.

La seconda articolazione si è incentrata sulla prima parte del XX secolo con particolare riferimento al Modernismo e tre autori

- Thomas Stearns Eliot e la poesia dell’ansia - James Joyce e Virginia Woolf quali interpreti del romanzo del flusso di coscienza

La terza articolazione ha evidenziato il tema della distopia nei romanzi di George Orwell. La quarta parte ha preso in esame le tendenze del secondo dopoguerra con particolare riferimento al teatro della rabbia esistenziale-sociale (John Osborne) e dell’assurdo (Samuel Beckett). Ogni sezione è stata approfondita attraverso una precisa contestualizzazione storica e sociale. Per i contenuti analitici dei singoli moduli, si rimanda al programma disciplinare.

Il Docente Prof. ssa Maria Luisa Meo

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SCHEDA DISCIPLINARE Disciplina Docente Ore di lezione effettuate Matematica SCARAMELLI

DANIELA 106 fino al 15/05/2016 10 previste fino all’8/06/2016

TESTI E MATERIALI L.Sasso, “Nuova Matematica a colori, edizione blu”, PETRINI editore METODOLOGIE DIDATTICHE

• Metodi e tecniche

L’organizzazione dell’attività è stata per unità didattiche e si è proceduto per lezione frontale e dialogata; si è cercato di introdurre, quando è stato possibile, le varie tematiche in forma problematica, per stimola-re la partecipazione attiva degli studenti, facendo una successiva analisi e correzione dei contributi emer-si dalle intuizioni o osservazioni dei singoli alunni, per una corretta esposizione dell’argomento. Si sono svolti esercizi di tipo applicativo, esercitazioni guidate di quesiti e problemi per consolidare i contenuti studiati e per acquisire una sicura padronanza del calcolo. Nel secondo biennio la classe ha acquisito la padronanza del software Maple con cui sono stati svolti an-che alcuni elaborati scritti durante gli anni passati. Sempre nell’ambito del progetto PP&S (Problem Po-sing and solving) i ragazzi hanno saltuariamente lavorato sulla piattaforma Moodle del progetto stesso.

• Strumenti

Libro di testo; computer; calcolatrice, lavagna, software Maple, applicazioni per telefoni e tablet con si-mulatori di grafici, ecc. STRUMENTI DI VERIFICA Le verifiche sono state di tre tipi : 1) Verifiche formative in itinere consistenti in :

• correzione di esercizi svolti a casa; • discussione guidata su argomenti significativi; • verifica individuale delle conoscenze ed abilità acquisite.

2) Verifiche sommative valide per l’orale consistenti in: • interrogazioni individuali, con richiesta di risoluzione di esercizi, domande sui contenuti studiati,

richiesta di concetti teorici. 3) Verifiche sommative valide per lo scritto, consistenti in :

• verifiche scritte tradizionali con esercizi di comprensione ed applicazione riguardanti gli argo-menti studiati;

• Simulazioni di prove di esame.

Nel corrente anno scolastico sono state effettuate 6 prove sommative nel primo quadrimestre e 4 prove sommative nel secondo quadrimestre.

Allegato n. 6

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Criteri di valutazione • Impostazione metodologica. • Sviluppo coerente dell'elaborato. • Chiarezza e correttezza formale. • Considerazione del calcolo come uno strumento e non come fine ultimo, ma, comunque, valuta-

zione attenta degli errori di calcolo che stravolgono il procedimento dell’esercizio e quindi la so-luzione formale di quest’ultimo.

• Valorizzazione di soluzioni sintetiche e/o originali. • Valutazione anche di soluzioni parziali di quesiti.

OBIETTIVI ATTESI

• Saper analizzare la situazione problematica, identificare i dati, interpretarli e formalizzarli in lin-guaggio matematico.

• Essere in grado di individuare strategie risolutive attraverso una modellizzazione del problema e scegliere la strategia più adatta.

• Saper risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.

• Saper commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati, utilizzando un linguaggio specifi-co appropriato.

OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe VA, sin dal biennio ha presentato un quadro abbastanza buono dal punto di vista matematico, gli alunni si sono sempre impegnati ed hanno lavorato con impegno costante. Il metodo di studio si è fortificato nel triennio ed ha fatto pervenire a risultati mediamente più che buoni. Tutti gli alunni sono in grado di applicare formule e procedimenti strutturati, qualche alunno necessita invece di suggerimenti e di input per la risoluzione di problemi che richiedono un maggior grado di ragionamento. Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi la classe si può suddividere in tre gruppi:

• Alcuni alunni della classe hanno acquisito una padronanza più che buona delle abilità stru-mentali e capacità di risolvere, quasi sempre autonomamente, situazioni problematiche, interve-nendo criticamente e costruttivamente al dialogo scolastico, evidenziando capacità di rielabora-zione ed abilità nell’esporre le proprie conoscenze in forma corretta. • La maggior parte degli alunni è pervenuta a buoni risultati grazie all’interesse, all’impegno nello studio e all’applicazione. • Solo qualche alunno ha evidenziato, saltuariamente, lacune e difficoltà negli elaborati scritti, necessitando di essere guidato nella risoluzione di problemi, ma raggiungendo nel complesso va-lutazioni sufficienti.

I risultati delle simulazioni della seconda prova sono stati nella media positivi, sebbene si registri qualche sporadica insufficienza, seppur non grave. ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI IN MODULI Contenuti qualificanti

Conoscenze

Tempi

Funzioni reali in una variabile reale

Funzioni reali di variabili reali, limiti di funzioni, funzioni continue e discontinue.

Settembre Ottobre Novembre

Derivata di una funzione Definizione di derivata di una funzione, derivata di funzioni ele-mentari, regole di derivazione, teoremi sul calcolo delle deriva-te; applicazioni alla geometria e alla fisica. Massimi e minimi re-lativi di una funzione, flessi. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale (Fermat, Rolle, Lagrange, Cauchy, De l’Hopital)

Novembre Dicembre Gennaio

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Studi di funzione Studio dell’andamento di una funzione di vario tipo e problemi relativi. Problemi di massimo e minimo.

Gennaio

Risoluzione approssimata di equazioni

Separazione grafica delle radici. Metodo di bisezione e di Newton.

Febbraio

Integrali Integrale indefinito e metodi di integrazione. Integrali definiti; teorema della media e teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di aree e volumi. Integrali impro-pri.

Febbraio Aprile

Integrazione numerica Metodo dei rettangoli. Metodo dei trapezi.

Aprile

Equazioni differenziali Equazioni differenziali del primo ordine: lineari, a variabili se-parate.

Aprile

Probabilità Variabili aleatorie discrete. Variabili aleatorie continue. Distribu-zioni di probabilità: binomiale, di Poisson, geometrica, gaussia-na.

Maggio

Per i contenuti analitici dei singoli moduli, si rimanda al programma disciplinare. Città della Pieve, 12 Maggio 2016

Il Docente Prof. ssa Daniela Scaramelli

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Allegato 7

SCHEDA DISCIPLINARE

Disciplina Docente Ore di lezione effettuate Fisica Cicioni Danilo N. 66 fino al 12/05/2016

N.13 previste fino al 8/06/2016

Obiettivi attesi Metodo (capacità di analisi) . - Osservare criticamente i fenomeni e formularne ipotesi esplicative utilizzando modelli,

analogie e leggi. - Formalizzare situazioni problematiche e applicare gli strumenti matematici er disciplinari

rilevanti per la loro risoluzione. - Scomporre il problema in sottoproblemi. - Estendere i concetti teorici ai fenomeni fisici visibili - Interpretare e/o elaborare i dati proposti, anche di natura sperimentale, secondo un’ipotesi,

valutando l’adeguatezza di un processo di misura e/o l’incertezza dei dati, verificando la pertinenza dei dati alla validazione del modello interpretativo.

Esecuzione (capacità di sintesi) Capacità di individuare un procedimento di risoluzione che abbia caratteristiche di: - originalità; - chiarezza; - semplicità; - puntualità; - corredo argomentazioni. Conoscenze e Strumenti Conoscenza delle leggi empiriche dell'elettromagnetismo per l'interpretazione dei fenomeni

naturali, comprensione di semplici esperienze di laboratorio. Linguaggio Uso di un linguaggio specifico e appropriato sia nell'espressione verbale che simbolica.

Metodologia didattica Metodi e tecniche: come stabilito in sede di programmazione il metodo privilegiato è stato

quello per problemi seguito poi da una fase deduttiva di risistemazione dei contenuti. Strumenti: libro di testo; materiale di supporto fornito dall'insegnante; calcolatrice, computer,

strumenti di laboratorio. Tipologia delle prove: verifiche orali , verifiche scritte con risoluzione di problemi, prove

strutturate tipologia A, B . Nel corrente anno scolastico nel primo quadrimestre sono state effettuate tre verifiche sommative scritte. Nel secondo quadrimestre fino ad ora sono stata effettuate due verifiche scritte, nell’ ultimo periodo verrà effettuata una verifica scritta con domande teoriche ed una verifica orale generale di ripasso del programma svolto.

Libro di testo: Claudio Romeni “fisica e realtà” Zanichelli vol. 2 e vol. 3

Criteri di valutazione - Impostazione metodologica. - Sviluppo coerente degli argomenti. - Chiarezza e correttezza formale. - Valorizzazione delle esposizioni sintetiche e/o originali. - Valutazione anche di esposizioni parziali.

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Organizzazione dei contenuti in sequenza di apprendimento Contenuti qualificanti

Conoscenze Obiettivi Tempi

Carica, campo e potenziale elettrico

• L’energia potenziale elettrica, il concetto di potenziale elettrico.

• Il concetto di circuitazione

• Acquisire i concetti e le definizioni principali, nonché le relazioni intercorrenti fra le varie grandezze, per poi saperle applicare in alcuni semplici casi.

• Riconoscere le analogie tra campo elettrico e campo gravitazionale

10

Fenomeni di elettrostatica

• Conduttori in equilibrio elettrostatico.

• La capacità di un condensatore. • I condensatori.

• Comprendere le caratteristiche essenziali dei conduttori in equilibrio.

• Acquisire il concetto di capacità elettrica di un conduttore ed, in particolare, di un condensatore.

10

La corrente elettrica continua

e la corrente elettrica nei

metalli.

• La corrente elettrica. • I generatori di tensione. • Le leggi di Ohm per un

conduttore. • Le leggi di Kirchoff. • Resistenze in serie e in

parallelo. • Energia associata a una

corrente.

• Comprendere la natura fisica microscopica di una corrente.

• Acquisire le leggi fondamentali che descrivono la relazione tra intensità di corrente e differenza di potenziale ai capi di un conduttore.

• Comprendere la relazione esistente tra la causa della corrente elettrica e gli elementi del circuito nel quale fluisce.

13

Fenomeni magnetici

fondamentali ed il campo magnetico

• Magneti artificiali e naturali • Linee di campo e confronto tra

campo magnetico ed elettrico. • L’intensità del campo

magnetico • La forza di Lorentz • Forze e momenti agenti su

conduttori percorsi da corrente • Campi magnetici generati da

correnti elettriche • Circuitazione e flusso del

campo magnetico • Le proprietà magnetiche della

materia .

• Acquisire il concetto di campo magnetico e conoscere le caratteristiche di alcuni tipi fondamentali di campo magnetico.

• Riconoscere le analogie e le differenze con il campo elettrico.

• Riuscire ad individuare le forze che intervengono sia a livello microscopico che macroscopico per effetto di un campo magnetico

8

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Induzione elettromagnetica

• I fenomeni dell’induzione elettromagnetica

• La legge dell’induzione di Faraday –Neumann

• La legge di Lenz • L’alternatore • L’induttanza e circuito

induttivo • Circuito capacitivo • Circuito ohmico

• Riuscire a comprendere i principali fenomeni legati all’induzione elettromagnetica

• Riuscire a comprendere il principio di funzionamento dell’alternatore ed il concetto di corrente alternata con gli effetti in termini energetici

10

Le Equazioni di Maxwell e le

onde elettromagnetiche

• La legge di Ampere –Maxwell • Le Equazioni di Maxwell • La natura elettromagnetica

della luce • Lo spettro elettromagnetico

• Riuscire comprendere l’importanza delle equazioni di Maxwell per spiegare i fenomeni elettromagnetici

5

La relatività ristretta

• Il tempo assoluto e simultaneità • Assiomi della teoria della

relatività • Relatività della simultaneità • dilatazione dei tempi e della

contrazione delle distanze • Trasformazioni di Galileo e

trasformazioni di Lorentz • La relazione relativistica tra massa

ed energia, energia cinetica in condizioni relativistiche, formula finale E=mc2

• Conoscere le trasformazioni di Galileo e Lorentz;

• Conoscere le formule della teoria della relatività ristretta.

• Saper applicare le trasformazioni di Lorentz e dedurre da esse i fenomeni della dilatazione dei tempi ;

• Comprendere le implicazioni dei principi relativistici sui concetti di massa, forza e sulla seconda legge della dinamica;

• Acquisire, concettualmente e formalmente, il nuovo rapporto tra massa ed energia stabilito dai principi relativistici rendendosi conto delle possibili implicazioni tecnologiche di tale rapporto.

10

Oltre la fisica classica

• Gli spettri atomici • La radiazione termica e il

quanto di PlancK • L’effetto fotoelettrico e il

fotone di Einstein • L’effetto Compton e quantità di

moto del fotone ( Questa parte verrà sviluppata, se vi sarà tempo nell’ultimo periodo)

• Riuscire a comprendere come la fisica classica non riesca più a spiegare certi fenomeni fisici.

• Riuscire a comprendere come attraverso la teoria quantistica Einstein sia riuscito a spiegare l’effetto fotoelettrico

8

Per i contenuti dei singoli moduli si rimanda al programma disciplinare..

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Obiettivi raggiunti Il sottoscritto è stato l’insegnante della classe a partire A.S. 2011/2012. Nella classe sono

presenti numerosi alunni con buone capacità e che hanno mostrato interesse per la disciplina

raggiungendo un ottimo profitto e spesso eccellente. Alcuni studenti, durante il corso delle

lezioni, hanno trovato qualche difficoltà nel mantenere una concentrazione ed un interesse

costante. A volte è stato necessario riprendere alcuni concetti, sviluppati negli anni scolastici

precedenti, perché fondamentali per le unità didattiche successive. L'interesse della classe è

risultato, senza dubbio, migliore soprattutto durante le attività di laboratorio. Il grado di

competenze e conoscenze raggiunto dalla classe può ritenersi complessivamente più che

discreto. Buona parte degli studenti ha acquisito un lessico accettabile per la disciplina ed in

molti casi le conoscenze vengono organizzate in maniera autonoma. Permangono in alcuni

alunni delle difficoltà soprattutto nell’uso del linguaggio specifico, la loro preparazione

complessiva è comunque più che sufficiente. La classe nel corso del secondo quadrimestre, si è

esercitata con simulazioni di terza prova, tipologia A, B organizzate mediante domande a

risposte aperte, atte a verificare sia la conoscenza dei contenuti che la capacità di rielaborazione

degli stessi applicati alla vita quotidiana. Il programma, a causa di ritardi nello sviluppo negli

anni passati, ha subito una significativa riduzione, soprattutto per quanto riguarda gli argomenti

legati alla fisica moderna.

Città della Pieve 12-05-2016

L’insegnante

(Prof. Cicioni Danilo)

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SCHEDA DISCIPLINARE

Disciplina Docente Ore di lezione effettuate nella classe V A

SCIENZE DELLA TERRA CHIMICA, BIOLOGIA

Daniela Locritani fino al 12/05/2016: 89 altre previste fino all’ 08/06/2015: 10

TESTI E MATERIALI G. Valitutti e altri D. Sadava e altri Dal carbonio agli OGM PLUS Chimica organica, biochimica e biotecnologie. Multimediale Ed. Zanichelli

E.Lupia Palmieri, M.Parrotto Il Globo terrestre e la sua evoluzione

Minerali, rocce, vulcani, terremoti. Ed Zanichelli

A. Bosellini Le scienze della Terra Vol C e D Atmosfera, fenomeni meteorologici, geomorfologia climatica. Tettonica delle placche Ed. Zanichelli METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie utilizzate sono state essenzialmente: Lezioni frontali per ciò che riguarda introduzioni di carattere generale, esposizione di concetti astratti. Lezioni partecipate con coinvolgimento degli alunni attraverso domande stimolo Lavori di gruppo: raccolta ed esame di materiale specifico della disciplina, discussioni libere e guidate,

redazione e presentazione di relazioni.

STRUMENTI DI VERIFICA

• Prove semistrutturate

• Quesiti a risposta singola.

• Trattazione sintetica di argomenti.

• Verifiche orali: interrogazioni tradizionali e presentazione di lavori di approfondimento OBIETTIVI ATTESI Saper fare

• individuare e descrivere la costituzione e la struttura della Terra, i fenomeni fisici e biologici che l’hanno interessata nel corso del tempo;

• confrontare le proprietà fisiche e chimiche dei composti organici

• tracciare a grandi linee i percorsi metabolici delle macromolecole collocandole un quadro di riferimento relativo alle loro strutture e funzioni

• comprendere e valutare i progressi dell’Uomo nell’ambito delle conoscenze scientifiche e della loro ap-plicazione.

• comprendere il testo e la dinamica di un problema posto nell’ambito scientifico di riferimento

• correlare la struttura di un ambiente naturale con la sua origine e con l’evoluzione su di esso impressa dai diversi fattori della dinamica endogena.

• utilizzare il lessico specifico appropriato nell’espressione scritta, orale e simbolica. Conoscere

• Conoscenze relative ai contenuti trattati OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni hanno dimostrato di aver raggiunto, ad un livello mediamente discreto, i seguenti obiettivi:

• la consapevolezza dell’importanza che le conoscenze di base delle Scienze della Terra Chimica e Bio-logia rivestono per la comprensione della realtà.

• La capacità di individuare e descrivere gli eventi di origine endogena che caratterizzano la Terra

• La capacità di individuare e descrivere gli aspetti fondamentali della chimica organica e della biochimi-ca

Allegato 8

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• La capacità di utilizzare correttamente il lessico specifico fondamentale. ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI IN MODULI

MODULI CONTENUTI TEMPI

La crosta terrestre: minerali e rocce

I minerali. Le rocce. Rocce magmatiche o ignee. L’origine dei magmi. Rocce sedimentarie.Rocce metamorfiche. Il ciclo litogenetico

7

La giacitura e le deformazioni delle rocce

La Stratigrafia e la Tettonica nello studio delle Scienze della Terra. Elementi di Stratigrafia. Elementi di Tettonica. Il ciclo geologico.

7

I fenomeni vulcanici Il vulcanismo. Edifici vulcanici, eruzioni e prodotti dell’attività vulcanica. Vulcanismo effusivo ed esplosivo. I vulcani e l’uomo. La distribuzione geografica dei vulcani

7

I fenomeni sismici

Lo studio dei terremoti. Propagazione e registrazione delle onde sismiche. La «forza» di un terremoto. Gli effetti del terremoto. I terremoti e l’interno della Terra. La distribuzione geografica dei terremoti. La difesa dai terremoti.

8

L’interno della Terra Il modello della struttura interna, aspetti litologici; il calore interno; il magnetismo terrestre

6

La tettonica delle placche

La suddivisione litosferica in placche; Terremoti, attività vulcanica e tettonica delle placche

6

L’espansione del fondo oceanico

Morfologia e struttura del fondo oceanico; modalità e prove dell’espansione oceanica

6

I margini continentali Margini convergenti, divergenti, trasformi; collisioni e orogenesi 6

Chimica organica La chimica del carbonio; gli idrocarburi, gruppi funzionali e relativi composti organici.

20

Biomolecole e metabolismo

Biomolecole Biochimica dell’energia: lipidi e glucidi; proteine ed acidi nucleici

16

Biotecnologie e loro applicazioni (cenni)

Definizioni; colture cellulari; DNA ricombinante; clonaggio e clonazione; analisi del DNA e delle proteine; gli OGM; il ruolo dell’RNA. Applicazioni mediche, agrarie;biotecnologie ambientali

10

TOTALE (comprensivo di verifiche, recuperi e attività di laboratorio) 99

Per i contenuti analitici dei singoli moduli, si rimanda al programma disciplinare Città della Pieve 12/05/2016

La Docente ___________________________ (Prof.ssa Daniela Locritani )

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Allegato 9

SCHEDA DISCIPLINARE

Disciplina Docente Ore di lezione Libro di testo Disegno e

Storia dell'Arte

Valeria Giovagnoli

In genere 2 settimanali

Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte. Vol 5

Zanichelli. Obiettivi generali : Consolidamento della comprensione delle strutture concettuali e sintattiche della comunicazione visiva. Potenziamento di un atteggiamento consapevole nei confronti di ogni forma di comunicazione visiva. Potenziamento della sensibilità estetica nei confronti degli aspetti visivi della realtà e dell'ambiente. Consolidamento della capacità di comprensione della significatività culturale del prodotto artistico, sia come recupero della propria identità che come riconoscimento e valorizzazione della diversità. Attivazione di un interesse verso il patrimonio artistico fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico. NODI FONDAMENTALI DELLA DISCIPLINA IMPLICATI Arte del XX secolo. Le arti visive come linguaggio universale. OBIETTIVI FORMATIVI DISCIPLINARI Potenziamento delle abilità di decodifica dei manufatti artistici, mediante l’acquisizione dei parametri storici e stilistici atti all’identificazione epocale e all'interpretazione dell'intenzione comunicativa. Potenziamento delle capacità di individuare e motivare le relazioni che intercorrono tra la cultura artistica e la storia della cultura, correlando manufatti, personalità artistiche e contesto culturale. Potenziamento delle proprie abilitàcreative espressive ed interpretative. Metodologia didattica: Approccio euristico comunicativo. Apprendimento cooperativo e compiti sfida. Modalità di verifica e valutazione: Verifiche formative in itinere, individuali, orali e grafiche. Verifiche sommative orali. Simulazioni di terza prova. Per l'attribuzione del giudizio sulle prove si sono valutate le Conoscenze acquisite riguardo l’evoluzione delle manifestazioni artistiche nel XX secolo, la Comprensione delle relazioni tra forme, stili, funzioni, contesto storico culturale, la chiarezza dell'Esposizione, l'Applicazione delle abilità acquisite, la capacità di riconoscere nelle espressioni artistiche fattori di continuità ed innovazione rispetto al passato e di formulare valutazioni critiche e personali motivate. Contenuti proposti: Le correnti artistiche d'avanguardia del Novecento e le interrelazioni tra le arti visive, la cultura e la storia del Novecento. Commento di opere d'arte emblematiche per la comprensione dell'arte contemporanea e del mondo attuale, come da programma svolto. Città della Pieve 12.05.2016 Valeria Giovagnoli

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Scienze motorie pag 1

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Allegato 11

SCHEDA DISCIPLINARE

Disciplina Docente Ore di lezione effettuate RELIGIONE CATTOLICA FABIO TARALLA 15 fino al 15.05.16

20 Previste TESTI E MATERIALI Libro di testo: Ricercatori di tracce, G.Marchioni Elledici Altri testi: Pinocchio, Centesimus annus, Evangelium Vitae, Amoris Laetitia. Video e materiali multimediali METODOLOGIA DIDATTICA Il metodo principale è stato quello della “lezione condivisa” costruita con il contributo di ciascuno. Si è dato spazio alla discussione guidata, volendo stimolare l’interesse e la partecipazione partendo dal vissuto degli studenti. Si è cercato, anche attraverso la visione di film, di approfondire l’analisi di temi che riguardavano l’agire etico, per facilitare la riflessione sui valori che rendono autenticamente umana la vita. STRUMENTI DI VERIFICA Dal dialogo in classe è emerso il livello di interesse e partecipazione dei singoli studenti, assieme alla competenza di rielaborazione personale dei contenuti. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi: 1. Partecipazione; 2. Interesse; 3. Capacità di confrontarsi con i valori religiosi; 5. Comprensione e uso dei linguaggi specifici; 6. Capacità di rielaborazione personale. OBIETTIVI ATTESI Conoscenze L’insegnamento morale della Chiesa: le biotecnologie, l’ecologia, la difesa della vita L’insegnamento della Chiesa sulla vita, il matrimonio, la famiglia Saper fare 1) Riconoscere le linee di fondo dell’insegnamento morale della Chiesa e gli impegni per la pace, la giustizia, il rispetto del creato. 2) Riconoscere in situazioni e vicende contemporanee modi concreti con cui la Chiesa realizza il comandamento dell’amore. 3) Motivare le scelte etiche dei cattolici nelle relazioni affettive, nella famiglia, nella vita dalla nascita al suo termine

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OBIETTIVI RAGGIUNTI In generale sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati. A livello di conoscenze: acquisizione dei contenuti essenziali dell’etica cattolica e delle sue espressioni più significative; a livello di competenze e di capacità: individuazione del senso delle cose e degli avvenimenti, prendendo in esame il fatto religioso nella propria realtà; maturazione e costruzione della propria identità nel relazionarsi con gli altri; confronto ed esposizione critica delle proprie idee. ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI IN MODULI Rilettura in chiave teologica della favola di Pinocchio. L’etica e i valori del Cristianesimo UA1 La coscienza, la legge, la libertà (la coscienza umana, la libera adesione al bene) UA2 Le relazioni: pace, solidarietà e mondialità (la giustizia e la pace,la globalizzazione e l’ecologia) UA3 L’etica della vita (elementi di bioetica, la vita, il concepimento, la morte) Per i contenuti analitici dei singoli moduli si rimanda al programma disciplinare Città della Pieve 12.05.2016 Il Docente

Fabio Taralla

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Allegato 12 LICEO STATALE “I. CALVINO” di CITTA’DELLA PIEVE SIMULAZIONE della PRIMA PROVA dell’ESAME di STATO

Classi V A – B –C- F Martedì 19 Aprile 2016

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Carlo Levi, Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia (prima edizione, Einaudi, Torino 1955). «Salvatore Carnevale io l’ho conosciuto, l’ho visto molte volte quando era vivo, qui a Sciara, e nelle riunioni contadine. […] Fu lui a fondare la sezione socialista di Sciara nel ’51, e a mettere in piedi la Camera del lavoro. […] un paese poverissimo, naturalmente (ti diranno che non è vero) in mano alla mafia. Non è un grosso centro di mafia […]. Ma quei pochi mafiosi sono i padroni e fanno la legge. È la condizione elementare dei paesi del feudo. Carnevale fu il primo, e mosse ogni cosa con l’esempio e il coraggio. Perché aveva una mente chiara, e capì che non si può venire a patti, che i contadini dovevano muoversi con le loro forze, che il contadino per vivere deve rompere con la vecchia struttura feudale, non può fare le cose a mezzo, non può accettare neppure il minimo compromesso. Capì che l’intransigenza è, prima che un dovere morale, una necessità di vita […]. Per questo poteva apparire talvolta eccessivo, estremista. Aveva capito che in queste condizioni primitive e tese, di fronte a un potere organizzato e ramificato che arriva dappertutto, che controlla tutto con la sua legge, l’essenziale è non lasciarsi sedurre, né corrompere; né accettare mai, come cosa reale, la paura, l’omertà, la legge del terrore. L’ha pagato con la vita. […]. L’assassinio era, per così dire, firmato con la simbologia delle uccisioni di mafia […]. Ma tutto sarebbe finito nel silenzio, come tutte le altre volte. […] Ma questa volta, per la prima volta nella storia della Sicilia, non è stato così. La madre di Salvatore ha parlato, ha denunciato esplicitamente la mafia al tribunale di Palermo. È un grande fatto, perché rompe il peso di una legge, di un costume il cui potere era sacro. Qualche cosa è davvero cambiata. […] In una di quelle strade in discesa, di quelle specie di scoscendimenti sassosi che dirupano a valle, è la casa di Salvatore Carnevale e di sua madre, Francesca Serio. […] Vicino al letto, seduta su una sedia, coperto il capo di uno scialle nero, sta, sola, Francesca, la madre. Parla della morte e della vita del figlio […]. Parla, racconta, ragiona, discute, accusa, rapidissima e precisa, alternando il dialetto e l’italiano, la narrazione distesa e la logica dell’interpretazione, ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine, tutta intera […]. Niente altro esiste di lei e per lei, se non questo processo che essa istruisce e svolge da sola, seduta sulla sua sedia di fianco al letto: il processo del feudo, della condizione servile contadina, il processo della mafia e dello Stato. Ella stessa si identifica totalmente con il suo processo e ha le sue qualità: acuta, attenta, diffidente, astuta, abile, imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta, in un giorno: le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre. Parla con la durezza e la precisione di un processo verbale, con una profonda assoluta sicurezza, come di chi ha raggiunto d’improvviso un punto fermo su cui può poggiare, una certezza: questa certezza che le asciuga il pianto e la fa spietata, è la Giustizia. La giustizia vera, la giustizia come realtà della propria azione, come decisione presa una volta per tutte e da cui non si torna indietro.» Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975), laureato in medicina, fu pittore e scrittore. La sua opera più celebre è il romanzo Cristo si è fermato a Eboli del 1945, ispirato all’esperienza del confino in Lucania nel biennio 1935-36 cui fu condannato per la sua attività antifascista. Il romanzo Le parole sono pietre, da cui il brano è tratto, fu invece il frutto di un viaggio in Sicilia in tre tempi, nel 1951, nel 1952 e nel 1955, anno di pubblicazione del libro. Nell’estratto è presentata la vicenda del sindacalista Salvatore Carnevale, assassinato dalla mafia il 16 maggio 1955 a Sciara, nei pressi di Palermo, cui seguì la coraggiosa denuncia da parte di sua madre, Francesca Serio. 1. Comprensione del testo Riassumi il contenuto del testo in 15 righe max. 2. Analisi del testo 2.1 Individua e presenta le principali caratteristiche linguistiche, lessicali e stilistiche del brano. 2.2 Spiega il significato del concetto di ‘intransigenza’ come ‘necessità di vita’ attribuito a Salvatore Carnevale. 2.3 Spiega il significato dell’espressione “ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine, tutta intera” riferita alla madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio, dopo la sua denuncia della mafia al tribunale. In che senso Francesca Serio “si identifica totalmente con il suo processo”? 2.4 Spiega il significato dell’espressione “le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre”. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti A partire dall’analisi condotta, proponi una tua interpretazione del brano, approfondendola con opportuni collegamenti ad altri testi da te conosciuti, in cui sono affrontati temi analoghi. Alternativamente, puoi approfondire la tua interpretazione con una riflessione sul ruolo della coscienza civile contro ogni forma di corruzione.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI

GIORNALE”

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il poeta.

Étienne Carjat, Baudelaire,ca1863 Egon Schiele, Il poeta, 1911 Giorgio De Chirico, Ritratto premonitore di Guillaume Apollinaire, 1914 Scrivere scrivere scrivere… Perché scrive lo scrittore? C’è modo di saperlo? Si sa? Per seguire una carriera come un’altra o per l’amore di qualche cosa? Chi lo sa. cultura e società Amore della parola per vederla risplendere sempre più bella, lucida, maliosa, né mai si stanca di lucidarla. Per questa cosa sola senza neppure un’ombra della vanità? Scrive con la speranza di trovare una mano sconosciuta da poter stringere nell’oscurità. Aldo PALAZZESCHI, Lo scrittore, in Via delle cento stelle, 1972

Sono un poeta un grido unanime sono un grumo di sogni Sono un frutto d'innumerevoli contrasti d'innesti maturato in una serra Ma il tuo popolo è portato dalla stessa terra che mi porta Italia E in questa uniforme di tuo soldato mi riposo come fosse la culla di mio padre. Giuseppe UNGARETTI, Italia in Il Porto Sepolto, 1916

«Vedere e udire: altro non deve il poeta. Il poeta è l’arpa che un soffio anima, è la lastra che un raggio dipinge. La poesia è nelle cose: un certo etere che si trova in questa più, in quella meno, in alcune sì, in altre no. Il poeta solo lo conosce, ma tutti gli uomini, poi che egli significò, lo riconoscono. Egli presenta la visione di cosa posta sotto gli occhi di tutti e che nessuno vedeva.»

Giovanni PASCOLI, da Il sabato (1896), in Pensieri e discorsi, II ed., 1914

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«Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri compendiano in sé l’umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l’Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo specchiantesi tutt’intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell’ampiezza, hanno l’ardore e l’estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio. Byron era di questa famiglia, Shakespeare della prima.» Gustave FLAUBERT, Lettera a Louise Colet - 23 Ottobre 1846 «Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sregolarsi di tutti i sensi». Arthur RIMBAUD, Lettera del Veggente – 15 Maggio 1871 «Gli avvenimenti esterni sono sempre più o meno preveduti dall’artista; ma nel momento in cui essi avvengono cessano, in qualche modo, di essere interessanti. Fra questi avvenimenti che oso dire esterni c’è stato, e preminente per un italiano della mia generazione, il fascismo. Io non sono stato fascista e non ho cantato il fascismo; ma neppure ho scritto poesie in cui quella pseudo rivoluzione apparisse osteggiata. Certo, sarebbe stato impossibile pubblicare poesie ostili al regime d’allora; ma il fatto è che non mi ci sarei provato neppure se il rischio fosse stato minimo o nullo. Avendo sentito fin dalla nascita una totale disarmonia con la realtà che mi circondava, la materia della mia ispirazione non poteva essere che quella disarmonia. Non nego che il fascismo dapprima, la guerra più tardi, e la guerra civile più tardi ancora mi abbiano reso infelice; tuttavia esistevano in me ragioni di infelicità che andavano molto al di là e al di fuori di questi fenomeni. Ritengo si tratti di un inadattamento, di un “maladjustement” psicologico e morale che è proprio a tutte le nature a sfondo introspettivo, cioè a tutte le nature poetiche. Coloro per i quali l’arte è un prodotto delle condizioni ambientali e sociali dell’artista potranno obiettare: il male è che vi siete estraniato dal vostro tempo; dovevate optare per l’una o per l’altra delle parti in conflitto. Mutando o migliorando la società si curano anche gli individui; nella società ideale non esisteranno più scompensi o inadattamenti ma ognuno si sentirà perfettamente a suo posto; e l’artista sarà un uomo come un altro che avrà in più il dono del canto, l’attitudine a scoprire e a creare la bellezza. Rispondo che io ho optato come uomo; ma come poeta ho sentito subito che il combattimento avveniva su un altro fronte, nel quale poco contavano i grossi avvenimenti che si stavano svolgendo.» Eugenio MONTALE, in Confessioni di scrittori (Interviste con se stessi), 1951

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy.

Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia. «Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici, nella classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura d’impresa nell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del fare impresa, del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano percepite dall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel corso di una tavola rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha evidenziato come la cultura d’impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale, anche se non molto presente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43% dei piccoli e medi imprenditori). [...] Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività, innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità di farsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura d’impresa ha soprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno crescere questa cultura sono le persone, la ricerca e l’innovazione (per gli imprenditori), la passione e le motivazioni per la maggior parte dei cittadini. [...] Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda, del territorio in cui opera e del Paese più in generale, contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorse umane, creando un circolo virtuoso al servizio di clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quella che emerge nelle aspirazioni degli intervistati, rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove politiche culturali per le imprese. Il ruolo del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non può servire più come alibi per non confrontarsi con una corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono dai mercati internazionali. In sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al

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meglio il proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile. Sembra questa la ricetta per le aziende di nuova generazione.» MASSIMO DONADDIO, 9/03/2007 http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/03/cultura- impresa.shtml?uuid «Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi, corrotto dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il senso e la luce dei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi crediamo che, sul piano sociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza. Le classi lavoratrici, più che ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un insopprimibile valore: la giustizia, e incarnano questo sentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli uomini di cultura, gli esperti di ogni attività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca, valori ugualmente universali, nell’ordine della verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al mondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].» DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955 (cit. da W. Passerini - M. Rotondi, Wellness organizzativo. Benessere e capitale umano nella Nice Company, Franco Angeli, Milano 2011). Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in Italy. «Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sono solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario collettivo: simboli della quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la bottiglietta Campari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo Rossi, nel 1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei e negli archivi storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e ripercorso. È dunque una full-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla “Settimana della cultura d’impresa”, che si apre domani in dieci città italiane. Si tratta della undicesima edizione, dedicata quest’anno alla "cultura del cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio culturale delle imprese, che prevede mostre, letture teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche, workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi coinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e Pontedera.» S. SPERANDIO da “Il Sole 24 Ore” del 17.11.2012 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Utilità della Storia. «Questo soprattutto v’è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai sotto gli occhi gli Insegnamenti d’ogni genere che sono riposti nelle illustri memorie, e puoi prenderne ciò che sia da imitare per te e per il tuo Stato, ciò che sia da evitare perché turpe nel principio e turpe alla fine.» T. LIVIO, AB URBE CONDITA - Praefatio, I, 10, BUR Classici, Milano 1982 «La storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta. / In ogni caso / molti anelli non tengono. / La storia non contiene / il prima e il dopo, / nulla che in lei borbotti / a lento fuoco. / La storia non è prodotta / da chi la pensa e neppure / da chi l’ignora. La storia / non si fa strada, si ostina, / detesta il poco a poco, non procede / né recede, si sposta di binario / e la sua direzione / non è nell'orario. / La storia non giustifica / e non deplora, / la storia non è intrinseca / perché è fuori. / La storia non somministra carezze o colpi di frusta. / La storia non è magistra / di niente che ci riguardi. / Accorgersene non serve / a farla più vera e più giusta. / La storia non è poi / la devastante ruspa che si dice. / Lascia sottopassaggi, cripte, buche / e nascondigli. C'è chi sopravvive. / La storia è anche benevola: distrugge / quanto più può: se esagerasse, certo / sarebbe meglio, ma la storia è a corto / di notizie, non compie tutte le sue vendette. / La storia gratta il fondo / come una rete a strascico / con qualche strappo e più di un pesce sfugge. / Qualche volta s’incontra l’ectoplasma / d’uno scampato e non sembra particolarmente felice. / Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato. / Gli altri, nel sacco, si credono / più liberi di lui.» E. MONTALE, da Satura in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano 1984

«Dal favorevole punto di osservazione degli anni ’90 sembra che il Secolo breve sia passato attraverso

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una breve Età dell’oro, nel suo cammino da un’epoca di crisi a un’altra epoca di crisi, verso un futuro sconosciuto e problematico, ma non necessariamente apocalittico. Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai pensatori che speculano sulla “fine della storia”. La sola generalizzazione del tutto certa riguardo alla storia è che, fin quando c’è una razza umana, la storia continuerà». E. J. HOBSBAWM, Il secolo breve. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1995

4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: Scienza, religione e libertà di ricerca. «Pensiero scientifico Potete anche chiamarlo pensiero laico, noi aggiungiamo la parola libertà: il pensiero scientifico è pensiero libero. […] Potete credere in Dio ed essere laici, cioè razionali e liberi, nel pensiero. Potete dirvi atei ed esserlo altrettanto. Con ‘pensiero scientifico’ non alludiamo alla forma di pensiero tipica degli scienziati, ma a un metodo razionale che riguarda tutti e dovrebbe trarre esempio da come ragionano gli uomini di scienza più grandi. Sono curiosi e pronti a recepire le novità, mettono in discussione se stessi e le proprie convinzioni se notano dati che sembrano credibili e meritano di essere approfonditi. Non si fermano mai, vanno avanti nella ricerca, sempre aperti a collaborazioni, idee, scoperte, dubbi.» Umberto VERONESI, Maria Giovanna LUINI, Siate liberi, Salani Editore, Milano 2012 «“La scienza, intesa come scopritrice di verità assolute, rimane, dunque, disoccupata per mancanza di verità assolute. Ma questo non porta a distruggere la scienza, porta soltanto a una diversa concezione della scienza”. Così il grande matematico Bruno De Finetti all’inizio del suo Probabilismo (1931). L’elogio che egli tracciava in quel testo della “travolgente marea di pensiero relativista” doveva venire ulteriormente definito nel contributo “filosofico” del 1934, L’invenzione della verità, ove si sottolineava come l’idea della conquista di una verità assoluta fosse dannosa per i filosofi come per gli scienziati: i primi si cullerebbero nell’illusione di aver trovato un possesso per sempre; i secondi, raggiunto il sapere definitivo, smetterebbero di investigare.» Giulio GIORELLO, Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo, Longanesi, Milano 2010 «La scienza è possibile solo perché viviamo in un universo ordinato che obbedisce a leggi matematiche semplici. Compito dello scienziato è di studiare, catalogare e mettere in relazione l’ordine della natura, non di indagarne l’origine. I teologi, invece, hanno sempre ritenuto che l’ordine fisico sia una prova che testimonia dell’esistenza di Dio: in tal caso scienza e religione lavorerebbero per un fine comune, vale a dire la conoscenza dell’operato divino. Si è detto anche che la cultura scientifica occidentale nasce proprio perché stimolata dalla tradizione giudaico-cristiana, secondo cui esiste nel cosmo un’organizzazione a esso impartita per volontà di Dio: la ragione e la scienza non fanno che illuminare questa organizzazione delle cose.» Paul DAVIES, Dio e la nuova fisica, Mondadori, Milano 2009 «Ipazia rappresenta il simbolo dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatta grande la civiltà ellenica. Con il suo sacrificio comincia quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso tenta di soffocare la ragione. Tanti altri martiri sono stati orrendamente torturati e uccisi. Il 17 febbraio 1600 Giordano Bruno fu mandato al rogo per eresia, lui che scriveva: “Esistono innumerevoli soli; innumerevoli terre ruotano attorno a questi, similmente a come i sette pianeti ruotano intorno al nostro Sole. Questi mondi sono abitati da esseri viventi”. Galileo, convinto sostenitore della teoria copernicana, indirettamente provata dalla sua scoperta dei quattro maggiori satelliti di Giove, fu costretto ad abiurare.» Adriano PETTA, Antonino COLAVITO, Ipazia, La lepre, Roma 2010 1. Un saluto tutto speciale a voi, ricercatori della verità, a voi, uomini di pensiero e di scienza, esploratori dell’uomo, dell’universo e della storia, a voi tutti, pellegrini in marcia verso la luce, e anche a quelli che si sono fermati nel cammino, affaticati e delusi da una vana ricerca. 2. Perché un saluto speciale per voi? Perché qui tutti noi, Vescovi, Padri del Concilio, siamo in ascolto della verità. Che cosa è stato il nostro sforzo durante questi quattro anni, se non una ricerca più attenta e un approfondimento del messaggio di verità affidato alla Chiesa, se non uno sforzo di docilità più perfetta allo Spirito di verità? 3. Noi dunque non potevamo non incontrarci con voi. Il vostro cammino è il nostro. I vostri sentieri non sono mai estranei ai nostri. Noi siamo gli amici della vostra vocazione di ricercatori, gli alleati delle vostre fatiche, gli ammiratori delle vostre conquiste e, se occorre, i consolatori dei vostri scoraggiamenti e dei vostri insuccessi.

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4. Anche per voi abbiamo dunque un messaggio, ed è questo: continuate a cercare, senza stancarvi, senza mai disperare della verità! Ricordate le parole di uno dei vostri grandi amici, sant’Agostino: “Cerchiamo con il desiderio di trovare, e troviamo con il desiderio di cercare ancora”. Felici coloro che, possedendo la verità, la continuano a cercare per rinnovarla, per approfondirla, per donarla agli altri. Felici coloro che, non avendola trovata, camminano verso essa con cuore sincero: che essi cerchino la luce del domani con la luce d’oggi, fino alla pienezza della luce! 5. Ma non dimenticatelo: se il pensare è una grande cosa, pensare è innanzitutto un dovere; guai a chi chiude volontariamente gli occhi alla luce! Pensare è anche una responsabilità: guai a coloro che oscurano lo spirito con i mille artifici che lo deprimono, l’inorgogliscono, l’ingannano, lo deformano! Qual è il principio di base per uomini di scienza, se non sforzarsi di pensare giustamente? 6. Per questo, senza turbare i vostri passi, senza accecare i vostri sguardi, noi vogliamo offrirvi la luce della nostra lampada misteriosa: la fede. Colui che ce l’ha affidata è il Maestro sovrano del pensiero, colui di cui noi siamo gli umili discepoli, il solo che abbia detto e potuto dire: “Io sono la luce del mondo, io sono la via, la verità e la vita”. 7. Questa parola vi riguarda. Forse mai, grazie a Dio, è apparsa così bene come oggi la possibilità d’un accordo profondo fra la vera scienza e la vera fede, l’una e l’altra a servizio dell’unica verità. Non impedite questo prezioso incontro! Abbiate fiducia nella fede, questa grande amica dell’intelligenza! Rischiaratevi alla sua luce per afferrare la verità, tutta la verità! Questo è l’augurio, l’incoraggiamento, la speranza che vi esprimono, prima di separarsi, i Padri del mondo intero, riuniti in Concilio a Roma. Paolo VI, Messaggio del Concilio agli uomini di pensiero e di scienza, 8 dicembre 1965

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Descrivi la situazione politica e militare dell’Italia dopo l’8 settembre del 1943 – data di notevole valore simbolico ed oggetto di complesso dibattito storico- fino alla fine della seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Bellezza esteriore e bellezza interiore. «Oggi si coltiva molto la bellezza esteriore del corpo e si fa bene, è giusto che la si coltivi, già per gli antichi greci non si poteva dare cura dell’anima senza cura del corpo, comprensiva di regolare ginnastica. Credo però che oggi, troppo spesso, si trascuri la bellezza interiore, la grazia, il tratto più prezioso della personalità. Così facendo si elude la grande lezione dell’estetica classica secondo cui la bellezza non è mai indipendente dalla verità e dalla bontà d’animo, ovvero, per stare alla concretezza dell’esistenza umana, non è mai indipendente dalla veridicità in quanto desiderio di verità e di sincerità.» V. MANCUSO, Io amo. Piccola filosofia dell’amore, Garzanti, Milano 2014 Rifletti criticamente su questo passo di Vito Mancuso, argomentando e motivando le tue considerazioni e convinzioni al riguardo. ________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Allegato 13

Seconda prova Matematica

Allegato 14

Seconda prova Fisica

Allegato 15

Seconda prova Matematica

Allegato 16

Terza prova

Allegato 17

Terza prova

Allegato 18

Terza prova

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LICEO STATALE “I. CALVINO” di CITTA’DELLA PIEVE SIMULAZIONE della PRIMA PROVA dell’ESAME di STATO

Classi V A – B –C- F Martedì 19 Aprile 2016

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Carlo Levi, Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia (prima edizione, Einaudi, Torino 1955).

«Salvatore Carnevale io l’ho conosciuto, l’ho visto molte volte quando era vivo, qui a Sciara, e nelle riunioni contadine. […] Fu lui a fondare la sezione socialista di Sciara nel ’51, e a mettere in piedi la Camera del lavoro. […] un paese poverissimo, naturalmente (ti diranno che non è vero) in mano alla mafia. Non è un grosso centro di mafia […]. Ma quei pochi mafiosi sono i padroni e fanno la legge. È la condizione elementare dei paesi del feudo. Carnevale fu il primo, e mosse ogni cosa con l’esempio e il coraggio. Perché aveva una mente chiara, e capì che non si può venire a patti, che i contadini dovevano

muoversi con le loro forze, che il contadino per vivere deve rompere con la vecchia struttura feudale, non può fare le cose a mezzo, non può accettare neppure il minimo compromesso. Capì che l’intransigenza è, prima che un dovere morale, una necessità di vita […]. Per questo poteva apparire talvolta eccessivo, estremista. Aveva capito che in queste condizioni primitive e tese, di fronte a un potere organizzato e ramificato che arriva dappertutto, che controlla tutto con la sua legge, l’essenziale è non lasciarsi sedurre, né corrompere; né accettare mai, come cosa reale, la paura, l’omertà, la legge del terrore. L’ha pagato con la vita. […]. L’assassinio era, per così dire, firmato con la simbologia delle

uccisioni di mafia […]. Ma tutto sarebbe finito nel silenzio, come tutte le altre volte. […] Ma questa volta,

per la prima volta nella storia della Sicilia, non è stato così. La madre di Salvatore ha parlato, ha denunciato esplicitamente la mafia al tribunale di Palermo. È un grande fatto, perché rompe il peso di una legge, di un costume il cui potere era sacro. Qualche cosa è davvero cambiata. […] In una di quelle strade in discesa, di quelle specie di scoscendimenti sassosi che dirupano a valle, è la casa di Salvatore Carnevale e di sua madre, Francesca Serio. […] Vicino al letto, seduta su una sedia, coperto il capo di uno scialle nero, sta, sola, Francesca, la madre. Parla della morte e della vita del figlio […]. Parla,

racconta, ragiona, discute, accusa, rapidissima e precisa, alternando il dialetto e l’italiano, la narrazione distesa e la logica dell’interpretazione, ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine, tutta intera […]. Niente altro esiste di lei e per lei, se non questo processo che essa istruisce e svolge da sola, seduta sulla sua sedia di fianco al letto: il processo del feudo, della condizione servile contadina, il processo della mafia e dello Stato. Ella stessa si identifica totalmente con il suo processo e ha le sue qualità: acuta, attenta, diffidente, astuta, abile, imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta, in

un giorno: le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre. Parla con la durezza e la precisione di un processo verbale, con una profonda assoluta sicurezza, come di chi ha raggiunto d’improvviso un punto fermo su cui può poggiare, una certezza: questa certezza che le asciuga il pianto e la fa spietata, è la Giustizia. La giustizia vera, la giustizia come realtà della propria azione, come decisione presa una volta per tutte e da cui non si torna indietro.»

Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975), laureato in medicina, fu pittore e scrittore. La sua opera più

celebre è il romanzo Cristo si è fermato a Eboli del 1945, ispirato all’esperienza del confino in Lucania nel biennio 1935-36 cui fu condannato per la sua attività antifascista. Il romanzo Le parole sono pietre, da cui il brano è tratto, fu invece il frutto di un viaggio in Sicilia in tre tempi, nel 1951, nel 1952 e nel 1955, anno di pubblicazione del libro. Nell’estratto è presentata la vicenda del sindacalista Salvatore Carnevale, assassinato dalla mafia il 16 maggio 1955 a Sciara, nei pressi di Palermo, cui seguì la coraggiosa denuncia da parte di sua madre, Francesca Serio.

1. Comprensione del testo Riassumi il contenuto del testo in 15 righe max. 2. Analisi del testo 2.1 Individua e presenta le principali caratteristiche linguistiche, lessicali e stilistiche del brano. 2.2 Spiega il significato del concetto di ‘intransigenza’ come ‘necessità di vita’ attribuito a Salvatore

Carnevale. 2.3 Spiega il significato dell’espressione “ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine, tutta

intera” riferita alla madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio, dopo la sua denuncia della mafia al tribunale. In che senso Francesca Serio “si identifica totalmente con il suo processo”? 2.4 Spiega il significato dell’espressione “le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre”.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti A partire dall’analisi condotta, proponi una tua interpretazione del brano, approfondendola con opportuni collegamenti ad altri testi da te conosciuti, in cui sono affrontati temi analoghi. Alternativamente, puoi approfondire la tua interpretazione con una riflessione sul ruolo della coscienza civile contro ogni forma di corruzione.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di

foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il poeta.

Étienne Carjat, Baudelaire,ca1863 Egon Schiele, Il poeta, 1911 Giorgio De Chirico, Ritratto premonitore di Guillaume

Apollinaire, 1914

Scrivere scrivere scrivere… Perché scrive lo scrittore? C’è modo di saperlo? Si sa? Per seguire una carriera come un’altra o per l’amore di qualche cosa?

Chi lo sa. cultura e società Amore della parola per vederla risplendere sempre più bella, lucida, maliosa, né mai si stanca di lucidarla. Per questa cosa sola

senza neppure un’ombra della vanità? Scrive con la speranza di trovare una mano sconosciuta

da poter stringere nell’oscurità. Aldo PALAZZESCHI, Lo scrittore, in Via delle cento stelle, 1972

Sono un poeta un grido unanime sono un grumo di sogni Sono un frutto d'innumerevoli contrasti d'innesti

maturato in una serra Ma il tuo popolo è portato dalla stessa terra che mi porta Italia

E in questa uniforme di tuo soldato mi riposo come fosse la culla

di mio padre. Giuseppe UNGARETTI, Italia in Il Porto Sepolto, 1916

«Vedere e udire: altro non deve il poeta. Il poeta è l’arpa che un soffio anima, è la lastra che un raggio dipinge. La poesia è nelle cose: un certo etere che si trova in questa più, in quella meno, in alcune sì, in altre no. Il poeta solo lo conosce, ma tutti gli uomini, poi che egli significò, lo riconoscono. Egli presenta la visione di cosa posta sotto gli occhi di tutti e che nessuno vedeva.»

Giovanni PASCOLI, da Il sabato (1896), in Pensieri e discorsi, II ed., 1914

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«Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri compendiano in sé l’umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l’Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice,

come un cielo specchiantesi tutt’intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza

dell’ampiezza, hanno l’ardore e l’estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio. Byron era di questa famiglia, Shakespeare della prima.» Gustave FLAUBERT, Lettera a Louise Colet - 23 Ottobre 1846 «Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sregolarsi di tutti i sensi».

Arthur RIMBAUD, Lettera del Veggente – 15 Maggio 1871 «Gli avvenimenti esterni sono sempre più o meno preveduti dall’artista; ma nel momento in cui essi avvengono cessano, in qualche modo, di essere interessanti. Fra questi avvenimenti che oso dire esterni c’è stato, e preminente per un italiano della mia generazione, il fascismo. Io non sono stato fascista e non ho cantato il fascismo; ma neppure ho scritto poesie in cui quella pseudo rivoluzione apparisse

osteggiata. Certo, sarebbe stato impossibile pubblicare poesie ostili al regime d’allora; ma il fatto è che non mi ci sarei provato neppure se il rischio fosse stato minimo o nullo. Avendo sentito fin dalla nascita

una totale disarmonia con la realtà che mi circondava, la materia della mia ispirazione non poteva essere che quella disarmonia. Non nego che il fascismo dapprima, la guerra più tardi, e la guerra civile più tardi ancora mi abbiano reso infelice; tuttavia esistevano in me ragioni di infelicità che andavano molto al di là e al di fuori di questi fenomeni. Ritengo si tratti di un inadattamento, di un “maladjustement” psicologico e morale che è proprio a tutte le nature a sfondo introspettivo, cioè a

tutte le nature poetiche. Coloro per i quali l’arte è un prodotto delle condizioni ambientali e sociali dell’artista potranno obiettare: il male è che vi siete estraniato dal vostro tempo; dovevate optare per l’una o per l’altra delle parti in conflitto. Mutando o migliorando la società si curano anche gli individui; nella società ideale non esisteranno più scompensi o inadattamenti ma ognuno si sentirà perfettamente a suo posto; e l’artista sarà un uomo come un altro che avrà in più il dono del canto, l’attitudine a scoprire e a creare la bellezza. Rispondo che io ho optato come uomo; ma come poeta ho sentito subito

che il combattimento avveniva su un altro fronte, nel quale poco contavano i grossi avvenimenti che si stavano svolgendo.» Eugenio MONTALE, in Confessioni di scrittori (Interviste con se stessi), 1951

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy. Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia. «Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici, nella classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e

proficua cultura d’impresa nell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del fare impresa, del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano percepite dall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel corso di una tavola rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha evidenziato come la cultura d’impresa sia ritenuta

fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale, anche se non molto presente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43% dei piccoli e medi imprenditori). [...] Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività, innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità di farsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della

società civile, invece, cultura d’impresa ha soprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno crescere questa cultura sono le persone, la ricerca e l’innovazione

(per gli imprenditori), la passione e le motivazioni per la maggior parte dei cittadini. [...] Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda, del territorio in cui opera e del Paese più in generale, contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorse umane, creando un circolo virtuoso al servizio di clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quella che emerge nelle aspirazioni degli intervistati, rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove politiche culturali per le imprese. Il ruolo del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non può servire più come alibi per non confrontarsi con una

corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono dai mercati internazionali.

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In sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al meglio il proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile. Sembra questa la ricetta per le aziende di nuova generazione.» MASSIMO DONADDIO, 9/03/2007

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/03/cultura- impresa.shtml?uuid

«Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi, corrotto dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il senso e la luce dei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi crediamo che, sul piano sociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza. Le classi lavoratrici, più che ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti

autentici di un insopprimibile valore: la giustizia, e incarnano questo sentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli uomini di cultura, gli esperti di ogni attività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca, valori ugualmente universali, nell’ordine della verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al mondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].» DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955 (cit.

da W. Passerini - M. Rotondi, Wellness organizzativo. Benessere e capitale umano nella Nice Company, Franco Angeli, Milano 2011).

Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in Italy. «Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sono solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario

collettivo: simboli della quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la bottiglietta Campari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo Rossi, nel 1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei e negli archivi storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e ripercorso. È dunque una full-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla “Settimana della cultura d’impresa”, che si apre domani in dieci città

italiane. Si tratta della undicesima edizione, dedicata quest’anno alla "cultura del cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio culturale delle imprese, che prevede mostre, letture teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche, workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi coinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e Pontedera.» S. SPERANDIO da “Il Sole 24 Ore” del 17.11.2012

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Utilità della Storia. «Questo soprattutto v’è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai sotto gli occhi gli Insegnamenti d’ogni genere che sono riposti nelle illustri memorie, e puoi prenderne ciò che sia da imitare per te e per il tuo Stato, ciò che sia da evitare perché turpe nel principio e turpe alla fine.»

T. LIVIO, AB URBE CONDITA - Praefatio, I, 10, BUR Classici, Milano 1982 «La storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta. / In ogni caso / molti anelli non tengono. / La storia non contiene / il prima e il dopo, / nulla che in lei borbotti / a lento fuoco. / La storia non è prodotta / da chi la pensa e neppure / da chi l’ignora. La storia / non si fa strada, si ostina, / detesta il poco a poco, non procede / né recede, si sposta di binario / e la sua direzione / non è

nell'orario. / La storia non giustifica / e non deplora, / la storia non è intrinseca / perché è fuori. / La

storia non somministra carezze o colpi di frusta. / La storia non è magistra / di niente che ci riguardi. / Accorgersene non serve / a farla più vera e più giusta. / La storia non è poi / la devastante ruspa che si dice. / Lascia sottopassaggi, cripte, buche / e nascondigli. C'è chi sopravvive. / La storia è anche benevola: distrugge / quanto più può: se esagerasse, certo / sarebbe meglio, ma la storia è a corto / di notizie, non compie tutte le sue vendette. / La storia gratta il fondo / come una rete a strascico / con

qualche strappo e più di un pesce sfugge. / Qualche volta s’incontra l’ectoplasma / d’uno scampato e non sembra particolarmente felice. / Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato. / Gli altri, nel sacco, si credono / più liberi di lui.» E. MONTALE, da Satura in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano 1984

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«Dal favorevole punto di osservazione degli anni ’90 sembra che il Secolo breve sia passato attraverso una breve Età dell’oro, nel suo cammino da un’epoca di crisi a un’altra epoca di crisi, verso un futuro sconosciuto e problematico, ma non necessariamente apocalittico. Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai pensatori che speculano sulla “fine della storia”. La sola

generalizzazione del tutto certa riguardo alla storia è che, fin quando c’è una razza umana, la storia continuerà». E. J. HOBSBAWM, Il secolo breve. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1995

4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Scienza, religione e libertà di ricerca. «Pensiero scientifico Potete anche chiamarlo pensiero laico, noi aggiungiamo la parola libertà: il pensiero scientifico è

pensiero libero. […] Potete credere in Dio ed essere laici, cioè razionali e liberi, nel pensiero. Potete dirvi atei ed esserlo altrettanto. Con ‘pensiero scientifico’ non alludiamo alla forma di pensiero tipica degli scienziati, ma a un metodo razionale che riguarda tutti e dovrebbe trarre esempio da come ragionano gli uomini di scienza più grandi. Sono curiosi e pronti a recepire le novità, mettono in discussione se stessi e le proprie convinzioni se notano dati che sembrano credibili e meritano di essere approfonditi. Non si fermano mai, vanno avanti nella ricerca, sempre aperti a collaborazioni, idee,

scoperte, dubbi.»

Umberto VERONESI, Maria Giovanna LUINI, Siate liberi, Salani Editore, Milano 2012 «“La scienza, intesa come scopritrice di verità assolute, rimane, dunque, disoccupata per mancanza di verità assolute. Ma questo non porta a distruggere la scienza, porta soltanto a una diversa concezione della scienza”. Così il grande matematico Bruno De Finetti all’inizio del suo Probabilismo (1931). L’elogio

che egli tracciava in quel testo della “travolgente marea di pensiero relativista” doveva venire ulteriormente definito nel contributo “filosofico” del 1934, L’invenzione della verità, ove si sottolineava come l’idea della conquista di una verità assoluta fosse dannosa per i filosofi come per gli scienziati: i primi si cullerebbero nell’illusione di aver trovato un possesso per sempre; i secondi, raggiunto il sapere definitivo, smetterebbero di investigare.» Giulio GIORELLO, Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo, Longanesi, Milano 2010

«La scienza è possibile solo perché viviamo in un universo ordinato che obbedisce a leggi matematiche semplici. Compito dello scienziato è di studiare, catalogare e mettere in relazione l’ordine della natura, non di indagarne l’origine. I teologi, invece, hanno sempre ritenuto che l’ordine fisico sia una prova che

testimonia dell’esistenza di Dio: in tal caso scienza e religione lavorerebbero per un fine comune, vale a dire la conoscenza dell’operato divino. Si è detto anche che la cultura scientifica occidentale nasce

proprio perché stimolata dalla tradizione giudaico-cristiana, secondo cui esiste nel cosmo un’organizzazione a esso impartita per volontà di Dio: la ragione e la scienza non fanno che illuminare questa organizzazione delle cose.» Paul DAVIES, Dio e la nuova fisica, Mondadori, Milano 2009 «Ipazia rappresenta il simbolo dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatta

grande la civiltà ellenica. Con il suo sacrificio comincia quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso tenta di soffocare la ragione. Tanti altri martiri sono stati orrendamente torturati e uccisi. Il 17 febbraio 1600 Giordano Bruno fu mandato al rogo per eresia, lui che scriveva: “Esistono innumerevoli soli; innumerevoli terre ruotano attorno a questi, similmente a come i sette pianeti ruotano intorno al nostro Sole. Questi mondi sono abitati da esseri viventi”. Galileo, convinto sostenitore della teoria copernicana, indirettamente provata dalla sua scoperta dei quattro maggiori satelliti di Giove, fu costretto ad abiurare.»

Adriano PETTA, Antonino COLAVITO, Ipazia, La lepre, Roma 2010

1. Un saluto tutto speciale a voi, ricercatori della verità, a voi, uomini di pensiero e di scienza, esploratori dell’uomo, dell’universo e della storia, a voi tutti, pellegrini in marcia verso la luce, e anche a quelli che si sono fermati nel cammino, affaticati e delusi da una vana ricerca. 2. Perché un saluto speciale per voi? Perché qui tutti noi, Vescovi, Padri del Concilio, siamo in ascolto

della verità. Che cosa è stato il nostro sforzo durante questi quattro anni, se non una ricerca più attenta e un approfondimento del messaggio di verità affidato alla Chiesa, se non uno sforzo di docilità più perfetta allo Spirito di verità? 3. Noi dunque non potevamo non incontrarci con voi. Il vostro cammino è il nostro. I vostri sentieri non sono mai estranei ai nostri. Noi siamo gli amici della vostra vocazione di ricercatori, gli alleati delle

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6

vostre fatiche, gli ammiratori delle vostre conquiste e, se occorre, i consolatori dei vostri scoraggiamenti e dei vostri insuccessi. 4. Anche per voi abbiamo dunque un messaggio, ed è questo: continuate a cercare, senza stancarvi, senza mai disperare della verità! Ricordate le parole di uno dei vostri grandi amici, sant’Agostino:

“Cerchiamo con il desiderio di trovare, e troviamo con il desiderio di cercare ancora”. Felici coloro che, possedendo la verità, la continuano a cercare per rinnovarla, per approfondirla, per donarla agli altri. Felici coloro che, non avendola trovata, camminano verso essa con cuore sincero: che essi cerchino la

luce del domani con la luce d’oggi, fino alla pienezza della luce! 5. Ma non dimenticatelo: se il pensare è una grande cosa, pensare è innanzitutto un dovere; guai a chi chiude volontariamente gli occhi alla luce! Pensare è anche una responsabilità: guai a coloro che oscurano lo spirito con i mille artifici che lo deprimono, l’inorgogliscono, l’ingannano, lo deformano! Qual è il principio di base per uomini di scienza, se non sforzarsi di pensare giustamente? 6. Per questo, senza turbare i vostri passi, senza accecare i vostri sguardi, noi vogliamo offrirvi la luce

della nostra lampada misteriosa: la fede. Colui che ce l’ha affidata è il Maestro sovrano del pensiero, colui di cui noi siamo gli umili discepoli, il solo che abbia detto e potuto dire: “Io sono la luce del mondo, io sono la via, la verità e la vita”. 7. Questa parola vi riguarda. Forse mai, grazie a Dio, è apparsa così bene come oggi la possibilità d’un accordo profondo fra la vera scienza e la vera fede, l’una e l’altra a servizio dell’unica verità. Non impedite questo prezioso incontro! Abbiate fiducia nella fede, questa grande amica dell’intelligenza! Rischiaratevi alla sua luce per afferrare la verità, tutta la verità! Questo è l’augurio, l’incoraggiamento,

la speranza che vi esprimono, prima di separarsi, i Padri del mondo intero, riuniti in Concilio a Roma. Paolo VI, Messaggio del Concilio agli uomini di pensiero e di scienza, 8 dicembre 1965

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Descrivi la situazione politica e militare dell’Italia dopo l’8 settembre del 1943 – data di notevole valore simbolico ed oggetto di complesso dibattito storico- fino alla fine della seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Bellezza esteriore e bellezza interiore.

«Oggi si coltiva molto la bellezza esteriore del corpo e si fa bene, è giusto che la si coltivi, già per gli antichi greci non si poteva dare cura dell’anima senza cura del corpo, comprensiva di regolare ginnastica. Credo però che oggi, troppo spesso, si trascuri la bellezza interiore, la grazia, il tratto più

prezioso della personalità. Così facendo si elude la grande lezione dell’estetica classica secondo cui la bellezza non è mai indipendente dalla verità e dalla bontà d’animo, ovvero, per stare alla concretezza dell’esistenza umana, non è mai indipendente dalla veridicità in quanto desiderio di verità e di sincerità.» V. MANCUSO, Io amo. Piccola filosofia dell’amore, Garzanti, Milano 2014

Rifletti criticamente su questo passo di Vito Mancuso, argomentando e motivando le tue considerazioni e convinzioni al riguardo.

________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico a.s. 2015-2016 - 10 dicembre 2015

Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

1

PROBLEMA 1: Il porta scarpe da viaggio

Un artigiano vuole realizzare contenitori da viaggio per scarpe e ipotizza contenitori con una base

piana e un'altezza variabile sagomata che si adatti alla forma della scarpa.

L’artigiano procede alla progettazione del profilo e stabilisce che tali contenitori debbano essere a

base rettangolare di dimensioni 20 cm per 30 cm e che l’altezza, procedendo in senso longitudinale

da 0 a 30 cm, segua l’andamento così descritto: ad un estremo, corrispondente alla punta della

scarpa, l’altezza è 4 cm, a 10 cm da questo estremo la sagoma flette e l’altezza raggiunge 8 cm, a 20

cm dall’estremo l’altezza raggiunge 12 cm, mentre all’altro estremo l’altezza è zero.

Prima di procedere alla produzione di un prototipo, l’artigiano vuole essere sicuro del suo progetto.

Pensa che occorra una competenza in matematica per avere la certezza che il contenitore realizzato

in base al profilo da lui progettato possa contenere vari tipi di scarpe.

Ti chiede quindi di procedere alla modellizzazione del profilo del prototipo:

1. Scelto un riferimento cartesiano Oxy in cui l'unità di misura corrisponda a un decimetro,

individua, tra le seguenti funzioni, quella che possa meglio corrispondere al profilo

descritto, e giustifica la risposta:

( ) ( ) [ ]

( ) ( )

[ ]

[ ]

2. dopo aver scelto la funzione che meglio rappresenta il profilo determina i valori dei

parametri a, b, c, e d in base alle dimensioni definite dall'artigiano;

3. studia la funzione che hai individuato e rappresentala graficamente nel riferimento

cartesiano Oxy; verifica se il contenitore possa essere adoperato con una scarpa alta 14 cm.

L’artigiano decide di valutare anche le condizioni di vendita del prodotto. Il costo di produzione è

pari a 5 € per ogni contenitore, più un costo fisso mensile di 500 €; in base alla sua conoscenza del

mercato, ritiene di poter vendere ciascun contenitore a 15 € e immagina che aumentando sempre più

il numero di contenitori prodotti in un mese il rapporto ricavo/costo possa crescere indefinitamente;

4. mostra che ciò non è vero e per illustrare all'artigiano il risultato matematico disegna

l'andamento del rapporto ricavo/costo al crescere del numero di contenitori prodotti in un

mese.

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Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico a.s. 2015-2016 - 10 dicembre 2015

Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

2

PROBLEMA 2: Il ghiaccio

Il tuo liceo, nell'ambito dell'alternanza scuola lavoro, ha organizzato per gli studenti del quinto anno

un’attività presso lo stabilimento ICE ON DEMAND sito nella tua regione. All'arrivo siete stati

divisi in vari gruppi. Il tuo, dopo aver visitato lo stabilimento e i laboratori, partecipa ad una

riunione legata ai processi di produzione.

Un cliente ha richiesto una fornitura di blocchi di ghiaccio a forma di prisma retto a base quadrata

di volume 10 dm3, che abbiano il minimo scambio termico con l’ambiente esterno, in modo da

resistere più a lungo possibile prima di liquefarsi.

Al tuo gruppo viene richiesto di determinare le caratteristiche geometriche dei blocchi da produrre,

sapendo che gli scambi termici tra questi e l’ambiente avvengono attraverso la superficie dei

blocchi stessi.

1. Studia la funzione che rappresenta la superficie del parallelepipedo in funzione del lato b

della base quadrata e rappresentala graficamente;

2. determina il valore di b che consente di minimizzare lo scambio termico e il corrispondente

valore dell’altezza h, e commenta il risultato trovato.

Il blocco di ghiaccio al termine del processo produttivo si trova alla temperatura di -18°C,

uniformemente distribuita al suo interno. Esso viene posto su un nastro trasportatore che lo porta a

un camion frigorifero, attraversando per due minuti un ambiente che viene mantenuto alla

temperatura di 10°C; esso pertanto tende a riscaldarsi, con velocità progressivamente decrescente,

in funzione della differenza di temperatura rispetto all’ambiente;

3. scegli una delle seguenti funzioni per modellizzare il processo di riscaldamento prima della

liquefazione (Ta = temperatura ambiente, Tg = temperatura iniziale del ghiaccio, T(t) = temperatura

del ghiaccio all’istante t, dove t = tempo trascorso dall’inizio del riscaldamento, in minuti):

( ) ( )

( ) ( ) ( )

( ) ( )

e determina il valore che deve avere il parametro K, che dipende anche dai processi produttivi,

perché il blocco di ghiaccio non inizi a fondere durante il percorso verso il camion frigorifero.

L’azienda solitamente adopera, per contenere l'acqua necessaria a produrre un singolo blocco di

ghiaccio, un recipiente avente la forma di un tronco di cono, con raggio della base minore eguale a

1 dm, raggio della base maggiore eguale a 1,5 dm, e altezza eguale a 2 dm;

4. sapendo che nel passaggio da acqua a ghiaccio il volume aumenta del 9,05%, stabilisci se il

suddetto recipiente è in grado di contenere l'acqua necessaria a produrre il blocco richiesto e, in tal

caso, a quale altezza dal fondo del recipiente arriverà l'acqua.

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Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

3

INDICATORI DI VALUTAZIONE dei problemi

Comprendere

Analizzare la situazione problematica, identificare i dati ed interpretarli .

Individuare

Mettere in campo strategie risolutive e individuare la strategia più adatta.

Sviluppare il processo risolutivo

Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.

Argomentare

Commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza

dei risultati.

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Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico a.s. 2015-2016 - 10 dicembre 2015

Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

4

QUESTIONARIO

1. Lanciando una coppia di dadi cinque volte qual è la probabilità che si ottenga un

punteggio totale maggiore di sette almeno due volte?

2. Considerata la parabola di equazione 24 xy , determina le equazioni delle rette

tangenti alla parabola nel punto di ascissa 2 e nel suo simmetrico rispetto all’asse di

simmetria della parabola.

3. Determinare un’espressione analitica della retta perpendicolare nel punto [1,1,1] al piano

di equazione 032 zyx .

4. Data la funzione:

42

20 )(

2

3

xhkxx

xxxf

Determinare i parametri h e k in modo che f(x) sia derivabile in tutto l'intervallo 4,0

.

5. Determinare l’equazione dell’asintoto obliquo del grafico della funzione:

12

)(1

x

xxf

6. Risolvere la seguente equazione :

5

2

56

xx

7. Data la funzione 22

4

1)ln(

2

1)( xxxxf , dopo aver determinato il campo di

esistenza ricerca l’eventuale asintoto verticale.

8. Determina, utilizzando la definizione, la derivata prima della seguente funzione:

xy 2sin e generalizza il risultato per nxy sin con n € N.

9. Un oggetto viene lanciato verso l’alto; supponendo che ( ) 40 sia la legge

oraria del suo moto espressa in metri, determina la funzione velocità e la quota massima

raggiunta dall’oggetto.

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Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico a.s. 2015-2016 - 10 dicembre 2015

Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

5

10. Analizza il grafico della funzione )1ln(2

2

x

x

xy e studiane i punti di

discontinuità:

Dopo aver individuato il tipo di discontinuità scrivi l’espressione della funzione che può

essere ottenuta con un prolungamento per continuità.

INDICATORI DI VALUTAZIONE del questionario

COMPRENSIONE e CONOSCENZA

Comprensione della richiesta.

Conoscenza dei contenuti matematici.

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE

Abilità di analisi.

Uso di linguaggio appropriato.

Scelta di strategie risolutive adeguate.

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO

Correttezza nei calcoli.

Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure anche grafiche.

ARGOMENTAZIONE

Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Tema di: MATEMATICA

ESEMPIO PROVA

Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario.

PROBLEMA 1

Le centraline di controllo del Po a Pontelagoscuro (FE) registrano il valore della portata dell'acqua,

ovvero il volume d'acqua che attraversa una sezione trasversale del fiume nell'unità di tempo. Come

responsabile della sicurezza della navigazione fluviale in quel tratto del Po, devi valutare quando

consentire la navigazione stessa, in considerazione delle condizioni atmosferiche e del livello dell’acqua.

Nel corso dell'anno le portate medie del Po (a Pontelagoscuro) sono di circa 34 milioni di m3 al giorno in

regime di magra, 130 milioni di m3 al giorno in regime normale con un’oscillazione del 10% e 840

milioni di m3 al giorno in regime di piena (fonte deltadelpo.net).

Durante un periodo di alcuni giorni di piogge intense, dalle rilevazioni registrate risulta che:

nei primi due giorni dall'inizio delle misurazioni il valore della portata dell'acqua si è alzato dal

valore di regime normale di 130 milioni di m3 al giorno fino al valore massimo di 950 milioni di m3 al

giorno;

nei giorni successivi la portata si è ridotta, tornando verso il valore di regime normale, inizialmente

più velocemente e poi più lentamente.

1. Indicando con t il tempo, misurato in giorni, fissa un adeguato sistema di riferimento cartesiano in cui

rappresentare il grafico dell'andamento della portata. Verifica se una delle seguenti funzioni può

essere usata come modello per descrivere tale andamento, tenendo conto dei valori rilevati e del

punto di massimo, giustificando con opportune argomentazioni sia la scelta che l'esclusione.

ctbatf cos

ceatg b

t

2

cetath tb 1

cba ,,

2. Individuata la funzione, determina i parametri in modo che siano verificate le condizioni sopra

descritte per la portata e tracciane il grafico.

3. Studia la variazione della portata nel tempo e valuta dopo quanti giorni tale variazione raggiunge il

suo minimo. Inoltre, dovendo prevedere quando autorizzare la ripresa della navigazione in condizioni

di sicurezza, valuta, analiticamente o per via grafica, dopo quanti giorni la portata rientra nel limite di

oscillazione del valore di regime normale.

4. Nel tempo trascorso tra l’inizio del fenomeno e il rientro nei limiti normali, qual è il volume di acqua

che ha superato il valore di regime normale?

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Tema di: MATEMATICA

ESEMPIO PROVA

PROBLEMA 2

Figura 1: grafico G

Il grafico G in figura 1 rappresenta una funzione del tipo:

1. determina il valore del parametro k affinché la sia rappresentata dal grafico, motivando la tua

risposta. Calcola inoltre le coordinate dei punti di flesso, le equazioni degli eventuali asintoti e le

equazioni delle rette tangenti a G nei punti di flesso;

2. considera un triangolo avente i vertici, rispettivamente, nell’origine, nel punto della funzione di

ascissa a, e nel punto P sua proiezione sull’asse x. Determina il valore a ≥ 0 per cui la sua area sia

massima;

3. calcola l'area della regione piana delimitata da G e dall'asse x nell'intervallo [0,2] e determina il

valore dell'errore percentuale che si verifica nel calcolo di tale area se nell'intervallo [0,2] si adotta,

per approssimare , una funzione razionale di 3° grado della forma

con

4. dimostra che, dette A e B le intersezioni tra le tangenti a G nei punti di flesso e l’asse x, C e D le

proiezioni dei punti di flesso sull’asse x, si ha:

per qualsiasi

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Tema di: MATEMATICA

ESEMPIO PROVA

QUESTIONARIO

1. Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione 3y

della regione di piano delimitata dalla curva di equazione 33 xxy e dalla retta stessa.

2. Verificare che la funzione:

ha una discontinuità di prima specie (“a salto”), mentre la funzione:

13

)(1

x

xxg

ha una discontinuità di terza specie (“eliminabile”).

3. Durante il picco massimo di un’epidemia di influenza il 15% della popolazione è a casa ammalato:

a) qual è la probabilità che in una classe di 20 alunni ce ne siano più di due assenti per

l’influenza?

b) descrivere le operazioni da compiere per verificare che, se l’intera scuola ha 500 alunni, la

probabilità che ce ne siano più di 50 influenzati è maggiore del 99%.

4. Utilizzando il differenziale calcola di quanto aumenta il volume di un cono retto avente raggio di

base 2 m e altezza 4 m quando il raggio di base aumenta di 2cm.

5. Considerata la parabola di equazione 24 xy , nel primo quadrante ciascuna tangente alla parabola

delimita con gli assi coordinati un triangolo. Determinare il punto di tangenza in modo che l’area di

tale triangolo sia minima.

6. Determinare la soluzione particolare della equazione differenziale , verificante la

condizione iniziale 2)0( y .

7. Calcolare il valor medio della funzione

6x3 1

31 1)(

3xe

xxxf

nell’intervallo [1, 6] e determinare il valore della x in cui la funzione assume il valore medio.

8. Una sfera ha il raggio che aumenta al passare del tempo secondo una data funzione r(t). Calcolare il

raggio della sfera nell’istante in cui la velocità di crescita della superficie sferica e la velocità di

crescita del raggio sono numericamente uguali.

13

1)(

1

x

xf

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Tema di: MATEMATICA

ESEMPIO PROVA

9. In un riferimento cartesiano nello spazio Oxyz, data la retta r di equazioni:

ktz

ty

tx

1

12

e il piano β di equazione:

022 zyx ,

determinare per quale valore di k la retta r e il piano β sono paralleli, e la distanza tra di essi.

10. Scrivere l’equazione della circonferenza C che ha il centro sull’asse y ed è tangente al grafico Gf

di 23 3)( xxxf nel suo punto di flesso.

__________________ Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario di italiano.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Simulazione della seconda prova di Fisica per gli esami di stato liceo scientifico

a.s. 2015-2016 – 25 gennaio 2016

Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e tre quesiti a sua scelta

Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

1

Problema n. 1: Il metodo delle parabole di Thomson Navigando in Internet per una ricerca sugli isotopi hai trovato il seguente articolo di J. J. Thomson pubblicato sui “Proceedings of The Royal Society” nel 1913.

L’esperimento a cui l’articolo fa riferimento può essere considerato come uno tra i più importanti del secolo ventesimo, nel passaggio dalla Fisica cosiddetta Classica alla Fisica Moderna, più precisamente l’inizio della Fisica Subatomica. Nell'articolo Thomson descrive le sue osservazioni sui cosiddetti “raggi canale”, formati da quelli che noi oggi chiamiamo ioni, quando attraversano un campo elettrico uniforme E

r e un campo magnetico, pure uniforme, B

r paralleli tra

loro e perpendicolari alla velocità delle particelle vr

. Nel disegno riprodotto qui affianco ed estratto dall'articolo originale, le particelle entrano attraverso l'ugello C e, con velocità parallele tra loro, attraversano il campo elettrico e quello magnetico nella regione identificata dalle lettere PLQM. I campi sono paralleli tra di loro e perpendicolari al piano della pagina. Nell'articolo Thomson scrive: “Supponi che un fascio di queste particelle si muova parallelamente all'asse x, colpendo un piano fluorescente perpendicolare al loro cammino in un punto O. Se prima di raggiungere il piano agisce su di esse un campo elettrico parallelo all'asse y, il punto ove le particelle raggiungono il piano è

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Simulazione della seconda prova di Fisica per gli esami di stato liceo scientifico

a.s. 2015-2016 – 25 gennaio 2016

Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e tre quesiti a sua scelta

Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

2

spostato parallelamente all'asse y di una distanza pari a:

120

qy A

mv=

dove q, m e v0, sono rispettivamente la carica, la massa e la velocità delle particelle e A1 è una costante dipendente dal campo elettrico e dal cammino della particella ma indipendente da q, m, v0 Se invece sulle particelle agisce un campo magnetico anch'esso parallelo all'asse y, le particelle vengono deflesse parallelamente all'asse z e il punto ove le particelle raggiungono il piano è spostato parallelamente all'asse z di una distanza pari a:

2

0

qz A

mv=

dove A2 è una costante dipendente dal campo magnetico e dal cammino della particella ma indipendente da q, m e v0”. E più oltre continua: “Così, tutte le particelle con lo stesso rapporto q/m in presenza di campo elettrico e magnetico colpiscono il piano su una parabola che può essere visualizzata facendo incidere le particelle su una lastra fotografica.” E ancora: “Poiché la parabola corrispondente all'atomo di idrogeno è presente in praticamente tutte le foto ed è immediatamente riconoscibile […] è molto facile trovare il valore di q/m per tutte le altre.” Un esempio di queste foto è riportato nella figura 1:

Figura 1

che viene riportata, ingrandita e invertita in colore, nella figura 2:

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Simulazione della seconda prova di Fisica per gli esami di stato liceo scientifico

a.s. 2015-2016 – 25 gennaio 2016

Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e tre quesiti a sua scelta

Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

3

Figura 2

1. Fissando un sistema di riferimento con origine nel punto O ove le particelle colpiscono il piano fluorescente in assenza del campo elettrico e di quello magnetico, l'asse x nella direzione del moto delle particelle e l'asse y nella direzione comune dei campi elettrico e magnetico, dimostra dalle informazioni date la validità delle formule riportate da Thomson per le deflessioni nelle direzioni y e z dovute al campo elettrico e al campo magnetico. Nella dimostrazione assumi che gli effetti di bordo siano trascurabili e che la forza di Lorentz sia sempre diretta nella direzione z.

2. Dimostra che le particelle con lo stesso rapporto q/m formano sul piano x=0 una parabola

quando è presente contemporaneamente sia il campo elettrico sia quello magnetico; determina l'equazione della parabola in funzione del rapporto q/m e dei parametri A1 e A2.

3. Ricordando che gli ioni di idrogeno hanno il massimo rapporto q/m, individua la parabola

dovuta agli ioni di idrogeno. Scegli poi un'altra parabola delle foto e determina il rapporto q/m relativo a questa parabola, in unità dello stesso rapporto q/m per l'idrogeno. Descrivi dettagliatamente il procedimento seguito.

4. Immagina ora di ruotare il campo elettrico in modo che sia diretto nella direzione z e con

verso tale da deflettere le particelle in verso opposto alla deflessione dovuta al campo magnetico. Disegna la direzione e verso del campo elettrico e di quello magnetico affinché essi operino come descritto e determina la condizione che deve essere verificata affinché la deflessione totale sia nulla. Ipotizzando di utilizzare il dispositivo come strumento di misura, quale grandezza potrebbe misurare?

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Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e tre quesiti a sua scelta

Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

4

Problema n. 2: Uno strumento rinnovato

Nel laboratorio di Fisica, durante una lezione sul magnetismo, scorgi in un angolo un vecchio strumento che avevi utilizzato qualche anno fa per lo studio del moto uniformemente accelerato (Fig. 1): una barretta metallica poggia su due blocchi A e B ancorati ad una guida ad U anch’essa metallica; la guida si trova su un piano perpendicolare al pavimento con il quale è in contatto attraverso due piedini di materiale isolante. La barretta si trova ad un’altezza h dal pavimento e, una volta eliminati i blocchi, scivola verso il basso lungo i binari della guida con attrito trascurabile. Pensando a ciò che hai studiato recentemente ti viene in mente di utilizzare lo strumento per effettuare misure in campi magnetici. Immagini così di immergere completamente lo strumento in un campo magnetico uniforme perpendicolare al piano della guida.

In questa condizione:

1. Rappresenta ed esamina la nuova situazione descrivendo i fenomeni fisici coinvolti e le forze alle quali è sottoposta la barretta durante il suo moto verso il basso.

2. Individua quale tra i seguenti grafici rappresenta l’andamento nel tempo della velocità della

barretta giustificando la scelta fatta.

0

10

20

30

0 1 2

velo

cità

(m

/s)

tempo (s)

grafico 1

0

10

20

30

0 1 2

velo

cità

(m

/s)

tempo (s)

grafico 2

0

0,2

0,4

0,6

0,8

0 1 2

velo

cità

(m

/s)

tempo (s)

grafico 3

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Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

5

3. Calcola il valore v della velocità massima della barretta assumendo per essa una massa

pari a 30 g, una lunghezza di 40 cm, una resistenza elettrica di 2,0 Ω (supponi trascurabile la resistenza elettrica della guida ad U) ed un campo magnetico applicato di intensità 2,5T.

4. Determina l’equazione che descrive il moto della barretta e verifica che la funzione vt =

v1 − e

, con τ =

,ne è soluzione; definisci il significato dei simboli presenti

nella funzione servendoti, eventualmente, di un grafico. Rubrica di Valutazione del Problema Indicatori per la valutazione

Esaminare la situazione fisica proposta formulando le ipotesi esplicative attraverso modelli o analogie o leggi.

Formalizzare situazioni problematiche e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la loro risoluzione.

Interpretare e/o elaborare i dati proposti, anche di natura sperimentale, verificandone la pertinenza al modello scelto.

Descrivere il processo risolutivo adottato e comunicare i risultati ottenuti valutandone la coerenza con la situazione problematica proposta.

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Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

6

QUESITI 1 Quesito 1 Una lampadina ad incandescenza, alimentata con tensione alternata pari a 220 V, assorbe una potenza elettrica media pari a 1,0 ∙ 10 W ed emette luce grazie al riscaldamento di un filamento di tungsteno. Considera che in queste condizioni sia:

!"# $%!#& !&&

!"# $'#( &&')# = 2,0%

Ipotizzando per semplicità che la lampadina sia una sorgente puntiforme che emette uniformemente in tutte le direzioni, e che la presenza dell’aria abbia un effetto trascurabile, calcola ad una distanza " = 2,0! dalla lampadina:

- l’intensità media della luce; - i valori efficaci del campo elettrico e del campo magnetico.

Ritieni che le ipotesi semplificative siano adeguate alla situazione reale? Potresti valutare qualitativamente le differenze tra il caso reale e la soluzione trovata nel caso ideale? Quesito 2 Un condensatore è costituito da due armature piane e parallele di forma quadrata separate da aria, di lato $ = 5,0(!, distanti 1,0 mm all’istante = 0, che si stanno allontanando tra loro di un decimo di millimetro al secondo. La differenza di potenziale tra le armature è 1,0 ∙ 10-.. Calcolare la corrente di spostamento che attraversa il condensatore nell’istante = 0, illustrando il procedimento seguito. Quesito 3 Una radiolina può ricevere trasmissioni radiofoniche sintonizzandosi su frequenze che appartengono ad una delle tre seguenti bande: FM (Frequency Modulation): 88-108 MHz ; MW (Medium Waves): 540-1600 KHz; e SW (Short Waves): 6,0-18,0 MHz. Quali sono le lunghezze d’onda massime e minime delle tre bande di ricezione? In quale delle tre bande la ricezione di un’onda elettromagnetica è meno influenzata dalla presenza degli edifici? Quesito 4 Nello spazio vuoto è presente un campo elettrico /011112 , la cui variazione media nel tempo, lungo una

direzione individuata dalla retta orientata 3, è di 3,0 ∙ 1056

7∙8. Determinare l’intensità del campo

1 c = 3,00 · 10

8 m/s (velocità della luce nel vuoto)

ε0 = 8,85 · 10-12

F/m (costante dielettrica nel vuoto)

µ0 = 4π · 10 -7

H/m (permeabilità magnetica nel vuoto)

q=−1,60 · 10−19

C (carica elettrone)

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7

magnetico medio indotto, a una distanza R di 3,0(! dalla retta 3. Cosa accade all’aumentare di R?

Quesito 5 Nel cristallo di sale (NaCl) gli ioni positivi e negativi Na+ e Cl- si dispongono, alternandosi, ai vertici di celle cubiche, con una distanza tra due consecutivi ioni Na+ (o Cl-) pari ad $ = 0,567! .

In questo cristallo l'energia di legame è dovuta in buona parte all'interazione coulombiana tra gli ioni. Considerando una cella cubica contenente quattro ioni positivi e quattro ioni negativi,

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Tempo massimo assegnato alla prova sei ore

8

calcolare l'energia coulombiana per ione del cristallo, e determinare quale percentuale essa rappresenta del valore sperimentale dell’energia di legame, pari a 4,07 eV. Quesito 6 Un’onda luminosa non polarizzata incide su un polarizzatore P1 e la radiazione da esso uscente incide su un secondo polarizzatore P2 il cui asse di trasmissione è posto a 90° rispetto a quello del primo. Ovviamente da P2 non esce nessuna radiazione. Dimostrare che ponendo un terzo polarizzatore P3 tra P1 e P2 , che forma un angolo α con P1, ci sarà radiazione uscente da P2. Trovare:

- l'angolo α per cui l’intensità della radiazione uscente è massima; - il valore di tale intensità rispetto a quella (I0) dell’onda non polarizzata.

Griglia di Valutazione dei Quesiti

Indicatori per la valutazione

COMPRENSIONE e CONOSCENZA Comprende la richiesta. Conosce i contenuti.

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE È in grado di separare gli elementi dell’esercizio evidenziandone i rapporti. Usa un linguaggio appropriato. Sceglie strategie risolutive adeguate.

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO Esegue calcoli corretti. Applica Tecniche e Procedure, anche grafiche, corrette.

ARGOMENTAZIONE Giustifica e Commenta le scelte effettuate.

VALUTAZIONE Formula autonomamente giudizi critici di valore e di metodo.

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18

LICEO STATALE “ITALO CALVINO”- CITTA’ DELLA PIEVE - GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA – TI POLOGIA…. Candidato:.................................................... Disciplina ....................................................

Punteggio 0-4 5 -10 11-18 19 -26 27-34 35 -43 44 -53 54 -63 64 -74 75 -85 86 -97 98 -109 110 -123 124 -137 138 -150 Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 PUNTEGGIO TOT………../150 ; PUNTI……/15 ;

Parametri e indicatori

Livelli di prestazione VALUTAZIONE

Misura-zione (punti)

Punti assegnati

CO

NO

SCEN

ZE Conoscenze

specifiche della disciplina Completezza della risoluzione

(40%)

Non eseguito o indicazione non pertinente al quesito. Dimostra conoscenze frammentarie Dimostra conoscenze parziali Dimostra conoscenze superficiali Conosce contenuti essenziali Dimostra conoscenze abbastanza articolate Dimostra conoscenze estese Dimostra conoscenze sostanzialmente complete

Gravemente insuff. Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

1 9

18 24 32 40 50 60

CO

MPE

TEN

ZE

Sintesi, selezione ed organizzazione delle informazioni, correttezza ed organicità

(40%)

Non eseguito o indicazione non pertinente al quesito. Svolge argomentazioni non pertinenti e/o presenta gravi incoerenze logiche e operative. Svolge argomentazioni non sempre pertinenti e/o presenta incoerenze logiche e operative Svolge argomentazioni abbastanza pertinenti e/o presenta lievi incoerenze logiche e operative Svolge argomentazioni essenziali, le organizza e/o le utilizza in modo quasi sempre corretto. Svolge argomentazioni pertinenti, le organizza e/o le utilizza in modo abbastanza corretto. Svolge argomentazioni pertinenti, le organizza e le utilizza in modo preciso e corretto. Svolge argomentazioni pertinenti, le organizza e le utilizza in modo rigoroso e organico

Gravemente insuff. Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

1 9

18 24 32 40 50 60

CAP

ACIT

A’ Correttezza

formale e uso del linguaggio specifico

(20%)

Non imposta né risolve alcun quesito Linguaggio gravemente scorretto Linguaggio con numerose imprecisioni Linguaggio con alcune imprecisioni Linguaggio semplice e corretto Linguaggio corretto e generalmente appropriato Linguaggio corretto appropriato Linguaggio corretto, appropriato e ricco

Gravemente insuff. Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

1 4 8

12 16 20 25 30

TOTALE PUNTEGGIO DEI QUESITI

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LICEO LINGUISTICO “I. CALVINO” – CITTA’ DELLA PIEVE

Anno Scolastico 2015– 2016 CLASSE V A

SIMULAZIONE della TERZA PROVA dell’ ESAME DI STATO

3 Maggio 2016

Tipologia A

Obiettivo: Accertamento delle capacità di sintetizzare adeguatamente le conoscenze e di

presentarle in un contesto organico, corretto e coerente.

Discipline coinvolte: Inglese, Scienze Naturali, Filosofia, Storia dell’Arte

COGNOME……………………………… NOME………………………………

INGLESE ----------- /150

SCIENZE NATURALI ---------/150

FILOSOFIA -----------/150

STORIA DELL’ARTE --------/150

DURATA PROVA: h.3,30

PUNTEGGIO TOTALE:-----------/15

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 3/05/2016

LINGUA INGLESE

Define the features of the three main characters in Ulysses

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 3/05/2016

SCIENZE

Esamina i diversi livelli di organizzazione strutturale delle proteine mettendo in

evidenza, anche attraverso opportuni esempi, la correlazione tra struttura e funzione. (max 20 righe)

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 3/05/2016

FILOSOFIA

“ devo (…) ripetere che le mie tendenze filosofiche anche se in ESSERE E TEMPO è questione di “Esistenza” e di “Kierkgaard”, non possono essere classificate come filosofia dell’esistenza (…) la questione che mi preoccupa, non è quella dell’esistenza dell’uomo: è quella dell’essere nel suo insieme in quanto tale” (lettera a Wahl 1937)

Nel 1927 Heidegger pubblica “Essere e tempo” considerata opera chiave dell’esistenzialismo; sintetizza l’opera cercando di evidenziare l’appartenenza o non dell’autore all’esistenzialismo.

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 3/05/2016

STORIA DELL’ARTE

Il candidato spieghi le analogie e le differenze tra l’architettura razionalista e l’architettura orga nica. (max 20 righe)

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LICEO LINGUISTICO “I. CALVINO” – CITTA’ DELLA PIEVE

Anno Scolastico 2015– 2016 CLASSE V A

SIMULAZIONE della TERZA PROVA dell’ ESAME DI STATO

17 Febbraio 2016

Tipologia A

Obiettivo: Accertamento delle capacità di sintetizzare adeguatamente le conoscenze e di

presentarle in un contesto organico, corretto e coerente.

Discipline coinvolte: Inglese, Scienze Naturali, Filosofia, Storia dell’Arte

COGNOME……………………………… NOME………………………………

INGLESE ----------- /150

SCIENZE NATURALI ---------/150

FILOSOFIA -----------/150

STORIA DELL’ARTE --------/150

DURATA PROVA: h.3,30

PUNTEGGIO TOTALE:-----------/15

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOG A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 17/02/2016

LINGUA INGLESE

Write about the main themes of The Waste Land.

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOG A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 17/02/2016

SCIENZE

Esamina le caratteristiche che rendono il carbonio l’elemento chimico protagonista della complessa e variabile architettura delle molecole organiche (Max 20 righe)

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOG A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 17/02/2016

FILOSOFIA

Nel trattare il concetto dell’alienazione Marx si rifà a Feuerbach, confronta le loro posizioni in proposito, approfondendo qual è la causa dell’alienazione per Marx e la via per disalienarsi.

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOG A )

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 17/02/2016

STORIA DELL’ARTE

Il Futurismo non è soltanto un movimento artistico o un’avanguardia storica quanto piuttosto, un modo nuovo e provocatorio di percepire la realtà e di immaginare il futuro. Si discuta questa affermazione contrapponendo ad uno degli altri movimenti artistici studiati.

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LICEO LINGUISTICO “I. CALVINO” – CITTA’ DELLA PIEVE

Anno Scolastico 2015– 2016 CLASSE V A

SIMULAZIONE della TERZA PROVA dell’ ESAME DI STATO

19 Marzo 2016

Tipologia B

Obiettivo: Accertamento delle capacità di sintetizzare adeguatamente le conoscenze e di presentarle in un contesto organico, corretto e coerente. Discipline coinvolte: Inglese, Scienze Naturali, Storia, Storia dell’Arte COGNOME……………………………… NOME………………………………

INGLESE ----------- /150

SCIENZE NATURALI ---------/150

STORIA -----------/150

STORIA DELL’ARTE --------/150

DURATA PROVA: h.3,30

PUNTEGGIO TOTALE:-----------/15

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA B ) LINGUA INGLESE

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 19/03/2016

1. Write about the central features of Modernism

2. Write about Virginia Woolf’s literary technique

3. Explain the main theme of Dubliners

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA B ) SCIENZE

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 19/03/2016

1. Come è stata costruita la geoterma?

2. Come si spiega la presenza di correnti convettive all’interno del mantello rigido?

3. Spiega perché il campo magnetico terrestre non può essere generato da un magnete

permanente e su cosa si può basare, quindi, la sua vera origine.

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA B ) STORIA

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 19/03/2016

1. Quali furono i principali punti del programma politico della NSDAP?

2. Che cosa avvenne in Italia il 25 luglio 1943 durante il Gran Consiglio del fascismo e con

quali conseguenze per la guerra?

3. Quali iniziative furono prese dagli Stati Uniti per far fronte alla crisi del 1929?

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A.S. 2015-2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( TIPOLOGIA B ) STORIA DELL’ARTE

Alunno/a ________________________________ classe 5^ sez. A data 19/03/2016

1. Quale fondamentale eredità ha lasciato l’Art Nouveau al Novecento?

2. Spiega le differenze a livello stilistico tra l’Espressionismo Austriaco e l’Espressionismo

Francese.

3. Tratteggia l’importanza della componente onirica nel movimento Surrealista.