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21/10/2011 1 Monitoraggio e Ispezione di Trasformatori in Condizioni di Guasto R. Maina Resp. Laboratorio Sea Marconi Technologies Monitoraggio di trasformatori Monitoraggio e ispezione di guasti termici Tipo T1-T2 – guasti termici a bassa e media temperatura Tipo T3 – guasti termici ad elevata temperatura (punti caldi) Monitoraggio e ispezione di guasti elettrici Ottenere informazioni dall’ispezione post- mortem Sommario R. MAINA - Monitoraggio e Ispezione di Trasformatori in Condizioni di Guasto

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  • 21/10/2011

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    Monitoraggio e Ispezione di

    Trasformatori in

    Condizioni di Guasto

    R. MainaResp. Laboratorio Sea Marconi Technologies

    Monitoraggio di trasformatori

    Monitoraggio e ispezione di guasti termici Tipo T1-T2 guasti termici a bassa e media temperatura

    Tipo T3 guasti termici ad elevata temperatura (punti caldi)

    Monitoraggio e ispezione di guasti elettrici

    Ottenere informazioni dallispezione post-mortem

    Sommario

    R. MAINA - Monitoraggio e Ispezione di

    Trasformatori in Condizioni di Guasto

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    Monitoraggio trasfo: aspetti generali

    Tecniche di monitoraggio Prelievo e Analisi dellolio

    Monitoraggio on-line

    Test elettrici

    Termovisione (termografia infrarosso)

    Analisi isolanti solidi (carta e cartogeni)

    R. MAINA - Monitoraggio e Ispezione di

    Trasformatori in Condizioni di Guasto

    Analisi dellolio

    Obiettivi del monitoraggio trasformatori mediante analisi dellolio Monitoraggio del degrado

    Intercettazione di avarie

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    Parametri dellolio ruolo diagnostico

    I parametri dellolio possono essere relazionati con diversi macrofattori diagnostici:

    DEGRADO DELLOLIO

    GUASTI DEL TRASFORMA-TORE

    INVECCHIA-MENTO TERMICO DEI CARTOGENI

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    Trasformatori in Condizioni di Guasto

    Criteri di monitoraggio

    Aspetti chiave: Esistono molte reazioni di degrado dellolio, e i relativi sottoprodotti possono formarsi con velocit molto diverse

    I marcatori di condizioni di guasto (gas chiave) sono relazionati al guasto, quindi possono formarsi molto rapidamente; linformazione che essi danno pu essere persa in caso di frequenza di controllo insufficiente

    Il significato di alcuni parametri pu interessare pi di un macrofattore di degrado

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    Frequenza di campionamento suggerite, base e intensive:

    Parametro Frequenzabase

    Frequenzaintensiva

    Analisi fisico-chimiche (Colore, tg delta,resistivit DC, acidit, particelle, metalli)

    1 4Y 6m 1Y

    Acqua e Rigidit Dielettrica 6m 1Y 3m 6mGas disciolti (DGA) 6m 1Y 3mComposti furanici 1Y 4Y 1YAdditivi 2Y1 1YParametri dello zolfo corrosivo (DBDS,CCD test, ASTM test, DIN test)

    CB2 CB2

    1 In caso di oli inibiti o inibiti in tracce, oppure di oli passivati2 Condizionale, in base a presenza di DBDS o composti corrosivi

    Criteri di monitoraggio

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    Altre tecniche di monitoraggio

    Termografia infrarosso Solitamente su condizione (es: in caso di evidenze di anomalia termica), ma pu anche essere effettuata su base regolare

    Test elettrici Test di base solitamente su condizione

    Test di isolamento elettrico possono essere fatti su base regolare, normalmente con frequenze relativamente elevate (4 8 Y)

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    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

    Definizione I guasti tipo T1 e T2 sono descritti nella norma IEC 60599 come guasti termici nellolio e/o nella carta, rispettivamente inferiori e superiori a 300 C

    Monitoraggio DGA (analisi dei gas disciolti)

    Sensori DGA On-line (singolo o multi-gas)

    Termografia IR

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    Trasformatori in Condizioni di Guasto

    Monitoraggio mediante DGA I guasti termici di tipo T1 (temperatura < 300 C) solitamente generano etano e metano come gas chiave, ma possono anche formare monossido e biossido di carbonio. Guasti T1 normalmente non hanno evoluzione rapida, e raramente inducono avaria nel breve periodo.

    Nella maggioranza dei casi i guasti termici a bassa-media temperatura sono intercettati mediante DGA regolare, e richiedono un monitoraggio a 3-6 mesi

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Monitoraggio DGA di un guasto tipo T1

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Possibilit di avarie Guasti termici T1 o T2 severi possono degenerare in unavaria se trascurati per lungo tempo

    In caso di avaria, lispezione dovrebbe essere orientata a individuare difetti di raffreddamento, scurimento o carbonificazione della cellulosa, deformazione degli avvolgimenti o del nucleo

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Guasto T1-T2 degenerato in avaria

    Trattamento olio

    Avaria

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Trasformatori in Condizioni di Guasto

    Ispezione post-mortem di guasto T1-T2 : scurimento della carta, fusione dei contatti

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Ispezione post-mortem di guasto T1-T2 : deformazione del nucleo

    Guasto T1-T2 trascurato per lungo tempo e degenerato in avaria

    Sintomi:

    Etano

    Metano

    Basso rapporto O2/N2Monossido di carbonio (CO)

    Trattamenti olio

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Ispezione post-mortem di guasto T1-T2 : il solfuro di rame non la causa del guasto, ma un chiaro indicatore di surriscaldamento di un fase.

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Ispezione post-mortemdi guasto T1-T2 : scurimento e carbonificazione della cellulosa

    Guasti T1-T2 : monitoraggio e ispezione

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    Guasti T3 : monitoraggio e ispezione

    Definizione Un guasto tipo T3 descritto nella norma IEC 60599 come guasto termico sopra i 700 C, con carbonizzazione dellolio, decoloramento del rame (>800C) or fusione del rame (>1000C)

    Monitoraggio Sensori DGA On-line (multi-gas)

    DGA regolare

    Termografia IR (talvolta utile)

    Test elettrici (come conferma dellanomalia)

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    Trasformatori in Condizioni di Guasto

    Monitoraggio DGA Guasti termici di tipo T3 (> 700 C) sono sovente indotti da un difetto nei contatti, e possono evolvere molto rapidamente. In questi casi, il monitoraggio on-line dei gas lunico modo per intercettare il guasto, poich la sua evoluzione pu essere assai pi rapida della frequenza di controllo. I guasti T3 solitamente formano Etilene come gas chiave.

    Non tutti i dispositivi per DGA on-line monitoring possono intercettare i guasti T3.

    Guasti T3 : monitoraggio e ispezione

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    Monitoraggio di un guasto T3:

    Gas Data16/07/2005

    29/07/2005

    Allerta On-lin

    e DGA

    09/02/ 2006 Rid

    uzione del

    carico

    15/02/ 2006 T

    est e

    lettrici

    16/02/2006

    17/02/2006

    Ispezione fu

    ori

    servizio

    Idrogeno l/l 0 0 1032 610 780 1092

    Acetilene l/l 0 0 22 13 11 19

    Metano l/l 0 0 2387 1369 1817 2634

    Etano l/l 0 0 657 352 475 701

    Etilene l/l 0 0 2322 1245 1680 2462

    Installazione

    1 controllo a 2 settimane

    Allerta Hydran!!!

    Monitoraggio di laboratorio a elevata frequenza

    Guasti T3 : monitoraggio e ispezione

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    Ispezione di guasto T3 (prima della degenerazione in avaria!)

    Guasto T3 posizionato alla base di un passante AT:

    - Cattivo contatto tra la bandella e il passante

    - Decolorazione del rame

    - Residui di carbonizzazione dellolio

    Guasti T3 : monitoraggio e ispezione

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    Ispezione guasto T3 (dopo avaria)

    Guasti T3 : monitoraggio e ispezione

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    Ispezione guasto T3 (prima dellavaria)

    AllertadallHydran

    Guasti T3 : monitoraggio e ispezione

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  • 21/10/2011

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    Test elettrici utili In caso di guasti tipo T3 in un contatto, la misura della resistenza di isolamento pu essere utile: una resistenza pi elevata su una fase pu localizzare il guasto

    Termografia IR Una termovisione pu (raramente) localizzare il guasto: la base del passante coinvolto spesso pi calda della altre

    Guasti T3 : monitoraggio e ispezione

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    Definizione La norma IEC 60599 definisce i guasti elettrici PD, D1 e D2: rispettivamente Scariche Parziali, Scariche a Bassa Energia e Scariche ad Alta Energia (arco di potenza)

    Monitoraggio A volte sono impossibili da intercettare

    Sensori DGA On-line (multi-gas)

    DGA

    Test elettrici

    Guasti elettrici : monitoraggio e ispezione

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  • 21/10/2011

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    Sintomi Le scariche parziali e scariche a bassa energia spesso inducono la formazione di idrogeno come gas chiave. Il rapporto H2/CH4 viene suggerito come marker delle scariche parziali (se prossimo a 8-10), tuttavia il profilo dei gas spesso non univoco, e pu derivare da guasti compositi

    I test elettrici sono essenziali a confermare la presenza di scariche parziali, e sono raccomandati in caso di sintomi di guasto (es: presenza di idrogeno)

    Guasti elettrici : monitoraggio e ispezione

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    Guasto D1 monitorato (degenerato in unavaria)

    Guasti elettrici : monitoraggio e ispezione

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  • 21/10/2011

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    Scariche tra gli schermi, con parziale fusione del metallo

    Guasti elettrici : monitoraggio e ispezione

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    Guasto tipo D2 (occorso senza alcun preavviso o sintomo)

    Lunit era equipaggiata con un sensore on-line multigas

    Guasto

    Guasti elettrici : monitoraggio e ispezione

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  • 21/10/2011

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    Ispezione post-mortem di guasto D2 Avvolgimento AT coinvolto

    Guasti elettrici : monitoraggio e ispezione

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    Evento di innesco: corto circuito tra spire nellavvolgimento BT

    Guasti elettrici : monitoraggio e ispezione

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    Ispezione post-mortem di guasto D2

  • 21/10/2011

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    Informazioni dallispezione post-mortem

    Ispezioni post-mortem (o post-failure) possono essere estremamente utili nellindividuare le cause dellavaria, soprattutto in caso di esistenza di altre macchine gemelle. Lispezione dovrebbe essere sempre fatta, compatibilmente con i costi che comporta

    Un avvolgimento che ha subito avaria pu richiedere uno smontaggio completo per individuare le cause di guasto. Lesame spira per spira permette la raccolta di campioni rappresentativi di carta (DP, metalli, solfuri) e di conduttori (evidenze di depositi).

    R. MAINA - Monitoraggio e Ispezione di

    Trasformatori in Condizioni di Guasto

    Uninvestigazione accurata permette una mappatura completa dellavvolgimento, in termini di degrado della cellulosa, evidenze di cattivo raffreddamento, presenza di depositi polari.

    Per ottenere queste informazioni, solitamente necessario verificare:

    Tipo di raffreddamento e verso di flusso dellolio nei canali di raffreddamento

    Stato dei dotti verticali (OFAF or ODAF)

    Posizione dei dischi di separazione

    Geometria degli avvolgimenti

    Informazioni dallispezione post-mortem

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    Zona dellavaria localizzata mediante smontaggio spira per spira

    Informazioni dallispezione post-mortem

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    Area del guasto

    Settori radiali

    Settori radiali

    Anello equipotenziale

    Spire superiori

    Spire inferiori

    Piano dei prelievi

    Informazioni dallispezione post-mortem

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    4 strati di carta

    individuali

    12 strati di carta

    comuni

    Geometria dei conduttori

    4 strati di nastro di carta su ogni conduttore individuale

    12 strati di carta comune ai conduttori della piattina doppia

    Informazioni dallispezione post-mortem

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    Geometria degli avvolgimenti 15

    10

    15

    17

    17 conduttori doppi, nessun dotto verticale o spaziatore radiale (raffreddamento zig-zag)

    Informazioni dallispezione post-mortem

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    Mappatura della

    contaminazione da solfuro

    di rame (valutazione

    visiva)

    Informazioni dallispezione post-mortem

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    Area del guasto

    Settori radiali

    Settori radiali

    Anello equipotenziale

    Spire superiori

    Spire inferiori

    Mappatura della contaminazione da rame (analitica) Mappatura

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    Mappatura del DP della carta

    Mappatura

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    Trasformatori in Condizioni di Guasto

    Area del guasto

    Settori radiali

    Settori radiali

    Anello equipotenziale

    Spire superiori

    Spire inferiori

    Disco spaziatore

    Il monitoraggio di trasformatori in condizione di guasto utilizza principalmente i gas disciolti come parametro chiave. Altri strumenti di monitoraggio, come i test elettrici e la termografia, possono aiutare nella conferma e localizzazione del guasto.

    Altri parametri dellolio possono essere importanti, specialmente per tenere sotto controllo il degrado dellapparecchio. In caso di presenza di additivi o sostanze corrosive, il loro monitoraggio fortemente raccomandato.

    Lispezione interna pu essere una miniera di informazioni, e dovrebbe essere effettuata con precisi criteri. Linvestigazione di avvolgimenti guasti permette di individuare problemi di raffreddamento, deterioramento di materiali isolanti, e a volte comprendere il meccanismo di guasto.

    Le informazioni ottenute sono essenziali per la gestione di parchi macchine con unit gemelle.

    Conclusioni

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    Grazie per la cortese attenzione