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01-04-240
Riassunto. - Trottamento e prognosi delle lesioni a carico del tendine ~essore sana stati semplificati dalla divisione di questa apparoto tendineo in due zone. La zona II econsideroto do tutti i chirurghi della mono I'area piG difficile in cui ripristinare uno valida funzione di scivolamento. Le procedure secondarie solitomente adottate in questa zona comprendonoI'innesto del tendine ~essore in uno a due tempi. Se entrombi i tendini risultono lacerati e non e possibile eseguire 10 riparozione primaria, si PUG ricorrere all'innesto in un tempo. In mani grovemente mutilate, can un donna notevole a carico delle guaine dei tendini ~essori, e indicota 10 ricostruzione del tendine ~essore in due tempi mediante bastoncini di silicone. L'intervento consente il ripristino del meccanismo di scivolamento del tendine dentro il canale osteofibroso e 10 ricostruzione delle pulegge, can buoni risultati. La modifica apportata do Paneva 0110 ricostruzione del tendine ~essore indue tempi descritta do Hunter consiste nella formazione di un occhiello tro i ressori profondo e superficiale delle dita, inmodo do creare un innesto a peduncolo che viene fatto passare attroverso 10 guaina di un tendine.
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I Ricostruzione secondciria del tendine.,
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© 2000, EditIOns SCientlfiques et Modlcoles Elsevier SAS. Tutti I dlrlttl nservotl.
Parole chiave: mono, tendine ressore, tenodesi, riparozione secondaria del tendine ressore, innesto del tendine ressore inun tempo, innesto del tendine ressore in due tempi, bastoncino di silicone.
lnfroduzione
La ricostruzione di lesioni e deformita della mana richiede un' approfondita conoscenza della complessa anatomia funzionale di ossa, articolazioni, muscoli, tendini, legamenti, nervi e vasi. I progressicompiuti nel campo dell' anatomia funzionale e della biomeccanica della mana hanno contribuito in notevole misura ai recenti sviluppi della riparazione e ricostruzionedei tendini flessori. L' apparato del tendineflessore fa parte della rete fibrosa formatada strutture legamentose, aponeurosi eguaine fibrose attaccate alle ossa e al derma. n sistema fibroso, che completa 10scheletro osseo, ha la funzione di rinforzare, fomire flessibilita e mantenere I'integrita funzionale della mano.n chirurgo deve altresi essere consapevoledell'importanza di una ferita chirurgicapulita, della stabilita scheletrica, della sensibilita e di una buona circolazione. Per ottenere risultati soddisfacenti, il chirurgodella mana deve tenere presenti i vantaggidi una ferita matura ai fini della ricostruzione del tendine e la necessita di unoscrupoloso intervento di riparazione dellestrutture circostanti. n metodo di fissazione ossea prescelto dovrebbe permettere ilmovimento immediato. La riparazionedella guaina del tendine flessore e del si-
IPanoyotis N. Soucocos. MD.. FACS. Professor and Chorrman. DepanmemofOrthopaedIC Surgery, Unlversny orJoannlno. School of MediCIne, 54/ 10JoonnlnG, Greece
sterna di pulegge dovrebbe consentire unnaturale scivolamento del tendine. La riparazione a livello vascolare eimportante perevitare la necrosi e la riparazione del nervo dovrebbe garantire una sensibilita adeguata, fondamentale per la riabilitazione.Nel complesso, il chirurgo della mana puosperare di recuperare l'integrita funzionaledell' apparato flessore della mana solo conun tempestivo intervento di riparazione deitendini flessori che eviti una contratturamiostatica, affiancato da un'adeguata riparazione delle strutture circostanti e da unpiano di riabilitazione attentamente programmato.
Programmazionedell'infervenfodi riparazione
La programmazione dell'intervento di riparazione del tendine flessore e strettamente connessa al tipo di lesione. Se iltendine estato interrotto con un taglio netto, tipo "ghigliottina", potrebbe essere necessario intervenire dapprima su alcunitendini della mano. La riparazione primaria del tendine ha luogo immediatamente,una volta pulita e sbrigliata la ferita, vale adire da 6 a 24 ore (al massimo) dopo la lesione. Si parla di riparazione primaria ritardata quando la ferita iniziale estata irrigata e sbrigliata, rna i tendini non vengono
riparati prima che siano trascorsi da un minimo di 24 ore a un massimo di 10-14giomi dalla lesione. Alia riparazione primaria si ricorre per Ie sole lesioni di tendini dovute a taglio netto oppure associate adanneggiamento del fascio neurovascolareo In presenza di frattura ossea, epossibiIe procedere alia riparazione primaria deltendine flessore soltanto dopo aver stabilizzato I' osso.Le riparazioni secondarie sono procedureche si eseguono dopo circa 14 giomi. Tra i14 giomi e Ie 4 settimane la riparazioneviene definita secondaria precoce, mentredopo Ie 4 settimane viene considerata secondaria tardiva. La riparazione secondaria, nella quale si impiegano suture direttenel sito del taglio, degli innesti e dei trasferimenti tendinei, e indicata per lesionitendinee a taglio netto con fratture osseenei casi in cui I' osso non possa essere fissato e stabilizzato in maniera adeguata.Una riparazione secondaria e altresi indicata per Ie lesioni ampie dovute a schiacciamento con comminuzione delle ossa neipressi del danno tendineo, Ie lesioni associate a danno neurovascolare esteso, Ie lesioni gravi a carico dell'articolazione e Ielesioni con notevole perdita tissutale cherichiedano innesto cutaneo 0 copertura conlembo Iibero. Dopo 4 settimane la riparazione del tendine flessore risulta difficile,a causa delle cicatrici e della distruzionedella guaina tendinea, che impedisce ilmovimento di ritrazione del tendine attra-
Tum I rJfeflmcno blbhogra{io Q questa cop/rola $1 trovQno In $OUCQCOS PN Secondory rexor tendon recons{ructlOn EdJtlons SoentJrques ec MedJcoles Elsevier SAS (Pans) Turn, dmrtJ nserVOlJ. SurgIcal Tcchruques 'n OrthopaedIcs andTraumatology. 55·]40·810, 2000.8 P
2 Anatomia della guaina deltendine fIessore con Ie puleggeanulari AI-AS e Ie pulegge crociate interposte.
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In quest' area sono presenti sia il flessoreprofondo sia il flessore superficiale delledita, che di solito risultano entrambi interessati dalle lesioni della zona II. II sistemadel retinacolo flessorio nella zona II vienerinforzato dalle pulegge AI, A2, A3 e A4,dai legamenti crociati CI e C2 e dai frenuIi lunghi e brevi (Fig. 2).
Quando a essere lacerato e solo il tendinesuperficiale non si procede alia riparazionesecondaria, in quanta la corretta funzionalita dipende dal tendine profondo. Tuttavia,in questa caso un'eventuale deforrnita dovuta a iperestensione dell'articolazione interfalangea prossimale (PIP, ProximalInterPhalangeal) puo essere trattata mediante tenodesi. In presenza di un tendinesuperficiale intatto, epossibile sottoporre iltendine profondo a riparazione primaria ritardata, con risultati soddisfacenti. Tuttavia, dopo 4 settimane si dovrebbero prendere in esame la tenodesi 0 I' artrodesi peril medio 0 l'indice, come descritto per Ielesioni della zona I. Qualora entrambi i tendini risultino lacerati e la riparazione primaria non sia eseguibile, si puo ricorrere aun innesto secondario in un tempo. In mani gravemente mutilate, con un danno notevole delle guaine dei tendini flessori nellazona II caratterizzato da presenza eccessivadi cicatrici e fibrosi, la sutura primaria deltendine flessore 0 un innesto in un tempodel tendine tra il palmo e la falange distalenon sono indicati come metodi di trattamento. Infatti, la distruzione della guainadel tendine flessore porta alia comparsa diaderenze che impediscono la flessione attiva del dito, annullando il meccanismo discivolamento libero dei tendini flessori all'intemo della guaina tendinea. Nei casi incui sono presenti cicatrici estese dentro laguaina tendinea, e indicata la ricostruzionedel tendine flessore in due tempi mediantebastoncini di silicone. Tale tecnica consente il ripristino del meccanismo di scivolamento del tendine dentro il canale osteofi-
La zona II si estende dal margine prossimale della zona I (meta della falange interrnedia) al collo dell' osso metacarpale.
Zona II
Ricostruzione secondaria del tendine flessore
sore profondo delle dita (FDP, FlexorDigitorum Profundus), lesioni a questa Iivello interessano solo il flessore profondo,mentre il superficiale rimane intatto. Nellazona I il sistema del retinacolo flessorio erinforzato dalla puleggia AS e dallegamento crociato C3. Di solito Ie lesioni in questazona vengono trattate principalmente consuture terminoterminali del flessoreprofondo, prima che il tendine si ritragganel palma e si verifichi l'avulsione dei frenuli. Qualora la lesione del tendine sia vicina al suo punta di inserzione, il tendinepuo essere fatto avanzare verso il suo punto di inserzione nell' osso. L'innesto deltendine flessore puo essere indicato dopoalcuni giomi, se la lesione non estata riparata con l'intervento primario, e di solitoviene preso in considerazione solo nei pazienti piu giovani (con meno di 20 anni). Inquesta tipo di lesioni e stata adottata conesito positivo anche la ricostruzione deltendine flessore in due tempi.
PROCEDURE SECONDARIEIN CASO DI LESIONE
DEL TENDINE FLESSORENELLA ZONA I
Le procedure secondarie nella zona I sonoindicate quando la lesione risale a oltre 4settimane prima e non epossibile eseguirela riparazione primaria. Le procedure secondarie nella zona I sono particolarrnenteindicate quando i frenuli, sia lunghi checorti, non sono intatti e il flessore profondo si e ritratto dentro il palmo. Tra Ie diverse procedure secondarie impiegate nella riparazione del tendine flessore, per iltrattamento delle lesioni della zona I si puoricorrere alia tenodesi, all' artrodesi e all'innesto di tendine in uno 0 due tempi.Con il terrnine "tenodesi" si intende l'inserzione di quanto resta del flessoreprofondo in un punto della falange intermedia. L'intervento viene effettuato conl' articolazione interfalangea distale (DIP,Distal InterPhalangeal) in leggera flessione. La tenodesi puo essere eseguita soltanto se l'estremita distale del tendine profondo e abbastanza lunga da poter essere inserita in un punto prossimale all'articolazione DIP. L' artrodesi dell' articolazioneinterfalangea distale come procedura secondaria nelle lesioni della zona I e indicata soprattutto in presenza di instabilitadell' articolazione dovuta a un tendineprofondo troppo breve per poter essere sottoposto a tenodesi. La tecnica chirurgicaper Ie procedure di innesto del tendine inuno 0 due tempi nella zona I e simile aquella descritta per la zona II.
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verso la guaina osteofibrosa e Ie pulegge.A questa punta epossibile intervenire conun innesto di tendine in un unico tempo.Quando la lesione della guaina e del sistema di pulegge e ampia e sono presenticontratture articolari e lesioni ai nervi, sidovrebbe prendere in considerazione l'innesto di tendine in due tempi.
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La zona I si estende dalla meta della falange intermedia alla base della falange distaIe. Poiche in essa epresente soltanto il fles-
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CRITERI DI SELEZIONE:CONSIDERAZIONI GENERALI
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Zona I
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Per poter eseguire la riparazione secondaria dei tendini flessori, indipendentementedalla zona della lesione, e necessario chesiano rispettati i seguenti requisiti: scarsogonfiore della parte, sufficiente coperturacutanea, poche cicatrici a carico del meccanismo di scivolamento, buona stabilizzazione delle ossa, adeguato movimentopassivo delle articolazioni e soddisfacentesensibilita del dito. Se Ie dita risultano gravemente danneggiate, la ricostruzione delle pulegge fondamentali, A2 e A4, puoprecedere la ricostruzione secondaria indue tempi del tendine flessore. II trattamento e la prognosi delle lesioni al tendine flessore sono resi piu semplici dalla divisione del sistema del tendine flessore indue zone con caratteristiche anatomichepeculiari (Fig. 1). La zona II econsideratada tutti i chirurghi della mana l' area piudifficile in cui ripristinare una funzione discivolamento valida, in quanta a questo livello entrambi i tendini decorrono l'unovicino all' altro nel retinacolo fibroso.
1 Zone anatomiche dei tendini fIessori. A causa delle differenze anatomiche, questa suddivisione risultautile nella scelta delle modalitii di trattamento e nellavalutazione della prognosi.
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Ricostruzione secondaria del tendine flessore 01-04-240
Le procedure secondarie solitamente adottate nelle lesioni della zona II comprendo-
4 Ancoraggio dis tale di un innesto tendineo.L'innesto puo essere collegato alia falange distale mediante una sutura di Bunnell di tipo pull-throughcon un tampone sopra l'unghia. La SlltUrII dis tale dell'innesto viene rinforzata con suture attraverso ilmoncone del tendine profondo.
nel polso distalmente e nell'avambraccioprossimalmente. II tendine viene tirato attraverso l'incisione prossimale dopo essere stato attentamente dissecato nel punto digiunzione e inserzione muscolotendinea.Prima di dividere il tendine palmare lungoprossimalmente, si dovrebbe applicare unasutura in monofilamento 4.0 di tipo pullout sull'estremita distale e poi farla passare attraverso il foro praticato nella falangedistale. In altemativa, si puC> adottare conbuoni risultati una modifica alia tecnica dipull-out da tendine a osso presentata daBunnell. Si solleva il moncone del tendineprofondo per liberare una zona da cui poter praticare un foro sulla superficie volaredella falange distale. Si comincia a praticare il foro con una lesina per ossa e poi 10si allarga con una piccola curette fino araggiungere il canale midollare. Un ago apunta triangolare (ago di Keith) vienequindi inserito attraverso il foro con un trapano a mana fino al terzo centrale dell'unghia. Ai fili viene quindi legato un tampone sopra I'unghia e tra il tampone e l'unghia viene interposta della garza affinehecombacino meglio (Fig. 4).
Inumidendo il tendine e spingendolo conuna sonda, epossibile farlo passare prossimalmente attraverso la guaina del tendineintatto fino al palmo. E importante collegare I'innesto al tendine con la giusta tensione, facendo combaciare il tendine el'innesto con il polso in posizione neutra eil dito in piena estensione. Successivamente si puC> suturare I'estremita prossimalemediante un monofilamento e una suturadi Bunnell 0 un inserimento a imbuto di tipo Pulvertaft. Dopo aver applicato Ie suture sottocutanee, si inserisce un drenaggionella ferita palmare prossimale.II polso deve essere posto a 40° di flessione, con Ie articolazioni metacarpofalangeea 60° di flessione e quelle interfalangee inestensione totale. La zona puC> essere coperta con materiale non adesivo e un bendaggio umido modellato. Per tenere il polso in flessione si puC> applicare una steccaantibrachio-MTC posteriore. La mana deve rimanere sOllevata per Ie prime 24-48ore. L'estremita puC> essere immobilizzataper 3 settimane, trascorse Ie quali si comincia il movimento attivo. In alternativa,
• Tecnica chirurgica
Si pratica un'incisione a zigzag sulla superficie volare del dito per esporre la guaina del tendine flessore fino alla piega palmare (Fig. 3). In altemativa, epossibile ricorrere a un'incisione mediolaterale. Eimportante fare attenzione a evitare i fascineurovascolari e mantenere i lembi spessi,in modo da prevenire la necrosi. Le partidella guaina del flessore e del sistema dipulegge che presentano cicatrici devonoessere escisse con attenzione e i tendiniprofondo e superficiale devono essere liberatio E importante evitare un' eccessivaescissione e mantenere intatte Ie placchevolari. I tendini dovrebbero essere incisinel loro punto di inserzione e fatti passareattraverso un'incisione palmare sopra imuscoli lombricali. Per sollevare un frammento osseo sulla superficie volare dellafalange distale vicina all' articolazioneDIP, si puC> utilizzare un piccolo scalpello.Sotto il lembo si dovd praticare un piccolo foro con filo di K in cui introdurre suture di monofilamento 4.0.II palmare lungo e il tendine donatore impiegato pili spesso, in quanta ha la lunghezza e il diametro giusti e non provocadeformita del sito donatore. L'innesto viene esposto attraverso due incisioni trasversali, praticate vicino al punto di inserzione
Grazie ai progressi compiuti nel campodella riparazione primaria dei tendini, gliinnesti liberi del tendine flessore sono praticati con minore frequenza. In passato, sipreferiva I'innesto di tendine in un tempoin tutti i casi in cui entrambi i tendini flessori avevano subito lesioni nella zona II.Oggi questa procedura eindicata per Ie lesioni del tendine nelle zone I e II quandonon epossibile eseguire la riparazione primaria 0 primaria ritardata e quando la matrice tendinea ha subito lesioni di minimaentita e viene adottata unicamente per laricostruzione del tendine profondo. Al finedi ottenere esiti migliori, la ferita dovrebbe essere guarita e Ie dita dovrebbero essere flessibili, senza cicatrici estese e conmovimento passivo completo. L'innesto,disposto trasversalmente alla zona II, viene inserito prossimalmente nella zona III edistalmente nella zona I. Eimportante fareattenzione a non sacrificare un flessore superficiale intatto eventualmente presente.L'inserimento di un innesto tendineo libero attraverso un tendine superficiale intatto non e consigliato in pazienti di eta superiore ai 20 anni [6. 11. 131.
RICOSTRUZIONE DEL TENDINEFLESSORE IN UN TEMPO
MEDIANTE INNESTI TENDINEI
no I' innesto del tendine flessore in un tempo e l'innesto del tendine flessore in duetempi con inserimento di bastoncini di silicone.
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3 Per la riparazione dei tendini flessori si puo farericorso a varie incisioni, modificate a partire dallatecnica di Bruner. La posizione della lesione del flessore efondamentale nella scelta della variante piu indicata.
PROCEDURE SECONDARIE INCASO DI LESIONE DEL TENDINE
FLESSORE NELLA ZONA II
broso e la ricostruzione delle pulegge, conesiti positivi. Nel complesso, i risultati indicano con certezza che la ricostruzione indue tempi del tendine flessore e il sistemadi trattamento preferibile, in quanta crea unottimo piano di scivolamento nel canaleosteofibroso gravemente danneggiato. Efondamentale che il chirurgo della manache si appresta all'intervento di riparazioneabbia una buona conoscenza dell'anatomiafunzionale della zona II. Durante la flessione dell'articolazione PIP, il margine prossimale della placca volare e i legamenti collaterali accessori si ripiegano su se stessi,in conseguenza sia della loro flessibilita siadell'anatomia della guaina del tendine flessore. Le pulegge anulari A2 e A4, collegate alia falange prossimale e intennedia, sono fisse, mentre il legamento Clela puleggia A3 sono inseriti nel legamento capsulare volare mobile. Soltanto Ie fibreprossimali dellegamento CI si inseriscononella falange prossimale insieme all'inserzione dei legamenti di arresto. Le fibre distali dellegamento CI, d'altro canto, si inseriscono su entrambi i lati della placca volare. A causa di questa disposizione, durante la flessione dell'articolazione PIP la parte distale dellegamento C1 e tutta la puleggia A3 si spostano in senso volare: si creacosl uno spazio a livello del collo della falange prossimale, che viene riempito piegando la parte prossimale del legamentovolare. Pertanto i legamenti C I e C3 sirompono e Ie pulegge A2, A3 e A4 si avvicinano.
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01-04-240 Ricostruzione secondaria del tendine flessore
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5 A. Lacerazione a taglionetto di entrambi i tendiniflessori (superficiale eprofondoi dell'anulare delIa mano destra: il trattamento con suture fill datoesito negativo a causa diinfezione. Una volta eliminata /'infezione con /'antibioticoterapia, la ricostruzione dei tendini flessori estata possibile medianteuna procedura di innestotendineo in due tempi.B. L'anulare presen tavauna lievissima perdita diflessione completa a causadi una contrattura in flessione di 5°.C. L'estensione era invecenormale.
alcuni Autori preferiscono adottare un programma di mobilizzazione protetto.
FONTI DI PRELIEVOPER INNESTI TENDINEI
II palmare lungo e il tendine donatore impiegato pili spesso, in quanta ha la lunghezza (circa 16 cm) e il diametro adeguati, non provoca morbilita del sito donatoree consente un innesto tendineo da palmo apunta del dito. Benche il palmare lungo siapreferito per gli innesti tendinei, la suapresenza dovrebbe prima essere verificata,in quanto il 15-25% della popolazione ne eprivo. Inoltre, il tendine plantare gracile egli estensori lunghi delle estremita inferiori sono indicati qualora il palmare lungo risultasse assente 0 di lunghezza inadeguata.II tendine plantare gracile decorre in direzione anteromediale verso il calcagno ed ecirca il doppio della lunghezza del palmare lungo, sebbene la sua dissezione risultipili difficoltosa. Gli estensori lunghi delledita del piede, presentando vari punti di inserzione, sono difficili da isolare e di conseguenza sono meno indicati del tendinepalmare lungo 0 plantare gracile.
RICOSTRUZIONE DEL TENDINEFLESSORE IN DUE TEMPIMEDIANTE BASTONCINI
DI SILICONE
La possibilita di ricostruire Ie pulegge sopra I' impianto tendineo rappresenta unvantaggio importante della ricostruzionedi tendine in due tempi rispetto all'innestolibero di tendine in uno tempo e ne costituisce una delle maggiori indicazioni. Nel1965 James Hunter presento la sua ricercadimostrando che l'impianto di una protesitendinea in silicone e Dacron® provocavala formazione di una pseudoguaina tendinea con una superficie di scivolamento incui era possibile inserire un innesto tendineo secondario, ripristinando in tal modouna flessione attiva del dito. In seguitoHunter compi altri studi clinici in cui, ricostruendo il canale osteofibroso e il mec-
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canismo delle pulegge nella zona II, fupossibile stabilire una biomeccanica di scivolamento valida e un sistema di alimentazione liquida che nutriva I'innesto tendineo senza formare aderenze. Questa tecnica fu definita procedura di Hunter 0 ricostruzione del tendine flessore in due tempimediante bastoncini di silicone. Da allora,la sua applicazione e andata via via affermandosi nel trattamento di pazienti congrave danno della guaina del tendine flessore e del sistema di pulegge in cui la sutura primaria 0 primaria ritardata 0 I'innesto di tendine non sono indicati [2. .1.81 (Fig.5). E noto che un danno notevole dellaguaina del tendine flessore da adito alIaformazione di aderenze. Questa euna delle cause principali che impediscono laflessione attiva del dito, attribuibile al fatto che Ie aderenze annullano il meccanismo di scivolamento libero dei tendiniflessori all'interno della guaina del tendine. Questo ha rappresentato un problemaserio nella riparazione dei tendini flessoridella zona II fino a quando il lavoro pionieristico di James Hunter dimostro chel'impianto di una protesi tendinea in silicone e Dacron® provocava la formazionedi una pseudoguaina tendinea. La nuovaguaina presentava una superficie liscia escivolosa, che favoriva l'inserimento di uninnesto tendineo secondario e quindi il ripristino della flessione attiva del dito [8, 9J.
Mentre la riparazione primaria 0 primariaritardata del tendine puo essere eseguitacon risultati eccellenti in lesioni nette della zona II, la riparazione primaria del tendine e controindicata in dita gravementeschiacciate con rottura del tendine flessorenella stessa zona. In questi casi l'unica soluzione consiste nel ricorrere a un innestotendineo oppure a una ricostruzione deltendine in due tempi mediante bastoncinidi silicone 0 con Ie protesi tendinee proposte da Hunter [5, 91. L'innesto di tendineflessore euna procedura ben documentata,rna non priva di complicanze: tra queste laprincipale ela formazione di aderenze, che
puo portare a una riduzione del meccanismo di scivolamento e quindi a un potenziale fallimento. II fallimento totale ecerto se la tenolisi, che segue quasi sempre laprocedura di innesto tendineo, non risolveil problema 15. II. 121. Da questi casi emergeI'importanza della ricostruzione in duetempi dei tendini flessori mediante bastoncini di silicone e impianti di Hunter, al fine di salvaguardare la funzione di flessione del dito.
• Indicazioni
Le indicazioni per il metodo di ricostruzione in due tempi del tendine flessore sono Ie seguenti:
1. pazienti con cicatrici estese della matrice tendinea (categorie II-V di Boye) in cuisono controindicati suture e innesto immediato del tendine;
2. pazienti che hanno subito un reimpiantocon amputazioni digitali multiple e dannoesteso del canale osteofibroso;
3. casi in cui la sutura prirnaria e Ie tecniche di innesto hanno avuto esito negativo.
Un prerequisito standard di cui tenere conto nei criteri di selezione consiste nel fattoche tutte Ie dita abbiano un movimentopassivo totale non inferiore a 2200
, rispetto ai 2600 raggiunti nel movimento normaIe, oppure che la punta del dito possa essere piegata in modo passivo fino a meno di2 cm dalla piega palmare distale.
• Tecnica chirurgica
II primo tempo chirurgico consiste nell' escissione dei residui tendinei cicatrizzati,nella liberazione delle contratture articolari, nella riparazione dei nervi e nell'inserimento di un impianto tendineo flessibilerinforzato di silicone e Dacron® unitamente a ricostruzione della puleggia. Nel corsodel secondo tempo chirurgico, un innestotendineo consente di sostituire l'impiantoandando a toccare il meno possibile laguaina venutasi a formare. L'innesto viene
Ricostruzione secondaria del tendine flessore 01-04-240
6 Ricostruzione convenzionale della puleggia in unsolo dito. La puleggia estata riparata utilizzando unabase residua di un legamento anulare e una striscia ditendine.
quindi inserito distalmente alia base dellafalange distale e prossimalmente al ramomotorio profondo.
Primo tempo: ricostruzionedella puleggia e inserimentodel bastoncino
II dito viene esposto mediante un'incisione a zigzag sulla superficie volare dallapunta fino al polso. Per quanto possibile, sidovrebbe evitare l'esposizione del palmo.I tendini cicatrizzati, la guaina e il retinacolo vengono quindi escissi e Ie parti nondanneggiate del retinacolo dei flessorivengono trattenute. Un moncone del tendine profondo lungo circa 1 em viene lasciato attaccato alia falange distale. La ricostruzione del sistema di pulegge costituisee un fattore fondamentale nel ripristinodel meccanismo di scivolamento del tendine, in cui di solito e possibile recuperaretre 0 quattro pulegge (una prossimale aiI' asse di ciascuna articolazione del dito euna alia base della falange prossimale) utilizzando porzioni non danneggiate dellaguaina del retinacolo oppure segmenti deltendine superficiale. Di recente l' Autore diquesta capitolo ha introdotto una modificache comporta l'uso di tutto il tendine superficiale a zigzag, consentendo quindi ilripristino di tutte e cinque Ie pulegge dellaguaina del retinacolo. In tal caso il bastoncino di silicone va inserito prima. La partedistale del bastoncino di silicone viene legata al residuo del flessore profondo e alperiostio; l' estremita distale viene suturatamediante una sutura 3-0 a forma di 8 dimonofilamento in acciaio inossidabile su
un ago atraumatico affusolato. Si puo ottenere un' ulteriore fissazione usando suturemediali e laterali di multifilamenti chevengono fatti passare attraverso il tendine,il bastoncino e il periostio. La trazione vaapplicata sull'estremita prossimale del bastoncino per assicurare che l'inserzione distale sia distale all'articolazione interfalangea distale e alia placca volare e che iltendine non venga vincolato 0 deformatodurante i movimenti di flessione ed estensione, rna scivoli dolcemente. L'estremitaprossimale viene lasciata libera nel quartodistale dell' avambraccio. L' estremita prossimale puo essere posizionata superficialmente 0 in profondita rispetto alia fasciaantebrachiale in una sarta di impronta,preparata separando la fascia con un dito.Una volta suturata la cute, si avvolge lamana in una grossa fasciatura. Alia finedella seconda settimana si rimuovono Iesuture e si puo cominciare immediatamente I'esercizio passivo.
Ricostruzione della guainae della pulcggia nel primotempo chirurgico
11 primo tempo chirurgico eil momenta indicato per la ricostruzione della guaina edella puleggia, fattore determinante per ilripristino del normale meccanismo di scivolamento del tendine. Per quanta possibiIe, si dovrebbe conservare 0 ricostruire ilsistema di pulegge originale, con particolare attenzione alia presenza delle puleggeA2 e A4 (Fig. 6). La necessita di ricostruire Ie pulegge risulta evidente allorche l'impianto, fissato distalmente, viene tiratoprossimalmente e si verifica una tensionead arco sullato palmare della Falange sottostante. I residui 0 Ie pulegge danneggiate dovrebbero essere utilizzati per la ricostruzione del sistema di pulegge, in quantaqueste non aderiscono subito ai bastoncinidi silicone. La guaina deve essere riparatacon nylon 6-0. Uno spazio vuoto all'interno della guaina potrebbe provocare unapiegatura del margine quando il tendine vipassa attraverso, rimanendo intrappolatonel punto in cui il diametro della guaina sirestringe. La guaina puo essere riparatamediante una sutura da materassaio semplice oppure orizzontale. Per riempire ivuoti si puo posizionare la fascia antebrachiale sopra la guaina.La ricostruzione della puleggia, di solitoindispensabile nella procedura in due tempi, puo rendersi necessaria anche durantela riparazione nella fase acuta, l'innesto inun unico tempo e la tenolisi. Per riparareuna puleggia si puo utilizzare la base residua dellegamento anulare insieme al sottostante periostio e a una lunga striscia ditendine, oppure una striscia sagittale deltendine superficiale (circa un ottavo dellalarghezza e diversi centimetri di lunghezza). Una lama Beaver n. 64 0 11 puo servire per creare una fessura attraverso il re-
siduo del legamento anulare su uno dei lati dell' impianto a bastoncino. Attraverso lafessura si puo inserire la punta di un clampaggio vascolare che regga il tendine e sollevi la striscia di tendine al di sopra del bastoncino, per farla poi passare attraverso lafessura opposta come nell'allacciatura delle scarpe. I "lacci" di tendine 0 Ie puleggericostruite dovrebbero essere abbastanzatirati da evitare la tensione ad arco, rna nonal punto da impedire un movimento fluidodel bastoncino durante il movimento passivo. Le estremita delle strisce di tendinepossono essere fatte passare tra di esse esuturate. E possibile impiegare un lembodel tendine superficiale a livello della A3,facendolo decorrere attraverso l'irnpiantoe suturandolo alla rima fibrosa dellato opposto. Anche i tendini escissi costituisconoottime fonti di materiale per la ricostruzione delle pulegge. Se queste sono moltodanneggiate, il palmare lungo e gli estensori delle dita dei piedi possono fomiremateriale per la riparazione. Per ricostruire la puleggia e possibile utilizzare partedel tendine eliminato, intrecciato con i residui della rima fibrosa della puleggia, oppure ricorrere a innesti a doppio 0 triploocchiello avvolti intorno aile falangi. Lariparazione della puleggia A2 efondamentale e puo essere eseguita mediante due 0
tre occhielli intorno all' impianto e al disotto del sistema del tendine estensore.Bisognerebbe ripristinare tre 0 quattro pulegge (una prossimale all'asse di ciascunaarticolazione del dito e una alIa base dellaFalange prossimale) utilizzando porzioninon danneggiate della guaina del retinaco10 oppure segmenti del tendine superficiaIe. La ricostruzione prossimale all' a se dimovimento di ciascuna articolazione puoconsentire il ripristino del normale scivolamento del tendine. Di recente l' Autore haintrodotto una modifica che comporta l'usoa zigzag di tutto il tendine superficiale,consentendo quindi il ripristino di tutte ecinque Ie pulegge della guaina del retinacolo. II vantaggio di questa modifica consiste nel fatto che permette di riprodurre tanto Ie pulegge quanta i legamenti crociati.La ricostruzione delle pulegge con il metodo a zigzag ricmede innanzitutto il posizionamento del bastoncino di silicone (Fig. 7).Quest'ultimo puo essere fissato soltanto alI'estremita distale durante la riparazione azigzag della puleggia.Tenendo il bastoncino in posizione, il cmrurgo verifica che il diametro delle pulegge ricostruite sia idoneo a sostenerlo senzaostruzioni. E necessaria una lunghezzaadeguata del tendine superficiale. L'estremita distale del tendine superficiale e ancorata a una semplice sutura doppia eseguita con 3-0 Ethibond® sui margine distaIe del residua di puleggia AS. La lunghezza prossimale del tendine superficiale viene fatta passare sui lato opposto, sopra ilbastoncino di silicone, per ricostruire la
s
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8 A. Una xeroradiografia dell'estremitii distaLe dell'impianto del bastoncino di siLicone durante La flessioneconferma l'inserzione soLida deL bastoncino, che non emigrato prossimaLmente.B. Nell'estremitii prossimaLe, La xeroradiografia conferma Lo scivoLamento dolce deL bastoncino di siLiconesenza deformitii.
7 A. Visione intraoperatoria della tecnica di ricostruzione della puLeggia a zigzag con un tendinesuperficiaLe.B. Rappresentazione della tecnica a zigzag, da cuisi deduce La posizione dell'incrocio tendineo cheimita sia Le puLegge sia i Legamenti crociati.
puleggia A5. Una volta suturato il tendinesuperficiale con due suture interrotte, manon tagliate, 10 si fa di nuovo passare suIsito del residuo della puleggia A4 e 10 sisutura. AIlO stesso modo, il tendine superficiale viene intersecato 0 fatto passare azigzag sopra il bastoncino di silicone e suturato ai lati dei residui delle pulegge finoalia puleggia AI. Una volta ricostruita lapuleggia AI, si taglia cio che rimane dellalunghezza del tendine superficiale.
Secondo tempo chirurgico
II secondo tempo chirurgico viene eseguito a distanza di 3-5 mesi. Prima dell'intervento una xeroradiografia puo essere utileper determinare I'esatta posizione dell'estremita distale del bastoncino. L' Autorene raccomanda i'utilizzo, in quanta la xerografia consente di verificare se I'estremita distale del bastoncino eben collegataalla falange e di accertarsi che il bastoncino non si sia rotto e sia migrato prossimalmente. Una xeroradiografia dell'estremitaprossimale del bastoncino inoltre permetteal chirurgo di valutare se il bastoncinoscorre in modo uniforme e non si deforma(Fig. 8). Soltanto una piccola parte dell'incisione prossimale e distale viene espostain modo che sia possibile identificare Ieestremita del bastoncino di silicone. Dopoaver suturato I'innesto tendineo all' estremita prossimale del bastoncino di silicone,si infila I'innesto nella nuova guaina tendinea deviando il bastoncino attraverso I'incisione distale. La protesi viene quindi rimossa e la parte distale dell'innesto tendineo viene fissata alla falange distale mediante una sutura di tipo pull-out e altre suture al periostio e ai tessuti circostanti. In
6
9 Si pub fissare l'estremitii dis taLe delrinnesto dividendo iLmoncone deL tendineprofondo e quindi suturando rinnesto.
EMc
altemativa, si potrebbe dividere il moncone profondo in senso longitudinale, con unforo obliquo praticato attraverso la corteccia palmare, per poi inserire e suturare i'estremita distale dell'innesto (Fig. 9). Unavolta suddivisa la cute, si fissa la parteprossimale al relativo muscolo motore intrecciando il tendine mediante la tecnica aimbuto descritta da Pulvertaft (Fig. 10).Occorre fare attenzione che I' anastomosinon leda la parte prossimale della nuovaguaina. Una volta chiusa I'incisione prossimale, si avvolge la mana in una grossafasciatura, con una stecca dorsale che tiene il polso in posizione neutra e Ie articolazioni metacarpofalangee in flessione a90°. II movimento attivo comincia il giorno successivo all'intervento chirurgico, seguendo la tecnica di Kleinert.
• Gestione postoperatoriaPrimo tempo chirurgico: dopo la chiusura,si applica alia mana una fasciatura postoperatoria standard. II polso e Ie articolazioni metacarpofalangee devono essereposte in flessione moderata (40-50°) con Iearticolazioni interfalangee in leggera fles-
10 Giuntura a intreccio di PuLvertaft per rinserzione prossimaLe degLi innesti tendinei. L'estremitii deLtendine motore viene divisa con tecnica a imbuto esuturata intorno all'innesto.
sione (20-30°). II movimento passivo deveessere iniziato a distanza di circa 3 settimane. Per prevenire la contrattura dell' articolazione puo essere necessaria un tutoredinarnico.Secondo tempo chirurgico: il trattamentopostoperatorio, simile a quello previsto peril primo tempo, va iniziato il giomo successivo all'intervento. La piena attivita econsentita verso l'ottava settimana e aliadodicesima settimana il paziente recuperatotalmente la presa.
RICOSTRUZIONE DEL TENDINEFLESSORE IN DUE TEMPI
CON BASTONCINI DI SILICONENELLA TECNICA DI PANEVA
La modifica apportata da Paneva alia ricostruzione del tendine flessore in due tempidescritta da Hunter consiste nella formazione di un occhiello tra il tendine FDP eil tendine FDS, in modo da creare un innesto a peduncolo che viene fatto passare attraverso la guaina di un tendine [1,4].
Questa semplice modifica presenta moltivantaggi: non solo si ha un'unica area disutura, ma il tendine FDS usato come innesto a peduncolo e piu resistente e presenta un migliore diametro rispetto ad altriinnesti, oltre a non comportare morbilitadel sito donatore. Per contro, con la tecni-
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ca di Paneva e difficile calcolare la giustatensione per I'innesto.
• Tecnica chirurgica
Nel primo tempo della procedura di Paneva,I'accesso al canale osteofibroso del dito avviene attraverso un'incisione a zigzag e tutta la cicatrice e i residui dei tendini flessorivengono rimossi insieme alle loro aderenze.Per ricostruire Ie pulegge II e IV si utilizzano frammenti prelevati dai residui dei tendini flessori, dopo essersi accertati che il diametro delle pulegge ricostruite sia adeguatoal diametro dell'innesto tendineo. Una seconda incisione rettangolare viene praticatanel centro del palmo vicino all'eminenza tenar per l'indice e il medio, oppure vicino all'eminenza ipotenar per l'anulare e il mignolo. Si sollevano entrambi i tendini (FDSe FDP) e si forma un occhiello con una sutura assorbibile resistente. Si introducequindi nel dito COS1 preparato un bastoncinodi silicone ellittico e 10 si fa passare attraverso Ie pulegge ricostruite verso la falangedistale.II bastoncino viene poi fissato sia con unasutura di nylon di tipo pull-through prossimale alletto ungueale con un tampone, siacon una sutura al residuo dell' inserzionedel tendine FDP. Dopo aver controllato ilmovimento del bastoncino di silicone durante i movimenti passivi di flessione edestensione del dito, si lascia libera nel palmo la parte prossimale del bastoncino. Ledimensioni del bastoncino di silicone vengono stabilite in base a quelle del tendineFDS che sara utilizzato come innesto a peduncolo.Nel secondo tempo chirurgico si praticaun'incisione rettangolare mediopalmaresulla linea di sutura gia guarita in modo dasollevare l' occhiello tendineo. Qualunqueaderenza all' occhiello viene liberata. Siesegue quindi una seconda incisione longitudinale suI terzo distale dell'avambraccioin modo da identificare e isolare i tendiniflessori del dito. II tendine FDS viene tagliato nel punto pili prossimale possibile erecuperato mediante l'incisione mediopalmare. L'estremita prossimale del bastoncino di silicone viene tirata e suturata all' estremita distale del tendine FDS. Una piccola incisione sopra I'articolazione DIPrende pili facile il prelievo del bastoncino,che a sua volta tira e posiziona l'innesto apeduncolo nella pseudoguaina.Per mantenere I'estremita distale del tendine FDP in tensione normale, si sutura iltendine dopo averlo posizionato nellapseudoguaina. Successivamente l'innestotendineo viene ancorato con una sutura dinylon di tipo pull-through fissata con untampone prossimale all'unghia. Un secondo ancoraggio viene cscguito nel punto diinserzione del tendine FDP mediante unasutura assorbibile.
COMPLICANZE DEL TRATTAMENTOIN DUE TEMPI DELLE ROTTURE
DEL TENDINE FLESSORE
Le complicanze che si possono verificaredurante la ricostruzione del tendine flessore in due tempi utilizzando bastoncini disilicone 0 di Hunter sono gravi e possonomettere a repentaglio l'esito funzionale deitendini riparati. Le complicanze vengonoclassificate in base al tempo di ricostruzione in cui si verificano.Nel corso del tempo I si possono riscontrare necrosi cutanea, deformazione delbastoncino, rottura dell'estremita distaledel bastoncino di silicone 0 dell'impiantodi Hunter, migrazione del bastoncino, sinovite e infezione, mentre durante il secondo tempo si osservano distruzione distale 0 prossimale della giuntura dell'innesto, innesti lassi 0 troppo stretti, tensionead arco, impatto della sutura prossimalenella guaina a livello del polso, defonnitain flessione dell'articolazione PIP e/o DIPe infezione [7,8. 10J.
La complicanza pili diffusa e la deformitain flessione dell'at1icolazione PIP e/o DIP,connessa alia procedura chirurgica.
• Complicanze del primo tempochirurgico
Necrosi cutanea
Sebbene sia considerata una probabilecomplicanza, la necrosi cutanea nel primotempo puo essere evitata programmandocon cura l'incisione della ferita e adottando I' approccio di Brunner, in cui gli angoIi dell'incisione a zigzag sono tenuti allargati a non menD di 45°.
Deformazione del bastoncino
La deformazione del bastoncino di solitodipende da pulegge troppo strette e ostruite, in particolare Ie due pili importanti, laA2 e la A4. La deformazione crea un ostacolo impedendo un agevole scivolamentodell'impianto all'intemo della guaina tendinea.
Rottura dell'estremita distaledel bastoncino di siliconeo dell'impianto tendineo di Hunter
La rottura distale della giuntura dell'innesto tendineo tende a verificarsi con maggiore frequenza e a essere pili grave rispetto alla rottura prossimale della giuntura.Nella rottura prossimale della giunturadell'innesto, entrambe Ie estremita dell'innesto tendono a rimanere alloro posto. Alcontrario, quando l'estremita distale ha subito una rottura, l'estremita distale dell'innesto tende a migrare prossimalmente.In generale la rottura dell'estremita distaleecollegata a una fissazione non saldata all'estremita distale dell'impianto. II problema di solito puo essere risolto aprendo lafaccia volare della falange distale e ritirando con cautela I'impianto mediante una
speciale pinza per tendini. II paziente dovrebbe attendere un altro mese prima disottoporsi alla seconda procedura.
Migrazione del bastoncino
La migrazione del bastoncino econnessaalia rottura dell'estremita distale dell'impianto in cui, a causa del movimento delle dita, I'impianto si sposta prossimalmente. Si tratta di un complicanza moltograve, poiche se il bastoncino si spostatroppo in direzione prossimale risulta poidifficile estrarlo. Inoltre, tale complicanza impedisce la formazione della guainadi silicone che deve ricevere l'innestotendineo nel secondo tempo della procedura.Una xeroradiografia prima del secondotempo chirurgico consente di determinarese l'estremita distale dell'impianto e rimasta al suo posta oppure emigrata prossimalmente. Se il bastoncino emigrato indirezione leggermente prossimale versoI' articolazione DIP, risulta relativamentesemplice riprenderlo e fissarlo. Se invecee migrato verso il palmo, quest' ultimodeve essere aperto per trovare il bastoncino e reinserirlo nella guaina.
Sinovite
La sinovite, che sia 0 menD correlata a infezione, puo costituire una complicanzagrave. Se non trattata, puo mettere a repentaglio I'esito della ricostruzione. Di solito a orientare la diagnosi sono il gonfioredel dito, la perdita di movimento passivo eil relativo dolore. Spesso non echiaro se lasinovite sia attribuibile all'impianto in seoppure a materiale estraneo, come polvereo altri detriti presenti in sala operatoria. Lasinovite di soli to viene trattata con antibiotici, steccatura del dito in posizione di riposo e astensione da qualunque movimento passivo.
Infezione
L'infezione puo rappresentare la complicanza pili grave del primo tempo chirurgico. Tuttavia I'Autore ha riscontrato che puoessere trattata con successo mediante antibiotici sistemici, inigazione della guainacon antibiotici e steccatura. Quando l'infezione non regredisce, einevitabile la rimozione del bastoncino e la ripetizione delprimo tempo chirurgico [7-9].
• Complicanze del secondotempo chirurgico
Rottura distale della giunturadell'innesto
La rottura distale della giuntura dell'innesto puo verificarsi in caso di movimentoattivo non controllato delle dita immediatamente dopo I'intervento chirurgico, conla mana non protetta da una stecca dorsaIe. Di solito l'innesto puo essere fis atonuovamente con esito positivo.
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ca di Paneva e difficile calcolare la giustatensione per l'innesto.
• Tecnica chirurgica
Nel primo tempo della procedura di Paneva,l'accesso al canale osteofibroso del dito avviene attraverso un'incisione a zigzag e tutta la cicatrice e i residui dei tendini flessorivengono rimossi insieme alle loro aderenze.Per ricostruire Ie pulegge II e IV si utilizzano frarnmenti prelevati dai residui dei tendini flessori, dopo essersi accertati che il diametro delle pulegge ricostruite sia adeguatoal diametro dell'innesto tendineo. Una seconda incisione rettangolare viene praticatanel centro del palmo vicino all'eminenza tenar per 1'indice e il medio, oppure vicino al1'eminenza ipotenar per 1'anulare e il mignolo. Si sollevano entrambi i tendini (FDSe FDP) e si forma un occhiello con una sutura assorbibile resistente. Si introducequindi nel dito COS! preparato un bastoncinodi silicone ellittico e 10 si fa passare attraverso Ie pulegge ricostruite verso la falangedistale.II bastoncino viene poi fissato sia con unasutura di nylon di tipo pull-through prossimale alletto ungueale con un tampone, siacon una sutura al residuo dell' inserzionedel tendine FDP. Dopo aver controllato ilmovimento del bastoncino di silicone durante i movimenti passivi di flessione edestensione del dito, si lascia Iibera nel palmo la parte prossimale del bastoncino. Ledimensioni del bastoncino di silicone vengono stabilite in base a quelle del tendineFDS che sara utilizzato come innesto a peduncolo.Nel secondo tempo chirurgico si praticaun'incisione rettangolare mediopalmaresulla linea di sutura gia guarita in modo dasollevare I' occhiello tendineo. Qualunqueaderenza all' occhiello viene liberata. Siesegue quindi una seconda incisione longitudinale suI terzo distale dell'avambraccioin modo da identificare e isolare i tendiniflessori del dito. II tendine FDS viene tagliato nel punto pill prossimale possibile erecuperato mediante 1'incisione mediopalmare. L'estremita prossimale del bastoncino di silicone viene tirata e suturata all' estremita distale del tendine FDS. Una piccola incisione sopra l' articolazione DIPrende pill facile il prelievo del bastoncino,che a sua volta tira e posiziona 1'innesto apeduncolo nella pseudoguaina.Per mantenere l'estremita distale del tendine FDP in tensione normale, si sutura iltendine dopo averlo posizionato nellapseudoguaina. Successivamente 1'innestotendineo viene ancorato con una sutura dinylon di tipo pull-through fissata con untampone prossimale all'unghia. Un secondo ancoraggio viene cscguito ne! punto diinserzione del tendine FDP mediante unasutura assorbibile.
COMPLICANZE DEL TRATTAMENTOIN DUE TEMPI DELLE ROTTURE
DEL TENDINE FLESSORE
Le complicanze che si possono verificaredurante la ricostruzione del tendine flessore in due tempi utilizzando bastoncini disilicone 0 di Hunter sono gravi e possonomettere a repentaglio 1'esito funzionale deitendini riparati. Le complicanze vengonoclassificate in base al tempo di ricostruzione in cui si verificano.Nel corso del tempo I si possono riscontrare necrosi cutanea, deformazione delbastoncino, rottura dell'estremita distaledel bastoncino di silicone 0 dell'impiantodi Hunter, migrazione del bastoncino, sinovite e infezione, mentre durante il secondo tempo si osservano distruzione distale 0 prossimale della giuntura dell'innesto, innesti lassi 0 troppo stretti, tensionead arco, impatto della sutura prossimalenella guaina a livello del polso, defonnitain flessione dell'articolazione PIP e/o DIPe infezione [7,8, 10J.
La complicanza pill diffusa e la deformitain flessione dell'articolazione PIP e/o DIP,connessa alla procedura chirurgica.
• Complicanze del primo tempochirurgico
Necrosi cutanea
Sebbene sia considerata una probabilecomplicanza, la necrosi cutanea nel primotempo pub essere evitata programmandocon cura 1'incisione della ferita e adottando I' approccio di Brunner, in cui gli angoIi dell'incisione a zigzag sono tenuti allargati a non menD di 45°.
Deformazione del bastoncino
La deformazione del bastoncino di solitodipende da pulegge troppo strette e ostruite, in particolare Ie due pill importanti, laA2 e la A4. La deformazione crea un ostacolo impedendo un agevole scivolamentodell'impianto all'intemo della guaina tendinea.
Rottura dell'estremita distaledel bastoncino di siliconeo dell'impianto tendineo di Hunter
La rottura distale della giuntura dell'innesto tendineo tende a verificarsi con maggiore frequenza e a essere pill grave rispetto alla rottura prossimale della giuntura.Nella rottura prossimale della giunturadell'innesto, entrambe Ie estremita dell'innesto tendono a rimanere alloro posto. Alcontrario, quando 1'estremita distale ha subito una rottura, 1'estremita distale del1'innesto tende a migrare prossimalmente.In generale la rottura dell'estremita distaleecollegata a una fissazione non saldata al1'estremita distale dell'impianto. II problema di solito pub essere risolto aprendo lafaccia volare della falange distale e ritirando con cautela l'impianto mediante una
speciale pinza per tendini. II paziente dovrebbe attendere un altro mese prima disottoporsi alla seconda procedura.
Migrazione del bastoncino
La migrazione del bastoncino econnessaalla rottura dell'estremita distale dell'impianto in cui, a causa del movimento delle dita, I'impianto si sposta prossimalmente. Si tratta di un complicanza moltograve, poiche se il bastoncino si spostatroppo in direzione prossimale risulta poidifficile estrarlo. Inoltre, tale complicanza impedisce la formazione della guainadi silicone che deve ricevere 1'innestotendineo nel secondo tempo della procedura.Una xeroradiografia prima del secondotempo chirurgico consente di determinarese 1'estremita distale dell'impianto e rimasta al suo posta oppure emigrata prossimalmente. Se il bastoncino emigrato indirezione leggermente prossimale versol'articolazione DIP, risulta relativamentesemplice riprenderlo e fissarlo. Se invecee migrato verso il palmo, quest' ultimodeve essere aperto per trovare il bastoncino e reinserirlo nella guaina.
Sinovite
La sinovite, che sia 0 menD correlata a infezione, pub costituire una complicanzagrave. Se non trattata, pub mettere a repentaglio l'esito della ricostruzione. Di solito a orientare la diagnosi sono il gonfioredel dito, la perdita di movimento passivo eil relativo dolore. Spesso non echiaro se lasinovite sia attribuibile all'impianto in seoppure a materiale estraneo, come polvereo altri detriti presenti in sala operatoria. Lasinovite di soli to viene trattata con antibiotici, steccatura del dito in posizione di riposo e astensione da qualunque movimento passivo.
lnfezione
L'infezione pub rappresentare la complicanza pill grave del primo tempo chirurgico. Tuttavia l'Autore ha riscontrato che puoessere trattata con successo mediante antibiotici sistemici, inigazione della guainacon antibiotici e steccatura. Quando 1'infezione non regredisce, einevitabile la rimozione del bastoncino e la ripetizione delprimo tempo chirurgico [7-9].
• Complicanze del secondotempo chirurgico
Rottura distale della giunturadell'innesto
La rottura distale della giuntura dell'innesto pub verificarsi in caso di movimentoattivo non controllato delle dita immediatamente dopo l'intervento chirurgico, conla mana non protetta da una stecca dorsaIe. Di solito 1'innesto pub essere fis atonuovamente con esito positivo.
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Rottura prossimale della giunturadell'innesto
Se si esegue una fissazione stabile dell' estremita prossimale dell'innesto tendineoall'estremita distale del tendine motoremediante la tecnica a imbuto [5], la rotturadell'innesto a livello della giuntura prossimale emolto rara.
Innesto lasso 0 troppo stretto
II grado di tensione va stabilito con curaper evitare che I'innesto sia lasso 0 troppostretto. La tensione dell'innesto deve essere regolata in modo che quando il polso sitrova in posizione neutra il dito assumauna posizione di riposo leggermente piliflessa rispetto al dito adiacente; quando invece il polso e in flessione, il dito dovrebbe estendersi quasi del tutto. In genere, epreferibile che sia pili stretto che lasso, inquanta tendera comunque ad allentarsi conil tempo. Se l'innesto risulta tanto lassoche la punta del dito rimane a 2-4 em di distanza dalla piega palmare distale, si puointervenire piegando il tendine a livello delpolso. Un innesto stretto, che comportaun'eccessiva contrazione in flessione nellearticolazioni PIP e DIP, di solito eattribuibile a un innesto troppo corto 0 troppospesso.
Tensione ad area
La tensione ad areo dipende da una fissazione inadeguata in termini sia di numerosia di sicurezza della ricostruzione del sistema di pulegge, in particolare delle pulegge A2 e A4. Sia il numero di pulegge ricostruite sia il modo in cui sono fissate sono fattori importantissimi. La tensione adareo puo costituire una complicanza catastrofica, poicM priva il tendine del suo sistema di leve anatomico; si rende percionecessario ripetere entrambi i tempi dell'.intervento chirurgico.
Irnpatto della sutura prossimalenella guainaL'impatto della sutura prossimale nellaguaina si verifiea di frequente, specialmente se non si esegue con molta attenzione I'apertura della guaina venutasi a formare a livello del polso, in modo che la sutura ehe congiunge l'innesto all'estrernitadistale del tendine motore possa scorrerefacilmente durante il movimento di flessione ed estensione del dito.
Deformita in flessionedelle artieolazioni PIP e/o DIP
La deformita dovuta alia eontrattura inflessione delle articolazioni PIP e/o DIPprevale rispetto a tutte Ie altre complicanze. Le contratture in flessione sono collegate a fattori preesistenti all'interventochirurgico, come pure ad altri fattori che sipresentano durante i due tempi della procedura. Le eontratture in flessione preesistenti all'intervento chirurgico devono essere corrette prima del primo 0 del secon-
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do tempo, 0 al massimo durante il primotempo. In caso contrario, comprometteranno tutta la gamma di movimenti del dito.0' altro canto, Ie contratture in flessionedovute alia proeedura chirurgica sono facilmente trattabili e possono essere corrette con esito soddisfacente mediante l' applicazione di tutori dinarnici nottumi.
Infezione
In entrambi i tempi chirurgici I' infezionerimane una seria minaccia per I'esito finale. Tuttavia, questa eomplicanza ha menDprobabilita di verificarsi durante il secondo tempo, per via dell'esposizione relativamente limitata ehe esso eomporta.Infatti, se durante primo tempo vengonoesposti tutta la faccia volare del dito, il palmo e il polso, nel secondo risultano esposti soltanto una piccola parte della facciavolare della falange distale e una piccolaparte della faccia volare del polso per la rimozione del bastoncino di silicone 0 dell'impianto di tendine di Hunter e I'inserimento dell'innesto tendineo [6,9, IOJ.
Zona III
La zona III si estende dal eollo delle ossametaearpali distalmente (piega palmare distale) al margine distale dellegamento trasverso del carpo. Uno 0 entrambi i tendinipossono essere lesi in questo punto prossimale al retinacolo dei flessori delle dita edistale allegamento del carpo. PoicM nonvi sono strutture retinacolari, la riparazione diretta di solito eefficace.
PROCEDURE SECONDARIEIN CASO DI LESIONE
DEL TENDINE FLESSORENELLA ZONA III
Sebbene la sutura diretta dei tendini flessori di solito dia risultati soddisfacenti, I' adattamento terrninoterrninale non pUO essereeseguito in modo efficace a distanza di pilidi 4 settimane dalla lesione, quando espesso presente uno spazio di 2-6 em tra i tendini a causa della ritrazione del tendine. Lasutura diretta creerebbe in questa caso un'inaccettabile contrattura in flessione del dito. Oltre ai tendini flessori, nelle lesioni della zona III sono interessati anche i nervi digitali comuni, I' arco superficiale, il ramomotore del nervo mediano e i muscoli lombricali. Come di regola avviene per il pollice, soltanto il flessore profondo delle ditaviene ricostruito nella zona III, in quanta larieostruzione di entrambi i tendini dopo unperiodo di 4-6 settimane comporta un altorischio di eccessiva aderenza e formazionedi cicatrici. In questa situazione, i risultatifunzionali sono notevolmente inferiori aquelli ottenibili con la ricostruzione del solo tendine profondo. Tra Ie procedure secondarie pili adatte per Ie lesioni della zonaIII, quella preferita eil trasferimento del vi-
. '',., :
.. *.'" .....
11 Tecnica di sutura di Kessler modificata daTajima.
eino tendine flessore superficiale delle ditaal tendine profondo danneggiato. Si puoinoltre colmare 10 spazio vuoto utilizzandoun innesto con interposizione del tendineoppure procedere a una ricostruzione terrninolaterale del flessore profondo delle ditamediante una tecnica a intreccio. La ricostruzione terrninolaterale del tendineprofondo mediante la tecnica a intreeeio diPulvertaft e il metoda menD indicato per Ielesioni della zona III, in quanta la sutura rischia di irnpigliarsi nella puleggia Al e rimanervi attaccata.
TRASFERIMENTO DEL VICINOFLESSORE SUPERFICIALE
DELLE DITA
Per gli spazi superiori a 2-6 em non epossibile eseguire la trazione dei due marginidel tendine flessore al fine di colmare ilvuoto, in quanta si avrebbero elevate probabilita di provocare una contrattura inflessione. In tale situazione si puo ricorrere alia sutura terrninoterrninale di un flessore superficiale delle dita adiacente alflessore profondo lacerato. L'accesso aliazona del tendine profondo danneggiato avviene attraverso un'incisione a zigzag delIa cute del palma oppure attraverso incisioni parallele aile pieghe palmari. In quest' ultimo caso si dovrebbero evitare Ie pieghe in se, in quanta il tessuto sottocutaneoe insufficiente. II tendine superficiale deldito adiaeente viene quindi loealizzato etagliato distalmente. L' estrernita distaledel tendine superficiale viene incrociata esuturata al moneone del tendine profondodistale. Le tecniche di sutura preferite neil' adattamento terminoterminale di tendinesuperficiale e profondo comprendono latecnica di Kessler modificata da Tajima(Fig. 11) e la tecnica a intreecio diPulvertaft.Due fattori sono ritenuti fondamentali perla riuscita di questa procedura. Innanzitutto, durante la sutura bisogna assicurareil giusto grado di tensione sulla strutturadel tendine trasferito. In secondo luogo, efondamentale che la linea di sutura non urti la puleggia AI, a cui potrebbe rimanereattaccata durante la flessione. In tal caso epossibile aprire i margini della puleggiaAl per liberarla dalla linea di sutura oppure, se necessario, sacrificarli.
Ricostruzione secondaria del tendine flessore 01-04-240
COLMARE LO SPAZIO VUOTOCON UN INNESTO TENDINEO
INTERPOSTO
La copertura delIo spazio vuoto con un innesto tendineo interposto trova impiego anche per le lesioni della zona III, ma questatecnica e meno utilizzata rispetto al trasferimento dei fłessore superficiale delIe ditaadiacente. L' approccio ał palmo avvienetramite un'incisione a zigzag o medianteincisioni paralIele alIa piega palmare. Sipreleva un adeguato innesto tendineo dalresiduo dei tendine superficiale danneggiato oppure dał palmare lungo. Dopo avemesuturato l'estremita prossimale alI'estremita motoria dei tendine con una sutura diKessler modificata usando nylon 3-0, si infila l' innesto con agru diritti e si sutura l' estremita distale al moncone distale con unasutura di Kessler modificata usando nylon3-0. Si integrano entrambe le giunture conuna sutura epitendinea usando un punto dinylon 6-0. E importante che la linea di sutura distałe non urti contro la puleggia Al.Se si verifica un impatto, l'apertura prossimałe delIa puleggia Al pub essere rilasciata. Si ricruude la cute e si applica al bracciouna stecca volare con il polso in fłessione.
Le suture vengono rimosse verso la finedelIa seconda settimana e si pub cominciare il movimento attivo alIa fine delIa terzasettimana.
RICOSTRUZIONETERMINOLATERALE DEL FLESSORE
PROFONDO DELLE DITA
La ricostruzione terminolaterale dei fłes
sore profondo delle dita e preferibile nelIezone IV e V, in cui non vi eil riscruo di impatto sulIa puleggia Al. La ricostruzioneterminolaterale viene eseguita con la tecnica a intreccio di Pulvertaft.
Zona IV
La zona IV edelimitata dal tunnel carpalee dai margini distale e prossimale dei legamento trasverso dei carpo. In questa zona itendini fłessori sono raccruusi nelIe guainesinoviali e contenuti in un rigido compar-
Indice bibliografico
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timento sotto il legarnento trasverso deicarpo. I punti di demarcazione delIa zonasono il pisiforme e il trapezio distalmente,il processo unciforme dell'uncinato e la tuberosita delIo scafoide prossimalmente.Come nelle lesioni della zona III, il nervomediano e vulnerabile. Le procedure secondarie piu indicate per le lesioni dellazona IV sono simili a quelIe descritte perle lesioni delIa zona III e comprendono:
l. trasferimento dei vicino fłessore superficiale delIe dita al fłessore profondo lacerato;
2. copertura delIo spazio vuoto con un innesto tendineo interposto;
3. ricostruzione terminolaterale dei fłesso
re profondo delIe dita mediante tecnica aintreccio, come descritto sopra.
Zona V
La zona V si estende distalmente al margine prossimale dei legamento trasverso deicarpo e prossimalmente alIa giunzionemuscolotendinea dei tendini fłessori. Inquesta regione i tendini, circondati da tessuto aureolare lasso, sono meno vincolati.Le lesioni della zona V, che interessano ifłessori di dita, polIice e polso, sono spesso associate a lesione dei nervi principali,mediano e ulnare, oltre che dei vasi principali, le arterie radiale e ulnare. Le procedure secondarie piu indicate a questo livello sono simili a quelle descritte per le lesioni delIa zona III e comprendono:
l. trasferimento dei vicino fłessore superficiale delle dita al fłessore profondo lacerato;
2. ricostruzione terrninolaterale dei tendine FDP mediante tecnica a intreccio.
Conclusione
Il trattamento e la prognosi delle lesionial tendine flessore sono resi piu semplicidalla divisione del sistema del tendine
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flessore in zone eon earatteristiehe anatomiehe peeuliari. La zona II e eonsiderata da tutti i ehirurghi della mano I'areapiu diffieile in eui ripristinare una validafunzione di seivolamento. L'innesto deltendine flessore nella zona l pub essereindieato dopo aleuni giomi, se la lesionenon estata riparata eon I'intervento primario. Le proeedure seeondarie generalmente adottate per la zona II eomprendono l'innesto del tendine flessore in uno odue tempi. Se entrambi i tendini sono laeerati e non epossibile proeedere alla riparazione primaria, si pub rieorrere all'innesto in un solo tempo. In mani gravemente mutilate, eon un danno notevolea earieo delle guaine dei tendini flessori,e indieata la rieostruzione dei tendineflessore in due tempi mediante bastoncinidi silieone. L'intervento permette di ripristinare il meeeanismo di scivolamento deltendine dentro il eanale osteofibroso e rieostruire le pulegge, eon buoni risultati.La modifiea apportata da Paneva alla rieostruzione dei tendine flessore in duetempi deseritta da Hunter eonsiste nellaformazione di un oeehiello tra i tendiniFDP e FDS, in modo da ereare un innesto a peduneolo che viene fatto passareattraverso la guaina di un tendine.Questa sempliee modifiea presenta moltivantaggi: non solo si ha un 'uniea area disutura, ma il tendine FDS usato come innesto a peduneolo epiu resistente e presenta un diametro piu adeguato rispettoad altri innesti, oltre a non eomportaremorbilita del sito donatore.Le proeedure seeondarie adatte alle lesioni della zona III eomprendono il trasferimento dei tendine superfieiale adiacente al tendine profondo lacerato, la eopertura dello spazio vuoto mediante uninnesto eon interposizione del tendine ela rieOSIruzione terminoterminale deiflessore profondo mediante una teeniea aintreeeio. Le proeedure seeondarie piuindieate per le lesioni della zona IV e Vsono simili a quelle deseritte per le lesioni della zona III.
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