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APRILE 1992 I
5
Manifestazione per la pace e la fratellanza. Sul Ponte di Vrbanja Suada Dilberovic ed Olga Susic sono uccise da cecchini.
ZERO
6 INIZIA L'ASSEDIO 1
7
Riconoscimento Europeo della nuova Repubblica. I Serbi dichiarano la secessione dalla Bosnia Erzegovina e la costituzione
di una loro Repubblica. Attaccati due magazzini di armi dell'Esercito Federale. 2
8
In centro si accendono le prime sparatorie. L'Esercito Federale non interviene. Riconoscimento degli USA. 2 morti. 14 feriti 3
9
I Serbi occupano le colline e la periferia. L'Esercito Federale nega di voler appoggiare i Serbi poiché il suo ruolo è quello di "ripristinate la pace e tutelare la vita e i beni di ogni cittadino a prescindere dalla sua appartenenza nazionale". Chiuse le
stazioni. Coprifuoco alle 22.00.
4
10
Un colpo di mortaio viene esploso contro il ripetitore TV. Radovan Karadzic, leader nazionalista Serbo insedia il suo
Quartier Generale presso la località sciistica di Pale 5
11
Il Presidente Bosniaco Izetbegovic sollecita l'intervento dell'Esercito Federale
6
12
Accordo per un cessate il fuoco. Entro 24 ore tutti i pezzi d' artiglieria dovranno essere posti sotto il controllo degli
osservatori UE, le formazioni paramilitari sciolte e la mobilitazione sospesa 7
13
Fallita la tregua. Scontri presso l'aereoporto. Sorvolo di MIG a bassa quota.
8
14
L'Esercito Federale interviene e si schiera a difesa dei Serbi di Bosnia. Sparatorie presso il QG ONU. Artiglieria contro la
Bascarsjia ed i quartieri occidentali. Colpito il deposito tram: distrutte 70 vetture 9
15
Mortaio su Mojmilo. Con la copertura dell'Esercito Federale i Serbi svuotano i magazzini della difesa territoriale. 2 morti 10 feriti 10
16
Ilidza viene dichiarato "Quartiere Serbo". Karadzic afferma che un Musulmano potrebbe anche viverci ma si sentirebbe
"molto a disagio" 11
17
Combattimenti dal tramonto all'alba. Karadzic: "Se volessimo potemmo conquistare Sarajevo in sole due ore"
12
18
Bombardamento. Colpi di mortaio contro il Parlamento. Atterra un aereo con mediatori e aiuti.
13
19
A Vogosa i Serbi controllano una delle maggiori fabbriche di armi della Jugoslavia.
14
20
Né acqua, né luce; scarseggiano i viveri. Si tratta per formare un Governo che escluda gli ultranazionalisti Serbi. Karadzic
insiste nel voler dividere "etnicamente" la città 15
21
Scomparsa la benzina. Tariffe dei Taxi alle stelle.
16
22
Bombardamenti. 8 morti 53 feriti 17
23
Presso l'aereoporto Lord Carrington, mediatore UE, firma il 3° cessate il fuoco. Non verrà mai rispettato.
18
25
Prosegue l'esodo dei civili.
20
28
Aereoporto ancora sotto tiro. Voli sospesi. Viene proclamata una Nuova Jugoslavia formata da Serbia e Montenegro. 2 morti
23
MAGGIO 1992 II
1
L'Esercito Federale prende in ostaggio Izetbegovic di ritorno da Lisbona, in cambio di un salvacondotto per i soldati
asserragliati nelle caserme. I Serbi bombardano dalle colline mentre in città i Federali attaccano le posizioni Bosniache 26
2
Alcune unità dell'Esercito federale riescono a lasciare la città . I MIG dell'Esercito Federale bombardano la città. Inizia il
blocco completo di Sarajevo. Interrotte le linee telefoniche. 27
3
Izetbegovic lancia un appello al mondo chiedendo armi per i Bosniaci.
28
5
Firmata una tregua. Gli Osservatori lasciano la città. Karadzic, chiama tutti i poliziotti SerboBosniaci a Sarajevo.
30
6
La tregua regge. Si recuperano i feriti, si seppelliscono i morti
31
7
La tregue continua a reggere. Pale insiste: vuole che la città sia divisa in due settori lungo il fiume Miliacka
32
10
Distrutta la sede della Croce Rossa: missili contro la TV.
35
11
Al mercato si vende solamente ortica. Il prezzo è di 1200 Dinari. Tre giorni prima era di 200 Dinari
36
12
Colpita la città vecchia, il palazzo della Presidenza, il ministero degli Interni e l' edificio della RadioTv
37
13
Parte il comando ONU e tutti gli osservatori UE. Decretato lo stato d' emergenza e nominato un governatore militare 38
14
L'Esercito Federale rompe la tregua per cercare di spezzare l'accerchiamento presso Ilidza. Viene centrato il QG UN. I
giornalisti per circolare dovranno esibire lasciapassare rilasciati da Pale. 39
15
Nuova tregua. Un convoglio viene bloccato dai serbi alla periferia della città.
40
16
Riprendono gli scontri. Bombardato il quartiere di Dobrinija
41
18
Unità paramilitari Serbe affluiscono da tutta la Bosnia
43
20
Altre Unità Federali tentano di lasciare la città. I Bosniaci chiedono che lascino le armi pesanti.
45
22
Scontri presso Dobrinija. Continuano le trattative per il ritiro dell'Esercito Federale. Nuova tregua.
47
23
Riprendono i combattimenti. 9 morti.
48
24
Un convoglio di civili lascia la città.
49
26
Combattimenti in centro ed in periferia. Artiglieria contro la maternità dell'Ospedale Kosevo. Nuova tregua e riapertura
dell'aereoporto. 51
27
Granate sul mercato 20 morti
170 feriti
52
29
Otto ore di bombardamento ininterrotto. Mladic minaccia di radere al suolo la città.
54
GIUGNO 1992 III
1
Una nuova tregua: dura solamente due ore.
57
5
L'Esercito Federale si ritira. Abbandona 12 canoni e 6 carri T55
61
7
I Serbi bombardano la caserma Tito per distruggere le armi abbandonate. Contati oltre 5000 colpi di artiglieria e mortaio.
Si attendono 1000 Caschi Blu a presidio dell'aereoporto 17 morti 70 feriti 63
8
Vengono soccorsi 200 feriti. Ne moriranno 25. 25 morti
175 feriti
64
12
Fuoco di cecchini contro i giornalisti.
68
16
Concordata una tregua.
72
17
Scontri.
73
19
Mortaio contro la Presidenza 3 morti
75
21
Bombardato l'aereoporto
77
22
Granate in centro sui civili. 21 morti 80 feriti 78
24
Il bilancio a tutt'oggi parla di 1251 morti (844 civili) e 5500 feriti 80
25
Martellate Hrasnica, Sokolovic e Butmir 18 morti
117 feriti
81
26
Artiglieria contro Mojmilo e Dobrijnia.
82
28
Visita lampo di Mitterrand.
84
29
I Caschi Blu si dispiegano presso l'aereoporto. Alcune Atterrano i primi aerei con aiuti.
85
30
Cecchini in azione. Atterrano 4 cargo con 20 tonnellate di aiuti. Battaglia nei pressi dell'aereoporto che viene chiuso 2 morti
86
LUGLIO 1992 IV
1
Sbarcati altri Caschi Blu. Regge una fragile tregua. Alcune unità Serbe si ritirano dall'aereoporto nella vicina Lucavica
87
2
Atterrano 5 cargo. Si stima che in città siano presenti oltre 200 cecchini, localizzati nei quartieri di Grbavica e Vraca.
88
3
Lord carrington arriva in città. Per lui 8 granate di benvenuto nei pressi della presidenza.
I Caschi Blu prendono posizione a presidiare gli incroci del Bulevard. 89
4
Mortaio. Uccisi 4 bambini in casa. 4 morti
90
5
Si stima che il rapporto di forze tra assediati ed assedianti sia di 1:15.
91
6
40 civili espulsi da Grbavica. Subito i cecchini iniziano il tiro al bersaglio. In 23 attraverseranno vivi il ponte di Vrbania. 23 morti
92
7
Carri armati contro la presidenza.
93
8
Bombardamento notturno ininterrotto.
94
9
Ferito un casco Blu canadese di 19 anni. Se un Croato vuole abbandonare la città può farlo pagando 300 Marchi.
95
11
I Serbi cercano invano di sfondare a Skenderija per spezzare la città in due. Granate contro la Presidenza. Dopo una
trattativa di 10 giorni grazie ad una tregua di tre ore si rifornisce Dobrinja con cibo e medicinali. 4 morti 6 feriti 97
12
Cecchini contro gli autobus. 4 morti 8 feriti. Bombardate le centrali elettrica ed idrica.
98
13
La pensione minima è di 5 marchi. 1 Kg di agnello ne costa 20; di patate 5; di cipolle 1.
99
14
CENTO GIORNI DI ASSEDIO
CENTO
17
Granata presso la presidenza. Sfigurata una bambina. Nuova tregua. 15 feriti. 15 feriti 103
20
Tregua violata. Sospeso il ponte aereo.
106
22
Bombardamento notturno sull'aereoporto.
108
23
Bombardamento . 5 morti 30 feriti 109
31
Granate contro aereo in arrivo. Aereoporto chiuso. Bombardati Stup, Butmir, Hrasnica, Dobrinja e Pionirska Dolina 5 morti 18 feriti 117
AGOSTO 1992 V
1
Uccisi 2 bambini
118
3
Chiuso l'aereoporto. 18 morti
116 feriti
120
4
2 granate sul funerale dei bambini.
1 ferito 121
5
Chiuse le pompe dell'acqua. Bombardamento aereo del monte Igman.
122
6
Violenti combattimenti sul Trebevic e presso Ilidza.
123
7
Si aggiornano le tariffe per lasciare la città. Serbi 5 marchi; croati 35; Musulmani 300/500 (a discrezione)
124
10
300 Ebrei riparano in Israele.
127
11
Bombardamento. L'unico fabbricante di bare comunica che sta finendo il legno. 18 morti
172 feriti
128
12
Due convogli di donne e bambini possono lasciare la città.
129
16
Mortaio in centro. 8 morti 21 feriti 133
17
Bombardamento. 11 morti 17 feriti 134
18
1500 civili si raccolgono nell'Hotel Europa per lasciare la città. Mentre salgono a bordo vengono bombardati. 5 morti 10 feriti 135
19
Atterrano due cargo. Bersagliato un aereo. Aereoporto chiuso.
136
21
Mortai su una fila per acqua e pane. Alcuni feriti atterrano a Fiumicino. 6 morti, 20 feriti 138
23
48 ore di bombardamento ininterrotto. 30 morti
140
24
Bombardamenti e scontri in città.
141
25
Bombardamento. Ospedali al collasso. Ore 22.00 In fiamme la Biblioteca. 30 morti
263 feriti
142
27
Mattina tranquilla. Nel pomeriggio granata su una coda. 9 morti, 50 feriti 144
29
Bombardamento notturno.
146
30
Granate su un mercato in periferia 15 morti
147
31
Bombardato il cimitero. 1 morto, 3 feriti 148
SETTEMBRE 1992 VI
3
Abbatturo in fase di atterraggio un G222 italiano con 4 aviatori. Nessun superstite.
151
5
Nebbia. Artiglieria e cecchini sono impotenti. Vengono tagliate luce ed acqua.
153
7
Mortai dal Trebevic. 7 morti, 13 feriti 155
8
Mortaio sul mercato. Si inizia a raccogliere l'acqua piovana. Tafferugli alle fontane. 4 morti, 10 feriti 156
14
Dobrinija: raffica di 50 granate. Bombe in centro. 3 grattacieli in fiamme. Aereoporto chiuso. 5 morti 47 feriti 162
17
Intenso cannoneggiamento su Vogosa e Dobrinija. Bombe sulla posta. 25 morti
185 feriti
165
20
Riprende il ponte aereo. Bombardato il quartiere Cattolico di Stup. Colpi di mortaio sul cimitero Kosevo.
2 feriti 168
21
Bombardamento.
86 morti.
169
25
Il fabbisogno alimentare è di 200 T al giorno. Il ponte aereo ne può assicurare solo 50.
173
29
Granate in centro. 3 morti 24 feriti 177
OTTOBRE 1992 VII
1
Rivelata l'esistenza di un lager femminile presso la pensione "Sonja" a Vogosa, frequentato anche dai soldati ONU
179
3
Riparte il ponte aereo
181
6
Artiglieria pesante in azione. Grattacieli in fiamme.
184
7
Tagliato il gas
185
10
Artiglieria su Dobrinija.
188
14
Riallacciato il gas. La centrale era sotto il tiro dei cecchini.
192
18
Mattina calma. La gente esce per recarsi alle fontane. I mortai entrano in azione. 3 morti 90 feriti 196
20
Due convogli attaccati. Sospesi i rifornimenti via terra.
198
21
Aereoporto sotto tiro. Ponte aereo sospeso.
199
22
DUECENTO GIORNI DI ASSEDIO
2-CENTO
23
Riprende il ponte aereo.
201
27
Un convoglio di 27 TIR cerca di raggiungere la città.
205
28
Consegnate 36 T di materiali.
206
NOVEMBRE 1992 VIII
1
Convoglio UNICEF in città. Decretata la "Settimana della Tranquillità". Bombardamento serale. 8 morti
210
5
Centrato un pilone dell'alta tensione. Elettricità interrotta. Telefoni isolati.
214
6
Un convoglio in uscita è bloccato dai Governativi. Si cerca di impedire la fuga agli uomini tra i 18 ed i 60 anni.
215
7
200 Croati cercano la fuga a piedi. Impossibile lasciare la città.
216
9
Scontri tra bande per il controllo del mercato nero ed i traffici illeciti.
218
10
I Serbi insistono nel voler dividere etnicamente la città. Partono 1500 civili con 14 autobus.
219
11
Ferito un autista. Il convoglio è fermato.
220
15
Termometro a -5°. Né luce né acqua. 750 serbi sono evacuati verso Lukavica, 850 Croati partono per Kiseliak.
224
21
Combattimenti. 30 morti
230
27
Il Clown Martin Mc Connaly entra in città. Terrà spettacoli per i bambini ricoverati.
236
29
Pesante bombardamento. Né luce, né acqua. In questo mese 3456 tentativi di fuga.
238
DICEMBRE 1992 IX
1
In arrivo 40 cargo. Il 10° è sfiorato da un missile in atterraggio. Ponte sospeso. Combattimenti a Stup e sul Monte Zuc.
240
6
I Serbi conquistano Otes
100 morti
245
7
Granata contro il Kosevo 1 morto, 30 feriti 246
8
Bombardato l'ultimo panificio in attività. Strade per l'aereoporto bloccate, voli sospesi 30 morti
247
9
Riaperti gli accessi all'aereoporto. Mortaio su di una fila per il pane. Sul Monte Zuc si combatte da due giorni.
Artiglieria su Buca Potok, Vogosa, Alipasino, e sulla Bascarsija. 5 morti 30 feriti 248
12
Don Tonino Bello con la "Marcia dei Cinquecento" entra in città.
251
13
Accordo per aprire 3 corridoi permanenti di evacuazione.
252
14
Karadzic esterna: " Il 17 sospenderemo unilateralmente i combattimenti. Non è un cessate il fuoco ma la fine di una guerra
che c'è stata imposta." 253
27
I Caschi Blu raggiungono il numero di 3000. In questo mese 6717 tentativi di fuga.
266
GENNAIO 1993 X
3
Termometro a -20°. L'unica fonte attiva è all'estremità orientale presso la Birreria.
273
4
La razione giornaliera è di 230g. di pane più del riso lessato. Al mercato compare del pane nero.
274
5
Bombardato l'Ospedale Kosevo poiché vi è certezza che si tratti di una "caserma camuffata". 275
6
I cani iniziano ad aggredire i passanti.
276
7
Termometro a -15°. Scontri a Grbavica e Hrasno.
277
8
Il Vicepresidente Turijalic che viaggiava su di un blindato ONU è bloccato ed ucciso dai Serbi.
Bombardati Butmir, aereoporto, TV e l'Holiday Inn. 278
9
Gli aiuti umanitari in arrivo sono sistematicamente decurtati del 30%.
L'immondizia riempie le strade; solo il gelo evita epidemie. 279
10
Un uovo 5 marchi; la carne, le patate e le cipolle 50 al Kg, come il Cognac. Due sacchi di legna (una rarità) 25 marchi.
280
11
Razione-tipo mensile: 500 grammi di farina, olio e soia; 1 scatola di sardine e 500 grammi di pane ogni 3 giorni.
281
13
500 civili riescono, a piedi, a raggiungere l'aereoporto; i Caschi Blu Francesi li rimandano indietro.
Combattimenti. Nell'Ospizio di Nedzarici 10 anziani muoiono di freddo e stenti. 3 morti 56 feriti 283
15
Granate su una coda per l'acqua 6 morti 20 feriti 285
17
I Cetnici sono ormai a 300 metri dalla fontana della Birreria. Alle 14.00 iniziano a sparare sulle code. 11 morti 20 feriti 287
18
Il Cardinal Pulic comunica che 62 delle 114 parrocchie della Diocesi sono distrutte. Invita il Papa a visitare Sarajevo
288
22
Cecchini. 1 donna uccisa.
292
23
Bombardamento notturno. Fino ad oggi registrati oltre 10.000 tentativi di fuga.
293
25
Bombe sulla Presidenza e l'Holiday Inn. Bombardamento notturno dell'aereoporto.
295
30
TRECENTO GIORNI DI ASSEDIO
3-CENTO
30
Mortai 10 morti 50 feriti 301
31
Bombardata Stari Grad. Vengono contate 576 granate nell'arco della giornata. 6 morti 24 feriti 302
FEBBRAIO 1993 XI
1
53 feriti in 3 giorni. Granata contro l'ospedale Kosevo. 1 morto,
303
2
Il Quotidiano Oslobodenije afferma che dall'inizio dell'assedio i giornalisti sono scesi da 2300 a 950. 23 sono morti.
La paga è di 40 marchi. 304
3
In periferia, fuoco contro un funerale. 1 morto, 19 feriti 305
7
Apre "Sarajevo Film Festival". Luoghi di proiezione segreti fino all'ultimo.
309
9
Si festeggia il IX anniversario delle Olimpiadi. Riparte l'anno scolastico; durerà solo 16 settimane. 2 morti 5 feriti 311
15
Niente elettricità: l'unico forno non può lavorare.
317
16
Bombardata la città vecchia. Scontri a Nedzarici, Vogosa, Dobrinija e presso la Presidenza.
Riapre un cinema di fortuna con Il film "Terminator 2" 318
17
Il forno principale è centrato dall'artiglieria. Mortai sul mercato. Al Kosevo un proiettile entra in una sala operatoria.
319
22
Riparte il ponte aereo.
1 ferito 324
25
10 granate. 2 morti 24 feriti 327
27
1500 tentativi di fuga negli ultimi 3 giorni.
329
28
Bombardamento notturno.
330
MARZO 1993 XII
3
11 pompieri morti dall'inizio dell'assedio, 40 feriti
333
11
In una scuola vi sono 10 alunni raccolti in 3 classi e 2 insegnanti con uno stipendio di 5 marchi.
341
14
Bloccati in Aereoporto 60 Parlamentari
344
17
Vanno a processo Borislav Herak e Sretko Damjanovic, aguzzini del "Motel Sonja" di Vogosa 25 morti 42 feriti 347
18
Il tribunale viene centrato da una granata.
348
19
Bombardata Dobrinja. Chiuso l'aereoporto. Primi casi di epatite A
349
20
Primi casi di epatite A
350
21
Tra le 4.00 e le 9.00, 3000 pezzi da 150 mm contro Stup; il bombardamento dura ormai da una settimana. 40 morti
351
22
Termina il cloro, sotto embargo. La fanteria cerca di sfondare a Hrasno e Nedzarici.
Bombardamento su Vratnik e Bistrik. Combattimenti a Stup, Otes e Stupsko 352
23
Continua l'isolamento di Stup 10 morti 57 feriti 353
25
Il Governo chiede un intervento ONU a difesa della popolazione. La risposta è negativa.
355
26
Bombardamento su Dobrinja.
356
28
Cessate il fuoco. 5 minuti prima dell'entrata in vigore 3 granate centrano la presidenza. 3 morti 6 feriti 358
30
Per Herak e Damjanovic viene chiesta la condanna a morte; la prima in Jugoslavia dopo il 1975.
360
31
Nel reparto psichiatrico si trovano: 110 psicotici, 90 schizofrenici, 1000 sindromi leggere, 400 disturbi post-traumatici
361
APRILE 1993 XIII
2
Granate. 19 morti
363
5
Bombardamento su Mojmilo e Dobrinja. Cecchini in centro.
366
7
Riapre l'aereoporto. In 200 tentano la fuga attraverso la pista. 4 morti 7 feriti 368
9
Sparate 36 granate. Atterra Joan Baez.
369
10
I serbi bloccano 300 T di viveri e dispiegano batterie intorno all'aereoporto. Bloccato il ponte aereo.
370
11
Cecchini, granate e bombardamento su Dobrinja. 5 morti 25 feriti 371
13
Joan Baez canta al Teatro Romanija davanti a 300 persone. 1 morto 1 ferito 373
14
Riprende il ponte aereo. 5160 i morti per fame: 1/3 bambini.
374
17
Cessate il fuoco.
377
22
Bombardamento 2 morti 10 feriti 382
24
L'ONU rifornisce di gasolio i mezzi della Nettezza urbana. Si rimuove l'immondizia. Nessun funerale.
384
25
Bombardamento 4 morti 21 feriti 385
26
Razionamento: 7 ore di elettricità ogni 2 settimane e 2 di acqua al giorno.
386
27
Consegnati 300 gr. Di pane al giorno.
387
30
Negli ospedali devono essere assolutamente evacuati 600 feriti incurabili .
390
MAGGIO 1993 XIV
1
10 granate in un'ora sulla Bascarsija. 1 granata sul sagrato della Cattedrale. 9 morti 44 feriti 391
5
Granate 2 morti
395
7
L'ONU definisce Sarajevo "Città Protetta".
397
8
Firmata una tregua. L'ultima era del novembre scorso.
398
9
Ogni domenica replica HAIR dove invece di rifiutare il Vietnam si diserta dall'esercito Serbo.
399
10
QUATTROCENTO GIORNI DI ASSEDIO
4-CENTO
11
Sporadici tiri di cecchini. Riaprono caffè e negozi. Si passeggia in centro.
401
19
Sul ponte di Vrbanja vengono uccisi Admira Ismic e Bosko Brkic mentre tentavano di fuggire dall'assedio. 2 morti 10 feriti 409
22
Bombardamento. 9 morti 80 feriti 412
24
La carne costa 50 Marchi, le cipolle 20 il caffè 45, le arance 10, il gasolio 8, la benzina 16
414
27
Dopo 16 giorni si riesce a concordare una tregua per recuperare i corpi dei due fidanzati. Bombardamento notturno.
417
28
Bombardamento lungo tutta la mattina.
418
29
Imela Nogic, 17 anni, e' la vincitrice del concorso "Miss Sarajevo Assediata"
Attacco dei Governativi sul monte Trebevic 419
30
Bombardamento di rappresaglia. Contate due granate al minuto. 20 morti
173 feriti
420
31
Granate su dei ragazzi usciti da un rifugio.
14 feriti 421
GIUGNO 1993 XV
1
Granate in centro. Mortaio su una partita di calcio. 11 morti
103 feriti
422
2
Bombe e cecchini sull'aereoporto. Interrotto il ponte aereo.
423
6
Riparte il ponte aereo.
427
10
Granate contro una fila per l'acqua e su donne e bambini che chiedevano cibo alla caserma egiziana. 15 morti 15 feriti 431
12
Mortaio su un funerale 8 morti
433
13
Né luce, né acqua. Tra le 16.00 e le 22.00 oltre 3000 bombe.
434
14
Due granate sul tetto dell' arcivescovado mentre l'arcivescovo Puljic si preparava ad uscire dalla citta 435
15
Crivellata una cisterna con 30.000 litri di acqua. Bombardamento di 24h. 11 morti 46 feriti 436
16
Artiglieria. Chiuso l'aereoporto 3 morti
437
18
Granate
20 feriti 439
20
Riaperto l'aereoporto. 3 obici su Novo Sarajevo.
441
26
Obice su una coda di bambini per l'acqua. Bombardata la Bascarsija. 7 morti 4 feriti 447
27
Granata su ragazzi che giocavano a scacchi. 23 obici. 7 morti 22 feriti 448
LUGLIO 1993 XVI
3
Contati oltre 1000 proiettili. 2 morti
454
4
Bombardata Dobrinja. Niente luce ed acqua 10 morti 50 feriti 455
5
Bombardamento 5 morti 30 feriti 456
6
Ospedale senza luce, acqua e gasolio. Bombardate Dobrinja e Stup.
457
7
La popolazione è scesa a 375.000 abitanti (-25%). Finora vi sono 71.000 feriti (14.000 bambini). La razione è di 350 gr. di
cibo a testa. 80.000 anziani rischiano la morte per fame. 458
8
750 casi di dissenteria. Si verificano i primi 5 di tifo. L'acqua viene attinta da vecchi pozzi dismessi.
459
9
Bloccate in periferia 70 t. di gasolio.
460
11
Superato il ponte aereo di Berlino (462 giorni).
461
12
Granate a Dobrinja su una coda per l'acqua. 12 morti 16 feriti 462
14
Torna parzialmente l'acqua.
464
15
Riallacciato il gas dopo 1 mese. Arrivano 75 tonnellate di nafta.
465
16
Le condutture perdono. Sospeso il gas. Il forno interrompe il lavoro.
466
19
Offensiva sul Monte igman.
469
20
I serbi cercano di sfondare presso Butmir.
471
21
La battaglia si svolge con Kalahsikov contro Carri armati T55
472
22
In 24 ore piovono sulla capitale 3777 bombe. Lo sfondamento non riesce. I serbi sono ricacciati indietro. 10 morti
473
23
Colpita la centrale elettrica.
474
24
Cessate il fuoco.
475
25
Martelato il Monte Zuc con 3000 colpi; i serbi penetrano oltre le linee ma vengono ricacciati indietro.
Bombardato l'UNPROFOR presso la Zetra. 476
26
Alcuni feriti partono per la Germania. Kardzic nega l'attacco alla Zetra incolpando i Governativi.
477
29
Atterrano dei feriti a Falconara.
480
30
Kardzic si scusa per il bombardamento della Zetra.
481
AGOSTO 1993 XVII
4
I Serbi conquistano il Monte Igman e Bjelanica. La strada per Sarajevo è ormai spianata.
486
5
La NATO ordina ai Serbi di fermare l'offensiva.
487
6
Approvata la risoluzione n.836. L'ONU ordina di porre termine all'assedio "con qualsiasi mezzo".
488
7
La NATO comunica di avere pronti gli obiettivi da colpire.
489
8
I Serbi accennano ad un ritiro.
490
9
L'ONU approva i piani di bombardamento. La NATO dovrà però attendere un ordine ufficiale
491
10
I Serbi abbandonano il Monte Bjelasnica
492
11
Ultimatum di 24h per il ritiro.
493
12
L'ultimatum viene posticipato alle 16.00 del 14
494
13
Riallacciato il gas.
495
14
Ultimatum scaduto. I Serbi abbandonano il Monte Igman
496
16
La carne al mercato nero costa 70 marchi, latte e benzina 30. Cocomeri 4, Peperoni 8.
498
18
CINQUECENTO GIORNI DI ASSEDIO
5-CENTO
19
Si parla per la prima volta di un tunnel sotto la pista dell'aereoporto.
501
21
Karadzic propone la divisione della città: il centro ai musulmani, le periferie ai serbi.
503
26
Il Guardian accusa i caschi Blu Ucraini e Francesi di traffico di droga, mercato nero, prostituzione, usura e ricettazione.
508
SETTEMBRE 1993 XVIII
3
Giungono 22 T di aiuti. Tra cui migliaia di scatole di medicinali scaduti nel 1979 ed antibiotici scaduti nel 1984-86
516
9
Interrotte luce ed acqua.
522
11
Epatite, enterocoliti e dissenteria in rapida diffusione.
524
12
Radio Belgrado annuncia che "se tutti i morti dichiarati da Sarajevo fossero reali, la Bosnia sarebbero deserta"
525
18
Bombardato con razzi un rifugio di profughi. 20 morti 30 feriti 531
20
Riaprono le scuole.
533
25
Pomodori e patate costano 20 Marchi al chilo.
538
30
Granata in centro
3 feriti 543
OTTOBRE 1993 XIX
3
Ucciso, sul Ponte di Vrbanja, Moreno Locatelli, attivista dei "Beati Costruttori di Pace"
546
5
Atterra in visita Danielle Mitterand 1 morto 11 feriti 548
15
Bombardata Dobrinja. Areoporto chiuso, ponte aereo sospeso.
558
16
Bombardamenti 12 morti 60 feriti 559
17
Per tutta la giornata sono contati oltre 600 colpi in arrivo.
560
22
Bombardato il Monte Zuc con oltre 200 obici. Martellato il centro. 10 morti
565
23
Apertura di "Sarajevo Film Festival". Impedita la partenza per Jeremy Irons e Vanessa Redgrave.
566
25
Granata su un mercatino in centro.
13 feriti 568
28
400 colpi di artiglieria nella mattinata.
571
NOVEMBRE 1993 XX
6
Voli sospesi
580
7
Granata all'uscita di una scuola. 7 morti 20 feriti 581
11
Bombe per 48 ore. 17 morti
100 feriti
585
15
Bufera di neve.
589
18
I pazienti sono debilitati per il freddo. Chirurgia bloccata.
592
21
Riaperto l'aereoporto.
595
25
Bloccata l'evacuazione di 1200 persone
599
26
SEICENTO GIORNI DI ASSEDIO
6-CENTO
28
Dieci neonati morti per il freddo 10 morti
602
30
Granate sulla facoltà di Scienze Politiche. 5 morti 10 feriti 604
DICEMBRE 1993 XXI
1
Granate contro l'ospedale 2 morti 2 feriti 605
2
Denutrizione e avitaminosi sui bambini. 250 gr. di pane al giorno. Caffè 80 marchi. Stipendio medio 6 marchi.
606
3
Granata. Mortaio su una coda. Chiuse tutte le scuole poiché sotto tiro. 8 morti 18 feriti 607
4
Termometro a -10°. 5° giorno senza energia. 5 ore con un generatore costano 150 marchi. Benzina 30, gasolio 50., vino 80.
Dall'aereoporto al centro (12 Km) i prezzi quadruplicano. Per lasciare Sarajevo con un pass ONU: 3000 marchi. 608
6
Bombe su un cimitero. Granate al mercato; i feriti vengono bombardati lungo la strada per l'ospedale. 10 morti 28 feriti 610
9
Granate sul mercato. Cecchini 8 morti 16 feriti 613
13
Immondizia a cumuli. Infezioni in aumento. Granata sull'ospedale.
Arrivano 1000 profughi da Gorazde e Zepa con 250 bambini orfani di almeno un genitore. 617
14
Contate 200 granate. 19 morti 22 feriti 618
18
Bombardamento e cecchini. 9 morti 40 feriti 622
20
A Parigi viene pubblicato "Il Diario di Zlata"
624
23
Concordata una tregua natalizia. 1300 granate 5 morti 68 feriti 627
24
160 granate in 3 ore. 700 colpi di artiglieria. Niente acqua, luce e telefoni. 62 morti
120 feriti
628
25
Da oggi chi esce potrà portare corrispondenza illimitata. Fino a ieri erano consentite max 6 lettere.
629
26
1200 donne e bambini lasciano la città.
630
27
Partono 400 persone.
631
29
Evacuate verso Spalato 800 persone.
633
GENNAIO 1994 XXII
1
Bombardamento 5 morti 50 feriti 636
3
Mortai 15 morti
638
4
Tagliate luce ed acqua. Granate. 9 morti
639
6
Artiglieria 2 morti 32 feriti 641
7
Mortai. 5 morti 25 feriti 642
8
Bombardamento a tappeto. 12 morti
643
11
Riparte il ponte aereo. L'aereoporto resta aperto solo poche ore. Bombardamento. 6 morti 35 feriti 646
12
Artiglieria contro la croce Rossa. 1 morto 2 feriti 647
19
Spari contro aereo. Sospeso il ponte aereo.
654
22
Granata. Bambini uccisi. 6 morti 4 feriti 657
FEBBRAIO 1994 XXIII
1
Dall'inizio dell'assedio oltre 10.000 vittime e 50.000 feriti. 1560 bambini sono stati uccisi ed oltre 14.000 feriti.
667
4
Dobrinja h.11.00. 3 granate da Lukavica durante una distribuzione di farina 9 morti
670
5
Due obici sul mercato della Vasa Miskin. 68 morti
200 feriti
671
6
Evacuati vari feriti con il ponte aereo.
672
8
Zlata Filipovic presenta a Roma il suo diario.
674
9
Oslobodenije comunica la fine delle scorte di carta, inchiostro e pellicole.
675
10
200 colpi di artiglieria nelle ultime 48 ore. 10 morti
676
11
Sottoscritta la 22a tregua. Atterrano 26 cargo.
677
12
Ultimatum per la consegna delle armi. Karadzic accetta.
678
13
Sono consegnati 5 vecchi cannoni.
679
14
La NATO impone la consegna di 120 carri, 60 cannoni e 135 mortai.
680
16
Atterrano a Falconara altri bambini feriti.
682
17
Il Ministro degli Esteri Russo è a Pale.
683
18
Karadzic conferma la volontà di ritirarsi.
684
19
Il ritiro viene confermato. Nessuno si fida.
685
24
La tregua regge oramai da 15 giorni.
690
27
Rotta la tregua. 3 mortai in centro.
693
MARZO 1994 XXIV
1
Riparte il ponte aereo
695
2
Dopo due anni i tram riprendono il servizio
696
6
SETTECENTO GIORNI DI ASSEDIO
7-CENTO
7
Ferito un passeggero di un tram
701
17
Firmata una tregua. E' individuata una fascia smilitarizzata intorno alla città; saranno riaperte strade e vie di comunicazione
e consentita la libera circolazione. 711
20
Partita allo stadio Kosevo. Sarajevo - Caschi Blu. 15.000 spettatori.
714
21
Vengono scoperte alcune batterie Serbe all'interno della fascia smilitarizzata.
715
23
Il ponte di Vrbanja è riaperto e transitabile nei due sensi con lasciapasssare.
717
APRILE 1994 XXV
19
Blitz alla caserma di Lukavica. Miliziani Serbi si impadroniscono di 18 pezzi di contraerea sotto custodia ONU
744
24
Atterrano feriti e profughi fuggiti dall'assedio di Gorazde
748
25
A Belgrado si uccide la figlia di Ratko Mladic
749
MAGGIO 1994 XXVI
13
Giunge da Teheran il Ministro degli Esteri con un assegno di 1.000.000 di $
767
GIUGNO 1994 XXVII
2
Il patriarca Alessio II propone che il Papa incontri a Sarajevo i leader Ortodossi e Musulmani
787
15
OTTOCENTO GIORNI DI ASSEDIO
8-CENTO
29
Annunziata una probabile visita del Papa a Zagabria in settembre e "forse" anche a Sarajevo
814
LUGLIO 1994 XVIII
20
Artiglieria contro due aerei in arrivo. Sospeso il ponte aereo.
835
27
I Serbi chiudono nuovamente strade e collegamenti. Benzina e generi alimentari alle stelle.
842
28
Riprendono i combattimenti.
843
29
La gente torna in casa e nei rifugi.
844
30
Le scorte sono sufficienti solamente per 10 giorni.
845
31
Artiglieria contro una scuola durante la consegna delle pagelle.
3 feriti 846
AGOSTO 1994 XXIX
1
Bombardamento 2 morti 6 feriti 847
3
Confermata la probabile visita del Papa a Sarajevo l'8 settembre. Dall'ultimo cessate il fuoco, contate 700 violazioni.
3 feriti 849
4
Cecchini contro il tram. 1 morto 11 feriti 850
6
Cecchini
1 ferito 852
7
Cecchini. Uccisa una bambina di 11 anni. 1 morto
853
11
Colpiti due aerei. Ponte aereo sospeso.
857
17
Le possibilità di vedere il Papa a Sarajevo sono definite "alte" dal Vaticano.
863
21
Il metropolita Ortodosso consiglia il Papa di "tenersi alla larga" da Sarajevo.
867
22
Il Papa conferma la volontà del viaggio.
868
23
L'ONU afferma di non poter garantire la sicurezza del viaggio.
869
24
Il Governo Bosniaco garantisce la sicurezza del Papa.
870
25
VIENE EGUAGLIATO L'ASSEDIO DI LENINGRADO NELLA II GUERRA MONDIALE FINO AL 24 SETTEMBRE 1994 IL PIU' LUNGO DELLA STORIA MODERNA
871
SETTEMBRE 1994 XXX
1
La visita è confermata. Cecchini. 2 morti 1 ferito 878
2
Si ripulisce la città.
879
3
Il Nunzio Monterisi incontra Karadzic che non dà garanzie. " La Chiesa cattolica, durante la guerra si è mostrata sempre
prevenuta verso gli ortodossi." 880
4
Continuano i preparativi. I cecchini martellano lo stadio. La scorta dovrà essere composta da soldati ONU e serbi. 1 morto 4 feriti 881
5
Il Papa sarà a Sarajevo dalle 9.45 alle 18.45.
882
6
Granate su Bistrik, cecchini contro l'Holiday Inn. 17.45 il Nunzio Monterisi atterra e comunica la rinunzia del Papa per non
mettere in pericolo la popolazione. Akashi viene accusato di essere il colpevole del fallimento. 883
7
Aereoporto chiuso, scuole riaperte. Parte il I campionato di calcio Bosniaco.
884
14
Interrotte luce ed acqua.
891
16
Tagliato il gas
893
18
Artiglieria e cecchini. 1 morto 6 feriti 895
21
L'ONU chiede di ripristinare luce ed acqua. Negli ospedali si opera a lume di candela e senza sterilizzazione.
898
23
NOVECENTO GIORNI DI ASSEDIO
9-CENTO
24
Mladic definisce l'ONU una forza di occupazione
901
25
Riallacciate luce ed acqua. Scorte di viveri solo per 15 giorni.
902
OTTOBRE 1994 XXXI
5
L'aereoporto è riconsegnato all'ONU. Riprendono i convogli. I governativi attaccano sul monte Igman. Sul ponte di Vrbanja
sono scambiati 126 prigionieri Serbi e 166 Bosniaci 912
7
Akhasy raggiunge Pale
914
8
Spari sul tram dal cimitero Ebraico. Sospeso il ponte aereo. 1 morto 15 feriti 915
9
Riprende il ponte aereo
916
19
Bloccati i rifornimenti per il contingente ONU
926
26
Mortai in azione 7 feriti
933
28
L'ONU avverte che da oggi i raid aerei potranno partire senza preavviso
935
29
Artiglieria su Hrasnica 4 feriti
936
30
Nuove offensive sul monte Igman nel tentativo di spezzare l'assedio
937
NOVEMBRE 1994 XXXII
9
Spari sul tram. A Dobrinja a 150 mt. dal fronte una bambina è uccisa in casa da un cecchino. 5 morti
947
10
Spari in centro. A Grbavica uccisa una donna incinta. 1 morto 4 feriti 948
13
Fuoco su Grbavica dalle colline di Vraca. 3 granate centrano l'Holiday Inn.
951
17
Mortai contro Butmir e Hrasnica
955
18
Granate a razzo e missili anticarro contro la Presidenza. Fuoco sull'Holiday Inn. Missile contro la Posta ed una scuola. 1 morto 3 feriti 956
21
Missili contro il Municipio "Centar" e la presidenza.
2 feriti 959
23
I tram marciano 2 ore al mattino e 3 il pomeriggio. 1 morto 3 feriti 961
24
Granate contro l'Holiday Inn. 1 morto
962
DICEMBRE 1994 XXXIII
2
3 missili contro la Presidenza
970
8
Missile contro la Presidenza.
976
10
Cecchini 1 morto 1 ferito 978
12
Mortaio in centro. Cecchini.
980
13
Entrano 90 tonnellate di viveri.
981
14
Passano altre 400 tonnellate
982
17
Cecchini 1 morto
985
18
Atterra in missione Jimmy Carter.
986
19
Karadzic promette una tregua natalizia.
987
22
Granate in centro. 2 morti 7 feriti 990
24
Cessate il fuoco.
992
26
Cecchini
3 feriti 994
29
Karadzic promette una tregua di 4 mesi.
997
31
Cessate il fuoco
999
GENNAIO 1995 XXXIV
1
MILLE GIORNI DI ASSEDIO
1000
2
Razzo anticarro contro l'Holiday Inn
1001
7
Colpi contro aerei sula pista. Voli sospesi.
1006
8
Karadzic dichiara di sognare una nuova Berlino
1007
25
20 camion di aiuti sono bloccati ad Ilidza e Hrasnica
1024
28
Acqua ogni due giorni solo per due ore nei quartieri bassi. Elettricità: 100Kw al mese per ogni famiglia
1027
FEBBRAIO 1995 XXXV
1
Accesso consentito a mezzi ONU ed umanitari autorizzati.
1030
6
Il traffico commerciale può passare solamente lasciando la metà del carico
1035
11
Ponte aereo sospeso per 48 ore
1040
27
Spari contro il tram.
4 feriti 1056
MARZO 1995 XXXVI
11
Due bambine uccise. Sospeso il ponte aereo. 2 morti
1068
12
Esplosioni in centro. Cecchini: feriti un bambino, due uomini ed una donna, un'altra uccisa in casa.
1069
19
Bombardamenti notturni 1 morto 3 feriti 1076
20
Cecchini
3 feriti 1077
23
Riparte il ponte aereo.
1080
25
Cecchini contro l'ambasciatore USA.
1082
26
Scontri presso il cimitero Ebraico 1 morto
1083
27
Lungo dodici settimane di cessate il fuoco sono state contate 750 violazioni. 1 morto
1084
30
L'aereoporto trabocca di aiuti non distibuiti
1087
APRILE 1995 XXXVII
6
Mortaio su Hrasnica e contro una fermata del tram 3 morti 3 feriti 1095
8
Sospeso il ponte aereo.
1097
9
Marcia Vivicittà. La chiusura dell'aereoporto impedisce a molti atleti di partecipare.
Dieci obici nei pressi della Presidenza 2 morti
1098
11
MILLE E CENTO GIORNI DI ASSEDIO
11-CENTO
MAGGIO 1995 XXXVIII
2
Mortaio in centro.
1121
6
Colpi contro la caserma ONU
1125
7
Granate su Butmir per rendere inutilizzabile il Tunnel 9 morti 40 feriti 126
16
500 pezzi di artiglieria in 8 ore. Tagliato il gas. Chiuse le scuole. 5 morti 30 feriti 1135
18
Granate 2 morti 8 feriti 1137
20
Tra gli aiuti vengono rinvenute razioni confezionate per la guerra in Vietnam
1139
23
Spari contro l'ingresso del Tunnel dal lato di Dobrinja.
1142
24
Bombardate Dobrinja, Vogosa e Buca Potok 8 morti 30 feriti 1143
25
Bombardamento in centro.
1144
26
Granate su Novi Grad. 1 morto 23 feriti 1145
27
Abbattuto l'elicottero del Ministro degli esteri Ljubljankic 8 morti
1146
31
Dall'inizio dell'assedio si stima siano stati lanciati due milioni di granate.
1150
GIUGNO 1995 XXXIX
4
Bombardamento intorno all'aereoporto 5 morti 10 feriti 1154
8
Da oggi il pane verrà distribuito ogni due giorni. Acqua, luce e gas vengono distribuiti soltanto, e per quanto possibile, per i
servizi indispensabili. Mortai 1 morto 11 feriti 1158
9
Bombardamento 2 morti 16 feriti 1159
15
Esplosioni intorno alla TV. Mortai contro la Presidenza
1165
16
Bombe a razzo verso la presidenza. Artiglieria contro l'ospedale Kosevo 3 morti 10 feriti 1166
18
Granate su una fontana a Dobrinija. 9 morti 14 feriti 1168
25
Granata sul sagrato della Cattedrale e sulla Vasa Miskin 9 morti 4 feriti 1175
27
Granate in centro 1 morto 4 feriti 1177
28
Bombe contro la TV 5 morto 40 feriti 1178
29
Granate 1 morto 7 feriti 1179
30
Da gennaio oltre 600 casi di enterocoliti
1180
LUGLIO 1995 XL
1
Bombardate Stari Grad, presidenza, cattedrale e TV. 3 obici contro l'ambasciata Francese.
Granate su Otoka e Buca Potok 8 morti 50 feriti 1181
3
Scorte di farina solamente per altri sei giorni.
1183
4
Attaccato nella notte un convoglio lungo la pista del Monte Igman
1184
5
Temperature elevate. L'acqua potabile scarseggia.
1185
6
Bombardamento su Grbavica 4 morti 3 feriti 1186
7
Fuoco contro l'elicottero del mediatore Carl Bildt
1187
15
Bombardamento 6 morti 25 feriti 1195
20
MILLE E DUECENTO GIORNI DI ASSEDIO
12-CENTO
23
Bombardamento 2 morti 6 feriti 1203
31
La mensa del centro ebraico riesce a servire 350 pasti al giorno
1211
AGOSTO 1995 XLI
1
La popolazione è ormai scesa a 280.000 abitanti
1212
8
Decolla, diretto a Falconara, un gruppo di bambini malati e feriti
1219
18
Una granata proveniente da Ilidza colpisce un autobus presso Dobrinija 2 morti 17 feriti 1229
21
Aumentano vertiginosamente le "sindromi da lager", il numero dei suicidi ed i malati da stress.
1231
22
Granate, artiglieria e mortai in centro e periferia 6 morti 32 feriti 1232
28
Ancora granate sul mercato nella Vasa Miskin. Nuova carneficina. 37 morti 86 feriti 1239
29
Aggirando abilmente i vertici ONU, il generale Rupert Smith, comandante sul campo dei caschi blu, assume la responsabilità e decide unilaterarmente di applicare la Risoluzione 836, risalente all'agosto di due anni prima. L' uso della forza era costantemente evitato per timore di screditare i caratteri di imparzialità della missione
1240
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Ore 02.00 AM. Luce Verde all'operazione "Deliberate Force". La NATO lancia i raid aerei.
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Dopo le prime incursioni la gente incredula si raccoglie sui tetti ad assistere e festeggiare.
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SETTEMBRE 1995 XLII
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Sospensione temporanea dei raid aerei
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Riaperta la pista del monte Igman. E' possibile transitare anche di giorno.
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Ore 23.00 Scade un ulteriore ultimatum
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La NATO giudica insoddisfacente il ritiro dei Serbi
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Ripartono i raid aerei
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Sospensione dei raid per verificare l'entità del ritiro
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Mortaio nei pressi della Croce Rossa 7 feriti
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La NATO contesta a Pale di aver allontanato solamente materiale bellico insignificante ed obsoleto
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Ripartono i raid. Ora gli aerei sorvolano Sarajevo ad ondate ininterrotte.
Clinton autorizza il lancio di 13 missili Tomahawk 1252
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Tutte le postazioni, i depositi e le caserme sono martellati a tappeto
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La NATO comunica altre 24 ore di bombardamento
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Sospesi dopo 72 ore gli attacchi. La città ora festeggia anche in strada
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Pale accetta tutte le condizioni. Ritiro immediato oltre i 20 km e riapertura dell'aereoporto in 24h
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Dopo cinque mesi atterra un cargo di farina. Vengono riaperte altre due strade.
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Atterrano altri sette aerei. Il ritiro non soddisfa. Nuovo ultimatum
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Riaperta un'altra strada. Concesse altre 72 ore di tregua
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Raffiche di mitra contro il Ministro degli Esteri Britannico 1260
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La NATO comunica le cifre: sono stati portati 3.515 attacchi contro 338 obiettivi
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In soli 23 giorni si conclude l'operazione "Deliberate Force" Tutte le artiglierie sono arretrate a 20 km da Sarajevo.
Dopo 42 mesi la città non è più sotto il loro tiro 1263
26 I Ministri degli Esteri di Bosnia, Croazia e Serbia, Sacyrbey, Granic e Milutinovic giungono all'ONU
A dicembre gli accordi di Dayton sanciscono la cessazione delle ostilita'. Il prezzo da pagare per i serbi e' la rinunzia a parte del territorio conquistato
ed ai quartieri a maggioranza serba di Sarajevo (in più di centomila li abbandoneranno all'inizio del 1996). Il prezzo da pagare per i croati e' la rinunzia alla costituzione di una loro entita' separata, da annettere poi, alla Croazia.
Il prezzo da pagare per i musulmani è la rinunzia ad una Bosnia unitaria, da loro dominata. Il prezzo da pagare per tutti i cittadini della Bosnia sono le conseguenze di quattro anni di conflitto e l'occupazione
militare da parte di truppe straniere, a controllare e governare un territorio ormai privo di qualsiasi sovranita' reale.