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26 - la routine interpretativa

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Il Test di Rorschachla routine interpretativa{

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersommario

‣ Questioni di base- introduzione- approccio nomotetico vs approccio idiografico- approccio quantitativo vs approccio qualitativo- approccio operazionale vs approccio metapsicologico- approccio dinamico vs approccio basato su dimensioni indipendenti- approccio narrativo-tematico vs approccio strutturale

‣ Premesse fondamentali all’interpretazione- validità del protocollo- analisi della costellazione suicidaria- interpretazione sequenziale per cluster - i cluster interpretativi

‣ Routine interpretative- le variabili chiave e le variabili terziarie- sintesi

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerintroduzione

Per comprendere il “funzionamento” del soggetto non si analizzano le singole risposte al test di Rorschach, ma si interpretano le variabili e i punteggi del Sommario Strutturale (che scaturiscono dalla siglatura delle risposte).

L'interpretazione del test è un processo che si apprende lentamente e comporta un grande lavoro clinico di traduzione e raccordo delle informazioni che il soggetto fornisce.

In questo iter sono compresi aspetti differenti: alcuni riguardano specificamente il CS, altri, invece, si inseriscono in problematiche di più ampio respiro legate alla psicologia clinica.

Per questo motivo, cominceremo la nostra trattazione mettendo in luce proprio quei temi generali che uno psicologo dovrebbe conoscere quando utilizza clinicamente i dati dei test.

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1 J.E. Exner, 2003, The Rorschach A Comprehensive System., Vol. 1, 4th ed., New York:Wiley, pag. 217-230

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerapproccio nomotetico vs approccio idiografico

Il CS presuppone un’enfasi sull'analisi nomotetica (ovvero sull'interpretazione dei dati rispetto a norme di riferimento calcolate su gruppi normativi).

In ambito clinico, però, diviene indispensabile passare da un approccio sul "gruppo" (nomotetico), a uno "sull'individuo" (idiografico), considerando lo specifico profilo di funzionamento di un dato cliente/paziente.

A differenza di altri metodi, in cui questo processo viene affidato alla intuizione del clinico, il pregio del Sistema Comprensivo è di fornire linee guida strutturate ed esplicitate per l’interpretazione del protocollo.

Il ragionamento clinico di interpretazione del protocollo analizza una rete di variabili significative, collegando i dati normativo-statistici (nomotetici) con quelli qualitativo-contenutistici (idiografici).

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerapproccio nomotetico vs approccio idiografico

Relativamente alla polarità nomotetico/idiografico, Exner mette in guardia rispetto a due importanti questioni che egli definisce rispettivamente il “Deviation Principle” (principio della deviazione dal dato normativo) e il “Barely Yield Phenomenon” (fenomeno che da un punto di vista normativo è appena sopra-soglia).

Sia il Deviation Principle che il Barely Yield Phenomenon derivano da un approccio interpretativo di tipo molecolare/meccanicistico per il quale si valuta ciascuna variabile in rapporto alla “distanza” dai dati normativi (per piccola che sia), senza considerare le possibili (e complesse) interazioni con tutte le altre fonti informative.

Nel processo interpretativo bisogna considerare il valore di ogni indice non solo in termini matematici, ma anche clinici. L'interpretazione non deve essere un processo automatico di lettura dei risultati, ma necessita di un’integrazione di tutti i dati correlati a uno specifico indice in modo da poterne cogliere il significato squisitamente clinico.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerapproccio quantitativo vs approccio qualitativo

Il CS trasforma i dati narrativi del protocollo in indici, rapporti e derivazioni che vengono raggruppati in diversi cluster del Sommario Strutturale, ognuno coerente con una specifica dimensione di personalità.

Tuttavia, a partire da tale base si apre un processo di analisi che deve comprendere anche le componenti qualitative.

Le variabili che compongono i sette cluster devono essere analizzate sia rispetto ai loro cut-off normativi sia in relazione ai contenuti, ai temi che emergono dalle risposte.

Per esempio, se in un protocollo troviamo 4 risposte MOR dovremo innanzitutto spiegare il costrutto sotteso alla variabile (presenza di un'immagine di sé connotata da pensieri negativi e svalutanti), poi metterla in relazione con le altre variabili pertinenti (come l'indice di egocentrismo e le determinanti Vista) e, in ultimo, analizzare le risposte siglate MOR per verificare come si manifesti tale caratteristica psicologica nelle verbalizzazioni del paziente ("Una foglia rinsecchita" è qualitativamente diversa dalla risposta "Un uomo che piange inconsolabilmente").

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerapproccio operazionale vs approccio metapsicologico

Il CS promuove un'interpretazione basata su costrutti psicologici chiaramente descritti (operazionalizzati) e condivisibili da teorici di diverso orientamento.

Potremmo rappresentarci il CS come un tentativo di introdurre un substrato di significati psicologici comuni a qualunque orientamento teorico (moderno).

Per esempio, le risposte FD vengono considerate come espressione della capacità del soggetto di guardarsi in maniera neutrale e oggettiva.

Si tratta di un significato psicologico sufficientemente chiaro da poter essere condiviso da psicologi con approcci di pensiero anche differenti.

Chiedersi poi se un elevato numero di FD presente nel protocollo di un paziente possa collegarsi alle capacità di insight significa mettere in relazione tale risultato a significati più vicini alla teoria psicoanalitica.

Questo tipo di interesse, però, non preclude che i dati ottenuti possano essere interpretati all'interno di quadri teorici più complessi.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerapproccio dinamico vs approccio basato su dimensioni indipendenti

L'interpretazione del protocollo rispetto al CS rappresenta un processo che non si limita a una corrispondenza meccanica tra significati attribuiti a ogni variabile del Sommario Strutturale e la personalità dell’indivisuo.

L'approccio al Rorschach, anche all'interno del CS, rimane squisitamente dinamico, nei termini di un lavoro di analisi che considera l'intreccio, i contrasti e le possibili relazioni tra i cluster. Spesso lo psicologo poco esperto tende a procedere a una interpretazione variabile per variabile, come se ognuna fosse indipendente dalle altre; oppure, non esplicita - tra un cluster e l'altro - i collegamenti, le relazioni tra le diverse dimensioni psicologiche.

Questo assetto riduce le potenzialità di comprensione del funzionamento psicologico dei cliente/paziente, trasformando il test di Rorschach in una prova troppo concreta e semplicistica.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerapproccio narrativo-tematico vs approccio strutturale

Con l’espressione “approccio tematico” ci si riferisce alla possibilità di mettere in luce/analizzare (ma forse sarebbe meglio dire comprendere) contenuti, temi e conflitti presenti nelle risposte del paziente/cliente.

Per “approccio strutturale”, invece, intendiamo la rilevazione di specifiche dimensioni della personalità in modo da evidenziarne la struttura.In altri termini, la struttura definisce il modello “disincarnato” del funzionamento di un individuo, i contenuti e i temi “rimpolpano” tale modello, lo personalizzano, lo rendono univocamente legato al destino di quell’individuo (e di nessun altro).

Il test di Rorschach nasce come un metodo per l’individuazione della struttura della personalità in linea con l'interesse del suo creatore, meno propenso ad analizzare contenuti e/o conflitti. Anche il CS, in linea con il lavoro originale, privilegia l'aspetto strutturale rispetto a quello tematico.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnervalidità del protocollo

Il primo passo nel procedere all'interpretazione del protocollo consiste nel controllarne la validità. I protocolli con un numero di risposte inferiore a 14 non vengono considerati validi e, come regola generale, non dovrebbero essere interpretati.

I motivi di quest’indicazione riguardano alcune fondamentali regole psicometriche relative all'affidabilità degli strumenti di misura. Un protocollo Rorschach con meno di 14 risposte non raggiunge un'adeguata affidabilità test-retest (i valori delle variabili strutturali fluttuano in modo significativo da una somministrazione all’altra).

In generale, però, R non possiede alcun significato psicologico specifico. In altre parole, il funzionamento della personalità rispetto ai cluster individuati da Exner non risulta strettamente collegato al numero delle risposte fornite dal soggetto.

A eccezione di alcuni indici che implicano l'uso di R per il loro calcolo, le variabili connesse a capacità o difficoltà adattive, gestione dello stress, percezione di sé e degli altri, elaborazione e modulazione degli affetti non si collegano al numero di verbalizzazioni prodotte.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneranalisi della costellazione suicidaria

Il CS attribuisce una importanza specifica alla S-CON tanto da evidenziarla, non solo nella sezione dedicata alle costellazioni, ma anche nella parte superiore destra del Sommario Strutturale come premessa a ogni altro aspetto interpretativo.

Perché S-CON è così importante? Per un aspetto legislativo, tipico del contesto americano, ma da non sottovalutare anche in Italia: un paziente a rischio di suicidio mette in pericolo sé stesso e questo elemento è prioritario rispetto a ogni altra considerazione; per un aspetto di opportunità, per cui se il paziente è a rischio di sopravvivenza, è difficile avanzare proposte diagnostiche e/o di trattamento.

La S-CON merita, dunque, un'attenzione particolare da parte del clinico al fine di valutare il potenziale suicidario del paziente/cliente. Nei soggetti a partire dai 14 anni, un valore dell’indice superiore a 8, ma anche a partire da 7, rappresenta un segnale d'allarme per la possibile presenza di ideazione/comportamento suicidario. Un simile risultato deve essere integrato con altre fonti a disposizione del clinico, vista l’elevata presenza di falsi positivi.

Per quanto riguarda i soggetti più giovani, S-CON non sembra statisticamente adatto a fornire indicazioni sul potenziale autodistruttivo. Tuttavia, è importante tenerlo presente.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerinterpretazione sequenziale per cluster

La strategia interpretativa del CS prevede due aspetti fondamentali:

• il raggruppamento delle variabili in cluster. In ciascun gruppo, le variabili sono tenute insieme da legami empirico-logici;

• la formulazione di una strategia di ricerca sequenziale che specifichi l'ordine in cui questi cluster devono essere esaminati.

Il raggruppamento in cluster e la ricerca sequenziale consentono di formulare valutazioni psicodiagnostiche tramite una visione modulare che comprende aspetti cognitivi, affettivi, adattivi, di percezione di sé e interpersonali. L’insieme di tutti i cluster compone un quadro completo e coerente della struttura di personalità del paziente/cliente.

Un'analisi sequenziale dei dati organizzati in cluster aiuta il clinico a mantenere il focus su un aspetto del funzionamento psicologico per volta. In effetti, una delle abilità che ci si aspetta dal clinico è di essere capace di seguire molteplici linee interpretative, rimanendo chiaro e semplice nella stesura delle relazioni. In questo senso, il CS può rivelrasi uno strumento prezioso.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneri cluster interpretativi

• Control and stress tolerance

• Situational related-stress

• Affect

• Self-perception

• interpersonal percetion

• information processing

• mediation

• ideation

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle variabili chiave e le variabili terziarie

Il CS prevede che la lettura del protocollo avvenga tramite l'interpretazione di tutti i cluster, seguendo un ordine che viene specificato dalle variabili chiave (o eventualmente dalle variabili terziarie).

Se positivie (i.e., superamento del cut-off), le variabili chiave stabiliscono uno specifico ordine interpretativo dei cluster.

Attualmente, le variabili chiave vengono raggruppate in due categorie:

• modalità di “funzionamento patologico”. Le chiavi d'ingresso “psico-patologiche” costituiscono un segnale d'allarme per il clinico relativamente al funzionamento disadattivo della persona, ma non corrispondono necessariamente a un disturbo manifesto o comunque sovrapponibile a una specifica diagnosi descrittiva. Se è vero che il CS propone delle costellazioni "psicopatologiche", tuttavia il loro significato è di stampo dinamico e non descrittivo-nosologico;

• “stili di personalità”. Queste variabili chiave sono legate a specifici modi di funzionamento della personalità. Anche se meno “problematiche” delle precedenti possono comunque puntare a quadri “complicati”, aventi interesse clinico.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle variabili chiave e le variabili terziarie

La maggior parte dei soggetti rientra in questi primi due gruppi.

Tuttavia, è possibile che nessuna delle 12 variabili chiave risulti positiva. Per questi casi (che sono comunque poco frequenti) sono state identificate altre chiavi di ingresso definite terziarie. Le variabili terziarie non possiedono un elevato valore predittivo, non sono legate a particolari “stili di personalità” o quadri psicopatologici potenziali; le relative routine interpretative non devono essere considerate “percorsi obbligati”; in altri termini, il clinico può decidere di non seguire (o seguire solo parzialmente) le routine interpretative individuate dalle variabili terziarie (ovviamente, avendo buoni argomenti per farlo).

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle variabili chiave del “funzionamento patologico”15

variabile chiave sequenza interpretativa

PTI > 3 Processing >> Mediation >> Ideation >> Controls >> Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception

DEPI > 5 e CDI > 3 Interpersonal Perception >> Self-Perception >> Controls >> Affect >> Processing >> Mediation >> Ideation

DEPI > 5 Affect >> Controls >> Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Processing >> Mediation >> Ideation

D < AdjDControls >> Situation Stress >> (da questo punto in poi, il percorso da seguire per l'interpretazione è indicato dalla prossima variabile della lista che risulta positiva)

CDI > 3 Controls >> Interpersonal Perception >> Self-Perception >> Affect Processing >> Mediation -» Ideation

AdjD is negativeControls >> (da questo punto in poi, il percorso da seguire per l'interpretazione è indicato dalla prossima variabile della lista che risulta positiva)

Continua

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle variabili chiave “stili di personalità”16

variabile chiave sequenza interpretativa

Lambda > 0.99 Processing >> Mediation >> Ideation >> Controls >> Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception

Reflection > 0Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Controls >> (da questo punto in poi, il percorso da seguire per l'interpretazione è indicato dalla prossima variabile della lista che risulta positiva)

EB = Introversive Ideation >> Processing >> Mediation >> Controls >> Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception

EB = Extratensive Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception Controls >> Processing >> Mediation >> Ideation

p > a + 1 Ideation >> Processing >> Mediation >> Controls >> Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Affect

HVl Positive Ideation >> Processing >> Mediation >> Controls >> Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Affect

Continua

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle variabili terziarie17

variabile terziaria Routine Interpretativa

OBS Positive Processing >> Mediation >> Ideation >> Controls >> Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception

DEPI = 5 Affect >> Controls >> Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Processing >> Mediation >> Ideation

EA > 12 Controls >> Ideation >> Processing >> Mediation >> Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception

M- > 0 o Mp > Ma o Sum6 > 5

Ideation >> Mediation >> Processing >> Controls >> Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception

Continua

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle variabili terziarie18

variabile terziaria sequenza interpretativa

Sum Shad > FM + mo CF + C > FC+1o Afr < 0.46

Affect >> Controls >> Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Processing >> Mediation >> Ideation

X-% > 20%o Zd > + 3.0 o Zd < -3.0

Processing >> Mediation >> Ideation >> Controls >> Affect >> Self-Perception >> Interpersonal Perception

3r + (2)/R < 0.33 Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Affect >> Controls >> Processing >> Mediation >> Ideation

MOR > 2 o AG > 2 Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Controls >> Ideation >> Processing >> Mediation Affect

T=0 o T>1 Self-Perception >> Interpersonal Perception >> Affect >> Controls >> Processing >> Mediation >> Ideation

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersintesi19

R > = 14

Analizzarela S-CON

No Stop, il protocollonon può essere interpretato

Key var.psicopatologica

pos.?

Key var.“stili di pers.tà”

pos.?

No

seguire routineinterpretativa

seguire routineinterpretativa

seguire routineinterpretativa determinatadalla prima variabile terziariapositiva

No