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Colloqui.AT.e 2017 DEMOLITION OR RECONSTRUCTION? a cura di Gabriele Bernardini, Elisa Di Giuseppe

Colloqui.AT.e 2017 - iris.unipa.it · MANDOLESI DELL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI Giuseppe Martino Di Giuda, Emanuela Quaquero, Valentina Villa, Lavinia Chiara Taglia-bue, Giuseppe Desogus,

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Colloqui.AT.e 2017 DEMOLITION OR RECONSTRUCTION?

a cura di

Gabriele Bernardini, Elisa Di Giuseppe

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I curatori, l’editore, gli organizzatori ed il Comitato Scientifico non possono essere ritenuti responsabili né per il contenuto né per le opinioni espresse all’interno degli articoli. Gli articoli sottomessi, i cui contenuti sono stati dichiarati originali dagli autori stessi, sono stati sottoposti ad un processo di double blind review.

e-book a cura di Gabriele Bernardini e Elisa di Giuseppe.

EdicomEdizioniMonfalcone (Gorizia)tel. 0481/484488fax 0481/[email protected] – www.edicomedizioni.com

I testi e le foto sono stati forniti dagli autori.

© Copyright EdicomEdizioniVietata la riproduzione anche parziale di testi, disegni e foto se non espressamente autorizzata. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali.

ISBN 978-88-96386-58-3

Prima edizione agosto 2017

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Colloqui.AT.e 2017 DEMOLITION OR RECONSTRUCTION?

a cura di

Gabriele Bernardini, Elisa Di Giuseppe

Ancona, 28-29 settembre 2017

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L’evento Colloqui.AT.e 2017 è realizzato con il sostegno di: AhRCOS www.ahrcos.it MAPEI www.mapei.it

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L’evento Colloqui.AT.e 2017 è organizzato da:

L’evento Colloqui.AT.e 2017 è realizzato con il patrocinio di:

Università Politecnica delle

Marche

Consiglio Nazionale

degli Ingegneri

Ingegneri per la Prevenzione

e le Emergenze

Ordine degli Ingegneri della

Provincia di Ancona

Ordine degli Architetti,

Pianificatori, Paesaggisti e

Conservatori della Provincia di

Ancona.

Comitato di Coordinamento dei

Collegi dei Geometri e G.L.

della Regione Marche

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Indice Premessa 16 Introduzione 18 Comitati 22 MAIN SESSION - Construction History and Preservation 25 Storia della costruzione IL RECUPERO DELLA MEMORIA: LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DI CASA MOLINARI A MORRA DE SANCTIS (AV) Francesco Polverino, Roberto Castelluccio, Adriana Luciano 26 INNOVAZIONE TECNOLOGICA NASCOSTA: L’ARCHITETTURA DEL VENTENNIO A MACERATA, IL PALAZZO DEGLI STUDI Margherita Giampaoli, Gianvittorio Antenucci, Vanessa Terlizzi, Placido Munafò 38 INTELAIATURE LIGNEE LEGGERE QUALE PRESIDIO ANTISISMICO NELL’ARCHITETTURA TRADIZIONALE DI AREA MEDITERRANEA Tiziana Campisi 51 LA CUPOLA DELLA “BADIA DI SANT’AGATA” A CATANIA: UN ESEMPIO DI COSTRUZIONE AUTOPORTANTE E DI PRESIDIO ANTISISMICO ANTE LITTERAM Francesco Cannizzaro, Mariangela Liuzzo, Giuseppe Margani, Bartolomeo Pantò

67 LA LEZIONE DEL TERREMOTO NELLA SICILIA ORIENTALE: PRESIDI ANTISISMICI, RIPARAZIONI E TRASFORMAZIONI DELLE FABBRICHE TRADIZIONALI Alessandro Lo Faro, Attilio Mondello, Angelo Salemi

78 LA TENDA DI ADALBERTO LIBERA Gianraffaele Loddo 92 LE CASE ANTISISMICHE DELLA SOCIETÀ PORCHEDDU NELLA RICOSTRUZIONE DI MESSINA DOPO IL TERREMOTO DEL 1908 Caterina Mele, Paolo Piantanida 104 PROVVEDIMENTI ANTISISMICI NELLA RICOSTRUZIONE SETTECENTESCA DEL VAL DI NOTO Corrado Fianchino, Manuela Marino, Eleonora Vinci

117 Vulnerabilità urbana LA VULNERABILITÀ SISMICA DEGLI AGGREGATI EDILIZI Riccardo Gulli, Giovanni Mochi, Giorgia Predari 127

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TERREMOTO E COSTRUZIONE: L’EVOLUZIONE DI UN SAPERE TECNICO E TEORICO NELLA CITTÀ DI SALERNO Federica Ribera, Rossella Del Regno, Alessandra Landi 137 Tecniche costruttive e prestazioni negli edifici esistenti ARCHITETTURA IN TERRA CRUDA: PROBLEMATICHE DI DISSESTO. IL CASO DELLA BASILICATA Nicola Masini, Giovanna Forlenza, Antonella Guida 149 COMPORTAMENTO SISMICO DI TETTI IN CEMENTO ARMATO SU EDIFICI IN MURATURA Alessandro Cardoni, Gian Paolo Cimellaro

163 CONSERVARE LA MODERNITÀ. ANALISI DELLE TECNICHE COSTRUTTIVE DELL’ARCHITETTURA INDUSTRIALE FRIULANA. Giorgio Croatto, Angelo Bertolazzi, Umberto Turrini 175 CULTURA SISMICA LOCALE. L’USO DEL LEGNO NEI PRESIDI ANTISISMICI PREMODERNI A L’AQUILA Alessandra Tosone, Alessandra Bellicoso

187 I CURTAIN WALL "ALL'ITALIANA" DEL PALAZZO DELL'ENEL DI GIGI GHÒ A CAGLIARI Giuseppina Monni, Paolo Sanjust, Antonello Sanna

199 IL DESTINO DELLE CUPOLE, TRA CROLLI, DEMOLIZIONI, CONSOLIDAMENTI E RICOSTRUZIONI Giovanni Fatta, Tiziana Campisi, Calogero Vinci

214 IMPARARE DAL PASSATO: COSTRUZIONI IN TERRA IN ZONA SISMICA Maddalena Achenza, Gianmarco Chiri 228 INVOLUCRI INNOVATIVI IN PIETRA MASSIVA: EFFICIENZA PRESTAZIONALE E VALENZE ESPRESSIVE IN RAPPORTO ALLE TECNICHE TRADIZIONALI DELL’EDILIZIA STORICA Silvia Mariani, Federica Rosso, Marco Ferrero

241 LA CONOSCENZA DEL SOTTOSUOLO DI NAPOLI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CROLLI E DISSESTI Mario Cristiano 253 LE CHIESE MONOAULA AQUILANE ED IL SISMA DEL 2009: CONOSCENZA, MODELLAZIONE, INTERVENTO Alessandro Lo Faro, Loredana Contrafatto, Angelo Di Stefano 263 PER IL RECUPERO DEGLI EDIFICI STORICI DISMESSI DEL CENTRO STORICO DI NAPOLI: IL CASO DEL COMPLESSO DI S. MARIA DELLA FEDE Francesco Polverino, Rossella Marmo 275

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PRATICA E CRITICITÀ DELLE SOPRAELEVAZIONI NELLA COSTRUZIONE STORICA PALERMITANA Enrico Genova, Calogero Vinci 287 RIFLESSIONE DIACRONICA SULLA VULNERABILITÀ SISMICA DEL PATRIMONIO EDILIZIO STORICO MESSINESE Ornella Fiandaca, Antonino Recupero 299 SOLUZIONI PER L’INTEGRAZIONE DI FACCIATE VENTILATE E CONTROVENTI DISSIPATIVI Stefano Cascone, Irene Lionti

312 STORIA DELLA COSTRUZIONE E RECUPERO ANTISISMICO DELL’EDIFICIO POSTALE DI CASSINO Marcello Zordan, Franco Fragnoli 324 VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI UN COMPLESSO DI EDILIZIA POPOLARE Gigliola Ausiello, Ida Mascolo

334 Conservazione dei centri storici e sicurezza delle persone L’EMERGENZA SISMICA NEI CENTRI STORICI IN CASO DI GRANDE AFFOLLAMENTO: DALL’ANALISI DEL COMPORTAMENTO UMANO AGLI STRUMENTI PROGETTUALI Gabriele Bernardini, Chiara David, Silvia Santarelli, Enrico Quagliarini, Marco D'Orazio

347 LA PIANIFICAZIONE PREVENTIVA AI DISASTRI NEI CENTRI STORICI. PREPARARE LA REAZIONE ALL’IMPATTO E GUIDARE LA RICOSTRUZIONE Alessandro D'Amico, Edoardo Currà 361 RILIEVO STORICO-COSTRUTTIVO E LIVELLI DI CONOSCENZA: UN WORKSHOP PER LA PREVENZIONE E IL RECUPERO DEL CENTRO STORICO DI FIAMIGNANO Edoardo Currà, Alessandro D'Amico, Malte Nettekoven, Pasquale Leonardi, Martina Russo, Laura Severi

376 RISCHIO VS ARCHITETTURA Giorgio Cacciaguerra, Maria Paola Gatti 390 STRATEGIE E PROCEDURE PRESTAZIONALI PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA Roberto Vancetti, Sara Angelini 400 MAIN SESSION - Construction and Building Performance 411 Soluzioni innovative per costruzioni efficienti (sostenibili) BIO-CALCESTRUZZI. TECNOLOGIE ED UTILIZZI NEL RECUPERO EDILIZIO Camilla Sansone 412

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LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI PUBBLICI TRA LIMITI PRESTAZIONALI E NUOVE PROSPETTIVE DI SVILUPPO Carla Chiarantoni, Calogero Montalbano 422 CONSIDERAZIONI SULLA PERCEZIONE DEL COMFORT ABITATIVO NELLA PROGETTAZIONE POST BELLICA E POST SISMICA Claudia Lombardi, Marina Fumo 435 DEFINIZIONE PRELIMINARE DEL MONITORAGGIO ENERGETICO PER L’IMPLEMENTAZIONE DI UN EDIFICIO COGNITIVO. IL PADIGLIONE MANDOLESI DELL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI Giuseppe Martino Di Giuda, Emanuela Quaquero, Valentina Villa, Lavinia Chiara Taglia-bue, Giuseppe Desogus, Antonello Sanna, Angelo Luigi Camillo Ciribini

447 FACCIATA CONTINUA IN PULTRUSO: VERIFICA TECNOLOGICA E PRESTAZIONALE Vanessa Terlizzi, Margherita Giampaoli, Placido Munafò

459 LA METODOLOGIA "MEASUREMENT AND VERIFICATION" NEL PROGETTO EUROPEO R2CITIES – DEMO GENOVA Alberto Messico, Renata Morbiducci, Clara Vite 472 LA STRATEGIA DEL PROGETTO ABRACADABRA PER AZZERARE IL CONSUMO ENERGETICO E BILANCIARE I COSTI NELLA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ESISTENTI Annarita Ferrante, Elena Cattani, Anastasia Fotopoulou, Riccardo Gulli, Giovanni Sem-prini

482 LETTURA TIPOLOGICA E VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ DI SOLUZIONI PROGETTUALI LOW CARBON PER IL RECUPERO ENERGETICO E AMBIENTALE DEL BORGO APPENNINICO DI NAVELLI (AQ) Barbara Gherri

493 MODELLI COMPORTAMENTALI PER LA PREVISIONE DELL’INTERAZIONE FINESTRE-UTENTI NEL PERIODO ESTIVO Federica Naspi, Francesca Stazi, Marco Arnesano, Federico Seri, Lorenzo Zampetti, Gian Marco Revel, Marco D'Orazio

507 OTTIMIZZAZIONE MULTI-OBIETTIVO PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI EDIFICI IN CLIMA CALDO E TEMPERATO Elisa Di Giuseppe, Gabriele Galdenzi, Costanzo Di Perna 517 RIQUALIFICAZIONE SOSTENIBILE DELL’EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE IN UNA STRATEGIA DI TOTAL QUALITY Stefano Cascone, Valentina Rosa Petrone, Gaetano Sciuto 529 SISTEMI DI FACCIATA ADATTIVA Pierpaolo Ruttico, Erica Gamba, Emilio Pizzi 539

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SOLUZIONI ABITATIVE INNOVATIVE PER “VIVERE ATTIVAMENTE E IN MODO AUTONOMO A CASA”: LA SFIDA DEL PROGETTO AUSILIA Antonio Frattari, Michela Dalprà, Barbara Bauer, Lorenzo Luchetta, Michela Chiogna 550 STUDI DI OTTIMIZZAZIONE TOPOLOGICA E DI FABBRICAZIONE ADDITIVA PER ELEMENTI STRUTTURALI Pierpaolo Ruttico, Erica Gamba, Emilio Pizzi 562 SVILUPPO, CARATTERISTICHE E APPLICAZIONI POSSIBILI DI MALTE COLORATE COOL PER L’AMBIENTE COSTRUITO Federica Rosso, Marco Ferrero, Anna Laura Pisello 573 UNA NUOVA SFIDA PER L’EMERGENZA: SOLUZIONI ABITATIVE MOBILI AD ALTE PRESTAZIONI Gaetano Sciuto, Manuela Marino, Oriana La Verde

585 UNA POSSIBILE RISPOSTA PER L’ADEGUAMENTO SISMICO E LA VALORIZZAZIONE DEI BORGHI ANTICHI: IL PROTOCOLLO “CASA 21” Enrico Sergio Mazzucchelli, Angelo Lucchini 597 Soluzioni innovative per la riabilitazione degli edifici ESOSCHELETRI E SENSORISTICA PER LA RIDUZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI DI NUOVA PROGETTAZIONE ED ESISTENTI IN CALCESTRUZZO ARMATO Agostino Catalano

607 I MATERIALI INNOVATIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE DI COSTRUZIONI ESISTENTI Renata Morbiducci, Clara Vite, Federica Franza

618 INNOVAZIONE PER LA RICOSTRUZIONE: IL “GETTO DA MURO” Paolo Fiamma 630 LA RECENTE PRATICA DELLA RIQUALIFICAZIONE O DELLA DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DELL'EDILIZIA RESIDENZIALE IN ITALIA: DUE CASI PARTICOLARI Luca Guardigli, Riccardo Gulli, Cecilia Mazzoli

640 MISURE COMPARATIVE DELLE PROPRIETÀ ISOLANTI DI MATERIALI DIVERSI E SISTEMI DI FACCIATA ACCOPPIATI A STRUTTURA IN LEGNO LAMELLARE CLT Graziano Salvalai

652 RECUPERO DI MURATURE STORICHE MEDIANTE CONSOLIDAMENTO CON FIBRE IN POLIMERO RINFORZATO Edino Valcovich, Carlo Antonio Stival, Nicola Strazza, Raul Berto 663

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RIQUALIFICAZIONE E ADEGUAMENTO STRUTTURALE ANTISISMICO DELL’ARCHITETTURA MODERNA IN CENTRO STORICO. IL CASO DELLE EX CLINICHE PEDIATRICHE UNIVERSITARIE A CAGLIARI Carlo Atzeni, Stefano Cadoni, Luigi Fenu, Francesco Marras, Paolo Putzulu, Francesco Se-dda, Claudio Sirigu

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RISCHI DA SISMA E USO DI TECNOLOGIE APPROPRIATE PER PROTEGGERE IL PATRIMONIO ESISTENTE Rosa Maria Vitrano 688 Metodi e tecniche per il controllo e il monitoraggio delle prestazioni e delle patologie degli edifici ANALISI DEGLI INTERVENTI POST-SISMA. IRPINIA '80 E BRADISISMO DI POZZUOLI. Marina Fumo, Roberto Castelluccio, Roberto Vigliotti, Claudio D'Aniello

700 APPLICAZIONE DEL METODO FMEA PER LA VALUTAZIONE DI AFFIDABILITÀ DELLE STRUTTURE Maurizio Nicolella, Claudio Scognamillo 712 EDIFICI STORICI E MODELLAZIONE GLOBALE A TELAIO EQUIVALENTE: CONFRONTO TRA SIMULAZIONI NUMERICHE E COMPORTAMENTO REALE ATTRAVERSO UN CASO DI STUDIO Gianluca Maracchini, Enrico Quagliarini, Francesco Clementi, Francesco Monni

726 FATTORI DI VULNERABILITÀ SISMICA NELLE ARCHITETTURE VOLTATE DI TORINO ESPOSIZIONI Carlo Caldera, Rosario Ceravolo, Cristiana Chiorino, Erica Lenticchia, Carlo Ostorero 738 IL BIM NELLA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE Antonio De Vecchi, Simona Colajanni, Elisabetta Caradonna 749 IL RECUPERO DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO: L’INFLUENZA DEL RITIRO SULLE PRESTAZIONI IN ZONA SISMICA Agostino Catalano, Camilla Sansone 760 INFLUENZA DELLE FINITURE SULLE PRESTAZIONI MOISTURE BUFFERING DI BLOCCHI IN CALCE E FIBRA DI CANAPA Andrea Gianangeli, Matteo Gennari, Elisa Di Giuseppe, Marco D'Orazio 772 INTERVENTI ANTISISMICI LOW IMPACT E LOW COST SULL’EDILIZIA DI NUOVA COSTRUZIONE Raffaella Lione, Fabio Minutoli, Pietro Totaro

782 L’OSPEDALE DI MAZZARINO: METODI DI INDAGINE PER LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA ESISTENTE Gaetano Sciuto, Manuela Marino, Oriana La Verde 797

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QUALIFICAZIONE E VALUTAZIONE DI CARATTERISTICHE, PATOLOGIE E PRESTAZIONI NEGLI EDIFICI STORICI MEDIANTE AMBIENTI DIGITALI IMMERSIVI Mariella De Fino, Albina Scioti, Rocco Rubino, Fabio Fatiguso 807

SITI DEL PATRIMONIO COSTRUITO CULTURALE: RILIEVI E TECNICHE DI VALUTAZIONE SPEDITIVA DELLA VULNERABILITÀ SISMICA ALLA SCALA DELL’AGGREGATO EDILIZIO ED URBANO. ANALISI GEOMETRICO DEDUTTIVE. IL CASO DI STUDIO DEGLI EDIFICI PORTICATI DI PIAZZA SANTAROSA A SAVIGLIANO Giorgio Garzino, Maurizio Marco Bocconcino, Vincenzo Donato

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SITI DEL PATRIMONIO COSTRUITO CULTURALE: RILIEVI E TECNICHE DI VALUTAZIONE SPEDITIVA DELLA VULNERABILITÀ SISMICA ALLA SCALA DELL’AGGREGATO EDILIZIO ED URBANO. PROPOSTA DI UN METODO. Giorgio Garzino

836 TEST PRELIMINARI PER L'USO DEL DTS ATTIVO NELLA MISURA NON INVASIVA DELL'UMIDITÀ DEL TUFO Rosa Agliata, Roberto Greco, Luigi Mollo, Ester Catalano, Aldo Minardo, Luigi Zeni 848 UN RILIEVO INTEGRATO PER LA DOCUMENTAZIONE DIGITALE E IL MONITORAGGIO DELL’EDILIZIA STORICA: IL CASO DELLA CHIESA DI SAN FILIPPO A CAGLI Romina Nespeca, Raissa Mammoli

856 MAIN SESSION - Building and Design Techniques 869 Principi e pratiche di sostenibilità nel retrofitting degli edifici esistenti in chiave di prevenzione sismica COSTI DI RIQUALIFICAZIONE SISMICA ED ENERGETICA PER EDIFICI MULTIPIANO NEL SUD ITALIA Giuseppe D'Agata, Giuseppe Margani, Walter Pettinato 870 CRITERI PER UNA PROGETTAZIONE COMPATIBILE CON LA CONSERVAZIONE E L'ACCESSIBILITÀ DEGLI EDIFICI STORICI Mauro Caini, Rossana Paparella 882 EDIFICI STORICI ED INTERVENTI DI RIABILITAZIONE SISMICA NELLA CITTÀ DI NOCERA UMBRA A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL 1997 Francesco Broglia 894 EDILIZIA SCOLASTICA: ANALISI E INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO/ADEGUAMENTO SISMICO E FUNZIONALE Cesira Paolini, Marina Pugnaletto 901

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IL COMPROMESSO PROGETTUALE NEI SASSI DI MATERA Antonio Giulio Loforese, Antonella Guida, Antonello Pagliuca 916 INTERVENTI ANTISISMICI LOW IMPACT E LOW COST SULL’EDILIZIA ESISTENTE Raffaella Lione, Fabio Minutoli, Pietro Totaro

925 PREVENZIONE SISMICA E MIGLIORAMENTO ENERGETICO NEL RECUPERO DI AGGREGATI EDILIZI: RISULTATI DA UN CASO DI STUDIO DEL CRATERE SISMICO AQUILANO Gianni Di Giovanni

939 PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE PER EDIFICI SCOLASTICI NELL’AMBITO DEL TERRITORIO GENOVESE Clara Vite, Renata Morbiducci, Alberto Messico 952 RECUPERO EDILIZIO VS DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE: ANALISI E VALUTAZIONI PER LA SCELTA DELL'INTERVENTO Pierfrancesco Fiore, Giuseppe Donnarumma, Claudia Sicignano 964 RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO E RETROFITTING DEGLI EDIFICI SCOLASTICI: IL CASO DELLA SCUOLA “PUCCINI” DI SENIGALLIA (AN) Francesco Monni, Enrico Quagliarini, Stefano Lenci, Francesco Clementi 976 SOSTENIBILITÀ EDILIZIA E RESISTENZA SISMICA DEGLI EDIFICI: INTEGRAZIONE DI UNO SPECIFICO CRITERIO NEL PROTOCOLLO ITALIANO ITACA Emilia Conte, Filippo Giove

988 UNA STRATEGIA INCLUSIVA E SOSTENIBILE PER LA VALORIZZAZIONE DELL’AREA ARCHEOLOGICA DI VELIA Giacomo Di Ruocco, Enrico Sicignano, Pierfrancesco Fiore, Emanuela D'Andria 999 VALUTAZIONE DI SISTEMI INTEGRATI DI ILLUMINAZIONE NATURALE/ARTIFICIALE NEL RESIDENZIALE PER IL RISPARMIO ENERGETICO E IL COMFORT VISIVO Rossano Albatici, Michela Chiogna, Stefano Dallapiccola

1010 Problema abitativo durante scenari di disastro BOX-HOUSING: IMPIANTO DI CARGOTECTURE PER GESTIRE TEMPESTIVAMENTE LE SITUAZIONI DI EMERGENZA Santi Maria Cascone, Nicoletta Tomasello, Vincenza Zaccaria 1023 CASE ALLOGGIO POST SISMA: PREFABBRICAZIONE LEGGERA E/O PESANTE. APPROCCIO CONOSCITIVO PER UNA RIQUALIFICAZIONE CONSAPEVOLE Claudia Sicignano, Pierfrancesco Fiore, Giacomo Di Ruocco 1035 COSTRUZIONI POST-SISMICHE: ANALISI STORICA DELL’ABITARE IN EMERGENZA Stefano Cascone, Giuseppe Russo, Nicoletta Tomasello 1049

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EVOLUZIONE TIPOLOGICA E TECNOLOGICA DEI SISTEMI DI ABITAZIONE PER L'EMERGENZA Tiziana Firrone 1061

L’ABITARE FRAGILE: CRITERI DI METAPROGETTAZIONE E SOLUZIONI TECNICHE PER UN CAMPO DI ACCOGLIENZA Emilia Garda, Marika Mangosio, Chiara Serra 1074 L’ARCHITETTURA DELL’EMERGENZA. GLI ASPETTI QUALITATIVI DI UN INSEDIAMENTO TEMPORANEO Francesca Primicerio, Enrico Sicignano, Giacomo Di Ruocco 1085 SISTEMI MODULARI ABITATIVI TEMPORANEI E REIMPIEGABILI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA Rossana Paparella, Mauro Caini 1097 TRASPORTABILITÀ E COMPONIBILITÀ DI MODULI ABITATIVI PER L’EMERGENZA IN X-LAM Santi Maria Cascone, Nicoletta Tomasello, Matteo Vitale

1108 Strumenti per la progettazione e gestione degli edifici DATA-DRIVEN ENERGY RETROFIT PER GLI EDIFICI SCOLASTICI Nicola Moretti, Andrea Giovanni Mainini, Lavinia Tagliabue, Sebastiano Maltese, Mario Claudio Dejaco, Valentina Villa, Giuseppe Di Giuda, Tiziana Poli, Angelo Ciribini, Enrico De Angelis, Seyedamir Hakim, Fulvio Re Cecconi

1121 IL COMPLESSO PROBLEMA DELLE RICOSTRUZIONI DOPO I TERREMOTI, TRA MEMORIE DEI LUOGHI E QUALITÀ PROGETTUALE Enrico Sicignano, Pierfrancesco Fiore, Giacomo Di Ruocco 1132 IL DEGRADO DELL’EDILIZIA POPOLARE E DI EMERGENZA IN ‘PREFABBRICATI PESANTI’: LA SOSTITUZIONE EDILIZIA QUALE OCCASIONE PER UNA NUOVA IDENTITÀ DELL’ABITARE Giacomo Di Ruocco, Enrico Sicignano, Francesca Primicerio

1142 IL PROGETTO DI UN OSPEDALE SOSTENIBILE IN COLOMBIA Marco Morandotti, Daniela Besana 1156 INDICATORI DI INCERTEZZA DELLE VALUTAZIONI LIFE CYCLE ASSESSMENT Carmine Cavalliere, Guido Raffaele Dell'Osso 1166 OTTIMIZZARE I PROCESSI EDILIZI IN CONTESTI CRITICI. VALUTAZIONI DI FATTIBILITÀ ATTRAVERSO L’INTEGRAZIONE DI MODELLI BIM E LA SIMULAZIONE BASATA SU AGENTI INTELLIGENTI Gabriele Novembri, Antonio Fioravanti, Francesco Livio Rossini

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PROGETTO PER UNA NUOVA RESIDENZA STUDENTESCA DEL POLO UNIVERSITARIO DI S. MARTINO DI GENOVA Enrico Dassori, Renata Morbiducci, Giulia Barenghi 1184 WORKFLOW BIM PER LA GESTIONE E LA VALORIZZAZIONE DELL’ARCHITETTURA MODERNA. IL PADIGLIONE MANDOLESI DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Giuseppe Martino Di Giuda, Emanuela Quaquero, Valentina Villa, Lavinia Tagliabue, Giuseppe Desogus, Antonello Sanna, Angelo Luigi Camillo Ciribini, Stefano Della Torre

1196 PHD SESSION- Construction History and Preservation 1209 Storia della costruzione GLI ARSENALI NAVALI MEDIEVALI NEL MEDITERRANEO: ANALISI COMPARATIVA DELL’EVOLUZIONE TIPOLOGICO-FUNZIONALE E LINEE GUIDA PER LA CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE Domenico Debenedictis

1210 INGEGNERIA STRUTTURALE “MADE IN ITALY” TRA SISMA, FRANE E ARCHEOLOGIA: IL CASO DEL VIADOTTO AKRAGAS DI RICCARDO MORANDI Francesco Cammarata 1221 RICOSTRUIRE L’ITALIA DISTRUTTA DALLA GUERRA: EMERGENCY ENGINEERING (1943-1952) Ilaria Giannetti

1231 Vulnerabilità urbana DALLA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ ALLA DEFINIZIONE DELLE MAPPE DI RISCHIO PER LA PIANIFICAZIONE DELL’EMERGENZA NEI CENTRI STORICI Silvia Santarelli

1243 STRATEGIE SMART PER LA CONSERVAZIONE E IL MONITORAGGIO DEL PATRIMONIO CULTURALE PER L’INNOVAZIONE DEI PROCESSI DI PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE PROGRAMMATA Vito D. Porcari

1255 Tecniche costruttive e prestazioni negli edifici esistenti ARCHITETTURE ECCLESIASTICHE STORICHE: PERCORSO DELLA CONOSCENZA E INTERVENTI POST-SISMA Fabio De Guglielmo 1265 LE COPERTURE DEL PALAZZO CENTRALE DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA: CONOSCENZA PER LA CONSERVAZIONE PROGRAMMATA Emanuele Zamperini 1277

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MODELLO DI CONOSCENZA E DI CONTESTO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI CAUSATI DA EVENTI NATURALI Silvia Gargaro 1287 PATRIMONIO ARCHITETTONICO DIFFUSO: LE TORRI DELL’APPENNINO PIACENTINO Valentina Cinieri

1298 Conservazione dei centri storici e sicurezza delle persone DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE COME OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E SVILUPPO DELL’ARCHITETTURA: IL PRINCIPATO DI MONACO Gianluca Lecoque 1309 FONDI EUROPEI STRUTTURALI DI INVESTIMENTO: UNA RISORSA PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO Maria Giada Bozzoli 1320 PHD SESSION - Construction and Building Performance 1333 Soluzioni innovative per costruzioni efficienti (sostenibili) FATTORI INTRINSECI PER L’ANALISI DELLE VARIAZIONI DI TEMPERATURA A SCALA MICRO-URBANA DI UN CONTESTO URBANO STORICO IN AREA MEDITERRANEA Elena Cantatore

1334 LA GESTIONE SOSTENIBILE DEL PATRIMONIO EDILIZIO DELLE UNIVERSITÀ STORICHE Simone Lucenti

1346 LA RISCOPERTA DELLA PIETRA MASSIVA NELLA CULTURA ARCHITETTONICA CONTEMPORANEA: INNOVAZIONI, VALENZE ESPRESSIVE E PRESTAZIONALI Silvia Mariani

1357 Soluzioni innovative per la riabilitazione degli edifici DUE CASI STUDIO E DI RILIEVO COSTRUTTIVO A ROMA: IL SISTEMA ZEISS-DYWIDAG PER VOLTE CILINDRICHE SOTTILI NELLE RIMESSE STA DI PIAZZA RAGUSA E ATAG DI TRASTEVERE Martina Russo

1369 PROGETTO DI UN SISTEMA COSTRUTTIVO INDUSTRIALIZZATO A SECCO CON CARATTERISTICHE MASSIVE Davide Prati 1383

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Metodi e tecniche per il controllo e il monitoraggio delle prestazioni e delle patologie degli edifici UN METODO BASATO SULL AHP INTEGRATO NEI SISTEMI INFORMATIVI PER IL MONITORAGGIO DELLA SICUREZZA DEGLI EDIFICI ESISTENTI Valentino Sangiorgio 1398 UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE INTEGRATA DELLE PROBLEMATICHE ENERGETICHE E SISMICHE PER L'EDILIZIA SCOLASTICA ESISTENTE Maria Grazia Giardinelli 1413 VERSO LA DEFINIZIONE DI UNA CARTA DELLA CONSERVAZIONE DEI PORTI E WATERFRONT STORICI Antonello Martino 1426 PHD SESSION - Building And Design Techniques 1441 Principi e pratiche di sostenibilità nel retrofitting degli edifici esistenti in chiave di prevenzione sismica UN MODELLO DI RAPPRESENTAZIONE BASATO SULLA CONOSCENZA PER L’INTERVENTO ED IL RIUSO DEL PATRIMONIO COSTRUITO Stefano Cursi 1442 Problema abitativo durante scenari di disastro ABITARE L’INVISIBILE. NUOVI APPROCCI SOSTENIBILI AL PROGETTO DEI TERRITORI A RISCHIO Francesco Marras 1453 Strumenti per la progettazione e gestione degli edifici GESTIONE DI INFORMAZIONI DIAGNOSTICHE NELL’HISTORIC BUILDING INFORMATION MODELLING PER IL PATRIMONIO COSTRUITO Silvana Bruno 1465 MODELLAZIONE INFORMATIVA E SIMULAZIONE COMPORTAMENTALE PER IL PROGETTO SUL PATRIMONIO STORICO-ARCHITETTONICO Davide Simeone 1475 RECUPERO DEL PATRIMONIO ESISTENTE: PROGETTO DI CONSOLLIDAMENTO E RESTAURO DELLA PIAZZA DI SAN FRANCESCO IN ASSISI Valentina Minicozzi

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Premessa La recente sequenza di eventi sismici si presenta inusitata sotto molteplici punti di vista. L’estensione particolarmente ampia delle zone interessate, il numero signifi-cativo di vite umane perse, gli importantissimi danni al patrimonio monumentale ed edilizio minore caratterizzante tali luoghi, forse anche per via della limitatezza, ne-gli esiti ottenuti, dall’applicazione delle norme tecniche, hanno favorito una presa di coscienza diffusa della difficoltà di contemperare le diverse istanze che interes-sano a vario livello i centri minori ed il patrimonio edilizio che li costituisce: il mantenimento della peculiare identità culturale dei centri stessi; la fruizione se-condo i moderni profili prestazionali, ed infine la sicurezza delle persone. Gli im-portanti spostamenti, forse non solo temporanei, di popolazioni di interi centri ur-bani di rilievo storico oltre che dimensionale, segnano il possibile prossimo abbandono di intere aree del nostro paese e spingono ad interrogarsi sulle azioni da compiere a livello di sistema sotto il profilo politico, culturale, economico e tecnico per evitare di perdere non solo le peculiari identità culturali di tali luoghi, e dei quali la cultura costruttiva è parte, ma anche la capacità di “presidio dei territori interni”, in una chiave economica ed ecologica, che le comunità di tali luoghi possono ga-rantire. Mantenere questi centri ed il paesaggio che ne deriva significa anche garantire la permanenza del presupposto per un modello di sviluppo fondato sulla qualità dei luoghi, su un mix tra “radici” e attitudine contemporanea ad interpretare il cambia-mento, tra la dimensione digitale e immateriale che può dare nuovo senso a luoghi antichi. L’Italia ed i suoi centri minori, ancor più delle emergenze storiche e artisti-che, costituiscono un patrimonio importante, anche a livello turistico e conseguen-temente economico per il nostro paese, da salvaguardare pur se ne sono risultate evidenti le fragilità. È possibile tuttavia garantire adeguata sicurezza a questi centri o va attuato un programma di demolizione e ricostruzione, fedele o meno, come suggerito provo-catoriamente da taluni? È possibile viceversa sviluppare e perfezionare un apparato di conoscenza evo-luto e attento al “caso per caso” rispetto alle modalità sommarie e indiscriminate, frutto di modelli inapplicabili alle diverse realtà e che hanno mostrato limiti e difetti inaccettabili? È così strettamente necessario percorrere le strade di “ipertecnicizzazione” di sistemi insediativi naturali e locali, le quali si sono sinora rivelate spesso poco ef-ficaci anche da un punto di vista strettamente tecnico, o è possibile piuttosto perfe-zionare invece i fattori di sicurezza “intrinseci” di una costruzione muraria appro-priata, pur nella consapevolezza che la sicurezza assoluta è un traguardo irrealistico, o talmente costoso da essere impraticabile? Come far comunicare tra loro sostenitori inconsapevoli della conservazione pura e semplice (che sembrano non rendersi conto che il patrimonio è palinsesto, frutto

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di innumerevoli aggiornamenti e modificazioni tecnologiche) e tecnologi inconsa-pevoli degli effetti sistemici di ogni novità di laboratorio, incapaci gli uni e gli altri di una riflessione scientifica sulle conseguenze disastrose di entrambi gli atteggia-menti? Come riconciliare, in termini più generali, le “tecniche” portate dalle scienze

dure con i “valori” portati dalle scienze umane, sociali, storiche? Trovare un modo innovativo di fare sistema tra i molteplici punti di vista (tutti indispensabili, nessuno esaustivo) è il duro ma inevitabile compito che ci si prepara per il futuro. Il convegno intende porsi come luogo di riflessione ove far coesistere gli aspetti teorici e pratici affrontati dalle discipline che concorrono a tali tematiche, sia sotto il profilo teorico che pratico, considerando le implicazioni speculative, ingegneri-stiche ed economiche, al fine di restituire un approccio coerente al tema attraverso una corretta tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio costruito. ColloquiATe 2017 si pone in continuità con le precedenti edizioni 2014 (Vico Equense), 2015 (Bologna), 2016 (Matera) anche nell’intento di delineare l’oriz-zonte tematico della ricerca associata al settore ICAR 10 in relazione sia agli ambiti di pertinenza della disciplina, sia alle istanze oggi poste dalla società, in termini di bisogni, di valorizzazione delle risorse, di dinamiche di sviluppo associate all’inno-vazione tecnica.

Il comitato organizzatore

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Introduzione Il presente volume raccoglie i contributi presentati al convegno ColloquiATe 2017 e si struttura in due parti. Nella prima parte sono raccolti i lavori presentati alle sessioni principali (Main Sessions). Nella seconda parte sono riportati quelli pre-sentati da giovani che sono in procinto di concludere o hanno da poco terminato la propria esperienza di dottorato (Phd Sessions). In linea con le edizioni precedenti, il numero di contributi ricevuti è in crescita: oltre 120 lavori sono stati accettati per la pubblicazione. Questi vedono la parteci-pazione di oltre 300 autori. I contributi vengono presentati, in sintonia con il per-corso delineato nelle precedenti edizioni, secondo tre ambiti tematici: Construction History and Preservation, Construction and Building Performance, Building And Design Techniques. La prima sezione intitolata Construction History and Preservation, con i suoi 42 contributi (il 34% del totale), di cui 11 nella sessione dedicata ai giovani ricercatori, raccoglie lavori afferenti a quattro principali tematiche volte ad indagare il rapporto tra la storia della costruzione e le tecniche di prevenzione sismica sul patrimonio esistente. Tra i giovani ricercatori, questa tematica è la più studiata, con circa il 50% dei contributi distribuiti nelle quattro di riferimento di seguito riportate.

L’ambito della “Storia della costruzione” tratta le specifiche esperienze che hanno connotato l’evoluzione storica dei modi di costruire nelle diverse culture ma-teriali e nei differenti contesti territoriali, mettendo in luce gli elementi di originalità e le tecniche di prevenzione sismica adottate nel passato.

Nell’ambito della “Vulnerabilità urbana”, sono illustrati strumenti, metodi e tec-niche di valutazione speditiva per la stima del rischio sismico alla scala dell’aggre-gato edilizio ed urbano, coniugando al contempo studi circa gli interventi per il mi-glioramento sismico del patrimonio esistente. Il rapporto tra costruzione storica ed i temi della sicurezza strutturale e della frui-zione (includendo anche aspetti di uso in condizioni normali delle strutture, quali risparmio energetico, comfort, ecc..) è affrontato nell’ambito delle “Tecniche co-struttive e prestazioni negli edifici esistenti”: sono qui fornite proposte di soluzioni atte a migliorare le prestazioni in forma singola o combinata, pur considerando le istanze di conservazione e fruizione dei beni storici. Questa tematica, da sola, con i suoi 20 contributi, ha coinvolto circa il 50% dei prodotti afferenti alla sezione.

L’ultima tematica della sezione si incentra su “Conservazione dei centri storici e sicurezza delle persone”, rimarcando come la conservazione dei centri storici, rappresentativi delle diverse peculiarità culturali e geografiche, deve tenere conto della necessità di una loro adattabilità a nuove funzioni e esigenze ambientali e di comfort, anche considerando le condizioni di rischio (vulnerabilità, pericolosità) al contorno. È interessante sottolineare come questi studi evidenzino, in maniera in-novativa, sia sul panorama nazionale che internazionale, riferimenti al costruito, al 18

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tessuto urbano, alla gestione delle emergenze e alla interazione di tali aspetti siste-mici con la sicurezza degli abitanti e dei visitatori. La sezione Construction and Building Performance raccoglie il 38% dei contri-buti presentati, principalmente esposti nella sessione principale. Essa si concentra sulla definizione di soluzioni e sistemi innovativi per la progettazione delle nuove costruzioni e del recupero dell’esistente. All’ambito che indaga le “Soluzioni innovative per costruzioni efficienti (soste-nibili)”, ove vengono presentati contributi che tentano di coniugare differenti pre-stazioni di vivibilità e fruizione dell’abitare esistente e di nuova costruzione, si af-fianca il tema delle “Soluzioni innovative per la riabilitazione degli edifici”, in cui sono illustrati nuovi materiali e prodotti in risposta a specifiche patologie e per il rinforzo degli edifici, interrogandosi sulle loro caratteristiche di adeguatezza ed ef-ficacia. Il primo tema raccoglie, con i suoi 20 prodotti, circa il 43% dei contributi dell’intera sezione.

Infine, i contributi inerenti “Metodi e tecniche per il controllo e il monitoraggio delle prestazioni e delle patologie degli edifici” tentano di rispondere alle questioni legate a tecniche e procedure per monitorare e valutare il comportamento degli edi-fici esistenti, includendo oltre alle prestazioni strutturali, anche la qualità degli am-bienti interni, le alterazioni termo-igrometriche e biotiche, la durabilità. La terza ed ultima sezione Building And Design Techniques ha visto un totale di 33 contributi, ovvero il 28% del totale in questo volume. Essa si apre con i contributi inerenti a “Principi e pratiche di sostenibilità nel retrofitting degli edifici esistenti in chiave di prevenzione sismica”, tematica che da sola ha raccolto la maggior parte dei contributi della sezione (14). I lavori cercano di dimostrare come sia possibile non limitare, come spesso accade, il rinnovamento degli edifici esistenti ai soli stan-dard di efficienza energetica, comfort ambientale, igiene e salubrità, ma anche alla riduzione del rischio sismico, incentrando il progetto su un concetto di uso sosteni-bile che consideri l’intero organismo edilizio in maniera integrata. Alcuni contributi sfruttano casi di studio per mostrare validi esempi di ristrutturazione di edifici esi-stenti per nuovi usi, includendo anche addizioni di nuovi elementi architettonici. La tematica del “Problema abitativo durante scenari di disastro” tratta l’evolu-zione, le tipologie, le tecniche di progettazione, le prestazioni e la pianificazione urbana di soluzioni abitative durante situazioni di emergenza che abbiano bassi im-patti ambientali ed economici, includendo la loro flessibilità (es.: moduli abitativi prefabbricati e removibili), il loro comfort e la loro sicurezza. Infine, la sezione comprende contributi relativi alla definizione degli “Strumenti per la progettazione e gestione degli edifici”. I nuovi processi che coinvolgono ge-nerazione e gestione di rappresentazioni digitali di caratteristiche fisiche e funzio-nali di edifici nuovi ed esistenti (ad esempio BIM e GIS-Based BIM) rappresentano

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infatti una risorsa di conoscenza condivisa per avere a disposizione tutte le infor-mazioni necessarie su un edificio, sia per prendere decisioni consapevoli durante il suo ciclo di vita, che per una progettazione integrata dello stesso, considerando aspetti strutturali e di sostenibilità. In questo quadro sono anche comprese le strate-gie tecnico-economiche e gli strumenti, di tipo finanziario-assicurativo e politico-amministrativo, che possono essere messi in atto per una gestione economica soste-nibile del progetto. Gabriele Bernardini, Elisa Di Giuseppe

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Comitati Comitato scientifico D’ORAZIO Marco | ArTec President GULLI Riccardo | ArTec vice President GUIDA Antonella |ArTec Board member LOSASSO Mario | SiTdA President CIRIBINI Angelo |IsTeA President CHIAPPONI Medardo | SID President DASSORI Enrico | ArTec Board member LIONE Raffaella | ArTec Board member POLVERINO Franco | ArTec Board member Advisory board BARDELLI Pier Giovanni | Past President ArTec BERTAGNIN Mauro | Università degli Studi di Udine CACCIAGUERRA Giorgio | Università degli Studi di Trento CALDERA Carlo | Politecnico di Torino CARRARA Gian Franco | Past President ArTec CASCONE Santi Maria | Università degli Studi di Catania CECERE Carlo | Università degli Studi La Sapienza DE ANGELIS Enrico | Politecnico di Milano DE TOMMASI Giambattista | Past President ArTec DE VECCHI Antonio | Università degli Studi di Palermo FASCIA Flavia | Università degli Studi di Napoli FATTA Giovanni | Università Degli Studi di Palermo FIANCHINO Corrado | Università Degli Studi di Catania FRATTARI Antonio | Università degli Studi di Trento FUMO Marina | Università degli studi di Napoli GRECCHI Manuela | Politecnico di Milano IORI Tullia | Università degli studi di Roma Tor Vergata LUCCHINI Angelo | Politecnico di Milano MORANDOTTI Marco | Università degli studi di Pavia MORGANTI Renato | Università degli Studi de L’Aquila MORNATI Stefania | Università degli Studi di Roma Tor Vergata

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MUNAFO’ Placido | Università Politecnica delle Marche PIZZI Emilio | Politecnico di Milano QUAGLIARINI Enrico | Università Politecnica delle Marche SALEMI Angelo | Università degli studi di Catania SANNA Antonello | Università degli studi di Cagliari SICIGNANO Enrico | Università degli studi di Salerno TAGLIAVENTI Gabriele | Università degli Studi di Ferrara VALCOVICH Edino | Università degli Studi di Trieste Comitato organizzatore D’ORAZIO Marco MUNAFÒ Placido QUAGLIARINI Enrico STAZI Francesca DI GIUSEPPE Elisa BERNARDINI Gabriele GIANANGELI Andrea

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Il BIM nella Progettazione Sostenibile BIM for Sustainable Design Antonio De Vecchi*, Simona Colajanni*, Elisabetta Caradonna**

* Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura (d’ARCH), viale delle scienze, Palermo, 90128, mail: [email protected], [email protected] ** Esperto Esterno, mail: [email protected] Abstract Il Building Information Modeling (BIM) è un sistema di progettazione integrata che usa tecniche di modellazione parametrica, associando a ogni elemen-to costruttivo una descrizione delle caratteristiche geometriche, dei materiali im-piegati, dei costi di produzione, ecc. Ma è anche un’attività umana, che sta deter-minando consistenti modificazioni dei processi nel settore delle costruzioni. L’articolo presenterà i risultati di uno studio che si sta conducendo nell’ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Edile –Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, sulle potenzialità e i limiti che il BIM può determinare per il risparmio energetico. Attraverso l’approfondimento di un caso studio, relativo al migliora-mento dell’indoor comfort ottenibile dalla gestione controllata della radiazione so-lare, sono stati affrontati alcun aspetti tipologici, prestazionali, tecnologici, di messa in opera e di incidenza dei costi. Con l’applicazione di software di calcolo dedicati sono state simulate diverse condizioni in base alle soluzioni scelte, utiliz-zando alcuni criteri di valutazione e calcolo delle prestazioni finalizzati all’ottenimento del massimo risparmio energetico anche in relazione al panorama normativo di riferimento. Lo studio si colloca in uno scenario edilizio di grande innovazione, in cui il BIM trova sempre più applicazione. L’obiettivo è stato quel-lo di valutare i nuovi processi che stanno cambiando la progettazione, la realizza-zione e la gestione degli edifici, relativamente agli aspetti che riguardano la soste-nibilità edilizia. Abstract Building Information Modeling (BIM) is an integrated design system that uses parametric modeling techniques, linking each building element to a de-scription of the geometric characteristics, employed materials, production costs, etc. However, it is also a human activity, that is causing considerable process modifications in the construction industry. The paper presents the results of a study that has developed by the Degree Course in Ingegneria Edile –Architettura at the Università degli Studi di Palermo, about the potential and the limits that

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BIM can determine for energy saving. Through the analysis of a study case, on the improvement of indoor comfort obtainable from the controlled management of the solar radiation, we have been addressed any typological aspects, performance, technological, implementation and cost incidence. By the application of dedicated computing software we have simulated different conditions based on the selected solutions, using certain accounting policies and calculation of benefits aimed at obtaining the maximum energy saving in relation to the relevant legislative land-scape. The study lies in a construction setting of great innovation, in which the BIM is increasingly applied. The goal has been to evaluate the new processes that are changing the design, construction and management of buildings, about the as-pects of building sustainability. Keywords: BIM; Progettazione Sostenibile; Comfort interno; Risparmio energeti-co. 1. La rivoluzione del BIM Acronimo di Building Information Modeling, il termine BIM è stato coniato dal professore Charles M. Eastman sul finire degli anni 70. Il concetto che sta alla ba-se di questo nuovo approccio alla progettazione è un modello tridimensionale dell’edificio, da non confondere con il semplice 3D. Per modello tridimensionale dell’edificio si intende, infatti, una ricostruzione virtuale del progetto, preceduta da una profonda analisi preliminare dei compo-nenti del modello stesso che altro non sono che gli equivalenti virtuali degli ele-menti realizzati poi nella realtà. Di conseguenza, tali componenti non si riducono a mere entità geometriche, bensì contengono una serie di informazioni, sia fisiche che prestazionali (dimensioni, collocazione nello spazio, trasmittanza, resistenza al fuoco, ecc.) che permettono agli elementi della scena virtuale di entrare in con-nessione tra loro, consentendo così al progettista di poter gestire contemporanea-mente gli aspetti: statico, energetico, illuminotecnico, economico e gestionale del modello, con la possibilità di ottimizzare i prodotti ed i processi che sottendono l’edificio architettonico[1]. Il modello racchiude in sé, dunque, un database di in-formazioni che non posseggono un’effettiva rappresentazione grafica (valori nu-merici), ma che hanno una valenza fondamentale nel sistema BIM, in quanto non solo costituiscono un importante punto di riferimento durante la fase di progetta-zione, ma la loro funzionalità si estende anche alle fasi di realizzazione e di ge-stione del manufatto, permettendo una razionalizzazione degli interventi sia da un punto di vista economico che gestionale (Fig.1). Il BIM quindi non garantisce solo una riduzione dei tempi di produzione della documentazione progettuale, ma anche una coordinazione totale tra i vari elementi costituenti il modello virtuale e i relativi elaborati tecnico-progettuali, permettendo

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così di visualizzare tempestivamente eventuali incongruenze e ridurre, di conse-guenza, successivi errori in fase di realizzazione dell’edificio.

Fig. 1 Il ciclo di vita di un edificio dall’ideazione alla manutenzione In sintesi, a differenza del classico disegno assistito dal computer, che ha per-messo semplicemente di ridisegnare digitalmente i modelli progettuali, BIM col-lega la geometria tridimensionale ai relativi database in tempo reale. Attraverso questo modello unico di informazioni condivise, il team di progetta-zione può reiterare, simulare e testare tutti gli aspetti della costruzione prima della loro realizzazione in sito[2]. Mentre le imprecisioni possono essere corrette vir-tualmente prima della costruzione, le informazioni relative ai materiali impiegati e alla razionalizzazione delle tempistiche possono essere fornite ai diversi attori del processo edilizio. 2. Facility Management e risparmio energetico Quanto fin ora detto ha già trovato ampia applicazione per quanto riguarda molti fattori che concorrono alla vita dell’edificio. Hanno ormai raggiunto piena valida-zione i sistemi di restituzione grafica, quelli statico-strutturali ed ancor di più le valutazioni economiche. Diverso è il panorama per quanto riguarda il Facility Managment per il rispar-mio energetico [3].

L’esigenza di rendere comfortevoli gli spazi dell’abitare, di contenere i relativi costi di gestione, diventati, ormai, una criticità, richiede un sistema intelligente capace di eliminare gli sprechi e aumentare la qualità dei servizi, superando le at-tuali complicazioni organizzative. 751

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A tal proposito è fondamentale applicare il principio del “Begin with the end in mind”, stabilendo una strategia ed una serie di requisiti che a monte, definiscano un percorso capace di garantire il successo del lavoro1. Se orientato alla fase di gestione, un modello BIM diventa un vero e proprio strumento di simulazione, pianificazione ed attuazione per il gestore delle facilities, anche grazie all’approccio tridimensionale correlato agli oggetti parametrici, rappresentando un valido strumento per garantire il controllo e l’interoperabilità dei dati in modo intelligente. L’obiettivo è quello di semplificare la complessità della realtà per disporre di un modello che sia funzionale a comprendere il funzionamento e la gestione del manufatto edilizio, con i dati significativi che servono per il Facility Management, in una base dati aggiornata, coerente ed affidabile. La gestione delle informazioni di un edificio per il risparmio energetico può di-ventare molto complessa se tali informazioni devono essere organizzate in modo funzionale [4]. Pertanto devono essere definiti i requisiti del committente fin dalla fase di ideazione, di progettazione, di esecuzione dell’opera edile e, quindi, di ge-stione. La visione futura prevede che questi dati potranno consentire agli utenti di po-ter controllare, in modo più o meno automatizzato, il proprio indoor comfort in particolare durante la fase di personalizzazione della gestione.

L’attività di ricerca, anche nell’ambito del BIM, è attiva nello studio delle sue effettive possibilità d’implementazione per il miglioramento del comfort ambientale ed il conseguente risparmio energetico che ne può derivare. Il Building Information Modeling (BIM) è la prima vera innovazione nel Faci-lity Management, e permette di superare i limiti oggi presenti nei tradizionali si-stemi ovviando alla mancanza di coerenza dei dati tra singole planimetrie, tra pla-nimetrie e informazioni relative agli asset presenti su di essi, tra piano di manutenzione e asset. Per questo motivo, risulta necessario definire un ambiente di lavoro condiviso per favorire la collaborazione e lo scambio di informazioni tra tutti gli attori coinvolti, a partire dalla fase di progettazione e costruzione, in modo da poter ridurre i tempi di organizzazione dell’attività di gestione e migliorarne l’efficienza energetica. In fase ideativa, i progettisti utilizzano la simulazione per una migliore verifica di una serie di ipotesi sul comportamento di specifici aspetti. Questo include la valutazione ambientale, ad esempio, come l'orientamento di un edificio influenzerà l'illuminazione naturale, la captazione solare e l'ombreggia-mento. Tali considerazioni possono produrre differenze sostanziali nella scelta fi-nale e nel conseguente risparmio energetico ottenibile. 1 Esistono numerosi riferimenti internazionali per l’impostazione di questo processo: best practi-ces come la BIM Project Execution Planning Guide del CIC Research Program, norme come la BS ISO 55000/1/2:2014, o standard come le BS PAS 1192-(2/3/4):2014.

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3. Gestione integrata dei sistemi di illuminamento L’ottimizzazione dei sistemi di illuminamento naturale ed artificiale può quindi ri-sultare l’intervento più efficace per contenere l’energia elettrica spesa per la luce artificiale.Dal Rapporto Annuale Efficienza Energetica 2016, redatto dall’ ENEA[5], è emerso che le fonti energetiche maggiormente impiegate sono l’energia elettrica ed il gas ed in particolare nel settore terziario si registrano i maggiori sprechi. Pertanto risulta essere il settore più bisognoso di interventi di Building Automation. Riferendosi, infatti, ai consumi finali di energia elettrica, il settore terziario in-cide per il 35% sul totale nazionale, contro il 23% del residenziale. La possibilità di controllare in modo opportuno la luce diurna, mediante l’automazione di appro-priate schermature solari, porterebbe, da un lato, ad una riduzione del consumo di energia elettrica e, dall’altro, ad una riduzione del carico termico solare estivo, con conseguente risparmio energetico per il raffrescamento.

Per migliorare il consumo legato all’illuminazione artificiale, possono essere adottati degli accorgimenti in cui viene sfruttata il più possibile la luce naturale proveniente dall’esterno, sia controllando sistemi di schermatura solare che rego-lando la luminosità dei punti luce attraverso la regolazione del flusso luminoso. È possibile inoltre gestire gli azionamenti e i dispositivi motorizzati; questi si-stemi consentono di azionare automaticamente degli organi motorizzati, miglio-rando efficacemente il risparmio energetico ed effettuando operazioni che nor-malmente potrebbero essere svolte dalle persone, ma che molte volte o per pigrizia o per la scarsa sensibilità dei nostri sensi non vengono eseguite.

La considerazione che l’edilizia per uffici risulta essere la più energivora, so-prattutto da un punto di vista illuminotecnico, ha orientato la scelta di valutare il risparmio energetico ottenibile adottando sistemi intelligenti per il controllo dell’illuminazione2 4. Metodologia di intervento e definizione del modello La ricerca è stata sviluppata attraverso una metodologia induttiva generata dalle potenzialità offerte dai programmi informatizzati di simulazione. L’obiettivo è sta-to quello di ricavare dei parametri utili sia per l’ottimizzazione energetica della fa-se progettuale ma anche di individuare le condizioni di riferimento per la fase di gestione anche da un punto di vista di costi economici. Più nello specifico, un ruo-lo essenziale è stato svolto dal software DIVA for Rhino, tramite questo sono state 2 I dati riportati nel presente articolo sono stati estratti dalle simulazioni condotte dai tesisti Ga-spare Fuschi e Giorgio La Sala che hanno partecipato al Laboratorio di Laurea in Ingegneria Edi-le – Architettura dal titolo: “Progettazione sostenibile di sistemi domotici per il miglioramento energetico dell’organismo edilizio”.

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eseguite le simulazioni finalizzate al calcolo di: consumi, abbagliamento, regola-zione ottimale delle schermature, livelli di dimmeraggio dei LED Panel e rende-ring delle condizioni ambientali. Si è proceduto attraverso la definizione delle condizioni formali, di orientamento solare, di illuminazione artificiale giornaliera in modo da definire un modello di studio che potesse rendere confrontabili gli ef-fetti prodotti dalla presenza di schermature solari. A partire da un’analisi delle tipologie più ricorrenti di edilizia per uffici è stato ideato un modello tipologico elementare (Fig. 2) a pianta rettangolare (dimensioni: 10,00x6,00 metri, altezza 3,00 metri) con un unico lato esterno vetrato (dimensio-ni: 6,00 x 3,00 metri) che è stato esposto secondo le quattro direzioni solari princi-pali (Nord-Sud-Est-ovest). La modellazione, sviluppata con il software Diva, ha generato delle griglie di controllo, tramite le quali il programma calcola i livelli di illuminamento.

Fig. 2 Modello tipologico elementare con le griglie di controllo per calcolare i livelli di illu-minamento e la vista tridimensionale. A partire dalle potenzialità del programma sono state ipotizzate quattro possibi-li configurazioni: da una situazione base in cui non sono previste schermature so-lari fino all’ipotesi più complessa dove, oltre alla schermatura, è anche considerato il trasporto della luce solare all’interno dell’ambiente. Per avviare il ciclo di simulazioni sono state settate le condizioni climatiche di illuminamento della città di Palermo (Localizzazione 38°06 56 N 13°21 41 E), i dati orari calcolati sull’anno tipo climatico nell’arco di tempo considerato (almeno 10 anni in accordo con la norma europea EN ISO 15927-4) i livelli di illumina-mento di progetto (in accordo alla norma EN 12464 per l’illuminazione dei posti di lavoro),e le ore di lavoro. Sono state svolte diciassette simulazioni, di cui la prima prevede solo la stima dei consumi in una configurazione tradizionale, priva di sistemi di automazione. In seguito sono state eseguite quattro simulazioni per ognuna delle configurazioni esaminate, una per ogni esposizione principale. Di queste ultime sono stati trattati tutti gli aspetti legati al dimmeraggio delle luci, re-golazione delle schermature solari, controllo dell’abbagliamento ed analisi dei consumi e dei costi. Per il dimensionamento delle luci e dei sensori, la normativa prevede che sia garantito un livello minimo di illuminamento pari a 500 lux sui piani di lavoro. Sono state impostate le condizione più sfavorevoli in assenza di luce naturale. Per far ciò è stato utilizzato il programma di calcolo illuminotecnico DiaLux (Fig. 3).

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Fig.3 Interfaccia del software di simulazione illuminotecnica. Il programma consente di predisporre un target di illuminamento da raggiunge-re e di costruire il modello geometrico con un interfaccia immediata. Si è quindi passati alla definizione della tipologia di corpo illuminante, che, in questo caso è ricaduta su un sistema a LED Panel. 5. Risultati delle simulazioni energetiche I calcoli eseguiti da DIVA fanno riferimento ad un algoritmo di simulazione, LightSwitch model 2002, che si propone di prevedere il rendimento energetico di un impianto di illuminazione artificiale, controllato manualmente o automatica mente. Gli input dell’algoritmo sono profili annuali sulla presenza degli utenti e sui valori di illuminamento dei piani di lavoro. Questi due input sono combinati con modelli probabilistici derivanti da dati sperimentali, inoltre il modello dispone di quattro tipi di utente per simulare le modalità di gestione da parte dei diversi occupanti. Questo studio accosta al modello LightSwitch 2002 alcune considera-zioni circa il comportamento tipico dell’utente italiano, che induce ingenti sprechi. Si considera infatti, che l’utente accenda la luce quando arriva sul posto di lavoro alle 09:00 e la spenga quando va via alle 17:00, spegnendola saltuariamente du-rante la pausa pranzo dalle 12:00 alle 13:00. Dai calcoli eseguiti, è scaturito che, nella configurazione più sfavorevole, il numero minimo di pannelli da installare è pari a 6 (1 per ogni scrivania). Si è pro-ceduto dunque alla verifica dei lux raggiunti sui piani di lavoro. L’immagini che seguono (Fig. 4) illustrano i livelli di illuminamento dell’ambiente. Si può consta-tare il raggiungimento dei valori minimi normativi.

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Fig.4 Analisi dei livelli di illuminamento su una superficie all’altezza dei piani di lavoro rappresentati con le curve dei lux e in false-colour. Le luci sono organizzate in tre coppie, collocate ad una distanza crescente dalla vetrata, rispettivamente di 1,60 m, 5,20 m e 8,30 m. Sei sensori di presen-za/fotosensori consentono di regolare l’accensione e il dimmeraggio dei LED Pa-nel, in funzione dell’apporto di luce naturale. Nel caso studio preso in esame, la simulazione è stata strutturata in modo da in-tegrare l’apporto di luce naturale e artificiale, al fine di garantire un valore minimo di illuminamento, dato dalla normativa EN 12464 «Illuminazione di posti di lavo-ro», in funzione della destinazione d’uso dell’ambiente. Per valutare il corretto uti-lizzo della luce naturale all’interno degli ambienti, si è considerato il Daylight Factor3 (Fattore di luce diurna).

E’ stato, inoltre, esaminato l’aspetto economico, in termini di riduzione dei co-sti di esercizio (Fig. 5). Calcolati i livelli di dimmeraggio per le quattro esposizio-ni principali, il software ha stimato i consumi annuali per ogni gruppo di luci. Sommando i tre contributi sono stati ottenuti i kWh totali consumati in un anno. Sulla base di dati forniti da ENEL, considerando un uso non residenziale in fascia oraria 08:00 – 17:00, è stato fissato il costo di un kWh in 0,59 €. Grazie a questo costo unitario è stato possibile calcolare i costi annuali totali. La valutazione economica diviene un parametro discriminante nella scelta di una delle quattro soluzioni poiché l’ottimizzazione del rapporto costi/benefici in-fluenza le fasi successive di gestione [6]. Il raggiungimento di tali risultati, è stato supportato dal metodo analitico, basa-to su codici di calcolo dettagliato. Tutte le configurazioni analizzate, evidenziano come i sistemi di automazione conducano, nella situazione più sfavorevole, al di-mezzamento dei consumi di energia elettrica, rispetto al controllo manuale. Risul-tati soddisfacenti anche se da considerare rispetto ai fattori correttivi adottati. 3 Si definisce come il rapporto tra l’illuminamento (E) in un punto posto su una superficie all’interno dell’ambiente e l’illuminamento che si ha, nelle medesime condizioni di spazio e tempo, su una superficie orizzontale esterna, esposta in modo da ricevere luce dall’intera volta celeste.

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Fig. 5 Verifica economica delle condizioni di funzionamento. Tra le quattro soluzioni proposte, quella che ha ottenuto i risultati “meno soddi-sfacenti” è stata la seconda, contraddistinta dalla presenza di sole schermature di-namiche, mentre i migliori esiti sono stati raggiunti dalle due configurazioni dotate di schermature integrate con sistemi di daylighting (alette riflettenti e Light Shelf). 6. Conclusioni e sviluppi futuri I dati fin qui presentati non possono ancora essere considerati esaustivi per il rag-giungimento degli obiettivi prefissati, poiché non è stato approfondito l’aspetto le-gato al carico termico che è ancora in fase di studio. I dati estratti attraverso i for-mati di scambio e l’interoperabilità, sono stati trasferiti a software energetici specifici, ottimizzando notevolmente la fase preliminare di modellazione dell’edificio[7]. Nonostante le attuali potenzialità, questo processo va ancora sog-getto alla perdita di alcune informazioni che devono essere immesse manualmen-te. Nel caso specifico è stato usato il plug-in DIVA, all’interno del quale sono con-fluite le funzionalità di RADIANCE e DAYSIM, questi ultimi mostrano infatti dei limiti che sono stati superati soltanto in seguito alla loro integrazione. Il primo fornisce come output dei render(Fig. 6) per la valutazione dei livelli di illumina-mento, il secondo invece permette di eseguire delle analisi annuali(Fig. 7).

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Fig. 6 Render per la verifica dei livelli di illuminamento

Fig. 7 Diagramma del rendimento delle schermature solari. In questo modo le informazioni necessarie per gli interventi di manutenzione sono immediatamente disponibili, senza doverle ricercare, riducendo così gli erro-ri ed ottimizzando i tempi, ossia costituendo un primo approccio per una gestione intelligente ed integrata. Il lavoro fin qui sviluppato, ha evidenziato che i sistemi di Building Automation rendono possibile l’abbattimento dei consumi energetici, in campo illuminotecnico, con valori di riduzione sufficientemente elevati. Lo scopo è stato quello di trovare coerenza tra le molteplici funzioni del soft-ware con particolare attenzione alle modalità di risparmio energetico. Attraverso il controllo spaziale della componente tecnologica, che risulta essere un dato signifi-cativo per le attività di monitoraggio energetico, il modello, in quanto database, può interagire con le informazioni provenienti dal Building Management System (BMS) e dall’Energy Management System (EMS) in modo da effettuare delle ana-lisi più approfondite in relazione alle caratteristiche fisiche dell’edificio [8]. Può essere utilizzato per tracciare i consumi energetici in relazione agli occupanti, agli spazi o alle unità organizzative, nonché visualizzare in modo grafico gli equip-ment, come ad esempio i terminali di illuminazione e riscaldamen-to/condizionamento ed i sensori per l’acquisizione delle informazioni in real-time. Il lavoro fin qui sviluppato vuole essere uno spunto di riflessione per l’individuazione di strategie e procedure da mettere a punto per la gestione dei si-stemi di scambio tra diversi programmi CAD-BIM come si è voluto dimostrare nel caso dell’applicativo DIAlux che sta sviluppando un sistema di interoperabilità con relativi programmi di gestione dell’edifico utilizzando file di scambio DWG, anche 3D, per l’integrazione nel progetto BIM.

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Bibliografia 1. Talamo C (2014), La gestione integrata delle informazioni nei processi manutentivi.

Dall’anagrafica degli edifici ai sistemi BIM. TECHNE 02/2014. Firenze University Press. Fi-renze, Italia. ISSN online: 22390243. 2. IFMA, IFMA Foundation, John Wiley & Sons Inc., (2013), BIM for Facility Managers. P. Teicholz Editor. United States of America. ISBN 978111838213. 3. AseaBrown Boveri, (2005), Guida alla Progettazione dei sistemi di Domotica& Building Automation, Tamburini Editore, Milano, 2005 4. Chiarelli I (2010),, Domotica e Risparmio Energetico, Università degli Studi di Padova, Pa-dova 2010. 5. ENEA (2016), Rapporto Annuale Efficienza Energetica 2016, Roma 2016. 6. American Institute of Architects, (2013) AIA Document G202-2013 Project Building Infor-mation Modeling Protocol Form. 7. Osello A (2012), Il Futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti – The Future of Drawing with BIM for Engineers and Architects. Dario Flaccovio Editore. Palermo, Italia. ISBN 9788857901459. 8. The Computer Integrated Construction Research Program (2011) BIM Project Execution Planning Guide. Version 2.1 released May 2011.

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ISBN 978-88-96386-58-3