32
Il decennio della paura VOCI D‘EUROPA ANNO 1 - N. 9- SETTEMBRE 2011 2001 - 2011

2001 - 2011 Il decennio

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: 2001 - 2011 Il decennio

Il decenniodella paura

VOCID‘EUROPA

ANNO 1 - N. 9- SETTEMBRE 2011

2001 - 2011

Page 2: 2001 - 2011 Il decennio

Voci d’EuropaProgetto editoriale ideato e realizzato da:

Coop. Soc. Lo spazio delle idee Punto Europe Direct Roseto

Centro Informa Giovani Roseto

Finanziato dalla Commissione europea

Direzione generale Istruzione e cultura

attraverso il programma“Gioventù in azione”

Azione secondaria 1.2 - Iniziative giovaniattuato In Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.

Dipartimento della Gioventù Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Con il contributo delComune di Roseto degli Abruzzi

Ass.to alle politiche giovanili e comunitarie

Project coordinatorGIuSEPPE GINobLE

Direttore editorialeMIRELLA LELLI

CoachbIANCAMARIA DI DoMENICo

Redazione:Alberto Di Nicola, Alessio Palmarini, Antonio bidetta

Carla Di Diomede, Cinzia Liberatore, Federica Pavone, Francesca Di Luzio,

Francesca Michelucci, Guglielmina Di Sante, Lorenzo Falà, Maria Rita Pacioni, Marina Di Carlo, Martina bidetta,

Riccardo Montese, Riccardo Valentini, Silvio Pacioni, Simone Terramani, Vanessa Trammanoni

Laura Marinucci, Silvia Nallira, Valeria Passamonti, Filippo Testa

StampaTIPoLITo RoSETANA

Come funziona l’Unione europea •Cittadinanza europea (diritti e doveri)•Politiche dell’Istruzione•Politiche giovanili dell’Unione europea•Giovani e Lavoro (offerte Eures)•Politica dei Consumatori •Salute e Benessere •Ambiente •Energia •Sport•Cultura e Società•Tradizioni europee come occasione di dialogo •interculturaleUna lettera all’Europa•Dal nostro inviato•Parole d’Europa •Poesie e Aforismi •Polls•

Contatti di Redazione

Sede operativaCentro Informa Giovani - Punto Europe Direct

Via Nazionale Adriatica 25064026 Roseto degli Abruzzi (TE)

Tel. + 39 085-89453 657 - 658 - 659 fax + 39 085-8930101

Sede AmministrativaCooperativa Sociale Lo spazio delle idee s.c.s.a.r.l.

Via Vico Patrizi, 5 64026 Roseto degli Abruzzi (TE)

fax + 39 085-8944446

website:www.lospaziodelleidee.org/vocideuropa

Project [email protected]

Direttore [email protected]

[email protected]

Redazione:[email protected]

Page 3: 2001 - 2011 Il decennio

sommario

3

Copertina: 2001-2011, il decennio della paura di Alessio Palmarini p. 4Come funziona l’Unione europea: Il CESE di Cinzia Liberatore p. 6 I simboli dell’Unione europea: la Bandiera di Simone Terramani p. 7Cittadinanza europea: il diritto di partecipazione p. 8 Senza istruzione nessun sviluppo duraturo è possibile! Il diritto all’Istruzione di Giulia Ferri p. 10

LLP - Momenti del Leonardo – Progetto Qu.A.Li.T. TOUR: Consegna contratti, formazione, Bordeaux, Dublino, Lipsia, Malta, Madrid, Portsmouth, Tunbridge di Cinzia Liberatore, Francesca Michelucci e Riccardo Montese p. 12

Il Sistema educativo in Romania: Positive and negative aspects of the educational system in Romania dal nostro inviato Raluca Bogdan, English teacher p. 20

Volontari che cambiano il mondo: parte il truck itinerante sul volontariato di Riccardo Valentini p. 22 68esimo anno della Mostra Internazionale del cinema di Venezia di Carla Di Diomede p. 24Atri: Comune europeo dello sport di Laura Marinucci e Valeria Passamonti p. 26 Italia, luci ed ombre nell’estate preolimpica di Alberto Di Nicola p. 27GastronoMik: Fish and Chips di Francesca Michelucci p. 28 Il gergo comunitario di Francesca Michelucci p. 29Opportunità in Europa p. 30 Bandi e programmi in scadenza p. 31

Page 4: 2001 - 2011 Il decennio

4

COPERTINA

Lo scorso 11 settembre il mondo, come ogni anno,

si è fermato per ricordare lo spaventoso attacco terroristico di cui, in una limpida mattina, di dieci anni fa furono vittime gli inermi cittadini di New York.un commando di terroristi portò morte e distruzione in punti altamente simbolici del nostro mondo occidentale e del potere americano, le Twin Tower di Manhattan, uno degli edifici che meglio incarnava il sogno americano, e l’edificio del Pentagono, sede e comando della macchina bellica americana e, per estensione, occidentale.Quel giorno si disse che il mondo sarebbe cambiato, non certo verso il meglio. Purtroppo la previsione si è avverata. Dieci anni dopo infatti possiamo segnare quel giorno funesto come lo spartiacque tra

due decenni, gli anni Novanta del secondo millennio e gli anni Zero del terzo, che hanno segnato il primo un picco positivo nella storia del mondo occidentale, il secondo invece si è caratterizzato per le numerose crisi (economiche, umanitarie e di altri tipi) di cui si è rivelato gravido.Negli anni Novanta infatti il mondo usciva dalle cinquantennali paure delle guerra fredda e, come liberato da un peso opprimente, mise le ali, sperimentando un rapido ed impetuoso sviluppo economico, soprattutto negli Stati uniti guidati da bill Clinton ma anche con la Germania nuovamente unita. Non a caso furono quegli gli anni di un rapido sviluppo dell’integrazione europea: in pochi anni furono fatti passi da gigante in vari campi e il coronamento di tale processo fu la nascita della moneta unita.

Il decennio della paura

2001 - 2011

Page 5: 2001 - 2011 Il decennio

5

COPERTINA

5

Il decennio della paura Un famoso saggio del periodo può esemplificare bene l’aria che si respirava in quegli anni. Ci riferiamo al popolare saggio di Francis Fukuyama che nel 1992 decretò la “fine della storia”, perlomeno di quella intesa come scontri (armati) tra diverse civiltà o aggregati umani. Purtroppo per tutti questa lezione si è rivelata tragicamente inesatta.Quel magico decennio infatti, apertosi insieme alla caduta del muro di Berlino finì, come per un capriccio della storia, con una seconda caduta, quella delle Twin Towers e se la prima aveva determinato un decennio felice, la seconda lo ha chiuso drammaticamente e ha inaugurato anni segnati dall’incertezza e dalla precarietà. Le sicurezze che c’erano fino ad allora, quella di viaggiare per il mondo ad esempio per non dire di quella del posto fisso (magari in linea con gli studi fatti), sono caduti assieme alle torri. Al contrario di quelle materiali, le polveri di incertezza, timore, paura continuano ad impregnare di sé l’aria che respiriamo e forse sono una delle cause psicologiche che hanno scatenato questa crisi finanziaria ed economica che attanaglia nella sua morsa il mondo e l’Europa.Anche se la caccia a chi materialmente ha voluto e realizzato quell’attacco è finalmente terminata alcuni mesi fa, con l’individuazione e l’eliminazione di osama bin Laden, la mente di Al Quaeda e responsabile principe del terrorismo internazionale, i postumi dell’11 settembre non possono ancora dirsi terminati.Attualmente il mondo non ha ritrovato uno stabile equilibrio tra le varie potenze. Anzi la crisi economica che ci sta investendo da ormai tre anni ha dimostrato come trovare nuovi equilibri sia una fatica di Sisifo: ricomincia nell’attimo in cui sembra terminata.

L’11 settembre, terremotando vite e menti, ci ha buttati in un epoca di incertezze: da questo crogiuolo di ansie, dubbi e crisi in cui siamo attualmente immersi scaturirà il mondo del futuro. La notte è a ancora alta, ma non può esser eterna.

di Alessio Palmarini

Page 6: 2001 - 2011 Il decennio

6

COME FUNZIONA L’UNIONE EUROPEA

Di cosa si tratta?Il CESE è un organo consultivo dell’Unione euro-

pea che rappresenta la società civile, i datori di lavoro e i lavoratori. È stato istituito con il Trattato di Roma nel 1957 allo scopo di fornire consulenza qualificata alle maggiori istituzioni dell’Unione (Commissione, Consiglio e Parlamento europeo). Questa attività di supporto viene svolta attraverso l’elaborazione di pa-reri sulle proposte di leggi europee. Inoltre, il Comitato può esprimersi anche su altre problematiche, che a suo giudizio meritano una riflessione,attraverso pareri ela-borati di propria iniziativa. Il suo ruolo è quindi quello di difendere gli interessi delle varie categorie socioeconomiche nel dibattito po-litico con la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo, partecipando attivamente al processo di for-mulazione delle politiche e di preparazione delle deci-sioni comunitarie.

MissioneIl compito principale del CESE è fungere da ponte tra le istituzioni dell’UE e la cosiddetta “società civile or-ganizzata”. A tal fine, esso contribuisce a:- garantire una maggiore adesione e partecipazione del-la società civile organizzata al progetto europeo, sia a livello nazionale sia a livello europeo;- rafforzare il ruolo della società civile organizzata nei paesi (o raggruppamenti di paesi) extracomunitari dove sviluppa un dialogo strutturato con le organizzazioni della società civile e promuove la creazione di strutture consultive ispirate al proprio modello.Il programma di lavoro del Comitato è stabilito in fun-zione non solo del programma di lavoro della Commis-sione europea, ma anche delle priorità di ogni presiden-

za del Consiglio e del programma di lavoro presentato da ogni presidente del Comitato al momento della sua elezione.Nell’ambito della sua funzione consultiva, il CESE adotta in media 150 pareri all’anno, svolgendo un atti-vo ruolo nella preparazione della politica comunitaria.Le materie di consultazione del CESE, ampliate dal Trattato di Maastricht, sono le seguenti:

Cooperazione economica e sociale• Ambiente• Affari sociali• Educazione• Salute• Industria• Reti trans-europee• Tassazione indiretta• Tutela dei consumatori• Fondi strutturali•

Per alcune di queste materie il CESE coopera con il Comitato delle regioni.Il sito ufficiale del Comitato conserva un database di tutti i pareri espressi del CESE dal gennaio 1990, in tut-te le lingue ufficiali dell’UE (http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.opinions-search).ComposizioneIl CESE è composto di 344 membri nominati in propor-zione alla popolazione dei 27 stati membri. Essi sono suddivisi in tre gruppi che rappresentano le categorie economiche esprimenti gli interessi economici, sociali e culturali nei rispettivi paesi: il gruppo Datori di lavo-ro, il gruppo Lavoratori e il gruppo Attività diverse. In base all’articolo 257 del Trattato di Roma, come mo-dificato dal Trattato di Nizza: «Il comitato è costituito da rappresentanti delle varie componenti di carattere economico e sociale della società civile organizzata, in particolare dei produttori, agricoltori, vettori, lavorato-ri, commercianti e artigiani, nonché delle libere profes-sioni, dei consumatori e dell’interesse generale».I membri del Comitato hanno il titolo di consiglieri. Sono nominati per quattro anni dal Consiglio dell’Unio-ne europea,in base a candidature presentate dai governi degli stati membri. Il loro mandato è rinnovabile. Cia-scun membro del Comitato, una volta eletto, è indipen-dente dal governo che lo ha candidato.Il CESE designa fra i suoi membri il presidente e due vicepresidenti per una durata di due anni.SedeLa sede del Comitato economico e sociale europeo è a Bruxelles, dove i suoi membri si riuniscono una volta al mese.

di Cinzia Liberatore

IL CESE: COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO

Page 7: 2001 - 2011 Il decennio

7

I SIMBOLI DELL’UNIONE EUROPEA

LA BANDIERA

Gli stati che fanno parte dell’UE sono diversi gli uni dagli altri: c’è chi è pianeggiante e chi ha le mon-

tagne, chi ha il mare e chi no, i modi di vivere e il cibo sono diversi, la storia, la cultura, sono diversi. Le stesse temperature sono differenti: ci sono paesi del nord dove fa molto freddo e paesi del sud dove fa molto caldo. Le lingue parlate sono diversissime: francese, tedesco, inglese, spagnolo, lituano, fino a 23 lingue. Ecco perché hanno scelto di avere simboli comuni per far capire che fanno parte dello stesso gruppo, nono-stante le tante differenze. Da questo numero di Voci d’Europa vediamo quali sono per scoprirne l’importanza. Iniziamo dalla Bandiera.La bandiera europea rappresenta non solo il simbo-lo dell’Unione europea ma anche quello dell’unità e dell’identità dell’Europa in generale. La corona di stel-le dorate rappresenta la solidarietà e l’armonia tra i po-poli d’Europa.Il numero delle stelle non dipende dal numero degli Stati membri. Le stelle sono dodici in quanto il numero dodici è tradizionalmente simbolo di perfezione, com-pletezza ed unità. La bandiera rimarrà pertanto inva-riata a prescindere dai futuri ampliamenti dell’Unione europea.Storia della bandieraLa storia della bandiera europea ebbe inizio nel 1955. All’epoca, l’Unione europea esisteva solo sotto forma di Comunità europea del carbone e dell’acciaio, con solo sei Stati membri. Diversi anni prima era stato tut-tavia istituito un organismo separato con un numero maggiore di partecipanti - il Consiglio d’Europa - im-pegnato nella difesa dei diritti umani e nella promozio-ne della cultura europea.La scelta della bandiera ebbe presso il Consiglio d’Eu-

ropa un iter prolungato e complesso che durò alcuni anni (tra il 1950 e il 1955) e contemplò valutazioni di natura araldica, geopolitica (il numero delle stelle non coincide con il numero degli stati membri per la posi-zione allora non ancora definita della Saar che nel 1955 era membro associato) e religiosa (si ricordi che già dal 1949 erano membri del Consiglio d’Europa paesi a maggioranza cattolica come l’Italia, protestante come i paesi scandinavi e musulmana come la Turchia) ed infine vide prevalere uno dei bozzetti presentato dal di-segnatore cattolico francese Arsène Heitz, il quale suc-cessivamente allacciò l’idea delle dodici stelle all’im-magine della Madonna propria del dodicesimo capitolo dell’Apocalisse: “Nel cielo apparve poi un segno gran-dioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”. Di tale riferimento non c’è però traccia nei documenti origi-nali degli anni cinquanta e nella risoluzione approvata dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa il 25 ottobre 1955 e dal Comitato dei Ministri a Parigi l’8 dicembre dello stesso anno.Il Consiglio d’Europa incoraggiò in seguito le altre istituzioni europee ad adottare la medesima bandiera e nel 1983 il Parlamento europeo accolse l’invito. Nel 1985 la bandiera venne infine adottata da tutti i capi di Stato e di governo dell’UE come emblema ufficiale dell’Unione europea, denominata all’epoca Comunità europea.Tutte le istituzioni europee utilizzano la bandiera dall’inizio del 1986.La bandiera europea è l’unico emblema della Com-missione europea, l’organo esecutivo dell’UE. Le altre istituzioni e organi dell’UE hanno un proprio emblema oltre alla bandiera europea.

di Simone Terramani

Page 8: 2001 - 2011 Il decennio

8

CITTADINANZA EUROPEA

Come abbiamo spesso affermato nei numeri pre-cedenti di Voci D’Europa, essere europei signi-

fica condividere gli stessi valori e, in quanto citta-dini dell’UE, godere di diritti importanti. Tra questi vi è il “diritto di Partecipazione”.Si tratta del diritto grazie al quale il cittadino può prendere parte all’attività dell’Unione europea, del-le sue istituzioni e dei suoi organi.Si distinguono:

il diritto di rivolgersi alle istituzioni e agli or-•gani dell’Unione in una delle lingue ufficiali e di ricevere una risposta nella stessa linguail diritto di presentare petizioni al Parlamento •europeo.

IL DIRITTO DI RIVOLGERSI ALLE ISTITU-ZIONI E AGLI ORGANI DELL’UNIONE IN UNA DELLE LINGUE DEL TRATTATO E DI RICEVERE UNA RISPOSTA NELLA STESSA LINGUA

Che cos’èÈ il diritto che abbatte l’ostacolo della incomuni-cabilità dovuta all’uso di lingue non conosciute da tutti i cittadini e rafforza il legame tra il cittadino e l’Unione.Ad esempio, ogni cittadino può contattare il Par-

lamento europeo, il quale risponderà alle domande poste all’indirizzo www.europarl.europa.eu: al per-corso Il Parlamento - La Posta del cittadino è attiva una casella di posta elettronica a disposizione dei cittadini per porre domande, chiedere informazio-ni e presentare proposte. È necessario che le que-stioni formulate siano inerenti a settori di attività dell’Unione europea. I tempi di risposta sono ragio-nevoli e, se l’argomento della domanda è comples-so, viene trasmessa una risposta provvisoria.

Chi ne è titolareOgni cittadino dell’Unione europea.

Le istituzioni e gli organi europei a cui rivolgersiIl cittadino può esercitare tale diritto nei confronti del Parlamento, del Consiglio, della Commissione, della Corte di giustizia, della Corte dei conti e del Mediatore.

DIRITTO DI PRESENTARE PETIZIONI AL PARLAMENTO EUROPEO

Che cos’èÈ il diritto di presentare un documento al Parlamen-to europeo per sollecitare una sua azione su una ma-teria che rientra nel campo di attività dell’Unione europea.

IL DIRITTO DI PARTECIPAZIONE

Page 9: 2001 - 2011 Il decennio

9

IL DIRITTO DI PARTECIPAZIONECITTADINANZA EUROPEA

La petizione può consistere in una denuncia, in un reclamo, in un invito o in una richiesta e può riferirsi a questioni di interesse pubblico o privato.

Chi ne è titolarequalsiasi cittadino dell’unione• qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o • abbia la sede sociale in uno Stato membro.

La petizione può essere presentata individualmente o in associazione con altri cittadini o persone.

Come si esercitaÈ possibile presentare la petizione - redatta in modo chiaro, leggibile e completa di tutte le informazioni necessarie - per posta o on-line mediante formulario elettronico. Nel caso in cui il firmatario desideri che il suo nome non sia reso noto o che la petizione venga trattata in via confidenzia¬le, deve indicarlo in modo chiaro ed esplicito nella petizione.

Invio postaleLa petizione deve:

contenere nome, nazionalità e indirizzo permanente • del firmatario. Nelle petizioni collettive è necessario almeno il nome, la nazionalità e l’indirizzo permanente del primo firmatarioessere firmata• essere corredata degli eventuali allegati•

essere inviata all’indirizzo “European Parliament - The • President of the European Parliament - Rue Wiertz - b-1047 brussels”.

Invio on-lineLa petizione deve essere redatta sul modulo elettronico disponibile all’interno del sito del Parlamento europeo www.europarl.europa.eu al seguente percorso: Il Parlamento - Petizioni - Modulo per la presentazione di una petizione online.

Page 10: 2001 - 2011 Il decennio

10

POLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Le vacanze estive sono volte al termine e se gli adulti tornano lentamente ai loro posti di lavoro, bambini e

ragazzi sono tornati, contenti o no, di nuovo sui banchi di scuola, pronti per un altro anno scolastico, fatto di compiti a casa, interrogazioni, compiti in classe, note sul registro e scherzi tra compagni.L’8 settembre scorso si è celebrata la “Giornata internazionale dell’alfabetizzazione”, istituita dall’unesco per la prima volta nel 1967 per “sottolineare quanto educazione e istruzione siano fondamentali per il progresso dei popoli in ogni parte del mondo”. Preoccupazione la cui intensità, purtroppo, non è ancora mitigata.“Literacy for peace” (Alfabetizzazione per la pace) è stato il tema della XVIII Giornata internazionale per l’alfabetizzazione 2011. Interessante e significativo è stato anche il disegno scelto per promuovere questa importantissima iniziativa: una colomba che tiene nel becco una matita come messaggio di Pace invece che il consueto ramoscello d’ulivo.Questa immagine ha una grande forza espressiva se si pensa alle relazioni fra Istruzione e Pace che sono molte e importanti.Non può esserci infatti una Pace duratura dove non c’è giustizia e non può esserci giustizia lì dove i diritti fondamentali della persona, come quello all’istruzione, vengono negati e disattesi. E questo perché il diritto all’istruzione è ”pilastro portante” di tanti altri diritti: salute, lavoro, benessere, possibilità di partecipazione politica.L’essere senza cultura, scriveva Rita De Angelis, degenera in povertà, sfruttamento, ingiustizie, nascita di odio razziale, divisioni etniche e guerre, causando la fame e

l’insorgere di numerose malattie che portano milioni di esseri umani fino alla morte. Per capirne di più basti pensare a tutte le donne asiatiche che non sanno né leggere, né scrivere. In Asia in particolare viene negato il diritto all’istruzione e quindi ogni opportunità di crescita culturale e sviluppo.Seguendo gli ultimi dati disponibili (2009), per l’occasione, l’organizzazione onu per l’educazione, la Scienza e la Cultura rammenta ancora una volta alla comunità internazionale lo stato di alfabetizzazione e apprendimento degli adulti a livello globale:“Nonostante il notevole e diversificato impegno, l’alfabetizzazione rimane un obiettivo non ancora raggiunto: nel mondo circa 793 milioni di adulti – uno su sei – non sono ancora alfabetizzati; la maggior parte di questi sono donne e, in molti Paesi, i picchi di analfabetismo femminile superano l’85%. Alle cifre riguardanti gli analfabeti adulti, vanno aggiunti i 67 milioni di bambini in età di scuola primaria e 72 milioni di adolescenti in età di scuola secondaria di primo grado che non ricevono un’istruzione e molti di più la frequentano con irregolarità o conoscono il fenomeno del drop out, ovvero l’abbandono”. Per tutti loro si prepara quasi automaticamente un futuro di sfruttamento e abusi.Purtroppo più che di un rischio si tratta ormai di una certezza. Perché oltre le cifre ufficiali, che già sono tutt’altro che rassicuranti, la realtà è ben più drammatica se si tiene conto che la stima dei bambini che alla nascita non vengono registrati all’anagrafe è di 51 milioni. Questi “bambini invisibili” sono un terzo di quelli che nascono ogni anno, due terzi nell’Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana.

Il diritto all’ Istruzione

Senza istruzione nessun svil uppo duraturo e’ possibile!

Page 11: 2001 - 2011 Il decennio

11

POLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Il diritto all’ IstruzioneMolti di loro resteranno adulti invisibili, molti altri adulti non lo diventeranno mai.Il sogno di sconfiggere l’analfabetismo continua a spostarsi di anno in anno sempre più in avanti e la situazione non cambierà soprattutto se si continua ad aumentare gli investimenti per gli armamenti e a ridurre quelli per l’istruzione.Tra il 1999 e il 2008, 35 Paesi sono stati teatro di conflitti armati, di cui 15 nell’Africa sub-sahariana. Dalle ultime statistiche aggiornate ad oggi nel mondo sono in corso conflitti più o meno estesi in 31 Paesi diversi.Dal rapporto del SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute) emerge che le spese militari nel mondo, nel solo 2010 siano state di 1.630 miliardi di dollari. Nel nostro Paese a questa voce di spesa vengono destinati 24 miliardi di euro ogni anno.Cifre che fanno riflettere perché sappiamo che oltre a ridurre gli investimenti in Istruzione nei Paesi del Sud del mondo queste scelte stanno causando continui tagli dei fondi destinati alla scuola anche da noi.Certo, si può leggere una critica velata alle scelte politiche del nostro Paese, ma non solo. In generale si vuole ricordare a tutta la società, a governi e istituzioni che si occupano dell’istruzione in particolare, che raggiungere l’alfabetizzazione universale esige maggiori sforzi e volontà politica, perché non si tratta solo di assicurare un processo educativo per tutti, ma di uno strumento

per lottare contro la povertà, garantire l’inclusione e la mobilità sociale, lo sradicamento del lavoro minorile e lo sfruttamento dei più piccoli.“Garantire l’Educazione primaria universale” è il secondo degli “obiettivi del Millennio” fissati per il 2015. Ma sarebbe più appropriato dire era, date le cifre attuali che testimoniano come il traguardo non sarà raggiunto nei tempi fissati ma anzi, il percorso sarà ancora lungo. Molto c’è da fare in quest’ambito, se si pensa che solamente il 2% delle donazioni di beneficenza viene versato per progetti di alfabetizzazione e che, in un tempo di crisi come questo, anche il poco che riusciamo a fare, grazie alla generosità della gente, rischia di scomparire.E’ più facile che le persone si attivino per finanziare progetti sanitari, alimentari.L’istruzione resta “trascurata”, nel campo degli aiuti, ma senza rispondere a questa “emergenza” lenecessità di ogni tipo continueranno ad affliggere il nostro Mondo.Inoltre non basta garantire il diritto alla scuola ma serve assicurare un’istruzione di qualità che rende le persone consapevoli dei loro diritti e di rispettare quelli degli altri, capaci di utilizzare al meglio le risorse naturali e umane, di salvaguardare la propria salute, di svolgere con competenza il proprio lavoro, capaci di vivere la storia da protagonisti.

di Giulia Ferri

“I semi di oggisonoifiorididomani”. E così è: i Bambini di oggi sono gli uomini di domani, sono tutte le generazioni future.

Senza istruzione nessun svil uppo duraturo e’ possibile!

Page 12: 2001 - 2011 Il decennio

12

POLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”Consegna dei contratti

ProgettoQu.A.Li.T. TOUR

Page 13: 2001 - 2011 Il decennio

13

POLITICHE GIOVANILIPOLITICHE DELL’ISTRUZIONECITTADINANZA EUROPEAPOLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”La Formazione

Page 14: 2001 - 2011 Il decennio

14

POLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”Bordeaux

Page 15: 2001 - 2011 Il decennio

15

POLITICHE GIOVANILIPOLITICHE DELL’ISTRUZIONECITTADINANZA EUROPEAPOLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”Dublino

Page 16: 2001 - 2011 Il decennio

POLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”Lipsia

Page 17: 2001 - 2011 Il decennio

17

POLITICHE GIOVANILIPOLITICHE DELL’ISTRUZIONECITTADINANZA EUROPEAPOLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”Madrid

Page 18: 2001 - 2011 Il decennio

18

POLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”Malta

Page 19: 2001 - 2011 Il decennio

POLITICHE GIOVANILIPOLITICHE DELL’ISTRUZIONECITTADINANZA EUROPEAPOLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Momenti del “Leonardo”Portsmouth & Tunbridge

Page 20: 2001 - 2011 Il decennio

20

L’ISTRUZIONE DEGLI ALTRI

La Romania è un paese dell’est Europa che continuamente combatte con problemi senza fine di

una storia tormentata, di un presente precario e di un futuro incerto. Vivere in questo paese significa essere abituati ad una sensazione bizzarra che non può essere definita chiaramente, diventando una combinazione ossimorica di amore incondizionato ed empio odio, di appassionata speranza e dolorosa frustrazione. E’ stato chiamato” il bel paese dei contrasti”, ed infatti è una combinazione di estremi che si può vedere e sentire ad ogni passo.L’impatto degli effetti del post-comunismo nella politica della Romania e, peggio, nella mentalità dei suoi abitanti può essere fortemente sentito a diversi livelli di organizzazione. Perciò, l’educazione non poteva non esserne influenzata, anche dopo 22 anni di democrazia. Il sistema educativo, in un paese che è stato sotto il comunismo per più di 40 anni e che è ancora popolato dai rappresentanti di quella ormai epoca lontana, non può ancora essere considerato il sistema moderno e efficiente di una società capitalistica. Tuttavia, i tentativi sono stati fatti e i risultati si cominciano a vedere … qua e là …Dal 1990, la riforma del sistema scolastico rumeno è in continuo cambiamento e i tentativi per trovare il meccanismo che funziona nella maggior parte dei livelli è ancora in corso. Così, parlando degli aspetti positivi e negativi di un tale sistema è come lanciare una moneta più e più volte, con una faccia che si rivolge al passato, condannando il suo fascino negativo (di quei tempi, ndt) e l’altra che guarda al futuro auspicando un migliore e più efficiente tipo di apprendimento, che dia la speranza di creare quella forza lavoro capace di sostenere un’economia in fallimento e che riesca a trovare soluzioni per un futuro migliore.Comincerò con l’enumerare gli aspetti negativi del sistema riportati dai catastrofici risultati del “bacallaureatte” exam (corrisponde al nostro esame di maturità che se superato attesta la possibilità dello studente di intraprendere gli

studi universitari, ndt) del 2011, che è stato superato dal 45% egli studenti, dimostrando il fallimento del sistema, dominato dall’indifferenza degli studenti e dalla frustrazione degli insegnanti. Questo risultato ha dimostrato anche il fatto che solo dopo l’intervento ministeriale, che ha disposto l’installazione di telecamere nelle aule di esame, minacciando (in un certo qual modo, ndt) il posto di lavoro degli insegnanti, questi hanno effettivamente cominciato a far sostenere l’esame seriamente. E i risultati hanno dimostrato che la maggior parte degli studenti e degli insegnanti sono impreparati … Ad esempio, in questo esame, alcuni studenti diciottenni hanno dimostrato di non essere capaci di leggere e scrivere correttamente e logicamente nella loro propria lingua nativa. Questo ha anche messo in luce il fatto che misure più accorte possono e devono essere prese per prevenire frodi e per promuovere l’importanza dello studio e dello spirito di competizione.Ho già detto dell’influenza del vecchio regime nel sistema scolastico odierno. Questa influenza è vista nel fatto che ci sono ancora degli insegnanti che, invece di aiutare gli studenti a ricercare le informazioni di cui hanno bisogno per lavorare autonomamente, in modo costruttivo, insistono sul far imparare a memoria e a riprodurre le informazioni date (qualche volta dettate) dall’insegnante. Inoltre, l’orario scolastico è molto impegnativo (33 ore a settimana, più the optional classes) ed è abbastanza rigoroso. Così poco a poco gli studenti cominciano a stancarsi e vedono la scuola come un luogo di “tortura”, dove devono fare i compiti e imparare nozioni che il più delle volte non comprendono nemmeno. E sfortunatamente, tra gli effetti di questo complesso di fattori c’è il fatto che molti studenti decidono di abbandonare del tutto la scuola.Moltissima teoria, troppa poca pratica è questo il male che divora le scuole rumene. Eppure, gli insegnanti, come ho già detto, non sono gli unici che dovrebbero essere biasimati per questo: (soprattutto ndt) dopo che tutti loro sono stati obbligati a seguire un programma eccessivamente

Positive and nega tive aspects of the educational syst em in Romania

Il Sistema educativo in Romania

Page 21: 2001 - 2011 Il decennio

21

L’ISTRUZIONE DEGLI ALTRI

Positive and nega tive aspects of the educational syst em in Romania

carico, così vasto che il più delle volte non riesce a dare effettivamente agli studenti la possibilità di formare ed acquisire nuove competenze. un altro “black dot”(“punto nero”, in it. “neo”ndt) nel sistema è la strategia di selezione degli insegnanti. Fino a poco tempo fa, gli insegnanti hanno dovuto sostenere un esame inerente alla loro specializzazione e poi competere per ottenere un posto in graduatoria. Il problema è che i posti disponibili sono alquanto inesistenti in città e molti insegnanti preparati hanno dovuto fare i pendolari, ogni giorno, detraendo i costi del viaggio dal loro stipendio (che non è alto se non addirittura appena sufficiente). un altro problema che deriva da questo fatto è che molti studenti (in particolare nelle zone rurali) hanno visto, ogni anno, il via vai d’insegnanti diversi, con il risultato di aver accumulato lacune nelle loro conoscenze. Si prevede che la nuova legge scolastica approvata nel 2010 possa risolvere questo problema, dando alla scuola un’autonomia tale che possa selezionare i propri dipendenti sulla base della loro comprovata competenza, allo scopo di migliorare, in generale, la qualità del sistema educativo scolastico.Per quanto riguarda gli aspetti positivi, vorrei menzionare innanzitutto quella che io considero la più interessante, soprattutto perché deriva dal vasto programma di studi degli studenti. E’ il fatto che gli studenti rumeni hanno una cultura generale impressionante. Gli studenti che si sono presi la briga di imparare, hanno un’ampia conoscenza che va dalle più piccole specie presenti in biologia, agli elementi più insignificanti della chimica e fino agli eventi più importanti della storia … E’ davvero utile? beh…Chi lo sa… un giorno alcuni di loro potrebbero partecipare a “Chi vuol essere milionario”…E quindi, un giorno potranno dimostrare le loro conoscenze…quindi, sì può essere… E’importante sottolineare il fatto che la maggior parte degli aspetti positivi che sto per elencare sono stati il risultato dell’influenza dell’unione Europea.Infatti, l’attuale realtà europea offre una serie di

documenti di riferimento che cominciano a svolgere un ruolo importante nel ripensamento, nella riorganizzazione e nell’armonizzazione della del sistema della formazione rumena sia da un punto di vista qualitativo, garantendo la crescita dei risultati positivi a lungo termine nel campo dell’ istruzione, sia per quanto riguarda la mobilità dei lavoratori e degli studenti.Pertanto, tra gli effetti positivi di queste strategie ci sono il successo delle borse di studio europee (Erasmus-Socrates, Leonardo da Vinci, Comenius, etc), la promozione dell’apprendimento delle lingue straniere e la creazione di speciali corsi intensivi e bilingue ( in cui tutte le classi, non solo quelle linguistiche, vengono insegnate le lingue straniere), la creazione di programmi e borse di studio che hanno lo scopo di incoraggiare la formazione continua degli insegnanti e lo sviluppo di uno stile più moderno di insegnamento, l’introduzione di laboratori di informatica in tutte le scuole (comprese quelle situate in remote aree rurali) e la promozione delle competenze informatiche, l’introduzione di un nuovo computer-assisted…E poiché stiamo parlando della Romania, un paese che è noto per i suoi problemi riguardanti le minoranze etniche (soprattutto zingari) è importante sottolineare il fatto che dei tentativi sono stati fatti per integrare i bambini zingari nelle scuole per garantire loro tutte le migliori condizioni per laurearsi ed essere integrati nella società (libri gratuiti e notebook, esentasse i posti nelle università, ecc.) C’è anche la “Second Chance”, il programma che mira a reintegrare nel sistema educativo coloro hanno lasciato la scuola troppo presto.Tutto sommato, gli insegnanti e i leader politici allo stesso modo stanno iniziando a capire l’importanza di allineare le caratteristiche del sistema educativo rumeno con le esigenze dell’intera società dell’unione europea basata sulla conoscenza. E così, passo dopo passo, gli aspetti positivi stanno iniziando a mettersi in evidenza e speriamo che per quelli negativi si trovi una soluzione definitiva.

dal nostro inviato

Raluca Bogdan, English teacher

Page 22: 2001 - 2011 Il decennio

22

PARte IL tRuck ItIneRAnte SuL voLontARIAto

vo L o n tA R I c h e c A M b I A n o I L M o n d o

di Riccardo Valentini (fonte: http://http://www.agenziagiovani.it)

In occasione dell’Anno Europeo del Volontariato l’Agenzia Nazionale per i Giovani insieme al

Ministro della Gioventù e con la collaborazione del Forum Nazionale dei Giovani e il Ministero del Lavoro, promuove il Truck itinerante del Volontariato: Volontari che cambiano il mondo, finalizzato a promuovere il Volontariato in ogni sua forma e la partecipazione attiva dei giovani.Il Truck, che è partito il 24 settembre da Catania e girerà tutta l’Italia, sarà un veicolo per trasmettere i nostri principali obiettivi: promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva dei giovani; sviluppare la solidarietà; promuovere la tolleranza tra i giovani; favorire la conoscenza, la comprensione e l’integrazione culturale tra i giovani di paesi diversi.Sarà inoltre uno strumento dove potrete sicuramente venire a conoscenza di novità importanti ed interessanti legate al mondo giovanile, attraverso attività di intrattenimento, informazione, confronto

con gli operatori del settore e distribuzione di materiale informativo del Ministro della Gioventù e del Ministero del Lavoro.un’occasione per condividere esperienze, conoscere, informarsi ulteriormente, socializzare e fare rete con altri operatori giovanili del settore al fine di intensificare e migliorare le misure tese a valorizzare il volontariato in Europa e la partecipazione attiva dei giovani.Potete trovare maggiori informazioni su facebook alla pagina “ Gioventù in Movimento” ad esso dedicata, su Twitter (@gioventuinmov) e su Foursquare, create appositamente.Vuoi dare il tuo contributo durante la tappa nella tua regione? Il 10 ottobre il Truk è a L’Aquila. Per partecipare Scarica il form al seguente link h t tp : / /www.agenziag iovani . i t /media /35616/gioventuinmovimento_scheda%20tecnica.docx e invialo a [email protected]

POLITICHE GIOVANILI

Page 23: 2001 - 2011 Il decennio

23

POLITICHE GIOVANILI

Page 24: 2001 - 2011 Il decennio

24

ARTE E CULTURA

Anche quest’anno, il 68esimo, si è conclusa la Mostra Internazionale del cinema di Venezia. Il Leone d’oro

è andato a Faust del regista russo Aleksandr Sokurov. La giuria, ha dichiarato Marco Muller, «ha scelto il cinema degli antipodi». La Mostra ha messo in lizza quest’anno opere formalmente diversissime e tutte di altissima qualità, la squadra guidata da Darren Aronofsky ha fatto il contrario di quello che ci si aspettava. ovvero, invece di premiare i film che vanno in direzione del pubblico, ha preferito attribuire riconoscimenti alle opere più complesse e temerarie del concorso. Non è la prima volta che a Venezia “il contenitore mostra” viene scavalcato dai giudici nell’assegnazione del Leone d’oro ma quest’anno, ad un concorso glamour pieno di autori noti e attori strepitosi si è preferito un “verdetto intellettuale, severo, qualcuno direbbe perfino punitivo” scrive La Stampa all’indomani della premiazione della pellicola del regista russo. Il Programma MEDIA anche quest’anno era presente con 15 film finanziati, selezionati nelle differenti sezioni del Festival e con una serie di iniziative organizzate grazie ai consueti Media corner allestiti tra gli stand della mostra. Tra le pellicole finanziate: A Dangerous Method di David Cronemberg e Carnage di Roman Polanski entrambi tra i favoriti ma rimasti completamente a secco di premi. Si accontenta della coppa Volpi, assegnata a Michael Fassbender come miglior

attore, Shame il film diretto Steve McQueen, anche questo distribuito con i fondi Media. ll riconoscimento per l’Italia è arrivato con Terraferma di Emanuele Crialese a cui è stato assegnato uno dei tre allori più ambiti della Mostra, il Premio Speciale della Giuria. Migliore opera prima: Là-bas, di Guido Lombardi. I due film hanno un soggetto comune: gli immigrati. Il film di Crialese racconta l’esodo dei disperati in fuga dal Nord Africa, visto con gli occhi dei pescatori siciliani mentre il film di Lombardi si concentra sulle drammatiche storie degli immigrati in rivolta a Castelvolturno, nel 2008.

68esimo anno della Mostra Inter nazionale del cinema di veneziadi Carla Di Diomede

Page 25: 2001 - 2011 Il decennio

25

ARTE E CULTURA

68esimo anno della Mostra Inter nazionale del cinema di veneziaIlvo Diamanti su Repubblica conta oltre una decina di pellicole incentrate sul tema dell’immigrazione tra quelle presentate quest’anno a Venezia. Cose dell’altro mondo di Francesco Patierno, che ipotizza la (disastrosa) scomparsa degli immigrati in una zona del Nordest. E ancora: Storie di schiavitù di barbara Cupisti, Io sono Li, di Andrea Segre (fra gli interpreti: Marco Paolini), Villaggio di Cartone, scritto e diretto da un maestro: Ermanno olmi. Fino a L’ultimo terrestre, di Gipi, che narra dell’arrivo degli alieni fra noi. Dove gli alieni sono “gli altri, che evidenziano la nostra vulnerabilità. Il nostro sentimento di perifericità”. Non è stata solo la critica nostrana a notare questa insolita tendenza del cinema italiano vista in quest’ultima edizione della mostra e tra i documentari e pellicole italiane prodotte negli ultimi anni. Il quotidiano francese Le Monde parla di un “nuovo genere” in un articolo dal titolo “L’immigrato, vedette americana della Mostra di Venezia”. Vi rimando sul sito di Repubblica per l’interessante lettura della nostra cultura e delle nostra politica che Diamanti da partendo dal nostro cinema; il quale si sforza, con pochi fondi, di dire qualcosa di alternativo o semplicemente di dire, là dove si tace, dopo il ciarlare da campagna elettorale; dove ci si gira dall’altra parte o, semplicemente, si taglia corto definendo il film di Crialese, “…la tipica tiritera sull’immigrazione”, come mi è capitato di sentire, nulla di più di chiacchiere da caffè certo, ma di un pubblico che prova a mascherare con un colto cinismo proprio

l’ignoranza che rende invece fondamentale questo nuovo corso del cinema italiano.

Page 26: 2001 - 2011 Il decennio

26

SPORT

Finalmente ce l‘ha fatta: Atri è stata proclamata co-mune europeo dello sport 2010. L’antica città ducale

infatti ha superato a pieni voti l’esame per il riconosci-mento di questo titolo con più di 90\100. Come ha già detto l’assessore dello sport di Atri umberto Italiani è un evento storico e di fondamentale importanza per la pic-cola città d’arte; infatti con la proclamazione europea a comune dello sport si è raggiunto un traguardo straordi-nario. Non a caso, Atri è un piccolo borgo che offre nu-merose strutture ed opportunità sportive: gli amanti del calcio per esempio possono recarsi in appositi campetti dove possono giocare una movimentata partita con gli amici, invece gli amanti del relax possono per esempio recarsi alla piscina comunale dove, tra una sguazzata e l’altra possono godersi attimi di svago e comfort; inoltre la città presenta anche differenti organizzazioni sporti-ve come palestre ben attrezzate, ben tre scuole di danza, campi da tennis, pallavolo, baseball e innumerevoli strut-ture per praticare altri sport, dai più comuni a quelli più sofisticati. Non di minor importanza è l’ Università dello Sport che ha sede ad Atri, la quale ha contribuito positi-vamente per l’esito della candidatura. un‘altra notizia di fondamentale importanza che ci è giunta dall’assessore Italiani è che tra non molto, per la prima volta, assieme alle altre associazioni, preparerà il Cartellone Annuale Sportivo, ricco di eventi, manifestazioni, meeting, semi-nari, in cui tutti gli sport della regione saranno al centro

dell’attenzione e saranno uniti tra loro da uno stretto le-game. La cerimonia ufficiale che premierà la città di Atri come Comune Europeo dello Sport si terrà il 30 novem-bre a bruxelles; nel frattempo però, nel tempo libero, perché non dedicarsi a delle sane attività sportive???

ATRI: COMUNE EUROPEO DELLO SPORT

di Laura Marinucci e Valeria Passamonti

Page 27: 2001 - 2011 Il decennio

27

SPORT

Estate 2011, tempi di mondiali. Nelle discipline olim-piche per eccellenza, il nuoto e l’atletica leggera,

l’anno che precede i Giochi olimpici ha sempre una valenza enorme per tastare la condizione generale delle squadre che l’anno venturo si daranno battaglia a Lon-dra. E se è da considerare che una manifestazione olimpica non si può plasmare nel giro di un solo anno, ma richiede una programmazione pluriennale pianificata minuziosamente dalle federazioni delle varie discipline, è anche vero che con 12 mesi di tempo sono comunque eseguibili delle variazioni che, anche se piccole, possono rivelarsi determinanti. Nel mese di luglio a Shanghai, si sono tenuti i XIV Campionati Mondiali di nuoto e delle altre discipline acquatiche che si sono rivelati assolutamente positivi per i colori azzurri. Infatti l’Italia ha messo a referto 9 medaglie (3 ori, 4 argenti e 2 bronzi) delle quali ben 6 (3 d’oro e 3 d’argento) da discipline olimpiche, ossia di più delle medaglie ottenute nelle ultime due olimpiadi messe assieme nelle specialità dell’acqua (3 ad Atene e 2 a Pechino). Naturalmente il fiore all’occhiello dell’Italnuoto è stata ancora lei: Federica Pellegrini. La campionessa veneziana si è confermata regina sia nei 200 che nei 400 stile libero, e sembra che abbia finalmente ottenuto la tranquillità e la forza psicologica per domare anche le olimpiadi dove nonostante 1 oro e 1 argento conquistati ha avuto sempre diverse difficoltà legate proprio all’ansia di dover ottenere per forza la vittoria. Sempre in vasca sono venute fuori due belle realtà, quelle di Fabio Scozzoli, doppio argento nei 50 e 100 rana, che sogna un futuro da nuovo Fioravanti, e del “velocista” Luca Dotto, secondo nei 50 stile libero. Togliendo per un attimo lo sguardo dall’Italia, questo mondiale ha dimostrato che Phelps non è più il dominatore assoluto, dato che dopo averlo battuto nei 200 stile libero e nei 200 misti con tanto di record mondiale, il connazionale Ryan Lochte è più che pronto a dargli battaglia per lo scettro di re della piscina. Da segnalare inoltre la nascita di due nuovi fenomeni mondiali come l’australiano Magnussen trionfatore nei 100 stile e il cinese Sun Yang che ha fatto letteralmente impazzire Shanghai ottenendo quel record mondiale nei 1500 stile libero che è rimasto inviolato per ben dieci anni. uscendo dalla vasca a corsie, le soddisfazioni azzurre non finiscono. Nei tuffi di dominio cinese exploit di Tania Cagnotto, che pur dovendo gareggiare con un tutore ad un polso per via di un incidente, ha vinto un bronzo nel trampolino da 1 metro che però non ci sarà ai Giochi. Mentre la pallanuoto italiana pare essere come risorta dalle proprie ceneri. Se il quarto posto delle ragazze del Setterosa è comunque più che buono, é fantastico invece il trionfo del Settebello che con Sandro Campagna in panchina ha ritrovato una

nuova linfa, demolendo le grandi potenze dell’Est che rispondono ai nomi di Croazia, Serbia e ungheria.Tutta di un’altra salsa si è rivelata la rassegna iridata di Atletica che si è svolta sempre in Asia, ma a Daegu, in Corea del Sud. Il momento clou dell’intera manifestazione coincide con domenica 28 agosto alle ore 20.00 locali circa, quando uno spavaldo (forse troppo stavolta) usain bolt, una sorta di divinità dell’atletica mondiale, si è scoperto umano e peccatore anticipando lo start del giudice di gara e venendo mestamente squalificato per falsa partenza. La colpa di questo errore è stata attribuita in modo molto scaramantico al Daily Program, il giornalino riepilogativo degli orari delle gare del giorno, la cui maledizione ha colpito molte star riportate sulla sua copertina, dall’astista russa Yelena Isinbayeva alla saltatrice cubana Yargelis Savigne, passando per Robles negli ostacoli e Hooker nell’asta maschile. Non c’è sicuramente bisogno di una maledizione invece per l’atletica azzurra, che per contro del momento nero in cui versa paradossalmente riesce a migliorare il bottino dei precedenti Mondiali a berlino di 0 medaglie. un bronzo lo porta Antonietta Di Martino che ancora una volta supera tutte le avversità che si trova di fronte: dagli almeno 20 centimetri di altezza di gap che paga alle avversarie a continui contrattempi fisici che gli impediscono di prepararsi serenamente per le grandi manifestazioni internazionali. buon risultato anche per la staffetta 4x100 uomini giunta quinta e che se in finale avesse ripetuto il tempo delle batterie sarebbe salita sul podio e per Elisa Rigando che nella marcia femminile è quarta dopo essere tornata da poco dalla pausa dovuta alla maternità. Piuttosto deludente il resto della spedizione italiana, che attende ansiosamente il ritorno in forma del marciatore Alex Schwazer reduce da un infortunio, e la guarigione di Howe, perché se si vuole almeno eguagliare lo score di 27 medaglie vinte a Pechino 2008, non è solo necessaria una gran condizione dei nuotatori, ma serve anche una grande prestazione dagli uomini e dalle donne della disciplina regina dello sport.

Ottimi risultati dai mondiali di nuoto grazie alla certezza Pellegrini e alla strepitosa rinascita del Settebello di pallanuoto. Ancora difficoltà nell’atletica dove l’eterna Di Martino ci salva dalla figuraccia bis.

ITALIA, LUCI ED OMBRE NELL’ESTATE PREOLIMPICAdi Alberto Di Nicola

Page 28: 2001 - 2011 Il decennio

28

TRADIZIONI E CUCINA IN EUROPA

GastronoMik di Francesca Michelucci

Fish and Chips

PreparazionePer realizzare la pastella sciogliete il lievito di birra in 3 cucchiai di latte tiepido e lasciatelo riposare una decina di minuti al caldo. Mettete poi tutti gli altri ingredienti in una ciotola abbastanza capiente: il resto del latte a temperatura ambiente, la farina bianca, il fioretto di mais, un pizzico di peperoncino, un rosso d’uovo e una punta di lievito in polvere. Con una frusta, miscelate per bene gli ingredienti, quindi aggiungete per ultimo il lievito di birra disciolto nel latte e mezzo cucchiaino di sale. Coprite il recipiente con un panno e lasciate fermentare la pastella per 1 ora e mezza in un ambiente caldo e senza correnti d’aria. Nel frattempo preparate la purea di piselli, sciogliendo in un tegame il burro, e facendo appassire lo scalogno tritato per qualche istante; unite poi i piselli e le foglioline di menta, un po’ di brodo vegetale e fate stufare per 10-15 minuti. Togliete i piselli dal fuoco, tenetene da parte un paio di cucchiai e frullate i restanti; aggiustate di sale e poi con un mestolo di legno incorporate alla purea i piselli messi da parte. Preparate ora le patate: lavatele, sbucciatele e tagliatele per il lungo, in modo da ottenere delle strisce piuttosto grosse dello spessore di circa 1-1,5 cm, poi sciacquatele per bene sotto l’acqua corrente per togliere l’amido in superficie e asciugatele perfettamente. Riscaldate l’olio a 130/140 (aiutatevi controllando il termostato della vostra friggitrice)

gradi e friggete le patate poche per volta per circa 4 o 5 minuti; questa prima frittura a bassa temperatura serve per cuocere l’interno delle patate ma non deve renderle croccanti all’esterno. Toglietele dall’olio e mettetele ad asciugare su un foglio di carta assorbente.Alzate ora la temperatura dell’olio a circa 180 gradi. Nel frattempo tagliate il pesce a rettangoli di circa 8/10 cm per 4 cm, togliete le eventuali lische e mettete questi pezzi di merluzzo a bagno nella pastella, che nel frattempo avrà cominciato a fermentare; lasciateli qualche istante a mollo, poi scolatene un pezzo alla volta e gettateli nell’olio bollente pochi per volta (2-3 pezzi) per evitare che si attacchino l’un l’altro.Quando la pastella avrà raggiunto un colorito bruno sarà il momento di toglierli dall’olio: non prolungate troppo la cottura, poiché se il pesce friggerà prolungatamente, diventerà troppo secco.In ultimo, friggete per la seconda volta le patate, sempre poche alla volta, nello stesso olio usato per la cottura del pesce, finchè non saranno ben dorate e croccanti.Servite fish and chips ben caldo accompagnando il piatto con la caratteristica purea di piselli alla menta. Volendo, potete friggere i filetti di merluzzo interi, senza tagliarli a pezzettini: in questo caso procuratevene uno per ogni commensale.

Il Fish and chips (pesce e patatine) è il piatto nazionale Inglese per antonomasia e la ricetta anglosassone più conosciuta nel mondo: il pesce, in genere merluzzo, viene immerso in una pastella molto densa e successivamente fritto; viene servito con l’accompagnamento di patate fritte, e da una purea di piselli aromatizzata alla menta, chiamata Mushy Peas.

800gr di filetto di merluzzo (i tranci devono essere piuttosto spessi)800gr di patate tipo steak (lunghe e spesse)

Per la pastella:80 gr Farina bianca 80 gr Farina di mais (fioretto) 300 ml Latte Lievito in polvereLievito di birra½ cucchiaino di sale

un pizzico di peperoncino1 uovo

Per il Mushy Peas:100 ml circa di brodo vegetale 30 gr burro 8 foglioline di menta fresca Piselli surgelati 500 grSale q.b.1 Scalogno

InGRedIentI

Page 29: 2001 - 2011 Il decennio

29

PAROLE D’EUROPA

Stati membri:i paesi facenti parte di un’organizzazione internazionale ne sono gli “Stati membri”, termine che si usa spesso anche per indicare i governi di questi paesi. Dal 1° gennaio 2007 gli Stati membri dell’unione europea sono: Austria, belgio, bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Spagna, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi bassi, Polonia, Portogallo, Regno unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e ungheria. Per conoscere l’anno in cui hanno aderito all’uE.

Strasburgo:a Strasburgo, città francese vicina al confine con la Germania, si svolgono per una settimana al mese le sessioni plenarie del Parlamento europeo. La città ospita anche la Corte europea dei diritti dell’uomo e il Consiglio d’Europa che non sono istituzioni dell’uE. Il termine “Strasburgo” è talvolta utilizzato dai media per indicare l’una o l’altra di tali istituzioni.

Sussidiarietà:il “principio di sussidiarietà” implica che le decisioni dell’uE devono essere prese il più possibile a contatto con i cittadini. In altre parole, l’unione prende iniziative (tranne che nei settori in cui è l’unica responsabile) solo se la sua azione è più efficace di quella presa a livello nazionale, regionale o locale.

transnazionale:questo termine viene spesso utilizzato per indicare la collaborazione tra imprese o organizzazioni che hanno sede in Stati membri diversi. uno degli obiettivi dell’uE consiste per l’appunto nell’incoraggiare la collaborazione “transnazionale” (o “transfrontaliera”).

trasparenza:il termine “trasparenza” è spesso utilizzato per indicare l’apertura che contraddistingue le attività delle istituzioni dell’uE, che si sono impegnate ad agire con la massima chiarezza prendendo misure per migliorare l’accesso del pubblico alle informazioni e per realizzare documenti più chiari e leggibili. Ciò riguarda anche la redazione delle leggi e, in ultimo, di un Trattato di riforma unico, più breve e più semplice.

trattato di Lisbona: è il trattato dell’unione europea attualmente in vigore. Il

trattato è stato firmato il 13 dicembre 2007 a Lisbona, in Portogallo, che in quel periodo presiedeva il Consiglio dell’uE. Esso è entrato in vigore il 1º dicembre 2009. In sostanza, il trattato di Lisbona consiste in una serie di modifiche apportate agli articoli del trattato precedente. Per leggere il trattato dell’uE occorre leggere i “trattati consolidati”, ovvero un testo che contiene le norme vigenti in questo momento, a prescindere da come siano cambiate rispetto alla versione precedente. “Trattati” è usato al plurale perché le norme contenute nel trattato di Lisbona sono divise in due parti: il “trattato sull’unione europea”, che contiene i principi in generale, e il “trattato sul funzionamento dell’unione europea”, che contiene maggiori dettagli sul suo funzionamento.

unanimità:Nel prendere decisioni su alcune questioni, il Consiglio dell’unione europea deve trovarsi in una posizione di accordo unanime: tutti i paesi devono cioè essere d’accordo. Il veto anche di un solo paese bloccherebbe la decisione, il che renderebbe molto difficile garantire il funzionamento di un’unione europea di 27 paesi. La regola dell’unanimità si applica pertanto soltanto in settori particolarmente delicati, come asilo, fiscalità e politica estera e di sicurezza comune. Per la stragrande maggioranza dei settori, le decisioni vengono ora prese con “voto a maggioranza qualificata”. Per saperne di più, consultare il glossario.

vertice:le riunioni del “Consiglio europeo” sono spesso denominate “vertici” europei (o dell’uE) perché vi si incontrano i capi di Stato e di governo dell’uE. Alcuni paesi sono rappresentati dal presidente del Consiglio (o primo ministro), altri dal presidente della Repubblica, altri ancora da entrambi. Tutto dipende dal ruolo che la Costituzione di ciascun paese assegna alle più alte cariche dello Stato.

Il gergo comunitariodi Francesca Michelucci (fonte: http://europa.eu)

Il personale delle istituzioni europee e i media che si occupano delle attività dell’uE utilizzano spesso il cosiddetto “gergo europeo”, ovvero parole ed espressioni comprensibili soltanto a loro. Il gergo europeo può causare confusione nei comuni cittadini. Per questo motivo abbiamo deciso di riportare sulla nostra rivista la guida alla comprensione del gergo europeo presente sul sito ufficiale dell’UE. In questo numero partiamo da “Stati membri”e arriviamo fino a “Vertice”.

Page 30: 2001 - 2011 Il decennio

30

OCCUPAZIONE E POLITICA SOCIALE

concoRSI coLLeGAtI ALLe InIzIAtIve ue

concorso “Juvenes translatores” per giovani traduttoriIl concorso è rivolto alle scuole secondarie superiori le quali possono iscrivere i propri allievi al noto concorso annuale dell’uE “Juvenes translatores”. Il concorso, giunto ora alla sua quinta edizione, si terrà contemporaneamente in tutte le scuole scelte, il 24 novembre. Esso è aperto agli alunni nati nel 1994 e vi possono partecipare più di 750 scuole. Gli alunni tradurranno un testo di 1 pagina a loro scelta tra le 506 possibili combinazioni linguistiche delle 23 lingue ufficiali dell’uE. Quest’anno, il tema dei testi da tradurre sarà il volontariato, proprio per celebrare l’anno europeo del volontariato. Traduttori della Commissione europea assegneranno alle traduzioni un voto e sceglieranno un vincitore per ciascun paese. Nel marzo 2012 tutti i vincitori saranno invitati a bruxelles per la consegna dei premi.Scadenza per le iscrizioni: 20 ottobre.Per partecipare http://ec.europa.eu/translatores/index_it.htm concorso “diritti a colori”: disegna i tuoi dirittiLa Fondazione Malagutti onlus, con il Patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, lancia il Concorso Internazionale di disegno “Diritti a Colori”.“DIRITTIACoLoRI” promuove i diritti dei minori, creando momenti di ascolto e confronto con il mondo dei bambini in cui la loro dignità e il loro modo di essere siano sempre rispettati. Questa edizione vuole ricordare i Diritti che contrastano il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati (artt.38 e 39 della Convenzione sui Diritti dell’infanzia).Requisiti di partecipazione: bambini dai 3 ai 14 anni.Scadenza: 31 ottobre 2011 per le regioni Abruzzo, Lazio, Sardegna, Molise, Campania, Puglia, basilicata, Calabria, Sicilia. Per partecipare: http://www.dirittiacolori.it/

boRSe dI StudIo, MASteR, coRSI, tIRocInI

tirocini per traduttori al Parlamento europeoI tirocini possono essere retribuiti o non retribuitiI tirocini retribuiti per traduttori sono riservati ai titolari di un diploma universitario di laurea o di un diploma equipollente e hanno l’obiettivo di consentire loro di completare le conoscenze che hanno acquisito nel corso dei loro studi e di prendere dimestichezza con l’attività dell’unione europea ed in particolare del Parlamento europeo.I tirocini NoN retribuiti sono riservati in via prioritaria

ai giovani che debbano compiere un tirocinio nel quadro del loro curriculum formativo.Durata: 4/5 mesi. La candidatura va presentata on-line dal 15 settembre al 15 novembre. Per candidarsi: http://www.europarl.europa.eu/parliament/public/staticDisplay.do?language=IT&id=147

tirocini presso la commissione europeaLa Commissione organizza due tirocini l’anno per laureati presso le Direzioni Generali e i servizi che la compongono. Requisiti:Cittadinanza di uno Stato membro dell’uE o di uno dei Paesi candidati (un numero limitato di posti è riservato ai cittadini dei paesi terzi);Diploma di laurea (è sufficiente la laurea breve);I candidati degli Stati membri devono possedere una conoscenza approfondita di almeno due lingue comunitarie, di cui una delle lingue di lavoro della Commissione europea (tedesco, inglese o francese);I candidati dei paesi terzi devono possedere una conoscenza approfondita di almeno una lingua di lavoro della Commissione europea (tedesco, inglese o francese).Durata: Da tre a cinque mesi, Modalità di partecipazione: Le candidature devono essere compilate su un apposito formulario on-line a cui è assegnato un numero. Le candidature compilate correttamente devono essere successivamente stampate, firmate, datate e inviate, allegando i necessari documenti giustificativi.Termine ultimo per la presentazione delle candidature:15 febbraio per i tirocini che iniziano il 1° ottobre1° settembre per quelli aventi inizio il 1° marzo.Per maggiori informazioni e il modulo on line: http://ec.europa.eu/stages/index_en.htm

tirocinio presso al corte di Giustizia dell’unione europeaLa Corte di giustizia dell’unione europea offre ogni anno un numero limitato di tirocini (stages) retribuiti della durata massima di cinque mesi. I tirocini si svolgono principalmente presso la Direzione della ricerca e documentazione, il Servizio stampa e informazione, la Direzione generale della traduzione e la Direzione dell’interpretazione.Requisiti: diploma di laurea in giurisprudenza o scienze politiche (ad indirizzo prevalentemente giuridico) o, per i tirocini presso la Direzione dell’interpretazione, di un diploma d’interprete di conferenza.Periodi di tirocinio: dal 1° marzo al 31 luglio (modulo da inviare entro il 1° ottobre dell’anno precedente; dal 1° ottobre al 28 febbraio (modulo da inviare entro il 1° maggio), Per candidarsi http://curia.europa.eu/jcms/jcms/Jo2_7008/

opportunità in Europa

Page 31: 2001 - 2011 Il decennio

31

Via Vico Patrizi, 5 - 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) ItalyTel. +39 348 6575988-9Fax + 39 085 [email protected]

PRoGRAMMA LLP - InvIto A GeneRALe A PReSentARe PRoPoSte 2012L’Invito generale a presentare proposte definisce nel concreto la partecipazione per il 2012 al Programma di apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP), nei diversi Programmi settoriali: Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig, Trasversale e Jean Monnet.La documentazione completa si trova sul sito http://www.programmallp.it/, nella sezione Moduli, sotto la voce Call 2012 Invito a presentare proposte e Guida del candidato LLP .ulteriori info sono sul sito della Commissione europea, alla pagina: http://ec.europa.eu/education/llp/doc848_en.htm.Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’unione europea C 233/15 del 9.08.2011. Qui di seguito riportiamo le principali scadenze in esso contenute:

Comenius Mobilità individuale degli alunni • 1° dicembre 2011Comenius, Grundtvig: Formazione permanente • 16 gennaio 2012, 30 aprile 2012, 17 settembre 2012Comenius Assistentati • 31 gennaio 2012Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig: • Progetti multilaterali, reti e misure di accompagnamento 2 febbraio 2012 Leonardo da Vinci: Progetti multilaterali per il • trasferimento dell’innovazione 2 febbraio 2012Leonardo da Vinci: Mobilità (compreso il certificato di • mobilità Leonardo da Vinci); Erasmus: Corsi di lingua intensivi (EILC) 3 febbraio 2012Programma Jean Monnet • 15 febbraio 2012Comenius, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Partenariati; • Comenius: Partenariati Comenius Regio; Grundtvig: Seminari 21 febbraio 2012Erasmus: Programmi intensivi (IP), mobilità degli • studenti per studi e tirocini (incluso il certificato di tirocinio del consorzio Erasmus) e mobilità del personale (incarichi di insegnamento e formazione del personale) 9 marzo 2012Grundtvig: Assistentati, progetti di volontariato degli • anziani 30 marzo 2012Programma trasversale: Attività chiave 1 — Visite di • studio 30 marzo 2012, 12 ottobre 2012Programma trasversale: Tutte le altre attività • 1° marzo 2012

Per le visite e gli scambi Grundtvig e per le visite preparatorie nel quadro di tutti i programmi settoriali, esistono vari termini specifici per ogni paese. Si invita a visitare il sito dell’agenzia nazionale pertinente del proprio paese.

LLP - PRoGRAMMA JeAn Monnet - InvIto A PReSentARe PRoPoSte — eAceA/26/11È stato pubblicato l’invito a presentare proposte relativo al Programma Jean Monnet, Attività chiave 3 — sostegno alle associazioni europee attive a livello europeo nel settore dell’integrazione europea e dell’istruzione e della formazione - Sovvenzioni operative annuali 2012. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’unione europea C 285/23 del 29.09.2011

Le linee guida per i candidati e i moduli di candidatura online e relativi allegati sono disponibili al seguente indirizzo: http://eacea.ec.europa.eu/llp/funding/2012/call_jm_ka3_structural_support_2011_en.php. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature online (modulo elettronico) è fissato al 30 novembre 2011 ore 12:00 — ora di bruxelles.

7° PRoGRAMMA QuAdRo “Persone”È stato pubblicato l’Invito a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro «Persone» 2012 del 7° programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazioneL’invito è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’unione europea C 283 del 27.09.2011Il testo completo delle linee guida e i formulari di candidatura sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/people?callIdentifier=FP7-PEOPLE-2012-NIGHT. Scadenza 10 gennaio 2012 ore 17:00:00 di bruxelles

MedIA 2007: Festival audiovisivi INVITo A PRESENTARE PRoPoSTE — EACEA/29/11 Il presente invito a presentare proposte si basa sulla decisione n. 1718/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, relativa all’attuazione di un programma di sostegno al settore audiovisivo europeo (MEDIA 2007).Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’unione europea C 274 del 17.09.2011Le linee guida dell’invito a presentare proposte e i moduli di candidatura si trovano all’indirizzo: http://ec.europa.eu/culture/media/index_en.htmLe scadenze per la presentazione delle proposte sono:

31 ottobre 2011• : per i progetti che saranno avviati tra il 1 o maggio 2012 e il 31 ottobre 2012;30 aprile 2012• : per i progetti che saranno avviati tra il 1 o novembre 2012 e il 30 aprile 2013.

MedIA 2007 — SvILuPPo, dIStRIbuzIone, PRoMozIone e FoRMAzIonebando per proposte — EACEA/21/11È stato pubblicato il bando per proposte di Sostegno allo sviluppo di progetti di produzione — Fiction, documentari di creazione e opere di animazione — Progetti individuali, Slate Funding e Slate Funding 2nd stageIl presente bando è destinato alle società europee le cui attività contribuiscono alla realizzazione dei summenzionati obiettivi e in particolare alle società di produzione indipendenti.Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’unione europea C 279/30 del 23.09.2011Il testo completo delle linee guida e i formulari di candidatura sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.ec.europa.eu/mediaLe scadenze per la presentazione delle proposte sono: 25 novembre 2011 e il 13 aprile 2012

bAndI e PRoGRAMMI

Page 32: 2001 - 2011 Il decennio

Via Vico Patrizi, 5 - 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) ItalyTel. +39 348 6575988-9Fax + 39 085 [email protected]

L’Europa vicina a casa tuaServizio volontario Europeo (Hosting & Sending)

orientamento alla mobilità per Studio-Formazione-Lavoro in EuropaConcorsi e stage presso Istituzioni e Agenzie comunitarie

Help desk scuola - Help desk giovaniPubblicazioni ufficiali dell’Unione europeaConsultazione gratuite banche dati europee

Newsletter e alert – bandi e programmi in scadenzaVia Nazionale, 250 - 64026 Roseto degli Abruzzi Tel. 085 89453657/8/9 Fax 085 8930482

www.comune.roseto.te.it/ped e-mail [email protected]

Informarsi per Partecipareofferte di lavoro in Italia e all’estero

Concorsi, Corsi di Formazione, Stage, Master, borse di Studio.orientamento allo studio, alle professioni e al lavoro

Vita sociale - Attività culturali e tempo liberoConsultazioni di riviste e quotidiani

Newsletter e alert giornalieriPostazioni per la consultazione internet gratuite

Via Nazionale, 250 - 64026 Roseto degli Abruzzi Tel. 085 89453657/8/9 Fax 085 8930482 www.comune.roseto.te.it e-mail [email protected]

Esperienza, professionalità,competenza al tuo servizio

Servizio volontario Europeo (coordinating), Scambi giovanili;

Tirocini Leonardo da Vinci;

Gestione di: Informa Giovani, Europe Direct, Sportello Europa, Eurosportelli, Informa Fami-glia, Sportello Immigrati, uRP, Informa Anzia-ni Sportelli d’Informazione e accoglienza turi-stica;

Consulenza per l’Europrogettazione, Realizza-zione e gestione di siti Internet Formazione e aggiornamento dei soci e non soci.