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Biomasse, Frattura ci riprova
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L'Oscar del giorno lo asse-gniamo a Danilo Leva. Anchesulla questione autostrada haritenuto di fare un passo inavanti in più rispetto al presi-dente della Regione. Ha, infatti,presentato e fatto approvareun emendamento in Commis-sione per l'autostrada del Mo-lise. I soldi per questa, ricor-diamo, erano stati sottratti perdestinarli tutti alla Telesina. Ilnostro, invece, è riuscito a re-cuperarli con il suo emenda-mento. Se avessimo dovuto at-tendere il Governatore ol'assessore Nagni stavamo fre-schi.
Il Tapiro del giorno lo diamo aLuigi Di Bartolomeo. A sei giornidal Natale la sua Amministra-zione si appresta a presentareil cartellone degli eventi. Per unmese la città è stata al buio eprivata di qualsiasi iniziativa.Tanto che molti cittadini si sonoportati a Salerno e in altre partiper potere vivere l'atmosferapropria del Natale. Ormai tutto èandato a livello commerciale edi attrazione che sarebbe stato ilcaso di risparmiare anche queiquattro soldi che il Comune in-tenderà mettere sul piatto perquesti pochi giorni rimasti allafestività.
Il Tapiro del giorno
a Gino Di Bartolomeo
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO IX - N° 161 - GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
a Danilo Leva
di Massimo Dalla Torre
con questo titolo alquanto insolito, vorremo riaggan-
ciarci alla parte finale di un articolo apparso qualche
anno su di un giornale locale. Un articolo che chiudeva
con queste parole: “Ma che queste non siano chiac-
chiere da caffè che rischiano di farci morire colonizzati.
E fessi”. Parole che fanno trasparire ancora una volta
l’amarezza e la rabbia di chi cerca di svegliare gli “an-
tichi ardori della razza sannita” tanto per usare un lin-
guaggio caro ai molisani veri e non quelli importati e
allevati in batteria come i polli di provenienza fuori
confine. Parole che ci riportano prepotentemente alla
realtà odierna in cui il VUOTO fa da padrone. Situa-
zione che presta il fianco a un episodio che ci è stato
raccontato da chi è autoctono con tanto di capelli bian-
chi e marchio DOC.
Episodio realmente accaduto in occasione della visita
di Ferdinando IV di Borbone nel Molise in un paese
poco distante dal capoluogo, di cui omettiamo il nome
per rispetto dei suoi abitanti, tra l’altro persone dina-
miche ed operose. Un paese che, all’atto del saluto al
sovrano che, caratterizzò tra l’altro il suo regno con la
più sanguinosa repressione quale corollario ai moti del
1799, per bocca di un gruppo di proprietari terrieri, al-
meno le cronache così riferiscono, fecero una singolare
richiesta al sovrano: “maestà chiediamo una grazia: vo-
gliamo essere presuntuosi”; allorché il re divertito,
giacché era nota anche l’arguzia di Ferdinando IV, di
rimando aggiunse “e fessi”. Una richiesta e una rispo-
sta singolare, potreste obiettare. Si una richiesta e una
risposta alquanto “bislacche”.
Eppure se si pondera attentamente l’accaduto, si
pongono sul piatto della bilancia due questioni che ap-
parentemente sembrano nette e distinte tra loro.
La prima, quella dei proprietari terrieri, che pur di
vedere elevato il proprio “rango” a qualcosa di tangi-
bile, anche se grottesco, arrivarono a chiedere al re la
“presunzione”. La seconda, la risposta acuta e sarca-
stica del sovrano che volle aggiungere un pizzico di co-
lore alla singolare richiesta apostrofandoli con l’epiteto
di “fessi”. Due questioni, dicevamo, che apparente-
mente sembrano distaccate ma che, se analizzate nella
loro sottigliezza, mostrano molte similitudini a quanto
accade in questi giorni nella nostra malandata realtà.
Similitudini che fanno convergere verso un unico
punto di contatto che, nell’assurdità dei fatti, insegna
quanto le richieste anche le più assurde, possono in un
certo qual modo dare la speranza di assurgere a un
ruolo. Un ruolo che, senza alcun riferimento all’aned-
doto, poiché sarebbe una nota di demerito per chi n’è
stato protagonista, evidenzia come la “vacuità” e la
“stoltezza” umana spinge a fare richieste senza senso.
Una vacuità e una stoltezza che, sempre riferendosi
ai “presuntuosi” che “bivaccano” senza alcun titolo
nella nostra Regione, dà pienamente ragione a quanti
disgustati guardano al modo di fare la politica in Mo-
lise. Una vacuità e una stoltezza che vede, nostro mal-
grado, aumentare la schiera delle “comparse” che
affollano la nostra realtà ridotta a una “corte dei mira-
coli”. Personaggi che, farebbero bene a lasciare il posto
che immeritatamente occupano a chi la politica, quella
con la “P” maiuscola la sa fare.
Personaggi che, se le cose non cambieranno in fretta,
mostra come nel Molise molti sono i presuntuosi e mol-
tissimi i “fessi”.
“Maesta’ chiediamo una grazia: vogliamo essere presuntuosi” e il re di rimando “e fessi”
Il Molise sembrava essere escluso dal provvedimento del governo
Sarà (finalmente) rivoluzione, se sarà.
Le intenzioni sono state rese esplicite ed
è già un buon segno. Poi da vedersi in con-
creto attraverso la proposta di legge che
vuole razionalizzare gli enti strumentali
della Regione, migliorarli nell’agibilità, ri-
durli nel costo.
La nuova filosofia amministrativa sembra
apprezzabile; ma per esserlo davvero è ne-
cessario sia sostanzialmente realizzabile,
freddamente razionale, facilmente applica-
bile, con i segni del rinnovamento (gestio-
nale) e dell’innovazione metodologica.
Intenzioni, dicevamo, che la giunta regio-
nale vuole tradurre in legge a cominciare
dalla trasformazione dell’Arsiam
(Agenzia regionale per lo svi-
luppo e l’innovazione
dell’agricoltura) in Ar-
sarp (Agenzia regio-
nale per lo sviluppo
dell’agroalimentare,
la ruralità e la
pesca, composta da
quattro diparti-
menti: innovazione
e ricerca; assistenza
tecnica; monitorag-
gio delle misure;
marketing e certi-
ficazione di qua-
lità), braccio
operativo del-
l’Assessorato all’agricoltura con l’incarico
di “dare risposte mirate, veloci e puntuali a
chi cerca assistenza nel settore agroalimen-
tare e della pesca”, nonché “elemento di
raccordo con tutte le strutture che in ambito
regionale svolgono servizi analoghi: dal-
l’università degli studi del Molise - Facoltà
di agraria-, al sistema camerale e ai con-
sorzi.
Progetto ambizioso, soprattutto nella
parte in cui deve raccordare.
Vedremo quindi cosa accadrà con l’Ar-
sarp in una realtà in cui l’agricoltura e il
settore agroalimentare e la pesca patiscono
l’assenza di risorse, di programmi, di incen-
tivi, di sollecitazioni, di progetti. Vedremo
anche come sarà possibile conciliare la pre-
tenziosa affermazione del presidente Frat-
tura (“La riforma azzera la politica anche
nelle governance”) con il dettato secondo
cui la nuova Agenzia dovrà eseguire gli in-
dirizzi dell’assessorato all’agricoltura.
Una pesante contraddizione in termini.
Infatti, non c’è espressione più radicale
della politica che sia pari a quella di un as-
sessore regionale (nel nostro caso Facciolla)
padre - padrone di un Agenzia tra l’altro
privata del consiglio di amministrazione, di
un amministratore unico, ma con un diret-
tore generale nominato dalla politica e dalla
politica dipendente.
Sono questi inciampi dialettici a fare della
giunta regionale un organo che vorrebbe
innovare, rivoluzionare, staccarsi dai me-
todi del passato, per poi finirvi dentro con
mani e piedi, spacciando l’innovazione con
la perpetuazione (aggravata) della preva-
lenza della politica su ogni forma di auto-
nomia.
Quell’imperativo secondo cui l’Arsarp
dovrà eseguire gli indirizzi dell’assessorato
all’agricoltura è un boomerang sulla credi-
bilità della presidenza regionale quando
s’avventura sull’ipotesi che sia essa
l’espressione tangibile del rinnovamento.
Niente di più falso, stando alle dichiara-
zioni e alle determinazioni fin qui inanel-
late. Vedremo quindi cosa cambierà e in
quale direzione andrà l’Arsarp non appena
verrà fuori la proposta di legge nella sua ar-
ticolazione.
Intanto, nella fase di transizione dall’Ar-
siam all’Arsarp viene fuori con il profilo
dell’efficienza, della competenza, della con-
cretezza operativa con cui s’è sempre di-
stinta, la figura del direttore generale
dell’Arsiam, Antonio Iacobucci in funzione
di commissario, al quale toccherà anche
mettere in liquidazione l’Agenzia e termi-
nare la liquidazione dell’Ersam (una storia
iniziata nel 2004).
Un quadro in composizione, con l’ipoteca
di una invadenza politica mascherata da un
palese infingimento. Dire di cambiare tutto
per non cambiare niente.
Dardo
TAagliolto
219 dicembre 2013
Dall’Arsiam all’Arsarp verso il cambiamento in una realtà in cui l’agricoltura e il settore agroalimentare e la pesca patiscono l’assenza di risorse, di programmi, di incentivi, di sollecitazioni, di progetti
Un’Agenzia per FacciollaCome sarà possibile conciliare la pretenziosa affermazione del presidente Frattura
(“La riforma azzera la politica anche nelle governance”) con il dettato secondo
cui la nuova Agenzia dovrà eseguire gli indirizzi dell’assessorato all’agricoltura?
CAMPOBASSO. Che fine hanno fatto i soldi per i rim-
borsi dei libri di testo alla Regione Molise? La domanda
è obbligatoria visto che lo scorso 27 novembre una nota
stampa del ministero dell’Economia e delle Finanze ha
annunciato che è stato disposto il pagamento a favore
delle Regioni del contributo per la fornitura gratuita o
semi gratuita dei libri di testo per l’anno scolastico
2013/2014 nel rispetto dei criteri di ripartizione stabiliti
dal mistero della Pubblica Istruzione, dell’Università e
della ricerca con decreto del 9 giugno 2013 pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale 148 del 26 giugno 2013. Per al-
cune Regioni (Veneto, Calabria, Puglia e Sardegna) il
contributo è stato erogato direttamente agli enti locali
sulla base di un piano di riparto elaborato dalle Regioni
stesse. Bene si dirà. Le famiglie potranno ricevere i rim-
borsi. Invece no. La Giunta regionale del Molise non ha
ancora erogato i soldi per l’anno scolastico 2012/2013.
Eppure tra poche settimane l’anno 2013 finirà. Ora, se il
ministero ha erogato i fondi per il 2013/2014, dove sono
finiti i soldi dell’anno in corso? Perché la Giunta regio-
nale non va incontro alle famiglie molisane? Dove sono
stati dirottati quei fondi? Si tratta di circa 749.369mila
euro che lo Stato ha mandato alla Regione Molise a fine
2012. Ma a via Genova nessuno si è preoccupato di tra-
sferire le risorse ai Comuni che dovevano poi rimborsare
le spese sostenute dalle famiglie per l’istruzione dei pro-
pri figli. Famiglie che, se va bene, vivono al limite delle
possibilità economiche. Invece ad oggi, fine 2013, c’è il
nulla. Nonostante le famiglie abbiano formulato ufficiali
istanze alla Regione Molise. Si può solo prendere atto
che i cittadini devono attendere i comodi del governo,
ma gli esponenti del governano continuano a percepire
12mila euro al mese per non far nulla.
Evidentemente i loro figli vivono nell’agio. E’ il caso di
continuare a tergiversare quando si tratta di assegnare
risorse ai cittadini mentre pare che le procedure siano
piuttosto celeri per i soci dei politici che devono fare af-
fari sul territorio molisano?
giorug
CAMPOBASSO. Tornano alla ribalta gli
affari energetici tanto cari al presidente
della Regione Molise Paolo di Laura Frat-
tura. La questione? Sempre la centrale a
biomasse legnosa nel bel mezzo del parco
naturale del Matese.
La stessa che nei primi giorni di luglio
2013 il Tar Molise ha bloccato dichiarando:
“L’istruttoria va ripetuta”. Ed ecco che i
soci del presidente della Regione Molise
tornano all’assalto, ripresentano la do-
manda e domani la conferenza dei servizi
della Regione Molise deciderà se autoriz-
zarne o meno la costruzione.
Perché si parla dei soci del presidente
della Regione? Perché proprietari della
società che vuole costruire la centrale
sono: il marito del capo di gabinetto del
governatore (con lo 0,5% delle quote) e la
C&T Spa (con il restante 99,5%). La C&T
però era già socia del presidente Frattura
sempre nel settore energetico. Controllava
il 20% della Biocom, ossia la società di cui
Frattura deteneva l’altro 80% e che voleva
costruire una centrale a biogas a Termoli.
Per farlo ha ottenuto un finanziamento re-
gionale di 300mila euro, con l’articolo 15
(ossia il programma messo a punto dalla
Regione Molise dopo il sisma del 2002 per
favorire la ripresa produttiva). La centrale
non è stata costruita per mancanza del-
l’autorizzazione del Comune di Termoli, la
Regione ha chiesto indietro i soldi, Frat-
tura ha portato la Regione in tribunale e
ha messo in liquidazione la società che
doveva restituire i soldi. Ma la C&T pos-
siede anche un altro inceneritore a Ter-
moli che è stato chiuso per ben due volte
dalla Provincia di Campobasso perché
l’impianto invece di bruciare “rifiuti pro-
venienti da scarti vegetali e da 6 tipologie
di legno” bruciava rifiuti pericolosi.
Questo è accaduto sia nel 2002, dopo il
sequestro di 60mila chilogrammi di rifiuti
pericolosi avvenuta da parte della Guardia
di Finanza di Termoli, sia nel 2008 quando
la Provincia di Campobasso, allora retta da
Nicola D’Ascanio, ha disposto di nuovo il
divieto di prosecuzione dell’attività di re-
cupero di rifiuti per la C&T e la cancella-
zione della società dal R.I.P. A partire dal 4
novembre 2011 la C&T combusta esclusi-
vamente biomassa e non più rifiuti.
In attesa della decisione della confe-
renza dei servizi annuncia barricate Mas-
simo Romano: “è del tutto legittimo che
qualcuno pensi e dica che si tratta di fatti
ormai noti, che peraltro sono emersi
anche in campagna elettorale e non hanno
inficiato la vittoria di Frattura ma per me
era e resta una vicenda scandalosa, senza
precedenti, che merita di essere combat-
tuta, con la schiena dritta, sia per tutelare
il Matese, la salubrità dell'aria, la salute
dei cittadini e la vocazione turistica di quel
territorio, sia come battaglia di democrazia
contro l'assuefazione o, peggio, la rasse-
gnazione rispetto all'inesorabile deriva
che su affari milionari nel comparto dei ri-
fiuti, i controllori pubblici possano coinci-
dere con i controllati privati, in uno
schema di inquietante conflitto d'inte-
ressi. Anzi, di perfetta coincidenza di in-
teressi. I loro”.
Irene Corsini
TAaglio
lto3
19 dicembre 2013Intanto l’anomala situazione molisana finisce sui blog nazionali con l’Italia più giusta
il 27 novembre 2013 lo Stato ha trasferito alle regioni i fondi per l'anno scolastico in corsoMa la Regione ancora non assegna alle famiglie molisane i soldi per lo scorso anno
Biomasse nel Matese,gli uomini di Fratturarilanciano la centrale
Rimborsi libri scolastici: Frattura,
dove sono i 750mila euro?
Domani la conferenza dei servizi della Regione deciderà
se autorizzarne la costruzione già bloccata dal Tar.
Tra i soci ci sono il marito del capo di gabinetto del governatore
e la C&T che bruciava a Termoli rifiuti pericolosi
L’istruttore che si occupa delle pratiche del servizio energia della Regione Molise è la dottoressaGiuseppina Baranello che con determina 96 il 30 luglio 2013, con il provvedimento numero 15,ha assegnato 51mila euro al Piano Energia Sostenibile. L’istruttore Baranello è anche il dirigenteche ha firmato la determina numero 1165 del 20 dicembre 2012 avente come oggetto: Por Fesr2007/2013 – Asse II “Energia” Implementazione sul territorio regionale della Covenant of Mayor– Ali Comuni Molisani – Approvazione progetto, disciplinare di concessione erogazione acconto”. Con tale determina si autorizzava la Ragioneria generale della Regione Molise ad emettere “ap-
posito mandato di pagamento in favore di Ali Comuni Molisani per l’importo di 45mila 543 euroa titolo di acconto pari al 10% dell’importo complessivo di 1 milione 155mila 430 euro”. E chi lavora in questo progetto? Tra i tre professionisti che si occupano di “supporto specialistico
alla segreteria tecnico amministrativa del progetto” spunta il nome di Giovannantonio Verrillo(per un importo di 17.000 euro), figlio dell’istruttore della pratica della Regione Molise, GiuseppinaBaranello che domani si occuperà dell’istruttoria della centrale a biomasse legnosa a Campochiarorichiesta dai soci del presidente della Regione Molise.
Chi si occupa dell’istruttoria in Regione?
CAMPOBASSO. I deputati molisani del Pd, Danilo
Leva e Laura Venitelli, sono riusciti a fare approvare in
Commissione l’emendamento 1.4030 che andrà a costi-
tuire l’art. 46 bis della Legge di Stabilità, con cui si ri-
badisce la strategicità dell’intervento relativo al
collegamento Termoli - San Vittore e si ripristina la
quota di cui alla delibera Cipe 62 del 2011 a valere sul
fondo ex comma 48 della predetta Legge di Stabilità.
L’emendamento si è avuto a seguito del previsto taglio
dei fondi da destinare alla realizzazione della Telesina.
Già nel capoverso 11-ter dell’articolo 25 della legge 9
agosto 2013, numero 98, si legge che le risorse già asse-
gnate con la delibera del Cipe numero 100 del 29 marzo
2006 (adeguamento della strada statale 372 “Telesina” –
ndr) e con la delibera del Cipe numero 62 del 3 agosto
2011 (autostrada Termoli - San Vittore – ndr), “sono de-
stinate esclusivamente alla realizzazione della pre-
detta opera di adeguamento della strada statale 372
Telesina”.
E allora: i soldi per la Termoli – San Vittore ci sono o
non ci sono? Il senso logico e letterale del capoverso
sopra riportato non lascerebbe dubbi là dove è scritto
che le risorse deliberate dal Cipe per la Telesina e per
la Termoli – San Vittore “sono destinate esclusiva-
mente alla realizzazione della predetta opera di ade-
guamento della strada statale 372 Telesina”.
Quell’avverbio era tremendamente inequivocabile.
Ma non per l’assessore regionale alle infrastrutture,
Pierpaolo Nagni, e per il presidente Frattura che contro
la inequivocabilità di quell’avverbio furono propensi a
dare credito all’assicurazione verbale del ministro Lupi
circa la interpretazione da darsi, ovvero che in un modo
o nell’altro le risorse per l’autostrada del Molise sareb-
bero state trovate.
Dove e quando non è dato sapere. Al dettato di una
legge, pertanto, fa pendant la dichiarazione confiden-
ziale di un ministro che s’è guardato bene poi dal met-
tere nero su bianco. Infatti, sinora non c’era stato alcun
atto formale in proposito.
E alla esecutività di una legge che afferma il dirotta-
mento dei finanziamenti delle delibere del Cipe in fa-
vore della Telesina e della Termoli – San Vittore,
esclusivamente in favore della strada statale sannitica.
Ora l’emendamento presentato dai due parlamentari
molisani sembra aprire un varco. Il guaio, però, è che si
procede sempre a tentoni.
Autostrada, l'emendamento correttivo
4 TAagliolto19 dicembre 2013
Vogliamo iniziare così questa nuova ri-
flessione che segue quella redatta nello
scorso ottobre. Ripercorriamo breve-
mente l’analisi. “Era ferragosto quando il
Consiglio regionale si riuniva per nomi-
nare i membri negli enti sub regionali
Montenero da quell’Assise esce a testa
alta in quanto in quella lista ci sono
anche diversi monteneresi tra cui anche
due vecchie conoscenze del centro sini-
stra. Uno dei fondatori di Costruire de-
mocrazia e l’ex vice sindaco nella prima
era di Giuseppe D’Ascenzo.
Due personaggi di indubbie qualità
professionali e tecniche che ricopriranno
al meglio i ruoli assegnati cosi da far de-
collare i propri enti.
I loro nomi sono Donato Paride Bene-
detto (fondatore di Costruire Democrazia,
ex assessore Idv con delega al Bilancio
poi espulso dal suo partito e successiva-
mente candidato ed eletto nella lista ca-
peggiata da Nicola Travaglini e candidato
a consigliere provinciale per De Matteis
presidente ed ora rientrato in casa Idv) e
Antonino D’Antonio (artefice dell’Idv lo-
cale, ex vice sindaco, assessore nell’era
Giuseppe D’Ascenzo che da anni ha su-
bito l’ascesa in casa Idv di Cristiano Di
Pietro cosi da risultare “vittima” di voti
nelle regionali 2006 e per poi uscire dallo
stesso partito ed appoggiare nelle scorse
amministrative la lista vincitrice del cen-
trodestra che eleggeva Nicola Travaglini
primo cittadino).
Da qualche tempo sono tornati in orbita
Idv ed ecco che come per magia arrivano
le nomine decise in seno al Consiglio re-
gionale. Casualità?” Cosi espletavamo la
nostra riflessione che oggi arricchiamo.
Oltre al rientro in casa Idv di D’Antonio
e Benedetto, nei mesi scorsi anche per
Michelino Borgia le porte di casa Idv
tornavano a spalancarsi. Proprio que-
st’ultimo anch’esso sfiduciato dal suo
stesso partito (Idv) perché “accusato” di
essere troppo fedele al presidente del-
l’Amministrazione provinciale, Nicolino
D’Ascanio. Per Benedetto e D’Antonio ar-
rivano le nomine dal centrosinistra men-
tre per Borgia inizia l’attesa. Da tempo la
voce che circola è quella di un posto va-
gante presso il Consorzio di Bonifica Sud
di Vasto. Ma vogliamo scommettere su chi
sarà il predestinato?
Montenero libera
Leva e Venittelli correggono il dirottamento dei fondi sulla Telesina
Costruttori, si vota il presidenteA guidare l'Ance potrebbe essere Umberto UlianoUn cambio di passo
CAMPOBASSO. Si vota per la presidenza del-
l'Ance, l'Associazione costruttori edili, sezione di
Assindustria Molise. Una carica che è stata tenuta
da Edoardo Falcione e che ha rappresentato con
forza in questi anni proprio nel momento più dif-
ficile per il settore dell'edilizia. A sfidarsi sono
Umberto Uliano e Antonio Buono. E' proprio Um-
berto Uliano, figura storica del mondo edile moli-
sano, a vantare maggiore credito proprio in un
momento nel quale maggiore è la necessità di tro-
vare propositi e progettualità per garantire al set-
tore un possibile rilancio.
Del resto, proprio l'edilizia ha da sempre rap-
presentato la vera base del sistema economico re-
gionale. Ecco perchè il voto di venerdì per la
scelta del presidente dell'Ance di Assindustria
potrebbe rappresentare un momento importante
per il settore. E, senza voler nulla togliere ad An-
tonio Buono, un rappresentante di un'impresa
storica potrebbe fare giusto al caso.
Dal Comitato civico “Montenero libera”retroscena politici che danno la misuradella qualità degli uomini e dei partiti
Mancando la trasparenza istituzionale provvedono i cittadini
Oggi pomeriggio, alle ore 16,30, presso la sala del parla-
mentino del Consiglio regionale (Via 24 maggio 130) i mo-
lisani saranno informati su 30 anni di omertà sui rifiuti
tossici vissuti e fatti vivere ad una realtà che la saggistica
spicciola ha sempre qualificato un’isola felice. Verrà tolto
quindi il velo che ha coperto molte nefandezze e, soprat-
tutto, la mancata attenzione e reazione delle istituzioni e
degli organismi preposti alla sanità pubblica e del territorio
agli allarmi forniti dalla stampa locale, quando è stata in
regime di autonomia rispetto ai vincoli e alle ubbidienze
cui è tenuta a rispettare in questa fase storica.
Tutto verrà a galla dalla lettura e dal commento alla pub-
blicazione del volume “Il Veleno del Molise. Trent’anni di
omertà sui rifiuti tossici”di Paolo De Chiara. Per colmo di
ironia, tutto verrà svelato nel luogo fisico (la sala del par-
lamentino del consiglio regionale) in cui hanno soggior-
nato e soggiornano i maggiori responsabili di ciò ch’è ac-
caduto nel Molise in materia di mancata salvaguardia am-
bientale. Stessa ironia va posta a carico a carico del
vicepresidente della giunta regionale, Michele Petraroia,
oggi mallevadore delle organizzazioni ambientaliste e co-
ordinatore dell’incontro con De Chiara, il quale crede di
essere immune da colpe essendo solo da qualche anno
personaggio della politica regionale, dimenticando di es-
sere stato per anni, gli anni in cui gli avvelenamenti del
territorio avvenivano non contrastati, segretario regionale
del maggiore sindacato, la Cgil, senza mai che risulti una
denuncia dell’andazzo.
Sono queste misture di cronaca, di personaggi poliformi,
di dimenticanze, di nuove sensibilità ambientaliste, sep-
pure connesse a uomini e a partiti politici, a fare dell’in-
contro sui 30 anni di omertà sui rifiuti tossici certamente
una buona iniziativa. Che però non andrebbe disgiunta da
una doverosa chiamata alla corresponsabilità, nessuna
escluso. Allo stato delle cose sono gli Ecologisti Democratici
del Molise e l’Associazione Sociale e Culturale Padre “Giu-
seppe Tedeschi” Onlus (entrambe vicine a Petraroia) a te-
nere alta la soglia dell’attenzione, a sostenere l’opera di De
Chiara, a catalizzare le argomentazioni sull’ambiente mo-
lisano mortificato dai veleni tossici e dalle dissennate po-
litiche regionali sullo sviluppo del territorio.
Non vorremmo però che nella ricostruzione dei fatti e
dei misfatti gli addebiti vadano in una sola direzione (po-
litica), occultando, per dire, gli anni in cui la sinistra è stata
al governo del Molise senza assumere alcuna iniziativa di
contrasto alle situazioni che venivano segnalate e agli al-
larmi che venivano dati dall’allora stampa libera.
Dardo
Togliere il velo che ha coperto le inadempienze delle istituzioni e degli organismi preposti alla sanità pubblica e del territorio
TAagliolto
519 dicembre 2013
di Nicola D’Ascanio
Per quale diabolica sentenza la preventivatasoppressione delle province ( con i suoi tempilunghi poiché trattasi di modifica costituzionale)debba essere preceduto dallo scioglimentodella Fondazione e dalla chiusura del Teatro Sa-voia?Spending review, riduzione dei trasferimenti
erariali, abbandono delle società partecipate?Balle, solo colossali balle!Balle perché con la gestione della Fondazione
(CdA a costo zero, e’ bene ricordarlo!) i fatti,non le chiacchiere, raccontano che si sono rag-giunti traguardi sia nel contenimento dellaspesa (ridotta del 50% perché eliminati sprechied inefficienze) sia nel miglioramento esponen-ziale della programmazione, del numero degliabbonati (+250%), della fruibilità dell’impianto,della rete territoriale ed associativa delle piùbelle esperienze culturali, presenti sul nostroterritorio. Sbaglio oppure è vero che l’innalza-mento della qualità di offerta culturale ha fattoscomparire tanti millantatori che, non a caso,da qualche tempo sono tornati, indisturbati, apromuovere anche frattaglie di bassa cucina?È, infine, una balla che la colpa della morte delSavoia derivi dalla sottrazione delle compe-tenze in materia culturale in capo alle province,
come ha puntualmente sentenziato la CorteCostituzionale con apposito pronunciamenton. 220/2013. Con ciò confermando anche la le-gittimità e la coerenza della “fondazione di par-tecipazione” a cui ha fatto ricorso la nostraProvincia.E ALLORA PERCHÉ e’ stato chiuso il Savoia
e demolito il Tempio della cultura molisana?Credo per almeno tre motivi fondamentali.1- Per la debolezza di pensiero di quanti, im-
pegnati nelle maggiori istituzioni locali, dellebanche, dell’economia, non hanno inteso, nono-stante le agevolazioni fiscali, partecipare ad ungrande progetto, a struttura aperta, con colla-borazione ordinata tra pubblico e privato, ca-pace di costruire un laboratorio di creatività e
di innovazione sociale ed artistica.2- Per la malattia di cui è affetta la politica
molisana che, con le dovute e onorabili ecce-zioni, ai virus esogeni, aggiungendo anche quelliendogeni di natura affaristica e trasformista,come pensiero dominante considera la culturaun settore marginale, tutt’al più decorativo, unadelega senza portafoglio insomma, perché “conla cultura non si mangia”!3- La Fondazione ed il Savoia hanno chiuso,
infine, perché l’amministrazione provinciale haritenuto di compiere una chiara e, per me, con-testabile “scelta politica” prendendo strumen-talmente spunto da una congiunturadifficoltosa. Senza rendersi conto che oggi, pro-prio per le ristrettezze di bilancio, gli strumenti
della sussidiarieta’ si rivelano efficaci e utili allacausa. Da qui un’altra beffa, che non si può sot-tacere, e’ data dal fatto che viene chiusa unafondazione virtuosa per lasciarne in vita un’altrail cui costo di direzione, da solo, basta e avanzaper dare continuità lavorativa ai cinque dipen-denti del Savoia che, nel frattempo, sono rele-gati alla incertezza più buia.Operazione distruttiva, letale!!! Si chiude,
senza dare soluzione ai problemi e si lascia lagente in mezzo ad una strada. Confido nella ini-ziativa dei dipendenti a cui consegno non solola mia solidarietà, ma anche la mia collabora-zione, se utile. E condivido anche la direzione dimarcia della loro mobilitazione: infatti credoche l’unica strada percorribile, a questo punto,sia quella del coinvolgimento dei cittadini sen-sibili, del mondo artistico e culturale, delle as-sociazioni democratiche, delle esperienzevincenti che si producono in altre vertenze na-zionali, in un impegno teso a rimettere in di-scussione le decisioni prese dalla Provincia ed ascuotere dal sonno quanti finora si sono defilatidalle proprie responsabilità, per riappropriarci,tutti noi, di un bene comune. “Il teatro e’ illuogo del pensiero e della democrazia” ha scan-dito Luca De Filippo chiamato proprio ad inau-gurare, insieme ad una delle tanteindimenticabili stagioni teatrali, la nascita dellaFondazione Teatro Savoia più di un lustro fa.Senza rinvii, il tempo che passa ci farà pagare
il conto! La cultura serve al presente, serve anoi, serve alla ripresa economica e sociale. Siradica nel passato, ma è proiettata in avanti. Tro-vando la sua legittimazione nell’utilità indivi-duale, come le emozioni e l’intelligenza criticache è capace di generare, e nell’interesse collet-tivo perché crea un mondo migliore. E NOI UN MONDO MIGLIORE VO-
GLIAMO COSTRUIRE.
Oggi, alle 16,30, presso la sala del parlamentino del Consiglio regionale (Via 24maggio 130) i molisani avranno la possibilità di ascoltare Paolo De Chiara autore del volume “Il Veleno del Molise. Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici”
Requiem per il teatro Savoia:demolito il tempio della cultura molisana
CAMPOBASSO. Il Comandante Interre-gionale dell’Italia Meridionale della Guar-dia di Finanza - Generale C.A. DomenicoAchille - ha effettuato ieri, una visita al Co-mando Regionale Molise della Guardia diFinanza. L’Autorità è stata accolta dal Co-mandante Regionale Molise - Gen. B. VitoStraziota - e, subito dopo, incontrato lemassime Autorità Istituzionali per un sa-
luto e lo scambio di auguri per le pros-sime festività natalizie. Successivamente,presso la Caserma intitolata al FinanziereAntonio Zara M.O.V.M., commemoratoieri in occasione del 40° anniversario delsuo nobile sacrificio, il Generale Achille, siè soffermato con gli Ufficiali e con unarappresentanza del personale in servizioed in congedo, nonché con i delegati degliOrgani di Rappresentanza Militare delMolise. Nell’occasione, l’Ufficiale di Verticeha presenziato anche all’inaugurazionedella nuova Aula Informatica del Co-mando Regionale, ulteriore strumentovolto all’implementazione delle capacitàprofessionali del personale.
CAMPOBASSO. A Campobasso,
in piazza Vittorio Emanuele II,
oggi, presso il Mercato di Cam-
pagna Amica Coldiretti Molise,
sarà possibile dare il proprio
contributo a favore delle per-
sone sordocieche e plurimino-
rate psicosensoriali, aderendo
all’operazione “Pasta della
Bontà 2013”.
Il Mercato di Campagna Amica
Coldiretti Molise, sostiene l’ini-
ziativa della Lega del Filo d’Oro,
con la quale viene distribuita
una confezione di Pasta della
Bontà, composta da tre pacchi
da 500 grammi di pasta, di
grano duro 100% italiano, in un
pratico shopper, a fronte di una
donazione minima. Insieme al
kit viene distribuito un mini-ri-
cettario con le nuove ricette di
Renzo Arbore, Marisa Laurito e
Teresa Mannino. Un gesto di
bontà e solidarietà per arric-
chire la nostra esperienza e la
nostra vita quotidiana. La Lega
del Filo d’Oro è un punto di ri-
ferimento per assistenza, riabi-
litazione e reinserimento nella
famiglia e nella società delle
persone sordocieche e plurimi-
norate psicosensoriali. Con
oltre 400mila donatori
attivi a livello nazio-
nale, l’obiettivo del-
l’Associazione è
offrire a utenti e fami-
glie un servizio sem-
pre più affidabile e di
qualità, attraverso la
creazione di apposite
strutture, la formazione
di operatori qualificati
e lo svolgimento di atti-
vità di ricerca e speri-
mentazione nel campo
della sordocecità e della
pluriminorazione psico-
sensoriale.
Testimonial di eccezione
dell’iniziativa, a livello
nazionale, sono Renzo
Arbore, Marisa Laurito e
Teresa Mannino.
Il personale dipendente del Comune effettuerà il rientro pome-
ridiano previsto per il giorno di martedì 24 dicembre 2013 il
giorno immediatamente precedente, ossia il lunedì
23 dicembre 2013.
Lo stesso accadrà per il rien-
tro pomeridiano previsto per
il giorno di martedì 31 dicem-
bre 2013 che sarà anticipato
al lunedì 30 dicembre 2013.
La disposizione riguarda tutti
gli uffici, inclusi gli sportelli al
cittadino, ad eccezione del-
l'URP che rimarrà regolar-
mente aperto anche nei
pomeriggi del 24 e 31 dicem-
bre dalle 15,30 alle 18,30
come di consuetudine.
Natale è tra 6 giorni ma
solo oggi verrà reso noto il
programma comunale con-
siderato degno di una con-
ferenza stampa.
Mortificante per l’Ammini-
strazione e per la cittadi-
nanza, molta parte della
quale per godere di una
forma intelligente e spetta-
colare della festività, s’è
porta e continua a portarsi
a Salerno per ammirare le
“luci d’artista”. Un’idea ge-
niale del sindaco De Luca
che ogni giorno viene irro-
rata dall’arrivo in città,
mediamente, di 400 pul-
lman da ogni parte d’Italia. Orga-
nizzazione perfetta per accogliere
chi arriva e organizzazione per-
fetta perché le attività commer-
ciali, spettacolari e culturali locali
siano all’altezza di tanta attesa e
di tanta partecipazione. Ciò ac-
cade a meno di 100 chilometri in
linea d’aria da Campobasso. Chi
arriva a Salerno avverte dentro di
sé, ammirato, la vitalità e la viva-
cità di una città che si svela in
tutta la sua qualità urbanistica e
ricchezza culturale. Le “lumina-
rie” sono pertanto il segno visivo
di una realtà amministrata con
lungimiranza, con determina-
zione, con l’obiettivo fisso sulla
qualità degli eventi, delle propo-
ste e dei programmi di contorno.
Il contraltare è l’Amministra-
zione di Campobasso suo mal-
grado costretta a svelare una
condizione di miseria economica,
di stanchezza sociale, di povertà
intellettuale. Il tutto immiserito
da un prologo che ha visto i con-
siglieri comunali accapigliarsi per
gestire una risorsa natalizia di
appena 40mila euro!
619 dicembre 2013 Campobasso
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
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Dipendenti comunali,anticipazione delrientro pomeridiano
L'iniziativa domani in piazza Municipio con 'Pasta della bontà'
Il Comandante interregionale in visita in Molise.Ricordato il sacrificio di Zara
Il Natale non è ugualeper tutti (dappertutto)
Domenico Achille al comando della Finanza
Campagna Amicaper i disabili
Sei giorni al Natale e lo shop-
ping non decolla. Le vetrine sono
in festa ma i negozi sono semi-
vuoti. Sembrerebbe inutile ricor-
dare i motivi che stanno
determinando la riduzione dei
consumi ma, alle cause che tutti
conoscono come il tartassamento
regionale e nazionale, la perdita di
posti di lavoro e la precarietà che
rende le persone più fragili, si ag-
giunge un barcollamento emotivo,
un senso di desolazione e scon-
forto che sta investendo tutti,
anche i più corazzati e temprati.
La speranza, finalmente, se n’è
andata. Era ora, anche perché
stava diventando ossessionante
continuare a sperare, sperare,
sperare. E’ inutile e avvilente illu-
dersi che le cose possano andare
un po’ meglio perché diventa
ancor più devastante scoprire che
al peggio non c’è mai fine. Esage-
ratamente frustrati si procede con
cautela ma a volte i colpi non pos-
sono essere deviati. Prendono
dritto in faccia e mandano ko. E’
una sensazione strana, è come
stare perennemente sott’acqua
aspettando di riemergere per tor-
nare a respirare. Non si tratta di
problemi prettamente economici.
Il vil denaro, la moneta, i quattrini
servono per campare e se non ci
sono è un bel guaio. Se la carenza
di soldi è dovuta allo sperpero, a
incapacità gestionali, a lavori poco
remunerativi prima o poi ci se ne
fa una ragione e si cerca di porre
rimedio. Ma se una persona fa
tutto quello che c’è da fare per vi-
vere dignitosamente in questa so-
cietà e quindi, si prepara
adeguatamente per svolgere una
professione, si applica molto dili-
gentemente per raggiungere
l’obiettivo, senza sgomitare ma
contando solo sulle proprie capa-
cità ottiene il massimo risultato
ma poi gli apprezzamenti e gli at-
testati di stima non si traducono in
un concreto riconoscimento per il
lavoro svolto, è abbastanza scon-
tata la reazione. L’azzeramento
dei consumi da parte delle fami-
glie è solo l’aspetto più evidente, è
la conseguenza negativa ma,
esclusivamente materiale della
crisi. Cosa altra è l’impotenza che
prende il sopravvento quando
s’incappa di soggetti meschini che,
purtroppo, la fanno sempre
franca ed allora la rivolta diventa
rassegnazione e il sorriso si sfog-
gia solo per nascondere la rabbia.
Teresa Manara
719 dicembre 2013Campobasso
Truffe on line, siti sequestratiOperazione della Polizia Postale. Tra le città anche Campobasso
Oggi la presentazione del libro di Michele Mignogna
CAMPOBASSO. La Polizia Postale di Roma ha
concluso una vasta operazione contro un'organiz-
zazione criminale dedita alle truffe online che ha
fruttato al gruppo proventi per circa 4 milioni di
euro.Sono 3 le persone arrestate, 4 quelle denun-
ciate e 13 i siti sequestrati. I tre arresti sono stati
effettuati a Pescara e Campobasso, in collabora-
zione con il Compartimento di Polizia Postale mo-
lisano. Il gruppo realizzava siti per il
commercio elettronico con grande pre-
cisione e cura dei particolari dando
vasta pubblicità sui motori di ricerca
più visitati, anche attraverso la stipula
di contratti particolari che ponessero
sempre tali articoli in posizioni apicali.
Le perquisizioni sono state eseguite a
Pescara, Campobasso, Ferrara e Li-
vorno. I 13 siti web, tutti attestati in
Italia, gestiti remotamente dal gruppo,
attraverso società britanniche, per
pubblicizzare il presunto materiale hi-
tech oggetto delle truffe sono sotto se-
questro.
CAMPOBASSO. L’Associazione
Ecologisti Democratici del Molise
e l’Associazione Sociale e Cultu-
rale Padre “Giuseppe Tedeschi”
Onlus promuovono per oggi alle
ore 16.30 presso la Sala del Parla-
mentino del Consiglio Regionale
in Via XXIV Maggio a Campobasso
la presentazione del libro di Paolo
De Chiara “Il Veleno del Molise.
Trent’anni di omertà sui rifiuti tos-
sici”. I lavori saranno coordinati
dal Vice-Presidente della Giunta
Regionale, Michele Petraroia, ed
interverranno, oltre all’autore, i
rappresentanti delle associazioni
ambientaliste del Molise, Anna
Pellecchia, Presidente EcoDem
Molise, Luigi Lucchese, Presidente
Ambiente Basso Molise, Monica
Minadeo dell’Associazione Padre
Giuseppe Tedeschi, Pietro Maio,
Componente del Direttivo Nazio-
nale Conferenza Consigli Comu-
nali ANCI, e il giornalista Michele
Mignogna. “Hanno dipinto per
anni il Molise come un’isola felice,
una terra tranquilla, calma. Un pa-
radiso, un’oasi di verde e di brava
gente. I problemi sono stati buttati
sotto il tappeto. Un grosso tappeto
per nascondere i tanti mali”. (“il
Veleno del Molise”)
Vendesi in Campobasso nuovissimo autolavaggio con attrezzature anorma di legge, l'attività è completa di autorizzazioni rilasciate dal co-mune. L’autolavaggio ha un importante pacchetto clienti e buona red-ditività ed è dotato di sala d’attesa climatizzata, zona per lavaggiotappezzeria ecc… Prezzo da concordare in trattativa privata. Se in-teressati inviare e-mail ad autolavaggio. [email protected] con recapito e sarete contattati. Astenersi perditempo
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ANNO IX - N° 161 - GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
Se non si avesse a che fare
con le sorti dei cittadini ci sa-
rebbe solo da ridere di fronte
all'infantile tentativo di rispo-
sta dell'amministrazione co-
munale alle notizie riportate
recentemente da me e dal
consigliere Ferreri tramite af-
fissione pubblica. Trala-
sciando il fatto che nel mani-
festo di risposta della nuova
amministrazione non vi è al-
cuna risposta ma solo qualche
conferma delle pessime ope-
razioni che la maggioranza sta
ponendo in essere in questi
giorni, la cosa che sorprende
davvero è che il nuovo tenta-
tivo di scaricare ogni respon-
sabilità sulla precedente am-
ministrazione sia stato
sottoscritto anche da membri
che di quel gruppo hanno
fatto parte e che anche oggi
ricoprono ruoli fondamentali
accanto al sindaco Sorbo.
È come se Sergio Petrecca e
Marco Valvona, ad esempio,
avessero confermato al popolo
di aver causato gravi danni ma
di voler continuare ad ammi-
nistrare tranquillamente; o
come se Angelamaria Tomma-
sone avesse ammesso di aver
promosso, anni addietro, l’ac-
quisto della ex Coperconserve
e l’accordo con la Neptum
comportando debiti di svariati
milioni per i venafrani. E’ dav-
vero incredibile; si prendono
in giro i cittadini. Quindi, per
coerenza e trasparenza, o si
mente quando si dice che le
responsabilità di tutto sono
sempre e solo della prece-
dente amministrazione op-
pure si dovrebbero immedia-
tamente allontanare molti
degli attuali membri della
maggioranza poiché membri
anche di quelle precedenti, da
sempre additate da Sorbo
come disastrose.
La verità è che il sindaco
Sorbo conosce da anni la si-
tuazione debitoria dell’Ente
tanto da farne uno dei cavalli
di battaglia della sua campa-
gna elettorale ma ora, di
fronte ad una evidente inca-
pacità amministrativa, ne
sembra quasi sorpreso e usa
spesso come giustificazione
del suo pessimo operato. Tut-
tavia, sia chiaro, non siamo
stati noi dell’opposizione a
controllare il bilancio del Co-
mune ma lo stesso esperto
professionista che è ora noto-
riamente tra i principali pro-
motori di questa maggioranza.
Sulla Tares, giusto per inciso,
basta guardare al Comune di
Isernia dove il sindaco Bra-
siello, in una situazione assai
più grave di quanto reso noto
dal palazzo di Piazza Cimo-
relli, è riuscito in poche setti-
mane a trovare la soluzione
per rispettare le leggi nazio-
nali senza gravare sui citta-
dini.
Ad ogni modo, per l'enne-
sima volta, siamo a ribadire
che l'arrampicarsi sugli spec-
chi non serve ai venafrani. I
cittadini sono stanchi. Invi-
tamo, ancora una volta, il sin-
daco ad abbandonare le pole-
miche, a riconoscere il fatto
che anche lui a volte può com-
mettere errori e ad accettare
la collaborazione della mino-
ranza poiché costruttiva e pro-
positiva. Sorbo e la sua mag-
gioranza devono amministrare
con diligenza ed avvedutezza;
già troppi errori sono stati
commessi in pochi mesi nono-
stante i nostri utili suggeri-
menti. Le famiglie non arri-
vano a fine mese, le attività
commerciali chiudono e i gio-
vani sono avviliti: in un mo-
mento di crisi mondiale di tale
entità si devono abbandonare
i personalismi per poter re-
mare ragionevolmente tutti
verso mari più calmi per il
bene della comunità.
I consiglieri comunali
di Venafro
Adriano Iannacone
Anna Ferreri
ISERNIA. Al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Re-pubblica di Isernia e condotte dai Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Satodi Isernia e Venafro, il GIP presso il Tribunale di Isernia, su richiesta del SostitutoProcuratore, ha disposto il sequestro preventivo del collettore di scarico del“troppo pieno” del depuratore consortile dell’Unione dei Comuni Pentri aservizio della zona PIP di Carpinone, nonché il collettore di scarico del depuratoredel Nucleo Industriale di Pozzilli. Le indagini erano scaturite da ordinari controllidel territorio da parte degli agenti forestali, i quali avevano notato i segni evidentidi presunti scarichi illeciti nelle acque dei fiumi Carpino e Volturno. Inoltre, in essi,in più occasioni era stata segnalata la presenza di numerosi pesci morti da partedi privati cittadini. Durante le indagini, svolte con il supporto dell’ARPA Molise,sono state effettuate analisi delle acque superficiali e su campioni della fauna itticamorta, relative ai principali parametri microbiologici, chimico-fisici e biologici. Daqueste è risultato che i tratti dei corsi d’acqua a valle dei collettori di scarico pre-sentavano un forte indice di inquinamento ambientale.
In particolare per il fiume Carpino è stato rilevato un grave danneggiamentodell’habitat fluviale dovuto all’accertata presenza, nelle acque analizzate, di elevatilivelli di sostanza organica e di lieve tossicità acuta, con valori elevati di “cloruri”e “tensioattivi”. Mentre sui campioni di fauna ittica prelevati nel fiume Volturno èstata accertata la presenza non conforme di sostanze quali il “cadmio” e l’“arse-nico”. Il GIP di Isernia, quindi, ritenendo sussistenti il reato di danneggiamento perinquinamento, dovuto allo scarico abusivo e al supermento dei limiti tabellari, non-ché quello di deturpamento di bellezze naturali, ha disposto il sequestro dei col-lettori in questione, al fine di evitare la reiterazione del reato e la distruzione del-l’intero ecosistema che gravita intorno ai corsi d’acqua.
La misura cautelare riferita ai due impianti, è stata eseguita dagli agenti del CorpoForestale dello Stato.
Tutta l’attività rientra nell’ambito del più vasto intervento di controllo che il CFSsta conducendo a tutela del territorio e dei corsi d’’acqua al fine di individuareeventuali illeciti e prevenire situazioni di degrado che oltre che all’integrità di pre-ziosi ecosistemi naturali, minacciano anche la salute dei cittadini. In tal senso sonoin corso di svolgimento ulteriori indagini ed accertamenti che si aggiungono a quellicondotti dal CFS nel più vasto settore correlato alle ipotesi di interramento deirifiuti.
ISERNIA. Nel contesto odierno di crisi
generale, il Paese è alla ricerca di azioni
e risorse per il rilancio dell’economia e
della crescita occupazionale e il settore
agroalimentare Made in Italy rappre-
senta una delle leve competitive a livello
mondiale indispensabile per la ripresa
dello sviluppo.La produzione dell’agroa-
limentare italiano registra un fatturato
nazionale superiore ai 266 miliardi di
euro, rappresentando il 17% del PIL e
ponendosi a livelli di primato in termini
di sicurezza e sistemi di controllo degli
alimenti, di prodotti a denominazione
protetta e produzioni biologiche. La pro-
duzione di carni suine nazionale è, in-
vece, stimata in 1.299.000 tonnellate an-
nue e, sulla base di dati elaborati dalle
associazioni nazionali di allevatori, l’Ita-
lia importa dalla Germania un quantita-
tivo elevatissimo di carni suine che su-
pera il 50% della richiesta di mercato
italiano.
È evidente, però, che la circolazione di
alimenti che evocano un’origine e una
fattura italiana pregiudica l’immagine
del patrimonio agroalimentare nazionale,
con conseguente danno a carico delle
imprese locali. A salvaguardare l’origine
dei prodotti alimentari e il Made in Italy
del settore agroalimentare è l’Associa-
zione Coldiretti, tesa, particolarmente a
salvaguardare e, nel contempo, a proteg-
gere l’origine dei prodotti di qualità del
Made in Italy. In questa azione la Coldi-
retti sarà affiancata dalla Provincia di
Isernia e dall’Assessorato provinciale
all’Agricoltura che si adoperano per la
promozione degli interessi nel settore
economico, produttivo e commerciale
aventi finalità di valorizzazione del pro-
prio territorio. “Riconosciamo importanti
e condivisibili le preoccupazioni esposte
dalla Coldiretti – ha dichiarato il Presi-
dente della Provincia di Isernia Luigi
Mazzuto – ci troviamo dinanzi ad una au-
tentica emergenza: il marchio Made in
Italy è il più imitato al mondo e la sua
contraffazione, oltre a danneggiare l'eco-
nomia del Paese, confonde il consuma-
tore. Occorre tutelare gli interessi, dun-
que, dei consumatori e delle imprese
della filiera agroalimentare della Provin-
cia di Isernia e, in generale, del territorio
italiano. La grave crisi economica in atto
deve indurci a ripensare i modelli pro-
duttivi e distributivi del Made in Italy, in
particolare nel settore trainante del-
l’agroalimentare”.“La Provincia di Iser-
nia – ha aggiunto l’Assessore Camillo Di
Pasquale – è pronta a promuovere op-
portune azioni tese a garantire i prodotti
italiani e, in particolare, a tutelare le va-
rie attività agroalimentari dislocate sul
territorio provinciale. Sollecitiamo, per-
tanto, i Ministeri delle Politiche Agricole
e Forestali e della Salute ad attuare pre-
cise misure di garanzia dei prodotti
agroalimentari Made in Italy.
La normativa sta tentando di avviare
un percorso di salvaguardia e controllo,
ma occorre introdurre con tempestività
azioni legali che assicurino diritti esclu-
sivi e una strategia di protezione dei pro-
pri marchi, al fine di una maggiore tutela
e competitività dei nostri prodotti nel
mondo”.
1119 dicembre 2013Isernia
Sequestrati per inquinamentodue collettori di scarico
“Made in Italy, valorizziamolo”
Sorbo prende in giro i cittadiniLa lettera.
L'operazione è stata condotta dal CorpoForestale a Carpinone e Pozzilli
La Provincia di Isernia scende in campo a sostegno della politica di Coldiretti
TERMOLI – Ammonta a 30mila
euro (secondo una prima stima)
il bottino di una rapina com-
piuta nella tarda mattinata di
ieri all’ufficio Postale di Difesa
Grande. Si era quasi intorno alle
14, orario di chiusura, quando
due persone, con il volto semi
coperto ed armate di un tempe-
rino e una pistola (forse giocat-
tolo) hanno fatto irruzione nel
locale intimando ai quattro
clienti e agli altrettanti impie-
gati di stare calmi. Poi si sono
fatti consegnare il contante con-
tenuto nelle casse e poi uno di
loro si è fatto accompagnare
nella stanza dove c’è la cassa-
forte. A quell’ora era chiusa ma
ha preteso che venisse aperta.
Dopo circa 10 minuti abbon-
danti il portellone blindato si è
aperto e i malviventi hanno ar-
raffato tutti gli euro: circa
30mila. Poi, secondo le prime
testimonianze, uno dei due con
il telefonino avrebbe avvisato
un coplice che si sarebbe tro-
vato all’esterno riferendo che si
poteva partire. Immediatamente
dopo si sono allontanati, sicura-
mente a bordo di un mezzo, fa-
cendo perdere le loro tracce.
Scattato l’allarme sul posto sono
giunte pattuglie del Commissa-
riato e della Compagnia carabi-
nieri di Termoli, mentre posti di
blocco venivano istituiti lungo
le strade del perimetro interes-
sato al colpo. Fino a ieri sera dei
malviventi nessuna notizia.
Sempre secondo le prime testi-
monianze raccolte, i due che
hanno messo a segno il colpo
avrebbero una età compresa tra
i 35 e 40 anni con accento cam-
pano. Le forze dell’ordine, oltre
che prelevare impronte digitali
hanno acquisito anche i filmati
delle telecamere a circuito
chiuso che potranno fornire ul-
teriori elementi per risalire ai
malviventi. Nel giro di quattro
mesi è la seconda rapina che
viene eseguita nell’ufficio Po-
stale di Difesa Grande. Lo
scorso 21 agosto, sempre due
persone e con le modalità della
rapina di ieri, portatoro via circa
30mila euro.
Ancora una rapina all’UfficioPostale di Difesa Grande
Radon, monitoraggio nella scuola dell’infanzia di via Volturno
Nel Borgo la mostra d’Arte “In Nativitate Domini”
Il comune aderisce al progetto “Pieno Sviluppo”
Corale città di Termoli: domenica il tradizionale concerto di Natale
TERMOLI - L’Amministrazione
comunale, su segnalazione del-
l’ARPA Molise ha deciso di far
monitorare la vecchia ala della
scuola dell’infanzia di Via Vol-
turno dove potrebbe esserci la
presenza di gas Radon che è un
gas inerte, naturalmente radioat-
tivo, pericoloso per la salute
umana se inalato, associato al tu-
more al polmone in caso di forte
accumulo negli ambienti interni
di lavoro e di vita. La Giunta ha
anche sottolineato che l’ARPA
Molise ha attuato nel periodo ot-
tobre 2012 – aprile 2013, per circa
sei mesi effettivi, un monitorag-
gio sperimentale per realizzare
una prima conoscenza sul radon
indoor nelle aree urbane e nel
contempo misurare l’esposizione
di fasce di popolazione in età pe-
diatrica, sicuramente a più ele-
vato rischio patogenetico,
scegliendo edifici che ospitano
scuole dell’infanzia ed elementari
sparsi in tutta la Regione Molise
e su 42 edifici scolastici sottoposti
a misurazione, in 4 sono emersi
valori da esposizione variamente
più elevati rispetto alla soglia
normativa prevista per gli am-
bienti di lavoro. Per questo motivo
il sindaco Basso Antonio Di Brino,
con propria ordinanza, lo scorso 5
settembre dispose che tutte le at-
tività didattiche e lavorative
dell’Anno Scolastico 2013/2014
della Scuola per l’Infanzia di Via
Tremiti (I Circolo didattico) in via
precauzionale si svolgessero
presso la Scuola “Principe di Pie-
monte” di Piazza Vittorio Veneto
fino a nuovo provvedimento. Il
monitoraggio della scuola dell’in-
fanzia di Via Volturno ora sarà af-
fidato ad esperti qualificati di
secondo grado. ;
TERMOLI – La Giunta comunale, dopo aver visionato l’offerta
ricevuta dall’Aciazione di promozione sociale “Pieno Sviluppo”
che ha principale obiettivo di mettere in rete, a disposizione di
tutti, informazione, progetti e idee utili per eventuali opportu-
nità lavorative nonché per uno sviluppo del territorio. Tra i
progetti presentati particolarmente interessante per l’Ammini-
strazione comunale quello denominato “Informazione al primo
posto”, progetto rivolto ai Comuni, e che ha come scopo prin-
cipale, quello di informare in modo continuativo sui finanzia-
menti e bandi sia nazionali che europei. I componenti della
Giunta, ritenuto il momento che l’Italia, e non solo, sta vivendo
è di enorme stallo economico nonché di grave disagio sociale,
fenomeni che inevitabilmente si ripercuotano sulle attività di
tutti gli enti pubblici che tra l’altro si sono visti decurtare negli
anni risorse e finanziamenti, ha ritenuto indispensabile essere
aggiornati, in modo esaustivo sulle direttive che interessano
la pubblica amministrazione nonché sui finanziamenti per
ogni settore: economia, bilancio finanze e controllo di gestione,
programmazione fondi europei, Lavori pubblici, trasporti, po-
litiche sociali e pertanto hanno deciso di aderire al progetto
presentato siglando il relativo protocollo d’intesa per la durata
di 6 mesi.
TERMOLI – Dal 22 al 29 di-
cembre la Chiesa di Sant’Anna
in Piazza Duomo del Borgo
vecchio ospita la mostra “In
Nativitate Domini” di Giacomo
Fallica. L’esposizione, composta
da 6 opere tra le quali una
croce astile del 1600 e un bam-
binello del 1700, alcune opere
dell’artista e opere da lui re-
staurate, nasce dall’idea di Gia-
como Fallica, artigiano orafo
della Provincia di Campobasso
con laboratorio e abituale di-
mora nel Comune di Petacciato.
L’idea di organizzare un evento
che potesse testimoniare
l’amore per l’arte di Giacomo
Fallica, scaturisce quando ci si
è ritrovati dinanzi al Bambino
di Natale che con cura e perizia
è stato riportato agli antichi
splendori.
Un lavoro di non facile rea-
lizzazione, un lavoro che ha
visto impegnate diverse mae-
stranze, nel campo della tutela
del patrimonio culturale, del
restauro, della fotografia, della
sartoria e dell’oreficeria.
La scelta di presentare alla
cittadinanza termolese,
un’opera d’arte appositamente
curata in ogni sua parte e le-
gata ad un particolare mo-
mento delle festività religiose
del Santissimo Natale, vuole
essere anch’esso veicolo della
“Gloria di Dio per annunciare
la pace in terra agli uomini di
buona volontà”.
Una opera d’arte… un bam-
binello… contornato da un pre-
sepe, un calice, un ostensorio,
una croce pettorale e una croce
astile, che si vogliono, essere
elementi di identificazione di
un arte manuale, quale l’Orefi-
ceria. Primo attore, capace non
solo di interpretare e model-
lare, ma realizzare quel deside-
rio di emozione, di bellezza e di
esclusività.
La mostra. Che ha il patroci-
nio del Comune di Termoli e il
benestare della Curia Vescovile
con la collaborazione del Co-
mando della Tutela del Patri-
monio Culturale dell'Arma dei
Carabinieri e la Critica del
Consulente d'Arte e noto Anti-
quario, Maestro Aldo Serafi-
nelli di Roma, sarà inaugurata
domenica 22 dicembre alle ore
17 alla presenza di numerose
autorità e rimarrà aperta gra-
tuitamente al pubblico, fino al
29 dicembre. All’interno della
mostra prenderanno posto, al-
cune tele realizzate dagli
alunni della Scuola Primaria
“Giovanni Paolo II” di Termoli.
1219 dicembre 2013 Termoli
TERMOLI – L’Associazione Co-
rale Città di Termoli invita la citta-
dinanza a partecipare al
tradizionale concerto di Natale, in-
titolato “Notte di Luce”, che si terrà
domenica 22 dicembre alle ore
19,30 presso la Chiesa dei Santi
Pietro e Paolo. Per l’occasione il
coro diretto dal maestro Carmine
Mascitelli eseguirà un repertorio
tratto dalla tradizione natalizia, con
la partecipazione del Maestro Mat-
teo Loiola al pianoforte. L’evento,
patrocinato dal Comune di Termoli
e curato dal presidente Concetta
Lisi, godrà anche della partecipa-
zione della Corale “Michael Prae-
torius” di Montefalcone nel Sannio.
MONTEFALCONE NEL SANNIO - Il
sindaco del centro bassomolisano, Gigino
D’Angelo, ha scritto ai Consiglieri regio-
nali chiedendo che nel prossimo Consi-
glio regionale, che dovrà deliberare
sull’organizzazione della rete scolastica,
non venga tolta la dirigenza a favore del-
l’istituto comprensivo di Castelmauro. “La
giunta regionale con deliberazione n. 277
del 17 giugno 2013 ha fissato gli indirizzi
di programmazione ottimale per le istitu-
zioni scolastiche per il triennio 2014-2016,
fissando, per stabilire la sede della diri-
genza, quali presupposti fondamentali:
’un dimensionamento della rete scolastica
funzionale a una prospettiva pluriennale
che tenga conto del flusso delle iscrizioni,
del bacino d’utenza, delle previsioni sul-
l’andamento demografico, anche al fine di
elaborare e attuare i piani dell’offerta for-
mativa...Nelle istituzioni scolastiche com-
poste da più comuni in assenza di una
scelta condivisa la sede della dirigenza va
allocata nel comune che ha popolazione
scolastica più numerosa’. Giustamente la
Giunta regionale nel fissare i predetti in-
dirizzi ha voluto evitare l’istituzione di di-
rigenze scolastiche prive di alunni”.
D’Angelo fornisce i dati sulle nascite: dal
primo gennaio 2008 al 30 settembre del
2013, sono stati 63 a Montefalcone e 42 a
Castelmauro; quelle delle frequenza sco-
lastica sono 166 alunni a Montefalcone
mentre sono 126 a Castelmauro. Proprio
con questi numeri il primo cittadino
chiede che: “Alla luce delle considerazioni
e dei dati, e atteso che certamente gli
alunni della scuola dell’infanzia paritaria
andranno a frequentare la scuola prima-
ria statale, la interesso affinché si possa
esprimere nel rispetto degli indirizzi fis-
sati dalla giunta regionale con la delibe-
razione n. 277/2013 e del buon senso del
padre di famiglia”.
BASSO MOLISE - In occasione delle festi-
vità natalizie, la diocesi di Termoli - Larino
organizza una serie di concerti d’organo ese-
guiti dal m° Giovanni Petrone. I concerti si
terranno in alcune località della Diocesi e
dopo quelli di Rotello, Nuova Cliternia e Ca-
stelmauro, il tour prosegue in altre parroc-
chie.nel mese di dicembre. Il 23 alle 19 a Ca-
sacalenda: Madonna della Difesa; 27 alle 19
a Colletorto: S. Giovanni Battista; il 28 alle
ore 19 a S. Martino in Pensilis.: S. Pietro Apo-
stolo; il 30 alle ore 19 a Morrone: chiesa della
Maddalena; il 3 gennaio alle 18 a Guardial-
fiera: S. Maria Assunta.
LARINO- La nuova ammini-
strazione, il nuovo che avanza,
in un momento di crisi, con le
addizionali comunali alle ali-
quote massime, con i cittadini
costretti a pagare in poco tempo
varie annualità di tributi comu-
nali, dopo aver tagliato i fondi
per la cultura e sport, senza
avere previsto nulla di nuovo
per la pulizia del centro abitato,
senza aver fatto nulla per il cen-
tro storico, senza avere neanche
avviato un progetto di quelli
promessi, con la delibera datata
16 dicembre 2013, all’unanimità,
ha deciso di aumentare le in-
dennità di Sindaco, vice Sindaco
e Assessori. La precedente am-
ministrazione ha tenuto ferma
la decurtazione, rispetto al mas-
simo consentito dalla legge, de-
liberata dalla Giunta Anacoreta.
La nuova Giunta Notarangelo
invece ha deliberato, pur rima-
nendo al di sotto del 10% di
quanto previsto dalla legge, un
aumento delle indennità. Con la
Giunta Giardino l’indennità di
un assessore era fissata a €
878,49 ora invece è pari a €
1.129,49; Ancora, € 1.254,99 per
il vice sindaco e € 2.509,98 per il
signor Sindaco (Giardino non ha
mai percepito alcuna indennità,
come pure l’assessore Pontico e
il Presidente del Consiglio Di
Fonzo).
Ma quello che va ancora sotto-
lineato è che la delibera in que-
stione è stata approvata con ef-
fetto retroattivo ossia vale a
partire dalle nomine (dunque
dal 28 maggio per il Sindaco e 16
giugno per vice Sindaco e As-
sessori). Ci chiediamo “E’ questo
il nuovo che avanza?!? E’ questa
la Larino Migliore che promet-
tevano ai cittadini?!? Ad oggi
non ancora abbiamo visto nulla
di nuovo, siamo ancora in attesa
di poter capire e osservare qual-
cosa di concreto da parte della
nuova giunta! Non esiste pro-
grammazione, non è stata avan-
zata né tantomeno concretizzata
una qualche idea nuova! Nes-
suna proposta….ci si adagia sui
progetti precedenti e si ha an-
che il coraggio di attribuirsene
impropriamente i meriti e nel
frattempo l’unico dato “nuovo”
che possiamo annoverare è l’au-
mento delle negatività che
siamo costretti a fronteggiare in
questo paese, dalla sporcizia che
è ovunque sotto gli occhi di tutti
dal centro storico al piano San
Leonardo, al torpore culturale e
intellettuale in cui siamo ca-
duti!!! Ecco il nuovo che avanza
a spese dei cittadini, a spese
della loro fiducia, delle pro-
messe decantate in campagna
elettorale….a spese della cul-
tura assopita, della ricostruzione
e dell’ edilizia bloccata, di un si-
stema economico ormai quasi
del tutto inesistente, di un intero
paese che pare sempre più ab-
bandonato. Vergogna !
I consiglieri comunali
di opposizione
Michele Urbano
Rossella Mammarella
Giulio Pontico
1319 dicembre 2013Termoli
Aumento delle indennità per Sindaco, vicee Assessori, l’opposizione grida: vergogna!
Scuola, tagli alla dirigenza: sindaco D’Angelo scrive ai consiglieri regionali
LARINO – Pronta la replica e ilchiarimento del sindaco VincenzoNotarangelo che ritiene le accusedell’opposizione strumentali, per-ché la Giunta ha approvato unanuova delibera che uniforma le in-dennità a quelle degli ultimi cinqueanni. “C’è stato un errore tecniconel calcolo dei coefficienti la pro-posta ci è stata presentata dagli uf-fici e oggi abbiamo saputo che laprecedente amministrazione avevagià abbassato le indennità, anche acausa dello sforamento del patto distabilità. Fino a oggi, a sei mesi dal-l’insediamento dell’amministra-zione, non è stato percepitoneanche un centesimo di euro.Sono solo polemiche strumentali –termina Notarangelo -, figuriamocise in un periodo difficile come que-sto per l’economia pensiamo adaumentare le indennità”.
La reolica
del sindaco
Notarangelo
Al via i concerti d’organo nelle parrocchie diocesane
MAR DEL PLATA - La collettività
mafaldese e molisana di Mar del Plata
ha concluso le attività del 2013, anno
particolare durante il quale si sono
celebrati i 40 anni dell'associazione
che raccoglie i nativi e discedenti del
comune di Mafalda, in particolare, e di
tutto il Molise, in generale.
La cena di chiusura d'anno, alla
quale era presente Spazio Giovane, si
è avvalsa della visita di rappresentanti
dell'URAMA, la Federazione che da
quarant'anni raggruppa le associa-
zioni molisane dell'Argentina, i quali
hanno portato l'immagine in rame di
Maria Santissima Addolorata di Ca-
stelpetroso, patrona del Molise, custo-
dita da anni a Buenos Aires, per la
prima volta nella città balneare argen-
tina per la federazione.
L'Addolorata è stata celebrata con
una Santa Messa presso il primo
piano della sede dei mafaldesi a Mar
del Plata grazie al prete don Arturo
Pessagno, il quale ha salutato i pre-
senti rammentando i 40 anni di lavoro
per diffondere le tradizioni italiane ed
ha benedetto i depliant sul Santuario
di Castelpetroso portati da Giuseppe
Valiente dell'associazione molisana
Santa Anna della capitale argentina.
Subito dopo, la presentazione del
Coro Ripalta dell'associazione mafal-
dese diretto da Fernando Grossi e
dopo la cena di chiusura del 2013,
dove la presidente della collettività
mafaldese e molisana, Marilena Ma-
stragostino, assieme alla segretaria
Diana Raimondi, ha ringraziato tutti
per l'anno vissuto con tanta intensità
con diverse iniziative realizzate per
festeggiare l'importante anniversario
dello storico sodalizio italo-argentino
di Mar del Plata.
Nell'occasione i presenti hanno po-
tuto fotografarsi con l'immagine del-
l'Addolorata in rame portata dai
rappresentanti dell'URAMA, Angelo
Venditti, Valeria Venditti e Giuseppe
Valiente.
Momento speciale la presentazione
del nuovo gruppo di adulti di danze
molisane che si è esibito con la musica
della fissarmonica del mafaldese
Amadeo Grosso che ha fatto le delizie
di tutti.
"Importante la presenza di molti
giovani che vogliono continuare con il
lavoro proficuo dei pioneri, accompa-
gnando la storica visita dell'imagine
dell'Addolorata di Castelpetroso - ha
dichiarato Marcelo Carrara, presi-
dente del Consiglio dei Giovani Moli-
sani nel Mondo dal 2008 al 2011 -. Il
Santuario di Castelpetroso è stato vi-
sitato dal Papa Giovanni Paolo II ed
invieremo una lettera con le fotografie
a Papa Francesco, per replicare la vi-
sita omaggiando tutti gli italiani nel
mondo".
La Collettività Mafaldese e Molisana
di Mar del Plata augura un Buon Na-
tale ed un prospero 2014 a tutti e
tutte!
Cena di chiusura dell’annoalla collettivita mafaldesee molisana in Argentina
1419 dicembre 2013 Spettacolo
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CAMPOBASSO - Una volta si compravano i
dischi.
I 33 giri, quelli belli degli anni ‘70/’80. Quelli
che quando li scartavi, ne assaporavi l’odore,
come un libro nuovo. Quelli che in Italia usci-
vano con una copertina diversa da un’altra
nazione. Quelli che contenevano i poster, come
“Eagles live”, doppio poster che ancora oggi
campeggia sumuri di over ‘40. Le copertine
rare come “Deja vù” di CSN&Y con la stampa
a rilievo e la foto appiccicata sopra (oggi è
una fotocopia). Insomma, un rituale quello del
vinile oggi scomparso. L’avvento del cd nei
primi anni ‘80 ad opera della Philips, fa trabal-
lare, barcollare e poi crollare, il mondo del vi-
nile. La magia non è più la stessa, certo la pra-
ticità del compact disc è inequivocabile, ma
nello stesso tempo, la fredezza del nuovo sup-
porto, fa sospirare i nostalgici. Oggi vi è una
lenta ripresa del mercato del vinile, ma nulla
in confronto al fatto che negozi di dischi chiu-
dono (a Campobasso ben tre, Disco Ring, Boo-
tleg, Musica In). Nel capoluogo resta Doo Bop,
luogo non solo di musica ma d’incontro per chi
vive di essa. Parliamo con Nicola Giannanto-
nio, il titolare.
Come sopravvive oggi un negozio di dischi?
“Facendo economia su tutto. Anche sulle buste
shopper. E poi attenzione massima a tutti i fe-
nomeni sia commerciali che di nicchia . La co-
noscenza del mercato aiuta a non commettere
troppi errori negli acquisti”.
Quale è il cliente tipo che oggi compra cd?
“In generale sono collezionisti, grandi appas-
sionati, ricercatori della qualita’ . Poi c’e’ la fa-
scia dei giovanissimi che segue i propri
beniamini anche nelle uscite discografiche
oltre ad andare ai concerti. Le fasce d’eta’ ?
Under 20 e Over 40 soprattutto. Poi ci sono i
dee-jay che hanno bisogno sempre di novita’ e
molte persone che trovano sempre affasci-
nante regalare dischi in particolari occasioni”.
Nel capoluogo Bootleg, Musica In e Doo
Bop, il primo si è riconvertito, il secondo ha
chiuso, tu sei l’ultimo baluardo della ven-
dita di cd.
“Che chiudano tutti i concorrenti non e’ una
buona notizia. Significa che il mercato peg-
giora ed anche il nostro spazio si riduce. For-
tunatamente Doo-Bop e’ meta obbligata anche
per i tanti appassionati sparsi nel centro-sud
Italia che ancora amano spulciare nei negozi
fisici”.
Nel mondo i negozi di dischi chiudono, per-
ché la pirateria, l’mp3, il download, hanno
ammazzato il mercato, tu che futuro pre-
vedi?
“Mp3 e download non sostituiranno mai il fa-
scino del supporto fisico, del packaging, delle
note di copertina. Certo le nuove generazioni
si stanno abituando ai nuovi metodi di ascolto
ma io li trovo molto dispersivi e non sempre
la qualita’ sonora e’ degna”.
Il ritorno al vinile può essere un escamo-
tage per deviare dalla crisi?
“Il ritorno al vinile e’ gia’ una realta’ e non e’
solo un escamotage. Dietro c’e’ tutta una filo-
sofia differente che fa dell’ascolto un rituale.
Il calore e il colore del suono del vinile sono
inarrivabili e soprattutto si e’ costretti ad
ascoltare davvero tutto il disco, tutta l’opera. a
prendersi del tempo per un ascolto consape-
vole, non solo quindi un sottofondo random di
pezzi sparsi”.
La tua attività è stretta dal sell in o si è li-
beri di comprare la quantità di cd da ven-
dere?
“Siamo liberi attualmente di acquistare le
quantita’ e i titoli che preferiamo. Un buon ne-
gozio e’ fatto ,oltre che da chi gestiscem anche
e in special modo dai clienti : e’ la qualita’ e la
competenza di essi incidono sulla qualita’
della proposta. Almeno in questo non sono
stato sfortunato”.
Un negozio di musica, non credi dovrebbe
aprirsi a tutte le diramazioni della musica
stesa, merchandising, vendita biglietti, or-
ganizzazione bus per concerti, raccolta vi-
nili per collezionisti.
“Infatti facciamo tutto cio’ che elenchi, tranne
che per l’organizzazione di autobus per i con-
certi. Bisogna stare attenti pero’ , specie in
questo periodo in cui la gente dispone sempre
di meno euro da spendere per il proprio
tempo libero, a centrar bene gli acquisti”.
Quale il costo più odioso per un’attività
come questa?
“Guarda, direi sempre l’Iva insieme alle spese
di trasporto che a pensarci bene incidono no-
tevolmente in quanto abbiamo frequenti ar-
rivi settimanale che pero’ hanno un certo
costo. Ma e’ la fiscalita’ generale a rendere im-
possibile la quadratura del cerchio.Balzelli e
costi lievitano ogni mese a fronte di una dimi-
nuizione del fatturato”.
Cosa ci vorrebbe per respirare?
“Abbassare l’Iva sui prodotti discografici.
Equiparandola a quella sui libri ed i prodotti
editoriali darebbe un immediato impulso a
questo settore. Ma e’ la fiscalita’ generale a
rendere impossibile la quadratura del come
ho gia’ detto prima. Negli ultimi due anni in
realta’ abbiamo chiuso in perdita. Resistiamo
per passione e finche’ ce lo consentiranno le
contingenze. Ho delle idee molto chiare in
proposito ma molto probabilmente non e’
questa la sede per affrontare certe questioni
macroeconomiche. Non noto grande interesse
per questi argomenti da parte dei nostri go-
verni. In generale sarebbe opportuno istituire
un reddito di cittadinanza per i giovani e per
coloro che perdono il posto di lavoro (come
esiste in quasi tutti i paesi europei) in modo
da consentire a tutti di fruire della cultura,
non necessariamente musicale”.Da un punto di vista strettamente arti-
stico, di gusto, quali sono le scelte dei
giovani?
“C’e’ da registrare l’esplosione di tutta la
nuova scena hip-hop italiana (Club dogo,
Salmo, Noyz Narcos , Fedez, Mondo Mar-
cio) che attrae molti giovanissimi. Per il
resto il mercato risulta frammentatissimo
e i gusti sono i piu’ disparati. C’e’ da dire
che anche i giovani cominciano ad apprez-
zare il “disco nero” in vinile e questo e’ di
buon auspicio”.
La musica è mutaLa tecnologia e il mercato illegale hanno
ammazzato il vinile e i negozi di dischi
CAMPOBASSO - Il Cafè Prestige presenta il set del dj Dario
Piana. A seguire, in consolle Antonio Martino.
BOJANO - Al pub Cat Woman sulla ss17, il Natale si veste di
danze latino americane.
RIPALIMOSANI - Un must del Natale nel capoluogo è il Fun-
kydrome. Quest’anno torna al Blue Note. Opsite in consolle, dopo
i resident Ciakko e Uptown, sarà Phil Asher.
CAMPOBASSO - Al Move club il live organizaato daklla Soupy
records: Slick Steve & the Gangsters. La console si completa cona
la SoulFoodCommunity, dj che suonano solo vinile.
CAMPOBASSO - La discoteca Alexander realizza la serata del
25 con i suoi resident dj. Due sale, una fumatori.
CAMPOBASSO - Il Kamaloca segna la presenza in consolle di
Alessio Bertallot (foto), il guest di Natale, affiancato da dj Fiore. I
resident sono Andrea Palazzo e Mario Tallari.
La sera di Natale. Dove andare il 25
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