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Resoconti Parlanientari U527 Assemblea Regionale Siciliana X Legislatura 3 1 9 “ S E D U T A 12 Dicembre 1990 RESOCONTO STENOGRAFICO 319" SEDUTA mercoledì 12 DICEMBRE 1990 Presidenza del Vicepresidente DAMIGELLA INDICE Congedi ........................................................................ Commissioni iegisiafive (Comunicazione di richiesta di parere) Disegni di legge (Annunzio di presentazione) ............................................. "Modifiche ed Integrazioni alla legge regionale 5 settem- bre 1990, n. 34, concernente il riordino degli istituii tegionaii di istruzione artistica, professionale e tec- nica» (909/A) (Discussione): presidente orbile (DC), relatore .............. ........................ . ,. . “Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio del- Azienda delle foreste demaniali della Regione sici- liana per l’anno finanziario 1990 - Assestamento». (B80/A) (Discussione): presidente ........................................... 11532.11533, 11542. C ampione (dc) ......................,,. SC ìangula, Assessore per H bilancio e le finanze .. . COLOMBO (PCI) ....................... 11542. 11544, 11547. G^ÌANO (DC) ................................................. .11543, da ^A Arcobaleno)* ............................ PAR ISI (PCI) ......... ................ ;; ; 11539, 11544, 11533, 11539, 11542, 11545. 11549, 11544. 11528 11527 11531 11532 11540 11550 11539 11541, 22543, 11548 11550 11547 11540 11532 Intel '■'"ogazìonl (Annunzio) (Svolgimenio): presidente ....................................... Assessore per il /err/7or/o e rambiente VÌ22IM1 (PC I)........................................................... , 11528 11529 11530 11530 Sulla mancata reolizzazlone di alcuni progetti mdustrloil glò finanziati neirArea di Siracusa PRESIDENTE ........ ..................................................... LO CURZIO (DC) .............................................................. 11552 11551 (*) Intervento corretto dall’oratore La seduta è aperta alle ore 10.45 COSTA, segretario, dà lettura de! processo verbale della seduta precedente che, non sor- gendo osservazioni, si intende approvato. Congedi. PRESIDENTE. Comunico che hanno chiesto congedo gli onorevoli; Laudani, Ferrante e Aicllo per oggi; Ravidà per le sedute di oggi e domani. Non sorgendo osservazioni, i congedi si in- tendono accordati. Annunzio di presentazione di disegno di legge. PRESIDENTE. Comunico che, in data 11 di- cembre 1990, è stato presentato dal Presidente della Regione (Nicolosi) su proposta delFAs- sessore per gli enti locali (La Russa) il seguente disegno di legge: r. 1556 (.5(H))

12 D RESOCONTO STENOGRAFICO

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Resoconti Parlanientari U527 Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 3 1 9 “ SED U TA 12 D icembre 1990

RESOCONTO STENOGRAFICO

319" SEDUTA

m e r c o l e d ì 12 DICEMBRE 1990

Presidenza del Vicepresidente DAMIGELLA

I N D I C E

Congedi ........................................................................

Commissioni iegisiafive(Comunicazione di richiesta di parere)

Disegni di legge

(Annunzio di p resen taz ione ).............................................

"Modifiche ed Integrazioni alla legge regionale 5 settem­bre 1990, n. 34, concernente il riordino degli istituii tegionaii di istruzione artistica, professionale e tec­nica» (909/A) (Discussione):

presidenteorbile (DC), re la tore .............. ........................ . ,. .

“Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio del- Azienda delle foreste demaniali della Regione sici­

liana per l’anno finanziario 1990 - Assestamento».(B80/A) (Discussione):

presidente ........................................... 11532.11533,11542.

Campione (dc) ......................, , .SCìangula, Assessore per H bilancio e le finanze .. .

COLOMBO (PCI) ....................... 11542. 11544, 11547.G^ÌANO (DC) ................................................. .11543,da A Arcobaleno)* ............................PARISI (PCI)......... ................ ; ; ;

11539,11544, 11533, 11539, 11542,11545. 11549, 11544.

11528

11527

1153111532

115401155011539 11541, 22543, 11548 11550 1154711540 11532

Intel'■'"ogazìonl(Annunzio)(Svolgimenio):

presidente .......................................Assessore per il /err/7or/o e rambiente VÌ22IM1 (PCI)........................................................... ,

11528

1152911530 11530

Sulla m ancata reolizzazlone di alcuni prog etti mdustrloil glò fin an ziati n e irA rea di Siracusa

PRESIDENTE ........ .....................................................LO CURZIO (DC) ..............................................................

1155211551

(*) Intervento corretto dall’oratore

La seduta è aperta alle ore 10.45

COSTA, segretario, dà lettura de! processo verbale della seduta precedente che, non sor­gendo osservazioni, si intende approvato.

Congedi.

PRESIDENTE. Comunico che hanno chiesto congedo gli onorevoli; Laudani, Ferrante e Aicllo per oggi; Ravidà per le sedute di oggi e domani.

Non sorgendo osservazioni, i congedi si in­tendono accordati.

Annunzio di presentazione di disegno di legge.

PRESIDENTE. Comunico che, in data 11 di­cembre 1990, è stato presentato dal Presidente della Regione (Nicolosi) su proposta delFAs- sessore per gli enti locali (La Russa) il seguente disegno di legge:

r. 1556 (.5(H))

Resoconti Parlamentari 11528 Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319“ SEDUTA 12 D icembre 1990

— «Istituzione di nuovi servizi presso enti lo­cali. Adeguamento piante organiche e relativa copertura di posti» (957).

Comunicazione di richiesta di parere.

PRESIDENTE. Comunico che è pervenuta dal Governo e che è stata assegnata alla Com­missione legislativa «Ambiente e territorio» la seguente richiesta di parere:

— Proposta di piano di ripartizione 1989/90 dei contributi di cui alla legge regionale 17 maggio 1984, n. 31 (851)

— pervenuta in data 6 dicembre 1990— trasmessa in data 11 dicembre 1990.

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura delle interrogazioni con richiesta di risposta orale presentate.

COSTA, segretario:

«AirAssessore per i beni culturali ed ambien­tali e per la pubblica istruzione e all’Assessore per il territorio e l’ambiente, premesso che;

— il Sindaco di Agrigento, Sig. Di Mauro, in una recente intervista ha annunciato che il Comune di Agrigento sta provvedendo alla rea­lizzazione, con finanziamento regionale, delle reti idriche e fognanti nella zona “ A” del de­creto Gui-Mancini a vincolo di inedificabilità assoluta della ’Valle dei Templi, in località Mad- dalusa;

— le costruzioni al cui servizio dovrebbero essere realizzate le suddette opere per la spesa di alcuni miliardi sono abusive, non sanabili e secondo la vigente legislazione dovrebbero es­sere demolite;

— deve considerarsi non legale utilizzare i fondi pubblici per realizzare infrastrutture al servizio di costruzioni che si dovrebbero de­molire;

per sapere:— come sia possibile che si realizzino le sud­

dette opere al servizio di costmzioni abusive og­getto di ordinanza di demolizione;

— se tale episodio non sia meritevole di im­mediata verifica mediante procedura ispettiva presso l’Ufficio tecnico comunale di Agrigento;

— come sia possibile che la Sovrintendenza ai beni ambientali di Agrigento abbia autoriz­zato tali opere». (2466)

PiRO.

«Al Presidente della Regione, all’Assessore per il territorio e l’ambiente ed aH’Assessore per l’industria, per sapere:

— se è vero che da due anni sono bloccati presso gli Assessorati Territorio e ambiente e Industria progetti per 250 miliardi già finanziati, corrispondenti ad una previsione occupaziona­le di un migliaio di posti di lavoro;

— se è vero che si tratta di progetti già fi­nanziati relativi alla PRAOIL, che attende 1 au­torizzazione per costruire un impianto di pro­duzione di benzina senza piombo;

— se è vero che si tratta di un progetto del­la ESSO che attende l’autorizzazione della mes­sa in opera di un impianto di desolforazione del gasolio;

— se è vero che la cementeria di Augusta deve ristrutturare i suoi impianti con nuove tec­nologie che abbatterebbero del 50% le emissioni di polveri e di ossidi di zolfo e di azoto;

— se è vero che l’ISAB ha presentato 1 ade­guamento di un progetto tecnologico per la co­struzione di un impianto GOFINER per realiz­zare una aggiuntiva sezione di THERMAL CRACKING del costo per l’investimento di 50 miliardi;

— ancora, se è vero che si tratta di un im­pianto di idrofinazione (MYDROFINER) produrre gasolio con 0 ,2 % di zolfo e olio com­bustibile con 2% di S, per soddisfare le speci­fiche richieste previste per il 1992 per l’inve­stimento di 56 miliardi, con un’occupazione di oltre 200 persone per un anno.

Al riguardo occorre che il Governo dellaJRd' gione si renda conto della gravità della situa­zione siracusana e che smobiliti questo stato “ lacustre” che aggrava la situazione dello svi luppo industriale ed occupazionale;

— inoltre, quali “ strane” strategie s’annidino sotto questo stato di totale immobilismo ed chi giova tutto questo stato di cose;

Resoconti Parlamentari 11529

X Legislatura 319“ SEDUTA12 Dicembre 1990

ancora, perché si vuole penalizzare Sira­cusa e la sua provincia e se questa penalizza­zione blocca lo sviluppo dell’intera Sicilia la quale, tra mafia e criminalità, crea l'immagine di una Regione ad alto rischio e ad alta tensio­ne sociale;

-- infine, se è vero che alcune di queste ini­ziative stanno per trasferirsi altrove, fuori dal­la Sicilia e forse fuori dall’Italia.

Quanto sopra da me denunciato non riguar- da richieste di finanziamenti bensì di progetti già finanziati, pronti per essere realizzati ma non approvati dai competenti Assessorati sopra indicati e specificatamente individuati.

Ai misteri sopraindicati si aggiunge la cro­nica carenza delle infrastrutture, la deficienza della situazione ad alto rischio sismico e sociale, la crisi economica che rende la provincia di Si­racusa carente degli elementi essenziali dello sviluppo civile.

C iò premesso, per sapere se non intenda di­sporre l’immediata attuazione dei progetti e l’avvio della loro realizzazione». (2468)

Lo CURZto.

PRESIDENTE. Le interrogazioni ora annun­ziate saranno iscritte all’ordine del giorno per essere svolte al loro turno.

hivito il deputato segretario a dare lettura del- a interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata.

COSTA, segretario:

«Ai Presidente della Regione e all’Assessore per il turismo, le comunicazioni e i trasporti premesso che:

alcuni organi di stampa locali hanno dato notizia deH’avvenuto acquisto da parte dell’A­zienda delle Terme di Acireale dell’ex mulino

Leonardi” , oggi in trasformazione in alber­go termale;

— secondo tali notizie, l’Azienda delle Ter- e nel 1939 avrebbe già deciso Facquisto del- aibcrgo finito per l’importo di lire 12 milìar-

p uà corrispondere all’impresa “ Venuto e ronterrè” , proprietaria principale, la quale sta

'zzando i lavori di trasformazione;d i" ^"p^na secondo tali notizie, il Consiglio

amministrazione dell’Azienda con successi­

vo atto deliberativo ha elevato a 22 miliardi, non si capisce perché, il prezzo per Facquisto e non è escluso ancora che questo importo sia destinato a lievitare, perché nell’ambito dell’a­rea in cui sorge il vecchio stabile in trasforma­zione esisterebbe un pozzo dalla notevole por­tata idrica, valutato ben tre miliardi;

per sapere;

se corrispondano a verità le notizie ripor­tate dalla stampa;

quali motivi abbiano indotto l’Azienda delle Terme di Acireale a procedere all’acqui­sto del complesso ex mulino “ Leonardi” ;

se non ritengano che tale situazione, in rapporto anche alle note precarie condizioni economiche delle aziende termali in Sicilia, de­terminerà un notevole indebitamento dell’Azien­da, ed eventualmente come la stessa intenda far­vi fronte;

in caso positivo, quali interventi intenda­no promuovere, nell’ambito della rispettiva competenza, perché sia chiarita preventivamente questa brutta vicenda di disamministrazione e di sperpero del denaro pubblico;

~7 ritengano utile, infine, inviare de­gli ispettori per accertare eventuali responsabi­lità degli organi direttivi in ordine al concreto adempimento delle procedure amministrative esercitate». (2467)

SUSINNI.

PRESIDENTE. L’interrogazione ora annun­ziata è stata già inviata ai Governo.

Svolgimento di interrogazioni della rubrica «Territorio ed ambiente»

PRESIDENTE, Si passa al punto II dell’or­dine del giorno; Svolgimento, ai sensi dell’ar­ticolo 159, comma terzo, del Regolamento in­terno, di interrogazioni della Rubrica “ Terri­torio e ambiente».

Per assenza dall’Aula dei firmatari, alle in­terrogazioni n. 855 «Provvedimenti per il dis­sesto idiogeologico del Messinese, a ' ^ ravato dalle recenti avversità atmosferiche», dell'ono­revole Ragno, e n. 1051 «Indagine sulla disca­rica abusiva di Dentini e, più in generale, sul­la dislocazione dei rifiuti tossici nel territorio

Resoconii Parìamemari 1 1530 Assemblea Regionale Siciliana

X Leg isla tura 319“ SEDUTA 12 D icem bre 1990

siciliano», degli onorevoli Capodicasa ed altri, verrà data risposta scritta.

Si procede allo svolgimento dell’interrogazio­ne n. 1274 “ Rimozione dei rifiuti raccolti nel- Farea dello Stagnone di Marsala da un gruppo di volontari aderenti ad associazioni naturali­stiche», degli onorevoli Vizzini e la Porta.

Invito il deputato segretario a darne lettura.

COSTA, segretario-,

«All’Assessore per il territorio e l’ambiente, per sapere;

— se intenda intervenire per chiedere agli amministratori comunali di Marsala di rimuo­vere i sacelli dei rifiuti raccolti nell aiea dello Stagnone lo scorso 23 ottobre da un gruppo di volontari aderenti ad associazioni naturalistiche: da due settimane, infatti, come dimostra la lo­to pubblicata dal Giornale di Sicilia in prima pagina, i sacelli di rifiuti costituiscono nuovo motivo di vergogna per PAmministrazione co­munale e per la Sicilia;

— se non ritenga che questo episodio sia 1 ul­teriore conferma che gli amministratori marsa- lesi non mostrano alcun interesse per la salva- guardia e la valorizzazione dello Stagnone e se questa constatazione possa indurre l’Assessore ad adottare adeguate iniziative sostitutive». (1274)

VIZZINI - L a p o r t a .

PRESIDENTE. L’Assessore per il territorio e l’ambiente ha facoltà di rispondere all inter­rogazione.

GORGONE, Assessore per il territorio e Vambiente. Signor Presidente, onorevoli colle­ghi, con riferimento all’atto ispettivo in ogget­to si rappresenta quanto segue:

in relazione ai problemi dell’attività di sca­rico di riPiuti speciali inerti abusivamente con­dotta nell’area di prc-riserva dello Stagnone di Marsala, in data 27 ottobre 1988 è stato ellct- tuato da parte di funzionari di questo Assesso­rato un sopralluogo congiunto con rappresen­tanti della Provincia Regionale di Trapani, del comune di Marsala e delPIspettorato Riparti- mentale delle Foreste di Trapani.

In .sede di sopralluogo si è constatata la pre­senza di diversi cumuli di materiali inerti sca­

ricati lungo la fascia costiera tra Punta S. Teo­doro e il quartiere Sappusi.

Pertanto questa Amministrazione ha invitato:— il comune di Marsala, competente ai sensi

deH’art. 8 del D.P.R. numero 915/82, a rimuo­vere i suddetti rifiuti;

— l’Amministrazione provinciale di Trapa­ni ad effettuare i controlli previsti dall’art. 7 del citato D.P.R. numero 915/82 e ad osser­vare gli obblighi contenuti nella convenzione con cui la gestione della riserva naturale in que­stione è stata affidata alla stessa Provìncia Re­gionale;

— l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Trapani a vigilare nell’area di riserva ai sensi delle leggi regionali numero 5/84, numero 37/85; numero 14/88.

Quanto precede, alla stregua della vigente normativa; per il futuro sarebbe auspicabile, onorevoli colleghi, che all’Assessorato del Ter­ritorio e dell’Ambiente venissero attribuite con­crete competenze al riguardo che gli consen­tissero, oltre che di esercitare una generica at­tività di controllo e di propulsione nei confronti di altri Enti, anche di intervenire positivamen­te al fine di potere dare una migliore risposta a quanti si rivolgano all’Amministrazione re­gionale nella convinzione che la stessa abbia più ampi poteri di quanti in effetti 1 attuale norma­tiva le riservi.

A tal uopo informo gli onorevoli interrogan­ti e l’onorevole Presidente che ho dato dispo­sizione alla competente Direzione regionale di predisporre un apposito disegno di legge.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’ono­revole 'Vizzini per dichiararsi soddisfatto o me­no delia risposta del Governo.

VIZZINI. Signor Presidente, onorevoli col­leghi, anch’io non posso esimermi dalla conp- derazione del fatto che un atto così urgente vie ne discusso in Aula due anni dopo, cosa c e fa passare la voglia di discutere questioni cn certamente due anni fa erano più vive. Petm purtroppo per noi, la questione sollevata l’interrogazione è molto attuale, perché presup pone, non soltanto di accertare se esistono, c me è sembrato ad alcuni funzionari dell sorato del Territorio, cumuli di immondiz'a^_ di rifiuti solidi nell’area dello Stagnone .sto è assolutamente certo e potevo dare io ste

Resoconti Parlamentari 11531 - Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319" SEDUTA 12 Dicembre 1990

le notizie necessarie all’Assessore risparmian­dogli questa missione e questa fatica — ma, in realtà, di verificare se esiste la riserva, non tan­to come vincolo, come divieto di costruire, di operare e sviluppare altre attività in queU’area, ma come fatto tendente a valorizzare una zona tra le più belle della Sicilia.

Onorevole Assessore, lei parla di poteri del­l’Assessorato. Questi poteri l’Assessorato li ha, anche in base alla legge regionale numero 9/86, regolati d’intesa- con le province e con altri or­gani della Regione; però il potere fondamenta­le che è suo, appunto, del suo Assessorato, poi non ha prodotto l’effetto che il legislatore si era proposto, che è quello di istituire e di far vive­re come una realtà concreta e qualificante per la nostra Regione una riserva nell’area dello S(a- gnone, che è una delle zone più belle della Si­cilia, una zona unica, e nella quale non c’è nien­te! Sono trascorsi nove anni e più dal giorno in cui abbiamo approvato la legge che istituisce i parchi e le riserve, e la situazione, se non è esattamente quella di nove anni fa, è progredita di poco. La questione non interessa nessuno: non interessa le forze politiche, non interessa gli am­ministratori della provincia, non interessa gli am­ministratori comunali. Tante volte si parla del­la precarietà delle Giunte comunali. Io, onore­vole Assessore, le comunico che a Marsala c’è una direzione politica che è tra le .più stabili, c’è una specie di monocolore socialista, soste­nuto varie volte dalla DC e da altri partiti in posizione di sostegno minoritario. Pertanto non è questo il dato da prendere in considerazione.

Il Comune non ha operato, e non perché ver­sa in una condizione di precarietà, di difficoltà politica, amministrativa. Non è questa la situa­zione. Così per la provincia; c’è una situazio­ne abbastanza stabile, purtroppo troppo stabi­le, della Provincia, che varie volte è stata sol­lecitata ad occuparsi di questo problema. Sia­mo in una. situazione nella quale non esiste neanche la tabellazione, eppure la Regione ha latto una convenzione, ha dato i soldi, ha affi­dato i poteri, ha compiuto alcuni atti. Ora le domando: la Regione deve assistere passiva­mente a questa situazione? Ad episodi come questo che, come dire, è all’estremo, al limite ella denunzia? Probabilmente i giovani che

lanno raccolto le immondizie hanno voluto dar ^ogo ad un atto ironico, anche se civile, ma

atto che in qualche modo voleva stimolare mia reazione un po’ più pronta rispetto a quel- n che noi abbiamo prodotto: discutere questo

documento ispettivo due anni dopo i fatti. Vole­vano dire, quei giovani, a tutti noi: guardate che avete fatto una legge, la legge è giu.sta, però l’o­perato degli amministratori pubblici non è ade­guato alla legge, che non viene applicata, e lo Stagnone resta in uno stato di abbandono e di degrado. L’Arcivescovo di Mazara del Vallo ha organizzato, onorevole Assessore, e di questo probabilmente lei è a conoscenza, una mostra per denunziare il degrado (che giunge a ingenerare preoccupazioni di ordine sanitario) della contra­da Sappugi, perché in alcune zone le acque di alcuni di questi canali che confluiscono e afflui­scono nello Stagnone sono diventate delle disca­riche pubbliche, discariche di fogne.

C’è una situazione, quindi, che richiede, se mi permette, onorevole Assessore, un intervento molto più energico, basato sui poteri a lei at­tribuiti, cioè quelli di dare applicazione alla leg­ge numero 98 del 1986 e istituire realmente la riserva, approvando il programma che da tanti mesi attende di essere approvato, e promuoven­do tutte le iniziative amministrative, politiche e legislative necessarie, per far vivere la realtà importante dei parchi e delle riserve. Lo Sta­gnone è una delle cose più belle che abbiamo, e purtroppo, anche per colpa dell’Assessorato, perché potremmo fare fclenco degli uomini po­litici e dei deputati che nel passato hanno di­retto questo Assessorato e sono stati anch'essi sollecitati ad intervenire, purtroppo, dicevo, c’è una responsabilità della Regione che risulta con tutta evidenza al di là dell’episodio indicato, che, appunto, riguarda la difficoltà ad istituire realmente la ri.serva. Questa è la ragione per la quale mi dichiaro insoddisfatto. Naturalmen­te, se ragionassi soltanto nell'ambito del caso segnalato, potrei essere contento del fatto che è stata disposta un’ispezione ed è stato redatto un verbale di contestazione all’amministrazio­ne comunale, però mi pare che il nostro ragio­namento debba spostarsi un po’ più in alto e guardare a questo fatto che ho cercato di se­gnalare con la dovuta attenzione.

Discussione del disegno di legge: «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 settem­bre 1990, numero 34, concernente il rior­dino degli istituti regionali di istnizione ar­tistica, professionale e tecnica» (909/A).

PRESIDENTE. Si passa al punto III deU'or- dine del giorno: Discussione di disegni di legge.

Resoconti Parlamentari 11532 - Assemblea Regionale Siciliana

X L egislatura 319“ SEDUTA 12 D ic em b re 1990

Si procede alla discussione del disegno di leg­ge numero 909/A «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 settembre 1990, numero 34, concernente il riordino degli istituti regio­nali di istruzione artistica, professionale e tec­nica», posto al numero 1.

Dichiaro aperta la discussione generale.Ha facoltà di parlare l’onorevole Ordile, re­

latore del disegno di legge.

ORDILE, relatore. Signor Presidente, ono­revoli colleghi, mi rimetto al testo delta rela­zione scritta.

PRESIDENTE. Non avendo alcun deputato chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e pongo in votazione il passaggio al­l’esame degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto, chi è contra­rio si alzi.

(È approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 1.

COSTA, segretario-,

«Articolo 1.

1. Il comma 2 dell’articolo 17 della legge re­gionale numero 34 del 5 settembre 1990 è so­stituito dal seguente:

“2. Per la nomina in ruolo del personale di cui aU’articolo 9 in possesso di diploma di lau­rea, titolo di abilitazione e dell’apposito titolo di specializzazione di cui aH’articolo 10 del de­creto del Presidente della Repubblica 31 otto­bre 1975, numero 970, ove prescritto, in sede di prima applicazione si prescinde dal titolo di studio specifico previsto dall’articolo 27, com­ma terzo, del decreto del Presidente della Re­pubblica 31 maggio 1974, numero 417, purché detto personale abbia, all’entrata in vigore della presente legge, almeno un quinquennio di ser­vizio continuativo quale incaricato di pre­sidenza” ».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(È approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 2 .

COSTA, segretario-,

«Articolo 2.

1. La presente legge sarà pubblicata, nella Gazzetta ufficiale della Regione.

2 . È fatto obbligo a chiunque spetti di osser­varla e di farla osservare come legge della Regione».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.{È approvato)

Avverto che la votazione finale del disegno di legge numero 909/A sarà effettuata succes­sivamente.

Discussione del disegno di legge; «Variazio­ni al bilancio della Regione ed al bilancio deir Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana per l ’anno finanziario 1990 - Assestamento». (880/A).

PRESIDENTE. Si passa alla discussione del disegno di legge numero 880/A; «Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio deH’Azien- da delle foreste demaniali della Regione sici­liana per l’anno finanziario 1990 - Assestamen­to», posto al numero 2 .

Invito i componenti la II commissione «Bi­lancio e programmazione» a prendere posto al banco alla medesima assegnato.

PARISI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PARISI. Signor Presidente, onorevoli eolle- ghi, a parte il fatto che mancano quasi tutti icomponenti della Commissione competente, e assente anche il Governo. Penso, perciò, che sarebbe opportuno rinviare a domani pomerig gio l’esame del disegno di legge in questione- in modo da affrontarlo prima deH’esame del di segno di legge di bilancio.

Resoconti Parlamentari

X Legislatura

- 11533

319“ SEDUTA

Assemblea Regionale Siciliana

12 Dicembre 1990

GRAZIANO. Il Governo è presente; si può disporre una breve sospensione.

PARISI. Intendevo riferirmi all’Assessore per il bilancio, non all’Assessore per i beni cul­turali.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, la sedu­ta è sospesa.

(Lei spdutQ, sospeso alle ore IL. 10, è ripreso alle ore 11,35) >

La seduta è ripresa. Dichiaro aperta la discus­sione generale del disegno di legge numero 880/A. ,

CAMPIONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Ca m p io n e , signor Presidente, onorevoli colleghi, a nome della Commissione, mi rimetto al testo della relazione scritta.

PRESIDENTE. Non avendo alcun deputato chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e pongo in votazione il passaggio al­l’esame degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(E approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura dcl- l’articolo 1 e dell’annessa Tabella A.

COSTA, segretario:

«Articolo I.1. Nello stato di previsione dell’entrata del

bilancio della Regione per l’esercizio finanzia­rio 1990 sono introdotte le variazioni di cui al­l’annessa tabella A».

TABELLA A

VARIAZIONI AL BILANCIO DELLA REGIONE PER L’ANNO FINANZIARIO 1990

ASSESTAMENTO

STATO DI PREVISIONE DELL’ENTRATA

Titolo 00 — Avanzo finanziario presuntoCategoria * * * *

Capitoli Denominazione Variazioni (in milioni di lire) Natura fondi

0001 Quota avanzo finanziario relativa ai fon­di ordinari della Regione + 470.755 1

0002 Quota avanzo finanziario relativa alle as­segnazioni dello Stato e di altri enti + 543.589 2

0003 Quota avanzo finanziario relativa al fon­do sanitario regionale + 4.503 3

0004 Quota avanzo finanziario relativa al fon­do di solidarietà nazionale di cui all’ar­ticolo 38 dello Statuto - 146.914 4

Totale variazioni avanzo + 871.933

Resoconti Parlamentari 11534 - Assemblea Regionale Siciliana

X L egislatura 319“ SEDUTA 12 Dicembre 1990

Titolo 03 — Alienazione di beni patrimoniali, trasferimenti di capitali e rimborso di crediti

Categoria 15 — Rimborso di crediti e di anticipazioni

Capitoli DenominazioneVariazioni

(in milioni di lire) Natura fondi

5425 Rimborsi deH’anticipazione disposta per la copertura finanziaria del minore avan­zo di gestione, ecc. - 146.914 1

Totale variaz. rimborso di crediti - 146.914

Totale variazioni entrata -h 725.019

PRESIDENTE. Pongo in votazione la Tabella A.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(E approvala)

Pongo in votazione l’articolo 1, con l’annes­sa Tabella A.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(E approvalo)

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 2 e dell’annessa tabella B.

COSTA, segretario:

«Variazioni olla spesa del bilancio della Regione

Articolo 2.1. Nello stato di previsione della spesa del

bilancio della Regione per Pesercizio finanzia­rio 1990 sono introdotte le variazioni di cui al­l’annessa tabella B».

TABELLA B

VARIAZIONI AL BILANCIO DELLA REGIONE PER L’ANNO FINANZIARIO 1990

ASSESTAMENTO

STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA

Amministrazione 01 — Presidenza della Regione

Titolo 01 — Spese correnti

Capitoli “ DenominazioneVariazioni

(in milioni di lire)Natura fondi

10513 Spese per raggiornamento dei pubblici dipendenti e per lo sviluppo della tele­matica al servizio della pubblica Ammi­nistrazione - L.A. 00/90 + 700 1

10723 Fondo da ripartire tra i comuni per l’e­sercizio delle funzioni trasferite, ecc. + 55.000 1

Resoconti Parlamentari - I 1535 Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319^ SEDUTA !2 Dicembre 1990

___________________________ ______________________ segue TABELLA B

Amministrazione 01 — Presidenza della RegioneTitolo 02 — Spese in conto capitale

Capitoli Denominazione Variazioni (in milioni di lire) Natura fondi j

50462 Fondo per investimenti da ripartire fra i comuni, ecc. -{- 20.000 1

Amministrazione 04 — Bilancio e finanze Titolo 01 — Spese correnti

segue TABELLA B

Capiloli

21252

21254

21255

Denominazione

Fondo di riserva per le spese obbliga­torie e d’ordine, ecc.

Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente eli­minati negli esercizi precedenti per pe­renzione amministrativa e per la utiliz­zazione delle economie di spesa e delie maggiori entrate accertate su capitoli di parte corrente concernenti assegnazioni dello Stato e di altri enti (interventi dello Stalo)

Fondo per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente eliminati negli esercizi precedenti per perenzione am­ministrativa e per l’utilizzazione delle economie di spesa e delle maggiori en­trate accertate su capitoli di parte cor­rente (fondo sanitario regionale)

+ 3.583

+ 44.491

+ 4.503

Variazioni (in milioni di lire) Natura fondi

^(ixocoiìti. t 1557(5(X))

Resoconti Parlamentari — 11536

X L egislatura 319“ SEDUTA

AssemJrlea Regionale Siciliana

12 D ic em b r e 1990

segue TABELLA B

Amministrazione 04 — Bilancio e finanze

Titolo 02 — Spese in conto capitale

Capitoli DenominazioneVariazioni

(in milioni di lire)Natura fondi

60751 Fondo occorrente per fra fronte ad oneri dipendenti da provvedimenti legislativi in corso. Spese in conto capitale -E 45.000 1

60763 Fondo per la riassegnazione dei residui passivi delle spese in conto capitale, eli­minati negli esercizi precedenti per pe­renzione amministrativa e per la utiliz­zazione delle economie di spesa e delle maggiori entrate accertate su capitoli in conto capitale concernenti assegnazioni dello Stato ed altri enti (Interventi dello Stato) -E 481.340 2

60777 Fondo destinato alla predisposizione ed attuazione del progetto di sviluppo per le zone interne dell’Isola di cui alla legge regionale 9 agosto 1988, n. 26 - L.A. 00/90 -E 100.000 1

segue TABELLA B

Amministrazione 04 — Bilancio e finanze

Capitoli DenominazioneVariazioni

(in milioni di lire)Natura fondi

91011 Rimborso dell’anticipazione ottenuta a valere sui fondi ordinari della Regione, ecc. - 146.914 4

segue TABELLA B

Amministrazione 05 — Industria —

Titolo 02 -- Spese in conto capitale — -

Capitoli DenominazioneVariazioni

(in milioni di tire)Natura fondi

65117 Fondo a gestione separata istituito presso l’ESPl per le finalità previste dalfarti- colo 1 della legge regionale 18 febbraio 1986, n. 7 - L.A. 00/90 -E 40.000 1

H537 -

319“ SEDUTA12 DrcEMRRE 1990

Titolo 02 — Spese in conto capitale

Capitoli

69901

69924

Denominazione

Spese per 1 esecuzione di opere pubbli­che relative alla costruzione di acquedot­ti, ecc. - L.A, 00/90

Spese per la realizzazione di opere per l’approvvigionamento idrico. (Interven­ti dello Stato) - L.A. 00/90

Variazioni (in milioni di lire)

+ 15.000

+ 9.620

Natura fondi

Titolo 01 — Spese correnti

Capitoli

34058

34059

34060

34061

34062

34063

Denominazione

Spese per l’organizzazione di corsi di formazione ecc. - PIM Sicilia, Sottopr. 2. Misura 9

Spese per l’organizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia, Sottopr. 2. Misura 9. Quota FSE

Spese per l’organizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia, Sottopr. 2. Misura 9. Quota Stato

Spese per l’organizzazione di corsi, ecc.PIM Sicilia. Sottopr. 3. Misura 7.

Quota Regione

Spese per 1 organizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia. Sottopr. 3. Misura 7. Quota Stato

Spese per Porganizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia. Sottopr. 3. Misura 7 Quota FSE

Variazioni (in milioni di lire)

+

+

+

+

-f-

+

55

38

60

478

653

Natura fondi

- 11538 - Assemblea Regionale Siciliana

12 D icembre 1990X L egislatura

319“ SEDUTA

segue TABELLA B

Amministrazione 09 — Sanità ------ ------------ -

Titolo 01 — Spese correnti

Capitoli DenominazioneVariazioni

(in milioni di lire)Natura fondi

42207 Indennità, integrative di quelle statali, ai proprietari di capi bovini, ecc. + 4.492 1

segue TABELLA B

Amministrazione 12 - Turismo, comunicazioni e trasporti

Titolo 01 — Spese correnti

Capitoli DenominazioneVariazioni

(in milioni di lire)Natura fondi

48617 (Nuova Istituzione)Contributi alle aziende, ai comuni e ai loro consorzi esercenti servizio di tra­sporto pubblico urbano ed extraurbano per il ripiano dei disavanzi di esercizio, relativi ad esercizi decorsi. (Interventi dello Stato). 2.1. - 1.5.2 - 2 - 09.19 - 02.02.03 - 2 - Rubrica - Categoria -L 4.285 2

48629 Contributo alle aziende pubbliche e pri­vate, ai comuni ed ai loro consorzi eser­centi servizi di trasporlo pubblico urba­no ed extraurbano per il ripiano dei di­savanzi di esercizio. - L.A. 00/90 -t- 70.000 1

sef>ue TABEM-A B

Amministrazione 12 — Turismo, comunicazioni e trasporli —

Titolo 02 — Spese in conto capitale

Capitoli DenominazioneVariazioni

(in milioni di lire)Natura fonili

88874 Contributi sulle spese di investimento al­le aziende pubbliche che gestiscono ser­vizi pubblici di trasporto di persone. (In­terventi dello Stato) + 2.629 2

88881 Contributi alle aziende pubbliche e pri­vate ed agli enti locali e loro consorzi che gestiscono servizi di trasporlo di per­sone, sulle spese di investimento. - L.A. 00/90 — 30.000 1

Totale variazioni spese correnti -t- 188.344

Totale variazioni spese in c/capitaìe -t- 6?3.589

Totale variaz- rimborso di prestiti — 146.914

Totale variazioni spesa -t- 725.019

rResoconti Parlaineniaii

X Legislatura

11539

319" SEDUTA 12 D icembre 1990

PRESIDENTE. Comunico che alla tabella B, titolo I, spese correnti sono stati presentati, da­gli onorevoli Campione, Mazzaglia ed altri, i seguenti emendamenti;

— capitolo 10766; -f 150.000 milioni;— capitolo 50477; + 50.000 milioni.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei chiedere ai firmatari degli emendamenti di ritirarli.

In questo disegno di legge non vi sono i mar­gini per potere impinguare di 150 miliardi il capitolo 10766, tranne che gli onorevoli pro­ponenti non individuino una forma di entrata corrispondente.

CAMPIONE. Dallo stanziamento a favore della telematica?

SCIANGULA, Assessoì'e per il bilancio e le finanze. Onorevole Campione, sono 700 i mi­lioni destinati alla telematica. Fra l’altro, quella cui si fa riferimento è una spesa dovuta per pa­gare I I.V.A. su una legge approvata dall’As- semblca regionale siciliana.

Invito, pertanto, l’onorevole Campione, pri­mo firmatario, a ritirare gli emendamenti. Non VI sono disponibilità finanziarie.

CAMPIONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CAMPIONE. Signor Presidente, onorevoli colleglli, non intendo mettere in difficoltà il Go- ''crno, ma vorrei sottolineare che esiste una si-

relativa al trasferimento di competenze ^dilato nei confronti delle Amministrazioni pro- ''mciali, in relazione a tutti i compiti loro asse­gnati dalla legge regionale numero 9/86. Si trat-

di una legge approvata da questa Assemblea 1 maniera meritoria, ma a fronte del irasferi- lento di competenze, ivi previsto,non c’è stato necessario corrispondente trasferimento di ri­orse finanziarie. In particolare, per quanto ri-

yiarda le spese correnti esistono realmente gra- Problemi di gestione. Ella, onorevole As.ses-

sore, domani incontrerà i rappresentanti dell’U­nione delle Province. Io la prego in quella sede di valutare la possibilità di ritrovare all’interno del disegno di legge di bilancio — mi rendo conto che all’interno del disegno di legge sulle varia­zioni di bilancio l’operazione risulta più diffici­le—- un modo per riequilibrare talune poste di bilancio, in maniera che l’Assemblea non neghi quanto fatto in precedenza.

In precedenza, infatti, abbiamo assegnato com­petenze, compiti; dobbiamo adesso far fronte alle necessità finanziarie che derivano da questi com­piti e dal nuovo ruolo della Provincia. Non pos­siamo negare quanto già fatto in precedenza! Le chiedo, quindi, in sede di esame del disegno di legge di bilancio (anche in quella sede abbiamo presentato gli emendamenti in discussione, pre­vedendo una diminuzione in conto capitale’di 50 miliardi e un aumento di 150 miliardi per le spese correnti), dopo avere ascoltato l’Unione delle Province, di fare in modo che questi enti — che hanno, come abbiamo riconosciuto nell’Assem­blea regionale, un ruolo essenziale ed una fun­zione di raccordo tra i fatti locali e la Regione

possano sopravvivere proprio relativamente alla gestione ordinaria. Dichiaro, quindi, anche a nome degli altri firmatari, di ritirare gli emen­damenti.

PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto. Nell ambito della tabella B, dispongo l’accan­

tonamento del capitolo 10513, es.sendo in con­nessione con l’artìcolo 3 .

Così rimane stabilito.Pongo separatamente in votazione i capitoli

10723, 50462, 21252, 21254, 21255, 60751 60763.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.

(Sono approvati)

Dispongo l’accantonamento del capitolo 60777.

Così rimane stabilito.Pongo in votazione il capitolo 91011.Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario

si alzi.(E approvato)

Dispongo l’accantonamento del capitolo 65117, nonché dei capitoli 69901 e 69924.

Pongo separatamente in votazione i capitoli 34058, 34059, 34060, 34061, 34062, 34063 42207, 48617.

Resoconti Parlamentari II540 Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319“ SEDUTA 12 D icembre 1990

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(Sono approvati)

Dispongo l’accantonamento del capitolo 48629 e dei seguenti emendamenti allo stesso presentati;

— dagli onorevoli Colombo e Parisi:— capitolo 48629: — 70.000 milioni;

— dall’onorevole Graziano:— capitolo 48629: —■ 70.000 milioni.

Pongo in votazione il capitolo 88874.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Dispongo l’accantonamento del capitolo 88881 e del seguente emendamento allo stesso presentato dagli onorevoli Colombo e Parisi;

— capitolo 88881 + 30.000 milioni.Pongo in votazione la tabella B, ad eccezio­

ne dei capitoli accantonati.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvata)

Pongo in votazione l’articolo 2.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 3.

COSTA, segretario:«Presidenza della Regione

Articolo 3.1. La spesa autorizzata a carico dell’eserci­

zio finanziario 1990 per le finalità della legge regionale 6 giugno 1990, n. 8, è incrementata di lire 700 milioni e si iscrive al capitolo 10513..»

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Preciso che, avendo approvato il predetto ar­ticolo, è altresì approvato il capitolo 10513 in precedenza accantonato.

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 4.

COSTA, segretario:

«Assessorato regionale del bilancio e delle finanze

«Articolo 4.1. Per le finalità dell’articolo 14, comma 2,

lettera c, della legge regionale 9 agosto 1988, numero 26, è autorizzata la reiscrizione dell’e­conomia di lire 70.000 milioni relativa all’eser­cizio 1989, che si iscrive al capitolo 60777 del bilancio della Regione per l’anno finanziario 1990.

2. Per le finalità dell’articolo 9 della mede­sima legge 9 agosto 1988, numero 26, è altre­sì autorizzata, per l’anno finanziario 1990, l’ul­teriore spesa di lire 30.000 milioni, che si iscri­ve al capitolo 60777».

PRESIDENTE. Comunico che è stato presen­tato dal Governo il seguente emendamento;

sostituire il secondo comma con il seguente:«2. Sempre per le finalità dell’articolo 14,

comma 2, lettera c, delta medesima legge 9 agosto 1988, numero 26, è altresì autorizzata, per l’esercizio finanziario 1990, l’ulteriore spesa di lire 30.000 milioni, che si iscrive al capito­lo 60777».

PIRO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PIRO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, onorevole Assessore, l’emendamento che testé ci è stato distribuito supera una delle prime que­stioni che intendevo sollevare. Infatti l’emen­damento a firma del Presidente della Regione fu giustamente riferimento airarticolo 14 e non alfarticolo 9 della legge n. 26/88. A parte que­sto aspetto formale, c’è un a.spetto sostanziale che intendo evidenziare. Innanzitutto, con far- ticolo in discussione si opera la reiscrizione d> una somma che è andata in economia: 70 mi­liardi iscritti nell’esercizio 1989 e che si rei- scrivono per l’esercizio finanziario 1990. Stia-

Resoconti Parlamentari 1154Ì Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319“ SEDUTA 12 D icem bre 1990

mo parlando della legge regionale relativa alle aree interne.

Col secondo comma dell’articolo 4 si incre­menta la somma di 30.000 milioni alla data del 12 dicembre. Nella legge di bilancio che da qui a qualche giorno l’Assemblea esaminerà, sem­pre a norma dell’articolo 14 della legge n. 26/88, viene operata una rideterminazione de­gli stanziamenti in funzione del fatto che per gli anni 1989-90 non si è potuta impegnare al­cuna somma sul progetto delle aree interne, dal momento che lo stesso si trova ancora, per il parere, all’esame delle Commissioni permanenti dell’ARS e non è entrato in operatività. Allo­ra, comprendo la finalità del primo comma, che è quella di reiscrivere una somma andata in eco­nomia, mentre non comprendo la necessità di iscrivere in bilancio 30 miliardi che sicuramente non potranno essere impegnati per l’anno 1990.

Terzo quesito: come si concilia questa ma­novra con quella contenuta nella legge di bi­lancio? Insomma, quanti sono i fondi che dob­biamo spostare sulla base della legge delle aree interne, ai sensi dell’articolo 14?

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleglli. Onorevole Piro, intanto questo emendamento prevede un aggiustamento tecnico; quando fu approvato in Giunta regionale il disegno di leg­go di assestamento e di variazione al bilancio si ritenne, da parte del Governo, di ripristina­re una parte di risorse finanziarie che erano an­date in economia, nell’ambito dei 500 miliardi relativi alla legge per le aree interne. Lei sa che la legge n. 26 del 1988 ha stanziato 500 'niliardi nel triennio 1989-91 che, nel corso de­gli anni, sono diventati 330 miliardi. Allora, nell intendimento del Governo vi era già, in se­de di assestamento di bilancio, la volontà di re­cuperare parte di quelle disponibilità finanzia­ne che erano state sottratte alla legge così co-

era stata concepita dal legislatore, e peral- •"o approvata all’unanimità.Successivamente sono stati portati in Com-

'riissione «finanze» il quadro strategico della programmazione economica, la relazione del residente della Regione e la proposta del Pre­

sidente della Regione di trasferire, già nel bi­

lancio 1991, un’ulteriore risorsa finanziaria per incrementare i fondi della legge n. 26 del 1988. La disponibilità, poi, è stata dislocata nei trien­nio, perché, per quanto riguarda il 1992 e il 1993 si è previsto un ulteriore stanziamento per le aree interne; complessivamente, dal calcolo che ho fatto, tra somme già previste dalla leg­ge n. 26/88, somme già previste in questo di­segno di legge di assestamento e di variazio­ne, e somme inserite ne! quadro strategico della programmazione economica, vi è, per il trien­nio, una disponibilità di spesa di circa 1.600 miliardi per le aree interne. Questa è la noti­zia resa in termini oggettivi.

PIRO. Che significa? Che l’anno prossimo dovremo fare una reiscrizione di queste somme?

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le Jlnanze. Ieri sera ho manifestato al Presidente della Regione la preoccupazione che i 100 mi­liardi previsti per questo disegno di legge ri­schiano pur essi di andare in economia, non esi­stendo le condizioni per l’impegno da parte de­gli Assessori entro la fine di dicembre del 1990, Mi è stato risposto autorevolmente dal Presi­dente della Regione, che certamente avrà con­sultato gli uffici competenti, che la disponibi­lità relativa al 1990 va mantenuta. Al limite non si tratta di soldi perduti, onorevole Piro, per­ché andando in economia li recupereremmo, poi, a giugno con l’assestamento di bilancio.

PIRO. Togliendoli da questo capitolo, visto che si doveva stabilire un nuovo stanziamento, si poteva incrementare il fondo per le Province.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Onorevole Piro, ritengo che sia un at­to meritorio del Governo l'avcr voluto recupe­rare risorse finanziarie che, in vario modo, ne­gli anni scorsi erano state sottratte alla legge numero 26 del 1988. Mi sembra un’opera me­ritoria e politicamente da apprezzare.

Non so come dovremmo meglio comportarci.

PIRO. Mi auguro che questa volontà persista.

PRESIDENTE. Il parere della Commissione sull’emendamento del Governo?

BRANCATI, Presidente della Commissione. Favorevole.

Resoconti Parlamentari — 11542 Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319" SEDUTA 12 Dicembre 1990

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(È approvato)

Pertanto è approvato il capitolo 60777, in precedenza accantonato.

Pongo in votazione l’articolo 4, nel testo ri­sultante.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(E approvato)Invito il deputato segretario a dare lettura del­

l’articolo 5.

COSTA, segretario'.

«Assessorato regionale dell’industria Articolo 5.

1. Il fondo a gestione separata, istituito presso l’ESPI con l’articolo 2 della legge regionale 26 marzo 1982, numero 23, è ulteriormente incre­mentato, per le finalità previste dall’articolo 1 della legge regionale 18 febbraio 1986, nume­ro 7, di lire 40.000 milioni che si iscrivono al capitolo 65117».

PRESIDENTE. Comunico che sono stati pre­sentati i seguenti emendamenti, connessi al ca­pitolo 65117 in precedenza accantonato:

— dall’onorevole Graziano:«E altresì incrementato il fondo a gestione se­

parata istituito presso l’ESPI con l’articolo 11 della legge regionale 27 maggio 1987, numero 27, di lire 3.000 milioni»;

— dagli onorevoli Colombo e Parisi:aggiungere il seguente articolo 5 bis: «Il

fondo a gestione separata, istituito presso i’E- SPI con l’articolo 11 della legge regionale 27 maggio 1987, numero 27, è incrementato di lire 5.000 milioni».

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, ho chiesto la paro­

la per invitare gli onorevoli Colombo e Gra­ziano a ritirare gli emendamenti.

COLOMBO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COLOMBO. Signor Presidente, onorevoli colleglli, non mi è possibile accogliere l’invito del Governo a ritirare l’emendamento a mia fir­ma, per il fatto che si tratta, come per tutte le altre norme contenute in questo disegno di legge sulle variazioni e sull’assestamento di bilancio, di una norma che lo stesso Governo ha ritenu­to urgente. Questo fondo, infatti, alimenta dei corsi di qualificazione che sono in via di ese­cuzione presso le aziende dell’ESPI, per i quali si esauriscono fra due o tre giorni, all’incirca il 15 dicembre, le disponibilità. Il Governo co­nosce la situazione, tant’è che ha presentato, nella sede della terza commissione legislativa «attività produttive», un emendamento al dise­gno di legge riguardante l’Italkali, che poi ha ritirato promettendo di inserirlo nel disegno di legge riguardante l’ESPI, riguardante la que­stione del «progetto pioggia». Ci troviamo di­nanzi ad un Governo che, pur essendo consa­pevole dell’urgenza del provvedimento che con­sentirebbe di evitare condizioni di disagio per centinaia di lavoratori deH'Imesi, della Geco­meccanica e deU’Imea, tuttavia non utilizza il disegno di legge in discussione per risolvere an­che questo problema.

È una questione che noi parlamentari ci sia­mo visti costretti a porre come iniziativa par­lamentare, appunto perché ci siamo trovati di fronte a questa incertezza continua del Gover­no nel dare una risposta immediata. Non è pos­sibile, quindi, ritirare femendamento e io cre­do che il Governo debba riflettere sulla que­stione di cui trattasi, dato che il provvedimen­to è effettivamente urgente e credo non trove­rà nessuno in disaccordo. Si tratta di valutare poi se è più opportuno prevedere uno stanzia­mento dì 5 o di 3 miliardi. Se ne era previsto uno di 5 miliardi ritenendo che questo fondo dovesse durare oltre il 1991 perché sappiamo che il prossimo anno si andrà alle nuove ele­zioni, e potrebbero esservi difficoltà per un suo ulteriore finanziamento nel corso della prossi­ma legislatura, Comunque il problema in que­sto momento non è quello della cifra, ma quello di superare le difficoltà che il Governo sta con­trapponendo. Forse l’Assessore Sciangula non

Resoconti Parlamentari 11543

X Legislatura 319“ SEDUTA 12 Dicembre 1990

lo sa, ma la situazione è questa. È una que­stione della quale il Governo, attraverso l’As­sessore per 1 industria, si è fatto carico, e sul­la quale il Governo si è impegnato, senza però tiovare il modo di soddisfare questo impegno

PRESIDENTE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRAZIANO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo non tanto per aggiungere altro alle motivazioni enunciate dall’onorevole Colombo, il quale ha puntualizzato con molta attenzione una situazione rispetto alla quale, proprio in sede di assemblea dei lavoratori ma anche in sede di Commissione legislativa, il Go­verno si è pronunciato ampiamente, quanto per pregare Ponorevole Colombo di ritirare il suo emendamento per mantenere il livello dei 3 mi­liardi, essendo congruamente dimostrato che con ogni probabilità i tre miliardi sono suffi­cienti per far fronte alle esigenze finanziarie per l’anno 1991.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le manze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non ho mai voluto fare il «Quintino Sella», pe­ro non ci sono risorse finanziarie. Ho una pro­posta da avanzare per mettere d’accordo l’o- notevole Colombo e l’onorevole Graziano: mantenere la parte normativa, e perciò, accan­to aH’articolo 1 mettiamo l’articolo 11, in mo- 0 che il problema possa essere risolto all’in-

torno dei 40 miliardi.Il Governo è pertanto disponibile ad un ac­

cantonamento, se accettate la mia proposta, per preparare una norma che, riducendo gli stan­ziamenti, introduca il merito. Chiedo, quindi, c c 1 articolo 5 e i relativi emendamenti siano accantonati.

PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, ®si rimane stabilito.Invito il deputato segretario a dare lettura del-

* articolo 6.

COSTA, segretario:

«Assessorato regionale dei lavori pubblici Articolo 6 .

1. A valere sullo stanziamento del capitolo 69901 è riservata l’ulteriore somma di lire 160 milioni per far fronte agli oneri derivanti dalle disposizioni dell’articolo 17, comma 33, della legge 11 marzo 1988, numero 67, ad integra­zione della somma destinata con l’articolo 9 , comma 2 , della legge regionale 17 aprile 199o’ numero 6». ’

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Pertanto anche il capitolo 69901 è approvato.Invito il deputato segretario a dare lettura del­

l’articolo 7.

COSTA, segretario:

«Articolo 7,1. E autorizzata riscrizione al capitolo 69924

della somma di lire 9.620 milioni, corrispon­dente alla economia realizzatasi sul capitolo 55334 a seguito della modifica del programma di utilizzazione di contributi del Fondo euro­peo di sviluppo regionale, di cui alle delibera­zioni della Giunta regionale numero 74 del 6 marzo 1990 e numero 148 del 17 maoaio 1990».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Pertanto anche il capitolo 69924 è approvato. Invito il deputato segretario a dare lettura del­

l’articolo 8.

COSTA, segretario:

«Assessorato regionale della sanità Articolo 8.

1. Per le finalità di cui aH’anicolo 1 della leg­ge regionale 5 giugno 1989, numero 12. è au­torizzata per 1 anno tinanziario 1990 l’ulterìo-

^ i'so co fifi. f. 1558(5(X))

Resoconti Parlamentari 11544 Assemblea Regionale Siciliana

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re spesa di lire 4.492 milioni che si iscrive a! capitolo 42207».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(È approvato)

Pertanto anche il capitolo 42207 è ap­provato.

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 9.

COSTA, segretario:

«Assessorato regionale dei turismo, comunicazioni e trasporti

Articolo 9.1. Per le finalità dell’articolo 7 della legge

regionale 25 maggio 1990, numero 7, è auto­rizzata per l’esercizio finanziario 1990 l’ulte­riore spesa di lire 70.000 milioni, che si iscri­ve al capitolo 48629.

2. L’assegnazione per contributi in conto ca­pitale di cui al secondo comma dell’articolo 7 della legge regionale 25 maggio 1990, numero 7, è ridotta di lire 30.000 milioni».

PRESIDENTE. Comunico che sono stati pre­sentati i seguenti emendamenti:

— dall’onorevole Graziano;— l ’anicolo 9 è soppresso;

— dagli onorevoli Colombo e Parisi;— Sopprimere il J ° comma;— Sopprimere il 2 ° comma.

GRAZIANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRAZIANO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intendo illustrare remendamento per rappresentare al Governo l’esigenza che è im­plicita peraltro nell’emendamento stesso; la pro­posta di soppressione tende a evidenziare che, con l’intervento previsto dal Governo nel dise­gno di legge sulle variazioni di bilancio, si ten­de ad eliminare la disponibilità di 30 miliardi che era destinata per legge agli impianti fissi,

alle infrastrutture, quindi, delle aziende di tra­sporto relative ad opere fisse e al parco auto­mezzi. Questa decisione finisce col determina­re effetti negativi sulle aziende produttrici, ap­punto, di mezzi di trasporto che dovrebbero poi rifornire il parco automezzi, e nella fattispecie, mi riferisco in modo particolare all’IMEA. Questa mia proposta, quindi, vuole porre in evi­denza l’opportunità, essendo questi impegni già stati programmati dal punto di vista produtti­vo, che, quanto meno, si tenga in considera­zione l’esigenza di far fronte alla diminuzione che è in corso durante quest’anno, con una di­versa previsione per l’anno successivo.

COLOMBO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COLOMBO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo un modo un po’ contraddit­torio di comportarci, al momento di legiferare in quest’Assemblea.

Prima sosteniamo che con la legge di bilan­cio non si possa far altro che proiettare gli im­pegni di spesa già previsti dalle leggi o iscri­vere in bilancio nei capitoli cosiddetti liberi le somme ritenute necessarie, compatibilmente con le disponibilità; poi, facciamo invece un dise­gno di legge di variazione di bilancio — che dovrebbe seguire lo stesso binario del bilancio — con norme sostanziali, che riteniamo siano incompatibili nel contesto della legge di bilan­cio. Certamente ciò è la conseguenza di una ne­cessità nella quale tutti ci troviamo perché una carenza legislativa di questa Assemblea regio­nale non consente di far fronte a questioni che pure sono urgenti. In altri termini, come ab­biamo visto poc’anzi, si inseriscono alcune nor­me di finanziamento o di ri finanziamento di leg­gi in disegni di legge come quello sulle varia­zioni e l’assestamento di bilancio. Adesso pe­rò ci troviamo di fronte ad un altro caso: at­traverso la norma prevista dall’articolo 9 si cambia totalmente una legge; non si tratta di una norma finanziaria che rifinanzia una leg­ge, come è avvenuto con le norme che abbia­mo finora letto e votato.

Infatti, l’articolo 9 del disegno di legge che stiamo discutendo intende impegnare u n ’ulterio­re spesa di 70.000 milioni per i contributi di esercìzio alle aziende di trasporto pubblico. Questo, in variazione alla legge che l’Assern bica ha approvato il 25 maggio 1990, cioè a

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numero 7. Approvando detta legge abbiamo af­fermalo una cosa molto chiara e precisa che fra 1 altro, era già contenuta nelle precedenti l SSi regionali, cioè che il contributo in conto esercizio si esauriva all’interno della cifra stan­ziata. La legge citata ha stanziato 200 miliardi per il contributo in conto esercizio. Il comma terzo dell’art. 7 della legge n. 7 del 1990 così recita: «Il contributo per ciascuna azienda è pi opoì zionalmente ridotto ove l ammontare complessivo dei contributi spettanti ai sensi .... superi il finanziamento previsto dalla presente ^e§§e». Questa e una norma di legge che esi­steva anche prima, quando la Regione sicilia­na ha affermato che i contributi spettano alle aziende nella misura in cui sono capienti i fi­nanziamenti che lo Stato trasferisce alla Regio­ne. Quest’anno sono stati erogati l’82,5 per cen­to dei contributi spettanti, cioè una percentua­le pari, se non superiore, a quella liquidata negli anni precedenti, quando la Regione non inter­veniva con proprie disponibilità finanziarie, ma disti ibuiva soltanto i contributi che venivano tra­sferiti dallo Stato. Lo Stato ha eliminato la Si­cilia dal Fondo nazionale trasporti e siamo stati costretti ad intervenire d’urgenza con questa legge.

Ora, quando nel disegno di legge sulle va- ziazioni di bilancio si vogliono stanziare altri 70 miliardi, onorevole Sciangula, si modifica un principio della legge, non si procede al ri- hnanziamento poiché la legge in se stessa si esauriva.

Se non vi fosse stato il terzo comma e si fos­sero stanziati 200 miliardi per queste finalità, poi in sede di consuntivo si sarebbe potuto di­re che occorrevano altri 20, 30, 70 miliardi e attribuirglieli. La legge ha affermato che nel- anibito di quella cifra devono contenersi i con­

tributi. Invece, quando si vogliono concedere altri 70 miliardi, non solo si stravolge la leg- p , ma io dico che si dà più di quello che spet-

perchè, essendo 200 miliardi VS2 per cen- to di quello che spetta, vuol dire che il 100 per cento ammonta a 250 miliardi. Invece, aggiun­gendone 70, arriviamo a 270 miliardi.

Sollevo, quindi, una questione regolamenta- e. Secondo me questa norma deH’articolo 9 del

c'Segno di legge in esame travalica ciò che è pnsentito tare e non prevede un rifinanziamen- ‘0 consentito dalla legge.

Altra questione è quella relativa al secondo onima dell’articolo 9, che toglie 30 miliardi rondi di investimento, in particolar modo de­

stinati airammodernamento del parco rotabile Cioè all’acquisto di autobus. Dal maggio 1990 ad oggi il Governo della Regione, attraverso fAssessorato dei trasporti, doveva fare il pia­no di riparto per l’assegnazione di questi con­tributi. E non si può dire in questo caso che si tratti di soldi non utilizzati, perché si tratta di una inadempienza del Governo, che non ha fatto il piano di riparto. Si possono penalizza­re, in conseguenza di una inadempienza del Go­verno, le aziende che vogliono rinnovare o po­tenziare il proprio parco automezzi e le azien­de che producono gli automezzi? Mi pongo que­sta domanda.

Per questo motivo insisto affinché la norma contenuta neH’articolo 9 del disegno di legge sia soppressa. Avrei potuto capire a proposito del secondo comma, onorevole assessore Scian- guia, se il Governo, non avendo impegnato le somme (rimangono 20 dei 50 miliardi che non sono stati impegnati), le avesse rimodulate tra­sferendole all’esercizio 1991, senza affermare, però, il principio in base al quale non si rin­nova più il parco automezzi dei servizi pubbli­ci in Sicilia. Quindi il primo e il secondo com­ma dell articolo 9 implicano uno stravolgimento della legge, perché nel primo si affermano co­se a cui, secondo la legge, non hanno diritto gli esercenti. Nel secondo si afferma il princi­pio che il parco automezzi non si deve rinno­vare e le fabbriche, conseguentemente, devo­no chiudere. Credo che su tale questione il Go­verno debba riflettere e non insistere. Vorrei peraltro sottoporre, e la sollevo, per quanto ri­guarda il primo comma dell’articolo 9 , la que­stione della legittimità del suo ingresso in que­sta occasione della discussione de! disegno di legge di assestamento del bilancio.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCIANGULA, Ai'S'ej'jore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo in merito all'articolo 9, primo com­ma, la nonna cui fa riferimento l’onorevole Co­lombo relativa alla legge numero 7 del 1990, asserendo intanto che si tratta di una norma che ha valore programmatorio. L’onorevole Colom­bo non conosce — io la ricordo invece — la discussione che si è sviluppata in sede di Com­missione «bilancio». La legge numero 7 del

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X Legislatura 319-'' SEDUTA 12 D icembre 1990

1990 è nata dal fatto che il D.P.R. numero 415 e poi la «legge finanziaria» del 1990 hanno completamente cassato il contributo dello Sta­to relativo al Fondo trasporti che, negli anni passati, aveva raggiunto l’ammontare di 250 mi­liardi. Abbiamo sviluppato un grosso dibattito in Commissione «bilancio» — era presente l’o­norevole Vizzini, per il suo partito, onorevole Colombo — giungendo alla conclusione che bi­sognava sollevare ricorso presso la Corte co­stituzionale contro il D.P.R. numero 415.

Nello stesso tempo non si poteva lasciare sco­perto il settore e, allora, nell’ambito della leg­ge numero 7 del 1990, si formalizzò l’impe­gno a che il Governo della Regione anticipas­se il finanziamento relativamente alle somme che avrebbe continuato a rivendicare nei con­fronti dello Stato attraverso il ricorso alla Corte costituzionale. Vorrei argomentare la risposta in ragione del fatto che inviterò i firmatari a ritirare l’emendamento. In quella occasione il Governo dichiarò che avrebbe presentato ricorso alla Corte costituzionale contro il D.P.R. nu­mero 415, e che non poteva non dare una ri­sposta al settore attraverso un finanziamento, che non veniva dato nella misura prevista ne­gli anni passati dal Fondo nazionale dei traspor­ti. Per queste ragioni fu stanziata nella legge numero 7/90 la somma di 200 miliardi e il Go­verno, in quella occasione, si impegnò a che, nell’ipotesi di un rigetto del ricorso sollevato dalla Regione, e quindi nel caso che fosse com­pletamente chiuso il problema relativo al pro­getto di rivendicazione delle risorse nei confron­ti dello Stato, o in presenza di una mancata pro­nunzia della Corte costituzionale, entro l’anno, in sede di assestamento del bilancio, avrebbe aggiunto la somma che in quel momento non veniva inserita nella legge numero 7 del 1990. Questo, onorevole Colombo, è agli atti della Commissione «bilancio». Essendo scaduto l’an­no 1990 ed essendo stato rigettato il ricorso del­la Regione, era dovere politico del Governo del­la Regione ripristinare la somma che nella legge numero 7/90 non ha trovalo ingresso, nella mi­sura di 70 miliardi, perché la somma di 250 miliardi era riferita agli anni trascorsi mentre per il 1990 la quantificazione esatta aggiunge un ulteriore finanziamento di 70 miliardi. Lei sa bene, poi, che vi è un riparto realizzato, nel rispetto della legge, a livello di Assessorato del turismo e dei trasporti, lira più lira meno. L’im­portante è che il Governo — peraltro con il con­senso, questa volta, della Commissione «bilan­

cio» — abbia mantenuto il suo impegno che era quello di ripristinare la somma che nella legge numero 7/90 non aveva trovato accoglimento.

Per quanto riguarda il secondo comma del­l’articolo 9, io dichiaro nella mia piena respon­sabilità, onorevole Graziano ed onorevole Co­lombo, che non voglio chiudere alcuna fabbri­ca; io sono tra coloro i quali auspicano che le fabbriche si aprano, e che quelle che sono in funzione recuperino la produttività e vadano avanti mantenendo i livelli occupazionali. Nel momento in cui si doveva provvedere all’ap- provvigionamento del fondo trasporti relativo alle spese correnti e ai servizi, e si doveva tro­vare la relativa provvista finanziaria, ci si ac­corse della presenza in bilancio tra le spese in conto capitale di una somma di 50 miliardi, fi­no a questo momento non solo non impegnata, ma per la quale non esiste (ha ragione l’onore­vole Colombo) nessun piano di riparto, nessun piano di programmazione. Chi parla si trova­va, e si trova ancora oggi, nella condizione di vedere che 50 miliardi andavano in economia, perché non è prevedibile ragionevolmente un’i­potesi di impegno di questa somma entro il 31 dicembre 1990.

A parte le preoccupazioni personali e le preoccupazioni testé espresse daH’onorevolc Co­lombo, ho ricevuto pure una lettera del Presi­dente dell’Espi in cui si profilava l’ipotesi che, togliendo questa disponibilità finanziaria a quel capitolo, si potesse rischiare la chiusura della fabbrica dell’Imea. Però debbo dire, nella mia piena responsabilità, che non è questo che fa rischiare la chiusura della fabbrica dell’Imea, cioè non è uno spostamento di 30 miliardi da rimettere in circolo per il 1990, che fa rischia­re alla linea la chiusura. Ciò potrebbe verifi­carsi per altri fattori, compreso quello che non è stato predisposto nessun piano. Ad oggi — e concludo — non esiste ragionevolmente al­cuna possibilità che queste somme possano es­sere impegnate; non solo: io avevo la possibi­lità di prelevare tutti i 50 miliardi; ne abbiamo presi solo 30 lasciando 20 miliardi, e dichiaro che questi 20 miliardi andranno in economia perché, entro il 31 dicembre 1990, non saran­no impegnati. Nello stesso tempo assumo, nel­la qualità di Assessore per il bilancio e a no­me del Governo della Regione, il seguente im­pegno: poiché la Giunta di governo ha già ap­provato il disegno di legge relativo alla inte­grazione del fondo trasporti per il 1991, se re­cuperi dovremo operare, li opereremo all mter

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X Lggislatura 319“ SEDUTA 12 DfCEMBRE 1990

no di quel disegno di legge, aggiungendo alla quota già spettante per il 1991 la quota che vie­ne sottratta per il 1990. È giusto comunque che gli onorevoli colleghi che hanno posto il pro­blema sin d’ora, pongano il problema all’As­sessorato di merito ed a chi deve ripartire la somma e predisporre il piano, perché, pur esi­stendo le risorse finanziarie, non esiste la pos­sibilità di utilizzarle. È questo il pericolo che 1 linea corre: non tanto lo spostamento carto­lare di somme che non potrebbero mai essere impegnate. Per queste ragioni, invito gli ono­revoli Colombo e Graziano a ritirare i loro emendamenti.

50 miliardi. Sono stato io a proporre tale ridu­zione. Questa è storia.

COLOMBO. No, onorevole Scianguìa, lei ri­corda male.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. La Commissione di merito ha esitato la norma con 250 miliardi di stanziamento, ono­revole Colombo, questa è storia. Io l’ho ridotto.

GRAZIANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRAZIANO. Signor Presidente, onorevoli colleglli, prendo atto della dichiarazione del Go­verno e ritiro remendamento.

PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.

COLOMBO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COLOMBO. Signor Presidente, onorevoli co leghi, rispetto l’invito del Governo, ma non posso accettarlo per una semplice ragione: per­one la Commissione che nel merito ha discus- so del fondo istituito con la legge numero 7 del yyO che ora si vuole impinguare, è la quarta

Commissione di questa Assemblea, e non è la oniniissione «bilancio». In quarta Commissio­

ne, quando si è discusso il disegno di legge nel puale si è inserito l’articolo 7, per corrispon- ere i contributi in conto esercizio ed i finan-

Z'anienti in conto capitale, si è fatto un ragio­namento molto semplice, da parte dell’Asses- ore al ramo: la valutazione dei parametri per a definizione dei costi, in modo da stabilire le nterenze tra ricavi e costi.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le ' Mi scusi, un’interruzione. Il disegnoHe ^ arrivato in seconda Commissio-

dalla Commissione di merito prevedeva 250 So' ® emendamento dell’As.ses-

'* bilancio prò tempore, che era il sot- ‘ nitto, a favore di una riduzione da 250 a

COLOMBO. Ricorda male, la previsione era di 250 miliardi, di cui 50 miliardi in conto ca­pitale, ed è rimasta tale. Il problema era che nel 1988 il fondo era stato alimentato dai tra­sferimenti dello Stato. Sono stati trasferiti cir­ca 230 miliardi. È stato corrisposto alle azien­de circa il 90 per cento dei contributi spettan­ti. Tutti noi abbiamo sempre sostenuto, e per la prima volta l’Assessore l’ha condiviso, che i parametri per la definizione e la differenza tra costi e ricavi erano totalmente infondati e sba­gliati, che portavano ad una lievitazione dei contributi da erogare. L’Assessore ha voluto in­serire in quell articolo una norma che consen­tisse la revisione dei parametri di determina­zione dei contributi, ritenendo (si parlava di 150 miliardi, in Commissione, nella prima fase della discussione, cifra che è stata portata poi a 200 miliardi) che 200 miliardi fossero più che suf­ficienti per soddisfare le esigenze di coloro i quali hanno in concessione le autolinee. Certa­mente ciò non vale per le aziende pubbliche, quelle municipalizzate, il cui deficit è astrono­mico ed esubera qualunque cifra noi abbiamo erogato a questo titolo. Per questo motivo, in­sisto per l’approvazione dell’emendamento a mia firma ribadendo che noi stiamo erogando, onorevole Scianguìa, più di quanto lo Stato ci avrebbe trasferito quest’anno. Se non si fosse avuto un taglio per la Sicilia del Fondo nazio­nale trasporti avremmo potuto godere da parte dello Stato di un trasferimento di circa 240 mi­liardi, e per legge ne avremmo erogato 240, sen­za alcuna integrazione. Ora, si vogliono eroga­re 270 miliardi! Certo si può continuare a dire che la Regione siciliana e sempre una pacchia!

Per questo motivo, insisto ncU’emendamen- to, perché a suo tempo la discussione di meri­to verteva su 200 miliardi. Perché proprio 200 miliardi? Non perché ne avessimo tanti, ma per­ché non avevamo ritenuto dì prevederne altri, sulla base di una valutazione effettuata alla lu­ce di determinati parametri che dovevano por*

Resoconti Parlamentari 11548 Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319^ SEDUTA 12 Dicembre 1990

tare ad una diminuzione della somma necessa­ria per soddisfare questa esigenza.

Per quanto riguarda il secondo comma, ono­revole Sciangula, la invito a modificarlo, spo­stando i 50 miliardi all’esercizio 1991. Io non posso essere garantito dalle assicurazioni di que­sto Governo, che asserisce che nel breve vol­gere di giorni, di settimane o di mesi, si ap­proverà la legge per rimpinguare nuovamente lo stanziamento in esame. La situazione non mi consente di essere tranquillo, anzi sono tutf al­tro che tranquillo da questo punto di vista. Ma perché non fare una cosiddetta rimodulazione, e spostare al 1991 i 50 miliardi che la legge numero 7 del 1990 aveva fatto ricadere sul bi­lancio 1990? Almeno così siamo sicuri. Nel momento in cui approveremo il disegno di legge di cui lei parlava, che il Governo si accinge a presentare, terremo conto della previsione di 50 miliardi.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, insisto nell’invito prima rivolto all’onorevole Colombo ribadendo che sostanzialmente non è cambiato niente rispetto al disegno di legge esi­tato dalla Commissione di merito. Fra l’altro la cifra non è stata partorita dalla mia fantasia, ma è stato qualcuno che è competente a indi­viduarla. Chiudo così il discorso per evitare po­lemiche con i colieghi.

In secondo luogo ho assunto l’impegno che nel disegno di legge esitato dalla Giunta sarà recuperata la somma relativa all’Imea. Però il problema non è lo spostamento di 30 miliardi in più, 30 miliardi in meno, il problema è che i 20 miliardi lasciati nel conto capitale per il 1990, lo posso dire, possiamo anche verba­lizzarlo. ..

COLOMBO. Spostiamo tutti e 50 i miliardi!

SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. ...andranno in economia. Allora io pro­pongo: invece di mandare in economia 50 mi­liardi, mandiamone soltanto 20, e 30 li rimet­tiamo in circolo attraverso il contributo all’e­sercizio.

La terza ragione di ordine tecnico è quella che nel disegno di legge di assestamento e di varia­zione non è prevista nessuna modulazione di spe­sa. Mi sono limitato a prevedere le somme im- pegnabili nel 1990, anche se tecnicamente po­trebbe introdursi la forzatura della rimodulazio­ne. Gli uffici non mi hanno consentito di dispor­re altre modulazioni a livello di assestamento, perché tecnicamente la variazione deve riguar­dare l’anno finanziario 1990. Prevedere modu­lazioni nell’assestamento di bilancio può anche andarmi bene, anzi mi invitate a nozze! Lo stes­so vale per l’Assessore che predisporrà l’asse- stamento successivo, però a mio modo di vede­re in questa fase va previsto solo Passestamen- to tecnico, e solo due o tre voci che abbiano il carattere della generalità devono trovare ingres­so. Questo è un argomento che ha i caratteri del­la generalità e dell’urgenza. Del resto, conclu­do, se i parametri dell’Assessore di merito so­no quelli concordati in Commissione, o diamo 70 miliardi o non li diamo; e siccome per leg­ge si devono rispettare i parametri, questi 70 mi­liardi ce li troveremo in economia nel 1991. Al­lora insisto nell’invito a ritirare l’emendamen­to, dicendo nel contempo: mettiamo in condi­zione il settore di non essere completamente az­zerato dal mancato intervento dello Stato e del­la Regione. Se per un rispetto di parametri que­sta somma risulterà eccessiva, andrà in econo­mia, così come andranno in economia i 20 mi­liardi; li riutilizzeremo con l’assestamento del 1991. Però, perché precluderci la possibilità di venire incontro ad un settore estremamente im­portante? Mi riferisco al settore del trasporto pri­vato, che ha più bisogno di aiuto — mi assumo la responsabilità di quello che dico — e così an­che il settore del trasporto pubblico, l’azienda di Catania, l’azienda di Palermo, l’Ast e così via di seguito, per essere estremamente chiari. Si tratta di contributi sul chilometraggio: non posso ricevere le organizzazioni sindacali che mi dicono: «State attenti, c’è il rischio che gli ope­rai vengano a manifestare davanti l’Assemblea sotto Natale» e nello stesso tempo venire in Aula e trovare una totale insensibilità rispetto all’ac­corato appello del Governo a ritirare gli emen­damenti. Facciamo di questo un problema di ap­provazione unanime; al limite esiste in Aula il numero di deputati necessario per bocciarli. Non vorrei che ciò accadesse, però, perché questi due emendamenti non hanno ragione di esistere, stante che il Governo crede pienamente nelle motivazioni che ha addotto.

11549

319= SEDUTA!2 Dicembre 1990

COLOMBO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COLOMBO. Dichiaro di ritirare Eemenda- mento al primo comma.

PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende at­to. Qual è il parere della Commissione suH’e- mendamento al secondo comma?

BRANCATI, Presidente della Commissione. Contrario, a maggioranza.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emen­damento soppressivo del secondo comma, pre­cisando che, ove accolto, questo comportereb­be anche 1 approvazione dell’emendamento al capitolo 88881.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(Non è approvato)

Pongo in votazione l’articolo 9 .Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura dei- I articolo 10.

COSTA, segretario:

«Articolo 10.Disposizioni varie

1. La dotazione finanziaria dell’anno 1990 del progetto 07.09 - “ Finanziamento di attività e interventi conformi agli indirizzi di piano o col­legati all’emergenza’’ (codice 7091), di cui ai- 1 elenco numero 5 de! bilancio della Regione?oon'’fon"? ?''"^"2'ario 1990 e per il triennio 1990-1992, e aumentata di lire 45.000 milioni».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 11 e delle annesse tabelle C e D.

COSTA, segretario:

«Articolo 11.Variazioni airentrata e alla spesa del bilancio

dell Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana

1. Negli stati di previsione deH’entrata e della spesa del bilancio dell’Azienda delle foreste de­maniali della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 1990 sono introdotte, rispettivamen­te, le variazioni di cui alle annesse tabelle C e D».

t a b e l l a c

VARIAZIONI AL BILANCIO DELL’AZIENDA FORESTE DEMANIALI PER L’ANNO FINANZIARIO 1990

ASSESTAMENTO

STATO Di PREVISIONE DELL’ENTRATA

Capitoli Denominazione Variazioni (in miUoni dì tire)

Titolo 00 — Avanzo finanziario presunto

0001 Avanzo finanziario presunto - 4.974

Totale variazioni avanzo — 4.974

Totale variazioni entrata - 4.974

Resoconli Parlamentari - 11550 - Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 319" SEDUTA 12 Dicembre 1990

TABELLA D

VARIAZIONI AL BILANCIO DELL’AZIENDA FORESTE DEMANIALI PER L’ANNO FINANZIARIO 1990

ASSESTAMENTO

STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA

Capitoli Denominazione Variazioni (in milioni di lire)

Titolo 02 — Spese in conto capitale

2005 Ricostituzione di boschi deteriorati e distrutti da in­cendi, rimboschimento, coniferamento e latifoglia- mento, nonché piccole opere di bonifica connesse: risarcimenti, cure colturali e recinzioni - 4.974

Totale variazioni spese in conto capitale — 4.974

I Totale variazioni spesa - 4.974

PRESIDENTE. Pongo in votazione la tabel­la C.

Chi è favorevole resti seduto; chi c contra­rio si alzi.

(E approvata)

Pongo in votazione la tabella D.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvata)

Pongo, quindi, in votazione l’articolo 11, con le annesse tabelle C e D.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(E approvato)

Si riprende l’esame delParticolo 5 e dei re­lativi emendamenti in precedenza accantonati.

Comunico che è stato presentato dalla Com­missione il seguente emendamento:

— sostituire la cifra «40.000» con «37.000».Preciso che, approvando il predetto emenda­

mento, si approva anche l’emendamento pre­sentato airarticolo 5 dall’onorevole Graziano.

COLOMBO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COLOMBO. Signor Presidente, dichiaro di ritirare l’emendamento a mia firma.

PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.Pongo in votazione l’emendamento della

Commissione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.(E approvato)

Pongo in votazione l’articolo 5 nel testo ri­sultante.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­rio si alzi.

(E approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura del­l’articolo 12.

COSTA, segretario:

«Articolo 12.1. La presènte legge sarà pubblicata nella

Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ed trerà in vigore il giorno successivo alla sua puu blicazione.

Resoconti Parlamentari

X Legislatura

11551

319“ SEDUTA12 Dicembre 1990

2 È fatto obbligo a chiunque spetti di osser­varla e di farla osservare come legge della Regione».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi e favorevole resti seduto; chi è contra­

rio SI alzi.(E approvato)

Avverto che alla votazione finale dei disegno di legge si procederà in una successiva seduta.

Sulla mancata realizzazione di alcuni progetti industriali già finanziati nell’area di Si­racusa.

LO CURZIO. Chiedo di parlare ai sensi del- I articolo 83 secondo comma del Regolamento interno.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LO CURZIO. Signor Presidente, onorevoli colelghi, desideravo porre all’attenzione del Go­verno della Regione e del Presidente dell’As­semblea una situazione estremamente pesante che si verifica in sede regionale e nella pro­vincia di Siracusa, la mia provincia, per un im- motivato blocco di progetti industriali, già fi­nanziati per oltre 250 miliardi, rimasti fermi in attesa di attuazione. Faccio questa denuncia a nome anche del gruppo parlamentare della De­mocrazia cristiana e dei colleghi Brancati, Bur- garetta Aparo e degli altri deputati delia mia provincia anche se non li ho direttamente in­terpellati, per conoscere, signor Presidente, se e v'ero che da due anni sono bloccati presso gli Assessorati del Territorio e dell’ambiente, da Una parte, e per altra parte presso l’Assessora­to dell’Industria, progetti già finanziati per 250 miliardi, che elencherò sommariamente, corri- pondenti ad oltre 2000 possibilità di posti di avoro. Uno di questi è quello presentato dalla 'aoil, che attende l’autorizzazione per costruire

Un impianto di produzione di benzina senza piombo. Abbiamo parecchie iniziative induslria-

particolare per quanto riguarda le moinerie di quella parte della Sicilia. Un altro progetto è quello della Esso standard italiana,

le attende l’autorizzazione alla messa in ope- a di un impianto di desolforazione del gaso- •0. Anche questo progetto, che corrisponde a irca 35 miliardi, pur essendo stato finanziato, n e stato purtroppo messo in opera con le

opportune e preventive iniziative da parte del- 1 Assessorato del Territorio.

Desideravo conoscere ancora i motivi de 11’im­pedimento che riguarda un altro progetto rela­tivo alla cementeria di Augusta che intende ri- smutturare i propri impianti ormai obsoleti. Lor signori sanno che una cementeria alle volte è sottoposta ad una continua corrosione, per il ti- fX) di produzione che essa effettua negli impian­ti, e per un processo di inquinamento che col­pisce fisicamente le persone che vi lavorano Nuove tecnologie abbatterebbero del 50 per cento le emissioni di polveri e di ossidi di zol­fo e di azoto. Anche questo tipo di iniziativa signor Assessore, è bloccata, pur essendo sta­ta finanziata, senza essere esitata da parte del- 1 Assessorato del Territorio e dell’ambiente Mi SI dice che questo progetto è connesso con ini­ziative dell’Assessorato deìl’Industria, ma que­sto non sta a me denunciarlo. In ogni ca.so. a seguito di questo richiamo, compete al Gover­no e specificamente agli Assessori per l'Indu- stria e il territorio sbloccare questi progetti.

Desideravo poi conoscere se è vero che l'I- sab ha presentato — l’Isab è un’altra

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. - . --------- ii-iiia grossa.grossissima azienda petrolifera di raffinazione di questi prodotti che vengono da! Golfo Per­sico l’adeguamento di un progetto tecnolo­gico per la costruzione di un impianto Gofiner per la realizzazione di un’aggiuntiva sezione di i hermal Cracking del costo per l’investimento di oltre 50 miliardi. Anche quest’iniziativa po­trebbe produrre effetti positivi per l’occu­pazione.

Chiedo infine se sia vero, e concludo, che SI tratta di un impianto di idroraffinazione My- drofiner per produrre gasolio con io 0,2 di zolfo e olio combustibile con il 2 per cento di S per soddisfare le specifiche esigenze previste, re­lative al 1992, per rinve.stimento di 56 miliar­di con oltre 200 posti di lavoro.

Queste iniziative, signor Presidente della Re­gione, signor Presidente dell’Assemblea, sono già finanziate, io non capisco perché non deb­bano superare la fase degli «scambi» da parte di questi Assessorati. Se parlasse un deputato deH’opposizione potrebbe quasi gridare alto scan­dalo! Cosa c è sotto, quali sono i motivi, dato che sono iniziative, onorevoli colleghi, che pro­ducono Lavoro e investimenti? Appartenendo al­la maggioranza, in un partito libero come quel­lo a cui appartengo, questo quesito lo pongo con stile, con garbo, ma anche con forza al Governo della Regione. Vorrei conoscere, quindi, quali

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319“ SEDUTA

Strane strategie si annidano sotto questo stato di totale immobilismo e a chi giova questo sta­to di cose. Conoscere ancora perché si vuole penalizzare Siracusa e la sua provincia, questa parte della zona industriale della Regione e se questa penalizzazione blocchi lo svilv^po del­l’intera Sicilia, creando così, tra mafia e cri­minalità, l’immagine di una Regione ad alto ri­schio e ad alta tensione sociale, alle volte pro­vocata dallo strano immobilismo del Governo.

Desidero infine sapere se è vero che alcune di queste iniziative stanno per trasferirsi ■— ec­co la denuncia grave che faccio - - altrove, fuori dalla Sicilia e forse fuori dall’Italia, perche non ottengono le previste autorizzazioni che gli or­gani competenti della Regione dovrebbero da­re. Se ciò si dovesse verificare, sarebbe uno smacco gravissimo. Quanto da me sopra denun­ciato non riguarda richieste di finanziamento, onorevoli colleghi, bensì progetti già pronti per essere realizzati ma non approvati dagli Asses­sorati cui poc’anzi ho accennato, e cioè quelli del Territorio e deU’Industria. Ai misteri so­praccennati sì aggiunge la cronica carenza deh le infrastrutture, la situazione ad alto rischio si­smico e sociale, la crisi economica che rende carente la provincia di Siracusa degli elementi essenziali dello sviluppo civile.

Sono questi i quesiti che pongo al Governo e gradirei avere una immediata risposta perche la situazione pesante nella provincia di ^racu- sa in questa parte stupenda della nostra Regto- ne, non fa che appiattire il nostro sviluppo e creare grosse ripercussioni negative.

PRESIDENTE. Onorevole Lo Curzio, mi permetto di suggerirle di predisporre atti ispet­tivi in modo da ottenere risposte alle domande che ha posto.

Onorevoli colleghi, la seduta è rinviata a gio­vedì 13 settembre 1990, alle ore 16.00, con il seguente ordine del giorno:

I — Comunicazioni

n — Discussione dei disegni di legge;

numero 897/A: «Bilancio di previsio­ne della Regione siciliana per l’anno fi­nanziario 1991 e bilancio pluriennale per il triennio 1991-1993».

numero 886/A; «Rendiconto generale d e l l ’ Amministrazione della Regione e dell’Azienda delle foreste demaniali per l’esercizio finanziario 1989».

La seduta è tolta alle ore 13,00.

DAL SERVIZIO RE.SOCONTI Il Dirctlorc

Dott.ssa Loredana Cortese

Grafiche Renna S.p .A . - Palermo