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1 I diversi approcci nel I diversi approcci nel marginalismo marginalismo Equilibri parziali, equilibrio generale ed economia del benessere

1 I diversi approcci nel marginalismo Equilibri parziali, equilibrio generale ed economia del benessere

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I diversi approcci nel I diversi approcci nel marginalismomarginalismo

Equilibri parziali, equilibrio generale ed economia del benessere

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Alfred MarshallAlfred Marshall

• Inglese (1842-1924)

• Insegna a Cambridge e Bristol

• Opere principali– Economics of Industry (1879)– Principles of Economics (1890)– Industry and Trade (1919)

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Equilibri parziali e teoria del Equilibri parziali e teoria del valorevalore

• Metodo degli “equilibri parziali”

• Teoria del valoreutilità (domanda) costo di produzione (offerta)– Come le”lame di una forbice” Approccio

neoclassico– Concetti di elasticità della domanda, surplus del

consumatore e quasi-rendita.

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Il meccanismo dell’equilibrioIl meccanismo dell’equilibrio

• Diversamente dal normale: quantità variabile indipendente e prezzo variabile dipendente.

• Per ogni quantità esistente: prezzo di domanda (massimo) e prezzo di offerta (minimo).– Se pD>pS i venditori aumentano la quantità– Se pD<pS i venditori diminuiscono la

quantità

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Il graficoIl grafico

SDp

pD1

pS1

p*

y’ y* y0

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Leon WalrasLeon Walras

• Francese (1834-1910)

• Laureato in ingegneria

• Insegna a Losanna

• Elementi di economia politica pura (1874-77)

• Studi di economia sociale (1896)

• Studi di economia politica applicata (1898)

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Equilibrio economico generaleEquilibrio economico generale

• Interdipendenza tra tutti i mercati– Aumenta la domanda di automobili-si domanda più

acciaio-varia il prezzo dell’acciaio-varia anche il prezzo delle automobili

Se cambia un prezzo (bene A):

1. Variano le quantità scambiate di tutti i beni

2. Variano i prezzi di tutti i beni

3. Questi mutamenti retroagiscono sul primo mercato – varia nuovamente il prezzo (bene A)

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Il modelloIl modello

• Una serie di equazioni di comportamento e di equilibrio.

• La configurazione dei prezzi di equilibrio è tale che

1. Famiglie: comprano le quantità desiderate dei beni ed offrono i servizi dei fattori desiderati a quei prezzi

2. Imprese: Vendono le quantità desiderate dei beni ed acquistano le quantità dei servizi dei fattori desiderate a quei prezzi

3. In ciascun mercato domanda uguale offerta

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Beni e serviziBeni e servizi

• Due beni (bene X e bene Y)• Due servizi dei fattori (lavoro L e macchine K)• Bene X

– Domanda sale se px se py se w se r – Offerta sale se px , se py , se w , se r

• L– Domanda sale se w , se r , se px , se py – Offerta sale se w , se r , se px , se py

• Lo stesso comportamento vale per il bene Y e per i servizi K

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Le equazioni di comportamentoLe equazioni di comportamento

1. Dx

2. Sx

3. Dy

4. Sy

5. DL

6. SL

7. DK

8. Sk

Da quanto detto risulta che:

Sono tutte funzioni dei prezzi

px, py, w, r

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Le equazioni di equilibrioLe equazioni di equilibrio

• Le equazioni di equilibrio impongono che in ciascun mercato la domanda sia uguale all’offerta

9. Dx=Sx

10. Dy=Sy

11. DL=SL

12. DK=SK

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Esistenza dell’equilibrioEsistenza dell’equilibrio

• Si hanno 12 incognite: px, py, w, r , Dx, Sx, Dy, Sy, DL, SL, DK, SK

• Abbiamo anche 12 equazioni– Problema una equazione non è indipendente dalle altre: se

tutti i mercati tranne uno sono in equilibrio lo deve essere anche l’ultimo.

– In equilibrio tutti i mercati tranne quello di X– Consumatori reddito wL+rK Spesa per Y=pyY– Imprese- costi wL+rK Ricavi da Y=pyY– Poiché le famiglie sono soddisfatte della spesa per Y lo

devono essere anche per X. Lo stesso vale per le imprese.

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La dicotomia neoclassica e il La dicotomia neoclassica e il banditorebanditore

• Solo 11 sono le equazioni indipendenti.

• Un bene funge da numerario (es. px=1)

• Importano i prezzi relativi e non quelli assoluti• Metodo dell’equilibrio – mercati d’asta• Banditore grida i prezzi e registra domanda e

offerta• Nessuno scambio avviene al di fuori

dell’equilibrio

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Vilfredo ParetoVilfredo Pareto

• Italiano (1848-1923)

• Ingegnere – succede a Walras a Losanna

• Corso di economia politica (1896)

• Manuale di economia politica (1906)

• Trattato di sociologia generale (1916)

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Massimo per la collettivitàMassimo per la collettività

• Abbandono ipotesi di misurabilità cardinale e di confrontabilità interpersonale

• Non è definibile un massimo della collettività• È definibile un massimo per la collettività (relativo)

– La situazione A è preferita a B se in A almeno un individuo sta meglio e nessuno sta peggio

– La situazione D è di ottimo paretiano (per la collettività) se non ci si può spostare migliorando la situazione di almeno un individuo senza peggiorare quella di almeno un altro individuo

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Ottimo nello scambioOttimo nello scambio

• Due beni X e Y e due individui A e B• I beni sono stati già prodotti e dati agli individui -

dotazioni iniziali• A e B possono consumare quello che hanno o

scambiare

Y

X 0A

A1 A2 A3 Y

X 0B

B1 B2 B3

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Scatola di EdgeworthScatola di Edgeworth

• I grafici sono sovrapposti• Il grafico di B è ruotato di 180°• La lunghezza delle ordinate indica la quantità totale di Y,

quella delle ascisse la quantità totale di X

Y

X 0A

A1 A2 A3

0B

B1 B2 B3

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Allocazione dei beniAllocazione dei beni

• Nel punto C– A ha 0AXA di X

e 0AYA di Y

– B ha 0BXB di X e 0BYB di Y

Y

X 0A

0B

YA

C

XA

XB

YB

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Dotazioni inizialiDotazioni iniziali

• Nel punto C le curve di indifferenza si intersecano. Scambiando i soggetti raggiungono curve più alte poste nella lente colorata

• A cede Y in cambio di X

• B cede X in cambio di Y

Y

X 0A

0B

YA C

XA

XB

YB

A1

B1

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Equilibrio dello scambioEquilibrio dello scambio

• Lo scambio continua finché non sia arriva al punto E – ottimo paretiano

• Le curve sono tangenti:

• SMSA=SMSB

Y

X 0A

0B

C

A1

B1 B2

A2

E

XB

E

YBE

XAE

YAE

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Benessere e concorrenzaBenessere e concorrenza

• il mercato concorrenziale tende a raggiungere una situazione di ottimo paretiano

• Le posizioni di ottimo sono molteplici

• Il mercato assicura l’efficienza ma non l’equità

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La curva dei contrattiLa curva dei contratti

• I punti Q, E, P, e R sono tutti di ottimo. Primi tre si possono raggiungere da C

• I punti di ottimo non sono ordinabili tra loro

• Tutti i possibili punti di tangenza tra le curve di indifferenza formano la curva dei contratti

Y

X 0A

0B

C

E Q

P R

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EquitàEquità

• Punto R– Punto di ottimo ma iniquo– Perché gli economisti si debbono preoccupare

dell’equità? – instabilità– Teoria del benessere

• Modificare la dotazione iniziale• Lasciar fare agli scambi per ottenere l’efficienza• Equità ed efficienza sono comunque trattate

separatamente