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Accesso ed Utilizzo del Sistema
Dispositivi e struttura del filesystem
Leggere partizioni Linux da Windows
Montare floppy, cdrom, pen drive, partizioni VFAT e NTFS
Installare software: RPM, da CDROM, via rete con yum
Archiviare e comprimere: tar e gzip
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Dispositivi
I vari componenti hardware di un elaboratore, sono rappresentati in un
sistema Unix come file di dispositivo, contenuti solitamente nella
directory /dev/ (device).
Quando si vuole accedere a un dispositivo, si utilizza il nome del file di
dispositivo corrispondente.
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Dispositivi
Esistono due categorie fondamentali di file di dispositivo:
a carattere, in grado di gestire i dati di un solo byte per volta (console o
porta seriale)
a blocchi, in grado di gestire i dati solo in blocchi (settori) di una
dimensione fissa (unità a disco).
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Dispositivi
Esempi di dispositivi
/dev/fd0 la prima unità a dischetti
/dev/hda il primo disco fisso ATA (IDE)
/dev/hda1 la prima partizione del primo disco fisso ATA (IDE)
/dev/hdb il secondo disco fisso ATA (IDE)
/dev/sda il primo disco SCSI
/dev/lp0 la prima porta parallela
/dev/ttyS0 la prima porta seriale
/dev/null nessun riferimento hardware, cestino “infinito”
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Struttura del FileSystem
Tutto ciò che è contenuto in un file system Linux è in forma di file: anche
una directory è un file.
Se si vuole evitare qualunque ambiguità per far riferimento ad un file in
senso stretto si utilizza il termine file normale, o regular file.
La directory è un file speciale contenente riferimenti ad altri file.
I dati contenuti in un file system sono organizzati in forma gerarchica
schematizzabile attraverso un albero ovvero un tipo particolare di grafo
orientato che parte da una radice e si sviluppa in rami e nodi.
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Struttura del FileSystem
La radice è il nodo principale di questo grafo orientato, e corrisponde a
una directory, mentre i nodi successivi possono essere directory, file di
dati o file di altro genere.
Per identificare un nodo (file o directory) all'interno di questa gerarchia,
si definisce il percorso (path) ed è espresso da una sequenza di nomi di
nodi che devono essere attraversati, separati da una barra obliqua (/). Il
percorso alfa/bravo/charlie rappresenta un attraversamento dei
nodi alfa, bravo, charlie
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Struttura del FileSystem
Percorso relativo ed asoluto
Un percorso è relativo quando parte dalla posizione corrente (o attuale)
del grafo per raggiungere la destinazione desiderata.
alfa/bravo/charlie indica di attraversare il nodo alfa inteso come
discendente della posizione corrente e quindi gli altri.
Un percorso è assoluto quando parte dalla radice.
Il nodo della radice non ha un nome e viene rappresentato con una sola
barra obliqua (/): un percorso che inizia con tale simbolo, è assoluto
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Struttura del FileSystem
Essendo l’albero un grafo orientato (direzionato), ogni nodo ha un
genitore e può avere dei discendenti; il nodo radice rappresenta l'origine.
Per risalire verso il nodo genitore, non si usa il nome di questo, ma un
simbolo speciale rappresentato da due punti in sequenza (..).
../bravo rappresenta un percorso relativo in cui si raggiunge il nodo
finale, bravo, passando prima per il nodo genitore della posizione
corrente.
Per poter identificare il nodo della posizione corrente si utilizza un punto
singolo (.). Il percorso bravo/charlie è uguale a ./bravo/charlie
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Leggere partizioni Linux da Windows
Explore2fs permette di leggere partizioni ext2 e ext3 in ambiente
Windows; il programma, rilasciato gratuitamente sotto licenza GPL, può
essere scaricato dal sito http://uranus.it.swin.edu.au/jn/~/linux/explore2fs.html
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Leggere partizioni Windows da Linux
La lettura di una partizione Windows implica innestare questo filesystem
in quello di Linux.
Il comando mount permette di montare un filesystem e la sintassi del è
mount -t tipo_di_file_system dispositivo punto_di_innesto
-tpermette di specificare il filesystem
tipo_di_file_system indica la sigla del filesystem
dispositivo indica il device contenete la partizione
punto_di_innesto indica la directory nella quale si troveranno i files
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Leggere partizioni Windows da Linux
Come fare:
individuare la partizione contenente il file system da montare
creare la directory per il punto di innesto
montare il file system
rendere automatico il montaggio
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Leggere partizioni Windows da Linux
Individuare la partizione con fdisk -l
Disk /dev/hda: 80.0 GB, 80026361856 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 9729 cylinders
Units = cilindri of 16065 * 512 = 8225280 bytes
Dispositivo Boot Start End Blocks Id System
/dev/hda1 * 1 8924 71681998+ 7 HPFS/NTFS
/dev/hda2 8925 9729 6466162+ 5 Esteso
/dev/hda5 8925 8959 281106 83 Linux
/dev/hda6 8960 9088 1036161 82 Linux swap / Solaris
/dev/hda7 9089 9729 5148801 83 Linux
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Leggere partizioni Windows da Linux
Creare la directory con mkdir
Decidere dove creare la directory; non è necessario crearla in /mnt
mkdir /windowsxp
Montare il file system
mount -t ntfs -r/dev/hda1 /windowsxp
in RedHat / Fedora NTFS non è completamente supportato, quindi si
consiglia di abilitare solo l’accesso in lettura con l’opzione -r
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Leggere partizioni Windows da Linux
Rendere automatico il montaggio
Se si intende automatizzare il montaggio del file system all’avvio del
sistema, occorre specificarlo aggiungendo una voce al file /etc/fstab;
#device mountpoint type options dump pass
/dev/hda1 /windowsxp ntfs defaults,user,ro 0 0
le periferiche che possiedono una voce nel file possono essere montate
automaticamente semplicemente con
mount /nome_mountpoint
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Leggere partizioni Windows da Linux
Campi di /etc/fstab
device il nome del dispositivo assegnato dal kernel
mountpoint la directory d’innesto
type il tipo di file system; l’opzione auto lo rileva automaticamente
options opzioni da specificare separate da virgola
dump opzioni di backup espresso in giorni; 1 significa tutti i giorni
pass indica quali file system verificare all’avvio; 1 per /root, 2 per altri fs
linux, 0 per gli altri
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Leggere partizioni Windows da Linux
I valori di options
Le seguenti voci appartengono ad options
rw lettura e scrittura
suid attiva i bit setuid e setgid
dev interpreta i dispositivi a blocchi e caratteri
exec permette l’esecuzione dei file binari
auto negli script di boot indica quali file system devono essere avviati al boot
nouser gli utenti non root non possono montare o smontare il file syste
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Leggere partizioni Windows da Linux
Personalizzazione dei valori di options
I valori vengono modificati sovrascrivendo opzioni aggiuntive
user gli utenti non root possono montare e smontare il file system purchè
siano stati loro a montarlo
users ogni utente può smontare il file system
noauto il file system deve essere esplicitamente montato dall’utente e non
automaticamente al boot
ro il file system è read only
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Installare software
Linux utilizza librerie condivise che vengono collegate direttamente al runtime;
programmi differenti, possono usare le stesse librerie: i programmi risultano più
piccoli e facili da distribuire, viene impiegata una quantità inferiore di memoria e
risorse di archiviazione.
L’evoluzione di Linux ha complicato la gestione dei sorgenti a cui vengono
aggiunti script pre e post configurazione, script di disinstallazione, indici di file.
Tutto viene collocato in un package, pensato in modo da conoscere le proprie
‘dipendenze’ e tracciare tutti i file che ha installato.
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Installare software
RPM Red Hat Package Manager
RPM è il packet manager Linux più usato; esegue controllo sulle dipendenze e le
versioni, traccia tutti package installati nel database RPM.
Non è in grado di recuperare automaticamente i pacchetti supplementari per
risolvere le dipendenze e nemmeno di gestirne le relazioni; si blocca se incontra
problemi di dipendenze chiedendo quali package installare e questo può portare
ad ulteriori conflitti.
Per sistemi basati su RPM esistono dependency resolver come apt-rpm,
urpmi, Yum e installer / resolver come up2date per RedHat / Fedora.
Impiegare RPM creati per l’architettura e la distro usata. I PLD (Polished Linux
Distribution) implementano RPM per sistemi x86 di ottima qualità.
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Installare software
Il comando rpm
Il formato standard del comando è rpm <opzioni> <nome_pacchetto>
-i installa i pacchetti selezionati
opzioni secondarie:
--excludedocs non installa i pacchetti di documentazione
--replacepkgs sostituisce la copia esistente di un pacchetto con una altra copia; utile
in caso di malfunzionamenti ed errori nel database dei pacchetti
installati.
--force installa i pacchetti indipendentemente dai messaggi di warning
presenti
--noscripts non esegue eventuali script pre e post-installazione presenti nel
pacchetto
--nodeps ignora le eventuali dipendenze del pacchetto.
--root percorso imposta una diversa directory per il pacchetto.
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Installare software
Il comando rpm
-v verbose mode aumenta il livello di informazioni nello standard output durante
l’esecuzione del comando
-h indicatore di avanzamento (hash)sulla percentuale di completamento del
processo
-e elimina i pacchetti selezionati
--nodeps: ignora le eventuali dipendenze del pacchetto
-U aggiorna i pacchetti selezionati, rimuovendo i vecchi pacchetti ed installando
i pacchetti successivi mantenendo inalterati i file di configurazione
--oldpackage permette di installare una versione meno recente di quella
attualmente in uso sul sistema
-V verifica i pacchetti selezionati. (con la sott’opzione –a) verifica tutti i
pacchetti installati
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Installare software
Il comando rpm
-q interroga il sistema in merito ai pacchetti selezionati.
-p file fornisce tutte le informazioni sul pacchetto selezionato
-f file risale dal nome del file al pacchetto RPM che lo conteneva
-i riassume le informazioni sul pacchetto.
-l elenca tutti i files contenuti nel pacchetto.
--scripts visualizza gli script contenuti nel pacchetto per le fasi di pre-
installazione e post-installazione.
--provides elenca le funzionalità del pacchetto.
--requires elenca ciò che serve al pacchetto.
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Installare software
Esempi
efax-0.9-24.i386.rpm ==> nome-versione-release.arch.rpm
Prova una installazione
[root@fedora Desktop]# rpm -ivh --test efax-0.9-24.i386.rpm
Preparing... ########################################### [100%]
Installa il pacchetto
[root@fedora Desktop]# rpm -ivh efax-0.9-24.i386.rpm
Preparing... ########################################### [100%]
1:efax ########################################### [100%]
Il pacchetto è installato?
[root@fedora Desktop]# rpm -q efax
efax-0.9-24
Disinstalla il pacchetto
[root@fedora Desktop]# rpm -ev efax
Installare software
Esempi
Elenco dei files installati dal pacchetto
[root@fedora Desktop]# rpm -ql efax
/usr/bin/efax
/usr/bin/efix
/usr/bin/fax
/usr/share/doc/efax-0.9
/usr/share/doc/efax-0.9/COPYING
................
Documentazione del pacchetto
[root@fedora Desktop]# rpm -qd efax
/usr/share/doc/efax-0.9/COPYING
/usr/share/doc/efax-0.9/README
/usr/share/man/man1/efax.1.gz
/usr/share/man/man1/efix.1.gz
/usr/share/man/man1/fax.1.gz
Installare software
Esempi
Informazioni sul pacchetto
[root@fedora Desktop]# rpm -qi efax
Name : efax Relocations: (not relocatable)
Version : 0.9 Vendor: Red Hat, Inc.
Release : 24 Build Date: sab 05 mar 2005 20:30:02 CET
Install Date: dom 01 gen 2006 17:14:45 CET Build Host: porky.build.redhat.com
Group : Applicazioni/Comunicazioni Source RPM: efax-0.9-24.src.rpm
Size : 189111 License: GPL
Signature : DSA/SHA1, ven 20 mag 2005 19:17:18 CEST, Key ID b44269d04f2a6fd2
Packager : Red Hat, Inc. <http://bugzilla.redhat.com/bugzilla>
URL : http://www.cce.com/efax/
Summary : Programma per la ricezione e trasmissione di fax con modem
di classe 1, 2 o 2.0.
Description :
Efax è un piccolo programma ANSI C/POSIX che invia e riceve fax attraverso
modem fax di classe 1, 2 o 2.0.
Installare software
Installare software dal CDROM
Selezionare il pulsante per avviare le applicazioni -> Impostazioni di
Sistema -> Aggiungere / Rimuovere applicazioni.
Installare software
Installare software dal CDROM
Selezionare Dettagli per aggiungere o rimuovere dalle categorie
Installare software
Installare software dal CDROM
Installare software
Installare software dal CDROM
Installare software
Yellowdog Updater Modified
YUM è un sistema evoluto di gestione dei pacchetti rpm, compresa la possibilità
di aggiornamento automatico del sistema, senza intervento umano.
YUM utilizza archivi condivisi, detti repository
Il comando yum si basa sui files di configurazione contenuti nella cartella
/etc/yum.report.d in cui sono contenuti i file .repo con le varie
configurazioni dei server (repository).
Installare software
Yum
Esempio del repository di freshrpms
[freshrpms]
name=RPMForge: Freshrpms
#baseurl=http://ayo.freshrpms.net/fedora/linux/$releasever/$basearch/freshrpms/
mirrorlist=http://ayo.freshrpms.net/fedora/linux/$releasever/mirrors-freshrpms
gpgkey=file:///etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-freshrpms
gpgcheck=1
enabled=0
Installare software
Yum
Il metodo più veloce per ottenere una configurazione dei repository è
quella di aggiornare yum con il comando:
rpm -Uvh http://www.fedorafaq.org/yum
alcune opzioni di yum
elenca i software disponibili
yum list available
installa il pacchetto
yum install nome_pacchetto
aggiorna il pacchetto
yum update nome_pacchetto
Installare software
Tar e Gzip
Tar permette di creare un file di archivio contenente più directory e file;
originariamente era l’unico modo per memorizzare dati su nastro
magnetico (tape archive).
Il tar ammette l'uso di opzioni senza il trattino anteriore (-) consueto;
nonostante questo conviene utilizzare la notazione usuale
Installare softwareTar
Il formato standard del comando è tar <opzioni> <nome_file_directory>
-A Aggiunge dei file tar a un archivio già esistente.
-f Crea un archivio sul file specificato; di default viene effettuato su nastro
-c Crea un nuovo archivio.
-d Trova le differenze tra l'archivio e i file esistenti effettivamente.
--delete Cancella i file indicati. Non può essere usato per un archivio su nastro.
-r Aggiunge dati a un archivio già esistente.
-t Elenca il contenuto di un archivio.
-u Aggiunge solo i file più recenti rispetto a quanto già contenuto nell'archivio.
-x Estrae i file da un archivio.
Installare software
Esempi
Crea l’archivio miadir.tar con il contenuto della directory mia
[root@fedora Desktop]# tar -cf miadir.tar mia
Come il precedente, ma mostra l’esecuzione del comando
[root@fedora Desktop]# tar -cvf miadir.tar mia
mia/
mia/uno
mia/due
mia/tre
Visualizza il contenuto dell’’archivio miadir.tar
[root@fedora Desktop]# tar -tf miadir.tar
mia/
mia/uno
mia/due
mia/tre
Installare software
Esempi
Estrae il contenuto dell’archivio e mostra l’ecuzione del comando
[root@fedora Desktop]# tar xvf miadir.tar
mia/
mia/uno
mia/due
mia/tre
Estrae dell’archivio solo i file specificati e mostra l’ecuzione del comando
[root@fedora Desktop]# tar xvwf miadir.tar
extract `mia'?y
mia/
extract `mia/uno'?y
mia/uno
extract `mia/due'?
Installare software
Gzip
Probabilmente, in combinazione con tar, costituisce il formato di
compressione più diffuso per Linux.
Il comando comprime files aggiungendo solitamente l’estensione .gz e
rimuove il file originale.
Aggiungendo l’opzione -z al comando tar permette di comprimere
direttamente l’archivio creato.
Installare software
Gzip
-c Emette il risultato attraverso lo standard output.
-d Decomprime un file compresso.
-r Se tra i nomi indicati nella riga di comando appaiono delle directory, vengono compressi o decompressi tutti i file in esse contenuti.
-t Controlla l'integrità dei file compressi.
-l Mostra informazioni sulla compressione
Esempi
gzip miadir.tar comprime l’archivio miadir.tar
gzip -d miadir.tar decomprime l’archivio miadir.tar
gzip -l miadir.tar visualizza informazioni dell’archivio
compressed uncompressed ratio uncompressed_name
209 10240 98.2% miadir.tar
Installare software
Installazione di un programma dal sorgente
Tipicamente la procedura di installazione di un tar.gz si riassume nei
seguenti passi
tar -zxvf pacchetto.tar.gz
cd pacchetto
./configure
make
make install
Leggere sempre il file README e/o INSTALL per le effettive istruzioni di
compilazione del pacchetto; potrebbe essere necessario avere i diritti di
root per eseguire make.