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Anno 2013-2014 Maggio/Giugno 2014 - n. 11/12 Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina Notiziario del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia m a g g i o, m e s e d e l l a s t a m p a r o t a r i a n a ww.rotarylatina.itit www.rotary.org/it GC

- WordPress.comAnno 2013-2014 Maggio/Giugno 2014 - n. 11/12 Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina Notiziario del Rotary Club Latina - Distretto 2080

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  • Anno 2013-2014

    Maggio/Giugno 2014 - n. 11/12Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina

    Notiziario del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia

    Identità visuale e verbale – Linee Guida del Rotary

    16 Dicembre 2013 14IL NOSTRO LOOKLogoVariazioni di colore, Masterbrand

    Colore pieno

    Logo monocromatico

    100% bianco (solo per sfondi scuri)

    Positivo (solo per sfondi chiari o bianchi)

    100% nero 100% Rotary Azure

    Rotary Royal Blue Rotary Gold

    La firma Rotary a colori è la nostra versione ufficiale preferita. Occorre usarla sempre nei contesti digitali, e nella forma stampata con almeno due colori. Il nostro emblema deve sempre essere rappresentato usando il colore oro Rotary, a meno che la stampa a due colori non sia possibile.

    Sono disponibili variazioni per le firme del Rotary in versione monocromatica in nero, azzurro Rotary e bianco per immagini in negativo. Queste possono essere applicate per la stampa monocromatica o su sfondi molto complessi che possono compromettere la leggibilità o l’aspetto dei colori.

    Usare la versione in colore appropriata per mantenere il migliore contrasto e la leggibilità: positivo per sfondi chiari o bianchi e negativo per sfondi scuri.

    Si possono usare anche versioni dei colori metallici comparabili illustrati in questa pagina per circostanze speciali. Per maggiori dettagli in merito alla nostra tavolozza colori, vedere le pagine 18-20.

    Per altri dettagli sulla tavolozza colori, vedi pagine 23-24.

    Negativo (solo per sfondi scuri)

    White Rotary Gold

    m a g g i o, m e s e d e l l a s t a m p a r o t a r i a n a

    ww.rotarylatina.itit

    www.rotary.org/it

    GC

  • 2 - LA RUOTA

    Grufà - Consorzio Salsiccia di Monte San BiagioVia Carro 62/A, 04020 Monte San Biagio

    FOOD & DRINKS

  • Presidente Domenico GRANDEVice Presidente Giorgio LODDOPast President Innocenzo D'ERMEPresidente Eletto Gianluca CASSONISegretario Ivan SIMEONETesoriere Attilio V. GISOTTIPrefetto Giuseppe GISOTTIConsiglieri Edy GOVETTO Federico BIZZARRI Renzo CALZATI Giuseppe TITONEAddetto Informatico Attilio V. GISOTTI

    Sito intemet: www.rotarylatina.itPosta elettronica: [email protected]

    4 Dal Presidente 5 Concerto "Emergenza Sardegna" di Franco Acuto 6 Incontrarsi ...per caso di Angelo Nicotra 7 La lettera del Governatore 8 Una bella impresa di famiglia di Angelo Nicotra 9 Rievocazione storica del circuito dell'Agro Pontino di Giacomo Bentini

    10 Relazione finale Educazione alla legalità di G. Maddaloni

    Visti... da lontano11 Religioni, oppio o salvezza dei popoli? di Pasquale Bossa12 A cena con Ivano Spallanzani di Angelo Nicotra

    14 Burrco di beneficenza... oppure festa di Enzo Maio15 La salute delle donne è possibile una prevenzione globale di Galileo Costanzo

    16 ecco, salutando la Sardegna! di Galileo Costanzo

    18 30 anni di Formia e Gaeta insieme agli altri club

    18 Programma del mese di Giugno

    Pier Giorgio PoddigheGovernatore 2013-2014Distretto 2080

    Comitato di RedazioneFranco BORRETTI (Direttore Responsabile)Angelo NICOTRA (Coordinatore Editoriale)Pasquale BOSSAGalileo COSTANZOAlessia FREDAFabrizio GIONADomenico GRANDEGiorgio LODDODomenico PILORUSSO

    Registrazione Tribunale di Latinan. 364 del 22‑1‑1983Editore: Rotary Club LatinaRedazione: Via Pontinia, 62 ‑ 04100 LatinaPoste Italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento postale 70%Tassa pagata ‑ DCB LatinaImpaginazione e stampa:CIPES ‑ Via Sabaudia, 63 LatinaTel. e Fax 0773/692708E‑mail: [email protected]

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    Italia Sommario del n. 11/12 - maggio/giugno 2014

    Presidenti delle CommissioniEffettivo Francesco ACUTOProgetti Pasquale TARRICONEFondazione Rotary Susanna BUSCOFormazione e Leadership Domenico PILORUSSOPubbliche relazioni Gianluca CARFAGNAAmministrazione del Club Giovanni LUNGARELLANuove Generazioni Roberto MICOLITTIDelegato per il Rotaract Franco BORRETTI

    Incarichi: Domenico GRANDE (Supporto informatico)

    * * *Club Contatto: ALMADA (Portogallo) ‑ SASSARI NORD

    Riunioni Rotariane: Hotel Europa ‑ Via E. Filiberto ‑ Latina Ogni Giovedì alle ore 20.30Segreteria: Cas. Postale 115 ‑ 04100 Latina Tel. 0773/697062

    In copertina, un profilo di Latina "sognato" in un acquerello da Galileo

  • 4 - LA RUOTA

    dal PresidenteCari amici rotariani,un anno passa in fretta quando si sta bene con gli Amici e così è giunto il mio ultimo appuntamento mensile con Voi

    come Presidente e mi sembra giusto anzi-tutto ringraziare quanti tra di Voi mi hanno

    stimolato con consigli, suggerimenti, anche critiche, al fine di rendere più piacevoli, utili e interes-

    santi i nostri incontri settimanali.Un ringraziamento particolare meritano i componenti del Consiglio sempre disponibili e precisi, compagni esperti e tempestivi nella non sempre facile gestione dell’attività sociale.Un grazie ancora al Governatore Pier Giorgio Poddighe, che ha riservato per Noi sempre attenzione ed utili consigli nella Sua visita al Club, ed un grazie di cuore all’Assisten-te del Governatore Letizia Mingiacchi che è sempre stata presente e disponibile in ogni momento di confronto e di richiesta di supporto.Ho curato con passione l’attività progettuale del Club, convinto che crescita propositiva e maggior conoscenza della realtà, in cui viviamo, ci siano utili per migliorare la qualità della nostra vita rotariana, alla quale ho dedicato (e dedicherò anche questo mese) alcuni appuntamenti. Rimando alla lettura - per chi ne avrà voglia e pazien-za ovviamente - di altro articolo all’interno della Ruota (grazie ad Angelo Nicotra ed al Comitato di Redazione per il gran lavoro svolto quest’anno) per il resoconto di quest’anno.Bisogna conoscere in modo più approfondito il valore del nostro Rotary per proporci con serietà ed impegno, ma anche con successo nella società contemporanea, più com-plessa e più critica.Quest’anno impegnativo di presidenza mi ha arricchito di esperienze nuove, gratificato dalla Vostra partecipazione e da una rinnovata amicizia verso di Voi e le Vostre famiglie, anche grazie ai momenti “extra-ufficiali”, quelli in cui a mio parere si fa Rotary con maggiore semplicità e per que-sto con maggiore efficacia.

    Ma il Rotary non é solo amicizia, é anche opportu-nità di partecipazione ad un sodalizio sovrannazio-nale con autentico spirito di servizio.Mi permetto pertanto di sollecitare ancora una volta l’intervento dei nostri soci alle manifestazioni rotariane (Assemblee, Congressi, ecc.), ove si impara a conoscere più compiutamente la vita, il funzionamento, gli interventi delle nostre istituzioni e lo spirito, che le anima.Giugno, come sapete è il mese dedicato all’Amicizia rota-riana ricreativa e professionale ed in questa ottica abbiamo lavorato per due appuntamenti di grande valenza.Il 7 di Giugno in Interclub con il RC Roma Centenario avre-mo la visita a Ninfa, in pieno spirito di amicizia rotariana, mentre il giorno 12 avremo una intera giornata di appro-fondimento sulle tematiche inerenti la sicurezza sul web, che interessa non solo le nostre attività professionali ma anche i timori che sempre più si diffondono per la tutela dei propri dati personali. Inoltre, sempre il 12, consegne-remo ufficialmente alla Cittadinanza ed alla Città Univer-sitaria la rete wi-fi che permette ai ragazzi dell’università ed a tutta la cittadinanza nei pressi della stessa di navigare su internet gratuitamente. Un altro passo verso le Nuo-ve Generazioni, il mondo del lavoro ed a far assumere al Rotary Club Latina un ruolo sempre più attivo, di stimolo e di proposizione sul territorio.Concludendo, quando ho iniziato la Presidenza, mi sem-brava di avere davanti un tempo lunghissimo e mi do-mandavo quanto avremmo dovuto lavorare per riempirlo ed invece eccoci qua a Giugno e tra un mese passerò la campana ed il collare al mio ed al Nostro amico Gianluca Cassoni, al quale fin da ora auguro di poter contare sulla collaborazione e l’amicizia di tutti Voi, come ho avuto la fortuna di vivere io!W il Rotary, W il Rotary Club Latina Domenico

  • LA RUOTA - 5

    Concerto"Emergenza Sardegna"

    Accedere ad un veicolo di comunica-zione dei sentimenti di valore univer-sale quale è per eccellenza la musica è il privilegio che la Fondazione Campus Internazionale di Musica ci ha messo a disposizione, nell'ambito delle proprie attività patrocinate dal Comune di Latina e dal Ministero del beni ed attività culturali, organizzan-do il “Concerto Emergenza Sarde-gna” per aiutarci a perseguire i nostri scopi istituzionali.Dal titolo dell'evento è palese l'obiet-tivo cui era finalizzato il ricavato della manifestazione: un aiuto alle popola-zioni della Sardegna colpite dal ciclone del 18 novembre 2013, quando in sole 24 ore si sono concentrate le precipitazioni di sei mesi, provocando enormi danni a vaste zone dell’isola ed un tragico bilancio di 17 morti, di cui due bambini. Un sostegno ancora più sentito per i legami organizzativi e, quindi, di diffusa conoscenza diretta di luoghi e persone del distretto del nostro sodalizio.Il concerto si è tenuto il venerdì 21 marzo 2014 all Teatro A. Cafaro della nostra città con interpreti di eccezione quali il Maestro Federico Mondelci alla direzione dell’”Orchestra da Camera Roma Classica”, particolarmente nota a Latina per i Concerti di Capodanno, che da 27 anni la Fondazione Campus Internazionale di Musica propone al

    "Foxtrot" e "Buongiorno Principessa" da "La Vita è bella" di N. Piovani, Prome-nade da "C'era una volta il West" di E. Morricone, ad appassionati brani di A. Piazzola come “Oblivion” e “Liber-tango”, melodiosi come “Solitude” di D. Ellington, a virtuosistici compo-nimenti quali “Plink, Plank ,Plunk” “The Syncopated Clock” “Blue-Tan-go” “Fiddle-Faddle” di L. Anderson ed altri.Soddisfazione indiscutibile del nume-roso pubblico (la sala era piena) per la ricchezza della proposta musicale e per l’emozionante impegno interpretativo dei concertisti. Entusiasmanti "a solo" del Maestro Federico Montelci, sassofonista di fama internazionale, cui hanno dedi-cato brani da eseguire grandi autori del Novecento (da Nono e Kancheli, da Glass a Sciarrino, da Gentilucci a Fitkin).Una serata particolarmente bella di cui ringraziare naturalmente gli artisti, ma anche la Fondazione Campus Inter-nazionale di Musica nella persona del Presidente Dr. Luigi Giannini e della Segretaria Generale Dr.ssa Tiziana Cherubini.E non vogliamo dimenticare l’impegno logistico dato dai giovani Rotaractiani, nonché quello di diffusione della co-noscenza dell'evento da parte dei soci tutti e, piacevole sorpresa, dei ragazzi del “neonato” Club Interact “The Ohm’s” di Latina. Franco Acuto

    con il contributo del

    nostro Club e soci

    di 2.0002.000 euro circa

    Teatro D’Annunzio.Il programma particolarmente sugge-stivo ha spaziato tra numerosi brani legati a colonne sonore come "Tonight" di L. Bernstein, "Amarcord" di N. Rota,

  • 6 - LA RUOTA

    Incontrarsi ...per caso

    La mia amicizia con Claudio De Felice è nata a seguito di un incontro casuale che non ci ha visti, però, protagonisti. Un pomeriggio di un giorno qualsiasi, due signori percorrevano il lungomare di Terracina – il viale Circe – ognuno assorto nei propri consueti pensieri; ma nessuno dei due avrebbe mai e poi mai immaginato che proprio in quel luogo e di li a poco, la straripan-te marea dei ricordi, della nostalgia e dell’amicizia, soprattutto, avrebbe provocato in ciascuno un rincorrersi di sentimenti di stupore, prima, e di incredulità dopo.I due signori stavano tranquillamente passeggiando godendo del tepore di un pomeriggio nel quale ogni pen-siero aveva assunto la lievità della bambagia e la mente era riuscita a dare libero sfogo all’ammirazione dei luoghi.Accade che chi accompagna l’uno in questa tranquilla passeggiata, sia amico e conoscente dell’altro e dunque, nello spirito di una sana, oltre che educata, tradizione meridionale, i due gruppi si fermino e si proceda alle presentazioni. Quarant’anni fa il clima era decisa-mente diverso e si teneva un po’ di più ad aggiungere al proprio nome la professione o il titolo che ognuno poteva giustamente vantare.“Preside, permette che le presenti il Giudice Enrico De Felice?”. “Enrico, ti presento il Dottor Nicotra che da

    poco ha assunto la presidenza dell’Istituito agrario di Lati-na”. “Nicotra?...ma niente niente sei Totò Nicotra ?, da una parte; e dall’altra, “ma allora tu devi es-sere Enrico quello che abitava a Porta Cusmano ad Acireale, nel palazzo dei Conti-nella!.In un attimo qua-ranta e più anni sembrano perdere qualsiasi brumosità del tempo per ri-acquistare il nitore di una ritrovata amicizia giovanile.Era, infatti, da quando Enrico De Felice, padre di Claudio, si era trasferito con la fa-miglia “al nord” che i contatti tra i due si erano via via diradati fino a scomparire nella quotidianità di una vita che troppo poco lascia ai ricordi.Ebbene da allora

    Claudio, che ho conosciuto durante un felicissimo incontro tra le famiglie, è stato sempre un mio carissimo fratello acquisito. Abbiamo percorso insieme nonostante la differenza d’età, tutti i tragitti di una normale vita fatta di adolescenza, giovinezza e maturità.Claudio si è sin da subito fatto onore negli studi e nella carriera, seguendo, in un certo senso, la tradizione di famiglia, ma ha saputo superare se stesso acquisendo prestigio e notorietà anche

  • LA RUOTA - 7

    in campo politico ma conservando co-munque una coerenza morale ed una serietà professionale che ancora oggi ne fa uno dei più affermati professio-nisti del foro di Latina.È cresciuto, Claudio, sapendo coniu-gare la responsabilità di una famiglia numerosa (Claudia, Alessandra e Flavia sono certamente i suoi gioielli) con quella altrettanto pesante che un destino infame gli ha riservato portan-dogli via improvvisamente il papà.È stato allora che abbiamo cominciato a parlare con lui di Rotary ed ho capito sin da subito che sarebbe stato un ottimo rotariano.Mi sono trovato a dover ricredere a ciò che avevo da sempre sostenuto e cioè che “gli amici al Rotary, si fanno, non si portano” principio un tantino azzardato ma che ho sempre volu-to sostenere e difendere ma, come detto, con Claudio è stato proprio l’opposto.Egli ha creduto sin da subito nello spirito rotariano e ne ha applicato i principi nella maniera più feconda tanto da essere tra i soci più giova-ni, tra i fondatori del Club Terracina Fondi, ricoprendo la carica di Presiden-te ed assumendo in seno al Distretto numerosi incarichi di prestigio sino a divenire il Governatore per l’anno 2016 - 2017.Una carriera stupenda ma che Claudio si è meritato lavorando “sul campo”, senza risparmiarsi e con l’aiuto di Paola che lo ha sostenuto ed affiancato da sempre in questa avventura.Noi che lo abbiamo avuto come socio dovremmo essere fieri perché ancora una volta abbiamo dimostrato che il materiale umano del nostro Club è di alta qualità; io che ho l’onore e il privilegio di averlo amico fraterno, non posso che augurargli ancora tanti successi e, magari, un incontro su quel lungomare, così come fu per i nostri genitori, per ricordare ancora insieme i nostri momenti più belli. AD MAIORA Angelo

    Distretto 2080

    PIER GIORGIO PODDIGHE

    GOVERNATORE 2013 – 2014

    Sassari, 1 maggio 2014

    Rotary International Distretto 2080 Piazza Cola di Rienzo 69 00192 ROMA Viale Umberto 112 07100 SASSARI (SS) Tel +39 3933313441 E-Mail: [email protected] www.rotary2080.org

    Ai Presidenti e Segretari dei Rotary Club del Distretto 2080 R.I. Ai Soci dei Rotary Club del Distretto 2080 e p.c. Ai PDG, al DGE, DGN e DGD del Distretto 2080 R.I. Ai Segretari Distrettuali e agli Assistenti del Governatore Al Rappresentante Distrettuale Rotaract ed Interact del Distretto 2080 R.I. Alla Governatrice dell’Inner Wheel del Distretto 208 Ai Colleghi Governatori dei Distretti d’Italia del R.I. Alla Segreteria del Rotary International – Zurigo

    Cari Amici, voglio innanzitutto porgere un deferente saluto al nostro PDG Ing. Franco Arzano che ci ha lasciato troppo presto. Grazie Franco per il tuo esempio e impegno nel Rotary.

    Siamo arrivati alla penultima lettera mensile di questo anno di servizio nel Rotary, … il tempo passa. Tutti sappiamo che questo mese non ha per il R.I. uno specifico tema sul quale focalizzare l’attenzione. Il Rotary anche in questo non è casuale, e questa sua scelta mi permette di compiere una riflessione libera e ….. quasi conclusiva su questa intensa annata. Vi è la tentazione di elencare le innumerevoli iniziative andate a buon fine, ma credo sia giusto evitare uno sterile elenco delle cose realizzate, perché tutti le conosciamo e perché voglio evitare il rischio di un eccessivo trionfalismo che è sempre in agguato quando si parla del proprio operato, anche se poi ad onor del vero, i veramente tanti successi conseguiti, sono essenzialmente il frutto di un lavoro di gruppo. In tanti, e li voglio ringraziare tutti, si sono prodigati nel Vivere il Rotary e nel Cambiare Vite; nel dire ciò ognuno facendo il suo esame di coscienza saprà se meritarsi questo inciso, e conseguentemente il mio ringraziamento. Il meglio di quanto realizzato come dicevo lo si deve a chi ha collaborato, a chi si è impegnato nel Rotary, per il Rotary e con il Rotary; e quindi nel complesso sono assolutamente soddisfatto. Lascio fra due mesi un Distretto che fà Rotary, con la R maiuscola ed al passo con i tempi, che bene interpreta le esigenze del territorio e delle collettività in cui opera. Sono perfettamente cosciente che per i Club non è stato semplice operare in questa annata, segnata da una crisi economica importante, ma dove i valori rotariani sono stati viceversa assolutamente enfatizzati. Per quanto riguarda l’effettivo, siamo finalmente riandati in

    DALLA LETTERA DEL GOVERNATORE

    Cari Amici,voglio innanzitutto porgere un deferente saluto al nostro PDG Ing. Franco Arzano che ci ha lasciato troppo presto. Grazie Franco per il tuo esempio e impegno nel Rotary.Siamo arrivati alla penultima lettera mensile di questo anno di servizio nel Rotary, … il tempo passa.Vi è la tentazione di elencare le innumerevoli iniziative andate a buon fine, ma credo sia giusto evitare uno sterile elenco delle cose realizzate, perché tutti le conosciamo e perché voglio evitare il rischio di un eccessivo trionfali-smo che è sempre in agguato quando si parla del proprio operato, anche se poi ad onor del vero, i veramente tanti successi conseguiti, sono essenzialmente il frutto di un lavoro di gruppo.In tanti, e li voglio ringraziare tutti, si sono prodigati nel Vivere il Rotary e nel Cambiare Vite; nel dire ciò ognuno facendo il suo esame di coscienza saprà se meritarsi que-sto inciso, e conseguentemente il mio ringraziamento. Il meglio di quanto realizzato come dicevo lo si deve a chi ha collaborato, a chi si è impegnato nel Rotary, per il Rotary e con il Rotary; e quindi nel complesso sono asso-lutamente soddisfatto. Lascio fra due mesi un Distretto che fà Rotary, con la R maiuscola ed al passo con i tempi, che bene interpreta le esigenze del territorio e delle col-lettività in cui opera.Sono perfettamente cosciente che per i Club non è stato semplice operare in questa annata, segnata da una crisi economica importante.Nelle mie visite ai Club, da quest’anno ben 84, ho incon-trato tanti rotariani veri, e mi fa piacere dire qui pubblica-mente che siete Voi la vera essenza della nostra Organiz-zazione, la forza viva del Rotary!!Ancora molto può essere fatto in questo scorcio di anno, mentre all’orizzonte intravediamo un importante impegno rotariano quale l’EXPO 2015, per il quale in questa an-nata è stata costituita la relativa associazione rotariana di cui il nostro Distretto ne è fondatore e che coordinerà le attività rotariane, mentre è altresì all’orizzonte la possibili-tà che Roma ospiti nel 2019 la Convention del R.I.Ma infine, Vi ricordo che quest’anno ha ancora due mesi nei quali continuando a servire al di sopra di ogni inte-resse personale, possiamo e dobbiamo Vivere il Rotary e Cambiare Vite!E come sempre….. Buon Rotary!

  • 8 - LA RUOTA

    Una bella impresa di famigliaFinalmente. Dopo tanto e tanto insistere, il nostro amico Renzo Calzati, ha accettato di intrat-tenerci per una sera sulla “storia” della sua famiglia nella nostra città.Lo ha fatto, con gar-bo, senza ampollosità, senza infarcimenti di falsa modestia, ma così, semplicemente, con la consapevolezza di raccontare in breve una storia che si è sviluppata nell’arco di quasi settant’anni ed ha visto la sua famiglia ricoprire un ruolo di prestigio nell’economia locale.Renzo, schivo per carattere, ha descrit-to con un susseguirsi di ricordi che in qualche caso lo hanno emozionato, il percorso che l’ICAR, azienda di fami-glia, ha compiuto sin dal 1946, anno in cui una piccola azienda di ricambi per autoveicoli, ha iniziato l’attività, pro-gredendo nel tempo sino a diventare la prima azienda di commercializzazione di autoveicoli della provincia.Il padre di Renzo, iniziatore dell’attività familiare, impegna immediatamente i suoi figli senza però prima aver offerto ad ognuno di essi la possibilità di prose-guire negli studi e Renzo frequenta per un certo periodo il Politecnico, forse con la prospettiva di una laurea in ingegneria meccanica che, nel comparto in cui si muoveva l’azienda, sarebbe stata anche utile; invece, la prematura scomparsa del padre e la gestione dell’attività familiare richiedono un impegno quasi continuo, totale, di ciascuno dei componenti ed ognuno ricopre un ruolo ben preciso perché l’idea è quella di “fare impresa”.Inizia così la collaborazione con la FIAT che offre a Calzati l’opportunità di aprire una prima concessionaria per la vendita di automobili di quel marchio. L’officina ricambi, si trasforma ed in men che non si dica diviene la prima concessionaria FIAT a Latina. È tanta la frenesia impren-ditoriale che permea l’animo dei Calzati che impiantano la loro attività nei locali al piano terra di un edificio ancora in

    costruzione , riunendo il reparto espo-sizione e vendita ad una prima officina che occupa la parte posteriore dei saloni d’esposizione.Le cose vanno bene, siamo in pieno boom economico e le vendite si fanno veramente consistenti (3.000 auto in un anno) quantità veramente ragguar-devole. Ma non ci si ferma, non ci si può fermare; bisogna crescere, per approfittare del momento propizio; ed allora si trovano nuovi locali ed intanto il mercato dell’auto diventa sempre più popolare: la 500, la 600, si diffondono tra la gente che scopre anche un mezzo comodo di pagamento: la cambiale. Ed il mercato cresce; Calzati o meglio l’ICAR si adegua e allarga la sfera d’azione af-fiancando agli autoveicoli, la vendita dei veicoli commerciali e trasferisce la sede a Borgo Piave.Siamo alla fine degli anni settanta e si profila la prima crisi energetica: le domeniche a piedi, ci ricordiamo tutti. Anche il mercato dell’auto subisce i contraccolpi della austerità. Le vendite calano, ma i Calzati non demordono. Bisogna ammodernare, non ci si può fermare ad aspettare i clienti in conces-sionaria, bisogna andare a cercarli per proporre soluzioni idonee a ciascuno di essi a condizioni migliori.Il mercato non è più quello di una volta, il quasi monopolio della FIAT subisce dei colpi tremendi, la crisi dell’auto investe gli stabilimenti ; la marcia delle tute blu rispecchia una situazione nella

    quale forse manca l’elemento principale dell’imprenditore: la lungimiranza. Ma Renzo Calzati, con i soci che lo affian-cano, guarda oltre; impegna se stesso ed i propri familiari ad un maggiore coinvolgimento nella gestione dell’impre-sa; si deve guardare oltre; si deve arrivare prima degli altri per mantenere un posto di riguardo nel mercato; non ci si può assopire sui

    risultati ancorché positivi, ma bisogna investire proprio per aumentare la propria influenza sul mercato. Calzati si ingrandisce: lascia la FIAT e diventa concessionario RENAULT e poi, acquisi-sce un marchio di prestigio l’AUDI per offrire prodotti di gamma medio alta ad una clientela che sente la mancanza di offerte adeguate nella gamma dei prodotti nazionali. Segue poi l’acqui-sizione della DACIA (marchio affiliato RENAULT) ed infine (si fa per dire), la PEUGEOT, con la concessionaria “BLU” che occupa a Borgo Piave un’ala del complesso che, negli anni è stato appositamente ampliato e reso ancora più moderno per offrire alla clientela un servizio esclusivo.Il tempo della conferenza è finito, Renzo si preoccupa che possa essere stato noioso, ma devo dire che, di rado, la platea ha mostrato tanto interesse ad un oratore che, raccontando di sè e della sua famiglia ci ha dipinto un ritratto del mondo economico di Latina del quale possiamo e dobbiamo andare fieri.Non sappiamo se Renzo ha in mente qualche altra sorpresa della quale non ci ha voluto mettere a parte ma, conoscen-dolo, siamo sicuri che sta già pensando ad una prossima mossa, perché, come ci ha insegnato, l’impresa è sempre in divenire, basta che lo si voglia.Grazie Renzo per la bella lezione che ci hai dato. Angelo Nicotra

  • LA RUOTA - 9

    Rievocazione storicadel circuitodell'Agro PontinoIl club Ohm’s, dell’istituto Galilei di LT, ha partecipato a diverse manife-stazioni educative. L’ultima si è svolta sabato 10 maggio quando gli studenti hanno potuto interagire con la Rievo-cazione storica del circuito automobili-stico dell’Agro Pontino.Questa competizione replica quella fatta da Mussolini nel 1937, percorso mirato simbolicamente a unire tutte le città da lui fondate, il tracciato da percorrere assunse una forma trape-zoidale, per complessivi 80 chilometri. Il duce volle questa manifestazione per dimostrare che la malsana palude pon-tina era stata sanata dalla bonifica dell’ intero territorio con il risultato di avere al posto della palude i nuovi poderi dell’Opera Nazionale Combattenti, con tante braccia impegnate nel lavoro dei campi. In più volle introdurre una nuova manifestazione automobilistica che privilegiasse la partecipazione dei giovani alla guida delle autovettu-re, prodotte in serie dalle varie case automobilistiche, che gareggiavano al posto delle consolidate “auto da corsa”. I partenti furono 78 tra cui i 2 figli di Mussolini: Bruno e Vittorio; sol-tanto qualche concorrente non portò a termine la gara per noie meccaniche.Le medie raggiunte, in relazione ai disagiati tracciati stradali dell’epoca ed alla limitata meccanica, furono altissime nonostante la gara si fosse svolta con vetture di serie e non da competizione.Le auto partecipanti alla rievocazione di quest'anno, rigorosamente anni 1937/45, si sono radunate in piaz-za del popolo sabato 10 maggio, e mentre noi le ammiravamo, venivano spiegate (a motore aperto ) le caratte-ristiche meccaniche nei minimi par-ticolari e il loro funzionamento. Una bellissima lezione di tecnica di storia

    del motorismo automobilistico. Molte domande e le risposte di alto livello.L’interesse e la partecipazione hanno mostrato come queste circostanze siano funzionali anche alla didattica e che i giovani sono curiosi di conoscere le macchine…. e il loro passato. Il Presidente Giacomo Bentini

  • 10 - LA RUOTA

    Relazione finaleEducazione alla legalità anno 2014Il ‘’progetto educazione alla legalità‘’ nasce col proposito di generare un ambiente di apprendimento che supporti ed esplori le caratteristiche peculiari e stimolanti dell’ adolescenza nella comu-nità scolastica.Tutti abbiamo bisogno di percepire un senso di appartenenza e di sentire un legame con persone e luoghi che ci valorizzino e ci sostengano. Questo è particolarmente vero nell’adolescenza, quando i cambiamenti avvengono in maniera estremamente rapida e repen-tina. È durante questo periodo che i ra-gazzi potenziano la loro identità e le loro competenze, si connettono all’altro e nella società e sviluppano la convinzione di poter fare la differenza nella propria e nelle altrui vite. Tutto questo richiede un tempo di riflessione e di esplorazione e la necessità di essere guidati verso scelte appropriate. I giovani adolescenti esigono una continua attenzione e il riconoscimento da parte dell’adulto, pur aspirando contemporaneamente ad una sempre maggiore indipendenza e autodeterminazione. Il modo in cui que-sti ragazzi vivranno la loro adolescenza avrà un impatto duraturo sulle loro vite di adulti.Partendo da questo presupposto il progetto vede un programma indirizzato a migliorare l’autostima, la comunica-zione sia a scuola che a casa, la capacità decisionale e di risoluzione dei conflitti e a prevenire l’uso di alcol e droghe nei giovani adolescenti. Come parte inte-grante del corso, il giovane ha lavorato con gli altri studenti per portare avanti un progetto di apprendimento relativo alla scuola e alla comunità.Il docente ha ragionato per potenziare la fiducia in se stessi che è spesso la chiave del successo degli studenti, sia quando sono adolescenti sia quando diventano adulti. Poiché i studenti fidu-ciosi tendono a mostrare un compor-tamento sociale più positivo, ad essere più partecipi a scuola, ad ottenere riconoscimenti accademici superiori rispetto agli studenti con poca fiducia in se stessi.L’attività ha coinvolto le classi 3BEL, 5BEL, 5AMecc, 2°A, per la durata

    dell’intero anno scolastico, per 30h circa per il 3BEL e 15h circa per ciascuna delle altre classi coinvolte.Tutte le attività svolte hanno seguito le modalità del Circle time; visione documentari/film e a seguire dibattito; Peer education; Conferenze sull’analisi del territorio pontino sia come storia che opportunità lavorative ieri/oggi; partecipazione a concorsi; lettura dei quotidiani; lettura di Focus; analisi di argomentazioni ricercate da internet.Riguardo al 3BEL l’attività sarà triennale in virtù della collaborazione con il Rotary che ha patrocinato la classe nel fondare il club Hom’s. Seguendo lo spirito rotariano che vede i giovani, nel diventare adulti, in grado di risolvere problemi, la scuola Galilei in questo caso, è diventata un laboratorio in cui sviluppare capacità.

    Gli allievi sono stati incoraggiati a sce-gliere e portare a termine un Progetto di Servizio a breve termine ed uno a lungo termine all’interno della scuola o della comunità, per far sì che i giovani apprendano maggiormente e acquisi-scano un più elevato grado di maturità applicano le loro abilità, ancora in fase di sviluppo, a situazioni ricche, significative e reali. Il progetto di Servizio prepara i giovani a diventare cittadini. Questa esperienza li aiuterà a valutare le proprie capacità e competenze.Gli studenti diventano membri attivi, ca-paci e desiderosi di dare il loro contribu-to al mondo che li circonda. Lavorando in gruppo per selezionare, organizzare e mettere in atto il progetto li aiuterà a comprendere i bisogni altrui. Come risultato svilupperanno una maggiore autostima, un atteggiamento di apertura verso l’altro, migliorando le loro capa-cità di progettazione e cooperazione. Divengono coscienti dei bisogni e delle preoccupazioni espresse dalla comunità.Con questo intento hanno visitato “la comunità dell’ 8°giorno” a Fiuggi, hanno partecipato al concerto per la raccolta fondi in favore dei Sardi. Prof. G. Maddaloni

    NON CAMMINARE DAVANTI A ME / POTREI NON SEGUIRTI /NON CAM-MINARE DIETRO DI ME / POTREI NON VEDERTI / MA CAMMINIAMO FIANCO A FIANCO / E SIAMO AMICI PER SEMPRE.. CAMUS

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    Visti...dalontano Rubrica di "opinioni" su avvenimenti e personaggi del nostro tempodi PASQUALE BOSSA

    Religioni, oppioo salvezza dei popoli?Lo sviluppo delle conoscenze con-sente oggi di stabilire, con la “falsifi-cabilità” alla Popper e cioè con una approssimazione molto attendibile, che la esplorazione dello spazio che ci circonda ci è in qualche modo possibile ed è aderente alla nostra realtà relativa.Il paragone che più spiega questa affermazione è quello dell’isola, in cui chi vive può esplorare facilmente le rive e il mare circostante, ma la cui esplorazione diventa sempre più dif-ficile e inattendibile man mano che ci si allontana nel mare aperto. Tuttavia anche per le rive e i mari adiacenti si cade spesso in errori marchiani. Per tempi immemorabili si è creduto che l’universo tutto girasse intorno a noi, che le maree fossero dovute alle cau-se più disparate, ecc. ecc.L’aspirazione massima e prepotente dell’uomo è chiaramente l’immortalità. Se questa non è contemplata dal “pro-tocollo” della vita, ebbene l’uomo se la crea nella fantasia. Poi qualcuno se ne convince davvero e altro si accorge che fingere di crederci conviene. Tanto che se ne appropria e sostiene addi-rittura di esserne depositario unico e assoluto. Ne è cioè “sacerdote”, anzi “il Sacerdote” solo e verace, in buona ma non di rado in mala fede, o anche in tutte e due.È la “scommessa” di uno delle menti più alte di tutta la cultura umana, quel Cartesio che si propose di propendere per “la fede” religiosa perché così non aveva nulla da perdere. Lasciamo da parte le tante religioni di minore consi-stenza e riferiamoci solo alle tre grandi monoteiste. Tutte promettono benefici futuri immensi, come la sopravvivenza infinita, a fronte di cose terrene anche rilevanti, come la castità, la povertà, ma di scarso spessore rispetto alla

    vita eterna. I peccatori sono tanto più generosi con le istituzioni religiose, quanto più grandi sono stati i loro pec-cati. Tutte prevedono perdoni di varia entità e di livelli diversi a fronte di “penitenze”, di volta in volta stabilite. Tutte assegnano la gestione di questo immenso potere ai loro rappresentanti, autodesignati.Tecnicamente, perciò, l’affermazione che siano un “oppio” per la gente è corretta. Di contro si dovrebbe dimostrare che la religione si adoperi per ridurre i disagi della gente, come accade pure in tanti casi, ma che non è tuttavia la norma generale. Anzi sono storicamente molto di più le stragi che si sono consumate in nome delle “re-ligioni”. Dunque, questa affermazio-ne non è confutabile sul piano della semplice“logica”. La sua “sfortuna” le deriva dal fatto che a dirla e a divul-garla fu un pessimo “arnese”, quel Lenin a cui la Storia va assegnando un profilo sempre più preciso e inequi-vocabile. Ebbene, non si può però dissentire da essa solo per questo. Una verità è sempre una verità, anche se a dirla è il diavolo in persona. Per cui la religione resta sempre un oppiaceo di grande efficacia, comprovata in secoli di storia.

    CCII EE’’ GGIIUUNNTTOO IILL MMEESSSSAAGGGGIIOO::Buona sera.Con grande gioia ed emozione abbiamo ricevuto la rivista del Rotary conla pagina dedicata alle lettere in ricordo di nostro padre. Grazie per levostre parole, perché per noi papa' era la persona "migliore"del mondo (come per tutti i figli) ma sapere che era benvoluto ed amato da tante persone ci riempie di orgoglio .GrazieVi auguriamo una felice e serena PasquaFamiglia Alfonsi

    A DOMENICO GRANDE, PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB E GIORGIO LODDO SEGRETARIO DEL COMITATO PONTINO PER LA SANITÀ: Sono d’accordo con Voi, amici del Consiglio, nel ritenere che siano tenuti in debito conto le varie e legittime posizioni di ciascuno, ma che, in materia di interesse cittadino, si debba preferire questo, evitando ogni sospetto di confusione politi-ca. Partecipare alla bellissima iniziativa della “Fondazione Roma”, a cui si associa con slancio questa “Fondazione Cardiolatina il mucrone (termine con cui si designa la parte più forte e attiva del muscolo cardiaco)” significa non disperdere la preziosa oppor-tunità di dare alla prima Città del Lazio, ovviamente dopo la capitale, che fa storia a sé, una strutturazione sanitaria adeguata al ruolo che le compete. La donazione di un “cardiofrequenzimetro” per monitoraggio di atleti, fatta in questi giorni dalla Fondazione Cardiolatina, vuole avere, perciò, solo un significato simbolico, rispetto alla munifi-cenza degli Amici più “grandi” del prof. Emmanuele, che mettono al servizio della provincia pontina un patrimonio tecnico, scientifico e culturale di livello altissimo e adeguato al ruolo che le compete. A Loro, di conseguenza, dobbiamo corrispondere con l’ utilizzo massimo a favore della Comunità, in armonia con le grandi eccellenze culturali e professionali, che già da tempo distinguono la nostra Sanità. Basta limitarsi ad esempi già noti, come le Emodinamiche, le Radiologie interventistiche, che operano nel solco delle tradizioni del grande passato di Plinio Rossi, di Edgardo Tagliatti, di Giorgio Ensoli, di Vincenzo D’Ettorre, di Giuseppe Salterelli, di Daniele Vacilotto, per citare solo i primi che vi hanno contribuito con i loro Colle-ghi, in modo determinante e con sacrificio personale, fino alla vita stessa. Grato per la opportunità, sono a Vostra disposizione per qualsivoglia cosa riteniate utile. Pasquale Bossa, Past-president e Socio Onorario del Rotary club Latina, Presidente onorario del Museo della Terra Pontina. Latina, 30 maggio 2014.

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    A cena con Ivano SpallanzaniAvremmo bisogno, io credo, di partecipare con più frequenza a riunioni conviviali in cui il relatore abbia la capa-cità di “catturare” l’uditorio facendolo appassionare ad argomenti che sarebbe-ro altrimenti noiosi e forse anche “sco-raggianti” nella loro crudezza, così come ha fatto Ivano Spallanzani nel corso della ultima conviviale del 22 maggio.“Un uomo tutto d’un pezzo, che si è fatto da sé, emiliano d. o. c.” si sarebbe detto osservandolo durante la relazione che con grande proprietà di linguaggio e idoneità di ritmo ed accenti ci ha svolto.L’argomento è di grande attualità: “Quali sono le prospettive per la nostra economia? Cosa ci riserva il futuro? Riusciremo a superare la crisi economica che ci attanaglia e condiziona?"Domande piuttosto ovvie per il clima che ciascuno di noi sta vivendo in prima persona; ma Ivano Spallanzani, non si è certo risparmiato nel rispondere alle tante, tante domande che un uditorio attento ed interessato gli ha posto, magari uscendo fuori dal tradizionale “cerimoniale” e senza attendere i “tem-pi tecnici” che il nostro solerte Prefetto avrebbe voluto fossero rispettati.Un uomo come Ivano Spallanzani, non poteva che cominciare a raccontarci, per grandi linee e soprattutto con alcuni riferimenti episodici, la sua vita professio-nale. Un lavoratore, dunque, un artigia-no che ha sempre costruito macchine per la lavorazione del marmo, che è sempre stato in prima linea per difendere il lavo-ro degli artigiani – categoria della quale lui ha sempre fatto parte e che occupa, ce ne siamo resi conto dalla veemenza con la quale la difendeva, un ruolo anco-ra oggi assai importante nella sua vita.Ha fatto un rapido excursus dei fatti economico politici che hanno segnato il cammino degli ultimi trent’anni della nostra società ed ha sottolineato come abbia sempre trovato grandi difficol-tà a far comprendere nelle alte sfere l’importanza che la figura dell’artigiano (oggi piccolo imprenditore) ha ricoperto e potrebbe ricoprire nell’economia del nostro paese. Raccontava di essere stato sempre in prima linea per sostenere il diritto di quei piccoli imprenditori disposti a rischiare del proprio per difendere le peculiarità del loro lavoro, la qualità superiore del

    loro prodotto, la specificità delle loro prestazioni, ma di aver sempre incontra-to grosse difficoltà – tranne in qualche rara occasione – a far comprendere che il settore dell’artigianato e della piccola industria erano e sono una incredibile risorsa per il nostro paese che della qualità e specificità si vuol far vanto nel mercato mondiale.“Eppure, dice Spallanzani, qualche volta è stato addirittura improbo far capire a chi di dovere che l’artigiano, il piccolo imprenditore sono grandi ricchezze da valorizzare per la nostra economia e non esempi negativi da additare per giustifi-care scelte economiche sbagliate”.

    “La piccola impresa, l’artigianato, po-trebbero diventare – se doverosamente ed adeguatamente sostenute – una delle locomotive della rinascita econo-mica del nostro paese. L’industriale, la grande impresa hanno potuto godere di mezzi alternativi rispetto ad essi. Hanno potuto usufruire di agevolazioni ed incentivi che hanno limitato, solo per un certo tempo, l’abbandono delle officine alla ricerca di economie più favorevoli. Quindi spinti dall'avanzare delle difficol-tà hanno abbandonato intere struttu-re che mai e poi mai qualcuno potrà ricuperare all’uso per il quale furono costruite,traferendo, nella migliore delle

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    ipotesi, l'attività in Paesi dove i costi sarebbero stati più bassi, ed i guadagni comunque elevati. L’artigiano no. Egli ha un rapporto molto diverso con il territorio, con la gente. Si sente legato all’economia locale perché ne fa parte viva e non ce la fa ad abbandonare. O meglio, potrebbe non abbandonare se ricevesse dallo stato il giusto sostegno – attenzione, non soltanto o esclusiva-mente economico – perché l’artigiano è capace di rischiare del suo, prima di chiedere; ma morale, politico e soprat-tutto burocratico”.Ed in effetti, Spallanzani c’ha tenuto e molto a sottolineare come il nostro paese – dolente nota universalmente condivisa – pecchi di un’eccessiva buro-crazia che spesso tarpa le ali proprio per la sua complicata ingerenza.Certo la normativa esiste perché ha un suo fondamento di ordine e di equità di trattamento, tuttavia, l’oratore ha te-nuto a ribadire che il legislatore troppo spesso si è accanito con la categoria con una pletora di regolamenti e obblighi che hanno finito per scoraggiare chi avrebbe magari ripreso vecchie profes-sioni per “fare economia”.Il futuro. Spallanzani non è sembrato eccessivamente pessimista. Egli ha con-cluso sostenendo che la grande capacità professionale, l’inventiva, la caparbietà dei nostri artigiani può dare una spinta positiva alla crescita. Riscoprire antiche professioni, riportare al lavoro delle botteghe artigiane i giovani, come sta già avvenendo per la verità in qualche

    area già terra di conquista della grande impresa, può essere un metodo per creare nuove opportunità d’impiego per i giovani, ma lo stato deve comprendere che il permanere di questo settore eco-nomico e la sua valorizzazione per una nuova rinascita dell’economia locale può avere un esito positivo soltanto se saprà offrire ai giovani che vogliono iniziare un’esperienza in questo senso, scuole che diano non soltanto la preparazione di base, ma che trasmettano entusiasmo consapevole per le proprie capacità; un rapporto più diretto tra l’insegnamento e la realtà lavorativa attraverso contatti diretti e soprattutto una burocrazia che divenga finalmente più snella, più ade-

    rente ai bisogni della categoria; non più permissiva o meno attenta, soltanto più rapida, più facile, meno farraginosa.Solo in questo modo, contrariamente all’aneddoto con il quale l’oratore ha concluso:”Ad un giovane che ha un euro in tasca e ci chiede cosa farne, potremo suggerire d’investirlo, per creare il suo futuro e non adoperarlo per prendere un caffè al bar”.Naturalmente numerose le domande po-ste all’oratore che ha saputo rispondere ad ogni quesito condendo ogni risposta con quel pizzico di bonarietà emiliana che lo ha accompagnato durante tutto l’incontro. Angelo Nicotra

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    Burraco di benficenza... oppure festa?Dall'Inner Wheel

    Sì, la riunione organizzata dalla Presi-dente Giovanna Cosignani finalizzata ad una partita di burraco fra amiche ed amici, prima di tutto è stata una festa!Si potrebbe dire una festa fra tanti Club della città: erano rappresentati il Rotary, il Soroptimist, il Lyons, la Fidapa e poi hanno partecipato tante altre persone amiche.Giampiero Bellomo e Livia Cosignani ci hanno accolto nella loro bella casa con affetto ed impegno: Livia era tra noi per tutte le nostre diverse necessità e Giampiero si è esibito nel curare la cot-tura di una superba “pasta-fagioli con le cotiche”preparata con insuperabile bravura dalla sua mamma Elda, socia del Club.Eravamo in tanti, ma tanti! Naturalmente le signore erano più numerose di noi uomini. La sfida a burraco ha avuto un corso tranquil-lo ed impegnato, intramez-zato da scambi di notizie su tutti gli avvenimenti degni di nota.La finalità della riunione è stata la raccolta fondi per dare un aiuto all’Associa-zione Volontariato Vin-cenziano per la realizzazione delle loro finalità sociali.Questa istituzione nasce nel 1617 ed oggi conta circa 25000 associate.A Latina opera dal 1946; fra le socie fondatrici mi piace ricordare la compian-ta amica Celeste Lombardini, già socia e presidente del Club Inner Wheel di Latina.Fra le varie attività sociali di questo benemerito Istituto sono da ricordare: visite domiciliari ai bisognosi, visite agli ammalati e formazione di nuove volon-tarie .Il Club Inner Wheel di Latina anche nel passato ha svolto attività finalizzate

    alla raccolta fondi per dare un aiuto concreto ad altre Associazioni aventi le stesse finalità sociali.Al termine della riunione di “burra-co” è seguita una cena ben orche-strata per la varietà delle pietanze a cui hanno contri-buito tutte le Socie ed amiche , prepa-rando vari manica-

    retti e dolci.Un plauso all’amica e socia Presidente dell’Inner Wheel Club Giovanna Cosignani, che, non nuova a simili belle iniziative, ha fortemente voluto realizzare questo bel programma per le finalità espresse sopra. Un grazie al suo con-sorte Nanni che

    come sempre è stato un supporto sicuro e fattivo: bella famiglia!Non è mancata una bella esibizione di Giorgio Giorgi, già socio del Rotary, che ci ha deliziato con una sua personale interpretazione al pianoforte di “la mia strada” pezzo forte di Frank Sinatra.Cara Presidente e care amiche innerine ho sentito tra la “folla”che qualcuno si domandava quando ci sarebbe stata un’altra bella riunione: vi siamo vicini tutti per le belle e future iniziative aventi lo scopo di essere d’aiuto a chi avesse bisogno. Enzo Maio

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    .L ‘Inner wheel ha dedicato l’anno in corso alla donna . Parlare di salute è sempre un grosso impegnoma senz’altro un grande investimento soprattutto se si parla di prevenzione. La Presidente del ClubInner Wheel di Latina, Prof.ssa Giovanna Cosignani ha fortemente perseguito quest’argomento e diquesto si è parlato al convegno organizzato dal Club Inner wheel di Latina il giorno 28 marzo, pressol’Hotel Europa dal titolo: ‘La salute della donna: è possibile una prevenzione globale?’ Parlare dellasalute della donna è un approfondimento che rientra in un ben specifico ambito di quella branca dellamedicina che si occupa di studiare l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, fisiopatologia eclinica di tutte le malattie: la medicina di genere. Seppur tra uomo e donna negli ultimi anni sempre piùsi confondono i ruoli nella società e nella professione , non possono essere annullate le differenze ana-tomiche e biologiche che di fatto comportano delle differenze anche nella salute. Le donne generalmen-te vivono di più degli uomini, ma apparentemente con una minor percezione di benessere. Il riscontrodi una peggior sopravvivenza della donna rispetto all’uomo alla patologia ischemica cardiaca ha porta-to a tutta una serie di approfondimenti che hanno evidenziato come vi sia una differenza tra uomo edonna nell’esordio dei sintomi, nell’evoluzione della malattia ma anche della percezione della malattia.Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito ad una importante modificazione della frequenza dellemalattie. I gruppi di malattie che maggiormente affliggono la moderna società, anche in termini di mor-talità, sono le patologie cardiovascolari e le patologie tumorali, sia nell’uomo che nella donna. Nellaserata si è parlato di come e quanto queste due patologie colpiscano le donne; si è parlato di fattori dirischio ed è chiaramente emerso come molti fattori di rischio per questi due gruppi di patologie sianomolto simili. Se per alcuni fattori non modificabili ,quali sesso, età e fattori genetici non può esserefatto molto, ve ne sono altri che possono essere modificati e rientrano nel piano di azione della preven-zione primaria: una sana alimentazione , una corretta attività fisica, l’astensione dal fumo sono in gradodi abbattere in maniera significativa l’incidenza di queste malattie. Un’altro elemento fondamentale è ladiagnosi precoce, che il sistema nazionale sanitario offre attraverso gli screening oncologici che vengo-no attuati per il tumore della mammella, per il tumore della cervice uterina e per il tumore del colon,offerti in specifiche fasce di età . Tutti gli argomenti sono stati affrontati da tre relatori scelti per le lorocompetenze che rientrano a pieno titolo negli argomenti trattati: il Dott Roberto Volpe, ricercatore alCNR, da sempre si è occupato di malattie cardiovascolari e della loro prevenzione , la dott.ssa SusannaBusco, oncologa , ha svolto il suo lavoro nel campo dell’oncologia, sia come clinica sia come epide-miologa e la dott.ssa Paola Bellardini , responsabile degli screening oncologici nella Provincia diLatina. La sala, piena fino alla fine delle relazioni, ha dimostrato l’interesse per l’argomento tra i pre-senti ed ha stimolato la discussione con alcune domande che hanno permesso non pochi ed interessan-ti chiarimenti. L’argomento è vasto e certamente non è stato possibile approfondire in modo esaustivotutti gli argomenti trattati ma alla domanda posta: “è possibile una prevenzione globale?” una rispo-sta potrebbe essere : “molto dipende da noi”.

    INNER WEEL INTERNATIONAL DISTRETTO 208 - ITALIA

    CLUB DI LATINA

    18 marzo 2014 - sala conferenze - hotel europa - latina

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    Cell: 334.62.69.463 - 333.32.03.747 - 334.14.13.469

    L'Inner Wheel ha dedicato l’anno in corso alla donna. Parlare di salute è sempre un grosso impegno ma senz’altro un grande investimento soprattutto se si parla di prevenzione. La Presidente del Club Inner Wheel di Latina, Prof.ssa Giovanna Cosignani ha fortemente perseguito quest’argomento e di questo si è parlato al convegno organizzato dal Club Inner wheel di Latina il giorno 28 marzo, presso l’Hotel Europa dal titolo: "La salute della donna: è possibile una prevenzione globale?" Parlare della salute della donna è un approfondimento che rientra in un ben specifico ambito di quella branca della medicina che si occupa di studiare l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, fisiopatologia e clinica di tutte le malattie: la medicina di genere. Seppur tra uomo e donna negli ultimi anni sempre più si confondono i ruoli nella società e nella professione, non possono essere annullate le differenze anatomiche e biologiche che di fatto comportano delle differenze anche nella salute. Le donne generalmente vivono di più degli uomini, ma apparentemente con una minor percezione di benessere. Il riscontro di una peggior sopravvivenza della donna rispetto all’uomo alla pato-logia ischemica cardiaca ha portato a tutta una serie di approfondimenti che hanno evidenziato come vi sia una differenza tra uomo e donna nell’esordio dei sintomi, nell’evoluzione della malattia ma anche della percezione della malattia. Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito ad una importante modificazione della frequenza delle malattie. I gruppi di malattie che maggiormente affliggono la moderna società, anche in termini di mortalità, sono le patologie cardiovascolari e le patologie tumorali, sia nell’uomo che nella donna. Nella serata si è parlato di come e quanto queste due patologie colpiscano le donne; si è parlato di fattori di rischio ed è chiaramente emerso come molti fattori di rischio per questi due gruppi di patologie siano molto simili. Se per alcuni fattori non modificabili, quali sesso, età e fattori genetici non può essere fatto molto, ve ne sono altri che possono essere modificati e rientrano nel piano di azione della prevenzione primaria: una sana alimentazione, una corretta attività fisica, l’astensione dal fumo sono in grado di abbattere in maniera significativa l’incidenza di queste malattie. Un altro elemento fondamentale è la diagnosi precoce, che il sistema nazio-nale sanitario offre attraverso gli screening oncologici che vengono attuati per il tumore della mammella, per il tumore della cervice uterina e per il tumore del colon, offerti in specifiche fasce di età. Tutti gli argomenti sono stati affrontati da tre relatori scelti per le loro competenze che rientrano a pieno titolo negli argomenti trattati: il Dott Roberto Volpe, ricercatore al CNR, da sempre si è occupato di malattie cardiovascolari e della loro prevenzione, la Dott.ssa Susanna Busco, oncologa, ha svolto il suo lavoro nel campo dell’oncologia, sia come clinica sia come epidemiologa e la Dott.ssa Paola Bellardini, responsabile degli screening oncologici nella Provincia di Latina. La sala, piena fino alla fine delle relazioni, ha dimostrato l’interesse per l’argomento tra i presenti ed ha stimolato la discussione con alcune domande che hanno permesso non pochi ed interessanti chiarimenti. L’argomento è vasto e certamente non è stato possibile approfon-dire in modo esaustivo tutti gli argomenti trattati ma alla domanda posta: “è possibile una prevenzione globale?” una risposta potrebbe essere: “molto dipende da noi”.

  • 16 - LA RUOTA

    Riessere stati in Sardegna! Mbè, è stato proprio

    bello. Bello perché quella terra è sempre coinvol-

    gente, con il suo mare, le sue colline e la sua gente.

    E non ti dico quando a Sassari quella gente, le loro

    abitudini, la loro storia te li vedi, come fortunata-

    mente è stato, in una "cavalcata sarda" che ti fa

    "strabuzzare" occhi e cuore, tante sono le meravi-

    gliose immagini, cariche di storia e di vita, che ti

    passano avanti: costumi, musiche, cavalli, bambini,

    colori ed ancora gli stessi di questo o quell'altro

    paese con musiche e costumi e colori incredibili.

    Eppoi, e le metto qua in fondo tanto erano meravi-

    gliose, quelle fanciulle di là che ti lanciavano sguar-

    di pieni di gioia e soddisfazione. Insomma, non

    credo d'aver altre parole per dire cosa è quella

    cavalcata.

    E tutto questo avveniva dopo due intense giornate

    di lavori "rotariani", giornate incorniciate da verde,

    mare e tramonti inverosimili, due giornate di

    Assemblea e Congresso del Distretto, dei quali con-

    tenuti vi rimando a quanto, e penso diffusamente,

    apparirà sulla stampa rotariana.

    Di quelle giornate posso solo dire che sono state

    proprio OK!

    Partecipazioni notevoli ed attente, argomenti da non

    poter non appuntare, attenzioni proprio attenzioni,

    conferme e nuove conoscenze! Certo, non poco ci

    riportiamo appresso, volendo essere convinto che

    possa comunque servire alla vita dei nostri Club. Ah

    , se tutti i soci volessero/potessero partecipare.

    Sono certo che calerebbe in loro una consapevolez-

    za rotariana nuova ed il desiderio di partecipare, par-

    tecipare ed ancora e meglio partecipare. Intanto,

    ciao e grazie Governatore Poddighe!

    Galileo

    maggio 2014

  • LA RUOTA - 17

    FOTO OTTICAFABIO TONAZZI

    Via Cesare Augusto snc(Angolo via V. Alfieri)

    LATINA - Tel. 0773 479339

    Servizi matrimonialiFilmati video

    Sviluppo e stampa in giornataStampe digitali

    Esame della vistaCentro lenti a contatto

    ECCO IL RICONOSCIMENTO DEL DISTRETTO AL NOSTRO SOCIO PER

    QUANTO, DA ASSISTENTE DEL GOVERNATORE, HA POTUTO FARE IN

    QUEST’ULTIMA ANNATA!

    e da tutt

    i i soci de

    l Club,

    dai dai G

    alileo!

    ecco, salutando la Sardegna!

  • 18 - LA RUOTA

    Programma Giugno 2014

    Buon compleanno a:Attilio GISOTTI 11 giugno

    Maria L. FERDINANDI 22 giugno

    Giuseppe BONIFAZI 22 giugno

    5 GiovedìOre 19,00 - Consiglio Direttivo congiunto - Hotel Europa di Latina.

    7 SabatoOre 10,00 - c/o Hotel Europa (Latina) Conferenza stampa di presentazione del progetto WI-FI.Interclub con il RC “Roma Centenario”Ore 12.00 - Visita ai Giardini di Ninfa.Arrivo ore 12,00. Inizio visita ore 12,30 con guida. Conviviale c/o Ristorante “La piccola fon-tana” di Norma, a seguire visita alle “mura ciclopiche” (Parco archeologico di Norma) ed alla fabbrica di cioccolato “Antica Norba”. Costi: Ingresso ai giardini di Ninfa € 10,00Conviviale (costo per soli familiari ed ospiti € 23,00)Visita parco Archeologico e museo Cioccola-to € 7,00 (€ 5 per under 18 e over 65).

    12 GiovedìGiornata sul “WI-FI e Sicurezza Dati”.

    Sabato 24 maggio il Rotary Club di Formia e Gaeta ha festeggiato 30 anni (1984-2014) con una giornata piena di impegni, e di avvenimenti interessanti e piacevoli.Ci siamo stati anche noi, non per tutta la giornata, ma dal concerto in poi.La Rotarian Symphony for Children

    In collaborazione con Università “Sapienza” Polo didattico di Latina, Ordine Ingegneri della provincia di Latina e Ordine Avvocati della provincia di Latina.Ore 9,30 - (sessione diurna) Ore 12.00 - Cerimonia di inaugurazione del progetto WI FI c/o Università di LatinaOre 14,30 - (sessione pomeridiana).Sala Conferenze Viale XXIV Maggio n. 7 Polo Universitario Pontino.

    14 Sabato Passaggio del collare. Rotary Distretto 2080. Ore 17.00 Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotel e Resort, ViaAlberto Cadlolo n. 101 a Roma. Cena di gala € 70,00

    15 DomenicaAssemblea distrettuale Interact.c/o Aula “Chiesa” della LUISS Roma. Viale Romania 32. Ore 9,30.

    19 GiovedìAssemblea per soli soci. Relazione del Presi-dente Domenico Grande.

    Ore 20,30 c/o Hotel Europa di Latina.

    25 MercoledìInterclub con RC Monti Lepini. Presentazione del libro e CD “Sezze come eravamo…” c/o Antiquarium di Sezze (orario da definire). Contributo scientifico e documentale dell’archivio storico “Francesco e Dina D’Erme”.

    26 GiovedìAssemblea per soli soci. Relazione del Presi-dente Domenico Grande.Ore 20,30 c/o Hotel Europa di Latina.

    Si prega di confermare la propria adesione alla sig.ra Bianca al n. 0773 697062 entro il lunedì precedente la riunione

    30 anni di Formia e Gaetainsieme agli altri club

    ha deliziato il pubblico presente nella Chiesa di S. Erasmo a Formia con un programma che ha spaziato da Men-delssohn a Mozart, grazie al Conserva-torio di Musica Licinio Refice di Frosi-none.I musicisti hanno ricevuto un standing ovation di applausi sinceri da parte di tutti i partecipanti, la chiesa era gremi-ta e molti hanno seguito il concerto in piedi pur di non perdersi neppure una nota.I pianisti Giorgia Tomassi e Michele Francesco Battista hanno duettato in un susseguirsi di scale, mentre il diretto-re d’orchestra, Giorgio Proietti, ci ha incantato con i suoi movimenti e i suoi sorrisi mentre dirigeva gli strumentisti dinanzi a sé. Dopo il concerto la serata è proseguita con una cena a base di pesce al risto-rante del Grande Albergo Miramare di Formia, dove il Presidente, Francesco Caldiero, ha ringraziato non solo tutti gli ospiti intervenuti alla serata, ma an-che parlato del libro che è stato redatto

    per ricordare questi 30 anni di Rotary “Le città sul golfo di Gaeta, Arte natura storia e tradizioni” ed un ringraziamento particolare è ovviamente andato a Pino Orlandi come fondatore del club.Abbiamo fatto davvero parecchi chilo-metri per essere presenti, e qualche club anche più di noi, ma l’appuntamento è stato molto stimolante, e si percepiva che per i soci del club Formia-Gaeta è stato emozionante poter condividere con così tante persone quell’evento.

  • LA RUOTA - 19

    FRANCO ARZANO,IL MIOGOVERNATORE

    GALILEO COSTANZO

    Certo, nella tua vita hai diversi punti di riferimento: i genitori, i fratelli, i figli, inipoti, la moglie, il lavoro, gli amici, amici che più passa il tempo e sempre piùti aiutano a chiarire e cementare sentimenti, idee, comportamenti!Uno di questi amici è stato per me Franco Arzano!Poi, arrivati a questi ormai tanti anni che abbiamo, capita che alcuni di quei pre-ziosi amici ti lascino, se ne vadano via per sempre, e noi rimaniamo più soli etanto meravigliati e addolorati!E stavolta t'arriva la notizia che l'amico Franco ci ha lasciati. Là per là rimanimeravigliato, confuso, tanto quell'amico sembrava non potesse proprio mailasciarci con tutte le sue certezze, le sue capacità, le sue comprensioni, le suenovità. Qualche attimo dopo, ecco che t'entra nel cuore la realtà, fatta di incre-dulità, di sconcerto, di dolore, di protesta!Ed eccomi allora qua a scrivere queste due righe per il caro amico Franco, chefu Governatore nell'annata della mia Presidenza del Club di Latina e che volleanche conferirmi, alla fine dell'annata, il Paul Harris, pure dicendo di me, inquell'occasione, cose che tanto mi colpirono: mi conosceva per davvero!Ciao Franco, ciao e grazie per quanto hai saputo e voluto dare a questo Rotarye certamente a tutti noi - siamo proprio tantissimi! - che ti abbiamo conosciuto,stimato e seguito! Tutto questo s’è visto, s’è vissuto martedi 22 aprile in quellagrande chiesa di San Saturnino a Roma: eravamo forse mille e avevamo noti-zia che forse per altri mille, e per mille ragioni, non era stato possile essere là asalutarti!Siamo vicini, caro Franco, a Rosanna, Silvia ed Alessandro.

    22 aprile 2014

    Certo, nella tua vita hai diversi punti di riferimento: i genitori, i fratelli, i figli, i nipoti, la moglie, il lavoro, gli amici, amici che più passa il tempo e sempre più ti aiutano a chiarire e cementare sentimenti, idee, comporta-menti!Uno di questi amici è stato per me Franco Arzano!Poi, arrivati a questi ormai tanti anni che abbiamo, capita che alcuni di quei preziosi amici ti lascino, se ne vadano via per sempre, e noi rimania-mo più soli e tanto meravigliati e addolorati!E stavolta t’arriva la notizia che l’amico Franco ci ha lasciati. Là per là rimani meravigliato, confuso, tanto quell’amico sembrava non potesse proprio mai lasciarci con tutte le sue certezze, le sue capacità, le sue comprensioni, le sue novità. Qualche attimo dopo, ecco che t’entra nel cuore la realtà, fatta di incredulità, di sconcerto, di dolore, di protesta!Ed eccomi allora qua a scrivere queste due righe per il caro amico Fran-co, che fu Governatore nell’annata della mia Presidenza del Club di Lati-na e che volle anche conferirmi, alla fine dell’annata, il Paul Harris, pure dicendo di me, in quell’occasione, cose che tanto mi colpirono: mi cono-sceva per davvero!Ciao Franco, ciao e grazie per quanto hai saputo e voluto dare a questo Rotary e certamente a tutti noi – siamo proprio tantissimi! – che ti abbia-mo conosciuto, stimato e seguito! Tutto questo s’è visto, s’è vissuto mar-tedi 22 aprile in quella grande chiesa di San Saturnino a Roma: eravamo forse mille e avevamo notizia che forse per altri mille, e per mille ragioni, non era stato possile essere là a salutarti!Siamo vicini, caro Franco, a Rosanna, Silvia ed Alessandro.

  • 20 - LA RUOTA

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