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un borgo nel tempo progetto alternanza scuola-lavoro Stagisti: Mattiarmando Chiavegato Alessandro Englaro Tutor scolastico: prof. Mara Bona, Liceo ìSan Bernardinoî - Tolmezzo (UD) Tutor aziendale: dott. Adriana Franca Amministrazione Frazionale dei beni di Pesariis PCDP(UD) promosso da Euroleader - Gruppo di Azione Locale della Carnia e del Gemonese Irtef - Istituto per la ricerca sulle tecniche educative e formative esariis P

esariis · dei beni di Pesariis PCDP(UD) promosso da ... questo pirata potrebbe avere avuto le necessarie conoscenze di astronomia e meccanica. Per contro, a parte la valenza per

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un borgo nel tempo

progetto

alternanza scuola-lavoro

Stagisti:Mattiarmando ChiavegatoAlessandro Englaro

Tutor scolastico:prof. Mara Bona,

Liceo ìSan Bernardinoî - Tolmezzo (UD)Tutor aziendale:

dott. Adriana FrancaAmministrazione Frazionale

dei beni di Pesariis PCDP(UD)

promosso da

Euroleader - Gruppo di AzioneLocale della Carnia e del Gemonese

Irtef - Istituto per la ricerca sulle tecnicheeducative e formative

esariisP

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Ringraziamenti

Nel corso della redazione di questo opuscolo, molte sono state le personee le istituzioni che ci hanno fornito sostegno.

Vogliamo quindi ringraziare Euroleader e líIrtef, in quanto promotori delProgetto di Alternanza Scuola-Lavoro, nonchÈ líAmministrazione Frazionaledei Beni di Pesariis e la nostra scuola, il Liceo Ginnasio ìSan Bernardino daSienaî di Tolmezzo, che hanno consentito la nostra partecipazione a questastraordinaria esperienza cognitiva e formativa.

Siamo particolarmente grati anche a tutti coloro che durante il percorsodi questi due mesi ci sono stati preziosi consiglieri. In particolare: GiacomoRupil - che ha fornito copioso materiale e la sua decennale esperienza diprogrettista e di amatore dellíorologeria; Amanzio Solari, che ci ha indicato lefonti principali a cui attingere informazioni; Fermo Roia che ci ha raccontatola storia della fabbrica Solari nel secolo scorso cosÏ come egli stesso la visse dagiovane apprendista; Claudio Solari, che ci ha fatto da guida nella visitadellíattuale stabilimento; Alvio e Denis Machin per averci spiegato nella praticaoperativa il montaggio di un orologio; ed infine la dottoressa Elena Puntil,autrice di una precedente ricerca, per le indicazioni di carattere storico locale.

Un ringraziamento va anche al Comune di Prato Carnico che ha consentitodi visionare il materiale sullíorologeria pesarina in suo possesso e soprattuttoad Enzo Gonano, custode del Museo, che si Ë sempre mostrato estremamentedisponibile ad ogni nostra richiesta.

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PresentazionePresentazionePresentazionePresentazionePresentazione

Origini e storia dellíorologeria pesarinaOrigini e storia dellíorologeria pesarinaOrigini e storia dellíorologeria pesarinaOrigini e storia dellíorologeria pesarinaOrigini e storia dellíorologeria pesarina pag. 5pag. 5pag. 5pag. 5pag. 5

Breve storia della misura del tempoBreve storia della misura del tempoBreve storia della misura del tempoBreve storia della misura del tempoBreve storia della misura del tempo pag. 7pag. 7pag. 7pag. 7pag. 7- I primi orologi meccanici- Stagioni e precessione degli equinozi- Sistemi e unit‡ di misura del tempo

PPPPParti dellíorologio e concetti di fisica coinvoltiarti dellíorologio e concetti di fisica coinvoltiarti dellíorologio e concetti di fisica coinvoltiarti dellíorologio e concetti di fisica coinvoltiarti dellíorologio e concetti di fisica coinvolti pag. 15pag. 15pag. 15pag. 15pag. 15- Il pendolo- Misure di precisione

Catalogo del Museo dellíOrologeria PCatalogo del Museo dellíOrologeria PCatalogo del Museo dellíOrologeria PCatalogo del Museo dellíOrologeria PCatalogo del Museo dellíOrologeria Pesarinaesarinaesarinaesarinaesarina pag. 31pag. 31pag. 31pag. 31pag. 31- Orologi

o Svegliarini monasticio Orologi della foresta nerao Orologi domestici pesarinio Orologi da torre XVIII secoloo Orologi da torre XIX secoloo Orologi da torre XX secolo

- Strumenti

Il concetto di tempo nel pensiero filosoficoIl concetto di tempo nel pensiero filosoficoIl concetto di tempo nel pensiero filosoficoIl concetto di tempo nel pensiero filosoficoIl concetto di tempo nel pensiero filosofico pag. 63pag. 63pag. 63pag. 63pag. 63

Glossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeriaGlossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeriaGlossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeriaGlossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeriaGlossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeria pag. 69pag. 69pag. 69pag. 69pag. 69

BibliografiaBibliografiaBibliografiaBibliografiaBibliografia pag. 77pag. 77pag. 77pag. 77pag. 77

indice

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presentazione

Nellíambito del progetto ìAlternanza Scuola-Lavoroî,sostenuto da Euroleader e dallíIrtef di Udine, Ë statorealizzato un opuscolo riguardante la collezione presente nel

Museo dellíOrologeria Pesarina, proponendosi una doppia finalit‡: da un lato,fornire un quadro unitario in cui collocare líestrema frammentariet‡ ditestimonianze scritte ed orali relative alla storia di questa produzione e, dallíaltro,sviluppare- per quanto riguarda la sezione pi˘ antica dellíesposizione- uncatalogo completo e corredato da schede tecniche sulla fisica e sulla meccanicadegli orologi.

Líopera Ë articolata in pi˘ parti, strutturate in modo tale da guidare ivisitatori alla scoperta delle peculiarit‡ che caratterizzano questa antica attivit‡.La parte iniziale Ë mirata ad illustrare le origini della produzione degli orologia Pesariis e a tentare una possibile spiegazione del perchÈ qui - e non altrove -si sia sviluppato questo tipo di industria artigiana. Fa seguito una breve storiadei primi strumenti di misura del tempo, dallo gnomone fino ai primi orologimeccanici, corredata da una scheda sulle stagioni e la precessione degli equinozi.

Ad essa si affianca la descrizione delle componenti degli orologi meccanicida parete e da torre, con accenni ai principali concetti di fisica interessati. Inparticolare, trova qui collocazione una scheda sul moto del pendolo ed ilproblema della dilatazione dei materiali impiegati nella sua costruzione, seguitadalle misure di precisione degli orologi attualmente ancora funzionanti.

La parte centrale e pi˘ corposa Ë costituita dalle schede catalografichedegli orologi domestici e da torre, nonchÈ degli antichi strumenti, esposti alpiano terra del museo. Si Ë prestata particolare attenzione alla descrizionetecnica dei singoli orologi.

Il catalogo Ë quindi corredato da due appendici: la prima riguarda latrattazione del problema del tempo cosÏ come Ë stato affrontato dai principalifilosofi nel periodo antico, moderno e contemporaneo; la seconda, infine, .Ëcostituita da un dettagliato glossario degli strumenti di lavoro e della terminologiaspecifica degli orologiai.

Il presente lavoro, oltre ad una possibile valenza come prodotto di turismodidattico, potr‡ avere delle ripercussioni positive anche in ambiente scolastico;in particolare le sezioni dellíopuscolo relative alla fisica-meccanica e alla filosofiacomprenderanno argomenti che verranno ripresi nel corso del futuro annoscolastico.

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Origini e storia dellíorologeria pesarinaOrigini e storia dellíorologeria pesarina

origini e storiadellíOrologeria Pesarina

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Origini e storia dellíOrologeria Pesarina

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La vocazione orologiera della villa di Pesariis vieneufficialmente sancita nel 1725, anno di fondazionedello stabilimento dei Solari. Ma gi‡ precedentemente, si presume

dalla seconda met‡ del XVII sec., in molte case viene costruito un tipo diorologio da parete robusto e tecnicamente evoluto.

La domanda che sorge spontanea Ë: perchÈ, in tutta la Carnia, proprioPesariis? Come mai in un piccolo, sperduto villaggio montano, in fondo ad unavalle isolata, si Ë potuta evolvere una ìforma di artigianato tecnologicamentecomplessaî [Puntin Gognan] e allíavanguardia rispetto ai tempi? Quali sonole caratteristiche che hanno consentito questo sviluppo?

In assenza di documentazione scritta (restano alcuni contratti dicommissione e ricevute di pagamento, ma pi˘ recenti rispetto allíepoca sottoesame e, purtroppo, líarchivio della Solari Ë andato distrutto durantelíoccupazione cosacca del 1943), si possono solo azzardare alcune ipotesi,facendo riferimento alle caratteristiche pi generali del territorio, ed analizzandola peculiare situazione di Pesariis allíinterno di esso.

Pirateria o spionaggio industriale?Le ipotesi circa le origini dellíorologeria pesarina formulate fino ad ora

sono sostanzialmente due: la prima fa riferimento ad una figura romanzesca,un pirata genovese di cognome Solari (vedi riquadro), che si sarebberifugiato a Pesariis, dedicandosi poi con successo alla produzione di orologi edespandendo la sua attivit‡ fino alla fondazione della fabbrica. Gli argomentiche avallerebbero questa ipotesi riguardano la distribuzione del cognome Solari- allora diffuso, oltre che nella sola Pesariis, anche nella Liguria orientale dovegi‡ si producevano orologi da torre - ed il fatto che, come uomo di mare,questo pirata potrebbe avere avuto le necessarie conoscenze di astronomia emeccanica. Per contro, a parte la valenza per cosÏ dire mitologica del racconto,non vi Ë alcun fatto concreto a suo favore. Il cognome Solari era diffuso anchein Veneto (ed infatti per qualcuno il pirata diventa un esattore delle tasseveneziano) e potrebbe trattarsi piuttosto di un soprannome, come si usavaallíepoca, Utilizzato per rimarcare una caratteristica saliente di una famiglia odi un individuo: in questo caso avrebbe potuto indicare la provenienzada paesi riscaldati dal sole tutto líanno, contrariamente a quantoaccade a Pesariis, dove il sole non riesce ad oltrepassare le montagneper gran parte dellíinverno. Per inciso, allievo di Leonardo a Milano,fu un certo Andrea del Gobbo, conosciuto anche come Andrea Solarioo Solari, di origine veneziana.

Inoltre, i primi orologi pare fossero stati costruiti non da deiSolari, bensÏ da dei Capellaro o Capellari, cognome questo che siritrova gi‡ precedentemente in molti atti relativi a prestazioni difabbri e che Ë citato in un contratto risalente al 1730, in cui la

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Origini e storia dellíOrologeria Pesarina

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dai Celti a oggi: le vicende storichedella Carnia in poche righe

o 450 a.C.: i Gallo Carni (o Carno-Celti) si stabiliscononellíodierna Carnia. Lavorano in maniera eccellente il ferro, il legno,líoro, líargento. Conoscono líastronomia e osservano un calendariosuddiviso in 5 cicli solari, composti da 62 mesi.

o 115 a.C.: i Celti vengono sconfitti dai Romanio 50 a.C.: viene fondato Forum Julium Carnicum, líattuale

Zuglio, a difesa della via di collegamento con il Norico e la Pannonia(Austria e Ungheria)

o 476 d.C.: crollo dellíImpero Romano. Zuglio diventa sedevescovile sotto la guida della Chiesa di Aquileia. Sorgono le primePievi, le pi˘ vaste quella di S. Maria di Gorto e quella di S. Pietro diZuglio

o 1077 d.C: Enrico IV istituisce ufficialmente la Patria delFriuli, , vero stato temporale del Patriarca di Aquileia, non soggetto anessuníaltra autorit‡ civile, con moneta ed esercito propri.

o 1420 d.C.: Lo Stato Patriarchino viene sconfitto dallaRepubblica di Venezia.

o 1420 ñ 1797: la Serenissima sfrutta in modo sistematico leforeste della Carnia e pone pesanti tasse. Per contro, concede ilmantenimento dei cosiddetti usi civici o propriet‡ collettive, riservatiesclusivamente al godimento degli abitanti ìoriginariî della Vicinia. Alivello locale permane infatti tale istituzione, assemblea dei Capifamigliadel villaggio, con a capo il Meriga (dal termine maire, di derivazionecarolingia) coadiuvato da due Giurati. La Carnia Ë suddivisa in 4Quartieri: Socchieve, Gorto, S. Pietro, Tolmezzo.

o 1797: conquista da parte di Napoleone. Le Vicinie vengonosostituite dai Comuni.

o 1814: Congresso di Vienna. Il Friuli e la Carnia sono cedutiallíAustria. Rimangono gli ordinamenti napoleonici, vengono soppresseo ridotte alcune imposte. Rinnovo e registrazione del catasto fondiario.Nel 1831, il ìpesarinoî Mauro Cappellari diventa papa con il nome diGregorio XVI.

o 1866: annessione del Friuli allíItalia. La notizia lascia laCarnia pressochÈ indifferente cosÏ come era stata scarsamente coinvoltanelle vicende risorgimentali.

o 1866 -1946 Regno dei Savoia. Durante questo periodo, anchela Carnia partecipa alle due sanguinose guerre mondiali, oltre che atutte le vicende coloniali dellíAfrica.

o 8 settembre 1943: annessione della Carnia al Terzo Reich esua occupazione da parte delle SS cosacche

o 3 maggio 1945: termina líoccupazione cosacca. Il Friuli e laCarnia tornano allíItalia.

o 2 giugno 1946 Proclamazione della Repubblica Italiana.

SopraSopraSopraSopraSopra: Mappa catastale napoleonica del1813 del centro di Pesariis.

A sinistra:A sinistra:A sinistra:A sinistra:A sinistra: Casa Solari o CasadellíOrologio negli anni Cinquanta,

presenta sulla facciata il grande quadrantedi pietra di un orologio che comprendevadiverse complicazioni: ore, minuti, mesi,

giorni del mese, giorni della settimana, il cuimecanismo attualmente Ë in ricostruzione.

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Origini e storia dellíOrologeria Pesarina

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la leggenda del pirata genoveseVerso il 1700 un pirata, o pi probabilmente una

spia o un esattore delle tasse, genovese, ricercato dainemici che durante la sua carriera evidentemente siera fatto, fuggÏ dalla sua citt‡ e trovÚ rifugio in unpiccolo paese situato allíestremo nord dellaSerenissima Repubblica di Venezia: Pesariis.

La localit‡ che si era scelto non era moltoaccogliente ed era parecchio fuori mano, ma questecaratteristiche rappresentavano un vantaggio per ilfuggiasco: era difficile da trovare e raggiungere eramolto vicina allíAustria e alla Germania ed erasufficientemente ricca di risorse primarie. Il fuggiasco,di cui oggi si sa solo il suo cognome, Solari, decise diricominciare in quel luogo una vita onesta e semplice.Cercando un nuovo mestiere il pirata genovese scoprÏche in quel luogo líattivit‡ di svago preferita era lafabbricazione rigorosamente a mano di orologi daparete, cosÏ dopo aver imparato i segreti del mestieredagli artigiani del luogo, nel 1725 aprÏ una piccolafabbrica con líaiuto dei suoi figli. Questa attivit‡andÚ avanti per pi˘ di due secoli fino a quando, acausa della litigiosit‡ dei discendenti dei figli delpirata, la fabbrica si divise e tuttora ci sono duestabilimenti Solari nei quali non lavora pi˘ alcundiscendente del pirata.

parrocchia di Salcano (GO)affida la costruzione di unorologio da campanile al signorOsvaldo Capellaro, orologiaio inPesariis, citando uníanalogacommissione effettuata dallostesso Capellaro quattro anniprima, sempre nel goriziano.

La seconda spiegazione si rif‡ai movimenti migratori dellíepoca edal fenomeno dei cram‚rs. Nel corsodella sua storia (vedi riquadro),infatti, la Carnia conosceprincipalmente due periodi diforti migrazioni: il primo sottoil dominio della Serenissima(1420-1797) per il qualevengono appunto ricordati icosiddetti cram‚rs (dal tedescoKr‰mer, merciaio); quindi, dallafine del fine dellí800 in poi,ingenti ondate migratorieinvestono il territorio,sottraendogli rilevanti energie,in special modo alla fine dei dueconflitti mondiali. Secondo lostorico Fornasir (1998), il flussomigratorio che si verificÚ inCarnia nellíet‡ moderna non Ëassimilabile a quelli che líhannocaratterizzata negli ultimi duesecoli. Sebbene la spiegazioneprevalente tenda a daremaggiore importanza alledifficolt‡ legate allíagricoltura equindi alla povert‡ di questaterra, egli sottolinea invece lavariet‡ e la vitalit‡ delle attivit‡artigiane e commerciali quali

Sopra:Sopra:Sopra:Sopra:Sopra: le differenti destinazionidei flussi migratori e relative

specializzazioni commerciali deipaesi della Carnia in et‡

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fonti di reddito aggiuntive rispetto allíagricoltura stessa ed allosfruttamento dei beni di uso civico.

Caratteristica delle migrazioni di questo periodo era lastagionalit‡: la maggior parte degli uomini infatti partiva verso il 29settembre ñ prima della chiusura dei valichi ñ e rientrava dopo ildisgelo, verso la fine di aprile, per attendere ai lavori estivi (coltivazionedei campi, fienagione, taglio del legname) ed alla stipula di contratti. Inoltre sipuÚ idealmente suddividere la Carnia in due subregioni distinte perspecializzazione - e quindi destinazione - dei migranti. Se la zona meridionale,corrispondente pi o meno ai territori di Tolmezzo, Ampezzo e Ovaro, fornivasarti e tessitori alle confinanti regioni del Veneto e del Friuli, la zona settentrionalesi era invece specializzata nel commercio di stoffe e droghe (spezie) la cuidestinazione erano ìlas Germaniasî (vedi figura). I cram‚rs síinserivanodunque in una lucrosa catena di scambi commerciali che univa líAsia meridionalee sudorientale ai paesi di lingua tedesca avendo il suo centro di smistamento aVenezia.

Quindi, secondo questa ipotesi, Ë plausibile qualche cram‚r pesarino,abbia visto ed appreso nelle Germanie - in particolare, villaggi della ForestaNera - i segreti della meccanica dellíorologeria che in quei paesi era gi‡ moltosviluppata.

Ma la domanda resta: perchÈ proprio a Pesariis e non altrove? Una seriedi caratteristiche infatti non costituiva prerogativa della sola Pesariis ma tuttii paesi della Carnia o, quantomeno, quelli della parte pi˘ settentrionale: ladiscendenza dai Carno-Celt, abili nella lavorazione dei metalli, la presenza dfabbri per realizzare o aggiustare gli strumenti di contadini e boscaioli; il forteflusso migratorio; ed infine la meta di questa migrazione, cioË i paesidellíAustria e soprattutto della Germania centro -meridionale dove lafabbricazione di orologi era allíavanguardia. Quindi Ë possibile cheun artigianato di tipo tanto specialistico sia sorto a Pesariis soltantoper un caso particolarmente fortunato, ma Ë pi˘ probabile che unaserie di fattori concomitanti abbia creato le condizioni favorevoli allosviluppo di questa industria proprio in questo villaggio.

Se tutta la Carnia era sotto il dominio della Serenissima, Pesariis inparticolar modo era sede di una ìmudaî, ovvero un dazio, per regolare itransiti dal Friuli al Cadore, e quindi la presenza veneziana doveva esseresicuramente cospicua. Il Canale di San Canciano costituiva allora la via dicollegamento pi frequentata e redditizia, come starebbe a testimoniare il fattoche gi‡ al tempo dei patriarchi la decania di Canal Pedarzo (altro nomedellíattuale Val Pesarina) era stata appaltata per 13 marche mentre per quelladel Canal di Gorto (Forni Avoltri) líappalto era stato di otto.

Il pirata genovese - o veneziano che fosse - puÚ forse rappresentare unapersonificazione di quegli uomini di mare, obiettivo principe dei quali eraallíepoca la risoluzione del problema della stima del punto nave che avrebbepermesso di espandere i loro traffici, Grande perciÚ doveva essere líinteresseper la ricerca di strumenti di rilevazione e misurazione del tempo sempre pi˘precisi ed affidabili. I migranti pesarini dunque potrebbero essere stati esportatoridi preziose spezie ed importatori di informazioni altrettanto preziose, oltre cheessere di per sÈ degli esperti fabbri e quindi persone con la competenza tecnicanecessaria per una sorta di ìspionaggio industrialeî.

Inoltre, líisolamento attuale del paese di Pesariis Ë cosa recente: a queltempo infatti il paese costituiva il punto nevralgico di uníimportantevia di comunicazione, cosa che puÚ aver favorito sia i traffici mercantiliche un certo arricchimento culturale. Infine, pur essendo il ferromateriale raro e costoso, il fatto di essere un borgo particolarmentericco grazie alla vastit‡ dei boschi di propriet‡ collettiva, puÚ avernefacilitato líacquisto. La relativa ricchezza di Pesariis Ë testimoniata

In alto:In alto:In alto:In alto:In alto: Pesariis, Casa dellíOrologio.particolare del quadrante esterno.

Sotto: Sotto: Sotto: Sotto: Sotto: doppia serie di archi della vecchiaPesa veneta.

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Origini e storia dellíOrologeria Pesarina

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anche dallíarchitettura delle case che la distingue tuttíoggi dalla granparte dei villaggi alpini.

Gli orologi domestici a fabbricazione ìcasalingaîLasciando agli storici di professione - se lo vorranno - líindagine sistematica

di queste ipotesi, resta il fatto che, a partire dalla seconda met‡ del 600, nellecase di Pesariis comincia ad essere fabbricato un tipo di orologio da parete diferro con caratteristiche molto simili a quelli della Foresta Nera nella meccanica,da cui perÚ si differenzia per essere costruito completamente in metallo - ferrobattuto, od ottone e ferro - e con minori ornamenti, presumibilmenteper motivi economici.

Nella maggior parte dei casi gli orologi vengono fabbricati sucommissione per essere appesi sotto il portico delle case pi˘ ricche;in altri, il fabbricante o i suoi figli se li caricano in spalla a moí dicrascina (la ìvaligiaî dei cram‚rs) ed vanno a venderli nel Veneto enel Friuli. Parallelamente, in questíepoca si registra un calo dellemigrazioni dal canale di San Canciano: evidentemente líattivit‡ Ëredditizia. Si ricordi tra líaltro che Ë proprio in questíepoca cheJacopo Linussio impianta a Tolmezzo quellíindustria tessile che fornir‡lavoro a tanti carnici e che Linussio stesso apprende le nuove tecnologiedi lavorazione in Stiria.

Fondazione della FabbricaNel 1725 viene dunque fondata la F‡ria sul Rio Possal, a nord dellíabitato

di Pesariis, probabilmente in corrispondenza di un precedente casolare o mulino.La produzione resta artigianale, ma si cominciano a costruire anche orologi datorre, naturalmente su commissione, dati mole e costo. Le primeattestazioni risalgono alla fine del XVIII sec.: nel 1789 Antonio Solaricostruisce e pone in opera líorologio della torre comunale della citt‡di Cherso, come da attestato della Podestaria di quella citt‡ riportatonel catalogo pubblicato dalla Solari nel 1906.

Nel corso del XIX sec. si introducono le prime macchine (vedi sezioneìStrumentiî del catalogo) che consentono di perfezionare ed aumentare laproduzione, portando prosperit‡ a tutto il paese. Fino al secolo scorso, infatti- prima della divisione - nella lavorazione degli orologi Ë coinvolta gran partedella comunit‡: oltre ai tecnici ed agli operai, cíË chi fabbrica le casse di legnodei pendoli (e successivamente degli orologi registratori) e chi prepara gliimballaggi per la spedizione; viene coltivata e lavorata la canapa per le cordedi sostegno dei pesi e parte della lavorazione viene svolta nelle case, propriocome nel 1600.

Vicende della Fratelli SolariDelle innovazioni tecniche che saranno apportate ai vari tipi di meccanismo

si accenner‡ nella descrizione degli orologi. In questa sede basti ricordare che,nel corso dellí800, la ditta si trasforma da impresa individuale in ìFratelliSolariî e questa struttura societaria continua fino alla divisione definitiva indue tronconi, uno a Pesariis ed uno a Udine.

Agli inizi del secolo scorso, la Fratelli Solari esporta orologi da torre in tuttii paesi prospicienti líAdriatico e nelle Americhe. Gli orologi vengono montati sulposto ad opera di uno dei soci della ditta, che per líoccasione viene ospitatodalla parrocchia o dal comune. Al 1885 risale la fornitura di un orologio datorre per il palazzo reale di Cettigne, capitale del Montenegro. Dal racconto diFermo Solari [19??] si viene a sapere che lo zio sedeva a tavola con líattendentedel re Nicola, padre della futura regina Elena, e che il re stesso era voluto saliresulla torretta per esaminare il nuovo congegno.

La fabbrica trae vantaggio anche dalle migrazioni che si verificano allafine dellí800, dal momento che i pesarini da un lato fanno conoscere la Solariin giro per il mondo (una sorta di marketing ante litteram), dallíaltro riportanoin patria le novit‡ su tecniche, materiali, attrezzature.

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Origini e storia dellíOrologeria Pesarina

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Un genio della progettazione:Remigio Solari

Dopo la Prima Guerra Mondiale, e soprattutto negli anni Trenta, líultimagenerazione di Solari a capo della ditta, riesce ad ottenere importanti commessecui, grazie soprattutto al genio progettuale di Remigio ed alla capacit‡manageriale di Ciro, fa fronte apportando grandi innovazioni tecnologiche. Ilgrosso della produzione, perÚ, dagli orologi da torre si Ë spostato verso altri,nuovi tipi di congegni, come ad esempio gli orologi senza lancette. Quellocostruito per il palazzo delle Poste di Napoli costituisce un monumentale esempiodelle capacit‡ di progettazione di Remigio: si tratta di un enorme reticolo dicirca 5-6 metri díaltezza in cui, su fondo bianco, compaiono escompaiono dei rettangoli neri che formano líindicazione dellíora innumeri romani e dei minuti in cifre arabe, con illuminazione notturna.Un vero capolavoro della meccanica, come ricorda chi ha partecipatoalla sua costruzione [intervista a Fermo Roia], purtroppo distruttodurante un bombardamento.

Sempre fra gli anni Trenta e gli anni Quaranta la Solari vince líappalto perla fornitura di orologi a puntine scriventi per le Ferrovie dello Stato, ossia perorologi collegati ad una serie di pennini che, scivolando su un rullo di cartarotante, indicano i movimenti che avvengono in una stazione in ogni puntotemporale, analogamente alle scatole nere degli aeroplani.

Divisione della SolariNel 1939, di comune accordo tra fratelli e cugini, avviene la divisione in

due rami, sancita ufficialmente tra il 1947 ed il 1948 : si hanno cosÏ la FratelliSolari di Pesariis e la Solari di Udine.

Durante il conflitto mondiale, Remigio ha cominciato a studiare unmeccanismo nuovo per gli orologi timbratori, realizzando uno strumento chesi riveler‡ estremamente innovativo e di grande successo; nel contempo, laproduzione della fabbrica Ë comprensibilmente ridotta per le vicende belliche. Inuníintervista [Antonelli, 1988], Alfeo e Sisto Solari - i cugini Solari rimasti aPesariis? - accennano a come era stato ritrovato un cannone che era stato poifuso di nascosto per ricavarne il prezioso metallo.

Con la ricostruzione post-bellica, la Solari sfrutta la fiducia di cui gode,riuscendo ad aggiudicarsi lí80% degli appalti delle Ferrovie dello Stato e tornandoquindi in piena attivit‡.

Nel 1964, dopo due ìCompassi díOroî, di cui uno vinto per líorologio ascatto di cifra con cambio diretto, ed una storia di crescente successo allespalle, la Solari di Udine viene venduta alla Pirelli dopo sofferta decisione diFermo Solari il quale ritiene che solo una grande potenza industriale comequella torinese potrebbe apportare nuove energie per un necessariorinnovamento.

Attualmente, lo stabilimento di Pesariis fa parte dello stesso gruppo diquello di Udine; a capo dellíazienda non vi Ë pi alcun Solari. La produzionecontinua, perÚ il reparto ricerca e sviluppo Ë a Udine, ossia non vi sono pi˘prodotti esclusivamente ìpesariniî.

Non pi˘ a Pesariis, ma sempre in vallata, un altro ramo dei Solari - dinuovo due fratelli, Pino e Vero - continua ad occuparsi, accanto ad altri tipi dicongegni, del restauro dei monumentali orologi da torre antichi ed allafabbricazione di nuovi, anche se ormai non sono pi˘ mossi da pesi ricavatidalle pietre del torrente bensÏ da microprocessori.

Sopra:Sopra:Sopra:Sopra:Sopra: la parte inferiore del grande orologiocommissionato dalla Stazione di Napoli,

purtroppo andato distrutto in unbomardamento. La parte superiore , alta due

o tre metri, segnava líora in cifre romane.A sinistra:A sinistra:A sinistra:A sinistra:A sinistra: fotografi allíopera per la

predisposizione del catalogo della FratelliSolari (1906).

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Glossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeria

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A fianco:A fianco:A fianco:A fianco:A fianco: il vecchio stabilimentoSolari sopra il paese.

Sopra:Sopra:Sopra:Sopra:Sopra: líinterno della fabbrica neglianni Trenta.

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Glossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeria

Origini e storia dellíorologeria pesarina

breve storiadella misura del tempo

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Breve storia della misura del tempo

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líestremo A il tropico delCancro (solstizio díestate). Lecurve CD e EF sono,rispettivamente la linea delsolstizio díestate e quella delsolstizio díinverno, ovverosegnano dove cade líombrain tutte le ore di queste duegiornate. Infine la retta GHcostituisce la lineaequinoziale (transitodellíombra durante gliequinozi).

Le meridiane, o quadrantisolari, risalgono anchíesse atempi antichissimi: la loroinvenzione viene fatta risalire aiCaldei (VIII sec. a.C.).Sfruttano lo stesso principio,ma lo gnomone (didimensioni decisamenteminori rispetto ad unobelisco) Ë infisso su unapietra o comunque un piano

ìIl tempo Ë troppo lento per chi aspetta, troppo veloce per chi hapaura, troppo lungo per chi soffre e troppo corto per chi gioisceî

(Henry Van Dyke)

La regolarit‡ del sorgere etramontare del sole e dellaluna, dellíavvicendarsi

delle stagioni e del ripetersi di eventiatmosferici suggerirono allíuomoche era possibile misurare il tempoe quindi, in qualche modo, nonesserne pi˘ in balia.

Per i popoli primitivi il tempo erarelativo alle azioni: la stagione dellasemina e quella del raccolto, líora diandare a caccia e quella di mungere lavacche.

Un altro sistema di primitivamisura del tempo fu scoperto durantegli scavi archeologici del grandeSantuario di Hera. Il passare degli anniveniva misurato da eventi umani, ovveroil tempo che la sacerdotessa mantenevail suo incarico: la sua vita, quindi,forniva la base dello scorrere del tempo.

Gnomoni e meridiane furono iprimi, semplici strumenti per misurare iltempo sfruttando la variazione nellalunghezza dellíombra proiettata da uncorpo al variare dellíaltezza apparentedel sole sullíorizzonte: il loro uso Ëdocumentato in Cina a partire dal IIImillennio a.C..

Líombra proiettata dallognomone si accorcia a mano a manoche il Sole síalza sullíorizzonte peressere pi˘ corta a mezzogiorno edallungarsi nuovamente fino altramonto. Nel corso dellíanno perÚlíombra varier‡ anche al variaredelle stagioni, cioË dellíangolodíincidenza dei raggi solari. Sipossono cosÏ tracciare una serie dilinee: nella figura il segmento AB Ëdetto ìlinea medianaî, ovvero lalinea dove cade líombra al mezzodÏdurante il corso dellíanno;líestremo B indica il tropico delCapricorno (solstizio díinverno),

levigato per avere una lettura pi˘esatta dellíombra.

Lo svantaggio principale diquesti strumenti Ë quello di nonfunzionare di notte o nellegiornate nuvolose. Per questomotivo furono sviluppati orologialternativi, basati sul progredireregolare di eventi.

Il passo successivo nella storiadei sistemi di misurazione del tempoË costituito dagli orologi ad acqua,che per secoli ñ fino alla scoperta delpendolo ñ furono gli strumenti pi˘precisi (quando il sole nonsplendeva). Il principio difunzionamento Ë semplice (misurarela quantit‡ díacqua che fuoriesce daun foro) ma, nel corso del tempo enei vari paesi, le forme assunte dagliorologi ad acqua poterono diventareanche molto elaborate.

Vitruvio documenta líuso diclessidre da parte degli Egizi. Nel III

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Breve storia della misura del tempo

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il mito di CronoTutte le religioni anticherappresentano come divinit‡ le coseche maggiormente influenzano lavita degli uomini: tra queste il Sole,gli astri e, naturalmente, il Tempo.Secondo la mitologia greca, Crono (ilTempo) era figlio di Urano (il Cielo) eGea (la Terra), il pi˘ giovane della seriedi figli generati dalle due divinit‡primordiali, e dal padre nascosti nelleprofondit‡ della terra stessa. AiutÚ lamadre a evirare e detronizzare Urano,di cui prese il posto. Poi sposÚ la sorellaRea ma, avvertito da una profezia chesarebbe stato deposto da uno dei suoifigli, li divorava non appena Rea glielipresentava. Rea, in procinto di mettereal mondo Zeus, líultimo dei suoi figli,fuggÏ a Creta, dove partorÏ, poipresentando a Crono una pietra avvoltadi fasce, che egli prontamente divorÚsenza accorgersi dellíinganno.Divenuto adulto Zeus con líaiuto deifratelli ñ che era riuscito a far vomitareal padre grazie ad una pozione - mosseguerra a Crono, a sua volta alleato coni propri fratelli Titani. La lotta durÚdieci anni ma alla fine Zeus riportÚ lavittoria conclusiva.Questa vicenda certamente si puÚinterpretare come un tentativo diarrestare líevolversi delle vicendeterrestri che tendono fatalmente adinstaurare il regno degli uominidistruggendo il regno degli dei,passando da una atemporale et‡dellíoro al tempo della storia.

secolo a.C. in Grecia furonosviluppate clessidre pi˘ precisein cui acqua o sabbia fluiva tradue contenitori collegati.Furono create clessidre dotate diun sistema meccanico diindicazione dellíora. Leclessidre erano usate perscandire la durata di gare, giochie turni di guardia.

Altri tipi di orologi sfruttaronola propriet‡ di alcuni materiali discorrere, fluire o consumarsilentamente e con regolarit‡: sabbia,cera, olio, ecc. Sempre in Cina erastato elaborato un orologio adincenso: esso consisteva in una seriedi piccole scatole di legno di ugualdimensione collegate tra di loro, inognuna delle quali vi era una diversafragranza díincenso. Conoscendo iltempo impiegato dalla scatola perbruciare il suo contenuto e líordinecon cui gli incensi bruciavano, sipoteva riconoscere líora dal suoprofumo

I primi orologi meccaniciNel IX secolo furono creati i

primi semplici e imprecisi orologimeccanici. In un documento francesedel 1176 Ë citato per la prima volta iltermine horologe, composto dalleparole greche hora, ora e legein, dalsignificato di dire. Nel XIII secolopresso monasteri nel Nord Italiaerano presenti orologi meccanici ingrado di svegliare i monaci e discandire i diversi momenti dellagiornata, chiamati svegliatorimonastici.

I quadranti di questi orologihanno una sola lancetta; nei primiesemplari era il quadrante a ruotaredavanti ad una lancetta fissaindicante líora da leggere. Ilmeccanismo di funzionamento dellosvegliarono era basato su un sistemaa bilanciere, formato da un braccioorizzontale ai cui estremi vi sono duepesi regolabili, con scappamentocosiddetto ìa vergaî o ìa foliotî.Un volano puÚ ruotare intorno alsuo asse, ma Ë vincolato da unamolla di torsione. Dapprima ilbilanciere ruota in un senso fino adessere fermato dalla tensione dellamolla, che successivamente spinge ilvolano a ruotare in senso opposto

fino a caricare la molla nellíaltrosenso.

Una grande innovazione emiglioramento in precisione si Ë avutocon líinvenzione dellíorologio apendolo, da parte di ChristianHuygens nel 1657. Egli calcolÚ cheun pendolo della lunghezza di99,38 cm avrebbe oscillato conun periodo di un secondo esattoe progettÚ il primo meccanismofunzionante. Nel 1670líorologiaio inglese WilliamClement inventÚ il meccanismo discappamento ad ‡ncora, miglioredello scappamento a corona di

FFFFFoto sopra:oto sopra:oto sopra:oto sopra:oto sopra:Leonardo da Vinci, meccanismo di

orologeria, Codice di Madrid I, f. 27 v.(1495-1499 circa).

Nel riquadro:Nel riquadro:Nel riquadro:Nel riquadro:Nel riquadro: bassorilievorappresentante Rea che inganna Crono del

II sec. d.C. Roma, Galleria Capitolina.Nella pagina precedente:Nella pagina precedente:Nella pagina precedente:Nella pagina precedente:Nella pagina precedente:

curve dellíombra proiettata da uno gnomone

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Huygens. Lo scappamento Ë ilmeccanismo che trasforma il motoalternato del pendolo in motorotatorio di un ingranaggio. In alcunidecenni furono introdotte anche lelancette dei minuti e successivamenteanche quelle dei secondi. Bisognaricordare che Huygens era statopreceduto da Galileo che avevadeterminato le leggi del pendolo gi‡nel 1583 e che, nel 1967, furonoritrovati di cosiddetti ìCodiciMadridî di Leonardo da Vinci neiquali vi era il disegno di un orologioa contrappesi completo di quasi tuttigli ingranaggi e provvisto anche disuoneria. Quanto fosse grandelíimportanza acquisita dagli orologiin quel periodo storico caratterizzatodallíinizio dei lunghi viaggi per mare,lo dimostra il fatto che, nel 1714, ilgoverno britannico istituÏ unpremio in denaro per chi fosse statoin grado di progettare un metodosufficientemente preciso ed adatto perlíuso a bordo di una nave, perdeterminare la longitudine locale, ilLongitude prize. Sebbene lamaggior parte delle proposte sibasasse su tecniche astronomiche,líorologiaio John Harrison risolse ilproblema costruendo in sette anni dilavoro un orologio adatto allo scopo.La commissione governativa perÚnon ritenne del tutto affidabile unsistema che prescindessedallíosservazione astronomica edaccordÚ ad Harrison solo parte delpremio in palio.

orologi ìmonumentaliîNegli anni 80, durante un

soggiorno di lavoro in Egitto,líinglese Robert Bauval scoprÏquasi per caso che la disposizionedelle piramidi di Gizacorrispondeva in modostraordinario a quella delle stellecollocate sulla ìcinturaî di Orione,Alnitak, Alnilam e Mintaca.

Questo fatto, unito allaconoscenza che i condotti internidella piramide di Cheope, uscentidalla Camera del Re, puntasseroverso la costellazione di Orione everso le stelle circumpolariallíepoca approssimativa del 2600a.C., lo portÚ a formulare líipotesiche líintero complesso di Gizapotesse essere visto non solo comerappresentazione della cintura diOrione, ma come parte di unasorta di misuratore precessionaledelle epoche cosmiche che inpassato hanno avuto grandissimainfluenza su religione e cosmologiadellíAntico Egitto.

Pi o meno alla stessa epocarisale il complesso megalitico diStonehenge (Salysbury, UK) che,oltre a luogo di culto, potrebbeaver costituito anche un enormecalendario e osservatorioastronomico. CertamenteStonehenge contiene moltiriferimenti al moto del Sole e dellaLuna: per esempio, stando nelcentro del cerchio di pietre, sipuÚ vedere sorgere il Sole, nelgiorno del solstizio díestate,circa al di sopra di una pietra

particolare detta ìHeelStoneî, che si trova lungolíasse della costruzione. Ilcomplesso di Stonehenge sembracioË allineato in modo non casuale.

Figura in alto:Figura in alto:Figura in alto:Figura in alto:Figura in alto: la correlazione trale piramidi di Giza e la cosiddetta

ìcinturaî della costellazione diOrione.

A fianco:A fianco:A fianco:A fianco:A fianco: il complesso megalitico di

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Breve storia della misura del tempo

In alto:In alto:In alto:In alto:In alto: la rivoluzione della Terraattorno al Sole.

A fianco:A fianco:A fianco:A fianco:A fianco: i moti che interessano ilglobo terrestre.

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idoizoniuqEarevamirP etatsE'doizitsloS onnutuA'doizoniuqE onrevnI'doizitsloS

oiziniataD ozram12 onguig12 erbmettes32 erbmecid12

enoigatSelaerob arevamirP etatsE onnutuA onrevnI

enoigatSelartsua onnutuA onrevnI arevamirP etatsE

droNoloP eraloponroigoizinI arposisem6eloSetnozziro eralopettonoizinI ottosisem6eloS

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duSoloP eralopettonoizinI eloS isem6 ottosetnozziro eraloponroigoizinI

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etselec

le stagioni e la precessione degli equinozi

Il fenomeno delle stagioni Ëcausato dall'inclinazione dell'asseterrestre e dal moto di rivoluzioneche la Terra compie attorno al Sole,descrivendo un piano ellissoidalechiamato eclittica. Durantequesto tragitto essa mantiene

l'asse di rotazione parallelo a sestesso, toccando in determinatiperiodi dell'anno quattro puntifondamentali che segnanol'inizio di ciascuna stagione.Diseguito si elencano lecaratteristiche di ciascuno di questi

Il maggiore o minoreriscaldamento della Terra nellediverse stagioni dipende quindidall'angolo d'incidenza con cui iraggi solari ne colpiscono lasuperficie (circa 70∞ in estate ecirca 23∞ d'inverno).Conseguentemente, a causadell'asse terrestre che si mantieneinclinato e parallelo a se stesso, laTerra volger‡ verso il Sole, al

La precessione degliequinozi Ë un movimento dellaTerra che fa cambiareperiodicamente l'orientamentodel suo asse terrestre rispetto allasfera immaginaria delle stellefisse. Per precessione s'intendeuna rotazione dell'asse attornoalla verticale causata dalla formanon perfettamente sferica edall'attrazione che il Sole e laLuna esercitano sulla sporgenzaequatoriale. Nel corso dei circa26.000 anni occorrenti acompiere un giro completo, laposizione delle stelle sulla sferaceleste cambia lentamente. Laprecessione non Ë perfettamenteregolare, perchÈ la Luna e ilSole non si trovano sempre nellostesso piano e si muovono l'unarispetto all'altro, causando unavariazione continua della forza

agente sulla Terra. Questavariazione produce un motolievemente irregolare dei poli,chiamato nutazione. Laprecessione, a rigor di logica, Ëdell'asse terrestre. Viene perÚchiamata degli equinozi perchÈla rotazione della volta celestefa sÏ che gli equinozi (definiticome il punto in cui l'equatoreceleste e l'eclittica si incrociano)ruotano lentamente attorno alcielo, e cambiano anche di data:durante un periodo diprecessione ogni equinozio (esolstizio) ritarda di 1 giorno ognicirca 70 anni, e visita quindi tuttii giorni dell'anno prima ditornare al punto di partenza. Laprecessione fa sÏ che il ciclo dellestagioni sia circa 20 minuti pi˘breve del periodo necessario allaTerra di ritornare nello stessaposizione rispetto alle stelle:tener conto di questa differenzaË importante nella compilazionedi calendari e nelle regole perstabilire gli anni bisestili.

solstizio d'estate il polo Nord, edunque l'emisfero boreale, ed alsolstizio d'inverno il polo Sud, edunque l'emisfero australe.

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líequazione del tempo

Il tempo indicato dall'ombradi una meridiana (tempo verolocale) non coincide con iltempo indicato da un orologiomeccanico o elettronico (tempomedio del fuso o tempo civile).Per ricavare il tempo medio delfuso tmf dal tempo vero localetv o viceversa, si applicano duecorrezioni: la correzione dilongitudine C e l'equazione deltempo Et:

Definiamo mezzogiornosolare vero il momento esattoin cui il sole si trova sullaperpendicolare al punto in cuici troviamo. A causa della formaellittica dellíorbita terrestre, taleindicazione varia di giorno ingiorno e dipende dalla nostraposizione sulla terra. Ilmezzogiorno solare medio,visualizzato dagli orologi alloscoccare delle dodici, Ë quindiuna convenzione universale,

impiegata per facilitare la letturadellíora. Il "giorno solare vero"non Ë un intervallo costante,bensÏ varia gradualmentedurante l'anno fino a differireanche di 28 secondi (in pi˘ o inmeno) rispetto al valore medio.

Una delle principaliconseguenze di questofenomeno Ë che il momento dellaculminazione del Sole varia nelcorso dell'anno rispetto al tempodi riferimento. Questa differenzasi chiama Equazione delTempo.

Pi˘ precisamente:

ET = TSM - TV

cioË l'Equazione del TempoË la correzione che deve essereaggiunta al tempo indicato dauna meridiana, per ottenere iltempo indicato dagli orologi.L'Equazione del Tempo puÚessere positiva o negativa. Soloquattro volte allíanno - 15aprile, 13 giugno, 1∞ settembree 24 dicembre - líequazione deltempo Ë uguale a zero, mentrenegli altri giorni dellíanno loscarto ha una variazione cheoscilla tra i +14 minuti e 26secondi (11 febbraio) e i -16minuti e 21 secondi (3novembre).

Figura in alto:Figura in alto:Figura in alto:Figura in alto:Figura in alto: differenza fra latraiettoria reale della Terra attorno al Sole equella teorica in base alla quale si definisce iltempo solare medio.Al centro:Al centro:Al centro:Al centro:Al centro: curva della variazione

sistemi ed unit‡ di misura del tempoo Tempo assoluto. Secondo Newton (nel suo Principia) il tempo Ëindipendente da cose ed eventi, vale a dire Ë assoluto, e viene definito ìdurataî.Se tutta la materia sparisse dallíUniverso, questíevento non influirebbe sultempo assoluto (nÈ sullo spazio assoluto).o Tempo atomico. Eí il tempo misurato tramite la frequenza naturale degliatomi. Nella maggior parte degli orologi atomici viene usato líisotopoatomico Cesio 133. Il primo orologio atomico venne costruito nel 1995 inInghilterra, presso il Laboratorio di Fisica Internazionaleo Sole medio. Si tratta di un punto fittizio sullíequatore celeste che si muovea velocit‡ costante in direzione Est che passa per il punto vernalesimultaneamente al Sole vero. La sua distanza angolare dal meridianodetermina il Tempo solare medio.o Tempo relativistico. Secondo la teoria della relativit‡ speciale, ogni cosaha il suo tempo (la saggezza popolare diceva infatti: ìOmnia tempus habentî).Il flusso del tempo misurato di oggetti in rapido movimento (ad esempio,delle particelle negli acceleratori o nei raggi cosmici) viene rallentato.o s, secondo, secondo atomico. La sua definizione ufficiale Ë: ìLa secondeest la durÈe de 9.192.631.770 pÈriodes de la radiation correspondant ‡ latransition entre les deux nivaeaux hyperfins de líÈtat fondamental de líatomede cÈsium 133"1.o Giorno solare. Il giorno solare apparente Ë dato dallíintervallo temporalefra due passaggi al meridiano del Sole vero. Il giorno solare medio Ë datoinvece dallíintervallo temporale fra due passaggi al meridiano del Sole medio.o TAI, Tempo Atomico Internazionale (Temps Atomique International). Neglianni í60 furono messe a punto le tecniche opportune per uniformare tutti gliorologi del mondo e fu cosÏ possibile stabilire una scala temporale atomicaunica. Un vastissimo numero di orologi atomici sparsi nel mondo (oggi sonocirca 350, per lo pi˘ orologi al Cesio) trasmisero i loro dati al BureauInternational de líHeure (BIH), dove viene calcolato il TAI. Esso Ë quindi unascala temporale statistica.o UT, Universal Time. Il Tempo Universale Ë il tempo solare medio delmeridiano di Greenwich e viene calcolato a partire dalla mezzanotte diGreenwich. La sua unit‡ Ë il giorno solare medio, che corrisponde al ritmodella vita sulla Terra.o UTC, Coordinated Universal Time. Il Tempo Universale Coordinato Ë ilTempo Universale (ossia il tempo di rotazione della Terra) coordinato conil Tempo Atomico Internazionale (TAI). LíUTC pertanto comprende entrambii tempi, ovvero la praticit‡ della rotazione terrestre e líammirevole regolarit‡delle oscillazioni atomiche. Diversamente dal TAI, esso conta i secondi interie talora (se la differenza fra líUT ed il TAI raggiunge 0,9 secondi) viene aggiuntoo sottratto un ìsecondo bisestileî.

(tratto dal sito internet dellíINAF, Istituto Nazionale di Astrofisica)

Inoltre, bisogna tenereconto che, a causa della a causadella curvatura della superficieterrestre, l'angolo orario del SoleË diverso se osservatosimultaneamente da due localit‡di diversa longitudine. E'necessaria quindi una correzionedi longitudine per stabilire larelazione tra le due misure ditempo.

Breve storia della misura del tempo

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Origini e storia dellíorologeria pesarina

parti dellíorologioe concetti di fisica coinvolti

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Parti dellíorologio e concetti di fisica coinvolti

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discutibili. » comunqueinnegabile una logica di fondoanche nei primi prodottidell'orologeria.

L'orologio Ë una sorta disistema costituito da diversielementi che collaboranoequilibratamente tra loro. Alcontrario di quanto potrebbesembrare, come meccanismovero e proprio, l'orologio Ërelativamente semplice che perfunzionare necessita di continueinterazioni con forze esterne.Infatti sono proprio le forzeesterne a garantire il motointerno dell'orologio (perl'approfondimento dei principaliconcetti di fisica, vedere ilriquadro).

Gli otto secoli di vitad e l l ' o r o l o g i omeccanico sono

contraddistinti da un'evoluzionegraduale.

L'efficacia di questostrumento Ë dovuta sÏ allacreativit‡ e all'inventiva delcostruttore ma prima di tuttoalla padronanza, per quantosuperficiale e scarna di nozioniteoriche e di un bagaglioscientifico. Per fabbricare unorologio di elevata precisione ilcostruttore deve valutareattentamente numerose forze epropriet‡ fisiche che entrano ingioco nel funzionamentodell'orologio. Per comprenderemeglio la complessit‡ di questistrumenti e le difficolt‡ a cuiandavano in contro gli orologiai,di seguito si andr‡ ad illustrareed analizzare le dinamiche difunzionamento.

Originariamente lacostruzione di un orologiomeccanico si basava soprattuttosulla pratica e l'imitazione e leconoscenze teoriche delcostruttore erano ridotte e

In alto:ingranaggi di una sveglia a pesi di

provenienza francesa. Scappamento a ruotacorona collegato al treno del tempo.

Pagina accanto:schema dei principali componenti di un

orologio meccanico.

Quando Galileo, osservando le oscillazioni del pendolo,fece la grande scoperta, per prima cosa andÚ a dare la

notizia al Granduca."Eccellenza", gli disse "ho scoperto che il mondo si

muove.""Ma davvero?" fece il Granduca, meravigliato e anche un

po' allarmato. "E come l'avete scoperto?""Col pendolo."

"Accidenti! Colpendolo con che cosa?"

Achille Campanile

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Parti dellíorologio e caoncetti di fisica coinvolti

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L'orologio Ë un sistemacomposto da molteplicielementi. Inizialmente uncomponente chiamato organomotore trasforma la forza pesodi un grave, applicato tramite uncavo alla base meccanicainferiore della struttura, e latrasforma in forza lavoro. Il cavoche trattiene il peso si svolge daun elemento cilindrico chiamatotamburo. L'energia prodottaviene quindi trasmessa ad unaserie di ruote e pignoni chevanno a formare il treno degliingranaggi. Questo sistema operasu un elemento chiamatoscappamento o regolatore la cuifunzione Ë duplice: regolare ilmoto oscillatorio del pendolo,dandogli la spinta necessaria asuperare l'attrito che loporterebbe ad arrestarsigradualmente e, prima ancora,trasformare il moto continuodella discesa del peso in motoalternato degli ingranaggi.

la fisica degli orologi

La forzaLa forzaLa forzaLa forzaLa forzaIl moto dei gravi non Ë un evento che si genera dal nulla ma avviene in seguito ad un input esterno.La forza puÚ essere definita come qualsiasi cosa che sia in grado di fornire energia motoria o

modificare lo stato cinetico di un corpo.Un grave, che riceve del moto, ha naturalmente la tendenza a muoversi a velocit‡ costante.Questa tendenza Ë una propriet‡ fondamentale della materia. Infatti per far muovere un oggetto a

velocit‡ costante non vi Ë bisogno di forze che trasferiscano energia motoria.-Se la forza totale applicata su un punto materiale Ë uguale a 0, allora esso si muove a velocit‡

costante.Reciprocamente:-Se un punto materiale si muove a velocit‡ costante allora la forza totale che subisce Ë uguale a 0.

La gravit‡La gravit‡La gravit‡La gravit‡La gravit‡La forza di gravit‡ Ë probabilmente la legge fisica ed il fenomeno pi˘ conosciuto. Questa forza Ë una

propriet‡ intrinseca alla materia; infatti maggiore Ë la massa di un corpo tanto pi˘ elevata sar‡ la gravit‡che esercita.

La legge universale della gravit‡ recita:La forza di gravit‡ tra due corpi Ë proporzionale alla loro massa e inversamente proporzionale alla

distanza che li separa(Newton, XVII secolo)La terra quindi, data la sua massa esercita una grande influenza sui corpi circostanti.

L'inerziaL'inerziaL'inerziaL'inerziaL'inerziaL'inerzia, come la gravit‡, Ë una propriet‡ fisica di cui si ha testimonianza giornaliera. A livello

percettivo, escludendo il moto degli astri, sembra che sulla terra gli eventi siano soggetti ad una forzad'inerzia limitata: ad esempio un'automobile che viaggia a 50 km/h non si fermerebbe istantaneamentequalora venisse spento il motore ma rallenterebbe gradualmente. Questo rallentamento Ë dovuto all'attrito,ma la sua tendenza naturale sarebbe stata quella di mantenere la velocit‡ precedente allo spegnimento delmotore, 50km/h.

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Il motoreGli orologi meccanici

possono avere due principi dienergia motrice: tramite un pesoo tramite una molla.

Il peso viene utilizzato perorologi da torre o comunque dimedie e grandi dimensioni vistala mole degli ingranaggi.

La molla, di cui vienesfruttata la propriet‡ elastica, Ëtipica degli orologi trasportabili.

Il motore a peso Ë un tipodi tecnologia adottata findall'inizio nell'orologiomeccanico. Un elementocilindrico svolge un cavocollegato ad un grave il cui pesovaria in relazione alla mole degliingranaggi e quindi alladimensione dell'orologio. Ildifetto di questa tecnologiarisiede nella fase di ricarica dovela momentanea sospensione delpeso diminuisce la forza motricenecessaria al funzionamentodell'orologio.

Questo difetto fu risoltointorno al XVIII sec. da CristianHuyghens che inventÚ unostratagemma che garantivacontinuit‡ nella trasmissione diforza anche durante ilcaricamento. Questa tecnica, dicompensazione si rivelÚ efficacee fu largamente adottata.

Congegno di trasmissione: gliingranaggi

Il cuore dell'orologio Ëcostituito da ingranaggi. Questicomponenti variano perdimensioni, numero e forma aseconda della tipologia edimensione dell'orologio. Negliorologi da torre si distingue poiil treno degli ingranaggi deltempo (las ruvedas dal timp),che e quello o quelli dellasoneria (las ruvedas dal b‡ti).

Ogni ruota dentata e'caratterizzata da due elementiben precisi e facilmenteindividuabili:

- il numero dei denti "n"- il modulo "m"

In particolare m = diametro/n

Il modulo e' un indiceimportantissimo perchÈ dueruote "ingranano" bene se ilrapporto tra il diametro ed ilnumero dei denti Ë uguale.

Accoppiando una ruota Acon una ruota B e trasmettendoil moto di rotazione della A versola B, la B si muover‡ in sensocontrario ed il suo asse KB far‡un numero di giri pari alrapporto fra il numero dei dentidella ruota A e il numero deidenti della ruota B ovvero:

KB = nA/nB

Se, ad esempio nA=60 enB=30 i giri di KB saranno 2per 1 di KA.

Per calcolare il treno di ruotenecessario ad azionare loscappamento di un orologio e'indispensabile quindi stabilireinnanzi tutto il tempo cheimpiegher‡ la ruota discappamento a fare un girocompleto e quanti giri dovr‡ farela ruota maestra, cioË quella checomanda il congegno indicatorein un' ora.

Treno díingranaggi perorologio con pendolo dasecondo e carica da ottogiorni

a - puleggia motrice (contrappesoa molla)

b - pignone intermedioc - ingranaggio intermediod - pignone dellíalbero dei minutie - ingranaggio dei minutif - pignone intermediog - ingranaggio intermedioh - pignone dellíalbero dei

secondii - ingranaggio dei secondi o

ruota di scappamentoS - ‡ncora

(tratto da E. Garuffa, OrologeriaModerna, Hoepli, 1931)

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Parti dellíorologio e caoncetti di fisica coinvolti

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Il meccanismo di distribuzionee regolazione del moto: loscappamento

Si Ë detto che l'energiatrasmessa dal treno degliingranaggi giunge ad unelemento, lo scappamento, cheha lo scopo di trasformare ilmoto continuo in moto alternatoe di ridare al bilanciere oregolatore l'energia persadurante l'oscillazione.

Scappamento a bilanciereFu inventato attorno al

XIV secolo e si dimostrÚestremamente valido, visto checi volle mezzo millennio primache venisse definitivamenteabbandonato. » costituito dauna ruota detta caterina con sueparticolari caratteristiche(sinistra, in alto). Questaingrana nelle due palette dellaverga, che Ë l'albero al quale Ëfissato il bilanciere.

Scappamento a verga con pendoloa coda di vacca (ruota coronaorizzontale)

Tipico degli orologidomestici pesarini, anche questoscappamento utilizza le palette,ma il pendolo corto, postoanteriormente, fa sÏ che laregolazione sia pi˘ accurata.Líasse della verga e quello dellaruota di scappamento siincontrano ad angolo retto. Laverga AB (sinistra, al centro),obbligata ad oscillare con ilpendolo, porta due palette

Scappamento ad ancora di rinculoL'invenzione di questo

scappamento Ë generalmenteattribuita a Clement o a Hookeverso il 1670. Questo modelloha una ruota con denti radiali einclinati, sovrastata da un'ancorarovesciata che da il nome alloscappamento. L'ampiezzadell'ancora, il profilo dellepalette e quello dei denti Ë moltoimportante del determinare lecaratteristiche dell'azione diimpulso, d'arresto e di svincolo.Anche se, come si Ë gi‡ detto,questo tipo di scappamento

In questa pagina, tipi diIn questa pagina, tipi diIn questa pagina, tipi diIn questa pagina, tipi diIn questa pagina, tipi discappamento.scappamento.scappamento.scappamento.scappamento.

Dallíalto, a sinistra:Dallíalto, a sinistra:Dallíalto, a sinistra:Dallíalto, a sinistra:Dallíalto, a sinistra: scappamento abilanciere; scappamento a verga;

scappamento ad ancora a rinculo.A destra:A destra:A destra:A destra:A destra: scappamento a caviglie;

scappamento ad ancora a riposo odi Graham.

Nella pagina accanto:Nella pagina accanto:Nella pagina accanto:Nella pagina accanto:Nella pagina accanto: tamburo edingranaggi di orologio da torre

dellíOttocento (part.).

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Parti dellíorologio e concetti di fisica coinvolti

2 6

risulta molto impreciso, tuttaviavenne utilizzato per molti secoli.

Scappamento a caviglieInventato verso la met‡ del

1700 ed utilizzato per circa unsecolo, prevalentemente inFrancia, Ë costituito da una ruotacon pioli piantati lungo lacirconferenza, su una faccia solaoppure in modo alternato suentrambe, e da un'ancoradisposta tangenzialmente.

Scappamento ad ancora a riposoQuesto tipo di scappamento

fu inventato da Graham verso il1719. Eí quello pi˘ utilizzatonegli orologi da torre e si Ëaffiancato a quello a rinculo. Lastruttura Ë simile a quello arinculo ma l'innovazionefondamentale consiste in unadiversa forma dei denti e dellepalette. Infatti il difettoprincipale di quello a rinculostava proprio dell'errore dellamisura dell'angolo discappamento. Invece su questoscappamento i denti nonincontrano superfici d'arresto equindi non retrocedono, mariposano con la sola frizionelungo le superfici apposite dellepalette.

Gli operatori: le lancette e idispositivi di suoneria

Nei primi orologi, lalancetta Ë fissa ed indica l'ora daleggere. Successivamente,l'indice dell'ora viene resomobile e, ad esso, si affiancaquello dei minuti, dopo lascoperta dell'isocronismo delpendolo. Nel 1800 viene quindiaggiunta anche la lancetta deiminuti secondi. Ovviamente,all'aumentare del numero dilancette corrisponde unaumento della complessit‡ deirotismi, ossia delle cosiddettecomplicazioni. Per inciso,l'orologio pi˘ complicato delmondo Ë un orologioastronomico da tasca amovimento meccanico, ilCalibro 89 della Patek Philippe,che comprende ben 33

complicazioni ed Ë formato da1728 pezzi.

I dispositivi di suoneriaservono, oltre che per darel'avviso di un'ora prefissata(soneria sveglia) - come nellosvegliarino monastico, in cui Ëregolata dalla ruota a chiocciola- anche per annunciare le ore ele frazioni (soneria oraria). Inquest'ultimo caso la segnalazioneacustica viene ottenuta medianteuna ruota (spartiora ochaperon) con undici intagli diampiezza crescente; perimpedire allo spartiora discorrere si pone una piccolaleva, azionata dalla ruota cheporta la lancetta dei minuti, inuno degli intagli: la leva ne esce,mettendo in azione il martellodella soneria quando la lancettadei minuti sta sull'ora esatta;esaurito il proprio compito,quando lo spartiora ha ruotato,rientra nell'intaglio successivo.

Altro sistema impiegatonegli orologi da torre Ë quellocosiddetto a rastrelliera (dettasiea, ovvero sega, dagli orologiaipesarini per la formacaratteristica). La rastrelliera Ë

regolata da una cammaeccentrica (curisÏn), fermata dauna leva di trattenuta (sapÚnta)e comandata da una leva a scatto(distindi). Collegato a questosistema e situato posteriormenteci Ë un freno ad aria che evitarotture quando tutti gliingranaggi si arrestano.

Il sistema a rastrelliera ha ilvantaggio, rispetto a quello aspartiore, di autoazzerarsiquando arriva al dodicesimorintocco.

In alto:In alto:In alto:In alto:In alto:sistema di suoneria conruota spartiora.A lato:A lato:A lato:A lato:A lato: sistema arastrelliera.

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Parti dellíorologio e caoncetti di fisica coinvolti

2 7

La scoperta delle leggi che regolano il moto oscillatorio delpendolo Ë dovuta allo scienziato toscano Galileo Galilei (1564-1642).Si racconta che il giovane Galileo avesse rilevato l'isocronismo dellepiccole oscillazioni di un lampadario del Duomo di Pisaconfrontandole con il battito del suo polso. Correva l'anno 1583.Galileo affermÚ che le piccole oscillazioni si compiono nello stessotempo, ossia hanno la medesima durata indipendentemente dallaloro ampiezza (se l'arco non supera i 7-10∞). Fu l'olandese Huygensa dimostrare che le oscillazioni sono perfettamente isocrone soloquando il pendolo percorre non un arco di circonferenza bensÏ unarco di cicloide rovesciato, il che si ottiene con una sospensioneflessibile posta fra due ganasce cicloidali.

Pendolo semplice e pendolo compostoUn pendolo semplice Ë un piccolo peso vincolato ad un sostegno

per mezzo di un filo flessibile, non estensibile e di massa trascurabile.La posizione d'equilibrio del pendolo Ë quella nella quale il centro disospensione, il filo teso, e il centro del pesetto sono allineati lungo laverticale. Se Allontanando il pesetto dalla posizione di equilibriolasciandolo libero di muoversi, per effetto della gravit‡ esso inizia adoscillare attorno a questa posizione, chiamata centro di oscillazione,partendo da una velocit‡ iniziale pari a zero per raggiungerel'accelerazione massima nel punto di equilibrio; a questo puntol'energia accumulata spinge il pendolo oltre la posizione di equilibrioe quindi l'effetto della forza di gravit‡ si inverte Ë, agendo da freno farallentare la corsa del pendolo, il quale inverte direzione, nel puntodi ritorno e ricomincia il suo oscillamento. Il periodo del pendolo Ëil tempo che esso impiega a compiere una oscillazione completa,cioË a tornare nella posizione da cui Ë partito e nelle stesse condizionidi movimento.

La cicloide(da "La geometria analitica. Ilmetodo delle coordinate" di L.Berzolari. Manuali Hoepli SerieScientifica 388-389. UlricoHoepli Editore-Libraio DellaReal Casa Milano- 1911).

Se un cerchio rotolasenza strisciare sopra unaretta fissa, detta base- cosÏche in ogni istante l'arco dicirconferenza che si Ësviluppato sulla base sar‡ uguale al segmento rettilineo percorsodal centro - un qualunque punto P del piano, che siarigidamente connesso col cerchio, descrive una curva chechiamasi cicloide, e precisamente cicloide ordinaria se il puntoappartiene alla circonferenza, allungata (cycloides prolata,inflexa ) o accorciata (cycloides curvata, nodata), se essogiace invece all'interno o rispettivamente all'esterno del cerchio.

Il pendolo

Evoluzione del pendolo.In alto: pendolo corto a ìcoda divaccaî, in posizione anteriore, degliorologi da parete domestici.A destra in alto: pendolo da metrocon scappamento ad ancora.Nella pagina successiva: pendolo acompensazione.

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Questo pendolo perÚ Ë materialmente irrealizzabile in quantodovrebbe avere la massa concentrata in un unico punto e dovrebbeessere sospeso mediante un filo completamente rigido ed inestensibile.Il pendolo semplice Ë solamente una guida per conoscere e costruireil pendolo composto, ossia quello effettivamente realizzabile, che purmantenendo il suo isocronismo Ë soggetto ad altre forse quali l'attritodei materiali e quello dell'aria e quindi Ë destinato a fermare il suomovimento oscillatorio.

L'isocronismoL'oscillazione del pendolo semplice e complesso viene definita

isocronica in quanto benchÈ l'ampiezza di oscillazione del pendolovari il tempo che impiega a compiere un intero periodo non cambiama Ë direttamente proporzionale alla lunghezza dell'asta.

Da questo principio si ricava la formula per desumere il periododel tempo

Ovvero che Ë uguale a due volte la radice quadrata del rapportofra la lunghezza del pendolo e l'accelerazione di gravit‡.

Ad esempio prendendo in esame un pendolo lungo 1 metro siricava che

Da questa equazione derivano le quattro leggi del pendolo:1. Le piccole oscillazioni si compiono nello stesso tempo (sono

isocrone), indipendentemente dall'ampiezza.2. Il periodo non dipende dalla massa del pesetto.3. Il periodo Ë direttamente proporzionale alla radice quadrata

della lunghezza L del pendolo4. Il periodo Ë inversamente proporzionale alla radice quadrata

dell'accelerazione di gravit‡ g.Scrivendo diversamente la formula del periodo del pendolo, si

ottiene la lunghezza che dovrebbe teoricamente avere l'asta del pendoloper un dato periodo

ossia, posto che l'accelerazione di gravit‡ per piccole oscillazioniË pari a 981 cm/sec2, si ricava che un pendolo che batte il secondodovr‡ avere una lunghezza di 994 mm.

ecilpmesolodnepledazzehgnuleodoireP

inoizallicso.n

eiraroicilpmes

idnocesodoireP

ledazzehgnuL

)mmni(olodnep

azzehgnulidenoizairaV

)mm(h42ni'1rep

0043 2 499 53,1

0084 5,1 1,955 67,0

0006 2,1 8,753 84,0

0027 1 5,842 43,0

0009 8,0 951 22,0

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Il problema della dilatazioneMentre il pendolo semplice Ë un'entit‡ puramente teorica,

costituita da un peso puntiforme, un filo senza peso ed inestensibile,i pendoli reali - chiamati, come si Ë detto, composti - sono caratterizzatida un corpo o lente con un determinato peso, da un'asta rigida dicollegamento con il centro di sospensione e da elementi di sostegnoe sospensione.

Nella costruzione di un pendolo composto, dal momento che lalunghezza Ë maggiore e quindi oscilla pi˘ lentamente di uno corto, Ënecessario tener presente il problema della dilatazione che puÚ subirel'asta al variare della temperatura: il calore dilata i corpi, il freddo licontrae, pertanto diventa fondamentale la ricerca di un materiale cheabbia un coefficiente di dilatazione pi˘ piccolo possibile.

Fu lo svizzero C.E. Guillame (1861-1938) ad introdurre la legacosiddetta invar realizzando orologi praticamente insensibili avariazioni di temperatura comprese tra -50∞C e +100∞C. L'invar Ëun acciaio con un tenore di nickel del 36% circa e con piccolequantit‡ di altri elementi, aggiunti a scopo di migliorarne la lavorabilit‡oppure non eliminati completamente durante il ciclo produttivo.

Una soluzione comune in orologeria Ë di costruire l'asta delpendolo con due o pi˘ materiali con coefficienti di dilatazionedifferenti e il cui allungamento o contrazione si compensino. A secondadel tipo di orologio i materiali impiegati sono differenti: ad esempio,per le pendole astronomiche e i regolatori di precisione si utilizzanol'invar di prima categoria e l'ottone, mentre per gli orologi ordinari sipossono impiegare l'acciaio o il legno assieme all'ottone, al ferro oallo zinco.

allenitazzilituetnemenumocilairetamiedenoizatalididitneiciffeoC

ilodnepiedenoizurtsoc

01agnulravnIidatsa'nu,odargitnec∞1idarutarepmetallederatnemua'llA

ellenoiaiccaniatsa'nu,ortnocreP.imc2ie8,0ilgarfagnullaisirtemolihc

nianu,91idenottonianu,.mc11idebberehgnullaisinoizidnocessets

idenoilimnudaitnednopsirrocirtemolihc01odnessE.5,52idoinimulla

repenoilimrepitrapniotilosidesserpseonognevinoisnapseel,irtemitnec

arutarepmetalledenoizairavidodarg

emaR 7610000,0

ocniZ 1920000,0

oirucreM 4451000,0

IravnI 8000000,0

IIravnI 6100000,0

%03lehcinoiaiccA 8500000,0

enottO 7810000,0

obmoiP 7920000,0

)eteba(occesongeL 5300000,0

oiaiccA 5110000,0

orreF 0110000,0

Sopra:Sopra:Sopra:Sopra:Sopra: pendoli di compensazione.Da sinistra a destra: griglia di

diverse (fino a nove) aste di zinco edacciaio che si dilatano e

contraggono a ritmi differenti; astadi legno, che non subisce grandi

variazioni di caldo e freddo; vaso dimercurio: con líaumento della

temperatura líasta si allunga ma lacolonna di mercurio sale, viceversa

accade con la diminuzione dellatemperatura.

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3 0

Confronto sulla precisione degli orologi

.lorO arusim∞1 arusim∞2 arusim∞3 arusim∞4 arusim∞5

erorre

oidem

tni

erorre

p t e p t e p t e p t e p t e

40di 31.11 41.21 1 62.11 82.21 2 11.11 21.21 1 50.01 50.11 0 92.11 03.21 1 1 00,1

50di 31.11 41.21 1 72.11 03.21 3 11.11 01.21 1- 90.01 31.11 4 92.11 13.21 2 2 05,2

70di 00.01 50.11 5 85.01 20.11 4 54.11 74.21 2 03.9 53.01 5 53.11 63.21 1 3 00,2

80di 21.11 31.21 1 01.11 11.21 1 90.01 31.11 4 60.01 80.11 2 53.11 73.21 2 2 05,1

11di 31.11 41.21 1 51.11 81.21 3 15.31 55.41 4 92.11 13.21 2 03.11 13.21 1 2 05,1

51di 90.11 11.21 2 11.11 21.21 1 31.11 51.21 2 70.01 01.11 3 92.11 92.21 0 2 05,1

L'esperienza consiste nellamisura, mediante un cronometro,della precisione degli orologifunzionanti presenti nel museo.

Sono state raccolte 5 misureper ogni orologio, in ciascuna dellequali Ë stato registrato il ritardo ol'anticipo su un'ora rispetto alcronometro. Delle 5 misurazionieffettuate si Ë calcolato l'erroremedio e l'intervallo di errore.

La misura di una grandezzacome il tempo si basa sul confrontotra una grandezza campione, presacome unit‡ di misura, e quella inesame. La misura campione inquesto caso Ë il secondo, definitocome la 86400esima parte delgiorno solare medio.

Errori di misuraL'operazione di misura Ë un

fatto sperimentale e in quanto talecontiene delle approssimazionidovute:- allo strumento da misurare(orologio in questione);- allo strumento di misurazione(cronometro digitale);- allo sperimentatore (colui cheeffettua l'esperimento);

- al metodo di misura.

Tipi di erroreGli errori di misura sono di

due tipi: sistematici e casuali.Un errore casuale Ë risultato

dell'azione contemporanea dinumerosi fattori, ciascuno dipiccola entit‡, che si sommano e sisottraggono differentemente ognivolta che eseguiamo una misura.

Gli errori casuali possonoessere ridotti in modo statisticoaumentando il numero dellemisurazioni e rendendo perciÚ lamisura pi˘ precisa. Per cercarequindi di ridurre al minimol'errore casuale, si debbono quindieffettuare pi˘ misurazioni econsiderare il valore medio,eventualmente stimandol'intervallo d' incertezza (= met‡differenza tra valore massimo evalore minimo).

Un errore sistematico invece Ëdovuto all'azione di una sola causache agisce costantemente in unverso. Ad esempio, l'errorecosiddetto di parallasse Ë causatodalla lettura di una scala

guardando in direzione nonperpendicolare.

Nel caso di un orologiomeccanico Ë interessante valutareil suo errore sistematico, ovvero unerrore che si verifica sempre nellostesso senso (ritardo o anticipo)ed Ë caratteristico di quel orologio.

Sar‡ necessario confrontareun orologio "sufficientemente"preciso ed attendibile con l'orologioin esame durante un periodoprestabilito e valutare lo scarto trai due valori.

Esempio:L'orologio anticipa di 30 secondisu un'oraL'errore sistematico Ë:Es = -30 sec.E quindi la misura sar‡:t = 3600-30

Errori relativi e percentualiPer avere una stima della

precisione della misura si ricorreal concetto di errore relativo,rapportando l'errore sistematico alvalore della misura:

Er = -30/3600 = 0,008

3 0

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Origini e storia dellíorologeria pesarina

sezione orologi da parete e da torre

catalogo del museodellíOrologeria Pesarina

3 1

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Líinterno del Museo.

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Primo ad utilizzare unmotore a peso e deimeccanismi regolatori

e distributori, pare che la suaintroduzione sia da far risalireal XIII-XIV sec. in sostituzionedegli svegliatori ad acqua in usonei monasteri, luoghi dove lavita comunitaria aveva portatoalla necessit‡ di scandire inmaniera regolare il tempo.

I primi erano congegnicaratterizzati da un erroregiornaliero molto grande(dovevano essere regolati ognigiorno a mezzodÏ con lameridiana) e che suonavanosoltanto in certe ore. Solo nel500 venne introdotto ilquadrante delle ore conuníunica lancetta.

Inizialmente era líindice adessere fisso, il quadrante ruotavadi fronte ad una lancettaindicante líora da leggere, inquanto era accoppiato con líassedella ruota principale; solo inseguito fu reso fisso il quadrantee, ancora successivamente, fuintrodotto anche líindice per iminuti.

Lo scappamento dellosvegliarino Ë quello cosiddettoa foliot (o Antico Scappamento,EnciclopÈdie di Diderot eDíAlamebert). Pare sia statoinventato verso il 1275, daignoto. Consisteva in un volano,o bilanciere, fatto da due braccicon due pesi che potevanoessere spostati per regolare il

Svegliarini monastici

battito. Questo volano, girandoora in un verso ora in un altro,permetteva al suo perno (verga),provvisto di due camme, dibloccare ad intervalli regolariuna ruota a dente di sega, ultimomobile del treno del tempo.Ovviamente, dopo líavviamentomanuale del sistema, si innescaun feed-back (come, anche sein modi diversi, succede in tuttigli scappamenti): mentre ilvolano blocca periodicamente laruota a dente di sega al fine difar camminare il treno di paripasso allo scorrereconvenzionale del tempo, i dentidella ruota trasmettono alvolano la forza per continuare amuoversi, superando gli attriti.

Il quadrante indicava tuttele ventiquattro ore; incorrispondenza di ogni ora, sullacirconferenza esterna vi Ë unforo dove si inserisce il ferrettodella sveglia. La suoneria vieneazionata quando il ferro, inserito

nel foro dellíora prescelta,raggiunge líindice delle oreazionando la levetta che liberaun rullo con peso e facendo cosÏgirare una manovella che mettein movimento la campana.

3 3

Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

Origini e analisidescrittiva

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

3 4

n.d.

n.d.

34 22 17

ferro battuto , ottone

a verga

a peso

manuale

sveglia

24h, numeri romani

Alvio Machin

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1993 1995

ottimo

svegliarino monastico

3

Riproduzione su disegni originali

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

3 5

svegliarino monastico

-2

2,5

26 15 12

ferro battuto , ottone

a verga

a peso

manuale

sveglia

12h, ore e minuti

Alvio Machin

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1700 1995

discreto

5

Sveglia mancante

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

3 6

-3

2

23 13 12

ferro battuto , ottone

a verga

a peso

manuale

sveglia

12h, ore e minuti

Daniele Crosilla

Daniele Crosilla

Patossera (Ovaro)

Museo Orologeria

1997 1997

ottimo

7

svegliarino monastico

Riproduzione

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Origini e analisi descrittiva

Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

3 7

S econdo gli storicidellíorologeria, essaebbe il massimo

sviluppo iniziale (sec. XVI) inGermania: erano in quel tempofamosi piccoli orologi da tascadetti uova di Norimberga, e sisa che il re di Francia Carlo VchiamÚ un germanico, Enricode Vich, a costruire líorologiodel Palazzo di Giustizia dellaCitË.

Nei villaggi della ForestaNera si diffusero piccolilaboratori di tipo familiare dovesi iniziarono a costruire ancheorologi da parete che, adifferenza di quelli bavaresi edaustriaci erano molto pi˘semplici e pi˘ adatti alle esigenzedel mondo contadino.

Attualmente, la cosiddettaUhrenstrasse, Strada degli

Orologi, collega in uninteressante percorso turisticouna dozzina di villaggi atradizione orologiaia, ciascunodei quali Ë caratterizzato da unsuo proprio modello diorologio.

La gabbia di questi orologiera generalmente composta inlegno e anche gli ingranaggiquando non avevano il bordodei denti in ferro venivanocostruiti completamente inquesto materiale. Soltanto iperni, per motivi di attritovenivano fabbricati in metallo.

Veniva utilizzato per lo pi˘lo scappamento a verga conbilanciere a pesi o con pendoloa coda di vacca (corto e postoanteriormente); raramente siimpiegava lo scappamento adancora. Il meccanismo di carica

era quello a peso con tamburo amordente.

Il quadrante era in legnodipinto e verniciato, suddivisoin 12 ore, le quali eranoraffigurate con numeri romani,e a volte riportava anche iminuti, in cifre arabe.

Orologi della Foresta Nera

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

3 8

n. d.

n. d.

14 11 13

cassa in legno, ruote inottone

a verga

a peso

manuale

ignoto

Com. Prato Carnico

Foresta Nera

Museo Orologeria

1700 1995

pessimo

9

orologio domestico

Non funzionante; manca il quadrante. In pessimo stato di ossidazione, il metallo Ë ossidato, il legno indecomposizione.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

3 9

n. d.

n. d.

33 20 20

legno , ottone, ferro

ad ancora a riposo

a peso

manuale

sveglia

12h, ore e minuti

ignoto

Alvio Machin

Foresta Nera

Museo Orologeria

1700 1997

buono

1 6

orologio domestico

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

4 0

n. d.

n. d.

43 24 25

struttura in legno e ferro

ad ancora

a peso

manuale

chiocciola, sveglia

12h, ore e minuti

ignoto

Com. Prato Carnico

Foresta Nera

Museo Orologeria

1750 1998

discreto

1 0

orologio domestico

Pesi mancanti.Complicazioni: giorni del mese, giorni della settimana, e fasi lunari (in modo grafico e numerico).

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Origini e analisi descrittiva

Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

4 1

S ulle origini dellap r o d u z i o n eorologiaia di Pesariis

si Ë gi‡ diffusamente parlato nellasezione dedicata alla storialocale. E' sufficiente ricordare inquesta sede il collegamentoesistente con le bottegheartigiane della Foresta Nera,dove probabilmente i migrantistagionali appresero le tecnichedi fabbricazione. Infatti, lesomiglianze costruttive tra imodelli sono rilevanti edentrambi si distinguono da altreproduzioni, ad esempio quellafrancese.

L'orologio domesticopesarino, detto anche a lanternaper la sua forma caratteristica, Ëcostruito in ferro,successivamente con ingranaggiin ottone.

La struttura portante Ëcostituita da tre piastre verticali,che separano i rotismi del tempoe del battere, inserite in duepiastre orizzontali e quattrocolonnine quadre.Posteriormente, una staffa disostegno e due speroni che,infissi nel muro, garantisconostabilit‡ durante le operazioni diricarica.

Il quadrante, pure in ferro,oltre ad essere decorato atempera con motivi floreali oastronomici, Ë spesso arricchitoda un fregio per nascondere lacampana (generalmente, di

bronzo, o bronzo e stagno); intaluni casi puÚ esseresormontato da un automarappresentate uno gnomooppure un moro. Ai lati, dueporticine per ispezionare gliingranaggi.

La forza motrice viene datadai due pesi che, collegati allafune (nota: la canapa di cui eranocostituite le corde venivacoltivata e lavorata direttamentea Pesariis), trascinano i trenidegli ingranaggi. Il sistema dicarica Ë costituito da puleggestringicorda a facce mordenti.

Il pendolo, postoanteriormente davanti alquadrante, Ë corto, del tipocosiddetto "a coda di vacca" conun pesetto a forma di pera; soloin seguito viene sostituito dalpendolo posteriore. Loscappamento Ë quasi sempre averga con ruota corona inorizzontale per consentire il

movimento del pendolo, inalcuni modelli invece puÚ esseread ancora di Graham.

Il treno del battere Ë regolatoda una particolare ruota achiocciola, la coclea.

Una delle particolarit‡ diquesto orologio Ë di avere la"ribotta", cioÈ ribattere l'ora circadopo 2-3 minuti su di unacampana in bronzo, inoltre, Ëprovvisto di una piccolacordicella, sul lato sinistro, checonsente di ripetere il batteredell'ora pi˘ vicina, in modo danon doversi alzare durante lanotte.

Orologi domestici pesarini

Nella foto:Nella foto:Nella foto:Nella foto:Nella foto:Modello esploso di

orologio pesarino del XVIII sec.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

4 2

-2

1,5

45 28 20

ferro, ottone, campana inbronzo

a verga

a peso

manuale, a cric

chiocciola, sveglia

12h, ore e minuti

Daniele Crosilla

Daniele Crosilla

Patossera (Ovaro)

Museo Orologeria

2000 2000

ottimo

8

domestico pesarino

Riproduzione su disegno originale.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

4 3

n. d.

n. d.

17 8 8

ferro battuto , ottone

a verga

a peso

manuale

sveglia

assente

ignoto

Alvio Machin

Pesariis

Museo Orologeria

1700 1995

pessimo

6

domestico pesarino

Quadrante, pendolo e parte dei ruotismi mancanti.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

4 4

-1

1

27 19 13

ferro , ottone, campana inbronzo

a verga

a peso

manuale

sveglia

12h, ore e minuti

Alvio Machin

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1997 1997

ottimo

4

domestico pesarino

Riproduzione su disegno originale.

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Origini e analisi descrittiva

Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

4 5

Come per gli orologidomestici non si sadi preciso la data di

prima fabbricazione ma sisuppone che siano statiintrodotti nel 1700 e nei secolisuccessivi si sono evolutiraggiungendo una precisionesempre maggiore.

Nel periodo de XVIII secololo scappamento usato era quelloa verga o in alternativa quello acaviglie o ad ancora a rinculo,che assieme a materiali pocoadatti come ferro e legno eranopoco precisi e si consumavanopresto, necessitando cosÏ difrequenti sostituzioni e messe apunto oltre che di unaregolazione quotidiana. Infatti leruote erano ottenute da lame diferro, piegate a caldo delle qualila dentatura veniva tracciata amano con alte probabilit‡ dierrore. I pesi per far funzionarel'orologio variavano in funzione

della grandezza degli ingranaggie della campana.

Il meccanismo Ë racchiusoin una struttura ìa gabbiadíuccelloî, inizialmenteassemblata con dei cavicchimetallici, poi con viti a dado.

Il quadrante, suddiviso in12 ore, nel 1700 si trovava quasisempre solamente all'esterno,sulla torre, e quindi la mancanzadi un piccolo quadrante sulmeccanismo rappresentava unulteriore problema per laregolazione dell'ora.

Orologi da torre del XVIII secolo

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

4 6

n..d.

n .d.

75 60 80

ferro, tamburo in legno,boccole in ottone

a caviglia

a peso

manuale

peso supplementare

chiocciola

sulla torre

Fabbrica Solari

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1700 1995

discreto

1 4

orologio da torre

Quadrante di regolazione asente.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

4 7

n. d.

n.d.

50 40 40

ferro battuto

a verga

a peso

manuale

chiocciola

12h, ore e minuti

Fabbrica Solari

Com. Prato Carnico

Patossera (Ovaro)

Museo Orologeria

1700 2003

discreto

2 2

orologio da torre

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

4 8

n. d.

n.d.

90 65 75

ferro battuto

ad ancora

a peso

manuale

ruota spartiora

sulla torre

Fabbrica Solari

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1700 1995

discreto

1 3

orologio da torre

Quadrante di regolazione assente.

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Origini e analisi descrittiva

Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

4 9

N el 1800, secolocaratterizzato dallaR i v o l u z i o n e

Industriale, l'orologio subisceuna notevole evoluzione, apartire dal telaio che vieneassemblato con elementi in ghisafusi in fonderie industriali constampi in legno forniti dalcostruttore. Altra fondamentaleinnovazione Ë il passaggio dalferro all'ottone nella costruzionedegli ingranaggi: l'ottone infattiessendo pi˘ duttile puÚ venirefuso in stampi anzichÈ forgiatoe limato a mano; inoltre, Ëmateriale con minore attrito.Tutto ciÚ garantisce unamaggiore precisione

Lo scappamento, dai primimodelli ad ancora a rinculo o acaviglia, alla fine del secoloviene sostituito da quello adancora di Graham - checonsente di minimizzare l'erroredi misurazione - mentre, per

quanto riguarda la suoneria sipassa dal sistema a chiocciolaalla ruota spartiore con taccheche perÚ ha lo svantaggio di .Per rimediare al fatto chedurante la ricarica manuale l'orologio si arresti si Ë aggiuntoun peso supplementare percompensare al mancanza dienergia durante l'operazione,aumentando cosÏ la precisionee l'affidabilit‡ dell'orologio.

Il quadrante oltre che sullatorre viene posto ancheall'interno, sulla gabbia perfacilitare la regolazione da partedell'addetto.

Orologi da torre del XIX secolo

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

5 0

n. d.

n. d.

65 74 50

ghisa, ferro, boccole inottone

ad ancora a rinculo

a peso

manuale, a cric

peso supplementare

ruota spartiore

sulla torre, 12hi

G. e L. Solari

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1850 1999

ottimo

2

orologio da torre

Quadrante di regolazione assente.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

5 1

n. d.

n. d.

60 75 51

ferro battuto , ottone

ad ancora a rinculo

a peso

manuale

peso supplementare

ruota spartiore

12h, ore e minuti

Fratelli Solari

Frazione di Pieria

Pesariis

Museo Orologeria

1860 1998

ottimo

1 8

orologio da torre

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

5 2

n. d.

n. d.

65 73 51

ghisa, ferro, ottone

ad ancora a rinculo

a peso

manuale

peso supplementare

ruota spartiore

sulla torre e interno,

Fratelli Solari

Comune Tolmezzo

Pesariis

Museo Orologeria

1890 1995

buono

1 5

orologio da torre

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Origini e analisi descrittiva

Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

5 3

scattare un interruttore cheinnescava il motore il quale,dopo aver riavvoltocompletamente il peso sempregrazie a quest'ultimo si arrestava,splendido esempio di sistema adautoregolazione. La meccanicadei rotismi invece non subÏnotevoli variazioni, soltanto nelmeccanismo di compensazione( che entra in funzione durantela ricarica per impedire chel'orologio si fermi, vedi orologioda torre del 1700) al posto diun peso supplementare vieneinserito nel tamburo undifferenziale. Neanche perquanto riguarda il quadrante levariazioni sono percepibili.

Orologi da torre del XX secolo

I l secolo XX vede unu l t e r i o r eperfezionamento nella

costruzione degli orologi datorre. La fabbrica Solari nel1906 pubblica il primo catalogodei suoi modelli riportandol'attestazione dei sindaci e deiparroci di gran parte dei paesidel Veneto, del Friuli, dell'Istriae della Dalmazia. A parte leinterruzioni dovute ai conflittimondiali, la fabbrica si espandee diviene nota in Italia eall'estero. A partire dagli anniventi perÚ il ruolo giocato dagliorologi da torre diviene sempreminore, in quanto la Solari sidedica soprattutto alla ricerca diprodotti innovativi,rappresentati all'epoca daorologi di controllo eteleindicatori.

Il 1900 portÚ nell'industriaorologiera una grande novit‡,l'elettricit‡, che permisel'installazione di un motore il cuimovimento era avviato ointerrotto dal peso stesso. Questoinfatti, una volta raggiunto illimite di svolgimento faceva

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

5 4

n. d.

n. d.

75 80 55

ghisa , ottone, pendolo inferro, tamburo di legno

ad ancora a rinculo

a peso

manuale a cric

peso supplementare

ruota spartiore

12h, ore e minuti

G. e L. . Solari

Comune Clauzetto

Pesariis

Museo Orologeria

1900 1995

buono

1

orologio da torre

Ruota di scappamento da sistemare, quadrante di regolazione assente.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

5 5

n. d.

n. d.

75 80 55

ferro, ottone, ghisatamburo in legno

ad ancora a rinculo

a peso

manuale

peso supplementare

sistema a rastrelliera

12h, ore e minuti

Fratelli Solari

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1927 1995

ottimo

1 2

orologio da torre

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

5 6

n. d.

n. d.

50 110 50

ferro, ottone

ad ancora a rinculo

a peso

motorino perricarica automatica

peso supplementare

sistema a rastrelliera

12h, ore e minuti

Fratelli Solari

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1950 1998

buono

1 7

orologio da torre

Doppio treno del battere.Motorino elettrico riavvolgicavo.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

5 7

-2

1,5

49 65 33

ghisa, ferro, ottone

ad ancoradi Graham

a peso

motorino perricarica automatica

differenziale

sistema a rastrelliera

12h, ore e minuti

Fratelli Solari

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1950 1995

ottimo

1 1

orologio da torre

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

5 8

n. d.

n. d.

50 100 40

ferro battuto , ottone

ad ancora a rinculo

a peso

manuale

differenziale

ruota spartiore

12h, ore e minuti

Fratelli Solari

Com. Prato Carnico

Pesariis

Museo Orologeria

1900 2005

buono

1 9

orologio da torre

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Origini e analisi descrittiva

Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

5 9

Gli strumenti

L a splendidad e s c r i z i o n econtenuta nel

volume dedicato all'Orologeriadell'EncyclopÈdie di Diderot eD'Alembert - della quale qui sisono voluti riportare alcuniframmenti - illustra il metododi lavorazione dei pezzi checompongono gli orologimeccanici. Al tempo in cuil'orologiaio svizzero FerdinandBerthoud (1765) ne descrive glistadi di costruzione, essicostituiscono strumenti di"tecnologia avanzata", necessariin tutte quelle scienze che, nelSecolo dei Lumi, stannotrovando rapidissimo sviluppo.Oggetto principaledell'Orologeria Ë difatti il"dividere e suddividere il tempoin piccolissime parti uguali fraloro e misurarle", cosa la cuiutilit‡ "si manifesta in tutte lescienze o arti che hanno peroggetto il movimento", comel'astronomia, le scienzenautiche, la meccanica.

L'orologiaio deveinnanzitutto essere un fabbro

esperto e di mano sensibilepoichÈ tutti i pezzi devono essererealizzati a mano e a regola d'artein modo da rendere minimal'imprecisione del meccanismo:incudine, martello, lima e torniomanuale sono quindi i primistrumenti utilizzati dagliorologiai.

Soltanto nel XIX secolovengono introdotte macchineche possono facilitarne il lavoroe migliorare la qualit‡ dei pezziprodotti: le frese e i torni mossidall'energia cinetica dell'acqua,le dentatrici per gli ingranaggi.Nel Museo pesarino, accantoagli orologi, sono conservatianche alcuni di questeattrezzature che consentirono ilprogresso verso la realizzazionedi meccanismi sempre pi˘sofisticati.

Il primo Ë una dentatrice diprovenienza francese del XIXsecolo. Il suo funzionamento Ësemplice eppure rivoluziona lalavorazione delle ruote checominciano in questo periodoad essere di ottone fuso instampi. Data perÚ la complessit‡

delle ruote e la precisionenecessaria per ottenere il minorattrito possibile, l'orologiaio nonpuÚ nÈ fondere i denti assiemealle ruote nÈ tanto menofabbricarle a mano. Dal 1700 inpoi viene quindi introdotto unnuovo strumento, la dentatrice.Questo utensile, particolarmentesofisticato per quei tempi e chepuÚ essere definito come unprecursore delle odiernemacchine a controllo numerico,Ë costituito da una ruota foratain cui ogni cerchio di foridefinisce la distanza, lalarghezza e il numero dei dentiche poi tramite una fresa va aincidere nella ruota d'ottone.Con l'avvento dell'elettricit‡, ladentatrice, inizialmente azionataa mano, puÚ venire dotata, diun piccolo motore pervelocizzare il processoproduttivo, come Ë stato fattocon quella presente nel museo.

Acquisizione pi˘ recente Ëun trapano azionato a mano,risalente anch'esso al 1700,utilizzato per forare il metalloarrotondare i denti delle ruote.

"Le mani, gli utensili, gli strumenti, le macchine, sono tutti mezzi diversi che gli Orologiaiutilizzano nelle loro opere. Le mani cominciano, gli utensili aiutano, gli strumenti perfezionanoe le macchine riducono i tempi.

L'Orologeria fa uso di tutti i metalli. La prima operazione consiste nel forgiarli, affinchÈinduriscano: quello che gli Orologiai intendono per incrudire.[Ö] per eseguire bene questaoperazione, bisogna che la forza dei colpi sia tanto pi˘ potente quanto la materia Ë pi˘ mollee soggetta ad estendersi, e bisogna dare i colpi di martello sul pezzo, dal centro verso lacirconferenza, diminuendo gradualmente la forza di questi ultimi. [Ö] Quando si fa forgiareo incrudire ogni sorta di materiale, bisogna prendere un pezzo lavorato al martello perlimarlo e dargli la forma di cui si ha bisogno [Ö] Per maneggiare in modo corretto la limae avere una buona mano (in corsivo nel testo) si intende avere il tatto e la grazia di produrretali movimenti con agilit‡, sulle grandi come sulle piccole superfici.

All'uso della lima segue quello del tornio. [Ö] Il garbo della mano che richiede unatornitura corretta consiste nel saper maneggiare con destrezza lo scalpello, formandol'angolo indicato, nel premere nella giusta misura, quando si comincia a tagliare; l'esperienza,comunque, conta pi˘ di quanto sar‡ detto in queste righe.

Infine, una volta che si Ë appreso a forgiare, limare e tornire ogni sorta di materia, sipuÚ iniziare a lavorare un pezzo di orologeria."

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Nel 1793 Jacquard,tessitore francese, idea unamacchina per la tessitura checonsente la selezioneautomatica dei fili mediante unprogramma iscritto su cartoniperforati che corrispondono almodello da riprodurre: lapresenza o la mancanza di foriin ciascuna scheda determinail sollevamento ol'abbassamento di ciascun filo.Il "meccanismo Jacquard",primo esempio di inserimentoautomatico di istruzioni nellaproduzione industriale,costituisce fra l'altro una pietramiliare nell'evoluzione delcomputer perchÈ tale sistemaverr‡ ripreso pi˘ avanti comelinguaggio di comunicazione trautente ed elaboratore.

Orologi calcolatori, schedeperforate e rivoluzioneindustriale

.I secoli XVII e XVIII

rappresentano un periodo digrande interesse verso lescienze della natura, in specialmodo verso la fisica, lamatematica e l'astronomia. CiÚamplifica, in modo nonprevedibile fino a qualchedecennio prima, la necessit‡ distrumenti di calcolo checonsentano di alleviare illavoro meccanico e ripetitivodella loro esecuzione. Unprofessore dell'Universit‡ diT˘bingen, Wilhelm Schickard,realizza il cosiddetto "orologioda calcolo", purtroppodistrutto in un incendio; aquesto primo tentativo seguonoquelli pi˘ fortunati di Pascal eLeibniz. Come nella meccanicadegli orologi dell'epoca, le ruotedentate sono il segreto delfunzionamento di questicongegni che, collegati ad unindice simile a contachilometri,sono in grado di eseguireoperazioni aritmetiche. Agli

inizi dell'800 risalgono anche iprimi carillon o scatolemusicali in cui un rullo con aghiche possono attivarel'esecuzione di una nota.

Tutte queste invenzioni, distampo piuttosto teorico,incrementano perÚ anche laricerca di soluzioni ai problemipratici che pongono gliartigiani, portando pian pianoad invenzioni meccaniche cheforniranno le basi per quellache sar‡ poi chiamata"Rivoluzione Industriale".

A destra, in alto: macchinadentatrice dellíOttocento.Sopra:Sopra:Sopra:Sopra:Sopra: disegno diSchickard per il suoorologio calcolatore(1624).

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

idogoulenoizudorp

enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

id

tipologia

6 1

n. d.

n. d.

100 50 80

ferro battuto

= =

= =

= =

= =

= =

= =

ignoto

Com.Prato Carnico

Cludinico (Ovaro)

Museo Orologeria

1700 1995

discreto

2 0

strument:i: trapano

Dono dellíoste Luigi di Cludinico.

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Catalogo del Museo dellíOrologeria Pesarina

id

tipologia

)mc(inoisnemid

.hgnul .hgral .forp

)nim(enoisicerp

erorre

ollavretnierorre'd

ivittircseditnemele

erotturtsoc

oirateirporp

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enoizazzilacolelautta

idatadenoizaerc

idatadossergni

idotatsenoizavresnoc

ehcincetehcitsirettarac

ilairetam

otnemappacs

aciracidopit

idomsinaccemacirac

otneminetnamaciracid

airenousidopit

enoizarugifnocetnardauqled

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n. d.

n. d.

100 90 115

ferro battuto

= =

= =

= =

= =

= =

= =

ignoto

Com. Prato Carnico

Francia

Museo Orologeria

1800 1995

buono

2 1

strumenti: dentatrice

Provenienza francese, utilizzata nella fabbrica Solari dal 1800 fino alla met‡ del secolo scorso.

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Origini e storia dellíorologeria pesarina

il concetto di temponel pensiero filosofico

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Il concetto di tempo nel pensiero filosofico

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Sopra: il mito di Crono nellarappresentazione grottesca di Goya.Nella pagina accanto:le due contrapposte concezioni del temponella storia dellíuomo

L e arti e le scienze,dalla musica allaneurobiologia, dalla

psicopedagogia alla filosofia,utilizzano tutte il concetto ditempo. Grandi scrittori hannoimmaginato viaggi nel tempo edil termine tempo entra nelle frasidi tutti i giorni: non ho tempo,quanto tempo Ë passato, iltempo vola, chi ha tempo nonaspetti tempo, una corsa controil tempo e cosÏ via. Ma cosas'intende con questo termine?In ogni caso sempre la medesimacosa, qualunque essa sia?

La discussione filosofica sulproblema del tempo Ë da sempredominata da una dicotomia atutt'oggi irrisolta: da un latoinfatti, esisterebbe il tempo dellascienza, una cosa realmenteesistente, suddivisibile in istantitutti uguali, lineare, reversibile;dall'altro, invece il tempodell'esperienza, ossia un fattosoggettivo, mutevole secondomolteplici dimensioni come, adesempio, intensit‡ e durata,purtroppo irreversibile (quantevolte vorremmo poter ritornare

indietro nel tempo permodificare certe nostre scelte!).

Naturalmente, trattando diorologi ossia di stumenti dimisura del tempo, si deveconsiderare il tempo come unaquantit‡ misurabile, ma tenendoben presente che la cosa non Ëpoi cosÏ ovvia.

Questa sezione vuole quindiessere una panoramica, dinecessit‡ veloce, di quelle che,nel corso dei secoli, sono statele posizioni dei principalifilosofi.

L'et‡ anticaBisogna innanzitutto

premettere che la concezione deltempo non Ë sempre stata quellalineare, legata al pensieroebraico e cristiano, nella qualeesso ha un inizio - che coincidecon il momento della creazionedel mondo - ed una fine - ilgiorno del Giudizio Universale.Secondo la tradizione grecaprima e romana poi, infatti, iltempo Ë al contrariorappresentabile con l'immaginedi una ruota o di un cerchio. Il

ìIl tempo Ë la sostanza di cui sonofatto. Eí un fiume che mi trascina,ma io sono il fiume; Ë la tigre che

mi sbrana, ma io sono la tigre; Ë ilfuoco che mi consuma, ma io sono

il fuoco.î

Jorge Luis Borges

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Il concetto di tempo nel pensiero filosofico

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"la dike non gli ha concesso nÈdi nascere nÈ di perire".

Il primo scritto in cuiappare il dilemma del tempo Ëil "Timeo" di Platone in cui ilfilosofo definisce il tempo come"immagine mobile dell'eternit‡"che "procede secondo ilnumero" ed Ë gerarchicamenteinferiore all'eternit‡ stessa.Nell'insegnamento platonico iltempo infatti Ë la misura delmovimento ma solo del mondomateriale in cui hanno senso iconcetti di passato, presente efuturo rispetto all'eternit‡ eall'immutabilit‡ dell'Iperuranio,il mondo ultraterreno dove,secondo Platone, risiedevano leidee.

Immagine del tempo perPlatone Ë il cielo che con i suoiastri fornisce la misuradell'avvenire temporale che Ëcomposto dall' "era" il "sar‡" e l'"Ë".

Successivamente Aristoteledefinisce il tempo come"numero (cioË misura) delmovimento rispetto il prima e ilpoi". Egli da una parte assegnaun movimento circolare e quindiperfetto ai cieli e accetta comepunto di riferimento oggettivoper la misura del tempo ilprincipio dell'ordine cosmicopitagorico; dall'altradistinguendo il mondo, eternopoichÈ abbraccia l'intera misuradel tempo, dal primo motoreimmobile che Ë fuori dal tempo,riprende lo schema gerarchicodi Platone.

Sant'Agostino (nelle"Confessioni" e nel "De CivitateRerum") esprime la connessionetra tempo e pensiero e la suainteriorizzazione e riduzione a"distensio animi": estensionedell'anima. Secondo il pensierodi Agostino il passato ed il futuro,che sono parte integrante dellaconcezione comune del tempo,non esistono se non in quantopresente che Ë fluire, passaggioe, pertanto, non misurabile.Come si Ë detto, con il pensierocristiano la concezione deltempo muta, abbandonando laciclicit‡ pagana per assumereuna direzione lineare

progressiva. Il tempo Ë lacondizione della storiamondana che dalla caduta diAdamo procede verso laredenzione e il ritorno a Dio perapprodare all'eternit‡ spirituale.Il pensiero cristiano quindiprecisÚ meglio l'origine e la finee il compimento del tempo.

La nuova scienza e il periodomoderno

Se nel corso del Medioevoil tempo Ë considerato come unaccidente delle cose che vienepercepito grazie all'intuizione,attorno al XVII secolo la visione

tempo ciclico pagano Ë dettoanche cosmico in quanto Ë ilmoto degli astri a regolarne ilcorso.

Eraclito Ë passato alla storiacome il filosofo del divenire,sostenendo una teoria delmondo come flusso perenne nelquale, come in un fiume le cuiacque non sono mai le stesse,tutto scorre ed Ë dinamico,quindi ogni cosa, anche ciÚ chesembra statico Ë soggetto acambiamenti. Il principio primoË il fuoco, un fuoco eternamentevivente "che secondo misura siaccende, e secondo misura sispegne". Secondo il filosofoquesto processo eterno avvieneattraverso due cicli cosmici, unopiccolo e uno grande: un cicloall'in gi˘, di degradazione e unciclo all'ins˘, un cammino aritroso, di risalita dalle formedella materia alla formaoriginaria.

"Negli stessi fiumiscendiamo e non scendiamo ,siamo e non siamo": l'uomo,come il fiume, mantiene lapropria identit‡, ma nello stessotempo Ë sempre diverso comemuta l'acqua nel suo scorrere.Questa frase influenzer‡pesantemente il pensierosuccessivo e soprattutto perquello di Cratilo, discepolo diEraclito, che estremizzer‡ laposizione del suo maestroarrivando a sostenerel'impossibilit‡ di dare un nomealle cose in quanto cambianocontinuamente e quindi sonosempre diverse da stesse (vabene, ma questo riguarda ilproblema dell'essere non deltempo!)

Con Parmenide il tempoinizia ad assumere un sensoproblematico che locaratterizzer‡ come questionefilosofica poichÈ il filosofo locontrappone all'immutabilit‡ eall'eternit‡ dell'essere,schierandosi espressamentecontro le ideologie di Eraclito.Egli infatti negando ilmovimento, nega anche il temposostenendo che l'essere Ë"sempre, ora , tutto insieme" e

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Il concetto di tempo nel pensiero filosofico

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del mondo subisce un'enormetrasformazione grazie allacosiddetta rivoluzionecopernicana che, secondo ilfilosofo della scienza T. S. Kuhn,porta ad un vero e propriocambio di paradigma, ovveroalla sostituzione radicale delquadro concettuale entro cuiinterpretare la realt‡.

Il sogno di Galileo eraquello di scoprire le leggi cheregolano ciascun fenomeno chesi verifica nella realt‡ quotidiana.Con la nascita del metodoscientifico si ha l'avvento dellaconcezione riduzionista delmondo: esso viene consideratocome una grande macchina chepuÚ venire scomposta inmeccanismi pi˘ semplici di cuiindagare i rapporti causa-effetto.Il tempo diventa quindi unagrandezza fisica, una variabileintrodotta all'interno di unaformula matematica, unavariabile oggettiva ed essenzialenella sperimentazione.

Cartesio afferma che lamisura od ordine del tempo, Ëun nostro modo di pensare ladurata: per misurare la duratadelle cose, noi la confrontiamocon la durata dei moti regolaridegli anni e dei giorni.

Locke sostiene che , gliuomini sono stati indotti a"confondere tempo emovimento, o almeno a ritenereche la loro connessione fossenecessaria", dal fatto che nelcorso della loro storia hannofatto uso, per la misura deltempo, dei movimenti del sole edegli astri, cioË di certi fenomeniosservabili che presentano unordine costante e ripetibile.

Fu Isaac Newton a stabilirenei suoi "PrincipiaMathematica" la verit‡,l'assolutezza e la regolarit‡misurabile del tempo. Per i fisici,cosÏ come possiamo misurare lospazio tramite il confronto conun metro campione, altrettantopossiamo misurare il tempoutilizzando un orologio.

Newton contrappone altempo "relativo", o apparente,la nozione di un tempo"assoluto": il tempo, identico in

ogni punto dello spazio, non haalcuna relazione con elementiesterni e scorre uniformemente,in modo indipendentedall'osservatore.

Pi˘ tardi, nel 1700, Kantarriva a postulare che lo spazioe il tempo siano categorie dellamente definite a priori e nonderivate dall'esperienza. Lanostra percezione sui fenomeninaturali sarebbe quindi soggettaallo spazio ed al tempo in quantomodalit‡ di funzionamento delcervello umano. Per glievoluzionisti, sarebbe perciÚuna modalit‡ che gli esseriumani hanno sviluppato peradattarsi all'ambiente.

La crisi del positivismo e lateoria della relativit‡

La visione riduzionista-meccanicista che pare costituirela soluzione definitiva delproblema della realt‡ e quindianche del tempo va in crisi gi‡un secolo dopo con lo sviluppodelle scienze biologiche: infatti,la spiegazione in terminipuramente meccanicistici nonpuÚ essere sufficiente perl'indagine sul funzionamentodegli esseri viventi e delle lorointerazioni con l'ambiente.

Ma Ë all'interno della fisicastessa che il concetto di spazio etempo assoluti adottato dagliscienziati di stampo positivistadel 1600-1700 subisce ildefinitivo tracollo in quanto laconcezione classica non Ë ingrado di spiegare i fenomenirelativi alla termodinamica, allarelativit‡, alla meccanicaquantistica.

La termodinamica,introducendo il concetto dientropia, affronta lo studio dieventi caratterizzatidall'irreversibilit‡ dello statofinale, a differenza di ciÚ chesosteneva la meccanica classica.

Con la rivoluzione portatada Einstein, nella teoria dellarelativit‡ ristretta e poi generale,il tempo diventa un qualcosa direlativo dal momento che variaa seconda che l'osservatore stiafermo o si muova, e della velocit‡

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Il concetto di tempo nel pensiero filosofico

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originaria del suono all'iniziopermane, ma si modificacostantemente sino al punto incui Ë impressione originaria diun suono alla fine.

Fondamentale, nel pensierodi Bergson (1859 - 1941), Ë ladistinzione tra tempospazializzato della fisica e tempodella durata, o tempo della vita.Infatti il tempo spazializzato Ëformato da momenti, uguali edistinti fra di loro, soloquantitativamente differenti,invertibili in quanto unesperimento puÚ essere ripetutoun numero indefinito di volte;il tempo della durata Ë costituitoinvece da momentiqualitativamente distinti, edinterdipendenti. Per megliospiegare questa distinzioneBergson utilizza l'immaginedella collana di perle per iltempo della fisica, mentre iltempo della durata Ësimboleggiato dal gomitolo difilo o dalla valanga. Ladistinzione operata da Bergsonfra tempo spazializzato e tempodella durata, ha un'influenzafondamentale anche in campoartistico: per il movimentofuturista il problema diviene larappresentazione della dinamicatemporale, catturando la formaunitaria del corpo che si muovee dello spazio in cui si muove.

Heidegger (1889 - 1976),riprendendo ed enfatizzando leteorie einsteiniane, afferma chenon esiste un tempo assoluto enemmeno una contemporaneit‡di eventi, pur essendo invariantile equazioni che ne descrivonoi processi (nota: Einstein avevachiamato la sua primateorizzazione "teoriadell'invarianza", fu Max Plancka chiamarla "teoria dellarelativit‡"). Il tempo vienequindi strettamente legato ad unsistema di riferimento: l'orologiopuÚ misurare la durata di unevento in quanto svolgersirispetto ad un "prima" ed un"poi"; ma l'"ora" (hic et nunc) Ëindipendente dagli orologi inquanto anche la coscienzadell'uomo ne fa esperienza.

a cui si muove: il tempo di unosservatore in movimentorallenterebbe rispetto a quellodi un osservatore che sta fermo.

Infine, il tempo "aperto"della meccanica quantisticaimplica previsioniprobabilistiche (e nondeterministiche) delcomportamento delle particelleelementari ed ammette lapossibilit‡ che talecomportamento, in taluni casi,vada indietro rispetto l'assetemporale.

Anche in campo filosoficoil riduzionismo subÏ un duroattacco dalle obiezioni di moltifilosofi contemporanei, tra cuipi˘ importanti Husserl, Bergsone Heidegger.

Husserl (1859 - 1938), notoper essere il "padre" dellafenomenologia, il tempofenomenologico (soggettivo)non Ë il tempo obiettivo bensÏ iltempo dell'esperienza vissuta. Ilfine perseguito da un'analisifenomenologica dell'esperienzadel tempo non Ë quello diinventare una concezione deltempo contrapposta a quellascientifico-positiva, ma tentaredi fornire delle basi descrittivedell'esperienza a partire dallequali una teoria del tempodiventa possibile. Husserlutilizza l'esempio del suono pertentare di chiarire al meglio lasua posizione:

Ora, io sento un suonoall'inizio, ora io sento il suonoiniziato che dura, ora il suonofinisce, ed io ho coscienza di essocome di un suono che Ëterminato.

Ma l'esperienza del suono,nell'intera sua durata, non Ëscomponibile in un succedersidi istanti sonori disposti l'unodopo l'altro, bensÏ Ë esperienzadi una totalit‡ che dura: si haesperienza di questa totalit‡ e diquesta durata in un presente chepermane costantementepresente. Il presente Ë reale, maquesta realt‡ Ë essa stessa unmovimento, una progressivamodificazione. Ora io sentorisuonare una nota, come unsuono all'inizio. L'impressione

Il tema del tempo nella pittura.Sopra: Sopra: Sopra: Sopra: Sopra: U. Boccioni, Dinamismo di

un foot-baller (1913), New York,MOMA.

PPPPPagina accanto. In alto: agina accanto. In alto: agina accanto. In alto: agina accanto. In alto: agina accanto. In alto: SalvadorDalÏ, La Persistenza della Memoria,1931, Collezione privata New York.

Al centro:Al centro:Al centro:Al centro:Al centro: Giacomo Balla,Dinamismo di un cane al guinzaglio

(1912), New York, MOMA.Nella pagina successiva:Nella pagina successiva:Nella pagina successiva:Nella pagina successiva:Nella pagina successiva: Claude

Monet, Cattedrale di Rouen (tre deitrenta dipinti della serie). Grigio,

pieno sole, blu e oro.

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Il concetto di tempo nel pensiero filosofico

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In anni pi˘ recenti, loscienziato-filosofo IljaPrigogine, premio Nobel per lachimica, nel suo AcceptanceSpeech all'Universit‡ di Pisa(1999), considerando i sistemitermodinamici ritiene che sidebba introdurre l'irreversibilit‡nei fondamenti della fisica e chedall'irreversibilit‡ scaturisca laprobabilit‡. Secondo lo studiosorusso esisterebbe unamatematica del tempocaratterizzata da due semigruppi,uno che ha a che fare conl'evoluzione dal passato verso ilfuturo e l'altro con quella delfuturo verso il passato. Mentresecondo il punto di vista classicola direzione del tempo nonesisterebbe, giocando passato efuturo un ruolo simmetrico, neisistemi dinamici la simmetriatemporale Ë rotta. Questo nonvuol dire che la meccanicaclassica o la meccanicaquantistica siano sbagliate, ciÚimplica soltanto che la loroformulazione deve esseremodificata per questa classe disistemi.

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Origini e storia dellíorologeria pesarina

glossariodei pi˘ utilizzati termini di orologeria

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Glossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeria

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Glossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeria

I termini che compaiono nel glossario sono stati selezionati in base alla loro pertinenza con la costruzionedi orologi meccanici, in particolare quelli da parete e da torre, ossia con la produzione tradizionalepesarina. In taluni casi, si Ë riportata anche la voce in lingua friulana (nell'accezione pesarina) incorsivo sotto quella italiana.

Acciaio inossidabile, aci‚r, Legarealizzata con ferro, cromo enichel. Il prodotto ottenuto hacaratteristiche di inalterabilit‡e viene utilizzato per realizzarecasse e bracciali di orologi.Affidabilit‡, Capacit‡ di undeterminato†meccanismo disvolgere in maniera ottimale leoperazioni per le quali Ë statoprogettato,†nellíarco†di unperiodo†definito.Albero, ‡rbul, Strutturacilindrica girevole, realizzata ge-neralmente in acciaio, che si in-serisce perpendicolarmente alcentro di ruote e pignoni. PuÚessere utilizzato, pi˘ comune-mente, il termine asse (es.: assedel bilanciere).Alternanza, Termine che indicalo spostamento di un pendolo, odi un altro corpo oscillante, dauníestremit‡ allíaltra della suapossibile corsa (detta anche am-piezza totale).Ampiezza (díarco), Misura del-líangolo massimo descritto dal-la traiettoria di un pendolo o diun bilanciere rispetto al suo pun-to morto.Analogico, Termine che nel no-stro caso indica líimpostazioneclassica della lettura dellíora tra-mite lancette inserite al centrodel quadrante.Ancora, Struttura fondamenta-le del movimento meccanico del-líorologio, di forma simile aduníancora marina, ha due leveche si inseriscono nei denti dellaruota di scappamento. Eí realiz-zata generalmente in ottone oin acciaio.

Asse del bilanciere, Asse che so-stiene il volantino del bilancieree†ne permette líoscillazione.Astrario, Strumento costruitoda Giovanni de Dondi atto afornire, fra altre cose, indica-zioni sulla posizione dei cinquepianeti al suo tempo conosciu-ti, sulla luna e sul Primo Mobi-le.Automa, Figura prevalente-mente umana mossa dagli in-granaggi di un orologio e spessoutilizzata per battere le ore suuna campana.Barra, Elemento realizzato inmetallo, in genere una strutturatipo ponte semplificato, in cui siimperniano gli alberi degli in-granaggi.Battuta, b‡ti, Rumore tipicoemesso dal moto alterno delloscappamento (detto anche bat-tito), generato dallíimpatto fraun dente della ruota dello scap-pamento e la paletta dellíanco-ra.Boccola, bÚcul, Anello al cui in-terno ruota un albero o un asse.La sua funzione Ë quella di of-frire una guida alla rotazione,diminuendo gli attriti. PuÚ esse-re di ottone o di berillio (di nor-ma si usano†rubini sintetici).Calendario, Funzione accessoria(complicazione) che permette lavisualizzazione della data. Taleindicazione puÚ avvenire trami-te un disco appositamente nume-rato che ruota apparendo sulquadrante attraverso unafinestrella.†Oppure puÚ essereindicata in un apposito qua-

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Glossario dei pi˘ utilizzati termini di orologeria

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drantino da una sfera o lancet-ta.Calendario giuliano e gregoriano,Il calendario giuliano fu intro-dotto da Giulio Cesare. In segui-to il Papa Gregorio XIII nel1582 ne introdusse la riforma efu cosÏ detto†gregoniano.†Eí an-cora in vigore†in Europa e ingran parte del mondo.Calendario perpetuo, Funzionecaratteristica diindicazione†della data comple-ta che comprende il giorno delmese, il giorno dellasettimana,†il mese e†líanno bi-sestile. Eí un calendario predi-sposto a mantenersi costante-mente aggiornato. Rappresen-ta una dellecomplicazioni†molto apprezza-te.Calibro, Tale termine indica ledimensioni del movimentoespresse in†linee. Rappresenta unimportante elemento perc o n t r a d d i s t i n g u e r eun†movimento da un altro.Canapa, cjanaipa, Fibra natu-rale impiegata nella realizzazio-ne delle corde di sostegno delpeso (carnico: cuarda dal pes).Carrillon, Tipico meccanismoche in maniera automatica, adeterminate scadenze, o per at-tivazione manuale fa risuonareun motivo musicale a mezzo disottili lamine che vibrano.Chiave, cl‚f, Strumento di cari-ca dellíorologeria antica. Attual-mente le chiavi vengono utiliz-zate per le sveglie cappuc-cine e†per gli orologi meccanici da pa-rete e da tavolo.Clessidra, Misuratore che indicail trascorrere del tempo con ilpassaggio in un foro di sabbia oacqua.Colonna, traviËrs, Distanziatoredelle platine.Compasso, Strumento per veri-ficare il corretto ingranamentofra due ruote dentate: viene uti-lizzato per determinare líesattaposizione dove praticare i fori deipivots su una platina.

Compensazione, Termine con ilquale si indica la capacit‡ di cor-reggere gli effetti di accelerazio-ne o decelarazione esercitata†suimateriali strutturali dei movi-menti (es. bilancere compensa-to per la temperatura).Complicazioni, Termine classi-co con cui vengono definiti imeccanismi e i movimenti pre-disposti alla realizzazione difunzioni diverse dalla sempliceindicazione dellíora.Corona di carica, Parte esternacon cui termina líalbero di cari-ca. » líorgano predisposto per laricarica†(per gli orologi a caricamanuale) e †la regolazione ma-nuale dellíora e della data.Cricchetto, cric, Piccola leva mu-nita di una punta che penetranella dentatura di una ruotasotto la spinta di una molla.Dente, dint, Sporgenza colloca-ta sul disco di una ruota.Digitale, Indicazione dellíora,minuti e secondi,†visualizzate sulq u a d r a n t e † m e d i a n t elíutilizzo†di numeri che si mo-dificano con il passare del tem-po (senza lancette).Elasticit‡, Propriet‡ dei mate-riali di riprendere la forma ori-ginale quando viene a cessarelíazione che ne†ha provocato†ladeformazione. Tale propriet‡viene sfruttata, ad esempio, †perla molla†motrice†utilizzata qua-le fonte di energia †negli orolo-gi† meccanici.Equazione del tempo, Differen-za tra il tempo vero ed il tempomedio.Errore barometrico, quello ge-nerato dalla variazione delladensit‡ dellíaria dellíambiente incui si muove un bilanciere o unpendolo.Farfalla, curisÏn, Ultimo elemen-to del treno della suoneria che hail compito di regolare la veloci-t‡ di rotazione delle sue ruote.Fasi della luna, Complicazioneche indica,†in una determinataposizione del quadrante, la for-ma del disco lunare in un deter-minato momento dellíanno.

In alto: carillon della Chiesa diSanNicola a Utrecht, in Olanda, (XVII

sec.).Nella pagina precedente, in alto:

Astrario del Dondi. Sotto: orologiopesarino con automa.

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Foliot, Barra orizzontale cheporta a ciascuna estremit‡ deipesi e che controlla la ruotadello scappamentoForchetta, Parte terminale del-la struttura dellíancora cosÏ de-nominata per la sua forma par-ticolare.Foresta Nera, Nome dato agliorologi fabbricati in Germanianella Foresta Nera.Frequenza, Il numero di cicli alsecondo di una oscillazione.Fresatrice, Contrariamente altornio dove il pezzo che deve es-sere lavorato ruota, nellafresatrice a ruotare Ë líutensilementre il pezzo che deve esserelavorato resta fermo.Giorno siderale, Durata del tem-po trascorso fra due successivipassaggi di un meridiano di fron-te ad una stella . Dura circa 3minuti e 56 secondi in meno ri-spetto ad un giorno medio.In battuta, Si dice di uno scap-pamento in cui la battuta occor-re in intervalli regolari ed eguali.Indice, Elemento collocato sulquadrante†indicante una deter-minata ora o una funzione; lan-cetta.Ingranaggio, Sistema di trasmis-sione del moto costituito da ruo-te dentate e pignoni.Invar (o elinvar), Leghe di accia-io e nichel predisposte per otte-nere materiali con coefficientedi dilatazione termico nullo.Lancette, spËras, Sono le piccoleaste metalliche ruotanti che in-dicano le funzioni presenti sulquadrante dellíorologio. Defini-te anche sfere.Lanterna, Svolge la stessa fun-zione del pignone ma, al postodei denti ha dei piolini cilindricifissati su due piastrinecilindriche. Svolge egregia-mente la sua funzione se con-dotta, ma non Ë adatta qualeconduttoreLanterna , Altro nome dellíoro-logio domestico da parete, dovu-to alla sua forma caratteristica.

Lente, lËnt, La massa principaledi un pendolo posizionata allasua estremit‡ inferiore.Leva dellíancora, Piccolo prismarealizzato con materialiassai†duri (di solito†il rubino sin-tetico),† inserito in ambedue ibracci di leva dellíancora. I pia-ni terminali delle leve sono op-portunamente angolati†per inse-rirsi nei†denti della ruota di scap-pamento bloccandola e liberan-dola alternativamente, eserci-tando il minor attrito possibile.Linea, Unit‡ di misurautilizzata†in orologeria†e corri-spondente a circa 2,256 mm. Lalinea†Ë utilizzata come unit‡campione†per caratterizzare ledimensioni dei movimenti.Longitudine, Differenza espressain gradi díangolo, calcolato al-líequatore, tra un meridiano e ilmeridiano di riferimentoGreenwich.lsocronismo, Qualit‡ del bilan-ciere di effettuare le sue oscilla-zioni sempre nel medesimo tem-po.Lubrificazione, Intervento rea-lizzato con appositi oli lubrifi-canti utilizzati in dosaggio attoa diminuire líattrito tra i pernidegli†assi e le sediallíinterno†delle quali†gli stessiruotano e†tra gli ingranaggi e iruotismi in genere.Lumaca, lac‡i, Il componentedellíorologio che con la sua par-ticolare sagoma consente il cor-retto numero di battute dellacampana per ciascuna ora. Det-to anche chiocciola.Lunazione, Spazio di tempo cheintercorre tra due noviluni suc-cessivi. Viene evidenziata in oro-logi provvisti di fasi lunari. Ilmese lunare Ë di 29 giorni 12 oree 44 minuti.Mantenimento di carica, Una for-za motrice supplementare cheagisce durante la carica dellamolla o dei pesi quando entram-bi, in questa fase, sono ineffica-ci a svolgere la loro funzione.Indispensabile nei regolatori enegli orologi di precisione dove

In alto:In alto:In alto:In alto:In alto: orologio a lanterna diproduzione francese.Sopra:Sopra:Sopra:Sopra:Sopra: latitudine e longitudine.

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la forza motrice non deve asso-lutamente mai mancare.Marcia, Indicazione della qua-lit‡ del moto dellíorologio.Meccanismo, Insieme degli or-gani aventi la funzione di pro-durre il movimento nellíorolo-gio. Un meccanismo†comprendele diverse ruote e i diversiingranaggi†con†funzioni ben de-terminate.Meridiana, Orologio solare co-struito per essere utilizzato sulmeridiano.Messa allíora, Intervento effet-tuato sullíorologio estraendo lacorona e correggendo la posizio-ne delle lancette. Anticamenteper tale manovra si utilizzavauníapposita chiavetta.Minuteria, Insieme dei ruotismiposti sotto il quadrante cheaziona le lancette, suddividendoil loro periodo di rotazione al finedi consentire la corretta letturadel tempo. Es.: la lancetta delleore deve compiere due giri comple-ti del quadrante in 24 ore.Modulo, Rapporto tra il diame-tro primitivo ed il numero didenti tagliati nella ruota . An-che, líutensile con il quale ven-gono tagliati i denti delle ruotedentate.Mostra, Vecchio nome dato alquadrante di un orologio.Movimento, Complesso degli or-gani e dei rneccanismi che carat-terizzano il motore di un orolo-gio. Il termine Ë utilizzato perindicare i vari tipi di movimen-to: meccanico,† elettronico, ecc.Notturnale, Orologio disegnatoper funzionare in una camera daletto e non disturbare, mediantealcuni accorgimenti, il sonno delsuo proprietario.Orologio astronomico, Orologioche indica anche il movimentodegli astri, oppure uno con ilquadrante diviso in 24 ore.Orologio da torre, Grossi orologicollocati in torri o campanili coni quadranti atti a servire la po-polazione circostante.Orologio solare, Misuratore deltempo che consente di stabile il

tempo vero. In quelli pi˘ com-plessi sono previste delle corre-zioni per risalire al tempo medio.Pendolo, pËndul, Eí†un organoregolatore utilizzato per la mi-surazione del tempo, costituitoda una asta sospesa nella suaestremit‡ superiore e libera dioscillare. Allíestremit‡ inferio-re Ë fissato un peso.Pendolo composto, Pendolo cheha il centro di oscillazione lun-go la sua asta e provvisto di unalente anche nella parte superio-re.Pendolo conico, Pendolo la cuilente descrive un percorso circo-lare. Líorologio di cui ne Ë prov-visto non ha una ruota delloscappamento, ma líultima ruo-ta del treno ha una protuberan-za che si appoggia al pendolo.Per consentire la rotazione delpendolo la sospensione Ë fattacon un sistema di doppia mollalíuna perpendicolare allíaltra.Perno, tolp, Struttura cilindricao conica terminale di un†asse enormalmente ruotante in appo-sita sede.Piastra divisoria, Una piastra diottone o di acciaio con tanti cer-chi concentrici ognuno dei qualiaventi un numero diverso di fori.Viene utilizzata anche per taglia-re i denti di una ruota dentata.Pignone, Elemento dentato diforma cilindrica,†di dimensioniridotte, ingranante con una ruo-ta dentata parallela al fine diadottare opportuna riduzione dirapporto di trasmissione delmoto.Pinza, Utensile impiegato perbloccare su un tornio, o su altramacchina utensile, il pezzo chedeve essere lavorato o un utensi-le tagliatore. Eí fondamentaleche la pinza usata sia del corret-to diametro o misura del pezzoche deve essere bloccato ondeevitare di compromettere la suaprecisione.Planetario, Rappresentazionetridimensionale della volta cele-ste con le posizioni relative aipianeti in relaziotne ai loro moti.

Sopra: Sopra: Sopra: Sopra: Sopra: famosissimo orologio delMunicipio nella Piazza Vecchia di

Praga

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Ruota, ruvËda o ruËda, Elemen-to circolare dentato, costruito so-litamente in†ottone, che si muo-ve attorno al proprio asse díac-ciaio. Le ruote che costituisconola parte fondamentale del movi-mento meccanico,† formano ilcosidetto treno del tempo.†Essesono cosÏ denominate: ruota in-termedia (ruvËda seconda):†ingrana†con la ruota†dei minutie trasmette il movento†alla ruo-ta dei secondi; ruota deisecondi:†compie un giro comple-to ogni†minuto nei movimentiprovvisti di lancetta dei secon-di ruotando†su†apposito qua-drante e trasmette il moto allaruota di scappamento; ruota in-termedia dei secondi:†trasmette ilmovimento al pignone deisecondi†in centro,†pervisualizzare il movimento rela-tivo ai secondi stessicon†apposita†lancetta†sistematacoassialmente allíasse†delle oree dei minuti (secondi centrali);ruota†di scappamento (ruvËdaserpentina):†Ë una ruota con ap-posita e particolare dentaturain cui si inseriscono le leve del-líancora (scappamento ad an-cora) che la fermano e rilascia-no ciclicamente. Eíla†parte†attiva degli††ingranaggidello scappamento in quantotrasmette un impulso periodi-co al bilancere. Il suo pignone†Ëmosso dal la ruota dei secondi.Ruota partitoria, compartiÚras,La ruota che controlla il nume-ro dei colpi del batacchio sullacampana.Scappamento, Costituito dallí in-sieme del bilancierespirale,†‡ncora e†ruota di scap-pamento, Ë il cuore† dellíorolo-gio e ne caratterizza†la sua qua-lit‡ e la sua precisione.Scappamento a caviglie, Tuttele caviglie (piolini) sono mon-tate sulla periferia esterna di unafaccia della ruota di scappamen-to. Líazione dellíancora interes-sa due caviglie immediatamen-te conseguenti.Scappamento a riposo, Usato perla prima volta da Graham, hacome caratteristica principale

Platina, Base anteriore e poste-riore su cui si inseriscono tutti iruotismi. Costituisce la struttu-ra portante dellíorologio.Ponte, puÏnt, Supporto† me-tallico avente differenti formesu cui sono predisposti i fori al-líinterno dei quali vengonoinseriti†i perni†dei†ruotismi mo-bili dellíorologio.Preparazione, Parziale sblocca-mento del treno della suoneriaprima di quello definitivo alloscoccare dellíistante previsto(ore, mezze ore o quarti).Quadrante, Parte†pi˘ in vista diogni†orologio,†sicuramente quel-la che colpisce di pi˘ e a voltedetermina la sua scelta. Contie-ne la suddivisione degli spazi inore e minuti, nonchÈ altre fun-zioni a seconda del tipo e dellacomplicazione intrinseca del-líorologio. Su di esso le lancet-te si spostano visualizzando leindicazioni contenute. La vocepesarina smaltÏn indica il picco-lo quadrante interno degli oro-logi da torre. I quadranti degliorologi domestici, invece, eranoin metallo, ornati da incisioni odipinti con scene campestri, mo-tivi floreali o faunistici del luo-go e riportanti al centro la rosadei venti.Regolatore, Orologi di precisio-ne presenti nei laboratori degliorologiai di una volta che face-vano riferimento ad essi per con-trollare gli orologi che riparava-no. Usualmente orologi con scap-pamento Graham , il pendolocompensato da 1 secondo senzacomplicazioni di sorta per evita-re che il funzionamento vengadisturbato.Ricottura, Operazione con laquale si toglie la fragilit‡ ad unacciaio che Ë stato temperato .Ripetizione, Complicazione cheha la particolare†funzione diindicare†acusticamente (suonan-do) le ore, i minuti†o i quarti .†Eí una complicazione†che rendelíorologio meccanico particolar-mente pregiato. PuÚ essere au-tomatica o a richiesta.Sopra: Sopra: Sopra: Sopra: Sopra: Tipico quadrante di

orologio pesarino

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líassenza del rinculo che inveceË presente nello scappamentoad ancora. Líassenza del rincu-lo Ë dovuta alla forma della pa-letta che nella faccia di arrestoË sagomata secondo un arco dicirconferenza con centro ipivots dellíasse dellíancora.Scappamento a verga, Forse ilpi˘ antico degli scappamenti.Sulla verga sono fissate due pa-lette che sono a contatto, unaalla volta, con i denti alle estre-mit‡ di un diametro della ruotadello scappamento che ha unnumero dispari di denti.Scappamento ad ancora , Inven-tato verso il 1670. Eí uno scap-pamento semplice, affidabile erobusto molto usato negli orolo-gi commerciali.Scarto, Differenza disolito†espressa in secondi tralíora indicata dallíorologio elíora esatta di riferimento.Scheletrato, Orologio nel qualele platine sono ritagliate, il pi˘delle volte in modo artistico,onde consentire il massimo ac-cesso visivo al ruotismo.Sestante, Strumento nauticoper misurare líaltezza del solesullíorizzonte.Sopracompensazione, Eccessodi compensazione fatto nel ten-tativo di correggere qualche er-rore del corpo oscillante di unorologio.Sospensione, Organo di collega-mento fra la parte fissa dove ilpendolo Ë appeso e líestremit‡superiore della sua asta.Sottocompensazione, Difetto dicompensazione fatto nel tenta-tivo di correggere qualche erro-re del corpo oscillante di un oro-logio.Sveglia (o svegliarino), Meccani-smo atto a produrre autonoma-mente un suono.Tempo medio, La cui unit‡, ilgiorno, rappresenta il valoremedio delle rotazioni della terraattorno al sole ed assunto in 24ore.Tempo solare o tempo vero, In-tervallo di tempo, non sempre

eguale a se stesso, fra due pas-saggi consecutivi del sole sulmeridiano.Tornio, Macchina utensile regi-na di ogni laboratorio. Serve afornire un moto rotatorio ad unpezzo che deve essere lavoratoe che prende forma sotto líazio-ne di un utensile.Treno, Indicazione generica†concui si contraddistingue una suc-cessione di ruote dentate epignoni (tipicamente treno deltempo).Volano, svÏntula, Dispositivorealizzato†al fine dimoderare†un moto per render-lo maggiormente uniforme†neltempo.Zenit, Tale termine indica il pun-to in cui la verticale ideale in-nalzata in una determinatazona, incontra un corpo celeste.Zodiaco, In astrologia , líanellonel cielo lungo il quale il sole per-corre il suo cammino apparente.Esso Ë diviso in 12 parti ciascu-na delle quali prende i nomi del-lo zodiaco: ariete, toro, sagittarioecc.

Sestante

In alto:In alto:In alto:In alto:In alto: sestante.A fianco:A fianco:A fianco:A fianco:A fianco: Cristo e lo Zodiaco in un

manoscritto del XII secolo.

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FFFFFonti ronti ronti ronti ronti reperite su Internet. In taluni casi non si conosce líautoreperite su Internet. In taluni casi non si conosce líautoreperite su Internet. In taluni casi non si conosce líautoreperite su Internet. In taluni casi non si conosce líautoreperite su Internet. In taluni casi non si conosce líautore.e.e.e.e.

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Le immagini della presente bibliografia e quella allíinizio delglossario sono del disegnatore polacco-canadese Wojtek Kozak(www.wkozk.com).

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Stampato in proprioSettembre 2005

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