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Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia dalla ricerca al business…. dalla ricerca al business….

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Breve Presentazione del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia

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Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia

dalla ricerca al business….dalla ricerca al business….

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Nato nel 1991 come modello virtuale, nel 2001 si trasforma in realtà fisica, assumendo un modello organizzativo network-centered

Catalizza la domanda di processi e prodotti innovativi delle PMI e le potenzialità del sistema regionale della ricerca, per sostenere il trasferimento tecnologico nei settori agroalimentare, ambiente, beni culturali, ICT, biotecnologie applicate, bioenergie e materiali innovativi

Dal 2011 Area Strategica “Salvaguardia del Territorio e dell’Ambiente”

Dal 2014 Area Strategica “Scientifica – tecnologica e della ricerca”.

Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia

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Il Parco in sintesi ( 1 di 2) Il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, con sede a Catania, è stato

ideato e progettato nel quadro della delibera Cipe che, nel maggio 1990, ha promosso lo sviluppo di una rete di Parchi nel Mezzogiorno.

Società consortile dal 1991 partecipata all’87,90% dalla Regione Sicilia, l’ente ha sviluppato un articolato sistema di relazioni tra Università siciliane, centri di ricerca e imprese che condividono la missione di accrescere la competitività del territorio attraverso la ricerca, l’innovazione, il trasferimento tecnologico, la diffusione della cultura della qualità e la formazione specialistica.

Alla ricerca, il Psts affianca un’azione mirata di formazione, di servizi e di trasferimento dei risultati.

Nel 2011 la Regione ha individuato il Parco quale società partecipata per l’Area strategica “Salvaguardia del territorio e dell’ambiente” e con la Finanziaria regionale 2014 per l’Area strategica “Scientifica – tecnologica e della ricerca”.

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Il Parco in sintesi ( 2 di 2) Il Parco si sostiene solamente con risorse provenienti dai progetti che

riesce ad aggiudicarsi in risposta a bandi nazionali, europei e regionali, senza gravare sul bilancio regionale, e crea sul territorio occasioni di occupazione qualificata per laureati e tecnici e di formazione per dottorandi e specializzandi

Dal 1997 ad oggi ha gestito circa 60 progetti per 50 milioni di euro, che hanno dato alla società una visibilità internazionale e un’organizzazione di base adeguata, che dovrà essere ampliata ad altri settori produttivi, stabilendo opportuni raccordi con le Università e gli enti di ricerca che operano in Sicilia, al fine di rispondere compiutamente al mandato ricevuto.

Lavorano per la Società 5 dipendenti a tempo indeterminato, 30 dipendenti a tempo determinato e 20 collaboratori a progetto.

Numerose sono le collaborazioni con aziende agricole, imprese industriali, Università e Centri di ricerca, nazionali e internazionali (Usa, Uk, Cina, Israele, Paesi del Mediterraneo).

E’ capofila del Distretto di alta tecnologia “Bio-Medico Sicilia”.

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Aree di business development: dalla ricerca al business

Ricerca & Sviluppo Industrializzazione dei risultati Trasferimento tecnologico Servizi innovativi Attrazione nuovi investimenti Formazione & Addestramento Supporto alla cooperazione internazionale

Piattaforme tecnologiche analisi genomica e diagnostica fitopatologica nanotecnologie e nuovi materiali microbiologia e tecnologie agroalimentari biopolimeri, agroenergia

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Sviluppare nuove tecnologie, prodotti e servizi Aumentare il grado di competitività del sistema imprenditoriale Attrarre nuovi investimenti e nuove aziende ad alto contenuto di

tecnologia Formare personale qualificato Incoraggiare le vocazioni imprenditoriali del territorio Creare economie di rete per le imprese favorendo partnership

locali, nazionali e internazionali

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Agroenvironmed- Piattaforma Tecno-ambientale del settore agroalimentare nel Mediterraneo; Technopolis - Rete Mediterranea di strutture di interfaccia Technopolis; Genomica funzionale, miglioramento genetico ed innovazioni per la valorizzazione dei prodotti della filiera agrumicola (IT-CitrusGenomics); Tecnologie e processi per la produzione di teli diversamente funzionalizzati mediante biopolimeri da conversione microbica e di biosurfattanti (PolyBioPlast); Biocontrollo di Botrytis cinerea in vigneti e pescheti nelle aree interne della Sicilia; Filiera di grano duro corta, "autenticata" e "rintracciabile"; Produzioni competitive di mandarini con elevate caratteristiche organolettiche, sensoriali, nutrizionali e salutistiche; Produzione di biogas da un impianto alimentato da rifiuti ootecnici, agricoli e da biomasse; Tecnologie innovative per la promozione dell'ortofrutta di IV gamma; Miglioramento e tipicizzazione delle produzioni vitivinicole; Riscoperta ed utilizzazione di coloranti naturali; Produzione di estrazione di coloranti naturali da residui della produzione di pomodoro e colture cellulari foto sintetiche; Censimento e Trasferimento delle Innovazioni della Ricerca in Sicilia per la valorizzazione delle risorse agricole e alimentari, della pesca e delle foreste – CENTRINNOVA; Costituzione di una collezione di specie e varietà frutticole virus esenti in screenhouse; Progetto Sementiero della Regione Siciliana; Lotta al virus della tristezza degli agrumi: sviluppo e innovazione “Messa a punto di metodi innovativi di valutazione di ceppi di CTV e di strategie di protezione attiva delle piante contro il virus ed altri patogeni oggetto di quarantena”; Valorizzazione delle uve ottenute da vendemmia verde per applicazioni industriali. Intervento per la promozione della certificabilità dell’attività di pesca e tracciabilità del prodotto , “MARKER-PRO - Individuazione di marker di qualità in conserve a base di pomodoro; VAIMA: Valutazione delle Attività Immunostimolanti di Molecole Bioattive Estratti da Agrumi; Sistema Espandibile per Processi Wet nell’Industria dei Semiconduttori (Upgradable Wet Bench System)”,; nnovazione tecnologica per il miglioramento delle produzioni e dei processi agroalimentari nelle PMI; Messa a punto di sistemi innovativi di gestione monitoraggio ambientale di gabbie di allevamento off-shore e verifica delle prestazionigetto; Utilizzazione di materiale di scarto per lo sviluppo di polimeri biodegradabili (pha) per l’agricoltura e l’agroindustria; Sviluppo di Asset innovativi integrati per operatori del recupero, conservazione, valorizzazione e fruizione di Beni Culturali; Evoluzione del modello ISAIA (Identificatore di Soluzioni ed Applicazioni Info-telematiche in Azienda) per le PMI siciliane; Realizzazione di laboratori specialistici per l’erogazione di servizi avanzati a PMI, Enti e P.A.; Promozione dei Prodotti ittici pescati e trasformati; Modello di gestione integrata della fascia costiera della Provincia di Ragusa; Modello di gestione integrata della fascia costiera del Comune di Acicastello; Studio di fattibilità sul consumo dei prodotti ittici tradizionali locali e volto a valutare l’attuale grado di diffusione delle conoscenze in materia di norme e sistemi di qualità; Modello di gestione integrata della fascia costiera del Comune di Acireale; Progetto Mare Azzurro; Azioni di supporto alla certificazione integrata qualità e ambiente della marineria di Mazara del Vallo e gestione coordinata degli interventi a favore della pesca mediante l’istituzione di una cabina di regia; Definizione di un piano di gestione del Golfo di Patti, finalizzato alla difesa dell’ecosistema, alla promozione di tecniche di pesca compatibili con l’uso sostenibile delle risorse; Valorizzazione e promozione del prodotto ittico mazarese; Progetto coordinato per la promozione ittica nel mercato di sbocco della Romania; Ricerca dei limiti ambientali, alieutici e di filiera allo sfruttamento del gambero rosso; MYTIMED - Sviluppo di una rete interregionale di monitoraggio della qualità delle acque costiere mediante l’uso di bio-indicatori per la protezione durevole del Mediterraneo Orientale; Programma di Cooperazione Transfrontaliera INTERREG III A Italia-Malta; MONITAMAL - Sviluppo di un sistema di monitoraggio della qualità ambientale: valutazione dei livelli di contaminazione nelle diverse matrici marine (acque, sedimenti, biota) e dei rischi per la biodiversità marina costiera; Agroenvironmed - Piattaforma Tecno-ambientale del settore agroalimentare nel Mediterraneo; MEDINA – Trasferimento di tecnologie e innovazioni per l’alimentazione mediterranea al Magreb; MEDOCC-TECH – MEDOCC TECHNOPOLIS; ARCHINET- A virtual network of Science and Technology Parks to strengthen the growth of existent Parks to empower the competitiveness of enterprises and to stimulate the generation of New Science and Technology Parks; HERODOT – Utilizzazione turistica dell’ambiente storico. Trasferimento di conoscenze e pratiche di gestione della qualità a livello Comunitario; P.I.C. INTERREG III B ARCHIMED HU.RE.DE.PIS; Human Resources and Development Planning around Ionian Sea; Genomica funzionale, miglioramento genetico ed innovazioni per la valorizzazione dei prodotti della filiera agrumicola (IT-Citrus Genomics); Tecnologie e processi per la produzione di teli diversamente funzionalizzati mediante biopolimeri da conversione microbica e di biosurfattanti (PolyBioPlast); Innovazione tecnologica per il miglioramento delle produzioni e dei processi agroalimentari nelle PMI; Utilizzazione di materiale di scarto per lo sviluppo di polimeri biodegradabili (pha) per l’agricoltura e l’agroindustria; Potenziamento della rete di laboratori del Parco per analisi, testing e servizi innovativi; Superamento dei limiti alieutici, ambientali e di filiera allo sfruttamento del gambero; VENDEMMIA VERDE “Valorizzazione delle uve ottenute da vendemmia verde per applicazioni industriali”; MYTIMED - Sviluppo di una rete interregionale di monitoraggio della qualità delle acque costiere mediante l’uso di bio-indicatori per la protezione durevole del Mediterraneo Orientale; MYTILOS - Sviluppo di una rete interregionale di sorveglianza della qualità delle acque costiere per mezzo di bio-indicatori per la protezione duratura del Mediterraneo occidentale.

….…i progetti

60 progetti di ricerca

industriale..

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MED(2007 - 2013)

IOBC OILB WPRS / SROP

In te rnationa l O rgan isation fo r B io log ica l and In tegra ted C on tro l o f N ox ious A n im als and P lan tsO rganisa tion In te rna tiona le de Lu tte B io log ique e t In teg rée contre les A n im aux e t les P lan tes N uis ib les

W est P alaea rc tic R eg ional S ection / S ection R ég iona le O uest P aléarc tique

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Centri di ricerca pubblici&privati

Distretti Tecnologici

Grandi impreseE PMI

Bioparchi Italiani

Filiere Produttive

APSTI- Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani

…al centro di un sistema di relazioni

PSTSUniversità

Distretti Produttivi

Organismi Internazionali Enti Euro-

Mediterranei

Enti locali, territoriali, regionali

Comunità di conoscenza

Centri di alta formazione

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il sistema ricerca – impresa : I Soci

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…al centro delle filiere produttive

1. Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi; 2. Distretto Tecnologico Agro-Bio e Pesca Ecocompatibile; 3. Distretto Tecnologico Trasporti Navali, Commerciali e da Diporto; 4. Distretto Tecnologico Biomedico (2011); 5. Distretto Tecnologico Sistemi Avanzati di Manifattura della Sicilia (2011); 6. Distretto Tecnologico per l’innovazione nel settore dei beni culturali (2011); 7. Distretto Tecnologico dell’Ambiente ENVITECH Sicilia (2011); 8. Laboratory for Adaptive Business Process Management in Cloud (2011); 9. Distretto Produttivo della Pesca; 10. Distretto Produttivo Etnavalley; 11. Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia; 12. Distretto Produttivo Ceramica; 13. Distretto Produttivo Grano Duro; 14. Distretto Produttivo Materiali Lapidei; 15. Distretto produttivo del Benessere Termale; 16. Distretto turistico degli antichi mestieri; 17. Filiera dei Cereali; 18. Filiera del Mandarino; 19. Filiera della Vite e Vino; 20. Filiera della IV Gamma; 21. Filiera del Latte (2011); 22. Filiera della Pesca; 23. Filiera degli Ortaggi; 24. Filiera dei Vivaisti; 25. Filiera dei Biocarburanti.

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…inserito in un network internazionale

Cina University of Sichuan - Hunan University of Agriculture, Changsha - Institute of Bast Fiber Crops, Changsha - Citrus Institute of Chongqing; USA USDA Eastern Regional Research Center Wyndmoor, Philadelphia; Uk University of West of England, Bristol; Germania STEINBEIS Foundation; France, CRITT agro alimentaire Provence Alpes Côte d'Azur, Institut français de recherche pour l'exploitation de la mer – IFREMER, Toulon Var Technologies; Greece, Patras Science Park, Hellenic Center of Marine Research – HCMR, Institute of Oceanography, University of Agriculture Sciences of Athens, Prefecture of Florina; Spain, Institut d'Investigacions Químiques i Ambientals de Barcelona - IIQAB-CSIC, Institut Mediterrani d'Estudis Avançats - IMEDEA, Instituto Andaluz De Tecnologia - IAT, Istituto Europeo di Oncologia - IEO, Istituto Tecnologico Agroalimentario - AINIA, Parque Tecnologico de Andalucia, IVIA - Instituto Valenciano de Investigaciones Agrarias Valencia, Università di Salamanca; Portugal, Municipalitè de Lagos, Municipalitè de Tavira, Municipalitè d’Olhào, Università di Algarve; Malta, University of Malta; Fondazzjoni Temi Zammit; Romania Istituto di Belle Arti, Bucarest, Museo Nazionale, Costanza. Algeria, Costantine Mentouri University; INRAA Algerian National Institute of Agronomic Research; Institute de la Nutrition, de l'Alimentation et des Technologies Agro-Alimentaires; University of Oran; Institut National des Sciences de la Mer et de L’Amenagement du Littoral - ISMAL; Morocco, Association Gharb Innovation; Institut National de Recherche Halieutique, INRH; TOFAIL University of Kenitra; Universitè Ibn Zohr-Agadir; Tunisia, Centro Technique Agro Alimentaire de Tunis – CTAA; Institut National des Sciences et Technologies de la Mer; National Institute of Marine Sciences and technologies - INSTM; Parc Technologique de Sidi Thabet, CRITT Ghrab; Cyprus Department of Fisheries and Marine Research - DFMR; Turkey Institute of Marine Sciences, IMS; Middle East Technical University; Syria High Institute for Marine Research, HIMR; University of Siria; Lebanon, National Center of Marine Sciences – NCMS; Israel, Matimop - Israeli Industry Center for R&D.

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1515Incubatori supportano la

nascita e sviluppo di nuove imprese

150150Centri di ricerca pubblico/privati

700700Aziende Hi-tech

insediate di cui 200 incubate2.5002.500

Aziende usufruisconodei servizi dei PST

10.00010.000Occupati ad elevata

specializzazione tecnologica

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Catania

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Etna Biotech S.r.l. (sviluppo di vaccini) FranVax S.r.l. (sviluppo di vaccini) Cosmo R&D Pharmaceuticals (prodotti immuno-terapeutici ) International Plant Analysis and Diagnostics (diagnosi fitopatologica) IGA Technology Services s.r.l. (servizi biologia molecolare e sequenziamento ) Parco Tecnologico Padano s.r.l. (genetica e genomica di colture agrarie e animali) Economisti Research s.r.l. (spin-off di ricerca per la sostenibilità e l’innovazione

“life sciences” e nelle tecnologie convergenti) Alma s.r.l. (iniziative imprenditoriali in vari settori ) Softeco Sismat s.r.l (Information & Communication Technology)

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PON FESR R&C 2007-2013 - Asse 1/I Azione – II Azione Nuovi Distretti e/o Nuove Aggregazioni Pubblico-Private

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Distretto di Alta Tecnologia “Bio-Medico Sicilia Comprende 31 soggetti ( 7 Grandi Imprese, 11 PMI, 3 parchi

tecnologici e consorzi, 10 enti pubblici di ricerca regionale e di rilevanza nazionale - Università, CNR e INFN).

I sei ambiziosi progetti di ricerca riguarderanno: Piattaforme biotecnologiche avanzate per la salute dell’uomo; Biobanking e Medicina Rigenerativa per terapie avanzate; Sviluppo e ottimizzazione di dispositivi diagnostici; Drug delivery: veicoli per un’innovazione sostenibile; IGH – Ion Gantry for Hadrontherapy; Telemedicina, Ambiente e Salute.

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Gli Attori e gli obiettivi di massima Esperti di bioinformatica, elettronica, genetica molecolare,

scienze dei materiali, biobanche, cellule staminali, nanoparticelle, telemedicina affronteranno ricerche complesse i cui risultati consentiranno di far crescere conoscenze, prodotti, occupazione nel settore biomedicale.

L’obiettivo finale è creare sviluppo diffuso e distribuito, crescita occupazionale, basata sulla cultura dell’innovazione, dell’imprenditorialità, della collaborazione in rete.

Il ruolo di driver del cambiamento è affidato alle grandi imprese e ai centri di ricerca che hanno maturato attitudine alla “open innovation”, ma lievito e collante sono la capacità e la voglia di crescere di tutte le imprese che partecipano.

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Il Distretto ha come obiettivi :

potenziare la ricerca e il trasferimento di conoscenze e competenze per sostenere l’innovazione e la crescita economica del settore;

identificare nuove molecole e sviluppare biomarcatori diagnostici e multifunzionali; o sviluppare metodologie cellulari e molecolari innovative in ambito sperimentale;

elaborare strategie terapeutiche basate sulle biotecnologie molecolari nell’ambito diagnostico-medico e tossicologico;

identificare nuovi bersagli molecolari attraverso la conoscenza di struttura, funzione e interazione di geni, proteine e cellule;

sviluppare approcci innovativi per la terapia oncologica protettiva e ricostruttiva delle malattie neurodegenerative;

sviluppare programmi di ricerca applicata e industriale per lo sfruttamento commerciale; incrementare l’occupazione nell’ambito del territorio regionale ; sviluppare network di input scientifici e di aggiornamenti continui sui temi proposti; attrarre investimenti, pubblici e privati, per la realizzazione di prodotti innovativi; dare vita a nuove alleanze tese a promuovere strategie integrate per rendere il tessuto

produttivo meridionale più competitivo; promuovere e valorizzare spin-off di ricerca.

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Il ruolo del PSTS nel Distretto Il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, nella

qualità di capofila del Distretto tecnologico Bio-Medico Sicilia, coordinerà le attività afferenti ai sei progetti di ricerca proposti e ai corsi di master e di dottorato a essi collegati, che saranno erogati dalle Università siciliane.

Nel distretto Bio-medico in Sicilia saranno impegnati 300 ricercatori per due anni e saranno erogate 16 borse di dottorato e 86 borse di studio Master di Secondo Livello.

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www.pstsicilia.it 2014 Progetti di ricerca e trasferimento tecnologico

15 PON 2007-2013;PSR Sicilia 2007-2013;PO FESR 2007-2013

Brevetti 4 Lievito per panificazione; Lievito per vinificazione; Processo di produzione di PHA; Metodo diagnostico per CTV

Pubblicazioni 36 Aziende partner di ricerca 49 Collaborazioni con enti di ricerca

12

Genomi completi di virus 7 Citrus tristeza virus, Yellow vein clearing virus Citrus tatter leaf virus

Genomi completi di Citrus 13 Pummelo, Mandarino, Cedro, Arancio dolce Genomi di batteri di interesse industriale

2 Pseudomonas corrugata Pseudomonas mediterranea

Sequenze di geni 284 CTV, Pseudomonas spp., Citrus sinensis Laboratori per servizi 4 Diagnosi e biotecnologie fitosanitarie, Genomica

e identità varietale, Tecnologie alimentari, Chimica Servizi via portali web 2 www.patagrumi.pstsicilia.it

www.patvite.pstsicilia.it Manuali tecnici divulgativi 9 Tecnologie 7 Shelf life di prodotti alimentari; fingerprinting olfattivi e

colorimetrici negli alimenti; OGM; analisi DNA RNA; test biologici e molecolari; analisi genomiche e di rispondenza varietale; invecchiamento accelerato di materiali polimerici.

Biobanche 2 Collezioni di microrganismi per applicazioni industriali

I Numeri del Parco

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PON01_01623 IT-CitrusGenomics Genomica funzionale, miglioramento genetico ed innovazioni per la valorizzazione dei prodotti della filiera agrumicola

PON01_01377 PolyBioPlast Tecnologie e processi per la produzione di teli diversamente funzionalizzati mediante biopolimeri da conversione microbica e di biosurfattanti

PON02_00451_3361909 SHELF-LIFE Sviluppo di biodesivi biodegradabili per la realizzazione di film polimerici multistrato a basso impatto ambientale

PON02_00355_2964193 HIPPOCRATES Carrier basati su PHA ottenuti con metodi in pianta idonei ad una produzione industriale

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Il progetto IT-CitrusGenomics Il progetto di ricerca “Genomica funzionale, miglioramento genetico ed innovazioni per la valorizzazione

dei prodotti della filiera agrumicola” (IT-CitrusGenomics), capofila il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia (5 partner e molteplici istituzioni come consulenti), si concluderà il 15 settembre del 2015.

L’obiettivo generale è la valorizzazione della filiera agrumicola attraverso analisi dei genomi e delle modificazioni indotte da fattori di stress biotici e abiotici, per sostenere le sfide determinate dalle mutate condizioni climatiche, fitopatologiche e di mercato.

Con il sequenziamento delle tre specie primarie (cedro, pummelo e mandarino), di dieci accessioni di arancio dolce a polpa rossa (come il “Moro”e il “Tarocco”) e a polpa bionda (come il “Belladonna”, il “Vaniglia” e il “Navel”) e di altre 12 accessioni in corso la Sicilia si pone tra le regioni più avanzate nella ricerca genomica sugli agrumi (Spagna, USA e Cina). I risultati dell’analisi bioinformatica saranno incrociati con quelli relativi ai componenti nutritivi e salutistici delle principali cultivar e delle analisi sui componenti volatili, per individuare dei marker per la tracciabilità.

Sono stati anche sequenziati i genomi interi di cinque isolati del virus della tristeza degli agrumi (CTV) e selezionati alcuni ceppi compatibili per la “vaccinazione delle piante in vivaio”. E’ stato brevettato un metodo di elettroforesi capillare per la discriminazione degli isolati e, in collaborazione con St Microeletronics, è in fase avanzata di sviluppo il protocollo “Lab On Chip”, primo esempio di tecnologia diagnostica integrata tra microelettronica e life science, applicata alle piante.

L’analisi mediante naso elettronico ha permesso di definire impronte olfattive che potranno trovare applicazione nel rilevare eventuali sofisticazioni (riconoscimento dei succhi di arance rosse e bionde).

In parallelo è stato tenuto un corso di alta formazione di 12 mesi sulla genomica applicata agli agrumi, con 16 corsisti.

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Il progetto PolyBioPlast Il progetto di ricerca “Tecnologie e processi per la produzione di teli diversamente funzionalizzati

mediante biopolimeri da conversione microbica e di biosurfattanti” (PolyBioPlast), di cui il Parco è capofila (2 partner e diversi enti ed istituzioni consulenti) è iniziato nel luglio del 2010 e si concluderà a luglio di quest’anno. Si è già concluso, invece il progetto di alta formazione per esperti in biopolimeri, che ha interessato 16 corsisti.

Polybioplast sviluppa tecnologie e processi per ridurre, mediante conversione microbica di prodotti di scarto, i costi di produzione di polimeri biodegradabili a media catena, migliorarne le prestazioni tecno-logiche e recuperare molecole biosurfattanti naturali.

Definito il protocollo per la conversione di glicerolo grezzo (scarto della produzione del bio-diesel) attraverso batteri che vivono nel terreno (Pseudomonas corrugata e P.mediterranea), sarà prossimamente effettuata una produzione su scala 5.000 m3. Il processo di fermentazione dura circa 50 ore e la resa di mcl- PHA è pari a 30-50 % della biomassa batterica prodotta. Il polimero ottenuto ha un peso molecolare di 50.000 – 75.000 Dalton e possiede caratteristiche chimiche e tecnologiche simili agli elastomeri di sintesi, opportunamente modulabili attraverso regolazioni del processo e/o mescole con altri polimeri biodegradabili. Attraverso lo studio dei genomi dei due batteri è stato possibile costruire mutanti “over-produttori” e “fast-produttori” che hanno permesso di migliorare sensibilmente l’efficienza del processo, rendendolo competitivo rispetto ai prodotti similari derivati dal petrolio.

Una macchina spalmatrice per l’applicazione del polimero e/o di mescole polimeriche su teli di carta riciclata e teli di fibre vegetali, in corso di realizzazione dai partner industriali, renderà possibile funzionalizzare teli di carta per la produzione di contenitori per piante, sacchetti per lo smaltimento dei rifiuti organici e teli per la pacciamatura del suolo, già sperimentati con successo su piccola scala.

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Il progetto “Lotta al virus della tristezza degli agrumi: sviluppo e innovazione”

La prolungata esperienza nel settore della fitodiagnosi e delle biotecnologie applicate all’agricoltura, hanno consentito al Parco scientifico e tecnologico della Sicilia di partecipare attivamente al progetto “Lotta al virus della tristezza degli agrumi: sviluppo e innovazione”, con il quale la Regione Sicilia ha impegnato le competenze di tutti gli enti di ricerca che operano nell’isola per arrestare il dilagare della malattia. Avviato nel luglio del 2011, il progetto ha permesso un significativo avanzamento delle conoscenze sulla malattia. ”Utilizzando metodi innovativi di valutazione dell’aggressività dei ceppi del virus sono state definite strategie di protezione delle piante e di rilevamento di altri patogeni da quarantena”, spiega il professore Antonino Catara, responsabile scientifico della società. “In tal modo sarà possibile rilanciare il settore e impedire l’ingresso di patogeni emergenti, quali ad esempio il batterio agente dell’HLB, che sta mettendo in ginocchio l’agrumicoltura in Brasile e Florida”

La caratterizzazione biologica e molecolare degli isolati di Ctv ha consentito la mappatura della distribuzione della malattia e della popolazione del virus e la messa a punto di strategie di contenimento basate sulla pre-immunizzazione con ceppi blandi. Un innovativo piano di gestione della malattia, sarà prossimamente proposto agli enti ufficiali, ai tecnici e agli operatori.

L’allineamento nucleotidico e la costruzione di un albero filogenetico per i geni del virus che regolano l’espressione della malattia hanno consentito di localizzare gli isolati siciliani in un sub-cluster a sé stante.

Le conoscenze maturate sono periodicamente messe disposizione degli enti e delle imprese del territorio attraverso il Laboratorio di diagnosi e biotecnologie fitosanitarie e il Laboratorio di genomica e identità varietale, accreditati dal Servizio fitosanitario regionale, che erogano servizi anche attraverso web con i portali delle avversità degli agrumi e della vite.

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Progetti 124 il 10 Aprile Convegno Pancrescente presso la sala convegni del

Parco Scientifico, dalle ore 9,30 alle ore 13,30 il 17 Aprile Convegno Vininnova presso la sala convegni del

Parco Scientifico, dalle ore 9,30 alle ore 13,30 il 18 Aprile Convegno Impronte a Zafferana Etnea presso la sala

convegni del partner di progetto ETNOS, dalle ore 9,30 alle ore 13,30

il 24 Aprile Convegno Fruttafette a Pachino presso una sede del Comune, dalle ore 9,30 alle ore 13,30

il 28 Aprile Convegno Assopromand presso la sala convegni del Parco Scientifico, dalle ore 9,30 alle ore 13,30

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Progetto PON01_02620 Marine The project M.A.R.I.N.E. arises as a tool for the development of replicable technologies, innovative

and advanced automation for monitoring, testing, commissioning security, large-scale territorial, coastal marine areas to offer support and administration to the stakeholders to obtain at sustainable development of costal areas including economic activity on sea and the conservation of marine environmental and safety of human health, within regional, national, European and international dictates. The coastal area is the environment between land and sea where happen the main interactions between man and the marine environment, acquiring, therefore, a particularly important role in both ecological and economic, and cultural and social health. The coastal environment from an ecological point of view is particularly complex and sensitive enough to appear is often fragile and vulnerable to increasing human pressure on costs and climate change (IPCC2008). The coastal environment, including the photic zone, contains the highest known biodiversity also includes many fish stocks are exposed to over-fishing and pollution (FAO 1992). Project M.A.R.I.N.E. has the objective to overcome some priority limitations contributing through technological innovation and the process of industrial technology transfer experiments to create replicable systems used on a large scale monitoring, warning, management and governance of the marine coastal environment. The project will be carried out in three AMP power to create, develop and test the tools, technologies and methods covered by the project in a sheltered environment that can guarantee the one hand greater guarantees of non-interference from disturbing elements and by 'more power to take advantage of the mostbiodiverse environments, real natural laboratories with areas not subject to fishing and maritime traffic. The AMP elected as pilots areas of the project are the AMP of Plemmirio (SR), the AMP of island of Ustica(PA)

and the AMP of Isole Egadi. TheAMP of Plemmirio, being closely to the industrial area of Priolo-Augusta and being a protected area with recognition SPAMI (specially protected area of Mediterranean interest by the new Mediterranean Barcelona Protocol) is the most exposed AMP to the risk of industrial contamination and also already being monitored remote surface allows rapid testing and the total number of lines of the project, the AMP of Ustica, which is the first Italian marine protected area, being an island away from the coast altar is less influenced by the mainland impacts, with the coast less anthropophized and a small fishery,The MPS isole Egadi which represents the largest protected marine area of the Mediterranean with a strong flow of tourists and high fishing activities that make the prevailing needs of control and monitorin

I Partners : PSTS, Telematic Solutions SpA, Telematic Solutions Advanced Technology SpA,Tracs srl Agroindustry Advanced Technologies Spa, Xenia Srl , STM Products Srl , LOG.IN Srl . Soggetti terzi ENEA, Forus Srl, STRAGO SPA. Università Degli Studi di Palermo, Princenet Srl, Multimanagement Srl , Consorzio Plemmirio, Filiberto Lanciotti,CNR Dipartimento Terra e Ambiente, Daimar Srl, Consorzio Cometa, Syndial Attività Diversificate SpA, Molecular Stamping Srl, ISA Service Management srl, Università Degli Studi Di Enna, PRODOMO Srl,Studiare Srl

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Programma INDUSTRIA 2015 – PII Efficienza Energetica : Progetto MotherG- BIO

MotherG- BIO : modellizzazione tecnico- territoriale di filiere integrate agroenergetiche: sviluppo di un modello prototipale polivalente integrato, con valorizzazione energetica ed utilizzo di scarti organici di provenienza tracciabile in filiere agroenergetiche

Partners : PSTS, Archimede, Tecnis /PAVESI

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Uno sguardo su Horizon 2020Il PSTS sta partecipando alla prima call in scadenza il 26 Aprile con

i seguenti progetti : Call on ICT 15 : Enabling Effective & Efficient Provision of

Healthcare Services via Data-Powered Decision Making JPI CULTURAL HERITAGE AND GLOBAL CHANGE – Heritage

Plus Call Topic 3 - Uso e riuso del patrimonio culturale :1. STRATEGIE MULTIMEDIALI INNOVATIVE PER LA MUSEALIZZAZIONE

INTEGRATA: LA CASA-MUSEO DI E. BASILE A PALERMO. Call Topic 1 – Salvaguardia del patrimonio culturale1. SISTEMI INTEGRATI INNOVATIVI PER LA COPERTURA DEI SITI

ARCHEOLOGICI: IL CASO DEL TEATRO DI ERACLEA MINOA 2. MATERIALI E STRATEGIE INNOVATIVE PER LA SALVAGUARDIA DELLA

VILLA ROMANA DI DURRUELI .

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Progetto : Enabling Effective & Efficient Provision of Healthcare Services via Data-Powered Decision Making

What: The goal of the proposed project is related to the challenge of improving the effectiveness and efficiency (e.g. in terms of cost) of healthcare services related to cancer treatment. The vehicle to such an improvement is the enablement of healthcare administrators and policy makers to gain deeper insights on related issues (like resource allocation, potential deviations from guidelines practices, etc.) and take appropriate actions. This is to be done by means of evidence and forecasts derived from the integration of a variety of data, including clinical records, accounting and financial reports, international medical guidelines, etc.

How: The enabling technology for the above has at its core IBM’s Watson, a cognitive computing platform relying on natural language processing and machine-based continuous learning to deliver responses to the situational needs of people making requests in natural language. Building upon Watson, a set of backend and frontend functionalities will be developed and made available to users (primarily healthcare administrators and policy makers). These functionalities will focus on i) extraction of structured information out of unstructured data, ii) integration and interlinking of heterogeneous data under common semantics and with respect to standards, iii) design of forecast models based on key performance indicators to be calculated from the data and iv) dialogue-based interaction between user and system so as to effectively guide the decision making process.

Technology: The end system is going to be deployed, used and validated in actual operating conditions in INT, an Italian hospital specializing in cancer treatment. In this environment, the hospital’s administrators are going to use the system to analyze a significant amount of data and derive useful insights related to clinical issues (e.g. evidence of malpractice, deviations from guidelines, etc.) as well as economic ones (e.g. overspending, misallocation of resource, etc.). Most importantly, these insights will be accompanied by system-generated explanations that will help administrators to identify the causes behind problematic situations and decide on further actions.

The expected benefits of the system’s application are expected to be both health and economic-related and they are going to be quantified by means of appropriate indicators (e.g. average number of tests per patient), measured prior and after the system’s usage.

Partner: Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PL) , ISMETT, IMT , University of Abewrdeen ( Scozia) , IBM Haifa UPMC Ireland

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STRATEGIE MULTIMEDIALI INNOVATIVE PER LA MUSEALIZZAZIONE INTEGRATA: LA CASA-MUSEO DI E. BASILE A PALERMO.

Contesto: La Casa Basile, conosciuta anche come “Villino Ida” edificata a Palermo nel 1904, rappresenta il manifesto modernista dell’architetto siciliano Ernesto Basile (Palermo, 1857 - 1932), considerata tra le cento case di architetti europei del Novecento più famose al mondo, oggi è sempre più oggetto di interesse di numerose istituzioni culturali e scientifiche, anche in ambito internazionale per il fatto di aver contribuito alla definizione dei caratteri tipologici dello stile Liberty.

Il Villino Ida sarà la sede del MAB-Basile (Museo-Archivio-Biblioteca), su progetto della Fondazione Livia Titi Basile, che vede coinvolti diversi Enti europei, tra cui l’”Archives d’Architecture Moderne, centre d’archives, musée d’architecture et maison d’éditions” e la casa-museo Horta di Bruxelles.

Obiettivi: Studio di strategie sostenibili per il riuso in chiave museale del Villino Ida di E. Basile. Il progetto si allinea alla nuova tendenza europea della musealizzazione integrata che ha condotto a casi di

successo quali la casa-museo Horta di Bruxelles e quella di Sir John Soane a Londra, con la volontà di innovare i tradizionali metodi di fruizione attraverso l’adozione di sistemi basati su strumenti digitali di ultima generazione, capaci di interagire con il visitatore (touch screen, tavoli interattivi, sistemi audiovisivi, ologrammi, etc.).

Il progetto prevederà l’evocazione degli ambienti originali con l’utilizzo di oggetti e arredi d’epoca ed espedienti museografici multimediali, al fine di rendere immersiva ed emozionale l’esperienza di visita.

Il risultato finale atteso è quello di preservare e divulgare la memoria storica di un periodo poco conosciuto e valorizzato che portò, nei primi del ‘900 alla definizione di uno stile architettonico che si diffuse rapidamente in tutta Europa, del quale ancora oggi rimangono preziose testimonianze.

Il progetto, attraverso l’adozione di strategie e tecnologie innovative, vuole contribuire a rendere accessibile un patrimonio di grande valore, in cui contenuto e contenitore sono strettamente connessi e creano un unicum altamente significativo.

Il confronto interdisciplinare dei vari partner coinvolti, ciascuno con le proprie competenze, condurrà alla stesura di un progetto altamente innovativo che potrà essere replicato in altri esempi di casa-museo in Europa.

Partner:1. Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PL) Fondazione Livia Titi Basile (AP - Associate Partner) Archives d’Architecture Moderne, centre d'archives, musée d’architecture et maison Parigi , Sarner Design, Museum and Attractions - SME nel settore degli allestimenti multimediali

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SISTEMI INTEGRATI INNOVATIVI PER LA COPERTURA DEI SITI ARCHEOLOGICI: IL CASO DEL TEATRO DI ERACLEA MINOA

Contesto: La protezione dei resti archeologici attraverso la realizzazione di sistemi di copertura funzionali a preservare i reperti dall’azione degli agenti meteorici è un tema ampiamente dibattuto che vede oggi numerose realizzazioni diverse per tipologia e materiali, con risultati non sempre rispondenti alle reali necessità del contesto. Il teatro greco di Eraclea Minoa, dalla sua scoperta avvenuta negli anni ’50, è stato oggetto di due tentativi di protezione delle strutture emerse con la realizzazione di sistemi di copertura, funzionali a rallentare il degrado del materiale lapideo utilizzato per la costruzione, una marna ricca in gesso altamente degradabile. Ma, nel breve o medio termine, in entrambi i casi le strutture protettive hanno condotto ad una grave accelerazione dei meccanismi di degrado a carico del materiale lapideo. Oggi il teatro è coperto da una struttura che non assolve più la funzione di protezione per cui era stata progettata e, a causa delle particolari condizioni del contesto ambientale e per l’elevata deperibilità del materiale lapideo, si impone un nuovo progetto per la copertura finalizzato alla salvaguardia dei reperti che tenga in forte considerazione il contesto ambientale. Occorre, inoltre, considerare gli aspetti legati al monitoraggio e alla gestione nel tempo della struttura.

Obiettivi: Studio di soluzioni sostenibili per la copertura del teatro attraverso la ricerca di possibili tipologie e forme della struttura atta a proteggere i reperti, nonché alla sperimentazione di materiali innovativi che tengano in forte considerazione il contesto ambientale. Si fa riferimento, in particolare, alla possibilità di utilizzare sistemi innovativi per il controllo dei parametri ambientali e per il monitoraggio complessivo della struttura e dei reperti, così come alla possibilità di adoperare materiali funzionalizzati con prestazioni innovative. Si fa riferimento, ad esempio, sia nel caso si pensi ad una copertura in vetro o similari, sia nel caso di coperture tessili, al trattamento di tali materiali con prodotti innovativi fotocatalitici ad azione “autopulente” a base di biossido di titanio; tali nuove tecnologie consentirebbero di migliorare le problematiche legate alla gestione e alla manutenzione del sito, incrementando la sostenibilità e l’affidabilità nel tempo dell’intervento. Le soluzioni individuate saranno inoltre replicabili in altri contesti con pari requisiti. In particolare, il sistema di copertura dovrà:assolvere la funzione di protezione dei resti materiali, avere un design rispettoso del contesto e della preesistenza oggetto di protezione,integrare le strumentazioni necessarie per il monitoraggio, possedere requisiti di sostenibilità e affidabilità nel tempo.

La costituzione del partenariato consentirà un confronto interdisciplinare sulle problematiche legate alla copertura di beni archeologici, attraverso lo studio e la sperimentazione di tecnologie innovative per il caso specifico del teatro di Eraclea.

L’obiettivo finale del progetto sarebbe comunque quello di recuperare la memoria storica collettiva di un bene poco conosciuto attraverso la preservazione degli aspetti materiali e la comunicazione di quegli aspetti immateriali in cui la comunità può riconoscere il suo passato e dunque la propria identità.

Partner :Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PL), Soprintendenza BB.CC.AA.di Agrigento (AP - Associate Partner), Harvard University, Dept. of Architecture, Cambridge Ditta Greca o Spagnola per prodotti fotocatalitici da testare sui materiali di copertura (vetro, tessili)

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Progetto MATERIALI E STRATEGIE INNOVATIVE PER LA SALVAGUARDIA DELLA VILLA ROMANA DI DURRUELI (AG).

Contesto: Oggetto di studio del progetto è la Villa romana di Realmonte, detta "di Durrueli", risalente al I secolo d.C., sita in un contesto ambientale eccezionale, essendo

ubicata direttamente sulla spiaggia a 50 metri dall’acqua. La villa è caratterizzata dai resti di un peristilio a colonne, attorno al quale si sviluppano numerosi ambienti, alcuni dei quali sono pavimentati a mosaico o in marmo policromo intarsiato.

Oggi il sito, nonostante l’elevato valore storico e artistico dei reperti emersi, è poco conosciuto ed è fuori dagli itinerari turistici. Le strutture, inoltre, seppur parzialmente protette da una copertura a carattere provvisorio, versano in precario stato di conservazione a causa delle particolari condizioni ambientali che hanno favorito l’insediamento di vegetazione infestante e il degrado dei materiali storici. La copertura attuale, infine, non assolve più il compito di proteggere le preesistenza e, contestualmente, è oggetto di fenomeni di decadimento che ne imporrebbero la rimozione e sostituzione.

Obiettivi: Con le suddette premesse si possono pensare due diversi progetti o si può pensare di integrare i due temi in un unico progetto: studio delle problematiche conservative dei lapidei presenti con sperimentazione di prodotti innovativi per la pulitura, il consolidamento e la protezione. studio di un nuovo sistema per la copertura e il monitoraggio delle strutture emerse (cfr. progetto per Eraclea). L’obiettivo finale del progetto sarebbe comunque quello di recuperare la memoria storica collettiva di un bene poco conosciuto attraverso la preservazione degli

aspetti materiali e la comunicazione di quegli aspetti immateriali in cui la comunità può riconoscere il suo passato e dunque la propria identità. Partner potenziali (da definire in funzione degli obiettivi del progetto): Italia: 1 Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PL) 2 Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento (AP - Associate Partner) Spagna 2 Università Computense di Madrid, Istituto di Petrologia applicata (studio dei materiali e delle problematiche conservative in atto) 3 Università di Cadice, Dipartimento di Chimica Fisica (sperimentazione di prodotti fotocatalitici e prodotti consolidanti) Inghilterra: 3 Harvard University, Dept. of Architecture, Cambridge Ditta Greca o Spagnola per prodotti fotocatalitici da testare sui materiali di copertura (vetro, tessili). Attraverso il Parco si potrebbe coinvolgere la start up innovativa Gretec s.r.l. (di cui sono Responsabile di R&D) costituita da soli sei mesi, che potrebbe essere, con

l’occasione, incubata nel Parco. La ditta, in atto distribuisce vari prodotti basati su nanotecnologie e, grazie a una serie di apparecchiature di cui si sta dotando, si potrà occupare di testare con indagini in campo i vari prodotti. La ditta è orientata anche all’acquisto di nuovi brevetti.

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Progetto “Estrazione, caratterizzazione e purificazione di bio-active compounds ad alto valore aggiunto ricavati dai residui di potatura di Opuntia Ficus Indica - Cladodi” Contesto: Obiettivi: Partner potenziali (da definire in funzione degli obiettivi del

progetto):