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Dalla Wunderkammer al Museo. L’esempio del Collegio Romano Giuliano Cianfrocca 2014

Wunderkammern

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Dalla Wunderkammer al Museo.

L’esempio del Collegio Romano

Giuliano Cianfrocca 2014

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Giuliano Cianfrocca 2014

Athanasius Kircher S.J.

Erudito gesuita (Geisa, Fulda, 1602 -Roma 1680).

Eminente rappresentante dell'enci-clopedismo seicentesco, i suoi ecletticiinteressi spaziarono dal campo deglistudi linguistici alla geologia, dallafilologia all'ottica, al collezionismo diantichità; le sue ricche raccolte direperti di arte classica, orientale eamerindiana costituirono il fondomuseale noto come Museo kircheriano eospitato nel Collegio Romano (1651). Trale sue opere occorre segnalare:Oedipus Aegyptiacus (1652),Mundus subterraneus (1665)China illustrata (1667).

Enciclopedia Treccani online

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Così viene raffigurato, in De Sepi, Romani CollegiSocietatis Jesu Musaeum Celeberrimum,Amstelodami, 1678, il museo del CollegioRomano, anzi quella che l’incisione definisce«Kircheriana domus, naturae artisque theatrum».

Vediamo gli elementi di questa definizione:Abitazione - DomusTeatro - TheatrumNatura - NaturaArte - Ars

Questi elementi sono quelli che caratterizzano,già dalla fine del Medioevo, le Wunderkammern

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DomusLa Camera delle Meraviglie nasce come collezioneprivata nella casa di un signore.

È un Gabinetto delle curiosità che un «amatore», unnobile signore, raccoglie nella propria abitazione:essa dimostra insieme i variegati, esotici interessidel gentiluomo e la sua ricchezza.

Il più famoso tra questi antenati del museo modernolo si può indicare nel Castello di Praga, nellaWunderkammer di Rodolfo II d’Asburgo (1552-1612),imperatore dal 1575.

La collezione della Kammer è stata dispersa, ma ne èstata creata una replica ipotetica.

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DomusNella sua forma architettonica, nel suo essereospitata all’interno di una dimora, laWunderkammer segue in sostanza tre modelli:

Il mobile-espositore.

Lo «studiolo»

La «galleria»

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Domus

Il mobile-espositore.È la più semplice, elementare, economica dellestrutture da esposizione.

In effetti, non è caratteristico solo delle ostensioni diMirabilia naturalia et artificialia.

L’armadio è analogo ai reliquiari multipli che sitrovavano e si trovano in chiese e sacrestie.

Ma a ben considerare i due oggetti avevano unoscopo comparabile: mostrare una realtà e dimostrareuna verità.

Armadio-contenitore di Adriaen van Stalbernt (1580-1662). AnversaArmadio reliquiario (1600-1624 ca.). Basilica di S. Lorenzo, Firenze

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Lo «Studiolo».Un locale riservato, appartato e praticamente privodi finestre, nel quale godere la vicinanza e ilcolloquio con gli oggetti collezionati.

Il modello insuperato è lo Studiolo di PalazzoVecchio a Firenze (1572) che Giorgio Vasari ideò edipinse per Francesco I de’ Medici, Granduca diToscana (1541-1587).

Il museo di Francesco Calceolari (1583-1662), sito aVerona, era una Wunderkammer che senza dubbiosi ispirava allo Studiolo, il quale nel frattempo erastato smantellato

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Domus

La «Galleria».«Con un lungo corridoio o vestibolo quasi semprecon finestre disposte su un solo lato e grandiambienti che si susseguono»

Cassanelli 1993, p. 90

Il nome diventerà nel corso del XVIII secolo sinonimotout court di Museo, e tale valore ha conservato finoad oggi.

Il Museo Kirkeriano, che aveva sede al primo pianodel nostro amato Collegio Romano, era proprio diquesto tipo.

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TheatrumLa Camera delle Meraviglie è unarappresentazione del sapere: è la«drammatizzazione» di una visione della cultura.

L’ordine, o il disordine, in cui sono mostrati glioggetti illustra la griglia di interpretazione delmondo che era in vigore nei secoli XVI e XVII.

Si vuole mostrare che l’uomo è inseritoarmoniosamente nel Cosmo: il Mondo ècomposto di infiniti oggetti meravigliosi che lamente umana può comprendere e dominare .

Il Mondo è dissezionato ed esposto come su unTavolo anatomico.

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TheatrumEra però un Teatro diverso dagli altri: era un luogodi esposizione di oggetti rari, esotici, sconosciutiai più.

C’era quindi bisogno di una guida, che di regolaera lo stesso «amatore» proprietario o ordinatoredelle raccolte

Si vedono spesso, nei cataloghi che illustranoqueste collezioni, visitatori accompagnati eintrattenuti dal sapiente proprietario.Come nel caso della Wunderkammer di FerranteImperato (1550-1631).

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TheatrumNel già citato Romani Collegi Societatis JesuMusaeum Celeberrimum di De Sepi si vede ildottissimo gesuita accompagnare i suoi visiatori.

Molti testimoni seicenteschi confermano lagrande disponibilità del gesuita a fungere daguida attraverso le affollate sale e i misteriosimateriali del suo Museo.

«Gradite la compagnia di una persona colta? Nonmancate di incontrare Padre Athanasius Kircher,esperto di lingue sconosciute e matematica»

Jacob Spon, Voyage d’Italie […] 1675 & 1676, […] vol. I p. 26

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NaturaNei Gabinetti di curiosità si espone ciò che diinaspettato, stupefacente e conturbante producela Natura: si mostra il suo aspetto Barocco.

Ma, a partire dalla metà del Seicento, l’esigenza diordinare e classificare si fa dominante: da alloral’irregolare viene usato per comprendere la regola,il mirabile per definire il naturale.

«Prima ancora che luogo di conservazione etesaurizzazione, il museo è un ambiente nel qualesi sviluppa un processo di conoscenza»

Cassanelli 1993, p. 90

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NaturaLa metà del Seicento segna la fine dellacontaminazione degli ambiti culturali e l'inizio diun'ordinata ripartizione di tutta la realtà naturale.

La classe politica riconosce ormai il ruolo delleaccademie, prima tra tutte quella del Cimento(1657), che offriva un esempio di organizzazionescientifica per l'intera Europa.

Il museo doveva rappresentare il macrocosmodell’universo in un microcosmo tangibile efacilmente consultabile.

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NaturaLa ricerca e lo studio sistematico permettevano dirimuovere credenze, e demitizzare le proprietàmisteriche di certe pietre, animali o vegetali, nondi rado ancora connesse all’ambito del fantastico edel prodigioso, mentre un ruolo essenziale erasvolto dagli strumenti.

L’astronomia, campo di drammatiche disputeall’inizio del secolo XVII, è ovviamente benrappresentata nei sistemi espositivi seicenteschi(e naturalmente anche nel Museo Kircheriano).

Sfera armillare indicante il sistema copernicano e quello tolemaico (fine XVII secolo)Liceo Ginnasio Visconti

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ArsLa Camera delle Meraviglie ospita anche l’operadella mano dell’uomo, il prodotto dell’arteumana.

L’arte va intesa in un senso molto più vasto diquello che siamo portati ad attribuirleimmediatamente. Nell’età barocca prevale ancorail valore latino della parola: è Arte ognimanufatto frutto dell’intelligenza oltre chedell’abilità manuale.

Le arti, in quest’epoca, non sono solo quelleclassiche: ormai includono le creazioni dell’Egittocome quelle delle lontane popolazioniextraeuropee.

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Egitto, egittomaniaDall’inizio del xv secolo rinasce la curiosità per lecose egizie, che affiorano dal suolo di Roma e checominciano ad apparire nelle raccolte "d’arte e dimeraviglie " rinascimentali e barocche.

Il gesuita colleziona reperti egiziani percontribuire all’educazione più completa possibiledei suoi novizi, il fior fiore dell’ intelligencijacattolica, impegnata nelle Missioni e nella lottareligiosa in Europa.

Comprende che conoscere tutte le religioni è undovere per chi ha scelto di seguire il Papa perindeac cadaver.

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Egitto, egittomaniaLe antichità egiziane conservate nella collezionekircheriana furono arricchite anche dai repertiche provenivano dall’Iseo Campense, che sitrovava nell’area.

Il grande erudito raccoglie statue di culto comequesta di Iside, alla quale era intitolato il tempio.

E oggetti liturgici, come questo sistro in bronzo.

Ancora oggi altri resti dell’Iseo Campensearricchiscono i vicoli dei dintorni e la lorotoponomastica (via del Pie’ di marmo)

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Egitto, esoterismoMa c’era anche un’altra ragione perché nella suaWunderkammer il dottissimo Athanasiusospitasse tante antichità egizie.

Le scoperte della filologia ormai avevano toltocredibilità alle dottrine di Ermete Trismegisto;eppure ancora in molti cercavano nell’Egitto lafonte di conoscenze arcane e misteriose.

Kircher si dedicò con passione e gran dispendio dimezzi e dottrina allo studio dei misteri piùattraenti dell’Antico Egitto: gli obelischie i geroglifici

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Egitto, esoterismoÈ per studiare meglio i geroglifici che Kircher ideòe fece eseguire quelli che sono forse gli oggettipiù affascinanti del Muso del Liceo Visconti.

I modelli di obelischi in legno, ricoperti digeroglifici.Alcuni riproducono obelischi autentici:

L’obelisco Lateranense (Piazza S.Giovanni)l’obelisco Flaminio (Piazza del Popolo)l’obelisco Mediceo (Villa Medici)

Altri invece sono di fantasia, comequello dedicato a Cristina di Sveziae quelli con decorazioni vegetali

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Missioni ed esotismo"Gesuiti euclideivestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatoridella dinastia dei Ming."

F. Battiato, Cerco un centro di gravità permanente, 1981

Da cento anni ormai i gesuiti erano impegnati nelgravoso compito di conoscere i popoli di tutto ilmondo per meglio convertirli.

Da ogni terra di missione, i confratelli di Kircherportavano al Collegio Romano testimonianze diculture esotiche.

La curiosità di Kircher e dei gesuiti era, letteralmente«senza confine».

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Missioni ed esotismo"Apparatus Rerum Peregrinarum, ex variis OrbisPlagis collectus "

F. Bonanni, Musaeum Kircherianum […], 1709

Su tutto il mondo si stendeva la rete dellemissioni gesuitiche.

Da tutto il mondo provenivano gli oggetti per lecollezioni kircheriane.

In tutto il mondo erano inviati i giovani educatinel Collegio Romano, secondo la Ratio e l’Ordostudiorum.

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EvoluzioneLa Wunderkammer di Kircher è finita, ma la suacollezione c’è ancora. È diventata la sorgente dalquale si sono alimentati molti musei scientificiromani.

Oggetti provenienti dalle collezioni del grandegesuita sono confluiti:

nel Museo Preistorico Etnografico Pigorininel Museo Nazionale Romanonel Museo di Zoologianel Museo Astronomico e Copernicanonel Museo di Palazzo Venezianella Galleria Nazionale d’Arte Antica

E in molti altri: anche nel Museo del Liceo Visconti

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