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Letteralmente SEO è l’acronimo di
Search Engine Optimization
Ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca
Sono tutte le attività che permettono ad un sito web di essere nei primi posti delle
pagine di ricerca, per determinate ricerche degli utenti
La maggior parte del traffico web è generato dai più importanti motori di ricerca commerciali - Google, Bing e Yahoo!. Se un sito non si trova sui motori o se il suo contenuto non é indicizzato nei loro database, si perde l'opportunità di attrarre sul sito il traffico
proveniente dai motori di ricerca. Indipendentemente dal fatto che il sito fornisca contenuti, servizi, prodotti o informazioni, i motori di
ricerca sono il principale metodo di navigazione per la maggior parte degli utenti Internet.
Le interrogazioni ai motori, le parole che gli utenti digitano nel campo di ricerca contenenti i termini e le frasi più vicine ad un sito, possono generare uno straordinario valore. L'esperienza ha insegnato che il traffico proveniente dai motori di ricerca può determinare il successo o il fallimento di un'organizzazione.
Come funzionano i motori di ricerca
I motori di ricerca hanno 4 funzioni - scansione del web, costruzione dell'indice, calcolo della rilevanza e dell'ordine dei risultati delle ricerche e
presentazione dei risultati delle ricerche.Attraverso i link i robot automatici dei motori di ricerca, detti "crawler" o
"spider", possono raggiungere tutti i miliardi di documenti tra loro interconnessi.
Quando i motori trovano queste pagine passano quindi all'analisi del codice in esse contenuto e archiviano parti selezionate delle pagine in enormi hard
drive, per poterle poi richiamare quando necessario in una ricerca.
Quando una persona fa una ricerca online i motori devono setacciare i miliardi di pagine indicizzate e fare due cose - primo restituire solo quei risultati rilevanti o utili rispetto alla ricerca effettuata e secondo ordinare
quei risultati in base ad un criterio di qualità (o di importanza). Il processo di ottimizzazione sui motori di ricerca ha proprio lo scopo di influenzare sia
la "rilevanza" che "l'importanza" dei risultati presentati dai motori.
Algoritmi
L’algoritmo di Google è la formula che analizza e determina la posizione di un sito web all’interno di una ricerca effettuata su Google stesso.
Nei primi anni Duemila il motore di ricerca Google ha introdotto un elemento di novità nell'approccio al
problema dell'indicizzazione del web, il PageRank, un algoritmo di valutazione della rilevanza di una
pagina basato su concetti matematici. Nel decennio successivo questo valore ha perso progressivamente importanza.
Nelle varie informazioni che è necessario conoscere per arrivare nelle vette dell'ottimizzazione per
Google è necessario che il proprio sito possa essere SEO friendly, ovvero che possa essere riconosciuto
come sito o blog facilitato per quanto riguarda la lettura dei bot dei motori di ricerca. Ciò avviene
prestando particolare cura a molti degli elementi che si trovano in ogni pagina di un sito web, e di ogni documento caricato sul web.
La ricerca per immagini è il secondo tipo di ricerca effettuato su Google. Per fare in modo che anche le
immagini siano indicizzate e ricercabili dai motori di ricerca, contribuendo alla ricercabilità della pagina in
cui sono inserite, l'immagine deve avere una url che descrive il contenuto dell'immagine stessa (es:
/images/mobile_rosso.jpg) e ci deve essere un ALT TAG di descrizione (quello che appare come descrittivo dell'immagine).
Come detto l’algoritmo di Google era stato creato principalmente su PageRank, un algoritmo che analizza i collegamenti fra vari siti.
Questo algoritmo assegna “un peso numerico ad ogni elemento di un insieme di documenti ipertestuali, con lo scopo di misurare la sua importanza relativa
all'interno della serie”.
L’algoritmo di Google con il tempo è diventato molto più sofisticato e le versioni più recenti rimangono segretissime. L’ algoritmo di Google più
recente deve valutare molti nuovi fattori che molti anni fa non erano presenti. Per esempio, i social networks, lo spam, la duplicazione dei
contenuti e la crescita esponenziale dei siti web.
Conoscere l’algoritmo di Google significherebbe capire esattamente quanto peso Google attribuisce ad ogni elemento di un sito per
determinare la sua classifica all’interno delle ricerche effettuate da parte degli utenti.
Google è un po’ come la Coca Cola: se ne conoscono gli ingredienti (le linee guida da applicare per posizionare un sito nella SERP), ma
non il dosaggio ( l’influenza specifica di tutti i numerosi elementi che concorrono al calcolo del posizionamento).
Ad oggi i vari responsabili di Google hanno dichiarato che il loro motore di ricerca tiene in considerazione circa 200 fattori e che quasi
tutti contengono circa 50 variabili cadauno!
Quali sono gli algoritmi principali di Google
PAGERANK:
Si tratta di una classificazione delle pagine ottenuta in base a quanti link si ricevono da altre fonti. Google assegna un punteggio ad ogni sito in base al numero di link che si ricevono da altri siti.Oggi il Page Rank ha ancora un valore e distribuisce un punteggio buono se il link al nostro articolo proviene da un sito che tratta il nostro argomento.
TRUST RANK
Il brevetto del Trust Rank è stato depositato da Yahoo!. Google lo ha acquistato ed ha applicato il suo concetto abbinandolo al Page Rank. In pratica questo algoritmo
esamina le pagine dei siti internet per controllare se siano fonti di spam.
L’intento è quello di eliminare tutte quelle pagine spazzatura che non abbiano alcuna utilità per i navigatori.
HILL TOP
Hill Top è un algoritmo che premia la tematicità delle pagine dando rilevanza a tutti quei link in entrata “a tema”.Hill Top premia in maniera incisiva le pagine più autorevoli, i documenti più rilevanti per un determinato tema e concorre ad incrementare il punteggio di page rank attraverso il passaggio di link a tema.
CAFFEINE
L’algoritmo Caffeine è uno dei pilastri su cui si fonda Google per migliorare la propria risposta alle query dell’utente.
Permette di archiviare queste informazioni velocemente e di essere ancora più veloce nel catalogarle e dare le risposte giuste all’utente.
PENGUIN
Google Penguin è stato creato per combattere il fenomeno del “keyword stuffing” ovvero riempire la pagina delle stesse parole chiave scrivendole ripetutamente all’interno del testo (e non solo…) e la costruzione innaturale di schemi di link.
Con questo algoritmo Google va a leggere gli anchor text (i testi dei link) che puntano un determinato sito e decide se i link sono stati costruiti ad hoc o se sono il frutto spontaneo dell’interesse che la pagina linkata ha suscitato tra gli utenti del web.
PANDA e HUMMINGBIRD
Panda cerca di individuare quei siti che non abbiano nessuna correlazione tra le key con cui sono indicizzati e i loro contenuti, rileva se vi sono contenuti copiati da altre fonti, se i contenuti sono assenti e le pagine sono solo piene di keywords inserite in frasi senza senso e tanti altri controlli tesi ad analizzare sempre la stessa cosa: la qualità dei contenuti.
Hummingbird è invece il primo algoritmo progettato per dare agli utenti delle risposte a delle precise domande. Sei a Milano e cerchi un ristorante? Domandalo a Google e lui ti risponde con tutti i ristoranti più vicine alla zona in cui ti trovi.
Oggi, posizionare un sito su Google, è un lavoro lungo e impegnativo, fatto di tante accortezze da attuare nel rispetto delle linee guida di Google e del modo di valutare
i nostri siti tramite i suoi algoritmi.
Non si deve fare l’errore di pensare a questi algoritmi come entità separate tra loro. Tutti concorrono insieme allo stesso obiettivo che è quello di migliorare i risultati
che Google restituisce quando si cerca qualcosa.
Storico Algoritmi
Sitografia
• Wikipedia• http://www.media2buy.com/servizi/posizionament
o-google/lalgoritmo-di-google.php• flavioweb.net• http://www.neoseo.it/guida-seomoz/• Video SEO (da visualizzare fino al minuto 5:20)
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