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Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer”
Vicenza
2 0 0 6 / 2 0 1 3
LA FORMAZIONE
Azienda ULSS n° 6 Vicenza
U.O.S. Servizio Adulti Anziani
Dott.ssa Emma Nardin
Dott. Michelangelo Frison
Tel. 0444 753006
E-mail: polo.alzheimer@ulssvicenza.it
Web: www.ulssvicenza.it/progettoalzheimer
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Indice
Introduzione
Periodo progettuale 2006/2009
1. La formazione base
2. La formazione continua
3. La mattinata di studio
4. I seminari
5. La scuola per i famigliari
6. La formazione ai Medici di Medicina Generale
7. La formazione nel territorio
8. Il convegno conclusivo
Periodo progettuale 2011/2013
9. I seminari e il convegno pubblico
10. Le mattinate di studio
11. Il percorso formativo “Prendiamoci cura dell’anziano fragile e casa sua”
12. Le serate Alzheimer
13. La sensibilizzazione del “Settembre Alzheimer”
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Introduzione
Il presente documento raccoglie, in sintesi, l’articolazione dell’offerta formativa proposta all’interno
della progettualità “Polo Assistenziale Alzheimer” che, attraverso la stretta collaborazione tra gli enti
promotori (Azienda ULSS 6 Vicenza, Comune di Vicenza, IPAB di Vicenza) e grazie ad un importante
finanziamento della Fondazione Cariverona ha coinvolto il territorio della città di Vicenza nel periodo
2006/2008 e, negli anni successivi, si è estesa su tutto il territorio dell’ULSS 6 Vicenza.
L’attività formativa ha coinvolto più di 200 operatori appartenenti alle diverse figure professionali
operanti all’interno dei servizi socio sanitari e provenienti dai diversi soggetti istituzionali (enti pubblici,
comuni, distretti, IPAB) e non (terzo settore, privato sociale, associazionismo).
L’organizzazione di ogni evento formativo ha cercato, da una parte, di introdurre contenuti operativi che
fossero di supporto alla quotidianità dell’operatore, dall’altra, di creare opportunità di incontro e di
scambio tra persone, ruoli e professionalità diverse con gli obiettivi di aumentare la circolarità delle
informazioni, la conoscenza dei ruoli e dei servizi erogati, favorire il confronto multidisciplinare e
migliorare le connessioni professionali e di rete del sistema dei servizi.
Pagina 4
Periodo progettuale 2006/2009
1. La formazione di base
Premessa
La formazione di base è la prima attività formativa attuata dal Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer”.
Obiettivi
Il percorso formativo di base ha cercato di rispondere alle seguenti finalità formative:
Creazione di una base di conoscenze comuni per tutti gli operatori professionali coinvolti
nell’assistenza alla persona affetta da demenza;
Miglioramento della qualità dei servizi, nella presa in carico e nell’accompa-gnamento dei pazienti e
dei loro familiari, lungo il decorso della malattia;
Acquisizione e confronto di dati ed esperienze sulle problematiche e criticità assistenziali
riguardanti la demenza e lo sviluppo di nuovi percorsi assistenziali integrati di cura e
accompagnamento delle persone affette da patologia demenziale e delle loro famiglie.
Destinatari
L’evento formativo (registrazione ECM VEN-FOR 8632) è stato rivolto ai circa 80 operatori che lavorano
nei servizi cittadini dedicati alla malattia di Alzheimer: Operatori Socio Sanitari, Infermieri, Medici,
Educatori Professionali, Fisioterapisti Logopedisti, Assistenti Sociali, Psicologi.
Prevedeva l’acquisizione di crediti ECM.
1^ GIORNATA DI FORMAZIONE
La demenza: conoscenza della malattia e dei percorsi assistenziali di aiuto
21 e 28 OTTOBRE 2006
8,00 – 13,00
(Nosografia e clinica delle demenze, Comorbidità e demenza, La valutazione neuropsicologica, La rete
integrata dei servizi per l’assistenza, Analisi della nostra esperienza, Lavoro di gruppo).
2^ GIORNATA DI FORMAZIONE
La relazione assistenziale di aiuto con le persone affette da demenza e con le loro famiglie
18 e 25 NOVEMBRE 2006
8,00 – 13,00
(I disturbi del comportamento, Il care giver, La motivazione, Le criticità dell’assistenza, Lavoro di
gruppo).
Sede
Il corso si è svolto presso le aule Formazione e Aggiornamento - Zona Chiostro - ULSS n. 6 “Vicenza”
Ospedale San Bortolo,
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2. La formazione continua
Formazione sul campo e Progetto di Miglioramento VEN-FSC72
Premessa
Gli enti coinvolti nel primo periodo progettuale sono stati l’Azienda ULSS – Distretto “Vicenza”, il
Comune e l’IPAB di Vicenza.
Da un punto di vista generale è utile ricordare che l’obiettivo della formazione è il miglioramento dei
comportamenti assistenziali e l’ottimizzazione del grado di soddisfazione professionale degli operatori.
Nel nostro caso (Progetto Polo Assistenziale Alzheimer) abbiamo tenuto conto dei seguenti fattori:
la modifica dello staff assistenziale in IPAB, legata all’ampliamento del nucleo Alzheimer, che
richiedeva uno specifico impegno formativo;
la necessità di confrontarsi con la domanda dell’utenza, che chiede una sempre maggiore
attenzione e ci impone il massimo della professionalità;
l’istituzione di nuovi servizi;
l’integrazione tra i servizi.
Obiettivi
Le persone che hanno partecipato al progetto di miglioramento avevano forti aspettative relative a:
perfezionare le conoscenze acquisite e la capacità di utilizzarle;
riflettere sui vissuti che il lavoro con i dementi comporta;
valorizzare il tema della relazione con le famiglie;
curare e potenziare le relazioni “di rete”.
Il progetto ha adottato una metodologia centrata sull’analisi condivisa delle pratiche, sullo sviluppo e
sul potenziamento delle persone, sul potenziamento della rete tra operatori e tra servizi e chiede un
coinvolgimento diretto e attivo a ciascun partecipante.
Inoltre ogni nuova prassi è stata affiancata da azioni di monitoraggio attuato dagli operatori stessi,
sviluppando competenza e responsabilità.
Elementi qualificanti del progetto sono stati:
lo sviluppo su tutto l’arco della progettualità della dimensione formativa;
l’utilizzo in qualità di docenti di esperti “locali” ;
l’ampio spazio dato al lavoro di gruppo;
la composizione per lo più “trasversale” dei gruppi di riflessione;
l’utilizzo di strumenti informatici al fine di sostenere una relazione interattiva protratta nel
tempo, utile al mantenimento del dialogo e della motivazione dei partecipanti;
l’inserimento nel progetto di una figura denominata “animatore di formazione”, che corrisponde
al ruolo di “tutor” descritto dalla letteratura di settore.
Destinatari
La formazione continua è stata rivolta ai circa 80 operatori che lavorano nei servizi cittadini dedicati
alla malattia di Alzheimer: Operatori Socio Sanitari, Infermieri, Medici, Educatori Professionali,
Fisioterapisti Logopedisti, Assistenti Sociali, Psicologi.
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1° MODULO – Formazione continua
A n a l i s i e i n d i v i d u a z i o n e d e l l e c r i t i c i t à
Febbraio/Giugno 2007
Gruppo Residenzialità
Operatori del nucleo Alzheimer dell’I.P.A.B. di Vicenza
Giovedì 22/03/2007 - 13,30/15,30
Giovedì 12/04/2007 - 13,30/15,30
Giovedì 3/05/2007 - 13,30/15,30
Giovedì 24/05/2007 - 13,30/15,30
Gruppo Domiciliarità
Operatori del Distretto Socio-Sanitario “Vicenza”, del Servizio Sociale del Comune di Vicenza, dei Centri
Diurni Socio-Sanitari “Villa Rota Barbieri”, “Bachelet”, “Trento”
Venerdì 23/03/2007 – 13,30/15,30
Venerdì 13/04/2007 – 13,30/15,30
Venerdì 4/05/2007 – 13,30/15,30
Venerdì 25/05/2007 – 13,30/15,30
Contenuti:
1. INFORMAZIONE: demenza, disturbi del comportamento, farmaci, modello di cura
2. COMUNICAZIONE: schema di descrizione del caso, strumenti interni, scheda osservazione farmaci
3. CONSAPEVOLEZZA: confronto su casi, mappa, conoscenza del ruolo degli altri professionisti
2° MODULO – Formazione continua
I n d i v i d u a z i o n e d e l l e n u o v e p r a s s i
Settembre/Dicembre 2007
Nel programma formativo del secondo Modulo sono state identificate tre tipologie di intervento
formativo presso i servizi del Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer”:
1 - monitoraggio e affiancamento nella routine di cura
Questa attività ha previsto la partecipazione di uno o più esperti a:
attività dei servizi socio-sanitari: visite domiciliari, unità operative interne/èquipe;
incontri con i gruppi professionali (assistenti sociali, infermieri professionali, medici).
Distretto Socio-Sanitario ”Vicenza”
o Giovedì 18/10/2007 (con infermieri professionali)
o Giovedì 15/11/2007 (con infermieri professionali)
o Venerdì 21/12/2007 (con medici)
Servizi Sociali comunali di Vicenza
o Mercoledì 28/11/2007 (zona 1)
o Mercoledì 05/12/2007 (zona 5)
o Giovedì 06/12/2007 (zona 7)
o Lunedì 17/12/2007 (zona 2)
Centro Diurno S.S. “Trento”
o N° 1 partecipazione a UOI il 22/11/2007
Centro Diurno S.S. “Bachelet”
N° 2 partecipazioni a UOI il 23/10/2007 e 07/12/2007
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Centro Diurno S.S. “Villa Rota Barbieri”
o N° 9 partecipazioni a UOI – dal 28/08/2007 al 31/10/2007
Nucleo Alzheimer dell’IPAB di Vicenza
o N° 9 partecipazioni a UOI – dal 17/09/2007 al 17/12/2007
Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale Vicenza
o N° 18 partecipazioni a UVMD – dal 14/09/2007 – al 21/12/2007
2 – intervento di supporto psicologico
La programmazione del secondo modulo formativo ha introdotto una attività di approfondimento degli
aspetti psicologici del nostro lavoro con gli anziani, condotta dalla psicologa.
Si è trattato di attività di supervisione, intendendo con questo termine il confronto sui nostri
comportamenti e i relativi vissuti nei confronti degli ospiti, dei loro familiari e rispetto al complesso e nel
contesto dell’équipe di cura.
A (supervisione operatori nucleo Alzheimer)
B (supervisione operatori Distretto Socio-Sanitario)
C (supervisione operatori Servizio Sociale comunale)
Venerdì 26/10/2007 – 13,30/15,00 - A
Venerdì 22/11/2007 – 13,30/15,00 - A
Venerdì 21/12/2007 – 13,30/15,00 - A
3 – stage minimi
La programmazione del secondo modulo formativo ha permesso di partecipare alle attività dedicate
alla cura delle persone con demenza, svolte da servizi diversi da quello di appartenenza
Parliamo degli “stage minimi” come l’opportunità di “vedere” e “stare” in un servizio diverso dal proprio,
attraverso un contatto breve, per un tempo che non supera le due/ tre ore.
Obiettivo di incontri così limitati non è la formazione ad attività nuove, né la conoscenza dettagliata dei
diversi sevizi collegati alla persona con demenza, bensì:
la presa di contatto con colleghi che gestiscono utenti che condividiamo o che potremmo
condividere;
la conoscenza diretta dell’organizzazione di lavoro del servizio ospitante;
la diffusione delle informazioni al proprio gruppo di lavoro;
la valutazione critica ma costruttiva del servizio di cui facciamo esperienza.
Per quanto riguarda il servizio ospitante, con questi scambi è stato possibile stimolare l’èquipe ad
affinare le proprie capacità comunicative e a riflettere sulle caratteristiche di “immagine” del proprio
lavoro.
3° MODULO – Formazione continua
S p e r i m e n t a z i o n e d e l l e n u o v e p r a s s i
Gennaio/Aprile 2008
In continuità con il secondo modulo:
1 - monitoraggio e affiancamento nella routine di cura
Centro Diurno S.S. “Trento”
o N° 1 partecipazione a UOI il 22/11/2007
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Centro Diurno S.S. “Bachelet”
o N° 2 partecipazioni a UOI il 23/10/2007 e 07/12/2007
Centro Diurno S.S. “Villa Rota Barbieri”
o N° 6 partecipazioni a UOI – dal 15/01/2008 al 01/04/2008
Nucleo Alzheimer
o N° 8 partecipazioni a UOI – dal 07/01/2008 al 31/03/2008
Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale
o N° 10 partecipazioni a UVMD – dal 14/01/2008 – al 25/03/2008
2 – intervento di supporto psicologico
A (supervisione operatori nucleo Alzheimer)
B (supervisione operatori Distretto Socio-Sanitario)
C (supervisione operatori Servizio Sociale comunale)
Venerdì 25/01/2008 – 13,30/15,00 - A
Venerdì 22/02/2008 – 13,30/15,00 - A
Venerdì 07/03/2008 – 13,30/15,00 - A
Venerdì 28/03/2008 – 13,30/15,00 – A
Venerdì 04/04/2008 – 13,30/15,00 - B
Venerdì 18/04/2008 – 13,30/15,00 – A
Venerdì 16/05/2008 – 13,30/15,00 - C
3. La mattinata di studio
Premessa
… Di fatto l’utente vive all’interno del sistema delle relazioni familiari; relazioni che determinano la
qualità di vita dell’utente sia presso la propria casa che presso una struttura residenziale. Ma
potremmo anche dire che i familiari determinano il clima del servizio in quanto, nella relazione con gli
operatori, possono costituire una vera e preziosa risorsa a complemento delle attività istituzionali nei
casi in cui esistono esperienze di coinvolgimento e di collaborazione.
Contenuti
La relazione tra operatori e familiari: dalla fiducia reciproca alla co -costruzione di un ruolo
positivo del familiare nei servizi.
Cenni teorici e presentazione di esperienze.
Docente: Patrizia Taccani, Milano, Psicologa, formatrice, consulente servizi area anziani
Svolgimento
Sabato 15 marzo 2008 - ore 9,00/13,00 – Scuola per Operatori Sanitari U.L.S.S. n° 6 "Vicenza"
Destinatari
Il presente evento formativo è stato rivolto ai circa 80 operatori che lavorano nei servizi cittadini
dedicati alla malattia di Alzheimer: Operatori Socio Sanitari, Infermieri, Medici, Educatori Professionali,
Fisioterapisti Logopedisti, Assistenti Sociali, Psicologi.
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4. I seminari
Premessa
Il seminario intende rappresentare un momento di condivisione e di confronto tra tutti gli operatori
coinvolti nel progetto di miglioramento.
E’ l’occasione per discuterne le criticità e ri-orientarne la programmazione.
Inoltre: recuperare il livello trasversale di incontro fra operatori ed enti, significa lavorare sul
potenziamento e sull’efficacia della rete dei servizi.
1^ SEMINARIO
Le attività di formazione del Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer” – Un confronto tra operatori
(Sintesi del lavoro svolto, la relazione nel prendersi cura – domande aperte nella formazione, dibattito)
Sabato 9 e 16 GIUGNO 2007
8,30 – 12,30
2^ SEMINARIO
Gli operatori tra la famiglia e il malato
(L’esordio della malattia di Alzheimer: le parole della famiglia e dei medici, la relazione con la famiglia: i
servizi si raccontano, lavoro di gruppo e dibattito)
Sabato 12 e 19 GENNAIO 2008
8,30 – 13,00
5. La scuola per i familiari
Premessa
I famigliari costituiscono la risorsa fondamentale per la persona affetta da Disturbo Cognitivo: anche la
cura passa attraverso il loro coinvolgimento attivo.
La famiglia condivide con il malato la sofferenza della malattia ed è chiamata a un forte impegno
assistenziale.
Ai famigliari proponiamo una serie di incontri per riflettere insieme sulla malattia e sull’offerta di servizi
al riguardo, per offrire informazioni e aiuto concreto, per costruire insieme una vera e propria alleanza
terapeutica.
Il programma proposto dalla “Scuola per i Familiari” prevede cicli di 4 incontri di due ore ciascuno, con
frequenza settimanale.
Obiettivo
Confrontarci con la qualità di vita del malato e dei famigliari
1° ciclo
Dal 28/03/2007 al 18/04/2007 - Centro Diurno “Villa Rota Barbieri”
2° ciclo
Dal 09/05/2007 al 30/05/2007 - Nucleo Alzheimer I.P.A.B.
3° ciclo
Dal 16/01/2008 al 06/02/2008 - Day Hospital Geriatria
4° ciclo
Dal 19/03/2008 al 09/04/2008 - Day Hospital Geriatria
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6. La formazione ai Medici di Medicina Generale
Premessa
Il percorso formativo, previsto nel programma del Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer”, aveva la
finalità di garantire una informazione omogenea dei problemi correlati alla demenza, nell’ottica di
favorire l’integrazione operativa e l’alleanza terapeutica tra i servizi dedicati a questi malati. Sono state
pertanto fornite le conoscenze scientifiche di base per la comprensione della patologia e della
complessità assistenziale con l’evidenziazione di alcuni strumenti operativi volti ad identificare il disagio
cognitivo, oltre a informazioni sulla rete dei servizi rivolta ai malati.
Obiettivo
Il corso si è proposto di far acquisire a tutti i 200 Medici di Medicina Generale dell’U.L.S.S. n° 6
"Vicenza" l’aggiornamento delle conoscenze e competenze necessarie per gestire le persone affette da
decadimento cognitivo ed un corretto utilizzo della rete dei servizi assistenziali dedicati alla gestione
della demenza.
GIORNATA DI FORMAZIONE
Le demenze: problematiche legate all’attività del Medico di Famiglia
23 APRILE e 14 MAGGIO 2008
15,00 – 19,45
(Inquadramento nosografico delle demenze, inquadramento diagnostico delle demenze: dai segni e
sintomi precoci alla diagnosi, demenze: le possibilità terapeutiche, la valutazione neuropsicologica del
paziente con decadimento cognitivo, presentazione di un caso didattico, problematiche legate alla
gestione del paziente con demenza: l rete integrata dei servizi per l’assistenza, il Progetto Polo
Assistenziale Alzheimer).
Sede
Il corso si è svolto presso il Centro Studi Ordine dei Medici, Bolzano Vicentino (VI).
7. La formazione nel territorio “Conoscere la demenza” –
qualificazione dell’assistenza alla persona con deterioramento cognitivo per
tutto il territorio dell’U.L.S.S.
Attraverso la fattiva collaborazione con gli operatori dei territori distrettuali dell’U.L.S.S. è stato possibile
proporre un “mini” percorso formativo contenente gli elementi della formazione base.
Il percorso, rivolto a tutti gli operatori professionali del territorio (Comuni, U.L.S.S. e Centri di Servizio
residenziali), ha proposto le informazioni principali sulla patologia, le nozioni sul caregiver e sulle
problematiche comportamentali del malato e, infine, l’articolazione dei servizi e dei supporti presenti.
L’attività ha visto una prima giornata formativa, in plenaria, il 29/03/2008, alla quale hanno
partecipato più di 150 professionisti.
Successivamente, per il secondo incontro, il percorso si è articolato in ogni territorio distrettuale:
- territorio EST: 15/04/2008;
- territorio OVEST: 16/04/2008;
- territorio SUD EST: 18/04/2008.
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8. Il convegno conclusivo
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Periodo progettuale 2011/2013 - La continuazione del percorso
9. I seminari e il convegno pubblico
Premessa
L’avvio del secondo periodo progettuale 2011/2013 del Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer” ha
reso possibile la ripresa dell’attività formativa.
Indicativamente l’obiettivo prevedeva il coinvolgimento di circa 215 operatori, appartenenti alle
organizzazioni aderenti al Progetto (U.L.S.S., Comune e I.P.A.B. di Vicenza, tutti i Comuni dell’Azienda
U.L.S.S. e n° 10 Centri di Servizio per non autosufficienti).
Gli appuntamenti seminariali previsti nel percorso di formazione continua del Progetto “Polo
Assistenziale Alzheimer” 2011/2013 rivolti agli operatori dei Comuni (assistenti sociali, assistenti
domiciliari), dei Centri di Servizio (coordinatori di nucleo, oss, assistenti sociali, psicologi, infermieri,
logopedisti, educatori, fisioterapisti, terapisti occupazionali, medici), dei Distretti Socio-Sanitari (medici,
infermieri) hanno riproposto la modalità del coinvolgimento interprofessionale, interistituzionale, per
attivare e favorire il confronto multidisciplinare e migliorare le connessioni professionali e di rete di
ciascun ambito distrettuale.
L’approccio alla demenza, al malato e alla sua famiglia, richiede un intervento multidisciplinare e
integrato perché varie sono le istanze di bisogno da ascoltare e supportare che chiamano in causa
operatori con professionalità differenti appartenenti a diversi ambiti lavorativi e istituzionali.
Le persone che incontriamo, inoltre, non sono solo portatrici di un bisogno e destinatarie
dell’intervento, ma soggetti in grado di partecipare alla costruzione della risposta.
A noi operatori, quindi, non è richiesta solo la competenza professionale in senso stretto, ma anche la
capacità di attivarci in una relazione di “cura”, per accompagnare e prenderci cura del malato e della
sua famiglia lungo il percorso clinico-assistenziale.
Gli eventi hanno ottenuto il riconoscimento dei crediti formativi ECM per le figure sanitarie e dei crediti
formativi per gli assistenti sociali.
In entrambi i seminari il numero delle iscrizioni è stato di circa 230/240 professionisti, provenienti dagli
enti aderenti.
1^ SEMINARIO
Per gli operatori dei servizi sociali e sanitari
ECM VEN FOR 44421
Si tratta del 1° appuntamento seminariale previsto nel percorso di formazione continua del Progetto
“Polo Assistenziale Alzheimer” 2011/2013 rivolto agli operatori
- dei Comuni (assistenti sociali, assistenti domiciliari)
- dei Centri di Servizio (coordinatori di nucleo, oss, assistenti sociali, psicologi, infermieri,
logopedisti, educatori, fisioterapisti, terapisti occupazionali, medici),
- Distretti Socio-Sanitari (medici, infermieri)
e si propone coinvolgerli per attivare e favorire il confronto multidisciplinare e migliorare le connessioni
professionali e di rete di ciascun ambito distrettuale.
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L’approccio alla demenza, al malato e alla sua famiglia, richiede un intervento multidisciplinare e
integrato perché varie sono le istanze di bisogno da ascoltare e supportare che chiamano in causa
operatori con professionalità differenti appartenenti a diversi ambiti lavorativi e istituzionali.
Le persone che incontriamo, inoltre, non sono solo portatrici di un bisogno e destinatarie dell’inter-
vento, ma soggetti in grado di partecipare alla costruzione della risposta.
A noi operatori, quindi, non è richiesta solo la competenza professionale in senso stretto, ma anche la
capacità di attivarsi in una relazione di “cura”, per accompagnare e prendersi cura del malato e della
sua famiglia lungo il percorso clinico assistenziale.
L’attività seminariale intende focalizzare le principali problematiche della persona affetta da demenza,
a partire dalla presa in carico “integrata” tra sanitario e sociale, per finire con il tema dell’assistenza
nella fase terminale della malattia.
Sabato 22 OTTOBRE 2011
8,30 – 13,45
Programma:
1) Il nuovo progetto “Polo Assistenziale Alzheimer” 2011/2013 e il programma formativo (Dr.ssa
Evelina Bianchi – Responsabile U.O.S. Studio e trattamento del decadimento cognitivo
dell’anziano – Azienda ULSS 6 Vicenza)
2) La diagnosi della malattia e la presa in carico: medici, operatori sanitari e sociali, malato e
famigliari (Dr. Carlo Gabelli – Dirigente Medico Clinica Medica 1^ Dipartimento di Scienze
Mediche e Chirurgiche dell’Università di Padova – Responsabile Centro Regionale per lo Studio
e la Cura dell’Invecchiamento cerebrale (C.R.I.C.)
3) I grandi cambiamenti: l’istituzionalizzazione (Dott.ssa Lucia De Antoni – Psicologa
Psicoterapeuta IPAB di Vicenza)
4) La fase terminale (Dott.ssa Erica Pranovi - Psicoterapeuta – Psicoanalista Socio Fondatore del
C.I.Ps.Ps.I.A. (Centro Italiano Psicoterapia Psicoanalitica per l'Infanzia e l'Adolescenza) Bologna
Formatore presso Centri di Servizio dell’ULSS 3 e dell’ULSS 6
2^ SEMINARIO
Mattinata di studio - Alzheimer: strumenti per gli operatori
ECM VEN FOR 49884
Si tratta del 2° appuntamento seminariale previsto nel percorso di formazione continua del Progetto
“Polo Assistenziale Alzheimer” 2011/2013 rivolto agli operatori dei Comuni (assistenti sociali, assistenti
domiciliari, oss), dei Centri di Servizio (direttori, coordinatori di nucleo, oss, assistenti sociali, psicologi,
infermieri, logopedisti, educatori, fisioterapisti, terapisti occupazionali, medici), dell’Azienda ULSS
(medici, infermieri) e si propone di attivare e favorire il confronto multidisciplinare e migliorare le
connessioni professionali e di rete del sistema dei servizi.
L’evento formativo in oggetto si inserisce in un progetto di collaborazione tra enti diversi, relativo all’area
del territorio dell’ULSS di Vicenza ed è centrato sui problemi della persona affetta da demenza.
L’attività seminariale intende focalizzare le strategie di aiuto al malato e al caregiver attraverso la
rappresentazione di esperienze significative – sia nazionali che locali - per fornire ai discenti nuove
conoscenze relativamente la presa in carico “integrata” socio-sanitaria, l’approccio relazionale con il
malato, i nuovi servizi attivati dalle azioni del Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer” 2011/2013.
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Sabato 22 SETTEMBRE 2012
8,15 – 14,00
Programma:
1) La presa in carico del malato di Alzheimer e della sua famiglia (Dr.ssa Evelina Bianchi – Medico
Geriatra)
2) Prendersi cura di chi cura: Ring, un progetto di sostegno al caregiver (Dott.ssa Cristiana Bianchi,
Dott.ssa Ileana Giuseppina Leardini - Divisione Servizi Sociali Comune di Torino)
3) Focus sul Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer”:
a. Sportello Informativo Alzheimer (Dott.ssa Rosaria Bonuso – Assistente Sociale Comune
di Vicenza)
b. Gruppi di Auto Mutuo Aiuto (Dott.ssa Carla Pampararo – Assistente Sociale Comune di
Vicenza)
c. Una palestra per la mente (Dott.ssa Arianna Ferrari – Educatore Responsabile Centro
Rindola Vicenza)
d. Percorsi di formazione per assistenti familiari, familiari e caregiver (Dott. Michelangelo
Frison – U.O.S. Servizio Adulti Anziani Azienda ULSS 6 Vicenza)
4) “Gioco ricco… me ce ficco!”. Vivere le esperienze, sentire le emozioni (Dott.ssa Monica
Bartoccio, Dott.ssa Stefania Benetollo – Educatori IPAB di Vicenza)
5) L’approccio capacitante nella cura degli anziani fragili e delle persone con demenza (Dr. Pietro
Vigorelli – Medico Psicoterapeuta Presidente Gruppo Anchise Milano)
Sede
I seminari si sono svolti presso il Centro Congressi della Confartigianato di Vicenza.
Monitoraggio e valutazione del processo
L’elevato numero di iscrizioni pervenute denota un importante bisogno formativo presente negli
operatori che lavorano nelle varie organizzazioni; altresì i seminari sono stati un momento di incontro e
di conoscenza interprofessionale ed interistituzionale: ci sembra che la distanza che esiste tra
professionisti appartenenti a ruoli diversi e organizzazioni differenti possa in qualche misura diminuire
con opportunità formative, come questa, che aggregano e cercano di proporre dei linguaggi comuni di
analisi e di gestione delle problematiche.
CONVEGNO PUBBLICO
Convegno Pubblico sulla malattia cognitiva
“… e la voglio fare tutta questa strada, fino al punto esatto in cui si spegne…”
ECM VEN FOR 57381
La demenza è una malattia che rimane un’emergenza sanitaria e sociale e che in Italia conta 120mila
nuovi casi all’anno; rappresenta la quarta causa di morte negli ultrasessantacinquenni ed è una delle
cause di disabilità più importanti nella popolazione anziana.
Nel complesso è affetto da demenza oggi circa il 5% della popolazione over 65 anni, ma addirittura il
30% degli over 85. L'incidenza è compresa tra l'1 e il 5 per mille della popolazione generale, e tra l'1% e
il 24% negli anziani e negli ultraottantenni.
Il fattore di rischio principale pare dunque essere l'età, seguita dal sesso (le donne parrebbero più
colpite da demenza rispetto agli uomini, ma questo dato è considerato controverso, stante la maggiore
attesa di vita per le donne); non sembrano invece implicate l'etnia o le condizioni socioeconomiche.
Esistono oltre 100 forme diverse di demenza perché diverse sono le alterazioni del cervello che le
provocano. Di tutte le demenze, quella di Alzheimer è la più diffusa rappresentando il 50-60% dei casi.
In ordine di frequenza poi abbiamo la Demenza Vascolare, la Demenza a Corpi di Lewy, la Malattia di
Pick, la Demenza associata al Parkinson…
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Ciò che accomuna tutte queste malattie è che chi ne è affetto va incontro ad una progressiva difficoltà
nel parlare e nel comprendere la realtà, cioè di rendersi conto di quanto avviene intorno a lui. Questo gli
rende difficile partecipare alle decisioni di ordine medico che lo riguardano. Di conseguenza, quando
insorgono delle complicazioni o dei nuovi problemi di salute, qualcuno che gli è vicino – la moglie, il
figlio o una persona cara – deve “prendere le sue parti” con l’èquipe curante quando si deve decidere
fino a che punto intervenire con cure specifiche. Questo è un compito difficile…
Pertanto, risulta fondamentale acquisire le informazioni essenziali per poter comprendere al meglio non
tanto la malattia nel suo complesso, quanto i sintomi che essa produce e le decisioni da affrontare
quando si arriva in uno stadio avanzato, con particolare riferimento ai momenti in cui la morte appare
imminente o ormai inevitabile. Anche in questa fase, infatti, è comunque possibile attuare un insieme di
cure che assicuri al nostro caro, nonostante tutto, una fine serena e senza sofferenza.
Sabato 21 SETTEMBRE 2013
8,30 – 13,30
Programma:
1) Demenze ad insorgenza precoce (Dr.ssa Michela Marcon – Medico Neurologo Azienda ULSS 6
Vicenza)
2) Oltre l’Alzheimer: le altre forme di demenza (Dr.ssa Sandra Bortolamei – Medico Geriatra
Azienda ULSS 6 Vicenza)
3) La gestione della terminalità nel paziente demente (Dr. Paolo Chioatto – Direttore U.O. Geriatria
Azienda ULSS 6 Vicenza)
4) Le cure palliative per l’anziano: il percorso di terminalità a domicilio (Dr.ssa Elena Ceschin –
Medico Geriatra Azienda ULSS 6 Vicenza)
5) Residenza protetta: luogo “privilegiato” per un percorso di terminalità in èquipe (Dr.ssa Lucia
Soattin – Medico Geriatra Azienda ULSS 6 Vicenza)
6) La vita ultima: insieme per prendersi cura (Dr.ssa Cecilia Poletto - Coordinatore Servizi, Dr.ssa
Ilaria Sbalchiero – Infermiera, IPAB Villa Serena Valdagno)
Sede
Il convegno si è svolto presso il Centro Congressi della Confartigianato di Vicenza.
Monitoraggio e valutazione del processo
L’elevato numero di iscrizioni pervenute denota un importante bisogno formativo presente negli
operatori che lavorano nelle varie organizzazioni; altresì i seminari sono stati un momento di incontro e
di conoscenza interprofessionale ed interistituzionale: ci sembra che la distanza che esiste tra
professionisti appartenenti a ruoli diversi e organizzazioni differenti possa in qualche misura diminuire
con opportunità formative, come questa, che aggregano e cercano di proporre dei linguaggi comuni di
analisi e di gestione delle problematiche.
Con il convegno è stato inoltre possibile ampliare la riflessione ai cittadini – familiari o caregiver – che
sono intervenuti numerosi.
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10. Le mattinate di studio
Premessa
Con l’obiettivo di fornire ambiti di riflessione e nuovi strumenti professionali agli operatori dei vari
ambiti di lavoro socio-sanitari nel corso del 2013 sono state organizzate le seguenti mattinate di studio.
Percorso formativo 2013 per operatori
1^ Mattinata di studio per Assistenti Sociali
La persona con demenza e la sua famiglia: ipotesi per una possibile
relazione di aiuto. 17 maggio 2013 * ore 9,00 – 13,00
Sala Riunioni Circoscrizione 3 – Villa Tacchi Viale della Pace, 87 - Vicenza
PRESENTAZIONE
“E’ brutto essere così soli … almeno ci fosse stato un fratello o una sorella … essere in due .. Ma alla fine…
alla fine è tutto su di me … io parlo solo con l’assistente sociale… ma meno male” [Figlia unica, 61 anni,
deve decidere per un ricovero del padre in RSA]”.
Accade frequentemente all’operatore di ascoltare il vissuto di un caregiver e di cogliere la fatica e la
complessità di una situazione per la quale non ci sono risposte immediate e codificate.
Tuttavia, i servizi sociali, in collaborazione con i servizi sanitari, hanno un ruolo determinante
all’interno del sistema degli aiuti e dei supporti al malato e alla famiglia lungo il decorso patologico.
Dunque, è possibile pensare ad una presa in carico sociale del malato e della sua famiglia?
Quali sono gli strumenti professionali a disposizione dell’Assistente Sociale e con quale metodologia
sociale è possibile migliorare la qualità di vita del caregiver?
DOCENTE
Letizia Espanoli
Consulente di numerose realtà pubbliche e private per la sperimentazione di modelli organizzativi
innovativi e rispettosi della qualità della vita dell’intera triade assistenziale (operatori, familiari e
anziani) nella cura delle persone anziane e affette da Alzheimer e per la realizzazione di progetti
ambientali idonei.
Tra gli ultimi libri:
“Alzheimer: idee per la qualità della vita”
“Attraversare il dolore per trasformarlo”
“Alzheimer e ambiente”.
DESTINATARI
Il presente evento formativo è rivolto agli Assistenti Sociali dei Comuni e dei Centri di Servizio.
Sono stati richiesti i crediti formativi per gli assistenti sociali.
Percorso formativo 2013 per operatori
2^ Mattinata di studio
Alzheimer: idee per la qualità della vita 13 giugno 2013 * ore 9,00 – 13,00
Centro Congressi Confartigianato Via E. Fermi, 201 - Vicenza
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PRESENTAZIONE
Le case per anziani sono oggi diventate realtà sempre più complesse.
La presenza di anziani sempre più eterogenei pone l'attenzione sulla necessaria riorganizzazione in
nuclei e su modelli organizzativi capaci di prevenire il burn out degli operatori e in grado di accogliere
e collaborare con le famiglie.
La mattinata si pone l'obiettivo di dare idee, strumenti e soluzioni per creare quel "benessere" della
triade terapeutica (operatori, familiari e malati) così importante e così capace di generare "cura".
Quando guardiamo una persona affetta da demenza, se la etichettiamo dentro un assessment
geriatrico, ci condanniamo a costruire un modello assistenziale basato solo sui bisogni e spesso
incapace di comprendere la persona, le sue paure e i suoi desideri. Se i disturbi del comportamento
sono etichettati solo come sintomatologia della demenza, per essi solo la terapia farmacologica
sembrerà utile.
La mattinata sarà l’occasione per condividere fra i partecipanti soluzioni alternative in grado di
costruire una équipe che possa guardare alla persona affetta da disorientamento come alla somma
delle abilità, risorse e desideri che ella è e si lasci stupire dalla sua “presenza” nella quotidianità.
Queste le tematiche che saranno esplorate:
la raccolta biografica: una proposta per l’accoglienza; la strada dell’osservazione: la consegna, le valutazioni che contano (dolore, disturbi del
comportamento) e il PAI; alcune proposte per la gestione del disturbo del comportamento; gli outcomes della qualità oltre l’autoreferenzialità; l’accoglienza e la partecipazione della famiglia; la gestione del dolore e del fine vita.
DOCENTE
Letizia Espanoli
Vedi sopra.
DESTINATARI
Il presente evento formativo è rivolto agli operatori dei nuclei Alzheimer (Coordinatori, Operatori
Socio Sanitari, Infermieri, Fisioterapisti, Logopedisti, Psicologi, Educatori, Assistenti Sociali, Medici) e
dei servizi comunali (Assistenti Sociali, Operatori Socio-Sanitari).
Sono stati richiesti i crediti formativi per gli assistenti sociali
Percorso formativo 2013 per operatori
3^ Mattinata di studio
Una palestra per la mente: corso per operatori che lavorano con persone
affette da demenza 16 novembre 2013 * ore 9,00 – 12,00
Centro Diurno Villa Rota Barbieri, Strada Biron di Sopra, 86 - Vicenza
PRESENTAZIONE
Numerosi studi hanno dimostrato che alcune tecniche di riabilitazione cognitiva sono utili per
migliorare e potenziare le performance cognitive e funzionali dei pazienti affetti da malattia di
Alzheimer di grado lieve, specialmente se associata al trattamento farmacologico.
La letteratura scientifica recente evidenzia come il Sistema Nervoso Centrale adulto, grazie alla
plasticità, sia in grado di modificare la propria microstruttura. Gli studi sulla plasticità cerebrale
dimostrano la presenza di capacità di riorganizzazione e adattamento cerebrale del cervello adulto
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anche successivamente ad importanti lesioni cerebrali.
Risulta importante, quindi, per l’operatore che lavora con le persone affette da demenza, sia a
domicilio che all’interno delle strutture residenziali, appropriarsi delle tecniche di stimolazione
cognitiva e degli strumenti che possono introdurre, nella prassi quotidiana, approcci e stili
assistenziali “riabilitativi” a favore del benessere cognitivo della persona.
Il programma della mattinata:
9.00/10.00: I deficit neuropsicologici nella demenza;
10.00/11.00: Le tecniche di stimolazione cognitiva;
11.00/12.00: Gli strumenti operativi.
DOCENTI
Dott.ssa Arianna Ferrari
Dott.ssa Federica Cozzi
Equipe del Centro di psicologia e riabilitazione neuropsicologica Rindola di Vicenza- Cooperativa
sociale Linte
DESTINATARI
Il presente evento formativo è rivolto agli operatori dei nuclei Alzheimer (Coordinatori, Operatori
Socio Sanitari, Infermieri, Fisioterapisti, Logopedisti, Psicologi, Educatori, Assistenti Sociali, Medici) e
dei servizi comunali (Assistenti Sociali, Operatori Socio-Sanitari).
11. Il percorso formativo “Prendiamoci cura dell’anziano
fragile a casa sua”
rivolto ad assistenti familiari, familiari/caregiver, volontari
La costruzione del programma formativo è avvenuta attraverso l’analisi delle proposte formative
esistenti e il confronto con il percorso professionale di OSS (Operatore Socio-Sanitario).
L’obiettivo perseguito è stato quello di proporre un corso, sufficientemente esauriente ma non
eccessivamente impegnativo per i partecipanti, in termini di ore da frequentare e di contenuti da
assimiliare.
Metodologia/strumenti utilizzati
Si tratta di un percorso formativo di
- n° 56/64 ore circa di contenuti teorici/pratici;
- n° 20 ore di tirocinio osservativo presso i servizi socio-sanitari;
rivolto a familiari assistenti/caregiver, assistenti familiari/badanti e volontari.
La metodologia adottata ha volto tenere in considerazione:
- L’articolazione in moduli degli argomenti: per consentire agli iscritti di ricevere, all’interno della
stessa giornata formativa, tutte le informazioni e le conoscenze riferite allo specifico argomento;
altresì per consentire la partecipazione parziale da parte di persone intenzionate ad
approfondire solamente alcuni argomenti rispetto ad altri.
- Gli operatori e i professionisti dei servizi in qualità di docenti, i quali, hanno partecipato con
entusiasmo alla fase preparatoria e si sono preparati con competenza alla lezione in classe;
altresì, i contenuti teorici sono stati spesso arricchiti da esemplificazioni reali, simulazioni
pratiche e analisi di situazioni concrete.
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- Un approccio multidimensionale/multi professionale: una parte dei moduli sono stati gestiti da
due figure professionali diverse ma che nell’attività lavorativa spesso sono complementari e si
integrano a vicenda (es. OSS, IP).
Monitoraggio e valutazione del processo
I corsi finora realizzati hanno visto la partecipazione assidua di circa 20/25 persone a corso, mentre
altre alcune hanno frequentato saltuariamente.
L’interesse dimostrato è sempre stato molto elevato, come confermato dai docenti.
Il questionario di valutazione finale ha evidenziato dei riscontri molto positivi relativamente all’utilità
della proposta formativa, alle modalità e alla qualità dei contenuti trattati.
Le edizioni:
1°: dal 19/03/2012 al 24/05/2012 – territorio OVEST
2°: dal 23/10/2012 al 18/12/2012 – territorio SUD EST
3°: dal 9/04/2013 al 4/06/2013 - territorio di VICENZA
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A titolo esemplificativo, riportiamo l’edizione di Vicenza:
SCUOLA DI ASSISTENZA FAMILIARE
Percorso Formativo
“Prendiamoci cura dell’anziano fragile a casa sua” Attività formativa prevista nell’ambito delle Azioni del Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer” 2011/2013
organizzato da
con il contributo di
e la collaborazione di
Informazioni, supporti e servizi
a favore della persona con patologia cognitiva
e della sua famiglia
3° edizione
Segreteria scientifica ed organizzativa:
Michelangelo Frison A.ULSS n° 6 “Vicenza”
U.O.S. Servizio Adulti Anziani
E-mail:
polo.alzheimer@ulssvicenza.it
Tel. 0444 753006
Destinatari
Familiari Assistenti (caregiver);
Assistenti Familiari (badanti);
Volontari.
Durata corso intero n° 56 ore teorico-pratiche
n° 20 ore tirocinio c/o servizi socio-sanitari
Frequenza parziale E’ possibile partecipare solamente ad alcune giornate
tematiche
Requisiti d’accesso Cittadinanza italiana o permesso di soggiorno
Buona comprensione della lingua italiana
Priorità Residenti e/o domiciliati nel Comune di Vicenza
Data di presentazione della domanda
Iscrizione Compilare il modulo di iscrizione e consegnarlo alla portineria
della Residenza Salvi – via Formenton
Via mail: polo.alzheimer@ulssvicenza.it
Via fax. 0444753063
entro e non oltre il 22 marzo 2013.
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Svolgimento del corso IPAB di Vicenza – Residenza Salvi
Corso Padova, 59 – Vicenza
I martedì e i giovedì dalle ore 14,30 alle ore 18,30
Dal 09/04/2013 al 04/06/2013
Contributo di partecipazione
all’intero percorso (materiale, testo,
fotocopie, ecc.)
€. 20,00 (senza il testo) per la frequenza a 4 o + moduli.
€. 40,00 (con il testo)
Certificazione finale Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di
frequenza
Programma formativo
1° modulo Martedì 09/04/2013, ore 14.30/18.30 Introduzione al corso Michelangelo Frison Coordinatore del corso
Conoscere i bisogni della persona non autosufficiente Mantia Carmela I bisogni dell'anziano - il declino cognitivo, funzionale e motorio, la condizione di fragilità, l'importanza della casa. I bisogni della persona non autosufficiente, le attività di base della vita quotidiana e la valorizzazione delle capacità residue
Medico c/o Distretto Socio-Sanitario “Vicenza” U.O. Cure Primarie
2° modulo Giovedì 11/04/2013, ore 14.30/18.30 Il bisogno di igiene personale e l’abbigliamento Gallafin Laura
Operatore Socio-Sanitario c/o Comune di Vicenza
Cura, igiene e abbigliamento: i principi di igiene, l’igiene parziale e totale della persona dipendente, l’utilizzo della toilette, la cura nel vestirsi, la valorizzazione delle abilità residue
Pietrobon Romina
Operatore Socio-Sanitario c/o Coop. Fai Berica Vicenza
3° modulo Martedì 16/04/2013, ore 14.30/18.30 Come aiutare le persone a soddisfare il bisogno di alimentarsi Bonetto Marita Alimentazione e preparazione dei pasti: l'orario, le modalità, lo stile di vita, le tradizioni, le abitudini, le preferenze, i principi di educazione alimentare. La spesa. La conservazione degli alimenti. La preparazione dei cibi. Diete particolari. Ausili per l'alimentazione. Problematiche legate all'alimentazione: deglutizione, disfagia, ecc. Modalità di aiuto.
Logopedista c/o IPAB di Vicenza
Gallafin Laura Operatore Socio-Sanitario c/o Comune di Vicenza
4° modulo Giovedì 18/04/2013, ore 14.30/18.30 Come aiutare le persone a soddisfare il bisogno di muoversi Mobilizzazione semplice della persona parzialmente o totalmente dipendente, il mantenimento delle capacità residue, la valorizzazione delle potenzialità, il coinvolgimento nelle attività e/o funzioni quotidiane. I mezzi di contenzione. L’accompagnamento della persona, gli ausili e i presidi per la mobilizzazione, il trasporto in auto.
Facco Pierangelo Terapista c/o Distretto Socio-Sanitario “Vicenza” U.O. Cure Primarie
5° modulo Martedì 23/04/2013, ore 14.30/18.30 Come aiutare le persone a vivere bene nella propria casa Facco Pierangelo La sanificazione e la pulizia degli ambienti, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti domestici. L’osservazione e la valutazione delle opportune modifiche dell'abitazione. Le barriere architettoniche, gli ausili per l'ambiente, gli ausili personali e per l'attività igienica. Gli accorgimenti per migliorare la sicurezza della casa. Come facilitare un buon riposo.
Terapista c/o Distretto Socio-Sanitario “Vicenza” U.O. Cure Primarie
Pietrobon Romina
Operatore Socio-Sanitario c/o Coop. Fai Berica Vicenza
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6° modulo
Martedì 07/05/2013, ore 14.30/18.30
Come gestire le criticità sanitarie Le informazioni da comunicare al medico. La valutazione del dolore; i segni e le conseguenze del dolore cronico. Terapie per la gestione del dolore. Indicazione sulla gestione dei farmaci. Le piccole urgenze domiciliari: cosa fare? Le modalità di attivazione dei servizi di assistenza medica (es. SUEM, guardia medica, ecc.)
Tremul Luca Medico di Medicina Generale
7° modulo Giovedì 09/05/2013, ore 14.30/18.30 Stare con un malato in casa Pacchin Matteo Riconoscere le principali alterazioni delle funzioni vitali. La prevenzione della sindrome da immobilizzazione, la prevenzione delle piaghe da decubito, l'osservazione delle situazioni di rischio, le medicazioni. La conservazione dei farmaci.
Infermiere c/o Distretto Socio-Sanitario “Vicenza” U.O. Cure Primarie
8° modulo Martedì 14/05/2013, ore 14.30/18.30 Come affrontare le problematiche della cura Magalotti Maria Angela La nutrizione artificiale domiciliare (PEG, SNG), il vomito e il dolore addominale, la diarrea, la stipsi, la disidratazione. Il bisogno di eliminazione (incontinenza, stomie, ecc.) e ausili per l’incontinenza. Abilità legate all’utilizzo di presidi (pannoloni, catetere, sondini, ecc.).
Infermiera c/o Distretto Socio-Sanitario “Vicenza” U.O. Cure Primarie
9° modulo Giovedì 16/05/2013, ore 14.30/18.30 Informazioni sui deficit cognitivi, le demenze, l’Alzheimer Bortolamei Sandra La patologia cognitiva, le demenze e l’Alzheimer: definizione, cause, sintomi. I disturbi comportamentali nel paziente demente: la terapia farmacologica e non farmacologica. L’alleanza medico-malato-familiare: casi clinici. Le alterazioni delle funzioni vitali, i segni e i sintomi di malessere e di dolore nel paziente affetto da demenza.
Medico Geriatra c/o Ospedale S. Bortolo di Vicenza – U.O. Studio e trattamento del decadimento cognitivo dell’anziano
10° modulo Martedì 21/05/2013, ore 14.30/18.30 Come accompagnare la persona anziana nell’ultimo tratto di vita Mantia Carmela Prendersi cura dell'anziano nella fase terminale: le problematiche sanitarie, relazionali, etiche ed economiche.
Medico c/o Distretto Socio-Sanitario “Vicenza” U.O. Cure Primarie
Valerio Gianni Medico Geriatra c/o Distretto Socio-Sanitario “Vicenza”
11° modulo Giovedì 23/05/2013, ore 14.30/18.30 Relazionarsi con la persona anziana non autosufficiente De Antoni Lucia La relazione con la persona dipendente. La relazione con la persona con decadimento cognitivo. La comunicazione verbale e non verbale. Come migliorare la comunicazione. Il mantenimento delle funzioni cognitivo/comunicative. La stimolazione cognitiva.
Psicologa Psicoterapeuta c/o IPAB di Vicenza
12° modulo Martedì 28/05/2013, ore 14.30/18.30 Re-stare con la persona demente Come educarsi a rimanere insieme alla persona con decadimento cognitivo trasmettendole la nostra vicinanza.
Bartoccio Monica Benetollo Stefania
Educatrici c/o IPAB di Vicenza
13° modulo Giovedì 30/05/2013, ore 14.30/18.30 Le informazioni, i sostegni e i servizi a supporto dell’assistenza Parise Alessandra Il domicilio dell'anziano, la relazione con la famiglia e con la rete informale. Il caregiver, le caratteristiche e le fragilità. Incapacità d'agire e aspetti legali. Le provvidenze economiche, la rete dei servizi e le agevolazioni a supporto dell'assistenza. Sedi, riferimenti, modalità per l'accesso
Assistente Sociale c/o Comune di Vicenza
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14° modulo Martedì 4/06/2013, ore 14.30/18.30 Il rapporto di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare Tagliaro Chiara I diritti e doveri dei lavoratori, le caratteristiche contrattuali del lavoro domestico, le responsabilità di chi assiste.
Esperta
Visita guidata al nucleo Alzheimer del Centro Servizi “Monte Crocetta” – IPAB di Vicenza
Tirocinio osservativo Presso servizi socio-assistenziali o socio-sanitari 20 ore, 4 accessi di 5 ore
Dal 25/06/2013 al 15/09/2013
12. Le Serate Alzheimer
L’obiettivo è stato quello di creare delle occasioni informative, rivolte ai familiari e ai cittadini, per
veicolare istruzioni, notizie, indicazioni concrete e utili alla gestione assistenziale del malato.
Tutte le serate sono state ospitate nella palestra della nuova Residenza dell’IPAB “Monte Crocetta”
dove è presente un nucleo Alzheimer di recente costruzione (è stato aperto il l 1° settembre 2012).
L’affluenza delle persone è stata soddisfacente e in ogni serata si sono contati più di 100 intervenuti
che hanno arricchito il dibattito e posto domande specifiche sul tema.
La registrazione delle serate è stata poi resa disponibile su youtube.
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13. La sensibilizzazione del “Settembre Alzheimer”
Prendendo spunto dalle criticità ed emergenze evidenziate dai Rapporti Mondiali sulla malattia,
all’interno dei tavoli progettuali è emersa la necessità di sviluppare azioni e iniziative ulteriori, rivolte
alla cittadinanza, per promuovere maggiormente l’informazione e contrastare il fenomeno dello stigma
e dell’isolamento sociale in cui si trovano malati e famiglie.
Lo scorso settembre 2012 è stato possibile sperimentare una breve rassegna di eventi, che ha avuto
l’obiettivo di veicolare i
contenuti, utilizzando linguaggi
diversi e varie modalità
espressive.
La valutazione della settimana
Alzheimer 2012 è stata
oltremodo positiva sia rispetto
alla partecipazione sempre
numerosa che ai vari riscontri
pervenuti.
Sulla scorta dell’esperienza
fatta, l’Ufficio di
Coordinamento del Progetto in
collaborazione con l’Unità di
Direzione del Comune di
Vicenza, si sono attivati
anzitempo con l’idea di
estendere il coinvolgimento
anche a nuovi soggetti e
riproporre la rassegna su tutto
il territorio dell’ULSS.
E’ stato quindi predisposto un
invito aperto a tutti i possibili
interessati (case di riposo,
amministrazioni comunali,
biblioteche, cooperative,
associazioni), per confrontarsi
su una proposta di
collaborazione e di
coinvolgimento in eventi socio-
culturali da proporre nel
proprio territorio.
La risposta è stata soddisfacente, sia per l’adesione e la fattiva collaborazione dei vari soggetti che
sono intervenuti, sia perché gli eventi di settembre saranno articolati su tutto il territorio dell’ULSS.
La programmazione per il Settembre Alzheimer 2013 prevede l’articolazione di 27 appuntamenti che si
snoderanno a Vicenza, ma anche in altri comuni dell’ULSS, dal 7 settembre al 4 ottobre p.v.
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Si evidenzia l’importanza del risultato raggiunto, che ha ottenuto il Patrocinio, tra l’altro, della Regione
del Veneto e degli Ordini Professionali dei Medici e degli Assistenti Sociali, ma, in particolare, del
metodo adottato dove, attraverso un lavoro di progettazione partecipata tra soggetti pubblici e privati e
di coordinamento, è stato possibile mobilitare le idee, condividere gli obiettivi e individuare le azioni
importanti da attuare.
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