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LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
Dott.ssa Adriana Aprea
Come metafora del processo
formativo. Come iter formativo allo stesso tempo continuo e discontinuo.
Una volta un Cavalluccio Marino, mise da
parte sette monete d’argento, se ne andò,
galoppando, a cercare fortuna.
Non era arrivato molto lontano, quando
incontrò un’Anguilla che gli disse: << Psst.
Ehi, amico! Dove vai?>>
<< A cercare fortuna >>, rispose il
Cavalluccio Marino orgogliosamente. << Sei
fortunato >>, disse l’Anguilla.
<<Per quattro monete d’argento puoi avere
questa veloce pinna, ed allora sarai in grado
di arrivare molto più rapidamente dove
desideri >>. Perbacco, è meraviglioso >>,
disse il Cavalluccio Marino e, pagata la
somma stabilita, si mise la pinna e scivolò
via due volte più veloce.
<< Di lì a poco si imbatté in una Spugna che gli disse:
<< Psst. Ehi, amico! Dove vai? >>
<< A cercare fortuna >>, rispose il Cavalluccio Marino.
<< Sei fortunato >>, disse la Spugna.
<< Per una piccola somma ti darò questa barca a reazione così potrai
viaggiare molto più velocemente >>. Così il Cavalluccio Marino comprò la
barca con il denaro che gli restava e se ne andò rombando per mare, cinque
volte più veloce.
Di lì a poco si imbatté in un Pescecane che gli disse :
<< Psst. Ehi, amico! Dove vai? >>
<< A cercare fortuna >>, rispose il Cavalluccio Marino.
<< Sei fortunato. Se prenderai questa scorciatoia >>,
disse il Pescecane indicando le sue fauci spalancate,
<< risparmierai un sacco di tempo >>. << Perbacco, grazie >> disse il
Cavalluccio Marino che entrò a tutto motore nelle fauci del Pescecane; e da
allora non se n’è saputo più nulla.
Robert F. Mager Los Altos Hills, California, Maggio 1975
Viaggio a tappe libere, ma ben delineate e conosciute
PROGRAMMAZIONE
Intenzionalità pedagogica e progettualità formativa
Antropologico-culturale= cultura locale, territorio come risorsa. Memorie storiche e entità spaziali come contenuti dell’itinerario formativo.
Contenutistica : organizzazione cognitiva dei saperi, valorizzazione dei nodi delle discipline
Organizzativa:articolazione di contenuti, ottimizzazione dei tempi e degli spazi, scelta di sussidi e strumenti.
La progettazione è il fondamento dei fondamenti =
Lotta contro l’ambiguità (l’esempio del cavalluccio marino che finisce nelle
fauci del pescecane )
L’ambiguità può essere considerata quella procedura che si traduce in:
•Insicurezza
•Incompetenza
•Inefficienza
Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che l’alunno compie dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria.
L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi , che vedono un progressivo passaggio dall’imparare facendo ad una capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza.
Un curricolo è inteso come processo che attraverso la relazione critico-dialettica con i saperi dà vita ad un processo di “acquisizione di forma” che è peculiare, specifico, personale.
Un progetto organico e coerente, che include anche un’apertura verso i contesti territoriali della formazione, secondo un modello ispirato ad una logica d’insieme.
Pluralità di contesti didattici: attività d’aula, di laboratorio, di ricerca, di espressione creativa …
Parte costitutiva del Piano dell’Offerta Formativa
Risultato dell’integrazione delle esigenze che ogni scuola fa emergere nel dialogo con la propria realtà di appartenenza e delle richieste espresse a livello centrale.
La separazione tra i vari livelli e gradi di scuola
Il rapporto tra gli obiettivi formativi e gli obiettivi specifici di apprendimento
l’eccessiva ampiezza della proposta di obiettivi formativi e specifici disciplinari
L’ambiguità del concetto di “competenza”
La “confusione” concettuale del Portfolio
la non “applicabilità” della funzione tutoriale nell’ambito dell’équipe pedagogica
Punti di criticità:
il raccordo tra la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione
la “continuità” tra il primo e il secondo ciclo di istruzione
l’ampiezza dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento
l’organizzazione del curricolo verticale nel primo ciclo di istruzione
l’ambiguità circa le competenze da far acquisire nel primo ciclo
Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
persona
complessità
cittadinanza democratica
Educazione integrale aperta a tutte le dimensioni.
Educare alla complessità per abituare all’esercizio di un pensiero critico e plurale.
Educare ad una cittadinanza partecipata attraverso la scoperta/costruzione di valori condivisi.
costruzione di modi diversi di apprendere attraverso pratiche quali :
la riflessività
la capacità narrativa
la relazionalità
learning society
ricerca di una nuova qualità di vita sociale.
La progettazione formativa e quella curricolare concorrono alla formazione della persona in tutte le sue molteplici articolazioni.
Versante cognitivo versante relazionale
Istruzione/alfabetizzazione
comunicazione sociale
Il curricolo, perseguendo obiettivi egualitari, è intrinsecamente legato all’ intenzionalità formativa.
Sviluppare un’adesione consapevole a valori condivisi
Promuovere atteggiamenti cooperativi per la convivenza civile
Costruire il senso di legalità
Sviluppare un’etica della responsabilità
Miglioramento continuo del proprio contesto di vita
Che cosa cambia rispetto alla didattica tradizionale?
Situazioni di apprendimento in cui gli alunni siano parte attiva nell’elaborazione, nella presa di decisioni e nel controllo degli esiti e del processo di apprendimento
Valorizzazione e uso delle situazioni reali favorevoli all’introduzione di nuovi argomenti partendo da problemi e cercando soluzioni
Il lavoro di gruppo o comunque socializzato è preferito al lavoro individuale
Il gruppo di lavoro è centrato su compiti autentici o compiti di realtà
Uso sistematico di rubriche valutative
Unitarietà dell’intervento formativo
La riflessività
La contestualizzazione
La trasferibilità
La transdisciplinarità
Le competenze possono essere acquisite in modo graduale e progressivo in rapporto all’età degli allievi, al contesto scolastico e anche agli ambienti di vita di ciascuno studente.
Le competenze vengono acquisite in ambienti formali, non formali e informali e i vari contesti offrono opportunità e stimoli per la “mobilità” delle risorse individuali ed anche situazioni in cui tali competenze possono essere esercitate.
Le competenze formali possono essere acquisite a livelli differenti. La scuola mira a formare la persona competente, cioè la persona che (in rapporto alla sua età e al suo contesto) riesce ad utilizzare conoscenze, abilità, capacità personali, metodologiche e sociali in ambiti di studio, di lavoro, del tempo libero, di impegno sociale, ecc. diversi dai contesti in cui le ha apprese.
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Realizzazione e sviluppo personale, cittadinanza attiva, inclusione sociale e occupazione.
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
Dimensione Formativa del curricolo
Dimensione Didattica del curricolo
Competenze chiave per l’apprendimento permanente
Competenze chiave di cittadinanza dell’obbligo di istruzione (opzionale)
Competenze di base dell’obbligo di istruzione ( Op.) Assi culturali
Campi di esperienza
Aree disciplinari/discipline Area linguistico-artistico-espressiva op.
Area matematico-scientifico-tecnologica
(op)
Area storico-
geografica (op.)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Obiettivi di apprendimento ( per il 1° ciclo)
Competenza di base Asse culturale linguistico
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Campo di esperienza I discorsi e le parole DISCIPLINA : ITALIANO
Obiettivi di apprendimento
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’integrazione comunicativa verbale in vari contesti
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare le proprie emozioni…..
-Utilizzare la lingua come strumento con il quale giocare ed esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. -Riflettere sulla lingua per comprenderne il funzionamento. -Utilizzare la lingua per raccontare e dialogare, pensare logicamente,
Competenza chiave per l’apprendimento permanente: Comunicare nella lingua madre
C.Chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria: Comunicare
Competenza di base Traguardi per lo sviluppo delle competenze DISCIPLINA : ITALIANO
Obiettivi di apprendimento
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’integrazione comunicativa verbale in vari contesti
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti ( convesazione, discussione, scambi epistolari …) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Termine classe terza Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su argomenti di esperienza diretta. Raccontare oralmente una storia pesonale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e/o logico ……. Termine classe quinta Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola , ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro , rispettando l’ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi Descrittivi funzionali al racconto.
Profilo dello
Studente Competenze per l’esercizio di cittadinanza
l
Competenze disciplinari
Identità Autonomia
BISOGNI FORMATIVI DEI SOGGETTI
BISOG
TOT. MASCHI FEMMINE CERTIFICATI STRANIERI
DESCRIZIONE DEL GRUPPO DI APPRENDIMENTO CARATTERISTICHE INTERESSI comportamenti motivazioni BISOGNI
BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO
RACCORDI
PROGETTI POF
APPRENDIMENTI/COMPORTAMENTI DA POTENZIARE
APPRENDIMENTI/COMPORTAMENTI DA SOSTENERE
APPRENDIMENTI/COMPORTAMENTI DA RECUPERARE
ADEGUAMENTI/VARIAZIONI APPORTATE IN ITINERE
Campi di esperienza / Discipline
Obiettivi di apprendimento
Attività
Metodi Contenuti
Strumenti
valutazione
IL TETRAEDRO
PROGETTAZIONE
VALUTAZIONE
SPERIMENTAZIONE
RICERCA
VALUTARE:
Ciò che si riferisce all’apprendimento
Gli aspetti affettivo-relazionali
Le caratteristiche di origine non scolastica
degli allievi
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