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INDICAZIONI NAZIONALI INDICAZIONI NAZIONALI E E NUOVI SCENARI NUOVI SCENARI DOCUMENTO A CURA DEL COMITATO SCIENTIFICO NAZIONALE PER LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELLINFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Collegio dei docenti del 6 marzo 2018

INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI · INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI Il documento è frutto del lavoro del Comitato scientifico per le Indicazioni nazionali della scuola

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INDICAZIONI NAZIONALI INDICAZIONI NAZIONALI

E E

NUOVI SCENARI NUOVI SCENARI

DOCUMENTO A CURA DEL COMITATO SCIENTIFICO

NAZIONALE PER LE

INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI

ISTRUZIONE

Collegio dei docenti del 6 marzo 2018

IINDICAZIONINDICAZIONI NAZIONALINAZIONALI EE NUOVINUOVI SCENARISCENARI

Il documento è frutto del lavoro del

Comitato scientifico per le Indicazioni

nazionali della scuola dell’Infanzia e

del primo ciclo di istruzione,

coordinato dal professor Italo Fiorin.

Viene emanato dopo cinque anni

dalla pubblicazione delle

Indicazioni Nazionali per il

curricolo, formalizzate con D.M. n.

254 del 13 novembre 2012.

II NUOVINUOVI SCENARISCENARI EE LELE SFIDESFIDE DELLADELLA SCUOLASCUOLA

I nuovi scenari sono caratterizzati da: rapido sviluppo

tecnologico, soprattutto nel settore dell’informazione e dei

media, che genera marginalità nei più deboli; instabilità

politica; precarietà economica; emergenze ecologiche

planetarie.

Questo impone agli Stati, come evidenziato dalle

istituzioni sovranazionali (ONU, UE) un maggiore

impegno per

la sostenibilità, la cittadinanza europea e

globale, la coesione sociale.

In questo contesto, compito della scuola è garantire a tutte le

studentesse e a tutti gli studenti le

competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per

proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e

cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e

di confrontarsi positivamente con l’altro

LLEE RAGIONIRAGIONI DELDEL DOCUMENTODOCUMENTO

Il documento pone al centro il tema della

cittadinanza cittadinanza e propone una rilettura mirata ed approfondita delle Indicazioni 2012 nella prospettiva dello sviluppo di

competenze per la cittadinanza attiva e la sostenibilità.

La cittadinanza diviene lo

sfondo integratore di tutte le discipline

che concorrono a definire il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione

in una prospettiva verticale,

garanzia e stimolo per una didattica interdisciplinare.

IL RUOLO DELL’EDUCAZIONE NEI NUOVI

SCENARI

Si legge nel documento:

“È utile che i Collegi dei Docenti riprendano in modo diffuso e

sistematico la riflessione sul testo delle Indicazioni …”

al fine di porre nel I ciclo scolastico, potenziando gli apprendimenti

promossi nella scuola dell’infanzia, le basi per l’esercizio della

cittadinanza attiva.

A tal fine il Documento:

ripropone la lettura della p. 25 del testo delle

Indicazioni,

riafferma l’importanza delle otto competenze chiave

europee;

propone spunti di riflessione in merito ai contributi che

le varie discipline possono offrire allo sviluppo delle

competenze chiave.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE DA INDICAZIONI NAZIONALI – P. 25

È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanzacittadinanza attivaattiva,potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia.

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienzeesperienze significativesignificative che consentano diapprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme dicooperazione e di solidarietà. (…)

Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalitàlegalità e lo sviluppodi un’eticaun’etica delladella responsabilitàresponsabilità, che si realizzano nella (…) vita quotidiana a scuola, tramite il personalecoinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la curadel giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alledecisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.

(…) la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della CostituzioneCostituzione delladellaRepubblicaRepubblica italianaitaliana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nellaCostituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della paridignità sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società(articolo 4), la libertà di religione (articolo 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Imparano altresìl’importanza delle procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri.Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra società (articoli 35-54) e le nostreistituzioni politiche (articoli 55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore più largo e consapevole allapartecipazione alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise.

Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il dirittodiritto allaalla parolaparola (articolo 21) il cui eserciziodovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendoparticolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazioneconversazione correttacorretta (…)

La lingualingua italianaitaliana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, inparticolare, rappresenta un mezzo decisivo per l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del pensiero e per lariflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità.

ÈÈ responsabilitàresponsabilità didi tuttitutti ii docentidocenti garantiregarantire lala padronanzapadronanza delladella lingualingua italianaitaliana, valorizzando al contempogli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato diapprendimento e di confronto libero e pluralistico.

L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E SOSTENIBILITÀ E LE OTTO

COMPETENZE CHIAVE(RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DI EUROPA DEL 18-12-2006)

Le otto competenze chiave “sono quelle di cui tutti

hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo

personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e

l’occupazione” e si caratterizzano come competenze

per la vita.

La competenza è la

“comprovata capacità di utilizzare conoscenzeconoscenze, abilitàabilità e

capacitàcapacità personalipersonali, socialisociali e/o metodologichemetodologiche,

in situazionisituazioni di lavoro o di studio

e nello sviluppo professionale e personale.

Le competenze sono descritte in termini di

responsabilitàresponsabilità e autonomiaautonomia.”

LE OTTO COMPETENZE CHIAVE

Comunicazione nella madrelingua.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Competenza matematica e competenze di base in

scienza e tecnologia.

Competenza digitale.

Imparare ad imparare.

Competenze sociali e civiche.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Consapevolezza ed espressione culturale.

LA NOSTRA SCUOLA HA ELABORATO IL CURRICOLO

TRASVERSALE

LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LE COMPETENZE DI CITTADINANZA

Finalità della Scuola dell'Infanzia:

identità, autonomia, competenze, cittadinanza.

Nella scuola dell’Infanzia cittadinanza significa:

“ (…) scoprire l’altro da sé scoprire l’altro da sé

e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro

bisogni;

rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire

regole condiviseregole condivise;

implica il primo esercizio del dialogodialogo che è fondato

sulla reciprocità dell’ascoltoreciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto punto

di vista dell’altro di vista dell’altro e alle diversità di generediversità di genere, il primo

riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti;

significa porre le fondamenta di un comportamento

eticamente orientato, rispettoso degli altrialtri,

dell’ambienteambiente e della naturanatura.“

LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LE COMPETENZE DI

CITTADINANZA: IL SÉ E L’ALTRO

Il campo di esperienza “il sé e l’altro” prefigura la

promozione di una cittadinanza attiva e

responsabile.

“I molti perché rappresentano la loro spinta a capire il

significato della vita che li circonda e il valore morale

delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per

prendere coscienza della propria identità, per scoprire le

diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le

prime regole del vivere sociale, per riflettere sul

senso e le conseguenze delle loro azioni (...)

(...) Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi

dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita

sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una

prima “palestra” per essere guardati e affrontati

concretamente

L’ESERCIZIO DELLA CITTADINANZA

ATTIVA E LE DISCIPLINE

LE LINGUE PER LA COMUNICAZIONE E PER LA

COSTRUZIONE DELLE CONOSCENZE

Le Indicazioni 2012 richiamano alla necessità di dotare gli

alunni di sicure competenze linguistichesicure competenze linguistiche, necessarie per la

relazione comunicativa, l’espressione di sé e dei propri saperi,

l’accesso alle informazioni, la costruzione delle conoscenze e

l’esercizio della cittadinanza.

Fondamentale :

la padronanza sicura della lingua italiana, che consente di

prevenire e contrastare fenomeni di marginalità culturale, di

analfabetismo di ritorno e di esclusione;

l'apprendimento delle linguelingue stranierestraniere.

Viene sottolineato il principio secondo

cui l’educazione linguistica è compito

dei docenti di tutte le discipline. Si auspica:

l’introduzione graduale della

metodologia CLIL in tutti i gradi e

ordini di scuola

Si auspica:

l’introduzione graduale della

metodologia CLIL in tutti i gradi e

ordini di scuola

LA STORIA E LA GEOGRAFIA

.

Contribuiscono entrambe all’educazione al

patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva.

Fondamentale lo studio della storiastoria attraverso

“quadri di civiltà.

La geografiageografia rappresenta una “cerniera” tra le

discipline umanistiche e quelle scientifiche: spiega

l’interazione tra l’uomo e il proprio ambiente di vita,

le scelte delle comunità, le migrazioni, i flussi di

materie prime e di risorse e ciò la accomuna

all’ambito antropologico e sociale

IL PENSIERO MATEMATICO

La matematica fornisce strumenti per indagare e spiegare

molti fenomeni del mondo che ci circonda, favorendo un

approccio razionale ai problemi che la realtà pone e

fornendo, quindi, un contributo importante alla costruzione

di una cittadinanza consapevole.

“In particolare, la matematica (…) contribuisce a sviluppare

la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in

modo corretto, di comprendere i punti di vista e le

argomentazioni degli altri.”

In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è

elemento fondamentale il laboratorio.”

IL PENSIERO COMPUTAZIONALE

È un processo mentale che consente di risolvere

problemi di varia natura seguendo metodi e

strumenti specifici, pianificando una strategia;

più o meno consapevolmente, viene messo in atto

nella vita quotidiana per affrontare e risolvere

problemi.

Lo sviluppo del pensiero computazionale è

fortemente sottolineato dalla recente normativa

(legge 107/2015), ma è già contemplato

nell’ambito della Tecnologia delle Indicazioni

nazionali, anche se deve essere sviluppato in ogni

ambito del sapere (soprattutto matematica e

lingua).

IL PENSIERO SCIENTIFICO

In ambito scientifico, è fondamentale dotare gli allievi delle abilità di rilevare fenomeni; porre

domande; costruire ipotesi; osservare, sperimentare e raccogliere dati; formulare ipotesi conclusive e

verificarle. Ciò è indispensabile per la costruzione del pensiero logico e critico e per la capacità di

leggere la realtà in modo razionale, senza pregiudizi, dogmatismi e false credenze.

Per il conseguimento di questi obiettivi è indispensabile una didattica delle scienze basata

sulla sperimentazione, l’indagine, la riflessione, la contestualizzazione nell’esperienza, l’utilizzo

costante della discussione e dell’argomentazione.

LE ARTI PER LA CITTADINANZA

Le discipline artistiche sono fondamentali per lo

sviluppo armonioso della personalità e per la

formazione di una persona e di un cittadino capace di

esprimersi con modalità diverse, di fruire in modo

consapevole dei beni artistici, ambientali e culturali.

La musicamusica “contribuisce alla valorizzazione della

creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso

di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione

fra culture diverse”

L’artearte “educa alla salvaguardia e alla conservazione

del patrimonio artistico e ambientale a partire dal

territorio di appartenenza” e “permette di sviluppare

relazioni interculturali basate sulla comunicazione, la

conoscenza e il confronto tra culture diverse."

IL CORPO E IL MOVIMENTO

“L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di

regole concordate e condivise e i valori etici che

sono alla base della convivenza civile.

I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere

ai ragazzi i principi di una cultura sportiva

portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di

lealtà, di senso di appartenenza e di

responsabilità, di controllo dell’aggressività, di

negazione di qualunque forma di violenza.”

LE COMPETENZE CHIAVE: SOCIALI, DIGITALI,

METACOGNITIVE E METODOLOGICHE

Le competenze chiave si perseguono in ogni ambito di sapere e momento del lavoro scolastico e tutti ne sono responsabili

“Un ambiente di apprendimento ambiente di apprendimento centrato sulla discussione, la comunicazione, il lavoro

cooperativo, la contestualizzazione dei saperi nella realtà, al fine di migliorarla, l’empatia, la

responsabilità offrono

modelli virtuosi

di convivenza e di esercizio della prosocialità”.

(dalla Premessa delle Indicazioni 2012)

LE COMPETENZE SOCIALI E IL CURRICOLO

IMPLICITO

Il curricolo implicito curricolo implicito non è declinato in forma scritta, ma

è l’insieme dei comportamenti perseguiti dalla comunità

professionale.

“Il curriculum implicito può andare nella direzione della

promozione dell’autonomia, della costruzione di rapporti

sociali solidali nel gruppo classe oppure può concorrere a

stimolare passività e competizione; sviluppare pensiero

critico, oppure appiattire gli allievi su un apprendimento

esecutivo/inconsapevole/acritico.”

Le modalità comunicative e di gestione delle relazioni in

classe, le scelte didattiche dell’insegnante “potranno

costituire un esempio di coerenza esempio di coerenza rispetto all’esercizio

della cittadinanza oppure creare una discrasia fra ciò che

viene chiesto agli allievi e quello che viene agito nei

comportamenti degli adulti”.

LE COMPETENZE DIGITALI

Occorre insegnare agli studenti, per

quanto nativi digitali, ad utilizzare i

software fondamentali, fogli di calcolo,

elaboratori di testo, a navigare in rete per

cercare, scegliere ed utilizzare in modo

responsabile e consapevole le

informazioni, per non nuocere a se stessi e

agli altri.

IMPARARE AD IMPARARE

Imparare ad imparare è la capacità di accedere alle

informazioni, anche sul web, di selezionarle,

organizzarle, metterle in relazione, utilizzarle per

gestire situazioni e risolvere problemi.

Le abilità di studio e ricerca debbono essere insegnate

fin dai primi anni di scuola in modo sistematico da

tutti i docentitutti i docenti.

Ne fanno parte l’autoregolazioneautoregolazione, la capacità di

governare i tempi governare i tempi del proprio lavoro, le priorità,

l’organizzazione degli spazispazi e degli strumentistrumenti,

l’autovalutazionel’autovalutazione.

SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ

Spirito di iniziativa e imprenditorialità significa

individuare e risolvere problemi, prendere

decisioni, stabilire priorità, assumere

iniziative, pianificare e progettare, agire in

modo flessibile e creativo.

Tali competenze possono essere sviluppate solo in

un contesto in cui si collabora, si ricerca, si

sperimenta, si progetta e si lavora. I “progetti”

(recite, manifestazioni, partecipazione a concorsi,

attività trasversali …) consentono di sviluppare

tali competenze

ALCUNI SPUNTI PER LA PROGETTAZIONE DIDATTICA

Per una progettazione efficace, integrata, orientata verso le competenze, occorre:

l’adozione di un curricolo verticale, organizzato per competenze chiave,articolate in abilità e conoscenze e riferito ai Traguardi delle Indicazioni;

un’offerta extra-curricolare coerente con la progettazione curricolare,evitando di frammentare la proposta didattica in miriadi di “progetti” noncollegati tra di loro e con il curricolo;

ambienti di apprendimento accoglienti e laboratoriali;

un uso flessibile degli spazi e di luoghi attrezzati;

la valorizzazione dell’esperienza e le conoscenze degli alunni, perancorarvi nuovi contenuti

l’attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità

una didattica atta a favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine dipromuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze;

un apprendimento collaborativo poiché imparare non è solo un processoindividuale;

la promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere, alfine di “imparare ad apprendere”; (…)

la realizzazione di attività didattiche in forma di laboratorio, per favorirel’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che sifa.

LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA E LO SVILUPPO

PROFESSIONALE DEL PERSONALE SCOLASTICO

Nel documento si auspica:

che venga incoraggiata la formazione tra

pari mediante unità formative di

ricerca/azione che vedano il concorso di

docenti di gradi di scuola diversi del primo

ciclo ed, eventualmente, anche del

secondo;

che vengano potenziate le occasioni di

lavoro collaborativo (scambi, “prestiti

professionali”, attività comuni, ecc.)

all’interno delle istituzioni scolastiche

OSSERVAZIONE CONCLUSIVE

Alla luce di quanto relazionato, il collegio dei docenti osserva che la

curricolo

il

suggerita

scuola

lavoro

curricolo

curricolo

autonomia,

il

Alla luce di quanto relazionato, il collegio dei docenti osserva che la

revisione del curricolo effettuata, con la redazione del curricolo

trasversale, il rilievo conferito alle competenze di cittadinanza, il

forte richiamo alla trasversalità, è andata nella direzione suggerita

dal Documento analizzato.

Si determina:

di prevedere ulteriori momenti di incontro tra docenti della scuola

dell’Infanzia e della scuola primaria al fine di validare il lavoro

messo a punto e definire, anche per l’Infanzia, un curricolo

trasversale;

di porre particolare attenzione all’attuazione di un curricolo

implicito che incentivi negli alunni responsabilità, autonomia,

lealtà, correttezza, cittadinanza attiva;

di avviare attività di studio e riflessione atte a sviluppare il

pensiero computazionale.