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LE MARCHE, L’ITALIA E I NUOVI SCENARI DELLA COMPETIZIONE MONDIALE
Andrea MontaninoCapo economista Confindustria
Ancona, 17 ottobre 2019
Quattro domande
1. In quale contesto internazionale ci muoviamo?
2. Sono le Marche attrezzate a cogliere opportunità e gestire rischi?
3. Quali i punti di forza su cui spingere per ripartire?
4. Quale il rischio maggiore per il futuro delle Marche?
2
* Basato sul numero di articoli di giornale che trattano di incertezza, economia e policy in 20 paesi (che generano l'80% del PIL mondiale).
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati Economic Policy Uncertainty.
3
50
100
150
200
250
300
350
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
Crisi f inanziaria
in Asia
2a guerra del Golfo
Crisi f inanziaria
globale
Crisi EurozonaTensioni bilancio USA
Transizione potere CinaCrisi
migranti Europa
Referendum BrexitElezione Trump
Protezionismo USASanzioni Iran
Negoziazioni Brexit
11 settembre
Crisi Libia e IranDimissioni governo UK
Ai massimi l’incertezza nel mondo
� Quadro internazionale in continuo mutamento:accelerazione nel susseguirsi degli eventi conimpatto sull’economia globale.
� Incertezze su commercio internazionale sono solo le ultime in ordine cronologico.
� Troppi tasselli fuori posto (Dazi USA, Brexit,incertezze geopolitiche).
Global Economic Policy Uncertainty Index*
Gli scenari geoeconomici contano
Fonte: elaborazioni CSC sui dati FMI, Banca dei regolamenti internazionali, UN-Comtrade, Banca d’Italia, Ministero dello sviluppo economico, IHS.
4
Manifattura settore chiave dell’economia regionale…
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ISTAT, ASIA 2017.
5
Intensità industriale in termini di addetti(Valori % sul totale economia regionale)
Veneto; 30,4
Marche; 33,3
Lazio; 8,2
Italia; 21,6
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
Intensità manifatturiera in termini di valore aggiu nto 2015(Valori % sul totale economia regionale)
9,8
11,4
11,8
13,9
15,1
19,9
20,6
20,8
20,9
21,6
23,3
25,5
31,9
32,1
32,2
34,1
35,1
36,2
40,1
40,2
40,9
42,2
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0
Calabria
Lazio
Sardegna
Sicilia
Valle d'Aosta
Liguria
Campania
Molise
Puglia
Bolzano
Trentino A. A.
Trento
Toscana
Lombardia
Basilicata
Umbria
Abruzzo
Piemonte
Friuli-V.G.
Veneto
Emilia-Romagna
Marche
… risultato di un processo evolutivo, ma:
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ISTAT.
6
Tasso di "industrializzazione" dal 1861 al 2011 per regione(Valori %; occupati nell'industria sul totale occupati della regione)
Valle d'Aosta 6
Valle d'Aosta 8
Valle d'Aosta 8
Valle d'Aosta 10
Valle d'Aosta 12
Lombardia27
Lombardia32
Lombardia37
Lombardia40
Lombardia43
Lombardia45
Lombardia53
Lombardia59
Lombardia60
Lombardia51
Lombardia45
Marche17
Marche17
Marche18
Marche18
Marche18
Marche18
Marche18
Marche19
Marche22
Marche30
Marche41
Marche45
Marche42
Marche41
Marche; 35,4
Veneto35.1
Lazio28
Lazio23
Molise13
Molise27
Basilicata 14
Basilicata 14
Basilicata 15
Basilicata 27
Calabria29
Calabria29
Calabria29
Calabria21
Calabria16
0
10
20
30
40
50
60
1861 1871 1881 1891 1901 1911 1921 1931 1936 1941 1951 1961 1971 1981 (c) 1991 2001 (d) 2011 (d)
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ISTAT.
7
1) Limitata diversificazione
� La manifattura marchigiana è maggiormentespecializzata rispetto ad altre.
� Questo rende l’economia più vulnerabile afluttuazioni cicliche settoriali…
� … e, con riferimento ai comparti tradizionali,rispetto alla concorrenza dei paesi emergenti.
Grado di diversificazione delle regioni italiane(Indice di diversificazione standardizzato basato sull'inverso dell'indice di
Gini calcolato sulla distribuzione dell'export tra le branche)
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0%
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ICE-Reprint e ISTAT.
8
2) Poca presenza sulle filiere internazionali
� È il territorio poco attrattivo rispetto ad altri per gliinvestitori internazionali?
� La mancanza di grandi imprese fa sì che sianoscarsi anche gli investimenti sulle catene delvalore estere?
La partecipazione delle regioni italiane alle GVC(Incidenza % degli addetti nelle partecipate sul totale degli addetti)
Valle d'Aosta
Piemonte
Lombardia
LiguriaVeneto
Trentino-Alto Adige
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-RomagnaToscana
UmbriaMarche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
PugliaBasilicata
CalabriaSicilia
Sardegna
0%
5%
10%
15%
20%
25%
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%
Att
ratt
ività
di i
nves
titor
i es
teri
Presenza nelle catene estere
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ISTAT.
9
3) Produttività troppo bassa per competere sui merc ati internazionali
� La dinamica della produttività delle impresemarchigiane è stata relativamente bassa già daprima della crisi.
� Quale è la marcia in più delle imprese basate inEmilia-Romagna rispetto a quelle marchigiane?
� Il gap è comunque evidente anche rispetto alleimprese italiane, esistono dei problemi specificiper le Marche?
Marche: sfavorevole la dinamica della produttività(Valore aggiunto per occupato in migliaia di euro a prezzi base
nella manifattura)
40,0
45,0
50,0
55,0
60,0
65,0
70,0
75,0
80,0
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
ItaliaCentroMarcheEmilia- Romagna
Fonte: Commissione europea, 2019.
10
4) Indietro rispetto ai suoi pari nell’UE28
punteggio(UE28=0)
rispetto ai pari
punteggio(UE28=0)
rispetto ai pari
punteggio(UE28=0)
rispetto ai pari
Dimensione "i fondamentali" -0,47 Dimensione "efficienza" -0,46 Dimensione "innovazione" -0,54
Istituzioni -1,37 Istruzione terziaria e formazione continua -0,64 Prontezza tecnologica -0,63
Stabilità finanza locale -0,57 Efficienza del mercato del lavoro -0,57 Sofistichezza del sistema produttivo -0,35
Infrastrutture -0,58 Ampiezza del mercato -0,17 Innovazione -0,64
Salute 0,54
Istruzione di base - qualità -0,39
al di sotto dei pariuguale ai suoi parial di sopra dei pari
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati Commissione europea.
11
Alcuni punti di debolezza1) Infrastrutture
� Marche caratterizzate da una rete di trasporticarente: sotto la media europea in tutte lemodalità di trasporto.
� Il gap maggiore rispetto ad altre regioni italiane edeuropee riguarda le infrastrutture aeroportuali.
Infrastrutture: confronto europeo rispetto alla pri ma e ultima regione europea e italiana
(Punteggi standardizzati, media UE28 = 0)
Région de Bruxelles; 2,6
BelgioDüsseldorf; 2.5
Germania
Berkshire, Buckinghamshire and Oxfordshire
2.6UK
Lombardia; 0,5
Lombardia; 1,0
Lombardia; 0,7
Sardegna; -1,3 Sardegna; -1,4
Marche; -0,6 Marche; -0,6
Marche; -1,1
Åland; -1,4Svezia
Åland; -1,6Svezia
Sud-Vest Oltenia;-1.6
Romania-2,5
-1,5
-0,5
0,5
1,5
2,5
3,5
Accessibilitàalle autostrade
Accessibilitàalle ferrovie
Accessibilità ai voli di linea
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati Commissione europea.
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Alcuni punti di debolezza2) Ampiezza mercato
� Il reddito disponibile pro-capite resta elevato…
� … ma la demografia penalizza il mercatopotenziale della regione.
� Un reddito disponibile pro-capite sopra la mediaeuropea non trova riscontro in un mercatopotenziale ampio né in termini di PIL complessivo,né in termini di numerosità di abitanti/consumatori finali.
Ampiezza del mercato: confronto europeo rispetto al la prima e ultima regione europea e italiana(Punteggi standardizzati, media UE28 = 0)
Oberbayern; 2,1Germany
Inner London; 3,1Inner London; 3,0
Lombardia; 0,8 Lombardia; 0,8
Calabria; -1,0
Sardegna; -0,5
Sardegna; -1,1Sardegna; -1,2
Bolzano; 1,2
Marche; 0,2
Marche; -0,5 Marche; -0,6
Severozapaden(Bulgaria); -2,4
Övre Norrland(Svezia); -1,6
Övre Norrland (Svezia); -2,0
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
reddito disponibile procapite
mercato potenzialein termini di PIL
mercato potenzialein termini di popolazione
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati Commissione europea.
13
Alcuni punti di debolezza (e due leve su cui puntar e?)3) Innovazione
Innovazione: confronto europeo rispetto alla prima e ultima regione europea e italiana(Punteggi standardizzati, media UE28 = 0)
Vorarlberg; 2,5
Hovedstaden; 4,1
Luxembourg; 2,6
Etelä-Suomi; 4,5
Berkshire, Buckinghamshire and Oxfordshire; 2,9
Berkshire, Buckinghamshire and Oxfordshire; 3,6
Sydsverige; 3,0Noord-Brabant; 3,1
Noord-Brabant; 3,1Stuttgart2,9
Piemonte; 0,3
Piemonte; 1,3
Valle d'Aosta; -1,2 Valle d'Aosta; -1,2
Liguria; 0,5 Liguria; 0,4
Basilicata; -1,3Calabria; -1,4 Calabria; -1,2Sicilia; -1,3Sardegna; -1,1 Sardegna; -1,1 Sardegna; -1,2 Sardegna; -0,9
Sardegna; -1,6
Trento; 0,0
Trento; 1,3Friuli-Venezia Giulia; 1,1
Lazio; -0,1Lazio; -0,3
Lazio; 1,5
Yugoiztochen; -2,0
Puglia; -1,7
Nord-Est (RO); -2,8
Severozapaden; -1,7 Ceuta; -1,7
Nord-Est (RO); -2,7
Thessalia-1,7 Sud - Muntenia; -1,6 Sud-Vest Oltenia; -1,6
Nord-Est (RO); -2,4
-4,0
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
Brevetti Occupati"creativi"
Lavoratori della"conoscenza"
Pubblicazioniscientifiche
R&D Risorse umanein S&T
Occupazione neisettori ad alta
intensità diconoscenza
Invenzioni high-tech
Invenzioni ICT Export benimedio-altatecnologia
Fonte: Centro Studi Confindustria e CEFOP, 2018.
14
� Territorio presenta alta eterogeneità.
� Ancona resta ancorata al gruppo di testa.
� Anche Pesaro-Urbino e Macerata (anche sevicina allo zero) presentano valori positivi.
� Ascoli Piceno è l’unica provincia della regione conpunteggio negativo.
posizione province punteggio > 0 posizione province punteggio < 0
1° Milano 2,14 58° Terni -0,012° Bologna 1,19 59° Verbano_Cusio_Ossola -0,023° Monza_Brianza 1,03 60° Chieti -0,044° Roma 0,93 61° Ascoli_Piceno -0,045° Torino 0,84 62° Livorno -0,076° Firenze 0,80 63° Pescara -0,107° Trieste 0,76 64° L'Aquila -0,118° Venezia 0,71 65° Bari -0,139° Vicenza 0,71 66° Vercelli -0,1610° Padova 0,68 67° Massa_Carrara -0,1711° Brescia 0,63 68° Pistoia -0,1912° Modena 0,62 69° Grosseto -0,1913° Verona 0,61 70° Teramo -0,2514° Ancona 0,61 71° Viterbo -0,2815° Parma 0,60 72° Isernia -0,3116° Udine 0,58 73° Rieti -0,3217° Treviso 0,57 74° Potenza -0,3218° Lecco 0,54 75° Frosinone -0,3219° Bolzano 0,53 76° Latina -0,3520° Pordenone 0,53 77° Imperia -0,4021° Trento 0,52 78° Taranto -0,4222° Bergamo 0,46 79° Sassari -0,4323° Genova 0,42 80° Lecce -0,4424° Como 0,42 81° Brindisi -0,4425° Reggio_Emilia 0,42 82° Campobasso -0,4926° Pisa 0,41 83° Avellino -0,5327° Novara 0,39 84° Matera -0,5528° Rimini 0,38 85° Nuoro -0,5529° Varese 0,35 86° Catanzaro -0,5730° Belluno 0,32 87° Barletta_Andria_Trani -0,5931° Pavia 0,30 88° Salerno -0,6432° Piacenza 0,30 89° Palermo -0,6633° Forli_Cesena 0,29 90° Benevento -0,6834° Pesaro_Urbino 0,29 91° Catania -0,7035° Mantova 0,28 92° Oristano -0,7136° Siena 0,27 93° Ragusa -0,7237° Prato 0,26 94° Napoli -0,7638° Cuneo 0,25 95° Siracusa -0,7639° Arezzo 0,23 96° Cosenza -0,8140° Ravenna 0,23 97° Foggia -0,8241° Perugia 0,18 98° Enna -0,8442° Lodi 0,17 99° Messina -0,8443° Cremona 0,15 100° Reggio_Calabria -0,8544° Biella 0,15 101° Agrigento -0,8745° Ferrara 0,14 102° Trapani -0,8846° Savona 0,14 103° Vibo_Valentia -0,8947° La_Spezia 0,13 104° Crotone -0,9248° Alessandria 0,11 105° Caserta -0,9249° Gorizia 0,10 106° Caltanissetta -0,9750° Lucca 0,1051° Macerata 0,0952° Asti 0,0753° Cagliari 0,0554° Rovigo 0,0355° Sondrio 0,0256° Aosta 0,0157° Fermo 0,00
Attrattive Non attrattive
In bilico tra attrattività e repulsività
15
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ISTAT e UN-Comtrade.
Paesi con economie poco
diversificate e spesso dipendenti
dall’esportazione di commodities
Manifatture più diversificate
Filiera costituita
prevalentemente da paesi
asiatici
Nonostante i problemi resta una manifattura agganciata
al gruppo di testa…
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati MISE.
16
… innovazione, tecnologia e imprenditorialità i fattori su cui fare leva
� Per densità di start up innovative le Marche sonosul podio della classifica regionale Italiana.
� C’è ancora voglia di “fare impresa”…
Marche seconde in Italia per imprenditorialità inno vativa(Incidenza start up innovative per 1000 abitanti, per le regioni sopra un
milione di abitanti)
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3
Sardegna
Sicilia
Puglia
Toscana
Calabria
Liguria
Piemonte
Campania
Abruzzo
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Lazio
Emilia-Romagna
Trentino Alto-Adige
Marche
Lombardia
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ISTAT.
I rischi principali1) I giovani vanno via…
Bologna 8,1 Viterbo -0,1Milano 5,5 Imperia -0,1Parma 5,4 Grosseto -0,2
Bolzano 4,3 Macerata -0,19Trieste 4,1 Pesaro e Urbino -0,25Reggio nell'Emilia 3,8 Ancona -0,34Rimini 3,5 Fermo -0,46Monza e della Brianza 3,5 Ascoli Piceno -0,48Pordenone 3,4 Chieti -0,5Modena 3,4 Asti -0,9Pavia 3,4 Prato -1,3Ferrara 3,3 Sassari -1,5Piacenza 3,3 Frosinone -1,6Siena 3,2 Teramo -1,7Mantova 3,0 Biella -1,7Ravenna 2,9 Rieti -1,8Valle d'Aosta 2,8 Vercelli -1,8Verona 2,6 Terni -1,9Varese 2,6 Latina -2,0Udine 2,5 Salerno -2,0Pisa 2,3 Avellino -2,2Trento 2,2 Pescara -2,3Firenze 2,2 Catania -2,3Novara 2,1 Bari -2,5Lodi 2,1 Oristano -2,6Torino 2,0 Nuoro -2,7Gorizia 1,8 Lecce -2,8Como 1,6 L'Aquila -3,0Verbano-Cusio-Ossola 1,6 Caserta -3,0Roma 1,5 Rovigo -3,1Arezzo 1,5 Matera -3,1Padova 1,4 Isernia -3,2Cuneo 1,4 Cosenza -3,2Bergamo 1,2 Messina -3,5Venezia 1,2 Barletta-Andria-Trani -3,5Forlì-Cesena 1,1 Ragusa -3,5Sondrio 1,0 Sud Sardegna -3,7Cagliari 1,0 Campobasso -3,7Massa-Carrara 0,9 Benevento -3,9Lucca 0,9 Potenza -4,3Pistoia 0,9 Siracusa -4,4Livorno 0,8 Napoli -4,5Brescia 0,8 Palermo -4,5Treviso 0,7 Trapani -4,5Vicenza 0,7 Catanzaro -4,9Lecco 0,6 Brindisi -5,4Alessandria 0,6 Agrigento -5,6Genova 0,4 Taranto -5,7Cremona 0,4 Foggia -5,7La Spezia 0,2 Enna -6,9Savona 0,0 Reggio di Calabria -7,2Perugia 0,0 Vibo Valentia -8,0Belluno 0,0 Caltanissetta -10,5
Crotone -11,2
Popolazione 18-24 anniSaldo migratorio netto
positivo per 1,000 abitanti
negativo per 1,000 abitanti
I giovani marchigiani lasciano il territorio
Ancona; -4,9
Ascoli Piceno; -5,7
Pesaro e Urbino; -7,9
Macerata; -8,8
Fermo; -9,1
Milano
Trieste
Parma
Modena
Rimini
Piacenza
Massa-Carrara
Monza e della Brianza
Pistoia
Lecco
Treviso
Brescia
Forlì-Cesena
Roma
Verona
Venezia
Pordenone
Ancona
Aosta
Gorizia
Alessandria
Padova
Siena
Vicenza
Ferrara
Cuneo
Asti
Lodi
Cagliari
L'Aquila
Terni
Viterbo
Salerno
Ogliastra
Frosinone
Sondrio
Caserta
Bari
Imperia
Cosenza
Chieti
Messina
Brindisi
Lecce
Oristano
Palermo
Catanzaro
Nuoro
Matera
Vibo Valentia
Carbonia-Iglesias
Medio Campidano
Reggio di Calabria
Foggia
Saldo tra iscrizioni e cancellazioni* di 25-39enni laureati(per 1.000 laureati residenti)
Province che attraggono talenti
Province che perdono talenti
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati ISTAT.
I rischi principali2) … e non si riesce a trattenere
i talenti
Domanda(e) finale
� Come aumentare l’attrattività?
� Quali i settori su cui continuare a puntare?
� Quali vanno ammodernati? Ce ne sono di nuovi da sviluppare?
� E’ possibile accrescere la dimensione delle imprese e della produttività a fronte della presentecomposizione dell’economia? Quali sono le strategie sul tavolo?
� Si può pensare di occupare posizioni di leadership nelle filiere sia nazionali che internazionali senza chesi sviluppi una rete efficiente di operatori nei servizi alle imprese?
� Su quali fattori puntare per un rilancio dell’attrattività?
� Come si possono potenziare le infrastrutture?
� In che modo le istituzioni possono rendersi più proattive con il tessuto produttivo?
19
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