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INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
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INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
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INTRODUZIONE ALLAINTRODUZIONE ALLAPROTEZIONE CIVILEPROTEZIONE CIVILE
Servizio Protezione Civile Regione UmbriaServizio Protezione Civile Regione Umbria
CORSO BASE CORSO BASE DIDI FORMAZIONE PER FORMAZIONE PER VOLONTARI VOLONTARI DIDI PROTEZIONE CIVILEPROTEZIONE CIVILE
Spoleto 06.03.2017Spoleto 06.03.2017CstiglionCstiglion del Lago 07.03.2017del Lago 07.03.2017
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
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Che cos’è la Protezione Civile?Che cos’è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?
Definizione tratta dalla mission della Protezione Civile Definizione tratta dalla mission della Protezione Civile della Contea di Durban, Sudafrica (modello della Contea di Durban, Sudafrica (modello anglosassone)anglosassone)
«Un servizio di «Un servizio di gestione dell’emergenzagestione dell’emergenza, organizzato in , organizzato in termini di leggi appropriate e procedure definite, capace termini di leggi appropriate e procedure definite, capace di contrastare l’impatto sulla comunità di qualsiasi di contrastare l’impatto sulla comunità di qualsiasi disastro, emergenza naturale o causata dall’uomo, disastro, emergenza naturale o causata dall’uomo, attraverso l’addestramento, la correlazione, la attraverso l’addestramento, la correlazione, la cooperazione e l’applicazione coordinata di tutte le cooperazione e l’applicazione coordinata di tutte le risorse umane e tecnologiche disponibili »risorse umane e tecnologiche disponibili »
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
•• NON E’ UN UFFICIONON E’ UN UFFICIO
•• NON E‘ UN ENTENON E‘ UN ENTE
•• NON E’ UN CORPO MILITARENON E’ UN CORPO MILITARE
•• NON E’ UN’ASSOCIAZIONE NON E’ UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATODI VOLONTARIATO
È UNÈ UN
SISTEMA SISTEMA COMPLESSOCOMPLESSO
Che cos’è la Protezione Civile?Che cos’è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Con Protezione Civile si intendono tutte quelle strutture e attività messe in campo dallo Stato per tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi o da altri eventi calamitosi
Che cos’è la Protezione Civile?Che cos’è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Nella maggioranza dei Paesi europei, la Protezione Civile è un compito assegnato ad una sola istituzione o a poche strutture pubbliche.
In Italia invece è coinvolta tutta la struttura della Stato, al centro e in periferia ed anche la società civile partecipa a pieno titolo soprattutto attraverso le organizzazioni di volontariato
Che cos’è la Protezione Civile?Che cos’è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?Chi è la Protezione Civile?
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In ItaliaIn ItaliaIn Italia la In Italia la “mission”“mission” della protezione civile comprende tutte le attività di della protezione civile comprende tutte le attività di
prevenzione, previsione, soccorso e superamento dell’emergenzaprevenzione, previsione, soccorso e superamento dell’emergenza,,
perché non esistono strutture organizzative, risorse umane e tecnologiche perché non esistono strutture organizzative, risorse umane e tecnologiche
disponibili che se ne possano occupare con continuità.disponibili che se ne possano occupare con continuità.
Protezione civile = Sistema / StrutturaProtezione civile = Sistema / Strutturapolitico politico –– tecnico tecnico -- amministrativaamministrativa
che ha per obiettivo l’attenuazione dei rischi e la mitigazione delle che ha per obiettivo l’attenuazione dei rischi e la mitigazione delle conseguenze connesse ad un'emergenza di massa conseguenze connesse ad un'emergenza di massa
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
SISTEMA COMPLESSOSISTEMA COMPLESSOR
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CosaCosa intendiamointendiamo perper SISTEMASISTEMA COMPLESSOCOMPLESSO??
UnUn insiemeinsieme didi linguaggi,linguaggi, mentalità,mentalità, esperienzeesperienze cheche debbonodebbono
essereessere finalizzatefinalizzate alal raggiungimentoraggiungimento didi unun obiettivoobiettivo siasia inin
situazionisituazioni ordinarieordinarie (preparazione(preparazione all’emergenza)all’emergenza) cheche inin
situazionisituazioni didi CRISICRISI
Si tratta di acquisire un Si tratta di acquisire un METODOMETODO di direzione tale da potere di direzione tale da potere
governare l’governare l’INCERTEZZAINCERTEZZA in una situazione di in una situazione di CRISICRISI
Non si trattava di inventare nuove istituzioni, ma di utilizzare al meglio ciò Non si trattava di inventare nuove istituzioni, ma di utilizzare al meglio ciò
che la comunità nazionale aveva già a disposizioneche la comunità nazionale aveva già a disposizione
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Messina Messina –– Reggio Calabria 1908Reggio Calabria 1908
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Vajont 1963Vajont 1963
9 ottobre 1963 9 ottobre 1963 –– ore 22,39ore 22,39
Una massa compatta di Una massa compatta di 260 milioni di metri cubi 260 milioni di metri cubi di terrenodi terreno(2 Km di costa del monte Toc)(2 Km di costa del monte Toc)frana nel bacino artificiale allafrana nel bacino artificiale allavelocità di velocità di 7070--90 Km/h90 Km/h
UnUn onda onda di oltre di oltre 50 milioni 50 milioni di di mcmcalta oltre 70 m alta oltre 70 m si abbatte sulla vallesi abbatte sulla vallepercorrendo 2 km in 4 minutipercorrendo 2 km in 4 minuti
1909 vittime1909 vittime487 di età inferiore a 15 anni487 di età inferiore a 15 anni766 corpi non identificati 766 corpi non identificati
Solo a Longarone 1452 vittimeSolo a Longarone 1452 vittime(508 nuclei familiari)(508 nuclei familiari)
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Firenze1966Firenze1966
4 novembre 19664 novembre 1966Gli «Gli «angeli del fangoangeli del fango»»
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
6 maggio 1976 6 maggio 1976 –– ore 21,00ore 21,00989 vittime989 vittime
oltre 100.000 sfollatioltre 100.000 sfollati
45 comuni “rasi al suolo”45 comuni “rasi al suolo”
Friuli 1976Friuli 1976
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Terremoto IrpiniaTerremoto Irpinia(23 novembre 1980)(23 novembre 1980)
Scosse del decimo grado della scala Scosse del decimo grado della scala MercalliMercalli
-- oltre 2.700 mortioltre 2.700 morti-- oltre 10.000 feritioltre 10.000 feriti-- 300.000 senza tetto 300.000 senza tetto -- 77.000 costruzioni danneggiate77.000 costruzioni danneggiate-- 275 Comuni coinvolti275 Comuni coinvolti
La svolta (sic!!)La svolta (sic!!)
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
LavianoLaviano
Irpinia 1980Irpinia 1980
TeoraTeora
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Irpinia 1980Irpinia 1980
Il grido di Il grido di doloredolore
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
MIGLIAIA MIGLIAIA DIDI VOLONTARI SONO ACCORSI DA VOLONTARI SONO ACCORSI DA OGNI PARTE OGNI PARTE D'ITALIAD'ITALIA E DEL MONDOE DEL MONDO
mancanza di un coordinamento dei soccorsi!!!!!mancanza di un coordinamento dei soccorsi!!!!!
Irpinia 1980Irpinia 1980
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
27 novembre 198027 novembre 1980
Discorso televisivo (a reti unificate) Discorso televisivo (a reti unificate) del Presidente della Repubblica Sandro Pertinidel Presidente della Repubblica Sandro Pertini
SonoSono arrivatoarrivato inin queiquei paesipaesi subitosubito dopodopo lala notizianotizia cheche mimi èè giuntagiunta aa RomaRomadelladella catastrofe,catastrofe, sonosono partitopartito ieriieri serasera.. Ebbene,Ebbene, aa distanzadistanza didi 4848 ore,ore, nonnoneranoerano ancoraancora giuntigiunti inin queiquei paesipaesi gligli aiutiaiuti necessarinecessari.. ……
CittadiniCittadini superstitisuperstiti didi unun paesepaese dell’Irpiniadell’Irpinia mimi hannohanno avvicinatoavvicinato ee mimi hannohannodettodetto:: ‘Vede,‘Vede, ii soldatisoldati eded ii carabiniericarabinieri cheche sisi stannostanno prodigandoprodigando inin ununmodomodo ammirevoleammirevole ee commoventecommovente perper aiutarci,aiutarci, oggioggi cici hannohanno datodato lala lorolororazionerazione didi viveriviveri perchéperché noinoi nonnon abbiamoabbiamo didi cheche mangiare’mangiare’.. ……..
…… NonNon vivi sonosono statistati ii soccorsisoccorsi immediatiimmediati cheche avrebberoavrebbero dovutodovuto esserviesservi..AncoraAncora dalledalle maceriemacerie sisi levavanolevavano gemiti,gemiti, gridagrida didi disperazionedisperazione deidei sepoltisepoltivivivivi.. …… ViVi sonosono statestate delledelle mancanzemancanze gravi,gravi, nonnon vivi èè dubbio,dubbio, ee quindiquindi chichihaha mancatomancato devedeve essereessere colpito,colpito, comecome èè statostato colpitocolpito ilil prefettoprefetto didiAvellino,Avellino, cheche èè statostato rimossorimosso giustamentegiustamente dalladalla suasua caricacarica.. ……..
l’infamia maggiore è quella di speculare sulle disgrazie altruil’infamia maggiore è quella di speculare sulle disgrazie altrui
Irpinia 1980Irpinia 1980
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Legge 24 febbraio 1992, n. 225 Istituzione del servizio nazionale della protezione civile.Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59.Riforma del Titolo V della CostituzioneL.Cost.n.3/2001 - include la P.C. tra le materie di legislazione concorrente tra Stato e Regione
LEGGE 11 agosto 1991, n. 266 Legge-quadro sul volontariato.
Normativa Protezione civile
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Componenti del Componenti del Servizio Nazionale Servizio Nazionale della Protezione Civile.della Protezione Civile.
All'attuazione delle attività di protezione civile All'attuazione delle attività di protezione civile concorrono le amministrazioni dello stato, le regioni, concorrono le amministrazioni dello stato, le regioni, le province, i comuni egli altri enti pubblici, gli istituti le province, i comuni egli altri enti pubblici, gli istituti ed i gruppi di ricerca scientifica con finalità di ed i gruppi di ricerca scientifica con finalità di protezione civile, nonché ogni altra istituzione ed protezione civile, nonché ogni altra istituzione ed organizzazione anche privata (…).organizzazione anche privata (…).
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Strutture operativeStrutture operativedel Servizio Nazionaledel Servizio Nazionale
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco C.N.R. Servizi Tecnici Nazionali
Forze Armate:EsercitoMarinaAeronauticaArma dei Carabinieri
Gruppi Nazionali di Ricerca Scientifica :G.N.V. VulcanologiaG.N.D.R.C.I.E. Difesa Rischio Chimico, Industriale ed EcologicoG.N.D.T. Difesa Terremoti G.N.D.C.I. Difesa Catastrofi Idrogeologiche
Università
Forze di Polizia:Polizia di Stato Guardia di FinanzaPolizia Penitenziaria
Corpo Forestale dello Stato Istituto Nazionale di Geofisica
Croce Rossa Italiana Organizzazioni di Volontariato
Servizio Sanitario Nazionale Corpo Nazionale Soccorso Alpino
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Carattere multilivelloCarattere multilivello materia materia CONCORRENTE (Stato; Regioni; CONCORRENTE (Stato; Regioni; Comuni)Comuni)
Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
Configurazione della protezione civile: Riforma del Titolo V della Costituzione L.Cost.n.3/2001
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Il sistema che si è costruito è basato sul principio di sussidiarietà
La sussidiarietà è un principio regolatore in alcuni sistemi di scienza politica.
Fondato su una visione gerarchica della vita sociale, tale principio afferma che le società di ordine superiore devono aiutare, sostenere e promuovere lo sviluppo di quelle minori.
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Il primo responsabile della protezione civile in ogni Comune è il Sindaco che valuta se le risorse locali sono sufficienti a far fronte all’evento. In caso contrario si mobilitano immediatamente i livelli provinciali, regionali e, nelle situazioni più gravi, anche il livello nazionale.
Identificazione immediata delle autorità che devono assumere la direzione delle operazioni.
Nei casi di emergenza nazionale questo ruolo compete al Dipartimento della Protezione Civile, mentre la responsabilità politica è assunta direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri
principio di sussidiarietà
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PREVISIONEPREVISIONE
PREVENZIONEPREVENZIONE
SOCCORSOSOCCORSO
SUPERAMENTO SUPERAMENTO EMERGENZAEMERGENZA
L. 225/92: LE 4 ATTIVITA’ DI L. 225/92: LE 4 ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILEPROTEZIONE CIVILE
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LA PREVISIONELA PREVISIONE attività di studio per determinare le cause dei fenomeni calamitosi;attività di studio per determinare le cause dei fenomeni calamitosi;
identificazione dei tipi di rischi;identificazione dei tipi di rischi;
individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi.individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi.
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LA PREVENZIONELA PREVENZIONE attività volte ad evitare o a ridurre al minimo le possibilità che si verifichino danni attività volte ad evitare o a ridurre al minimo le possibilità che si verifichino danni
conseguenti agli eventi calamitosi sulla base delle conoscenze acquisite con le conseguenti agli eventi calamitosi sulla base delle conoscenze acquisite con le attività di previsione;attività di previsione;
promuovere e curare l’educazione della popolazione all’autoprotezione.promuovere e curare l’educazione della popolazione all’autoprotezione.
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
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3030
Ore 10,45
Ore 15,45
Ore 15,30
Ore 15,40
Esempio di rischio idrogeologicoEsempio di rischio idrogeologico
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OBIETTIVI PRIORITARI DEL OBIETTIVI PRIORITARI DEL SOCCORSO E DEL RIPRISTINOSOCCORSO E DEL RIPRISTINO
Salvare le persone e soccorrere la Salvare le persone e soccorrere la popolazione;popolazione;
ricoverare la popolazione con prime ricoverare la popolazione con prime protezioni, assistenza e vettovagliamento;protezioni, assistenza e vettovagliamento;
verificare funzionamento infrastrutture e verificare funzionamento infrastrutture e messa in funzione dei servizi essenziali;messa in funzione dei servizi essenziali;
mettere in sicurezza le strutture pericolanti;mettere in sicurezza le strutture pericolanti; ripristinare le attività socialiripristinare le attività sociali--economicheeconomiche--
produttive;produttive; avviare il processo di ritorno alla normalità.avviare il processo di ritorno alla normalità.
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
TIPOLOGIE DEGLI EVENTI ED AMBITI DI TIPOLOGIE DEGLI EVENTI ED AMBITI DI COMPETENZE COMPETENZE -- art. 2 L. 225/92art. 2 L. 225/92
Tipo a) livello Comunale: intervento del singolo ente. (COMUNE)
Tipo b) livello Sovracomunale:intervento di più enti (REGIONE)
Tipo c) livello Nazionale: calamità fronteggiate con mezzi e poteri straordinari(STATO)
EMERGENZA CENTRO ITALIA
EMERGENZA EMILIA R.
EMERGENZA ABRUZZO
EMERGENZA SISMA MARSCIANO
(SPINA 2009)
EMERGENZA FRANA MORRA
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
TIPOLOGIE DEGLI EVENTI ED AMBITI DI TIPOLOGIE DEGLI EVENTI ED AMBITI DI COMPETENZE COMPETENZE -- art. 2 L. 225/92art. 2 L. 225/92
DIPARTIMENTO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
REGIONI
PROVINCE
COMUNITA’ MONTANE
VOLONTARI-COMUNE
C
B
A
DI.COMA.C
CCS – COM
(COR - COAR)
COC
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Come gestire l’emergenza???Come gestire l’emergenza???
secondo le funzioni del
-- Fornire Fornire critericriteri ed ed indirizziindirizzi per la pianificazione di qualsiasi emergenzaper la pianificazione di qualsiasi emergenza
-- Creare Creare linguaggilinguaggi e e procedureprocedure unificateunificate
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Massimo organo gestionale a livello provinciale (PREFETTURA)
Elabora il quadro determinato dalla calamità Riceve richieste di intervento da altre strutture Elabora le strategie di intervento operativo e supporto
logistico necessarie al superamento dell’emergenza Si distinguono due aree:
Area strategica – afferiscono i soggetti preposti a prendere le decisioni
Area operativa – operano 14 funzioni di supporto che determinano, in coordinamento con il responsabile dell’emergenza e l’area strategica, gli interventi di settore e globali necessari
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Struttura operativa decentrata che coordina le attività in emergenza di più Comuni su una base territoriale più ristretta rispetto al C.C.S.
Determina il quadro di evento, supporto ai Comuni e intervento logistico operativo
Ubicazione baricentrica rispetto ai Comuni afferenti allo stesso in strutture antisismiche, non vulnerabili a qualsiasi tipo di rischio
Lavora per funzioni di supporto
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Il sindaco, per assicurare nell’ambito del proprio territorio comunale la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, attiva e si avvale del C.O.C.
Opera in un luogo di coordinamento detto “sala operativa” dove convergono tutte le notizie e dove vengono prese le decisioni
Lavora per funzioni di supporto
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Funzioni di supporto
Si identificano in azioni e responsabili che hanno il compito di supportare il Sindaco (tutte o solo in parte);
Si struttura la Sala Operativa a seconda del numero di funzioni di supporto attivate;
Ogni funzione ha un responsabile in modo da tenere “vivo” il piano, anche attraverso periodiche esercitazioni ed aggiornamenti.
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
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I CENTRI OPERATIVI:I CENTRI OPERATIVI:LE FUNZIONI PREVISTE SECONDO IL LE FUNZIONI PREVISTE SECONDO IL
METODO ”AUGUSTUS”METODO ”AUGUSTUS”
1 - TECNICA E DI PIANIFICAZIONE GRUPPI DI RICERCA SCIENTIFICA (CNR) - Istituto Nazionale di Geofisica - REGIONI - DIPARTIMENTO PC - SERVIZI TECNICI NAZIONALI
8 - SERVIZI ESSENZIALI ENEL - SNAM - GAS - ACQUEDOTTO - AZIENDE MUNICIPALIZZATE - SISTEMA BANCARIO - DISTRIBUZIONE CARBURANTE - ATTIVITA' SCOLASTICA
2 - SANITA' UMANA E VETERINARIA - ASSISTENZA SOCIALE RESPONSABILE C.O. 118 - REGIONE/AA.SS.LL - C.R.I. - VOLONTARIATO SOCIO-SANITARIO
9 - CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE ATTIVITÀ PRODUTTIVE (IND., ART., COMM.) - OPERE PUBBLICHE - BENI CULTURALI - INFRASTRUTTURE - PRIVATI
3 - MASS MEDIA E INFORMAZIONE RAI - EMITTENTI TV/RADIO PRIVATE: NAZIONALI E LOCALI - STAMPA
10 - STRUTTURE OPERATIVE (S.a.R.) DIPARTIMENTO PC - VV.F. - FORZE ARMATE - C.R.I. - C.C. - G.D.F. - FORESTALE - CAPITANERIE DI PORTO - P.S. - VOLONTARIATO - CNSA (CAI)
4 - VOLONTARIATO DIPARTIMENTO PC - ASSOCIAZIONI LOCALI, PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI
11 - ENTI LOCALI REGIONI - PROVINCIE - COMUNI - COMUNITÀ MONTANE
5 - MATERIALI E MEZZI C.A.P.I. - MINISTERO DELL'INTERNO - SIST. MERCURIO - FF. AA. - C.R.I. - AZIENDE PUBBLICHE E PRIVATE -VOLONTARIATO
12 - MATERIALI PERICOLOSI VV.F. - C.N.R. - DEPOSITI E INDUSTRIE A RISCHIO
6 - TRASPORTI E CIRCOLAZIONE - VIABILITA' FF.SS. - TRASPORTO GOMMATO, MARITTIMO, AEREO - ANAS - SOC. AUTOSTRADE - PROVINCIE - COMUNI - ACI
13 - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE FORZE ARMATE - MINISTERO INTERNO - C.R.I. - VOLONTARIATO - REGIONI - PROVINCIE - COMUNI
7 - TELECOMUNICAZIONI ENTE POSTE - MINISERO DELLE TELECOMUNICAZIONE - ACCONTO DI TELECOMUNICAZIONI
14 - COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI COLLEGAMENTO CON I CENTRI OPERATIVI MISTI - GESTIONE DELLE RISORSE - INFORMATICA
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Programma nazionale di soccorso per il rischio sismicoProgramma nazionale di soccorso per il rischio sismico
Direttiva Presidente Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2014:Direttiva Presidente Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2014:
1.1. Unità di coordinamento (Unità di coordinamento (E’ una struttura di raccordo e di E’ una struttura di raccordo e di coordinamento delle diverse Funzioni di supporto attivatecoordinamento delle diverse Funzioni di supporto attivate) )
2.2. Assistenza alla popolazioneAssistenza alla popolazione3.3. Sanità e assistenza socialeSanità e assistenza sociale4.4. LogisticaLogistica5.5. Telecomunicazioni d'emergenzaTelecomunicazioni d'emergenza6.6. Accessibilità e mobilitàAccessibilità e mobilità7.7. Servizi essenzialiServizi essenziali8.8. Coordinamento attività aereeCoordinamento attività aeree9.9. Coordinamento attività marittime Coordinamento attività marittime 10.10. Tecnica e di valutazioneTecnica e di valutazione
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Direttiva (Direttiva (seguesegue):):
11.11. Danni e Agibilità postDanni e Agibilità post--sisma delle Costruzionisisma delle Costruzioni12.12. Rischi indottiRischi indotti13.13. VolontariatoVolontariato14.14. Comunicazione Comunicazione 15.15. StampaStampa16.16. Attività internazionaliAttività internazionali17.17. Supporto amministrativo e finanziarioSupporto amministrativo e finanziario18.18. Supporto giuridico e provvedimenti normativiSupporto giuridico e provvedimenti normativi19.19. InformaticaInformatica20.20. Gestione risorse umane e automezzi del DPCGestione risorse umane e automezzi del DPC
Programma nazionale di soccorso per il rischio sismicoProgramma nazionale di soccorso per il rischio sismico
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
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Posto diComandoAvanzato
Area accessibilesolo ai soccorritori
Area di ammassamentomezzi di soccorso
Area ad afflusso limitato e selezionato
Punti di accesso
Schema area coinvoltaSchema area coinvolta
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
6 aprile, 3:326 aprile, 3:32 : : sisma 8,8 km di profondità5,8 magnitudo Richter
TERREMOTO ABRUZZOTERREMOTO ABRUZZO
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
6 aprile, 4:15 6 aprile, 4:15 : DPC: DPC--SALA ITALIA: ore 04.30 si SALA ITALIA: ore 04.30 si riunisce il Comitato Operativo;riunisce il Comitato Operativo;
TERREMOTO ABRUZZOTERREMOTO ABRUZZO
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Capo Dipartimento
Prot.Civile
Min.Affari Esteri
Direzione Generale Dighe
ISPRA
CNR
INGV
FORZE ARMATE
Conf. Stato-Regioni
Corpo Naz.VVF
Corpo Naz.Soccorso Alpino e Speleologico
CRI
Vodafone
Wind
H3G Telecom Italia
RAI s.p.a.
Autostrade per l’Italia
A.N.A.S.
Poste Italiane
Gestore Servizi Elettrici
Gruppo Ferrovie dello Stato
ENAC
ENI
Corpo Forestale dello Sato
Terna
Aiscat
SSN
Org.di Volontariato
ENEA
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Pochi minuti dopoPochi minuti dopo si allertano:• il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco• le organizzazioni Nazionali di Volontariato• le Colonne Mobili delle Regioni e delle Province autonome
Contemporaneamente
Partono in direzione dell’Aquila
Personale del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile
Gruppo Pronto Intervento Macrosismico
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Primi dati:Primi dati:-- PREFETTURA CROLLATAPREFETTURA CROLLATA-- OSPEDALE CROLLATOOSPEDALE CROLLATO-- SEDE REGIONE ABRUZZO PARZIALMENTE AGIBILESEDE REGIONE ABRUZZO PARZIALMENTE AGIBILE
Gruppo Pronto Intervento Macrosismico
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Schema suddivisione area coinvolta
COM
COM
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Di.Coma.CCOC
Area di accoglienza
Area di accoglienza
Area di accoglienza
COC
COC
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... Al 23 aprile 2009 Tot. Persone assistite: 63.415
35.565
in 165 aree di ricovero
27.850 presso strutture alberghiere
- 97 cucine da campo;
- 39 PMA;
TERREMOTO ABRUZZOTERREMOTO ABRUZZO
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Assistenza alla popolazione CAMPO UMBRIA - Paganica
Paganica 1
Paganica 2
Paganica 3
TERREMOTO ABRUZZOTERREMOTO ABRUZZO
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TERREMOTO ABRUZZOTERREMOTO ABRUZZO
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TERREMOTO ABRUZZOTERREMOTO ABRUZZO
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Anni 2011Anni 2011--2013 LA REVISIONE2013 LA REVISIONE
17 maggio 2012.17 maggio 2012.Entra in vigore il Decreto legge n.59 del 15 Entra in vigore il Decreto legge n.59 del 15 maggio 2012 “Disposizioni urgenti per il maggio 2012 “Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile”.riordino della Protezione Civile”.Il testo, consta di un articolo che apporta Il testo, consta di un articolo che apporta una serie di modifiche alle disposizioni della una serie di modifiche alle disposizioni della Legge 24 febbraio 1992 n. 225 "Istituzione Legge 24 febbraio 1992 n. 225 "Istituzione del Servizio nazionale della Protezione del Servizio nazionale della Protezione Civile". Il provvedimento viene Civile". Il provvedimento viene successivamente convertito con successivamente convertito con Legge 12 Legge 12 luglio 2012luglio 2012, , n.100n.100..Il modello consolidatosi negli anni, che Il modello consolidatosi negli anni, che prevedeva la disponibilità di risorse prevedeva la disponibilità di risorse straordinarie senza limitazioni sia straordinarie senza limitazioni sia quantitative, che delle tipologie degli quantitative, che delle tipologie degli interventi urgenti e di durata temporale.interventi urgenti e di durata temporale.Nuova fase, in cui è necessario fare i conti Nuova fase, in cui è necessario fare i conti con la limitatezza dei fondi e la drastica con la limitatezza dei fondi e la drastica riduzione della tipologia di opere riduzione della tipologia di opere ammissibili nella prima fase dell'intervento ammissibili nella prima fase dell'intervento in emergenza, oltre che tempistica ristretta in emergenza, oltre che tempistica ristretta definita.definita.
20 maggio 201220 maggio 2012SISMASISMA
EMILIAEMILIA--ROMAGNAROMAGNALOMBARDIA VENETOLOMBARDIA VENETO
29 maggio 201229 maggio 2012
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Legge 225/1992 Legge 225/1992 -- Legge Legge 100/2012 100/2012 –– Legge 119/2013Legge 119/2013
LE PRINCIPALI MODIFICHE INTRODOTTELE PRINCIPALI MODIFICHE INTRODOTTESi interviene significativamente sul testo dell’art.5 della Legge 225/1992Si interviene significativamente sul testo dell’art.5 della Legge 225/1992
Dichiarazione Stato Emergenza Dichiarazione Stato Emergenza –– Deliberazione Consiglio MinistriDeliberazione Consiglio Ministri
Durata 180 Giorni (prorogabile Durata 180 Giorni (prorogabile maxmax 180 giorni)180 giorni)Agli interventi si provvede anche con ordinanze in deroga alle Agli interventi si provvede anche con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, ma nei limiti e secondo i criteri indicati con la disposizioni di legge, ma nei limiti e secondo i criteri indicati con la dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dell’ordinamento giuridicodell’ordinamento giuridicoCon le ordinanze si dispone esclusivamente in ordine alla Con le ordinanze si dispone esclusivamente in ordine alla organizzazione dei servizi di soccorso e assistenza ai soggetti colpiti organizzazione dei servizi di soccorso e assistenza ai soggetti colpiti dall'evento, nonché agli interventi provvisionali strettamente dall'evento, nonché agli interventi provvisionali strettamente necessari alle prime necessità nei limiti delle risorse disponibili, allo necessari alle prime necessità nei limiti delle risorse disponibili, allo scopo finalizzate.scopo finalizzate. Le ordinanze emanate entro 30 giorni dalla dichiarazione dello Le ordinanze emanate entro 30 giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza sono immediatamente efficaci. (stato di emergenza sono immediatamente efficaci. (Una volta emanate Una volta emanate vengono trasmesse anche al MEF perché comunichi gli esiti della loro verifica al vengono trasmesse anche al MEF perché comunichi gli esiti della loro verifica al Presidente del Consiglio dei Ministri) .Presidente del Consiglio dei Ministri) .Dopo30 giorni le ordinanze sono emanate di concerto con il MEFDopo30 giorni le ordinanze sono emanate di concerto con il MEF
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Oggetto delle ordinanze:Oggetto delle ordinanze: servizi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata servizi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall’evento;dall’evento; ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche nei limiti delle risorse disponibili;infrastrutture di reti strategiche nei limiti delle risorse disponibili; realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo strettamente connesso all'evento, entro i limiti delle rischio residuo strettamente connesso all'evento, entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e comunque finalizzate risorse finanziarie disponibili e comunque finalizzate prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità;prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità; ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio ediliziopatrimonio edilizio avvio dell'attuazione delle prime misure per far fronte alle esigenze avvio dell'attuazione delle prime misure per far fronte alle esigenze urgenti di cui alla ricognizione sopra indicata, entro i limiti delle urgenti di cui alla ricognizione sopra indicata, entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e secondo le direttive dettate con risorse finanziarie disponibili e secondo le direttive dettate con delibera del Consiglio dei ministri, sentita la Regione interessata.delibera del Consiglio dei ministri, sentita la Regione interessata.
Legge 225/1992 Legge 225/1992 -- Legge 100/2012 Legge 100/2012 –– Legge 119/2013Legge 119/2013
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Il SindacoIl SindacoArt.15Art.15
comma 3 “Il Sindaco è Autorità comunale di protezione civile. Al comma 3 “Il Sindaco è Autorità comunale di protezione civile. Al verificarsi dell'emergenza nell'ambito del territorio comunale, il verificarsi dell'emergenza nell'ambito del territorio comunale, il Sindaco assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono Sindaco assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del comune, nonché il coordinamento dei servizi di sul territorio del comune, nonché il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al Prefetto e interventi necessari dandone immediata comunicazione al Prefetto e al Presidente della Giunta Regionale”al Presidente della Giunta Regionale”comma 3 bis “Il Comune approva con deliberazione consiliare, comma 3 bis “Il Comune approva con deliberazione consiliare, entro 90 giorni entro 90 giorni dal 14 luglio 2012dal 14 luglio 2012, il piano di emergenza comunale , il piano di emergenza comunale previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle giunte regionali.”giunte regionali.”comma 3 comma 3 terter “Il Comune provvede alla verifica e all'aggiornamento “Il Comune provvede alla verifica e all'aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza comunale, periodico del proprio piano di emergenza comunale, trasmettendone copia alla Regione, alla Prefettura e alla Provincia trasmettendone copia alla Regione, alla Prefettura e alla Provincia territorialmente competenti.”territorialmente competenti.”comma 3 comma 3 terter “Dall'attuazione dei commi 3“Dall'attuazione dei commi 3--bis e 3bis e 3--ter non devono ter non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica .”derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica .”
Legge 225/1992 Legge 225/1992 -- Legge Legge 100/2012 100/2012 –– Legge 119/2013Legge 119/2013
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Il PrefettoIl PrefettoArt.14Art.14
1. Il Prefetto, anche sulla base del programma provinciale di 1. Il Prefetto, anche sulla base del programma provinciale di previsione e prevenzione, predispone il piano per fronteggiare previsione e prevenzione, predispone il piano per fronteggiare l'emergenza su tutto il territorio della provincia e ne cura l'emergenza su tutto il territorio della provincia e ne cura l'attuazione.l'attuazione. 2. Al verificarsi di uno degli eventi calamitosi di cui alle lettere b) e 2. Al verificarsi di uno degli eventi calamitosi di cui alle lettere b) e c) del comma 1 dell'articolo 2, il Prefetto:c) del comma 1 dell'articolo 2, il Prefetto:a) informa il Dipartimento della protezione civile, il Presidente della a) informa il Dipartimento della protezione civile, il Presidente della Giunta regionale e il Dipartimento dei vigili del fuoco;Giunta regionale e il Dipartimento dei vigili del fuoco;b) assume, coordinandosi con il Presidente della Giunta Regionale, la b) assume, coordinandosi con il Presidente della Giunta Regionale, la direzione unitaria dei servizi di emergenza da attivare a livello direzione unitaria dei servizi di emergenza da attivare a livello provinciale, coordinandoli con gli interventi dei sindaci dei comuni provinciale, coordinandoli con gli interventi dei sindaci dei comuni interessati; interessati; c) adotta tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi c) adotta tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi;soccorsi;d) vigila sull'attuazione, da parte delle strutture provinciali di d) vigila sull'attuazione, da parte delle strutture provinciali di protezione civile, dei servizi urgenti, anche di natura tecnica.protezione civile, dei servizi urgenti, anche di natura tecnica.
Legge 225/1992 Legge 225/1992 -- Legge Legge 100/2012 100/2012 –– Legge 119/2013Legge 119/2013
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Il Prefetto (segue)Il Prefetto (segue)Art.14 (segue)Art.14 (segue)
3. Il Prefetto, a seguito della dichiarazione dello stato di 3. Il Prefetto, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, opera, quale delegato del Presidente del Consiglio dei emergenza, opera, quale delegato del Presidente del Consiglio dei ministri, per sua delega, di un Ministro con portafoglio o del ministri, per sua delega, di un Ministro con portafoglio o del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri segretario del Consiglio, con i poteri di cui al comma 2 dello stesso segretario del Consiglio, con i poteri di cui al comma 2 dello stesso articolo 5.articolo 5.4. Per l'organizzazione in via permanente e l'attuazione dei servizi 4. Per l'organizzazione in via permanente e l'attuazione dei servizi di emergenza il Prefetto si avvale della struttura della Prefettura, di emergenza il Prefetto si avvale della struttura della Prefettura, nonché di enti e di altre istituzioni tenuti al concorso. nonché di enti e di altre istituzioni tenuti al concorso.
Permane irrisolto il conflitto di Permane irrisolto il conflitto di competenze tra Prefetto, Presidente competenze tra Prefetto, Presidente Regione e Sindaco.Regione e Sindaco.
Legge 225/1992 Legge 225/1992 -- Legge Legge 100/2012 100/2012 –– Legge 119/2013Legge 119/2013
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Il SINDACOIl SINDACOArt. 15 L. 225/92Art. 15 L. 225/92
Comma 3: «Il Sindaco è Autorità Comunale di protezione Comma 3: «Il Sindaco è Autorità Comunale di protezione civile»civile»Adempimenti principali: Adempimenti principali:
Attua e Coordina i Attua e Coordina i primi interventi urgenti e di primi interventi urgenti e di soccorsosoccorso
Emana atti e ordinanze di protezione civileEmana atti e ordinanze di protezione civile Informa la Informa la popolazionepopolazione Chiede l’intervento delle strutture operative Chiede l’intervento delle strutture operative
Responsabilità penaleResponsabilità penale
Concorso in disastro art. 40, comma 2, Codice PenaleConcorso in disastro art. 40, comma 2, Codice Penale•• Non impedire un evento che si ha l’obbligo Non impedire un evento che si ha l’obbligo
giuridico di impedire, equivale a cagionarlo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo
6060
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Ne consegue che tutta la attività di Ne consegue che tutta la attività di pianificazione che incide in qualche modo pianificazione che incide in qualche modo sul territorio (ad esempio i PRG) è sul territorio (ad esempio i PRG) è subordinata alle previsioni dei Piani subordinata alle previsioni dei Piani Comunali, Provinciali e Regionali di Comunali, Provinciali e Regionali di Protezione CivileProtezione Civile
Attività di pianificazioneAttività di pianificazioneArt.3 comma 6Art.3 comma 6
“ I piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio “ I piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, con particolare riferimento a quelli previsti all'articolo 15, comma 3con particolare riferimento a quelli previsti all'articolo 15, comma 3--bis, e a quelli deliberati dalle regioni mediante il piano regionale di bis, e a quelli deliberati dalle regioni mediante il piano regionale di protezione civile.”protezione civile.”
Legge 225/1992 Legge 225/1992 -- Legge Legge 100/2012 100/2012 –– Legge 119/2013Legge 119/2013
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
6262
Gli uomini chiave che hanno caratterizzato Gli uomini chiave che hanno caratterizzato l’evoluzione del “pensiero”l’evoluzione del “pensiero”
L. 225/92 L. 225/92 –– L.100/12L.100/12
'70 '70 –– '90'90
FORMAFORMA
'90 '90 -- 20002000
NORMANORMA
20002000––20102010
METODOMETODO
IL PRESENTEIL PRESENTE
Giuseppe Giuseppe ZamberlettiZamberletti
Franco Franco BarberiBarberi
Guido Guido BertolasoBertolaso
Fabrizio CurcioFabrizio Curcio
20102010––20152015
REVISIONEREVISIONE
Franco Franco GabrielliGabrielli
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
Come è organizzato attualmente il Come è organizzato attualmente il Sistema Regionale ??? Sistema Regionale ???
Direzione regionale Governo del territorio e Paesaggio. Protezione civile. Infrastrutture e mobilità
Il Presidente della Giunta Regionale
Catiuscia MariniCon delega alla Protezione Civile che si avvale della
Direttore: Arch. Diego ZurliServizio Servizio Organizzazione e sviluppo del sistema di Protezione civile
Dirigente ad interim: Alfiero Moretti
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•SEZIONE 1Sala Operativa Unica Regionale (SOUR)
Unità di crisiResp. Ad interim Nicola Berni
•SEZIONE 2Centro FunzionaleResp. Nicola Berni
•SEZIONE 3Tecnico Logistica (Volontariato)
Resp. Paolo Mancinelli
•SEZIONE 4Salvaguardia Beni Culturali in Emergenza - Alta Formazione
Resp. Filippo Battoni
•SEZIONE 5Programmazione giuridico-amministrativa ed economico - finanziaria
Resp. Beatrice Alunni
Il Servizio Regionale di P.C.Il Servizio Regionale di P.C.
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Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
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Edificio Sala Operativa Unificata Regionale - SOUREdificio Sala Operativa Unificata Regionale - SOUR
Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
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Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
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CAPI – Centro Approvvigionamento Pronto Intervento
Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
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CAPI – Centro Approvvigionamento Pronto Intervento
Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
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CAPI – Centro Approvvigionamento Pronto Intervento
Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
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Centro Funzionale Regione Umbria
Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
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Magazzino Beni Culturali - Ottagono
Centro Regionale di Protezione CivileCentro Regionale di Protezione Civile
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
AttivitàDefinizione interventiStrutture regionaliPiano regionale di Protezione CivileCompetenze province e comuniVolontariato
Legge Regionale nLegge Regionale n°° 26/8826/88
ATTUALMENTE LA REGIONE UMBRIA STA ATTUALMENTE LA REGIONE UMBRIA STA ELABORANDO UNA NUOVA LEGGE ELABORANDO UNA NUOVA LEGGE
REGIONALEREGIONALE
Disciplina degli interventi in materia di sicurezza
civile ed ambientale
INTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILEINTRODUZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
03/04/2017 08:07:2403/04/2017 08:07:24
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Vi ringrazio per l’attenzioneVi ringrazio per l’attenzione
e… e… buon lavoro!!!!buon lavoro!!!!
Dott. Andrea PascucciServizio Protezione Civile
apascucci@regione.umbria.it
Tel. (Foligno) 0742 630 27 33www.regione.umbria.it
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