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Dott. Ing. Anna Laura PiselloUniversità degli Studi di PerugiaUniversità degli Studi di Perugia
CRB Centro di Ricerca s lle BiomasseCRB – Centro di Ricerca sulle BiomasseDi ti t di I i I d t i lDipartimento di Ingegneria Industriale
Sul comportamento termico in regime dinamico di edifici passivi:Sul comportamento termico in regime dinamico di edifici passivi: l d ll fi i hit tt i d ll’i l dili iruolo della configurazione architettonica e dell’involucro edilizio
Analisi numerica Analisi sperimentale Analisi climatica
Otti i i d ll’ ffi i ti d li difi i di t d ll i di iOtti i i d ll’ ffi i ti d li difi i di t d ll i di iAnalisi numerica Analisi sperimentale Analisi climatica
1. Ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici mediante modellazione dinamica . Ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici mediante modellazione dinamica Analisi termodinamica degli edifici al calcolatore: creazione di modelli matematici atti a descrivere i processi di scambio termico attraverso l’involucro con forzanti climatiche realiAnalisi termodinamica degli edifici al calcolatore: creazione di modelli matematici atti a descrivere i processi di scambio termico attraverso l involucro, con forzanti climatiche reali riferite alla città di Perugiariferite alla città di Perugia.Implementazione dell’algoritmo nel codice di calcolo (EnergyPlus) per analizzare le prestazioni energetiche di edifici residenziali mediante approccio step-by-stepImplementazione dell algoritmo nel codice di calcolo (EnergyPlus), per analizzare le prestazioni energetiche di edifici residenziali mediante approccio step-by-step. Approfondimento del ruolo di tecniche passive sul comportamento termodinamico di edifici residenziali per elaborare strategie progettuali atte ad ottimizzare il benessereApprofondimento del ruolo di tecniche passive sul comportamento termodinamico di edifici residenziali per elaborare strategie progettuali atte ad ottimizzare il benessere ambientale indoor al variare della forzante climaticaambientale indoor al variare della forzante climatica. Variabili: configurazione architettonicaconfigurazione architettonica (forma l’orientamento ecc ) massa frontale isolamento termico sistemi di schermatura ecc a parità di caratteristiche termiche inVariabili: configurazione architettonica configurazione architettonica (forma, l orientamento, ecc.), massa frontale, isolamento termico, sistemi di schermatura ecc. a parità di caratteristiche termiche in regime stazionario superficie lorda in piante superficie vetrata per ogni zona termica regime occupazionale tasso di ricambio d’ariaregime stazionario, superficie lorda in piante, superficie vetrata per ogni zona termica, regime occupazionale , tasso di ricambio d aria.
Definizione degli edifici (Figura 1 a b c)Definizione degli edifici (Figura 1 a,b,c)L: configurazione bioclimatica ad L (Edificio LEdificio L)• L: configurazione bioclimatica ad L (Edificio LEdificio L)
R: struttura rettangolare con orientamento indifferente monopiano (Edificio REdificio R)1b.1b. 1c.1c.1a.1a. • R: struttura rettangolare con orientamento indifferente monopiano (Edificio REdificio R) D fabbricato s d e piani dalla forma rettangolare (Edificio DEdificio D)• D: fabbricato su due piani dalla forma rettangolare (Edificio DEdificio D)
22Figura 2Figura 2 Schematizzazione dei
2.2.Figura 2.Figura 2. Schematizzazione dei
due sistemi di schermatura (frontedue sistemi di schermatura (fronte nord sud e fronte est ovest)nord-sud e fronte est-ovest).
Quote in centimetriFigura 1 Figura 1 aa--bb--cc. . Schemi planimetrici dei tre edifici analizzati. Quote espresse in metri.
Quote in centimetri.gg p p
Parametri uniformi fra le tipologieParametri uniformi fra le tipologie: medesima estensione superficiale in pianta, equivalente rapporto S/V, stessa superficie trasparente per ciascuna zona termica.p gp g p p , q pp , p p pProgettazione dell’involucroProgettazione dell’involucro: soluzione massiva (1) e soluzione leggera (2) a parità di trasmittanza termica in regime stazionario e proprietà ottico-energetiche della superficie gg ( ) gg ( ) p g p p g pesposta alla radiazione solare, per evitare fenomeni di surriscaldamento differenziale delle soluzioni tecnichetecniche causati da differenti valori di albedoalbedo.esposta alla radiazione solare, per evitare fenomeni di surriscaldamento differenziale delle soluzioni tecnichetecniche causati da differenti valori di albedoalbedo.Caratterizzazione delle condizioni al contornoCaratterizzazione delle condizioni al contorno → analisi dei bilanci energetici → Definizione delle strategie efficaci di ottimizzazione del comfort termico mediante tecnicheCaratterizzazione delle condizioni al contornoCaratterizzazione delle condizioni al contorno → analisi dei bilanci energetici → Definizione delle strategie efficaci di ottimizzazione del comfort termico mediante tecniche di tipo passivo (Figura 7) → Abbattimento del carico termico con sistemi di schermatura (Figura 8)di tipo passivo (Figura 7) → Abbattimento del carico termico con sistemi di schermatura (Figura 8).Definizione dei parametri di comfortDefinizione dei parametri di comfort atti a rappresentare correttamente la frequenza del verificarsi di condizioni di discomfort (N: numero delle ore di confort rispetto al totale)Definizione dei parametri di comfort Definizione dei parametri di comfort atti a rappresentare correttamente la frequenza del verificarsi di condizioni di discomfort (N: numero delle ore di confort rispetto al totale), e l’intensità delle deviazioni rispetto al range di benessere (Indice di Deviazione Termica IDT) dove:e l intensità delle deviazioni rispetto al range di benessere (Indice di Deviazione Termica IDT) dove:
Indice di Deviazione Termica IDTIndice di Deviazione Termica IDT( )[ ] ( )[ ]dfTdTf ∫∫ (1)(1) 33( )[ ] ( )[ ]dfTdTf ∫∫ −+− 1926 ττττ
In cui τ è il tempo, ( )( ) 3.3.
J DD
∫∫21
pf(τ) è l’andamento di temperatura rilevato, t
J DD= 21( ) p ,tstag è il periodo stagionale valutato diminuito di D1 e D2, stagt g p g ,domini di integrazione.domini di integrazione.T20= 20°C e T26= 26°C, limiti dell’intervallo di comfort di(2)(2)[ ] ( ){ }:0 TftD ≥∈= ττ T20 20 C e T26 26 C, limiti dell intervallo di comfort di temperatura dell’aria interna
(2)(2)[ ] ( ){ }261 :,0 TftD stag ≥∈= ττtemperatura dell aria interna
(3)(3)[ ]{ } Figura 3. Figura 3. Rappresentazione schematica del significato dell’Indice di (3)(3)[ ] ( ){ }192 :,0 TftD stag ≤∈= ττ
Deviazione Termica IDT definito in Eq. (1).[ ] ( ){ }192 :,0 TftD stag ≤∈ ττ
PRESTAZIONEPRESTAZIONE TERMICATERMICA DEGLI EDIFICI IN REGIME ESTIVODEGLI EDIFICI IN REGIME ESTIVOPRESTAZIONE PRESTAZIONE TERMICATERMICA DEGLI EDIFICI IN REGIME ESTIVODEGLI EDIFICI IN REGIME ESTIVO325
32L1 Taria 30 a
[C
]
2,5325
2
27°C] L2 Taria 20
no
no
rno
rno
no
no
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55 1 5220
°C]
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R1 Taria10
1 gi
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1 gi
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[kW4.4. 7.7. 8.8.
22
pera
tu R1 Taria
R2 Taria 0Edifici
L1 L1 L2 L1 R1
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D1
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L1 L2 L1 R1
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Edifici
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12 Tempo [ore] D2 Taria3
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ic 00 10 20A
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0 5 10 15 20 T aria-sole (piano orizz) 2
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o
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iero6.6. 0 10 20
L1: Qcd pareti L1: Qcd copertura
L1 Q d i t L1 Q d t t anci
o ATempo - giornata 21 luglio [h]
1 gior
no
gior
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gior
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notte
notte
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or L1: Qcd pavimento L1: Qcd vetrata
L2: Qcd pareti L2: Qcd copertura Bila L1* zona giorno L1* zona notte
L1 zona giorno L1zona notte
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L2: Qcd pavimento L2: Qcd vetrata
L1 e L2: Apporti solari T aria-sole (piano orizz)
L1 zona giorno L1zona notte
Edifici
55 Valori di picco giornaliero (21 luglio) della Taria interna 77 Analisi dei termini dei bilanci termici giornalieri (edifici L1 L2)44 Profilo di temperatura giornaliero (21 luglio) 5.5. Valori di picco giornaliero (21 luglio) della Taria interna66 Massimo gradiente termico giornaliero al variare
7.7. Analisi dei termini dei bilanci termici giornalieri (edifici L1,L2) 88 Valutazione dell’abbattimento del carico termico con i sistemi
4. 4. Profilo di temperatura giornaliero (21 luglio) delle zone giorno delle varie configurazioni 6.6. Massimo gradiente termico giornaliero al variare
della tipologia edilizia e della zona termica8.8. Valutazione dell abbattimento del carico termico con i sistemi
di schermatura → Definizione della strategia progettualedelle zone giorno delle varie configurazioni architettoniche della tipologia edilizia e della zona termica. di schermatura → Definizione della strategia progettuale architettoniche
ANALISI DEL COMPORTAMENTO TERMICO STAGIONALE ED ANNUALE ANALISI DEL COMPORTAMENTO TERMICO STAGIONALE ED ANNUALE 2000
e ve
] 4000o+ + i CONCLUSIONICONCLUSIONI1500
e agio
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[
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3000
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1000N. o
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D29.9. 12.12. 2000
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II Soluzioni tecniche massive si dimostranoSoluzioni tecniche massive si dimostrano500co
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migliori in ogni caso di studio per il clima dimigliori in ogni caso di studio per il clima di0
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Edifi i6
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Edifici
L L L L R R D D
oto pre migliori in ogni caso di studio, per il clima di migliori in ogni caso di studio, per il clima di
Perugia riuscendo a raggiungere i livelli diPerugia riuscendo a raggiungere i livelli diEdifici5000e i 2
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DT
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1 2 1* R1
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D213.13.
Edifici
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2Perugia, riuscendo a raggiungere i livelli di Perugia, riuscendo a raggiungere i livelli di comfort con una frequenza maggiore (piùcomfort con una frequenza maggiore (più
3000
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Edifici
L L2 L R R D D
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1717comfort con una frequenza maggiore (più comfort con una frequenza maggiore (più che raddoppiata nel periodo estivo)che raddoppiata nel periodo estivo)
2000
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17.17. che raddoppiata nel periodo estivo).che raddoppiata nel periodo estivo).IIII La configurazione architettonicaLa configurazione architettonica
1000
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Tot.
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14.14. 23
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ID L L L L R R D D II.II. La configurazione architettonica La configurazione architettonica bioclimatica risulta essere la migliore subioclimatica risulta essere la migliore su0
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16. 16. Numero delle ore di comfort annuali al base annua.base annua.
IIIIII Strategie progettuali passive (formaStrategie progettuali passive (forma1200
gion
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rm11.11. 15.15. 3
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m variare della configurazione III.III. Strategie progettuali passive (forma Strategie progettuali passive (forma
dell’edificio e schermature) contribuisconodell’edificio e schermature) contribuiscono600
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garchitettonica (zona giorno).
dell edificio e schermature) contribuiscono dell edificio e schermature) contribuiscono ad aumentare la durata del comfort termicoad aumentare la durata del comfort termico
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Edifici
( g )17.17. Valori annuali di IDT al variare della
ad aumentare la durata del comfort termico ad aumentare la durata del comfort termico del 70% in estatedel 70% in estate0
c To L L2 L1 R1
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Edifici
Edifici
configurazione architettonica.del 70% in estate.del 70% in estate.
IVIV L’ottimizzazione delle prestazioni stagionaliL’ottimizzazione delle prestazioni stagionaliNumero delle ore di comfort al variare della Valori di IDT al variare della configurazione
g IV.IV. L ottimizzazione delle prestazioni stagionali L ottimizzazione delle prestazioni stagionali permette di ottenere un prototipo di edificiopermette di ottenere un prototipo di edificioNumero delle ore di comfort al variare della
configurazione architettonica (99 estateValori di IDT al variare della configurazione Architettonica (1212 inverno zona-giorno;1313 estate zona-
permette di ottenere un prototipo di edificio permette di ottenere un prototipo di edificio con caratteristiche di comfort termico percon caratteristiche di comfort termico perconfigurazione architettonica (9. 9. estate,
1010 inverno 1111 stagione intermedia)Architettonica (12. 12. inverno, zona giorno;13. 13. estate, zonagiorno; 14 /1514 /15 stagione intermedia zona giorno e notte)
con caratteristiche di comfort termico per con caratteristiche di comfort termico per circa la metà del periodo annualecirca la metà del periodo annuale10.10. inverno, 11. 11. stagione intermedia). giorno; 14./15. 14./15. stagione intermedia, zona giorno e notte). circa la metà del periodo annuale.circa la metà del periodo annuale.
22 In corso: analisi sperimentaleIn corso: analisi sperimentale monitoraggio meteorologico e microclimaticomonitoraggio meteorologico e microclimatico22. In corso: analisi sperimentale . In corso: analisi sperimentale -- monitoraggio meteorologico e microclimaticomonitoraggio meteorologico e microclimaticoRealizzazione di una campagna sperimentale per la validazione dei modelli di edifici proposti:Realizzazione di una campagna sperimentale per la validazione dei modelli di edifici proposti:
Monitoraggio climatico outdoor → Elaborazione di boundary conditions climatiche reali del sitogg yModellazione al calcolatore di edifici reali in cui è predisposto il monitoraggio microclimatico indoorp p gg
Focus: Progetto AlbedoFocus: Progetto AlbedoggValutazione sperimentale e numerica delle proprietà Valutazione sperimentale e numerica delle proprietà otticoottico--energeticheenergetiche di Albedo degli involucri di Albedo degli involucri p p pp p p gg ggarchitettonici, tramite radiometri globali in copertura, per studiarne l’influenza sul comfort indoor.architettonici, tramite radiometri globali in copertura, per studiarne l’influenza sul comfort indoor.architettonici, tramite radiometri globali in copertura, per studiarne l influenza sul comfort indoor.architettonici, tramite radiometri globali in copertura, per studiarne l influenza sul comfort indoor.
Realizzazione di superfici ad elevato albedo testate in laboratorio con spettrofotometro e sferaRealizzazione di superfici ad elevato albedo testate in laboratorio con spettrofotometro e sferaRealizzazione di superfici ad elevato albedo, testate in laboratorio con spettrofotometro e sfera Realizzazione di superfici ad elevato albedo, testate in laboratorio con spettrofotometro e sfera integratrice per l’eventuale riconoscimento dei corrispondenti crediti di carboniointegratrice per l’eventuale riconoscimento dei corrispondenti crediti di carboniointegratrice, per l eventuale riconoscimento dei corrispondenti crediti di carbonio.integratrice, per l eventuale riconoscimento dei corrispondenti crediti di carbonio.
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