IL GAZZETTINO - Cardarelli Massaua · 2015. 1. 30. · Il cibo comporta emozioni che esprimiamo...

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IL GAZZETTINO

Cibo, un soggetto d’Arte Incontro con Simonetta Termignoni Organizzato da Biblioteca Massaua – Istituto Comprensivo “Cardarelli-Massaua” venerdì 16 gennaio 2015

Maya Bagnato Carmine Bonviso 5a C

Il cibo è un bisogno primario degli esseri viventi.

Il cibo comporta emozioni che esprimiamo attraverso l’arte.

Essa comprende la musica, il dipinto, l’architettura, il cinema, il teatro e la

raffigurazione.

Quando osserviamo una forma artistica dobbiamo chiederci cosa trasmette, come è

stata fatta, cosa rappresenta e perché l’autore l’ha creata.

Nella preistoria si rappresentavano le modalità con cui ci si procurava il cibo.

Ad esempio in Valcamonica (Lombardia) sono state rinvenute migliaia di incisioni

rupestri tra cui alcune importanti relative alla caccia (Fig.1).

Fig.1 – Incisioni rupestri preistoriche della Valcamonica relative alla caccia

Gli antichi Egizi, per motivi religiosi, mettevano degli oggetti raffiguranti del cibo nelle

tombe dei morti. In particolare essi lavoravano, macinavano e cucinavano la carne.

I Romani usavano donare il cibo a qualcuno, anche ai morti. Essi ornavano le loro

stanze con il cibo che offrivano agli ospiti.

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In seguito nasce come soggetto la “natura morta”, inizialmente dipinta dal Caravaggio

(Fig.2). La natura morta raffigurava della frutta colta dalla pianta e rappresentata

realisticamente in tutti i suoi dettagli. Nelle composizioni di frutta raffigurate veniva

utilizzata sia frutta sana che bacata. Con ciò il pittore intendeva mettere

simbolicamente in evidenza che il tempo presente, che è adesso, passa e non sarà più.

Fig.2 – Caravaggio – Canestro di frutta

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La “natura morta” è anche il soggetto dei quadri di Arcimboldo. In essi la frutta è

utilizzata per rappresentare delle facce (Fig.3).

Fig.3 – Esempi di natura morta di Arcimboldo

In alcuni casi Arcimboldo dipinge delle nature morte sotto forma di teste reversibili e cioè tali

che dritte appaiono come ceste di frutta mentre se capovolte appaiono come teste (Fig.4).

Fig.4 – Natura morta in forma di testa reversibile di Arcimboldo

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Un altro artista, Vincenzo Campi, utilizza il cibo nei suoi quadri per mostrare cosa mangiava

la gente ricca e povera del tempo (Fig.5-6-7).

Fig.5 – Vincenzo Campi - La Fruttivendola

Fig.6 – Vincenzo Campi - Cucina

Fig.7 – Vincenzo Campi – La Pescivendola

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Dai quadri di Gauguin si conosce la cultura del cibo nei paesi (Fig.8).

Fig.8 – Gauguin – esempi di natura morta

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Successivamente anche oggetti banali acquisteranno importanza e verranno rappresentati

nei quadri aventi come soggetto la natura morta.

Un artista che segue questa tendenza è Giorgio Morandi (Fig.9).

Fig.9– Giorgio Morandi – esempi di natura morta

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Ad esempio un altro oggetto banale che ha acquistato importanza è la Coca-Cola (Fig.10).

Fig.10

A differenza degli oggetti rappresentati negli altri dipinti, la Coca-Cola è un cibo industriale

cioè è uguale per tutti.

In seguito si affermano nuovi stili. Per esempio si copia da fotografie, le proporzioni reali

degli oggetti vengono modificate e la pittura diventa irreale (Fig.11-12-13-14-15-16).

Fig.11 – Carra – natura morta con squadra Fig.12 - Filippo De Pisis

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Fig.13- Renato Guttuso – Natura morta cubista –olio su tela

Fig.14 – Picasso – Natura morta con chitarra Fig.15 – Picasso – Natura morta con formaggio

Fig.16 – Picasso – altri esempi di natura morta

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Anche la fotografia viene utilizzata per ritrarre delle nature morte (Fig.17).

Fig.17 – esempi di natura morta in fotografia

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Infine anche la vignetta può essere considerata una forma artistica (Fig.18).

Fig.18 – esempi di vignette

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