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PARAMETRI VITALI
• PRESSIONE ARTERIOSA (PA)
• FREQUENZA CARDIACA (FC)
• FREQUENZA RESPIRATORIA (FR)
• TEMPERATURA CORPOREA (TC)
MINERVA ANESTESIOLOGICA 2003; 69: 289-96
• OSSIGENAZIONE
• GLICEMIA
• STATO COSCIENZA
• COLORE CUTE
• DOLORE (OMS)
http://it.wikipedia.org/wiki/Parametri_vitali
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NORMOTERMIA
TERMOGENESI
TERMODISPERSIONE
•Evaporazione (> se bassa umidità, 20%)
•Conduzione (trasmissione a sostanza adiacente)
•Convezione (movimenti aria, 30%)
•Irradiazione (trasmissione verso oggetti freddi, 40%)
•Respirazione (< con i filtri respiratori, 10%)
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DEFINIZIONE DI IPOTERMIA
Si inizia a parlare di ipotermia allorquando la
temperatura corporea interna centrale raggiunge
i 36 °C od addirittura scende a valori inferiori
Linee guida S.I.A.A.R.T.I. “Consensus conference sull’ipotermia perioperatoria”
Curley invece, definisce la normotermia, una
temperatura centrale (Tc) compresa tra 36,6 +/-
0,38°C ai 38º C.
Curley FS, Irwin RS. Disorders of temperature control Part I Hypothermia. In: Rippe J. Intensive care Medicine. Lippincot, 1991
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STORIA
“Il più valido sistema per
raffreddare un uomo è
sottoporlo ad anestesia”
Pickering, Lancet, 1958
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INCIDENZA IPOTERMIA
Secondo studi condotti da Ackley RE, 1985
e da Stewart SMB, 1987, sarebbe
riscontrabile nei pazienti che si trovano
nell'immediato periodo post-operatorio in
una percentuale che va dal 60% al 90%
dei casi.
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CONSEGUENZE IPOTERMIA
Alterazioni cliniche nei vari stadi di ipotermia
Grado ipotermia Lieve (36 – 34°) Moderata (34 – 30°) Severa (< 30°)
Sist. N.C. Confusione mentale Amnesia
Letargia, allucinazioni, perdita riflesso pupillare, alterazione ECG
Declino attività EEG, coma, perdita riflesso oculare
Sist. cardiovascolare
Tachicardia, > att. Cardiaca e resist. vascolari
Bradicardia progressivva (atropina resistente) < attività cardiaca, ipotensione, aritmia striale e ventricolare, onda J di Osborn all’ECG
Ipotensione e < attività cardiaca, fibrillazione se TCC < 28° C, asistolia se < 20° C
Sist. respiratorio Tachipnea, broncorrea
Ipoventilazione (< RR e TV) < consumo O2 e produzione di CO2, perdita riflesso tosse
Edema polmonare, apnea
Sist. renale > diuresi Oliguria < per fusione renale e GFR, oliguria
Sist. muscoloscheletrico
> shivering < brivido a < 32° C, rigidità muscolare
Morte apparente (pseudo-rigor mortis)
Sist. ematologico > Ht, < PLT e GB, coagulopatia, DIC
Gastroenterico Pancreatite, disfunzione epatica
Sist. endocrino Iperglicemia, > metabolismo basale
< metabolismo basale, iper o ipoglicemia
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SHIVERING & VO2
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SHIVERING 50% dei pazienti con temperatura centrale pari a 35,5 e nel
90% dei pazienti con Tc pari a 34,5°C.
VO2max durante episodio di shivering aumenta dal 200 all’800%
TRIADE LETALE TRAUMA
ipotermia, acidosi e coaugulopatia
triade letale del trauma
=
> tasso di mortalità
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DIMENSIONE
• In USA tra il 21 – 66% Pz traumatizzati
presenta ipotermia
• Di cui oltre il 40% giunge in PS e in Sala
Operatoria con TCC < a 34°C
• Mortalità al 100% dei Pz che giungono in
Sala Operatoria con TCC < 32°C
http://www.area-c54.it/public/ipotermia%20nel%20politraumatizzato%20-%20tesi.pdf
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CRAWFORD E DANZL
“SEPSI
IPOTERMICA”
Accidental hypothermia in adults” Crawford C. Mechem, MD, FACEP - Daniel F Danzl, MD, gennaio 2011
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EVIDENCE BASED NURSING
L’uso della termocoperta nel controllo dell’ipotermia in sala operatoria
L’ipotermia intraoperatoria rappresenta un problema di
rilevante entità che può essere fonte di complicanze
anche severe. Nonostante ciò ancora oggi, molto
spesso, non viene affrontato con la dovuta accortezza
Centro Studi EBN
Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna
Policlinico S. Orsola – Malpighi - 2008
http://www.evidencebasednursing.it/master/revisioni/termocoperta_ipotermia.pdf
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EVIDENCE BASED MEDICINE
LINEA GUIDA CLINICA PER LA PREVENZIONE NON PIANIFICATA DELL’IPOTERMIA (2006)
Il 50% dei Pazienti operati presenta a fine intervento valori di Tc < 36° C, e il 33% di questi sviluppa gradi maggiori di ipotermia, con Tc < 35° C
Frank SM, 1994
http://www.evidencebasednursing.it/revisioni/lavoriCS/2006_ipotermia_inattesa.pdf
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Manuale per la sicurezza in sala operatoria: raccomandazioni e checklist
Deve essere monitorata la temperatura corporea, tramite apposito dispositivo per la misurazione continua o ripetuta, nei pazienti esposti al rischio di ipotermia passiva
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1119_allegato.pdf
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QUALE?
...non esiste, in base agli articoli
analizzati, un metodo certo e sicuro
per misurare in
maniera non invasiva la TCC
REVIEW PUBMED 2009,Harper C.M
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FATTORI SCATENANTI E PREDISPONENTI 1
I gradi persi attraverso il corpo risultano influenzati soprattutto da:
- anestesia generale e regionale (> se combinate)
- infusione di liquidi non riscaldati
- temperatura e umidità ambientale
- metodi di preparazione della cute (disinfezione)
- età (bambini e anziani maggiormente a rischio)
- costituzione fisica
- terapie farmacologiche concomitanti
- comorbilità (ipotiroidismo)
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FATTORI SCATENANTI E PREDISPONENTI 2
- sesso (femminile maggiormente a rischio)
- cachessia
- circostanze preesistenti (malattia vascolare periferica, malattia dell'endocrino, ustioni, ferite aperte, ecc)
- interventi chirurgici e procedure chirurgiche con ampia superficie trattata, soprattutto nelle situazioni in cui la cavità peritoneale o toracica sono aperte
- posizione operatoria (posizione di Trendelemburg)
- l’utilizzo di grandi quantità di lavaggi peritoneali con soluzioni non riscaldate
- CO2 utilizzata per il pneumoperitoneo (21° C)
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FATTORI PROTETTIVI
• Elevato peso corporeo
• TCC perioperatoria adeguata (> 36°C)
• Temperatura ambientale 21°- 24°C
• Umidità relativa 40 – 60%
• Fluidi e gas riscaldati (anche CO2)
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COME AGIRE SE COMPARE
UN’IPOTERMIA INATTESA?
1. La migliore arma è la profilassi
2. Somministrare ossigenoterapia e applicare
tutti gli ausili attivi
3. In caso di shivering somministrare terapia
farmacologica solo dopo punto precedente
4. Dimettere solo con normotermia
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CONCLUSIONI
Il mantenimento dell’omeotermia influenza notevolmente l’outcome dei pazienti
La prevenzione diminuisce le conseguenze e migliora il processo assistenziale
La profilassi dell’ipotermia è un “dovere” assistenziale
L’assistenza completa dei nostri pazienti richiede il rispetto di questo parametro vitale, in qualsiasi ambito si agisca
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BIBLIOGRAFIA
• Pickering G “Regulation of body temperature in health and disease” Lancet 1958;1:59-64
• “Ipotermia inattesa in sala operatoria” di Linda Pasqualina Cannone, SSR Emilia-Romagna, Giugno 2006
• Morrison RC “Hypotermia in the ederly” Int Anesth Clin 1988;26:2,124-133
• El-Gamal N”Age related thermoregolatory in a warm operating room environment (approximately 26° C)” Anesth Analg 2000;90:694-698
• Curley FS, Irwin RS. Disorders of temperature control Part I Hypothermia. In: Rippe J. Intensive care Medicine. Lippincot, 1991
• Bligth J, Johnson K. Glossary of terms for thermal physiology. J Appl Physiol 1973.
• Trattato di anestesia, Ronald D.Miller
• “Consensus conference sull’ipotermia perioperatoria” da linee guida S.I.A.A.R.T.I
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