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E LA TEMPERATURA? Padovese Stefano Infermiere Anestesista SPD SSS

E LA TEMPERATURA? - ipotermia.org · DEFINIZIONE DI IPOTERMIA ... nell'immediato periodo post-operatorio in una percentuale che va dal 60% al 90% dei casi. 30.05.2013 Padovese S

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E LA TEMPERATURA?

Padovese Stefano

Infermiere Anestesista SPD SSS

PARAMETRI VITALI

• PRESSIONE ARTERIOSA (PA)

• FREQUENZA CARDIACA (FC)

• FREQUENZA RESPIRATORIA (FR)

• TEMPERATURA CORPOREA (TC)

MINERVA ANESTESIOLOGICA 2003; 69: 289-96

• OSSIGENAZIONE

• GLICEMIA

• STATO COSCIENZA

• COLORE CUTE

• DOLORE (OMS)

http://it.wikipedia.org/wiki/Parametri_vitali

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NORMOTERMIA

TERMOGENESI

TERMODISPERSIONE

•Evaporazione (> se bassa umidità, 20%)

•Conduzione (trasmissione a sostanza adiacente)

•Convezione (movimenti aria, 30%)

•Irradiazione (trasmissione verso oggetti freddi, 40%)

•Respirazione (< con i filtri respiratori, 10%)

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DEFINIZIONE DI IPOTERMIA

Si inizia a parlare di ipotermia allorquando la

temperatura corporea interna centrale raggiunge

i 36 °C od addirittura scende a valori inferiori

Linee guida S.I.A.A.R.T.I. “Consensus conference sull’ipotermia perioperatoria”

Curley invece, definisce la normotermia, una

temperatura centrale (Tc) compresa tra 36,6 +/-

0,38°C ai 38º C.

Curley FS, Irwin RS. Disorders of temperature control Part I Hypothermia. In: Rippe J. Intensive care Medicine. Lippincot, 1991

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STORIA

“Il più valido sistema per

raffreddare un uomo è

sottoporlo ad anestesia”

Pickering, Lancet, 1958

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INCIDENZA IPOTERMIA

Secondo studi condotti da Ackley RE, 1985

e da Stewart SMB, 1987, sarebbe

riscontrabile nei pazienti che si trovano

nell'immediato periodo post-operatorio in

una percentuale che va dal 60% al 90%

dei casi.

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CONSEGUENZE IPOTERMIA

Alterazioni cliniche nei vari stadi di ipotermia

Grado ipotermia Lieve (36 – 34°) Moderata (34 – 30°) Severa (< 30°)

Sist. N.C. Confusione mentale Amnesia

Letargia, allucinazioni, perdita riflesso pupillare, alterazione ECG

Declino attività EEG, coma, perdita riflesso oculare

Sist. cardiovascolare

Tachicardia, > att. Cardiaca e resist. vascolari

Bradicardia progressivva (atropina resistente) < attività cardiaca, ipotensione, aritmia striale e ventricolare, onda J di Osborn all’ECG

Ipotensione e < attività cardiaca, fibrillazione se TCC < 28° C, asistolia se < 20° C

Sist. respiratorio Tachipnea, broncorrea

Ipoventilazione (< RR e TV) < consumo O2 e produzione di CO2, perdita riflesso tosse

Edema polmonare, apnea

Sist. renale > diuresi Oliguria < per fusione renale e GFR, oliguria

Sist. muscoloscheletrico

> shivering < brivido a < 32° C, rigidità muscolare

Morte apparente (pseudo-rigor mortis)

Sist. ematologico > Ht, < PLT e GB, coagulopatia, DIC

Gastroenterico Pancreatite, disfunzione epatica

Sist. endocrino Iperglicemia, > metabolismo basale

< metabolismo basale, iper o ipoglicemia

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SHIVERING & VO2

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SHIVERING 50% dei pazienti con temperatura centrale pari a 35,5 e nel

90% dei pazienti con Tc pari a 34,5°C.

VO2max durante episodio di shivering aumenta dal 200 all’800%

ONDA J DI OSBORN

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TRIADE LETALE TRAUMA

ipotermia, acidosi e coaugulopatia

triade letale del trauma

=

> tasso di mortalità

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DIMENSIONE

• In USA tra il 21 – 66% Pz traumatizzati

presenta ipotermia

• Di cui oltre il 40% giunge in PS e in Sala

Operatoria con TCC < a 34°C

• Mortalità al 100% dei Pz che giungono in

Sala Operatoria con TCC < 32°C

http://www.area-c54.it/public/ipotermia%20nel%20politraumatizzato%20-%20tesi.pdf

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AFTER DROP

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CRAWFORD E DANZL

“SEPSI

IPOTERMICA”

Accidental hypothermia in adults” Crawford C. Mechem, MD, FACEP - Daniel F Danzl, MD, gennaio 2011

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EVIDENCE BASED NURSING

L’uso della termocoperta nel controllo dell’ipotermia in sala operatoria

L’ipotermia intraoperatoria rappresenta un problema di

rilevante entità che può essere fonte di complicanze

anche severe. Nonostante ciò ancora oggi, molto

spesso, non viene affrontato con la dovuta accortezza

Centro Studi EBN

Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna

Policlinico S. Orsola – Malpighi - 2008

http://www.evidencebasednursing.it/master/revisioni/termocoperta_ipotermia.pdf

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EVIDENCE BASED MEDICINE

LINEA GUIDA CLINICA PER LA PREVENZIONE NON PIANIFICATA DELL’IPOTERMIA (2006)

Il 50% dei Pazienti operati presenta a fine intervento valori di Tc < 36° C, e il 33% di questi sviluppa gradi maggiori di ipotermia, con Tc < 35° C

Frank SM, 1994

http://www.evidencebasednursing.it/revisioni/lavoriCS/2006_ipotermia_inattesa.pdf

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Manuale per la sicurezza in sala operatoria: raccomandazioni e checklist

Deve essere monitorata la temperatura corporea, tramite apposito dispositivo per la misurazione continua o ripetuta, nei pazienti esposti al rischio di ipotermia passiva

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1119_allegato.pdf

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IL PASSATO….

www.galliera.it/foto/

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.. E IL PRESENTE

www.brandianestesia.it/Images/OR.JPG

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E I PAZIENTI?

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PARADIGMA

AGISCO QUANDO

CONOSCO....

CONOSCO QUANDO

MISURO!!

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QUALE STRUMENTO?

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CORE TEMPERATURE

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2009

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STRUMENTI MISURAZIONE

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TERMOMETRI TIMPANICI

A infrarossi

A membrana

di contatto

T.A.T. A CONTATTO

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T.A.T. SENZA CONTATTO

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QUALE?

...non esiste, in base agli articoli

analizzati, un metodo certo e sicuro

per misurare in

maniera non invasiva la TCC

REVIEW PUBMED 2009,Harper C.M

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FATTORI SCATENANTI E PREDISPONENTI 1

I gradi persi attraverso il corpo risultano influenzati soprattutto da:

- anestesia generale e regionale (> se combinate)

- infusione di liquidi non riscaldati

- temperatura e umidità ambientale

- metodi di preparazione della cute (disinfezione)

- età (bambini e anziani maggiormente a rischio)

- costituzione fisica

- terapie farmacologiche concomitanti

- comorbilità (ipotiroidismo)

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FATTORI SCATENANTI E PREDISPONENTI 2

- sesso (femminile maggiormente a rischio)

- cachessia

- circostanze preesistenti (malattia vascolare periferica, malattia dell'endocrino, ustioni, ferite aperte, ecc)

- interventi chirurgici e procedure chirurgiche con ampia superficie trattata, soprattutto nelle situazioni in cui la cavità peritoneale o toracica sono aperte

- posizione operatoria (posizione di Trendelemburg)

- l’utilizzo di grandi quantità di lavaggi peritoneali con soluzioni non riscaldate

- CO2 utilizzata per il pneumoperitoneo (21° C)

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FATTORI PROTETTIVI

• Elevato peso corporeo

• TCC perioperatoria adeguata (> 36°C)

• Temperatura ambientale 21°- 24°C

• Umidità relativa 40 – 60%

• Fluidi e gas riscaldati (anche CO2)

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COME AGIRE SE COMPARE

UN’IPOTERMIA INATTESA?

1. La migliore arma è la profilassi

2. Somministrare ossigenoterapia e applicare

tutti gli ausili attivi

3. In caso di shivering somministrare terapia

farmacologica solo dopo punto precedente

4. Dimettere solo con normotermia

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CONCLUSIONI

Il mantenimento dell’omeotermia influenza notevolmente l’outcome dei pazienti

La prevenzione diminuisce le conseguenze e migliora il processo assistenziale

La profilassi dell’ipotermia è un “dovere” assistenziale

L’assistenza completa dei nostri pazienti richiede il rispetto di questo parametro vitale, in qualsiasi ambito si agisca

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BIBLIOGRAFIA

• Pickering G “Regulation of body temperature in health and disease” Lancet 1958;1:59-64

• “Ipotermia inattesa in sala operatoria” di Linda Pasqualina Cannone, SSR Emilia-Romagna, Giugno 2006

• Morrison RC “Hypotermia in the ederly” Int Anesth Clin 1988;26:2,124-133

• El-Gamal N”Age related thermoregolatory in a warm operating room environment (approximately 26° C)” Anesth Analg 2000;90:694-698

• Curley FS, Irwin RS. Disorders of temperature control Part I Hypothermia. In: Rippe J. Intensive care Medicine. Lippincot, 1991

• Bligth J, Johnson K. Glossary of terms for thermal physiology. J Appl Physiol 1973.

• Trattato di anestesia, Ronald D.Miller

• “Consensus conference sull’ipotermia perioperatoria” da linee guida S.I.A.A.R.T.I

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

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