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COMPETENZE E
PROCESSI
COGNITIVI
Percorsi sperimentali su
competenze e processi cognitivi
Classe II B
Scuola Primaria
«E.Codignola»
Via Milite Ignoto
Istituto Comprensivo
Pescara 3
Obiettivi Individuare la struttura gerarchica tra concetti e parole
Individuare i rapporti di inclusione tra parole
Intuire la differenza tra iponimo e iperonimo
Rappresentare gerarchicamente, attraverso schemi,
gerarchiche e relazione di inclusione tra parole
Effettuare classificazioni
Trasferire le conoscenze matematiche in campo
linguistico e viceversa
Utilizzare i rapporti di inclusione per le categorie
grammaticali
Problematizzazione
Ho preso spunto per avviare il lavoro sugli
iponimi-iperonimi riflettendo sulla difficoltà
incontrata dagli alunni nell’esecuzione di un
lavoro del libro di testo «Trova l’intruso»;
l’esercizio richiedeva due operazioni:
individuare l’insieme di appartenenza
(iperonimo) e l’intruso da cancellare.
L’approccio ludico ha creato motivazione
ed aspettative; i bambini si sono divertiti a
disegnare e cercare il «nome generico» da
dare all’insieme
Attività
Giocando a livello semantico, gli alunni sono stati avviati a riflettere sulle diverse associazioni insieme\nome di appartenenza (iperonimo), fino ad arrivare alla scoperta che
la parola CIBO era quella che permetteva di fare tantissime classificazioni. Lavorando sotto forma di gioco e per piccoli gruppi, i bambini hanno ricercato tanti iponimi ed iperonimi; in particolare, l’iponimo relativo all’insalata, ha consentito una riflessione legata ad una situazione reale, in quanto gli iperonimi presupponevano la conoscenza del genere di
insalata, non conosciuta dai bambini.
A riguardo è stata osservata l’immagine di una busta di insalata, che riportava i vari nomi.
Risulta evidente che tale lavoro offre innumerevoli possibilità di collegare le discipline (matematica, italiano, scienze,
geografia, inglese)
CIBO
FORMAGGI
CACIOCAVALLO
GORGONZOLA
PECORINO
EMMENTHAL
CIBO
SALUMI
SALAME
PROSCIUTTO
MORTADELLA
SPECK
Tabella delle definizioni Dalla matematica, si è passati all’italiano, riproponendo la stessa attività di classificazione dei nomi, ma con un grado di difficoltà in più: sono state date coppie di nomi ipo\iper mischiate, che ciascun alunno ha dovuto individuare ed inserire nelle colonne giuste; nonostante la difficoltà, grazie a quanto fatto con gli insiemi, il lavoro è risultato di facile comprensione ed esecuzione, anche perchè sono state utilizzate alcune parole rappresentate graficamente con gli insiemi; ciascun alunno ha dovuto effettuare l’operazione di trasferimento di procedure e contenuti appresi in altro contesto disciplinare
Attività di riflessione linguistica (classificazione per
categorie grammaticali)
(Per fissare i contenuti appresi )
«Facendo il gioco delle classificazioni,
abbiamo imparato nuove parole: stoviglie,
elettrodomestici, veicolo, calzature..
Il nome CIBO ci ha dato tantissime possibilità di
fare le classificazioni con NOMI GNERICI (IPER).
Anche la grammatica ci dà tante possibilità di
fare classificazioni».
Viene ripresentato lo stesso lavoro fatto in
matematica (cancella l’intruso) e si
aggiunge di spiegarne il perché, in modo
da portare ciascun alunno a fare due
operazioni logiche: individuare l’iperonimo
grammaticale di appartenenza dell’insieme
e cancellare la parola intrusa,
riconoscendone la categoria
grammaticale; i bambini sono stati liberi di
consultare lo schema di grammatica
costruito in precedenza.
Ricostruzione dello schema di categorie
grammaticali con gli insiemi
iponimo\iperonimo
Step successivo: al fine di fissare e verificare
le procedure apprese, agli alunni è stato
dato l’iperonimo grammaticale e ciascuno
ha dovuto formare l’insieme di
appartenenza. Tutti i bambini hanno
eseguito il lavoro con tempi più brevi; quelli
che avevano mostrato difficoltà, anche
con l’uso dello schema\mappa, hanno
completato l’attività autonomamente.
COMPITO DI REALTA’
«Organizziamo la festa di fine anno»
2. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti
1. E’ in grado, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, di iniziare ad affrontare in autonomia le situazioni tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le dimensini
3. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato insieme agli altri
4. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di esprimere le proprie idee
13.In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto a misurarsi con le novità
12. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede
10. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo
7. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
ITALIANO: -Partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti, formulando messaggi chiari in un registro il più possibile adeguato alla situazione -Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura dell’Infanzia a voce alta -Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura -Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali
ARTE: -Utilizza e rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali, strumenti
MATEMATICA: -Si muove con sicurezza nel calcolo mentale -Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto
MUSICA: -Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’interpretazione di brani vocali appartenenti a generi e culture diverse
Obiettivi di apprendimento
Prendere la parola negli scambi comunicativi
Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe
Raccontare esperienze personali rispettando l’ordine cronologico
Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola
Produrre testi di esperienze vissute a scuola
Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche conosciute
Ampliare i patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche
Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella produzione scritta
Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente
Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali
Trasformare materiali ricercando soluzioni figurative originali
Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti plastici diversi generi e stili
Eseguire in modo espressivo collettivamente brani vocali diversi generi e stili
Problematizzazione
I- Allora bambini, oggi faremo un nuovo
lavoro; dovete fare un Progetto:
organizzerete la festa di fine anno e vi
dovrete occupare di tutto voi.
Vi dividerò in tre gruppi ed ogni gruppo
metterà insieme le idee, che poi dovrà
scrivere su un foglio. Potete scegliere
liberamente i compagni, ma non
affollatevi!!
(Subito urla di entusiasmo e allegra
confusione)
Formati i tre gruppi, sono iniziate le
domande.
A-Che dobbiamo fare? Che scriviamo?
I-Scegliete il locale; ma dovete dire il
perché! E anche il menù!
A-Io vado a Belvedere!
A-Io a 4 Vele!
A-Mio zio conosce il padrone di Istria!
E così si sono avviati i lavori..
Scelto il locale e il menù..di nuovo…
A-Maestra..!!
I-Allora, che si fa ad una cena per non far
annoiare le persone?
A-Facciamo venire un gruppo che suona!
I-Bene, ma lo conoscete? Lo dovete contattare!
I-Siete mai stati ad una cena /festa?Cosa si fa?
A-Si balla!
A-C’è il karaoke!
A-C’è la signorina che tiene i bambini!
I-E per una festa che altro serve?
A-I dolci!
A-I festoni!
I-E poi? A Natale la mamma, quando prepara la
tavola, cosa mette?
-I piatti belli!
A-I segnaposti!
I-Bene, dovete pensare anche voi a questo.
Alla prima sessione di gruppo, quello dei
maschi ha, sorprendentemente, senza
litigare o perdere tempo, organizzato tutto,
scegliendo, come animazione, di
raccontare delle barzellette e di fare un
numero di magia, perché due di loro a
casa avevano il kit del mago.
Gli altri due gruppi, prevalentemente
composti da bambine, hanno avuto
«problemi» ad organizzarsi: litigi, discussioni,
non sono riusciti a mettersi d’accordo e,
scaduto il tempo, non hanno organizzato
nulla.
Questo fallimento, messo a confronto con il
gruppo dei maschi, ha dato un input
inaspettato molto positivo: abbiamo
riflettuto su quanto, nel gruppo, sia
importante condividere e non affermarsi
per poi fare da soli, cosa che fa perdere
tempo e non produce niente.
Per la 2^ sessione di gruppo, ho promesso
che, se avessero lavorato con impegno, li
avrei portati in giardino. Come per incanto:
velocità, silenzio, azioni spontanee di
tutoring.
Scesi in giardino, il gruppo di maschi ha
continuato a lavorare in modo creativo;
Due di loro si erano organizzati
autonomamente portando da casa un libro
ed una serie di barzellette ricopiate su un
foglio, prese da un sito in rete.
Il gruppo di bambine che avevano litigato,
ha lavorato, dopo il fallimento iniziale, in
modo eccellente, finendo il «Progetto» (è
piaciuta molto la denominazione di questo
lavoro) e scrivendone la presentazione.
Il secondo gruppo di bambine ha avuto
tante idee sulle decorazioni, ma troppe e
troppo difficili da realizzare, pertanto il loro
lavoro è risultato dispersivo.
Riprese le fila, ho guidato i bambini a riflettere sul
fatto che ogni gruppo aveva avuto un «punto di
forza» che, se uniti,potevano rendere il Progetto
completo e condiviso: il Progetto di tutti i bambini
della 2^ B.
Ogni gruppo ha raccontato il proprio lavoro e , per
la location, è stata necessaria una scelta, caduta
sul primo gruppo di bambine. Quindi i gruppi
hanno proseguito in modo settoriale, su quanto di
meglio avevano prodotto: il gruppo dei maschi si è
occupato dell’animazione (magia e barzellette), il
primo gruppo di bambine ha critto la
presentazione del lavoro, sulla scelta della location
e del menù; il terzo gruppo si è occupato delle
decorazioni.
Autobiografia cognitiva
-Racconta che cosa abbiamo fatto
Gruppo 1 «Presentazione»
Gruppo 2 «Animazione»
Gruppo 3 «Decorazioni»
1- Gruppo «Presentazione»
La maestra ci ha chiesto di fare un Progetto:
organizzare la cena di fine anno.
Abbiamo fatto tutto noi: menù, scelta del locale,
delle decorazioni e dell’animazione.
Ci siamo divisi in gruppi.
Il nostro ha vinto la scelta del locale. Abbiamo
votato e abbiamo deciso di andare allo
stabilimento «Delfino verde», perché il papà di
Enrica conosce il proprietario, perché si può stare
all’aperto, perché c’è la piscinsa e per i genitori è
molto elegante e si può mangiare a bordo
piscina.
Per il menù abbiamo scelto:
Bruschette: perché sono buone e croccanti.
Gnocchi al sugo: perché sono amati da tutti.
Cotolette e patatine: perché sono un buon
secondo.
Melone, fragole, cocomero, banana.
Gelato: sorbetto al limone.
Il gruppo di animatori ha suggerito d andare,
dopo la cena, al bar Napoli per prendere un
gelato, perché lì i gelati sono buonissimi e fanno
anche il tiramisù.
Gruppo «Animazione»
Il nostro gruppo aveva scelto di andare al ristorante
«Rostelle e co», perché gli arrosticini piacciono a tutti
e perché il ristorante sta vicino al bar Napoli ed è facile da raggiungere; poi si può andare tutti
insieme a mangiare il gelato, che è il più buono di
Pescara.
Noi faremo come animazione lo spettacolo delle
magie: Antonio porterà una valigetta per i numeri di
magia che farà con Alessandro: il gioco delle carte
e quello dei bicchieri con le palline che spariscono.
Luigi e Luca si sono occupati delle barzellette.
«Mamma, voglio la bici!».
«Niente da fare! Prima impara
l’alfabeto!».
Dopo un po’ di tempo…:
«Mamma! Voglio la bici!»
«Hai imparato l’alfabeto?»
«Sì!!»
«Fammi sentire»
«A…BI….CI…..CLETTAAA!!!»
Qual è il colmo per un computer?
Non avere programmi per la serata.
Qual è il colmo per una gallina?
Avere tante penne e non saper scrivere.
E il colmo per un’altra gallina?
Avere i «piedi» a…papera.
Perché un millepiedi non può mai sciare?
Perché quando ha finito di mettersi gli sci è
già primavera!
Qual è il colmo per una coccinella in
farmacia?
Chiedere la crema contro i puntini….neri
Testo collettivo gruppo «Decorazioni»
Noi ci siamo occupati delle decorazioni e
abbiamo deciso di fare come centrotavola
i fiori di carta velina con intorno dei petali
colorati, come quelli che abbiamo fatto
per i biglietti di Pasqua.
Come segnaposti abbiamo scelto di fare
delle barchette di carta con dei cartoncini
colorati. Poi decoreremo le barchette con
la porporina e i colori a soffio, che abbiamo
usato per fare gli inviti per il saggio di
musica.
Alle sedie appenderemo dei palloncini.
Giulia ha avuto l’idea di invitare il fratello della
maestra Rossella per fargli suonare il sottofondo
musicale, come ha fatto per noi l’anno scorso
e quest’anno.
Infine canteremo tutti insieme la canzone
napoletana «Funiculì funiculà»
che abbiamo imparato nel Progetto di musica
con la mamma di Enrica, la Prof.ssa
Raffaella De Martinis
Autobiografia cognitiva -Cosa ci è piacito di questo lavoro
-Lavorare insieme è bello e si imparano tante cose senza la maestra e senza usare i quaderni
- E’ bello andarsene in giro lavorando fuori dalla classe invece di stare seduti
-E’ bello e non ti annoi a scrivere tanto in gruppo
-E’ stato bello darci i compiti da soli e non che ce li dava la maestra
-E’ stato divertente vedere i numeri di magia
-La maestra che ci ha fatto le riprese
-Quali difficoltà abbiamo trovato nel lavorare in gruppo
-Lavorare in gruppo è difficile perché non sai quale idea scegliere
-Abbiamo litigato perché D. voleva scrivere tutto lei
-Anche se all’inizio abbiamo litigato, poi ci siamo messi d’accordo e il
lavoro è venuto bene.
-Io volevo cambiare gruppo perché E. non mi faceva parlare e voleva decidere tutto lei
-Diamo un voto all’esperienza
Gruppo 1: 10; Gruppo 2: 10 e lode Gruppo 3: 9
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