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Cap. IV: In esilio
Il secondo esilio: - Tangeri (inverno ’49-50)- New York La politica di accoglienza USA nei confronti degli
esuli politici europei (Kossuth vs Garibaldi)- Scopo- Il romanzo di Theodore Dwight L’atteggiamento di Garibaldi (motivazioni, strategia) Ritorno in Europa (1853) La trasformazione della sua immagine
Cap. IV: In esilio
Il decennio di preparazione (1849-1859)1. L’indebolimento del conservatorismo:isolamento internazionale dell’Austriapolitica miope dei sovrani restaurati2. La questione italiana è posta al congresso di Parigi
(1856)3. Lo stato sabaudo e la vincente politica moderata:Cavour e il connubio con Umberto RattazziCavour e la questione della nazionalità
Cap. IV: In esilio
4. Lo sfaldamento del fronte democratico- Il Partito nazionale di MazziniL’insurrezione di Milano e altre cospirazioniMazzini perde consensi- La costituzione della Società Nazionale ItalianaAderentiScopi- La rottura tra Mazzini e GaribaldiLa lettera del 26 febbraio 1854Silvino Olivieri5. Cavour e Garibaldi: pragmatismo e religiosità
Cap. IV: In esilio
Garibaldi e il decennio di preparazione: riflessioni
- mancanza di reale iniziativa politica
- Caprera : un nuovo palcoscenico
Cap. V: Il canone garibaldino
La tesi:
La rivoluzione nella stampa e nell’editoria avvenuta a metà Ottocento deve essere opportunamente indagata poiché contribuisce a spiegare
- sostegno dell’opinione pubblica all’unificazione nazionale
- popolarità di Garibaldi
Cap. V: il canone garibaldino
Poiché La diffusione di libri, periodici, immagini poté
creare un senso di appartenenza a una «comunità immaginata» nel momento in cui
consentiva a persone che non si conoscevano e vivevano in luoghi diversi di condividere le
stesse esperienze La rivoluzione editoriale cambia i rapporti tra
opinione pubblica e stampa
Cap. V: Il canone garibaldino La rivoluzione dell’editoria e della lettura nell’Europa degli anni ’40-’50
dell’800 (Gran Bretagna e Francia)Cause: La trasformazione - dell’ offertaIndustrializzazione processi di stampaSviluppo reti di trasporto e distribuzioneRiduzione censuraRiduzione dazi governativiGli ambulantiLa nascita delle public libraries (Public Library act 1850)- della domanda AlfabetizzazioneIstruzione popolareUrbanizzazione
Cap. V: Il canone garibaldino
Aspetti
- La diversificazione della produzione a stampa sottolinea la Riall segno di modernità dell’industria dell’editoria (stampa illustrata, periodici popolari, riviste per donne e famiglie, giornali satirici, stampe di santi e personaggi politici, romanzi d’appendice, biografie, memorie, lettere).
Cap. V: il canone garibaldino
- Il successo della letteratura popolare: è attraverso di essa, attraverso le metafore e i simboli del romanticismo popolare che la causa nazionale raggiunge il pubblico
Il teatro popolare: (melodramma, vaudeville, dramma storico)
- Funzioni
- Innovazioni (Panorama, fantasmagoria)
Cap. V: il canone garibaldino
Conclusione:Le forme di intrattenimento popolare, la stampa
popolare divengono gli strumenti attraverso i quali veicolare, democratizzare il messaggio politico (dal teatro alla politica)
La democratizzazione, condivisione del messaggio politico permette una via d’accesso alla sfera pubblica da parte di gruppi prima esclusi (dalla politica al teatro)
Cap. V: il canone garibaldino
La situazione in Italia:- Alti tassi di analfabetismo- Uso dei dialetti- Dazi elevati- Rete di trasporti frammentaria- Mancanza di contatti tra città e campagna
Lettura e formazione opinione pubblica questione elitaria e geograficamente delimitata.
Cap. V: il canone garibaldino
Il teatro: il melodramma I giornali Le memorie, gli opuscoli i pamphlets
Cap. V: il canone garibaldino
In Italia il messaggio politico veicolato
attraverso stampa periodica, editoria e forme di intrattenimento
pubblico raggiunse, pur ampliandolo, un pubblico più limitato.
Inoltre era un messaggio nazionale moderato non rivoluzionario come quello fatto circolare in altri
paesi (USA, GB).
Cap. V: il canone garibaldino
L’azione della SNI- Le campagne di stampa- La diffusione di volantini e opuscoli- «Il piccolo corriere d’Italia»
Ruolo fondamentale
nella creazione e conservazione di una prospettiva nazionale
nell’organizzazione e propaganda degli eventi del 1859-1860.
Cap. V: Il canone garibaldino
La tesi:
La rivoluzione nella stampa e nell’editoria avvenuta a metà Ottocento deve essere opportunamente indagata poiché contribuisce a spiegare
- sostegno dell’opinione pubblica all’unificazione nazionale
Cap. V: il canone garibaldino
L’opinione pubblica e la questione italiana- Entusiasmo in USA, Francia (Quinet, Manin), Gran Bretagna
(E. Barret Browning, W. Gladstone, Mazzini)- «La civiltà cattolica » e la stampa estera cattolicaLa stampa e il dibattito pubblico semplificarono il messaggio del
nazionalismo italiano e posero il pubblico di fronte a una scelta obbligata:
- da una parte le prigioni borboniche, la corruzione papale, la repressione austriaca
- dall’altra, la libertà politica, l’indipendenza nazionale, l’erosimo di individui mossi da nobili ideali.
Cap. V: Il canone garibaldino
La tesi:
La rivoluzione nella stampa e nell’editoria avvenuta a metà Ottocento deve essere opportunamente indagata poiché contribuisce a spiegare
- sostegno dell’opinione pubblica all’unificazione nazionale
- popolarità di Garibaldi
Cap. V: il canone garibaldino
Gli anni ’50: Garibaldi vs Garibaldi raccontato - Le memorie dei protagonisti della Repubblica
Romana- La prima biografia «autorizzata»: Gian
Battista Cuneo- Le immagini- Lionello di A. Bresciani- La letteratura estera (GB, Francia, D): la
ricezione e diffusione capillare del mito.
Cap. V: il canone garibaldino
Garibaldi racconta Garibaldi- la diffusione a livello internazionale- I temi e le idee (il Sudamerica, il matrero, i compagni,
l’amore fraterno, il volontariato, la famiglia, Anita, le donne)
- Miscela tra fatti e invenzione - Riall critica Trevelyan e riprende Pierre Nora
sull’importanza delle memorie Memorie concepite non come autobiografia o autentica
riscostruzione storica ma come forma di intervento pubblico, parte dell’agire politico con il quale lo scrittore controlla la
memoria di una serie di eventi politici significativi
Cap. V: il canone garibaldino
Conclusione1:
I mutamenti che investirono l’Italia negli anni’50 non sono solo l’esito di vicende politiche ma
Il nazionalismo diffuso, il coinvolgimento e la reazione dell’opinione pubblica liberale nei fatti d’Italia e la sua influenza sull’operato politico dipendeva dallo sviluppo della cultura stampata
Cap.V: il canone garibaldino
Non è una caso se la rivoluzione nell’editoria accompagnò la prima grande età del nazionalismo e la creazione degli stati nazionali in Europa
Conclusione2: La diffusione del mito di Garibaldi è un segno della democratizzazione della sfera pubblica, dell’accesso in essa di gruppi prima esclusi
Cap. VI: Indipendenza
La campagna del 1859 (aprile-luglio 1859)- Gli accordi di Plombières- Vittorio Emanuele II respinge l’ultimatum
dell’Austria (26 aprile 1859)- L’armistizio di Villafranca e la reazione di Garibaldi
La lettura della Riall: se il ruolo della diplomazia e degli eserciti non può essere negato ciò non esclude l’entusiasmo patriottico (SNI, manifestazioni, volontari)
Cap. VI: L’indipendenza
Cavour e Garibaldi- Cavour pensa Garibaldi- Le aspettative di Garibaldi Il ruolo giocato da Garibaldi: I cacciatori delle Alpi- Durante il conflittoLa campagna sul Lago maggioreLa campagna in ValtellinaDopo l’armistizioL’Italia centraleLa sottoscrizione nazionale per un milione di fuciliGaribaldi presidente della SNIL’insurrezione nelle Marche
Cap. VI: l’indipendenza
Il 1860- La rottura con Cavour- La nazione armata - L’impresa dei Mille: Morire per l’Italia
Garibaldi rivoluzionario è tornato (camicia rossa, pantaloni grigi, poncho)
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