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Giornata 3M sulla sicurezza alimentare 2015 - USA Pavilion at Expo Milano 2015 - 10 maggio 2015 Quando un pericolo diventa allerta". Informazione dei consumatori e difesa della reputazione aziendale negli allarmi alimentari, diritti e doveri a confronto
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Giornata sulla sicurezza alimentare EXPO Milano 10 giugno 2015
Quando un pericolodiventa "allerta"
USA Pavilion at Expo Milano 2015 - 10 maggio 2015
Informazione dei consumatori e difesa della reputazione aziendale negli allarmi alimentari, diritti e doveri a confronto
mi presento
FABRIZIO DE STEFANI DVM fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it
coordinatore dell’area dipartimentale di sanità animale e sicurezza alimentare e direttore del Servizio veterinario d’igiene degli alimenti dell’azienda ulss n. 4 del VenetoHygienic designer per vocazione
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obiettivi della presentazione
discuteremo, se vorrete, di:
• una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
• allarmi alimentari
• responsabilità del produttore
• diritto all’informazione del consumatore
• difesa della reputazione aziendale ai tempi dei social media
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destinatariI partecipanti alla giornata della sicurezza alimentare 3M 2015
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
All’inizio fu Kasherùt, in ebraico adeguatezza.
Indica, l'idoneità di un cibo a essere consumato dal popolo ebraico - kashèr - secondo le regole alimentari della religione ebraica stabilite nella Torah. L'identità religiosa, viene costruita attraverso l’obbedienza ad una legge alimentare.
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
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Il Cristianesimo ruppe la tradizione ebraica negando qualsiasi distinzione tra cibi «puri» e «impuri»
La costruzione dell'identità religiosa cristiana, alla base della specificità della cultura occidentale, venne influenzata in modo determinante dell‘assenza di una legge alimentare.
una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
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Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendetebene: non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possacontaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo».Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sulsignificato di quella parabola. E disse loro: «Siete anche voi così privi diintelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori nonpuò contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va afinire nella fogna?» Dichiarava così mondi tutti gli alimenti
(Vangelo di Marco 7, 14-19).
“Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietrosalì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. Gli venne fame e volevaprendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. Vide ilcielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande,calata a terra per i quattro capi. In essa c’era ogni sorta di quadrupedi erettili della terra e uccelli del cielo. Allora risuonò una voce che gli diceva:«Alzati, Pietro, uccidi e mangia!» ma Pietro rispose: «No davvero, Signore,poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo». E la vocedi nuovo a lui: «Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano»”
(Atti degli Apostoli 10, 9-15).
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
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La riscoperta del concetto di sicurezzaalimentare (food safety) avvenne poco dopola rivoluzione industriale.
Gran parte del merito di questa riscoperta, sideve alla pubblicazione di The Jungle.
Il romanzo di Upton Sinclair svelò alcunepratiche scioccanti in uso comune nelMeatpacking District di Chicago, nel 1906, eche non erano molto diverse nell’industriaalimentare in generale dell’epoca.
una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
Scritto nel 1906 dopo un'indagine di settesettimane nei mattatoi di Chicago, il romanzonarra la storia di Jurgis Rudkus, un immigratolituano che lavora nella sporcizia, tra pericoli emalattie, nel Meatpacking District di Chicago.La reazione dell’opinione pubblica fuimmediata. Gli americani si scandalizzaronograndemente per le condizioni igienichedell’industria alimentare, piuttosto che per lemiserevoli condizioni degli operai immigrati edelle loro famiglie.
La vendita di carne crollò.
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
La condizione in cui versava la Meat packing industry fudescritta nel Neill-Reynolds Report, commissionato dalpresidente Theodore Roosevelt, come «rivoltante».
Il 30 giugno del 1906 il Congresso approvò le prime due leggidi tutela dei consumatori il Meat Inspection Act (cheintrodusse gli ispettori federali in tutti stabilimenti dilavorazione della carne (rossa) destinati al commerciointerstatale o estero) e il Pure Food and Drug Act (destinatoa reprimere le frodi e le contraffazioni nel cibo e nei farmacie che istituì il Bureau of Chemistry che diverrà poi, nel1930, laFDA - Food and Drug Administration .
Sinclair considerò queste leggi, che comportavano spese peri controlli stimate in 30 milioni di dollari l'anno a carico delgoverno, un vantaggio ingiustificato per i grandi produttori dicarne. Deluso dall’esito del suo lavoro commentò: ho miratoal cuore del pubblico, e per caso ho colpito allo stomaco.
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
Dovremo aspettare 22 anni in Italia per l’uscitadel Regio decreto 20 dicembre 1928, n. 3298 -Approvazione del regolamento per la vigilanzasanitaria delle carni.
Vennero istituiti, tra l’altro, i macelli pubblici,un’opera pubblica necessaria per migliorare lecondizioni igienico-sanitarie con le qualivenivano macellati gli animali, spessodirettamente dai contadini nelle loro abitazionie senza alcun controllo.
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
Da allora, la sicurezza alimentareha visto enormi cambiamenti.
• Nel 1960, il programma spazialedella NASA introdusse per laprima volta l’HACCP - HazardAnalysis Critical Control Pointnella produzione di alimentidestinati agli astronauti.
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare• Dall’HACCP, tutt’ora alla base dei sistemi di
certificazione e assicurazione dellasicurezza alimentare, si sta passando all’HARPC - Hazard Analysis and Risk-BasedPreventive Controls, l’analisi dei pericoli edei controlli preventivi basti sul rischio.
• È un punto di svolta nel paradigma dellasicurezza alimentare USA: dalla reazioneagli eventi avversi si passa alle azionipreventive per impedire che accadano.
• Una delle molte nuove disposizioni del FSMA(Food Safety Modernization Act), la riformapiù radicale sulla sicurezza alimentare,dopo più di 70 anni, che è stata firmato dalpresidente Obama il 4 gennaio 2011.
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una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
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All'inizio degli anni 2000 l'Unione europea haintrodotto un approccio denominato "dalcampo alla tavola", basato sull'analisi deirischi e sulla tracciabilità e volto a garantire lasicurezza dei prodotti alimentari.
Tale approccio prevede che i prodottialimentari vengano controllati in tutte le fasisensibili della catena di produzione, perverificare il rispetto delle rigorose norme inmateria di igiene.
Inoltre l'Unione applica norme relative alcommercio degli animali e dei prodotti diorigine animale, sia tra Stati membri che conpaesi terzi.
A sostegno dello svolgimento di tali controllil'Unione e gli Stati membri dispongono dinumerosi strumenti, quali l'Autorità europeaper la sicurezza alimentare o il sistemad'informazione TRACES.
una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
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Pacchetto igiene• Igiene dei prodotti alimentari• Igiene degli alimenti di origine
animale• Controlli ufficiali dei prodotti di
origine animale destinati al consumoda parte dell'uomo
Atti complementari• Sicurezza degli alimenti e dei
mangimi• Controlli ufficiali dei mangimi e degli
alimenti• Regole di polizia sanitaria che
regolamentano la produzione, latrasformazione, la distribuzione el'introduzione dei prodotti d'origineanimale destinati al consumo daparte dell'uomo
Clear the information jungle
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Food law il Regolamento CE n. 178/2002
• stabilisce i principi e i requisiti generali dellalegislazione alimentare, istituisce l'Autorità europeaper la sicurezza alimentare e fissa procedure nelcampo della sicurezza alimentare;
• assicura la qualità degli alimenti destinati alconsumo umano e dei mangimi, garantendo lalibera circolazione di alimenti sani e sicuri nelmercato interno;
• protegge i consumatori dalle pratiche commercialifraudolente o ingannevoli;
• mira a proteggere la salute e il benessere deglianimali, la salute delle piante e l’ambiente.
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Food law: le innovazioni introdotte
1. L’analisi del rischio (art 6);2. Il principio di precauzione (art 7);3. La responsabilizzazione degli operatori del settore
alimentare (artt. 17, 19 e 20);4. La rintracciabilità degli alimenti, dei mangimi e degli
animali e di qualsiasi altra sostanza destinata o atta aentrare a far parte di un alimento o di un mangime, intutte le fasi della produzione, trasformazione e delladistribuzione (art 18);
5. Il ritiro/richiamo rapido di alimenti o mangimi nonconformi ai requisiti di sicurezza alimentare (art.19-20);
6. L’istituzione di una rete europea di comunicazione perla notifica immediata di rischi diretti e indiretti per lasalute umana, animale e l’ambiente derivanti daalimenti e mangimi (art 50).
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Food law Articolo 14 - Requisiti di sicurezza degli alimenti
1. Gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato.
2. Gli alimenti sono considerati a rischio:
a) se sono dannosi per la salute
b) se sono inadatti al consumo umano
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Food law Articolo 14 - Requisiti di sicurezza degli alimenti
Per determinare se un alimento è a rischio si considerano:
a) le condizioni d'uso normali dell'alimento daparte del consumatore in ciascuna fasedella produzione, della trasformazione edella distribuzione;
b) Le informazioni messe a disposizione delconsumatore, comprese le informazioniriportate sull'etichetta o altre informazionigeneralmente accessibili al consumatoresul modo di evitare specifici effetti nociviper la salute provocati da un alimento ocategoria di alimenti.
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Food law Articolo 14 - Requisiti di sicurezza degli alimenti
per determinare se un alimento è dannoso siconsiderano:
• i probabili effetti immediati e/o a brevetermine, e/o a lungo termine dell'alimentosulla salute di una persona che lo consuma eanche su quella dei discendenti;
• i probabili effetti tossici cumulativi;
• la particolare sensibilità di una specificacategoria di consumatori, nel caso in cuil'alimento sia destinato ad essa.
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Food law Articolo 14 - Requisiti di sicurezza degli alimenti
per determinare se un alimento è inadatto si considerano:
• se è inaccettabile per il consumo umano secondo l'uso previsto;
• in seguito a contaminazione dovuta a materiale estraneo;
• in seguito a putrefazione, deterioramento; decomposizione;
• o per diversi altri motivi (implicazioni etiche, psicologiche, culturali, sociologiche).
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Food law Articolo 14 - Requisiti di sicurezza degli alimenti
Se un alimento a rischio fa parte di unapartita, lotto o consegna di alimenti dellastessa classe o descrizione si presume chetutti gli alimenti della partita, lotto oconsegna siano a rischio…
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a meno che,
a seguito di una valutazione approfondita,risulti infondato ritenere che il resto dellapartita, lotto o consegna sia a rischio.
(es. Hg in squaloidi)
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Food law Articolo 14 - Requisiti di sicurezza degli alimenti
Gli alimenti conformi alle disposizionicomunitarie sulla sicurezza alimentare sonoconsiderati sicuri.
Le autorità competenti possono tuttaviabloccarne l’immissione sul mercato o didisporre il ritiro se si sospetta che l'alimento è arischio nonostante la conformità alledisposizioni.
In assenza di specifiche disposizionicomunitarie, un alimento è considerato sicurose è conforme alle disposizioni dello Statomembro sul cui territorio è immesso sulmercato…
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Food law Articolo 15 - Requisiti di sicurezza dei mangimi
I mangimi a rischio non possono essere immessisul mercato né essere somministrati a unanimale destinato alla produzionealimentare…
inoltre,
l’articolo 29 del Reg 183/2005 estende lemisure anche ai mangimi per animali nondestinati alla produzione di alimenti (Pet-food),che comportino gravi rischi per la saluteumana, animale o per l’ambiente
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Pericoli e rischi
Pericolo o elemento di pericolo, èuna potenziale fonte di danno:
agente biologico, chimico o fisicocontenuto in un alimento omangime, o condizione in cui unalimento o un mangime si trova, ingrado di provocare un effettonocivo sulla salute (Art. 3.14, Reg. UE178/2002)
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Pericoli e rischi
Rischio:
funzione della probabilità e dellagravità di un effetto nocivo per lasalute, conseguente alla presenzadi un pericolo (Art. 3.9, Reg. (CE)178/2002)
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L’analisi del rischioAnalisi del rischio:
• processo svolto in maniera indipendente, obiettiva e trasparente basato sulle prove scientifiche disponibili costituito da tre componenti interconnesse: valutazione del rischio, gestione del rischio e comunicazione del rischio. (Art. 3.10, Reg. UE 178/2002)
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La valutazione del rischio:
• spetta agli operatori del settore alimentare e dei mangimi garantire che nelle imprese da essi controllate gli alimenti o i mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte. (Art. 17.1, Reg. UE 178/2002)
Pericoli e rischi
non esiste il rischio zero.
Gli Operatori del Settore Alimentare devonopianificare preventivamente le azionicorrettive da adottare al fine di ridurrel’esposizione ai potenziali pericoli per la salutepubblica correlati alla loro attività, nell’ambitodi un processo di Risk Analysis (1° principioHACCP)
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Le responsabilità in caso di incidente
Art. 2 Direttiva CE 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti:• ritiro: qualsiasi misura volta a impedire la distribuzione e
l'esposizione di un prodotto pericoloso, nonché la sua offerta al consumatore;
• richiamo: le misure volte ad ottenere la restituzione di un prodotto pericoloso che il fabbricante o il distributore ha già fornito o reso disponibile ai consumatori.
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L’operatore del settore alimentare deve dotarsi di procedure pervalutare i rischi, facilitare l’identificazione e la rimozione rapida dialimenti non sicuri dal mercato mediante ritiro o richiamo,informare l’A.C. e, se necessario, i consumatori al fine di limitare leconseguenze di un incidente alimentare.
Valutare i rischi
Ma gli OSA hanno competenze,capacità e conoscenze per condurreun’analisi del rischio?
E le Autorità Competenti?
Se si hanno riferimenti da organismiscientifici (EFSA, CDC, HRA..) si,altrimenti fa testo (ancora) l'Allegato Ddell’Intesa del 13 novembre 2008.
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Allegato DIa parteCriteri per notifica rischio
Si identifica un grave rischio nel caso di:
Si rende necessaria unavalutazione scientifica peraccertare la presenza di unun grave rischio sanitario incaso di:
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Allegato DIIa parte Criteri per notifica rischio
L’allerta rapido Rapid Alert System for Food and Feed
Istituito sotto forma di rete, i cui punti dicontatto sono la Commissione europea, gliStati membri dell’Unione e l’EFSA, si attivaquando un prodotto che presenta o puòpresentare un pericolo, ha raggiunto ilmercato comunitario. (Art. 50 Reg. CE n.178/2002 - Sistema di allarme rapido)
Il sistema di allerta rapido RASFF consentedi notificare, in tempo reale, i rischi diretti eindiretti per la salute pubblica connessi adalimenti, mangimi e materiali a contatto equindi di adottare tempestivamente leopportune misure di salvaguardia ecomunicarle a tutti i membri del network.
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L’allerta rapido Rapid Alert System for Food and FeedLe informazioni viaggiano attraverso il sistemasotto forma di notifiche che possono esseredistinte in:
• Allerta (massimo grado di pericolo): rischiograve per la salute pubblica, il prodotto è incommercio, occorre adottare misureimmediate
• Information: il prodotto a rischio non haraggiunto il mercato o risulta già scaduto, nonoccorre adottare misure urgenti.
• News: informazione a carattere generalerelativa ad una non conformità registrata in unPaese membro o in un Paese terzo, utile perorientare i controlli ufficiali.
• Border rejection: informazione di respingimentoalle frontiere di una partita non conforme. Dàinizio alla serie dei controlli accresciuti su partiteassimilabili per origine e matrice.
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L’allerta rapido Rapid Alert System for Food and Feed
Il «sistema» sta maturando…
Nel 2014 sono state trasmesse, attraverso ilsistema di allerta rapido europeo (RASFF),3097 notifiche contro le 3136 del 2013confermando il trend in diminuzione dal 2012.
La Commissione a seguito di ulteriorivalutazioni sul rischio da parte dei PaesiMembri, ha revocato 60 notifiche, che sonostate successivamente escluse dal computodel sistema.
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L’allerta rapido Rapid Alert System for Food and Feed
Il «sistema» sta maturando…
ma l’Italia conferma il primato per numerodi segnalazioni inviate alla Commissioneeuropea, «dimostrando, come negli annipassati, una intensa attività di controllo sulterritorio nazionale», con un totale di 506notifiche (pari al 16.3 %).
Seguono la Germania (332), seguita daRegno Unito (279), Francia (267), Olanda(256), Belgio (198), Spagna (196) eDanimarca (193).
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Per approfondimenti
RELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO
ANNO 2014http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2297_allegato.pdf
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 40
Quando le linee guida non bastanoIntesa del 13 novembre 2008 linee guida per la gestione operativadel sistema di allerta per gli alimenti destinati al consumo umanoproblemi & soluzioni
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Ruoli e responsabilità
L’obbligo del ritiro e/o del richiamo deiprodotti pericolosi spetta agli operatori delsettore alimentare (artt. 19 e 20 del Reg. UE178/02).
un’iniziativa di ritiro da parte dell’operatoredel settore alimentare, determinal’attivazione, o meno, di un’allerta, in baseal tipo di rischio classificato.
L’attivazione dell’allerta, così comedisposto dall’art. 50.2 del Reg. (CE) 178/02,fa seguito ad una valutazione diopportunità ed è prerogativa delle autoritàcompetenti sull’operatore che ha generatoil problema.
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Le allerte sciocche
Nel caso di alimenti difettosi che noncomportano un grave rischio per lasalute pubblica o che non sonocomunque giunti al consumatore non ènecessario attivare il sistema di allerta.
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Ma talvolta capita (ancora).
Non ci sono rischi
• Alimenti nei quali sia statariscontrata la presenza diadditivi o di residui di sostanzeautorizzate ma in quantitativisuperiori a quanto consentitodalla normativa vigente,qualora il quantitativo di talisostanze consenta di escludereragionevolmente la pericolositàper la salute pubblica.
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Non ci sono gravi rischi
• Prodotti nei quali sia statariscontrata la presenza dimicrorganismi potenzialmentepatogeni in prodotti intermedi,che subiranno uno o piùtrattamenti tali da garantire ladistruzione dei microrganismipatogeni, prima dellacommercializzazione inalimento
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Non ci sono gravi rischi
• Alimenti nei quali sia statariscontrata la presenza di germiindicatori di igiene o indicecontaminazione superiori ailimiti consentiti o a valori guidaeventualmente disponibili
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Non ci sono gravi rischi
• Alimenti nei quali l'agente biologico potenzialmente pericoloso risulta non vitale.
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Non ci sono gravi rischi
• Alimenti nei quali si siariscontrata una frodecommerciale (adulterazioni,sofisticazioni, contraffazioni, chenon rappresentano un pericoloattuale o potenziale per ilconsumatore).
Per ora…
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informazione ai cittadini e riservatezza
Se l’alimento pericoloso è arrivato aiconsumatori, l’operatore del settorealimentare deve informare in manieraefficace e accurata i consumatori delmotivo del ritiro, e deve provvedere alrichiamo dei prodotti, se necessario, comedisposto dall’art. 19, p.1, del RegolamentoCE n.178/2002
L’operatore del settore alimentareinadempiente è punito con la sanzioneamministrativa pecuniaria da duemilaeuro a dodicimila euro, prevista dall’art. 4del Dlvo n. 190/2006 che disciplina lesanzioni per le violazioni del RegolamentoCE n.178/2002.
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L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le
linee guida per il miglioramento e lo sviluppo dei sistemi nazionali di
richiamo alimentari: FAO/WHO guide for developing and
improving national food recall systems.
informazione ai cittadini e riservatezza
Nei casi più eclatanti per natura,gravità ed entità del rischio l’autoritàpubblica si attiva per assicurareun’informazione “straordinaria”.
Nell’informazione si deve identificarel’alimento e il rischio che puòcomportare, descrivere le misureadottate o in procinto di esserlo perprevenire, contenere o eliminare ilrischio, in ossequio al principiodell’informazione dei cittadini sancitodall’art. 10 del Regolamento CEn.178/2002.
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informazione ai cittadini e riservatezza
Il personale delle Autoritàcompetenti (Min.Salute, Regioni,ASL) è tenuto a conformarsi alleregole di riservatezza impostedal segreto professionale.
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informazione ai cittadini e riservatezza
La diffusione delle informazionideve limitarsi ai casi incui “debbano essere resepubbliche, quando lecircostanze lo richiedano, pertutelare la salute umana” (art. 52del Reg. UE n.178/2002)
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se c’è allerta, c’è reatoCodice PenaleTitolo VI - Dei delitti contro l'incolumità pubblica
Capo II - Dei delitti di comune pericolo mediante frode
• Art. 439 - Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari
• Art. 440 - Adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari
• Art. 442 - Commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate
• Art. 444 - Commercio di sostanze alimentari nocive
Capo III - Dei delitti colposi di comune pericolo
• Art. 452 - Delitti colposi contro la salute pubblica
ed eventualmente:
Titolo VIII - Dei delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio
Capo II - Dei delitti contro l'industria e il commercio
• Art. 515 - Frode nell'esercizio del commercio
• Art. 516 - Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine
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se c’è allerta, c’è reato Legge n. 283/1962 Buona parte dei reati checoinvolgono l’impresa alimentarederivano dagli artt. 5 - 6 -12della Legge (speciale) n° 283/1962 didisciplina igienico-sanitaria dellaproduzione e della vendita dellesostanze alimentari.
Sono reati contravvenzionali, punibili,cioè, anche sulla base della solacolpa.
Il reato è colposo quando l’evento, anche sepreveduto, non è voluto dall’agente e si verifica acausa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovveroper inosservanza di leggi, regolamenti ordini odiscipline(Art. 43 codice penale - Elemento psicologicodel reato).
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se c’è allerta, c’è reatoCodice di Procedura Penale
• Il personale delle Aziende sanitarielocali, che nell’adempimento “tecnicoamministrativo” della gestione delleallerta viene a conoscenza d’ufficio ditali violazioni, deve attivarsi in parallelosul piano della tutela penale, assumeautomaticamente la veste di poliziagiudiziaria e si mette alle dipendenzefunzionali del Pubblico Ministero, nelrispetto del segreto istruttorio dispostodall’ Art. 329 codice di procedurapenale - Obbligo del segreto.
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Reg. UE 882/2004Prevenzione e repressioneArticolo 54 Azioni in caso di non conformità alla normativa
1. L'autorità competente cheindividui una non conformitàinterviene per assicurare chel’operatore ponga rimedio allasituazione. Nel decidere l'azione daintraprendere, l'autoritàcompetente tiene conto dellanatura della non conformità e deidati precedenti relativi a dettooperatore per quanto riguarda lanon conformità.
2. Tale azione comprende, aseconda dei casi, le seguentimisure: - omissis -
Articolo 55 Sanzioni
1. Gli Stati membri stabiliscono leregole in materia di sanzioniapplicabili in caso di violazionedella normativa sui mangimi e suglialimenti e di altre disposizionicomunitarie concernenti la tuteladella salute e del benessere deglianimali e prendono tutte le misurenecessarie per assicurare che sianoattuate. Le sanzioni previstedevono essere effettive,proporzionate e dissuasive.
2. - omissis -
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Prevenzione o repressione?
La Sindrome bipolare del controllore
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Prevenzione o repressione?
La giustizia (italiana) non fa valutazioni economiche sulle conseguenze dei suoi provvedimenti
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informazione ai cittadini e riservatezza d’ufficio• Se l’alimento pericoloso è arrivato ai
consumatori, l’operatore del settore alimentaredeve informare in maniera efficace e accurata iconsumatori del motivo del ritiro e che deveprovvedere al richiamo dei prodotti, se necessario,come disposto dall’art. 19, p.1, del RegolamentoCE n.178/2002
• L’operatore del settore alimentare inadempiente èpunito con la sanzione amministrativa pecuniariada duemila euro a dodicimila euro prevista dall’art.4 del Decreto Legislativo n. 190/2006 che disciplinale sanzioni per le violazioni del Regolamento CEn.178/2002.
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Produrre o distribuire un bene, di qualsiasi natura, comporta unaresponsabilità e, se il bene oggetto del caso, procura un danno, ilproduttore o il distributore è obbligato al risarcimento del danno arrecato(art 2043 e ss. Codice Civile)
Perdite di salute e perdite finanziarie
I Centers for Disease Control andPrevention (CDC’s), stimano chesu base annua un americano susei - circa 48 milioni di persone -sarà colpito da una malattie diorigine alimentare. Di questi 48milioni, 150.000 avranno bisognodi ospedalizzazione, e 3000 diloro moriranno.
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Perdite di salute e perdite finanziarie
Le conseguenze economiche dei richiami alimentaripossono essere impressionanti.
Secondo lo studio Capturing Recall Costs Measuringand Recovering the Losses - pubblicato dalla GroceryManufacturers Association - il 77% degli intervistati diaziende che avevano affrontato un richiamo di cibotra il 2005 e il 2010, hanno dichiarato che l'impattofinanziario stimato, è stato intorno ai 30 milioni di $. Nelrestante 23% dei casi i costi erano più elevati.
I costi significativi richiami alimentari sono costituiti dacosti diretti di richiamo, i costi dei beni scartati, perditedi vendita diretta, e anche spese da interruzione diesercizio, di rimborso dei clienti, di servizi disanificazione e di indagine.
Una conseguenza finanziaria più difficile da misurare èla perdita di reputazione.
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richiami alimentari
• I consumatori svolgono un ruolo semprepiù attivo nel processo della sicurezzaalimentare.
• Con i messaggi sui social media sipossono diffondere le informazioni moltorapidamente.
• Spesso un reclamo del consumatore puòportare a un'indagine e innescare possibilirichiami alimentari.
• Il "rumor sociale" sui prodotti non conformio su un marchio, può coinvolgere anchealtri prodotti simili con gravi impatti sulmercato e sulla sicurezza alimentare, conla distruzione di cibo perfettamentesicuro.
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Food Safetyand Social Media
Un sondaggio condotto dalla societàdi comunicazione Ketchum, in Cina,Stati Uniti, Regno Unito, Germania eItalia, nel 2013, ha analizzato i «rumors»delle discussioni on-line relative allafood quality, nutrition e safety.
Il risultato è stata l’individuazione diuna nuova comunità di internauti chesono stati chiamati Food e-Vangelists.
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Gli e-vangelisti alimentari inItalia sono più di un terzo dellapopolazione. In Argentina e inCina sono circa un quarto.
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CountryPercentage of Population
Identified as Food e-Vangelists
Italy 37% (23 million people)
Argentina 29% (12 million people)
China 24% (324 million people)
United Kingdom 20% (13 million people)
United States 11% (35 million people)
Germany 9% (7 million people)
Food e-Vangelists
Dati ottobre 2013
Fonte ricerca Ketchum
Food e-Vangelists, chi sono
1. I Food e-Vangelists ascoltano tutti, non dannofiducia a nessuno, e agiscono. Sono orientatiall'azione; si impegnano per conoscere lequestioni, per poi influenzare gli altri attraversola condivisione delle loro scoperte.
2. I Food e-Vangelists sono in grado di plasmarele conversazioni sul cibo e le marche. Più di unterzo di Food e-Vangelists si prenderegolarmente del tempo per consigliare ocriticare prodotti e marchi alimentari ,condividendo le loro opinioni con altri siaonline che offline.
3. I Food e-Vangelists hanno voglia di fresco. Dueterzi dichiarano di aver aumentato gli acquistidi cibo fresco rispetto all'anno precedente. Equasi altrettanti (59%) hanno acquistato cibimeno preparati e imballati.
4. Aziende Food e-Vangelists friendly devonoessere: Health + Trasparency + Cause. Sono leprincipali qualità che inducono i Food e-Vangelists a sostenere un'azienda alimentareo una marca, o ad acquistare di più, o apagare di più i prodotti di un'aziendaalimentare.
5. Oltre all'utilizzo di blog e social media percondividere le loro opinioni su questionialimentari, i si aspettano che le aziendeinteragiscano con i consumatori attraverso isocial media come strumento dicomunicazione diretta e aperta.
6. Non sono affatto un gruppo marginale.Generano fino a 1,7 miliardi di conversazioni sulcibo ogni settimana. E in alcune regioni delmondo, rappresentano un segmentosignificativo della popolazione.
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Italian’s, sempre più attenti a quello che mangiano.
Il tema della sicurezza alimentare è «molto» importante per il 68% degli italiani
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Per garantirsi maggiore sicurezza
93% guarda alla data di scadenza e alla confezione
77% guarda al paese di origine / luogo di
provenienza
70% legge gli ingredienti
65% cerca di comprare prodotti con certificazione di
provenienza (DOP, IGP …)
47% guarda al tipo di allevamento o metodo
colturale (BIO)Fonte Nielsen - giugno 2015
Food Safety and Social Media
Le informazioni ruotano intorno alla salute
Secondo Benjamin Chapman*: l’estensione dellacomunicazione del rischio sulla sicurezza alimentareattraverso i Social Media è considerato un potenzialestrumento per combattere malattie e trasmissionealimentari.
I social media possono essere usati per predire e tracciarele malattie.
Un esempio: HealthMap (http://www.healthmap.org/en/)
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* Dr. Ben Chapman is an associate professor and food safety extension specialist at North Carolina State University
Food Safety and Social Media
Media e social media possono essere usatiper predire e tracciare le malattie.
Un esempio:
HealthMaphttp://www.healthmap.org/en/
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Food Safety and Social MediaTracking #foodpoisoning with Twitter
Gli utenti di Twitter inviano circa 500 milioni di tweets algiorno, una massa infinita di dati auto-generatiriversati nel cyberspazio. Il vantaggio di Twitter? Lavelocità.
Questo fenomeno è un potente strumentoepidemiologico per individuare l'origine e controllarela diffusione delle malattie. Le informazioni possonoessere adeguatamente sfruttate, per gestire unemergenza epidemica.
I dati specifici di localizzazione possono, inoltre,consentire l’individuazione di ciuffi di malattie nontrasmissibili, permettendo ai funzionari della sanità diconcentrare gli sforzi educativi in aree che ne hannopiù bisogno.
Ma Twitter può anche essere uno strumento disorveglianza sanitaria pubblica particolarmenteefficace nelle zone che ne sono sguarnite.
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Le informazioni raccolte su Twitter sonogeoreferenziate e disponibili in temporeale.
Con Twitter si può sapere, ad esempio,quando qualcuno si sveglia con un maldi pancia a Long Island, NY, perché loha detto in rete.
il quinto potere
Vi diremo qualsiasi cazzata vogliate sentire.
Noi commerciamo illusioni, niente di tuttoquesto è vero, ma voi tutti ve ne stateseduti là, giorno dopo giorno, notte doponotte, di ogni età, razza, fede... conoscetesoltanto noi!
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il sesto potere
Cosa vuole che dica? Avete parlato finoradi maiali, io sto facendo la figura del pollo.Mi avete invitato, ma non posso fare undiscorso. Allora cedo la parola, parlatevoi. Non si può maltrattare uno e non farloparlare. Non si può sviluppare un discorso.Vi cedo volentieri la parola, voi, i vostrimaiali e pollastri. E vi prego la prossimavolta non venitemi più a scocciare. Sonoda otto ore qui in posa senza poterparlare. Vi saluto perché mi sono rotto icoglioni, non mi fate parlare. Vi saluto,buona pace e buoni maiali a tutti voi.Cosa volete che dica? Non c'è un filo!Non posso seguire un filo del discorso! Dicosa devo parlare adesso?
Mauro Corona
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il sesto potere
Cosa vuole che dica? Avete parlato finoradi maiali, io sto facendo la figura del pollo.Mi avete invitato, ma non posso fare undiscorso. Allora cedo la parola, parlatevoi. Non si può maltrattare uno e non farloparlare. Non si può sviluppare un discorso.Vi cedo volentieri la parola, voi, i vostrimaiali e pollastri. E vi prego la prossimavolta non venitemi più a scocciare. Sonoda otto ore qui in posa senza poterparlare. Vi saluto perché mi sono rotto icoglioni, non mi fate parlare. Vi saluto,buona pace e buoni maiali a tutti voi.Cosa volete che dica? Non c'è un filo!Non posso seguire un filo del discorso! Dicosa devo parlare adesso?
Mauro Corona
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dominare l'incertezza
Ci sono incognite conosciute. Vale a dire, ci sono cose che sappiamo di non sapere. Ma ci sono anche incognite sconosciute. Sono cose che non sappiamo di non sapere.
da una citazione di Donald Rumsfeld (ex Segretario della Difesa degli Stati Uniti d’America)
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Grazie per avermi ascoltato.
Fabrizio de Stefani
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