Lampuga Allacqua Pazza

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Limitamo la tristezza nel ricordodi Boss in una serena rassegnazione.The show must go on.Un pesce azzurro fantastico con una ricetta semplicissima e saporitissima.Da fare Aflo

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Lampuga all’acqua pazza

monsù Tina by

Aflo

“Accademia d’ ‘o mmusc’ magnà”

Conosciamo il nostro-nuovo per voi –amico dalle carni apprezzate,saporitissime e cucinabili in tantissimi modi

Il nome è Coryphaena hippurius ma conosciuto come Corifena cavallina o Lampuga.E’ un pesce da traina costiera o d’ombra.Mi spiego,i pescatori specie in Sicilia creano delle isole di ombra galleggianti con foglie di banano dove questi pesci amano raggrupparsi e così diventare facile preda dei nostri marinai

Appartiene ad una specie migratoria presente anche nel mediterraneo e sotto costa al tempo della deposizione delle uova

Il corpo è lungo e compresso ai fianchi Pinna dorsale lunga e pettorali lunghe e appuntite.La livrea è grigio azzurra tendente al blu sul dorso al giallo su fianchi e ventre,variabili a seconda della luce dal magnifico azurro a riflessi metallici di ogni tipo fino all’oro.Può arrivare fino a 20 Kg ma da noi si trova quasi solo in modesta proporzioni

Tagliamo a pezzi grossi circa mezzo Kg di pomodorini del”piennolo”- in alternativa,ciliegini- gli altri si coltivano alle falde del Vesuvio, quasi impossibile trovarli altrove

Leviamo la camicia ad uno spicchio di aglio nostrano-non cinese-

Aggiungiamolo ai pomodori tagliati a pezzi

Anche un filino di olio ev di oliva

Una sciacquatina in acqua corrente all nostra lampuga,a proposito, questa pesa circa 700 gr

Ancora uno sguardo da innamorati

Facciamo cuocere appena il pomodoro ed imbiondire l’aglio

Adagiamola nella pentola adeguata

Lasciamo iniziare la cottura a fuoco moderato

Dopo qualche minuto aggiungiamo mezzo bicchiere di acqua, volendo vino bianco secco

Saliamo con moderazione e se piace un pizzico di pepe nero

Aggiungiamo il coperchio-va cotto bene fino alla lisca centrale-

Dopo 5-6 minuti saremo già a metà cottura

Come vedete,la lampuga non ha squame quindi la pelle delicata si va consumando

L’aspetto è davvero appetitoso

Rigiriamolo almeno un paio di volte nei circa dieci minuti che mancano alla cottura completa

Il nostro amico è cotto a puntino,manca solo un particolare

Un paio di foglie di basilico riccio spezzato rigorosamente a mano

Eccolo in un’adeguato piatto da portata

Apriamolo a libro seguendo con un coltello da pesce o un cucchiaio la lisca centrale

Ammiriamone le carni bianchissime e profumate

Dobbiamo solo stare attenti alle spine.Non sono tante ma certamente quella della cassa toracica e quelle di prolungamento della pinna dorsale,caudale e anale vanno eliminate del tutto.Sono ossee e bene appuntite ,ma ne vale la pena

A questo punto non resta che augurare buona fame a tutti gli amici della “Accademia d’ ‘o mmusc’ magnà” ed iniziare a fare il pieno di omega 3.Un consiglio ,la stessa ricetta semplicissima potete usarla con tutti i pesci di una certa taglia ma…vi scongiuro,evitate i parenti alla lontana,per intenderci i supersurgelati.Con affetto da

monsù Tina e da Afloantonio.florino@gmailo.com

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