57
Strategia di comunicazione Gianni Florido e la Provincia di Taranto Semantica dei nuovi media: il wiki-vocabolario (quarta edizione) Dino Amenduni, Proforma

Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi mediaCinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio. (psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)

Citation preview

Page 1: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Strategia di comunicazione

Gianni Florido e la Provincia di Taranto

Semantica dei nuovi media: il wiki-vocabolario (quarta edizione)

Dino Amenduni, Proforma

Page 2: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Chi scrive?

Mi chiamo Dino Amenduni (biglietto da visita elettronico)

Sono il responsabile dei nuovi media e consulente per la comunicazione politica a Proforma, agenzia di comunicazione di Bari, mia città natale, dove ho sempre studiato e lavorato e dove vivo tuttora

Sono blogger sul Fatto Quotidiano (link al blog) e tra i fondatori di Quink, collettivo di satira e mediattivismo (www.quink.it)

Page 3: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Di che si parla?Di un esperimento

È processo che sarà lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media

Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio (psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)

Page 4: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Vocabolario o esperimento?

Un vocabolario (o un’enciclopedia) è l’emblema della conoscenza oggettiva, incontestabile e immodificabile

L’esperimento è invece il luogo della ricerca, dell’evoluzione, talvolta dell’indefinito, della sorpresa e del progresso

Come si fa a fare un esperimento su un vocabolario?

In realtà, è già successo, è Wikipedia

Sulla storica diatriba tra enciclopedia e Wikipedia è stata già operata una ricerca (2005): qual è il testo più attendibile?Ecco un’analisi: Link all'articolo di Punto Informatico

Page 5: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Luglio 2012, edizione #4

La prima edizione di questo vocabolario è stata presentata all’Università di Bari il 26 novembre 2010

È stata poi pubblicata su Slideshare, social network che permette di condividere presentazioni (link a Slideshare)

Ho chiesto agli studenti e ai lettori dello slideshow di darmi consigli per migliorare il lavoro

Così farò anche con questo lavoro, migliorando progressivamente attraverso i vostri suggerimenti e quelli provenienti dalla Rete

Page 6: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #1 e filosofia dell’esperimento

La prima espressione racchiude il senso di questo esperimento

Perpetual beta

Ogni processo che nasce nel mondo dei social media (e più in generale di Internet), è, infatti, soggetto a continui cambiamenti e aggiustamenti nel tempo. Pensate a Google o a Facebook: quante novità ci sono dalla prima volta in cui avete usato questi strumenti?

Page 7: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #2

OnestàDire la verità è il migliore sistema per avere un seguito sul web (in assenza di sistemi di potere disposti a sostenerti). Le bugie sono facilmente rintracciabili e, quando scoperte, divengono la causa di boomerang comunicativi difficilmente recuperabili. Dire falsità non è difficile neanche su Internet, è più difficile non essere scoperti

Page 8: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #3

Accountability

L’accountability (in italiano traducibile con ‘credibilità’) è la sintesi di tante virtù: responsabilità, etica pubblica, capacità di offrire risposte ai cittadini e ai mezzi di comunicazione, autorevolezza.Per essere ascoltati all’interno di un contesto in cui le informazioni sono iperabbondanti (e non tutte di qualità) bisogna dire cose che appaiono vere, oggettive, non confutabili. O esprimere opinioni basate su elementi facilmente verificabili da tutti

Page 9: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #4

CoraggioDire ciò che dicono gli altri non è un vantaggio. Essere maggioranza silenziosa non cambierà la storia (della Rete). Usare linguaggi e retoriche di altri strumenti non ci permetterà di emergere. Che il mittente sia un blogger o una multinazionale, cambia poco: bisogna stupire, e spesso ci si riesce con l’onestà, soprattutto in contesti chiusi e conservativi

Page 10: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #5

Buon sensoI social network (reti sociali) sono animate da esseri umani. Gli esseri umani interagiscono tra loro. Basta applicare le più basilari regole dell’educazione per essere buoni comunicatori online. Se un amico ci parla sempre di sé, noi lo ascoltiamo? Certo che no. Se un amico è noioso, ci usciamo spesso insieme? Difficile. Basta ricordarsi queste regole, senza troppi accorgimenti e giochi di prestigio, per non sbagliare

Page 11: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #6

DelegaIn Rete c’è spesso qualcuno che ha più conoscenza, esperienza, competenza su un argomento di cui ci stiamo occupando. Anche se siamo in posizione gerarchica superiore, riconosciamo all’altro la superiore capacità e diamo loro una possibilità, una responsabilità, la potenza di una visione. Ascoltiamo ciò che ci dicono, anche se inizialmente dovesse sembrare assurdo. I paradigmi cambiano troppo in fretta per tenerli dentro un unico schema concettuale

Page 12: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #7

StudioI social media erano così presenti cinque anni fa? Ed è possibile stabilire oggi su quale strumento passeremo le nostre giornate fra cinque anni? Bisogna non smettere mai di imparare. E il modo migliore di imparare è osservare gli altri mentre usano gli strumenti, o usarli in prima persona (learning by doing)

Page 13: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #8

Dialogo“I mercati sono conversazioni” (Cluetrain Manifesto, 2000). Ci fidiamo più dei commenti dei nostri amici che della pubblicità. Parliamo di prodotti commerciali senza che nessuno ce lo chieda. O gli attori della comunicazione entrano nel dialogo, o saranno ignorati se useranno stili unidirezionali e “messianici”

Page 14: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #9

AperturaTutte le organizzazioni sono fatte dalle persone che ci vivono. Bisogna aprire le porte allo sguardo di altre persone che vogliono sapere quali sono le regole, le debolezze, i segreti. Bisogna condividere i dati. La condivisione genera condivisione, dunque passaparola positivo. Se vogliamo ‘piacere’ a qualcuno, questa è la strada migliore, molto migliore rispetto a una campagna di comunicazione classica

Page 15: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #10

ReversibilitàLa velocità con cui è possibile fare cambi in corsa sul web è tale da autorizzare esperimenti anche su siti ufficiali, test e verifiche, anche fallimenti che poi possono essere facilmente assorbiti e diventare occasione di rilancio. Niente è per sempre, tutto scorre troppo velocemente perché ci si possa preoccupare della pervasività del tempo. Ma se si sbaglia, è sempre meglio ammetterlo

Page 16: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #11

Irreversibilità

Si può tornare sui propri passi con facilità, ma è anche vero il contrario. Tutto ciò che è realizzato sul web lascia una traccia. Anche la cancellazione massiccia (o la censura) non è mai definitiva. Se si pensa di nascondere qualcosa e far finta di niente, si commette un errore. Meglio affrontare i problemi e risolverli prima che diventano più grandi e si spostano “fuori dal web”

Page 17: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #12

PubblicoEsiste ancora la privacy sul web? L’argomento è controverso. Nel dubbio, è meglio avere un’identità online che sia completamente sostenibile in qualsiasi tipo di platea, dai propri amici più intimi a un evento di piazza. Perché se è vero che si possono decidere i destinatari di un messaggio, è altrettanto vero che non si può stabilire cosa i destinatari fanno del nostro contenuto

Page 18: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #13

Media tradizionali

La distanza tra online e offline, tra nuovi media e vecchi media, non ha più senso. Facebook è uno dei principali strumenti consultati dai giornalisti, Twitter arriva prima delle agenzie di stampa, nei TG vediamo sempre più spesso video da Youtube. Il web 2.0 condiziona l’agenda setting contemporanea

Page 19: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #14

Facebook900 milioni di utenti nel mondo, circa 20 milioni di iscritti in Italia (un cittadino su tre, l’80% degli utenti Internet italiani). Non sappiamo se sarà sempre così centrale nelle nostre vite, ma lo è stato negli ultimi anni, con un’ampiezza e una profondità inimmaginabile prima che nascesse

Page 20: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #15

EsclusivaSe voglio sapere ciò che dicono le agenzie di stampa, leggo i giornali. Se voglio le interviste ai politici, guardo la TV. Se voglio i talk show, guardo i programmi di approfondimento. Se voglio la pubblicità, guardo gli spot. Il web deve essere il posto dove comunicare (e conoscere) ciò che non è possibile altrove

Page 21: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #16

InclusivitàNon è il contrario dell’esclusiva; può anzi diventarne un sinonimo. Condividere un’informazione in esclusiva con un gruppo di persone accresce il senso di comunità, l’integrazione, l’empatia, il sentirsi parte di un unicum. Dunque, avvicina chi parla e chi ascolta, chi comanda e chi è comandato, chi vende e chi compra, chi vota e chi vuole essere votato

Page 22: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #17

TempoUna parola dal doppio significato. Quello volatile del mondo di Internet, dove tutto diventa vecchio in poche ore. Ma anche quello lungo dell’impegno e della costanza necessari (più degli investimenti economici) per riuscire a “sfondare” e a ottenere gli obiettivi di comunicazione definiti

Page 23: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #18

TwitterÈ lo strumento dei social media che mostra le maggiori potenzialità per ciò che riguarda le dinamiche di formazione dell’opinione pubblica: meno diffuso in Italia che nel resto del mondo, deve ancora essere usato al meglio da buona parte dei grandi attori della vita italiana. Se le grandi aziende, i gruppi editoriali, le pubbliche amministrazioni, i cittadini, coglieranno le possibilità per il mondo del giornalismo, del marketing virale, della gestione del consenso e della complessità dei fenomeni sociali, lo strumento sarà usato per ciò che è in grado di fare

Page 24: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #19

HashtagÈ il grande vantaggio competitivo di Twitter su Facebook e su tutti gli altri social media ed è il motivo per cui questo strumento può essere prezioso alleato dell’informazione, del giornalismo e dei cittadini: gli aggiornamenti sono categorizzati per parole-chiave, attraverso una precisa scelta dell’utente che produce l’aggiornamento, e dunque è più facile reperirli per chi cerca notizie su uno specifico argomento, avvenimento, evento in diretta. L’hashtag può anche diventare un ‘meme’, un pezzo di senso, una parola unificante ed esplicativa di ciò che accade in un contesto

Page 25: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #20

PotereSe tutto dipendesse dagli utenti di Internet, il mondo sarebbe molto diverso da come lo conosciamo. Eppure ogni utente, ogni cittadino, ogni persona si muove all’interno di sistemi incrociati di interessi, di valori, di bisogni. Fare finta che ciò non accada e credere in modo deterministico al potere positivo e democratizzante di Internet vuol dire non raggiungere mai l’obiettivo (senza capire il perché)

Page 26: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #21

TagÈ la strada per collegare i contenuti ai protagonisti (persone, gruppi, aziende, organizzazioni). È il modo per riconoscere un merito o la paternità di qualcosa che è successa nel mondo dei social media. È un sistema per comunicare a più gruppi di appartenenza con un solo gesto. È un meccanismo inclusivo. È quello che facciamo ogni giorno, con gli amici e i colleghi per ringraziarli, per tributare loro un merito, per riconoscere lo sforzo fatto

Page 27: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #22

ScritlatoInternet mette a dura prova la massima “verba volant, scripta manent”. E se oggi fosse vero il contrario? Di sicuro (almeno online) il ruolo della scrittura è tornato centrale, seppur fugace. Ma la parola non ha perso colpi, piuttosto si è ibridata allo scritto. Lo scritlato è la lingua che usiamo sui social media, spesso fortemente condizionata dal nostro modo di esprimerci ogni giorno (e un po’ meno dalle regole grammaticali)

Page 28: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #23

Influenza‘I social media hanno messo gli steroidi al passaparola’. La trasmissione virale di informazioni è favorita ed esaltata da meccanismi di condivisione sociale. Un commento può essere letto da migliaia di persone e orientare atteggiamenti e comportamenti. L’80% degli acquirenti USA hanno dichiarato di considerare i commenti degli utenti decisivi nei comportamenti di acquisto dei prodotti. Ecco perché non si può sottovalutare più alcuna opinione, specie se proviene da persone dotate di grande accountability in Rete

Page 29: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #24

FeedbackSe un contenuto piace, si capisce subito; se un contenuto non funziona, si fa in tempo a eliminarlo o a modificarlo; se un contenuto è dannoso, genera un passaparola negativo ben più rapido e pericoloso dei circoli virtuosi positivi. Comunque la si veda, il feedback dell’utente è un’occasione di ricerca, confronto, progresso. A costi quasi nulli

Page 30: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #25

Coda lungaLa legge economica che regola i mercati dei beni immateriali e dunque le economie di distribuzioni di prodotti e servizi al tempo di Internet. I costi di gestione crollano, crescono invece le occasioni di conservazione e di diffusione di prodotti che nell’era “analogica” rappresenterebbero un costo. Cambia la configurazione del rapporto domanda-offerta, cambia l’accesso a beni e servizi, cambia l’economia mondiale. Non si sa bene se in meglio e in peggio e, soprattutto, non si sa bene in cosa sta cambiando

Page 31: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #26

LinkOgni contenuto è legato a un luogo virtuale. Dunque, anche se sommerso da milioni di fatti analoghi, coincidenti, riprodotti in modo semplificato, distorto, corretto, c’è sempre un posto dove ciò che cerchiamo può essere rintracciato. E poi condiviso, confutato, copiato, incollato, reso importante e di valore (per Google, ma non solo)

Page 32: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #27

RicercaUna parola che spesso sembra essere slegata dal nostro vissuto quotidiano, ma che in realtà condiziona ogni nostro comportamento online. Basta andare su un motore di ricerca o su Wikipedia, per trasformare noi stessi in ‘ricercatori’. Cercare è semplice, forse troppo. La ricerca è spesso un lavoro che richiede costanza, tenacia e verifica, e questo a volte è dimenticato (da chi si ferma ai primi dieci risultati di Google, cioè a molti di noi)

Page 33: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #28

Autoregolazione

Se è vero che il web tende a estremizzare e polarizzare le opinioni, è altrettanto vero che quando i luoghi della rete sono frequentati da masse critiche, i protagonisti delle sociosfere creano meccanismi semi-automatici di regolazione. Come Wikipedia, dove gli errori e le inesattezze sono controllati e corretti dagli utenti. L’autoregolazione spesso perde contro la polarizzazione, ma perde più per mancanza di fiducia di chi gestisce una comunità che per ‘selezione darwiniana’

Page 34: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #29

Saggezza della folla

È una teoria, creata da James Surowiecki (2005), secondo cui l’unione delle valutazioni e delle opinioni di utenti non esperti restituisce valori più corretti dal punto di vista scientifico rispetto al parere di un gruppo ristretto di esperti. La saggezza della folla è davvero tale, però, sotto certe (rigide) pre-condizioni empiriche: l’anarchia non funziona né in Rete né fuori

Page 35: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #30

YoutubeIl mezzo video è il grande protagonista del web 2.0. Realizzare un video è un’operazione che tutti possono eseguire con qualsiasi tipo di strumento (dal telefonino a una camera professionale). Anche la distribuzione è oramai gratuita. La qualità, specie quando si racconta l’attualità, non conta quanto il timing, la velocità di pubblicazione o l’intuizione che è dietro l’idea. E la viralità è più facile, perché il mezzo video è cognitivamente più facile da fruire

Page 36: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #31

Always onInternet esce dai computer, il web esce dai browser. L’accesso ubiquitous favorisce e modifica l’esperienza di utilizzo e le possibilità di relazione e interazione. Dispositivi come smartphon e tablet ci fanno vivere una nuova antropologia della comunicazione: si ragiona per app, cambia persino l’ergonomia, oltre al nostro vocabolario della vita quotidiana

Page 37: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #32

WeGovI social media possono favorire i meccanismi di partecipazione democratica. Da casi “estremi” come Wikileaks a quelli più “tradizionali” come l’interazione tra politici e cittadini/elettori su Facebook, sino alle recensioni pubbliche dei prodotti e dei servizi, è possibile intervenire attivamente e concretamente nei processi. Però, in Italia manca ancora il convincimento che questo sia davvero possibile, o forse semplicemente manca la volontà politica

Page 38: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #33

InformalitàSui social media le interfacce sono uguali per tutti gli utenti. Questo favorisce la riduzione della percezione di differenza di gerarchia e status e favorisce processi democratizzanti della comunicazione (anche se talvolta illusori). Se una qualsiasi organizzazione, in quanto tale, pensa di dover comunicare in modo diverso per motivi di forma o di ‘decoro istituzionale’ commette un errore strategico perché le aspettative degli interlocutori sono differenti

Page 39: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #34

MarketingLe reti sociali cambiano il significato del concetto di marketing e dunque le teorie di riferimento. Se fino ad oggi ha vinto l’idea e il prodotto migliore, da domani bisognerà aggiungere un’altra variabile: la capacità di parlare con gli utenti, coccolarli, sviluppare un immaginario. Qualcuno c’è già riuscito (Apple, Lady Gaga, Obama…)

Page 40: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #35

ScientificoInformalità e dialogo non vuol dire spontaneismo. A differenza degli sforzi di comunicazione sui mezzi tradizionali (come si misura l’efficacia di uno spot tv), le azioni sul web sono misurabili in modo scientifico: click su un banner, ROI, costo contatto, investimenti e risultati. Per questo è fondamentale la preparazione e la competenza delle risorse umane

Page 41: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #36

Lady GagaSi può (si deve) discutere l’aspetto musicale, si può però ammirare quello comunicazionale. Molto più di un’artista, è una precisa macchina commerciale. Ogni sua azione è studiata, ma ogni atto creativo è reale: c’è una strategia, c’è l’istinto, c’è il carattere di una persona-brand che ha fatto della relazione con i suoi fan la principale leva commerciale slideshow: perché Lady Gaga è un genio del marketing – in inglese

Page 42: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #37

ComunitàLe appartenenze di ciascuno di noi sono cresciute in quantità e in qualità nel corso del tempo: i social media ci permettono di essere iscritti a gruppi, firmare petizioni, partecipare a lavori di aggregazioni online e offline, a qualsiasi ora e in qualsiasi modo. Sono dunque appartenenze meno deterministiche, più emotive e potenzialmente anche più brevi. Siamo dentro più ‘comunità’ (Gemeinschaft) e forse ci sentiamo meno appartenenti a una ‘società’ (Gesellschaft)

Page 43: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #38

VelocitàBanda larga, tempo reale, massa critica, Obama, Wikileaks, Piazza Tahrir, la primavera araba, i referendum, il crollo delle grandi multinazionali dei beni immateriali: tutte queste novità sono accomunate dal ruolo della Rete (decisivo nel far emergere dinamiche già esistenti) e dall’orizzonte temporale in cui sono accadute: il mondo cambia molto più velocemente del passato e troppo velocemente per poter analizzare i fenomeni senza che diventino subito ‘vecchi’

Page 44: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #39

CondividiTra i verbi-chiave del passaggio dal web tradizionale al web 2.0: basta un click per mettere un contenuto a disposizione degli amici e potenzialmente di tutto il mondo. Un contenuto condiviso più volte diventa “importante”. Se ciò accade nelle reti sociali di appartenenza, diventa ancora più rilevante di ciò che ci dice Google: su questo si basa il ‘tesoro’ di Facebook

Page 45: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #40

PianificazioneScientificità, tempo, marketing, risultati: nessuno di questi obiettivi può essere conseguito a breve termine. I risultati, negli anni, richiedono un cronoprogramma preciso, azioni e investimenti. Senza pianificazione si naviga a vista e si vive di tensioni, talvolta irrazionali, che portano a grandi scatti di reni e ad altrettanto grandi delusioni

Page 46: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #41

Mi piaceIl like è il meccanismo più facile e naturale di appartenenza e aggregazione. Fa parte dell’istinto umano. È una delle principali intuizioni dietro il successo di Facebook, la possibilità di un’adesione leggera, che è molto facile da attuare dal punto di vista emotivo ma che crea comunque meccanismi virali e di condivisione. Ci sarà mai il ‘non mi piace’? Forse no, ma perché sarebbe ancora più facile e naturale e, dunque, metterebbe in pericolo i grandi investitori. Gli utenti di Internet, però, sono già pronti

Page 47: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #42

NetworkI media sociali favoriscono la creazione, la pubblicità e la condivisione di reti sociali. Possono rappresentare la copia speculare delle relazioni “offline” o possono permettere la connessione tra reti, nodi, dunque ‘promettono’ l’ampliamento delle possibilità lavorative o semplicemente relazionali. Tutti sono a sei gradi di separazione, forse anche meno. La differenza rispetto al recente passato è che i gradi di separazione sono visibili, spesso pubblici, ed evolvono nel tempo, sulla base degli interessi, di simpatie/antipatie e di obiettivi comuni

Page 48: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #43

EconomieAl plurale, perché questa parola racchiude le economie di scala e la possibilità di risparmiare sui costi di ricerca, marketing e comunicazione; perché con la teoria della coda lunga è possibile creare infiniti mercati di nicchia, interdipendenti e capaci, se ben gestiti, di restituire sistemi economici autonomi e funzionanti

Page 49: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #44

RankLa realtà è semplificata attraverso tassonomie, elenchi, classifiche, ordini. Google ordina i link attraverso un algoritmo basato sull’importanza che gli utenti attribuiscono ai link sulla base del loro stile di navigazione e quanto quel link è considerato autorevole in Rete (sulla base degli utilizzi fatti dagli utenti). Facebook ha sviluppato un altro algoritmo, che tiene conto dei comportamenti delle persone che fanno parte delle nostre reti di relazione sui social media

Page 50: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #45

TrendOggi possiamo sapere in tempo reale cosa piace, cosa no, da chi, per quanto tempo. Lo possiamo sapere leggendo le statistiche dei quotidiani, i dati di accesso a un video su Youtube, verificando quali sono gli hashtag più utilizzati su Twitter. Successi e flop sono a portata di sguardo, di qualsiasi sguardo. Chi deve prendere decisioni ha un patrimonio di dati prodotti gratuitamente dagli utenti e a sua disposizione

Page 51: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #46

RaccontoGli utenti si raccontano, condividono foto, momenti, immagini, emozioni, paure e gioie. Così devono fare anche gli altri attori della comunicazione, impostando il proprio messaggio come un flusso continuo di informazioni. Dal reality si ritorna progressivamente alla realtà

Page 52: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #47

In direttaSe il web è l’unico strumento con cui è possibile seguire un evento, perché escludere gli utenti interessati ma fisicamente impossibilitati? Raccontare gli eventi in diretta permette di far sentire tutti parte di momenti indimenticabili, tutti parte della comunità, tutti potenziali protagonisti del racconto

Page 53: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #48

CrisiNon c’è individuo, società, gruppo, organizzazione, azienda che non abbia vissuto una crisi comunicativa. Sul web, però, le crisi possono essere prevenute, attenuate, gestite, trasformate in opportunità con una velocità e un tempo di reazione che prima non esisteva, con risparmio di costi, di tempo e di conseguenze irreversibili

Page 54: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #49

Mediattivismo

La Rete favorisce l’accesso alla vita politica, informativa, relazionale di un numero molto più grande di persone rispetto a soli 10 anni fa. Molti di questi nuovi potenziali opinion leader sono nativi digitali e hanno competenze con l’editing audio-video, con la scrittura creativa, la satira e le mobilitazioni online. E se la politica si facesse (anche) così?

Page 55: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Parola #50

CensuraEvitare questa parola non sarebbe salutare. Esistono nazioni dove le precedenti 49 parole non possono essere attuate perché l’accesso ai social media non è libero. Ed esistono tentazioni di controllo e regolazione da parte degli stati anche nel mondo occidentale. Il web 2.0 non è esente dai rischi di censura, ma è anche il modo migliorare per sfidarla, evitarla, aggirarla

Page 56: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

È solo l’inizio!

Questa è la prima versione dell’esperimento. Molte cose possono essere migliorate

La scelta delle parole: sono quelle giuste?Il numero delle parole: troppe, poche?L’ordine delle parole: come organizzarle?Considerare il perpetual beta: ogni quanto aggiornare?Lo slideshow: scritto troppo? Troppo poco?

Prossima release: entro fine 2012

Invia i tuoi suggerimenti a [email protected] Facebook: www.facebook.com/amenduniSu Twitter: @doonie

Page 57: Semantica dei nuovi media  - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)

Grazie!Un grande abbraccio

Dino AmenduniFacebook: http://www.facebook.com/dinoamenduni

Twitter: http://www.twitter.com/doonie

LinkedIn: http://www.linkedin.com/dinoamenduni

Slideshare: http://www.slideshare.net/doonie (qui si può scaricare la

presentazione)

ProformaSito: http://www.proformaweb.it

Facebook: http://www.facebook.com/proformaweb

Twitter: http://www.twitter.com/proformaweb

Youtube: http://www.youtube.com/proformaweb