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29/08/22 Elaboraz. G. Bruna 1 Reti, comunità digitali Reti, comunità digitali e nuove società e nuove società (citazioni e suggerimenti per qualche (citazioni e suggerimenti per qualche riflessione…) riflessione…) Bibliografia Manuel CASTELLS, Pekka HIMANEN, Società dell’informazione e Welfare State. La lezione della competitività finlandese , Guerini Associati, Milano Ed. it. 2006 Ed. orig. 2002 -. Work in progress

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Reti, comunità digitali e Reti, comunità digitali e nuove societànuove società

(citazioni e suggerimenti per qualche (citazioni e suggerimenti per qualche

riflessione…)riflessione…)

Bibliografia

Manuel CASTELLS, Pekka HIMANEN,

Società dell’informazione e Welfare State. La lezione della competitività finlandese, Guerini Associati,

Milano Ed. it. 2006 Ed. orig. 2002 -.

Work in progressWork in progress

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M. Castells, P. HimanenSocietà dell’Informazione e Welfare State

Dalla Prefazione “Il paradiso glaciale”, a cura di Daniele Archibugi

• Uno studioso, come Castells, così influenzato dai problemi spaziali e urbani non poteva mancare di notare che il cambiamento avvenuto nell’era dell’informazione comportava anche dei mutamenti nelle aree di predominio.

• L’osservazione diretta della società californiana, dove Castells si è trasferito da molti anni, consentiva una visione privilegiata: da una parte, è una delle aree del mondo con il più elevato livello di istruzione, dall’altra è una delle prime a diffondere massicciamente le ICT.

• La società dell’informazione, Leviatano già emerso del XXI secolo, si deve necessariamente associare a una concezione atomistica, all’iniziativa privata, ad una modesta fornitura di beni pubblici?

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M. Castells, P. HimanenSocietà dell’Informazione e Welfare State

Dalla Prefazione “Il paradiso glaciale”, a cura di Daniele Archibugi

• Uno studioso come Castells non poteva che nutrire dubbi sul fatto che le nuove frontiere tecnologiche potessero essere associate solamente ad un singolo modello, quello per altro predicato dai neo-cons americani.

• Già nei tre volumi di The Information Age, è rigettata l’ipotesi semplicistica secondo la quale c’è un unico modello sociale capace di assorbire il mutamento tecnologico e economico.

• Di qui la necessità di trovare comunità che, pur aprendo le braccia alla società dell’informazione, avessero caratteristiche sociali differenti da quelle esistenti negli Stati Uniti.

• Il modello finlandese ne è un caso esemplare.

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“È lecito affermare che la Finlandia è un paese che ama il progresso e vi avanza al galoppo percorrendo tutte le strade possibili.

Tuttavia, ci rimane da capire la questione principale, vale a dire che cosa i finlandesi intendano per progresso”.

Angel Ganivet, Cartas Finlandesas, 1905

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• In Finlandia, i governi locali rappresentano un elemento essenziale

della relazione tra lo stato e la società in quanto assumo la

responsabilità principale della gestione del Welfare State, costruiscono

e mantengono le attrezzature e costituiscono la prima linea di contatto

con i cittadini. (p. 132)

• La crescente concentrazione di dinamismo economico dell’area

Helsinki /Espoo/ Vantaa rischiò di lasciare indietro le altre città nel

processo di ristrutturazione economica e di modernizzazione

tecnologica verso la nuova società dell’informazione.

• I governi locali reagirono seguendo tre linee strategiche >>>

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1. Utilizzarono la loro capacità di networking rispetto ai consigli

regionali per stabilire meccanismi di cooperazione e condivisione

di risorse sulla base delle strategie di sviluppo regionale;

2. Cercarono ed ottennero l’appoggio dell’Unione Europea, con la sua

ampia gamma di programmi di sviluppo regionale e tecnologico;

3. Continuarono, inoltre, la strategia di costruzione della società

dell’informazione, conferendole una dimensione locale e regionale.

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• In Finlandia esistono 19 Consigli regionali (oltre al governo

autonomo di Åland). Questi Consigli sono federazioni di tavoli

municipali formati sulla base dei governi locali.

• Tali Consigli Regionali sono le istituzioni che - elaborando specifici

progetti, generalmente costruiti attorno al concetto di società

dell’informazione - percepiscono i fondi strutturali dell’Unione

Europea.

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• Uno dei progetti più ambiziosi tra essi è stato il Progetto per

l’Utilizzo delle Applicazioni Regionali per lo Sviluppo di una

Società dell’Informazione Democratica (PARADISS) -1998.

• L’obiettivo era quello diversi programmi basati sulle IT (Information

Technologies) e a sostegno della creazione di posti di lavoro e della

competitività economica della regione.

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• Questi progetti includevano:

– servizi telematici per piccole e medie imprese,

– lo sviluppo di contenuti per l’industria delle tecnologie multimediali,

– il telelavoro,

– la telemedicina,

– la partecipazione democratica on line.

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• Furono selezionati 5 progetti:

1. Il servizio aperto di internet,

2. Il sistema d’informazione sui servizi municipali,

3. Il concetto di società dell’informazione per i comuni,

4. lo sviluppo di metodi di produzione per i nuovi mezzi di

comunicazione,

5. Il commercio elettronico.

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• Tutti i progetti erano basati sulla cooperazione tra servizi

municipali, imprese e utenti locali.

• Altri progetti di sviluppo sono stati costruiti attraverso reti regionali

ad hoc, formate sulla base della cooperazione volontaria tra

municipi, benché alcuni fossero coordinati da imprese private, da

istituti di ricerca, o da università tecniche. (p. 133)

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• Alcuni esempi di reti regionali:

– Il Libero Accesso all’Intranet regionale e ai servizi di Internet nella regione di Hämeenlinna, che

offre un accesso a Internet a basso costo per cittadini e a piccole imprese;

– Il Progetto Network dell’Informazione di Suupohja, il cui obiettivo è offrire accesso e

formazione a piccole imprese, comuni, scuole e istituti dell’area;

– La Rete di Informazione di Koillismaa, per servire i bisogni comunicativi della popolazione

residente in un’area scarsamente popolata;

– La Rete Elettronica Regionale della regione di Ii, per promuovere la cooperazione elo scambio

di informazioni tra le istituzioni pubbliche e gli attori sociali ed economici della regione, includendo

il trasferimento di innovazione dalle tecnopoli regionali fino al resto della regione.

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• Due dei principali ricercatori che hanno riflettuto sui risultati prodotti da questi progetti,

riassumono le loro conclusioni nella formula seguente: “ Le autorità locali utilizzano

Internet principalmente per il marketing convenzionale, non per gli esperimenti

tele-democratici o per potenziare la partecipazione cittadina. L’utilizzo delle IT e di

nuove applicazioni non ha comportato fino ad ora cambiamenti profondi nei

processi organizzativi e democratici” [Anttiroiko e Savolainen (1999, p. 425]

• Secondo questi ricercatori, la creazione di network sta modificando le strutture di

governo a livello locale e regionale. (p. /134)

• I servizi telematici stanno migliorando, ma il numero di transazioni e dei serviziinterattivi

è molto limitato.

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• Questi progetti hanno anche contribuito alla modernizzazione

tecnologica dei governi locali e hanno stimolato la loro

cooperazione e interconnessione.

• Il loro contributo alla democrazia locale e alla partecipazione civile

è dunque , almeno per il momento, meramente simbolico. (p. 134)

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• Nel campo dell’innovazione socio-politica esistono, tuttavia, alcuni

esperimenti isolati come l’Idea Factory di Espoo.

• I servizi pubblici elettronici costituiscono un obiettivo esplicito del secondo

Piano Strategico per la Società dell’Informazione del Governo finlandese.

• L’azione governativa si è concentrata sullo sviluppo di modalità di offerta

informativa on line e sulla creazione di un sistema di identità elettronica.

(p. 135)

Teledemocrazia locale? 1

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• L’Idea Factory di Espoo - altro esempio di “hackerismo” sociale - è in pieno

funzionamento. [cfr.: http://www.nettiparlamentti.fi/ideafactory ].

• Si tratta di uno strumento Internet affinché i giovani di Espoo, la seconda città della

Finlandia, possano presentare le loro idee ai politici locali.

• Il processo inizia quando qualcuno presenta un’idea sulla rete. In seguito, altri giovani la

criticano e la sviluppano. Alla fine si redige una mozione e si vota.

• Se la votazione approva la mozione, i giovani possono raccogliere firme in suo

appoggio. (p.135)

Teledemocrazia locale? 2

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• Il Consiglio della Gioventù del comune di Espoo presenta al Consiglio cittadino

l’iniziativa e/o questa può ottenere l’attenzione dei mezzi di comunicazione. I moderatori

di Idea Factory seguono il processo attraverso il quale l’idea viene sviluppata in

Consiglio. (p.135)

• Gli utenti di Idea Factory sono ragazze e ragazzi tra i 13 e i 20 anni che hanno proposto

iniziative locali basate sulle proprie necessità non rappresentate dai membri adulti del

Comune, iniziative come la creazione di skateparks e l’uso di terreni inutilizzati per il

divertimento dei giovani.

Teledemocrazia locale? 3

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M. Castells, P. HimanenSocietà dell’Informazione e Welfare State

• La piattaforma di Idea Factory ha avuto un uso anche più generale, ad

esempio per la pianificazione della nuova linea di tram ad Helsinki.

• Idea Factory mostra usi di Internet potenzialmente utili ai fini di un

rafforzamento della partecipazione democratica, soprattutto nel settore

della società politicamente più alienato, ossia i giovani, che, sebbene siano

utenti assidui di Internet, partecipano solo occasionalmente alla democrazia

locale, oltre al fatto di non disporre in nessun modo del diritto di voto, se

minorenni.

Teledemocrazia locale? 4

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Il modello della società dell’informazione finlandese

TASSETASSE

IDENTITA’ NAZIONALEIDENTITA’ NAZIONALE OMOGENEITA’ SOCIALE

OMOGENEITA’ SOCIALE

SOCIETA’CITTADINI

LAVORATORI

SOCIETA’CITTADINI

LAVORATORI

STATOSTATOECONOMIA GLOBALE

ECONOMIA GLOBALEUEUE

REDISTRIBUZIONE RICCHEZZA

FLUSSI MIGRATORI

FLUSSI MIGRATORI

UNIVERSITA’UNIVERSITA’

POPOLAZIONEISTRUITA

E PROTETTA

POPOLAZIONEISTRUITA

E PROTETTA

DISTRIBUZIONE RICCHEZZA

DISTRIBUZIONE RICCHEZZA

CRESCITAPRODUTTIVITA’COMPETITIVITA

CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO

CRESCITAPRODUTTIVITA’COMPETITIVITA

CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO

INNOVAZIONEINNOVAZIONE

STABILITA’ SOCIALE

STABILITA’ SOCIALE

RELAZIONI INDUSTRIALIRELAZIONI

INDUSTRIALI

CONTESTONORMATIVOCONTESTONORMATIVO

IMPRESA-RETEIMPRESA-RETE

SVILUPPOSVILUPPOWELFAREWELFARE

NOKIA

ICT

IMPRESE

HACKERS

LEGIT

TIM

ITA’

DEM

OCRA

ZIA

+ / -

+ / -

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Le implicazioni spaziali del modello della società dell’informazione finlandese

UEUE

POLITICHE REGIONALIPOLITICHE REGIONALI

GOVERNI LOCALIGOVERNI LOCALI

SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE LOCALISOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE LOCALISOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE LOCALISOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE LOCALI

STRATEGIA TECNOLOGICA:UNIVERSITA’ TECNOLOGICHEPARCHI TECNOLOGICI, ECC.

STRATEGIA TECNOLOGICA:UNIVERSITA’ TECNOLOGICHEPARCHI TECNOLOGICI, ECC.

NETWORKGLOBALI

NETWORKGLOBALI

INNOVAZIONI SOCIALIINNOVAZIONI SOCIALIALFABETIZZAZIONETELEMATICA

ALFABETIZZAZIONETELEMATICA

SVILUPPOSVILUPPO

CONCENTRAZIONE SPAZIALECONCENTRAZIONE SPAZIALE

STATOSTATO

WELFAREWELFARE

SPOPOLAMENTOSPOPOLAMENTOMARGINALITA’ SOCIALEMARGINALITA’ SOCIALE PREVALENZA METROPOLI

PREVALENZA METROPOLI

DIPENDENZA DA NUCLEO PRINCIPALE

DIPENDENZA DA NUCLEO PRINCIPALE

CREAZIONE DI ISTRUZIONE E LAVORO

CREAZIONE DI ISTRUZIONE E LAVORO

AREEPERIFERICHE

ALTA KARELIA, ECC

AREEPERIFERICHE

ALTA KARELIA, ECC

MACRO NUCLEODI HELSINKI, TAMPERE

E TURKU

MACRO NUCLEODI HELSINKI, TAMPERE

E TURKU

NODI METROPOLITANITAMEPERE, OULU, ECC.NODI METROPOLITANI

TAMEPERE, OULU, ECC.

PRINCIPALE NUCLEO METROPOLITANOAREA DI HELSINKI

PRINCIPALE NUCLEO METROPOLITANOAREA DI HELSINKI