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“Segui la terapia”: La tecnologia a favore di una migliore aderenza terapeutica del paziente La “Smart Health”: strumento migliorativo del sistema salute Internet e l’informatizzazione stanno cambiando il nostro mondo di comunicare con gli altri e di informarci, ma anche il nostro modo di affrontare le questioni mediche come singoli e come comunità. Nel corso di questi ultimi anni, si è assistito ad un continuo fiorire di iniziative volte ad usare gli strumenti del web 2.0 per vari scopi: dall'aggiornamento professionale alla condivisione di conoscenze mediche, dall'aggregazione di persone su uno stesso problema sanitario alla condivisione dei dati clinici. In linea generale, per e-Health s’intende l’utilizzo di strumenti basati sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per sostenere e promuovere la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio delle malattie e la gestione della salute e dello stile di vita. L'e-Health, in altre parole, contribuisce alla disponibilità di informazioni essenziali quando e dove necessario e assume crescente importanza con l'aumento della circolazione internazionale dei cittadini e del numero di pazienti, migliorando l’accesso alle cure, ponendo il cittadino al centro dei sistemi sanitari, ed, in ultima analisi, contribuendo ad accrescere l'efficienza generale e la sostenibilità del settore sanitario. Recentemente oltreoceano si è acceso un dibattito sul potenziale valore aggiunto dell'Ict al settore sanitario. La domanda è: può la tecnologia aiutare a fornire servizi a costi minori e di migliore qualità? Su questo tema molti operatori ritengono che la riforma dei diversi Sistemi sanitari nazionali non debba limitarsi a una Spending review fine a se stessa, ma migliorare la produttività dell'intero sistema. Perché ciò avvenga, però, è necessario stabilire un efficace flusso informativo tra coloro che vi lavorano ed i pazienti: e sono proprio gli strumenti Ict che risultano di grande aiuto nella registrazione, condivisione e comunicazione dei dati, riducendo errori e sprechi. A tal proposito, recenti proiezioni hanno evidenziato che solo in Italia con la sanità digitale possiamo arrivare a risparmiare oltre 14 mld: 6,8 mld nelle strutture sanitarie (Asl, Regioni e ospedali) e 7,6 mld per i cittadini. Le Asl e gli ospedali, in particolare, potrebbero ridurre le spese in diversi settori grazie alle innovazioni del digitale: 3 mld con medicina del territorio e domiciliare, 1,39 mld con la cartella clinica elettronica, 860 mln con i referti digitali, 370 con i referti via web, 860 mln con la gestione informatizzata dei farmaci. I risparmi potenziali per i cittadini, pari a 7,6 mld, sono invece così ridistribuiti: 4,6 mld con i referti via web, 2,2 mld con la medicina a domicilio, 170 mln con la gestione dei farmaci online e infine 640 mln con le prenotazioni online. Tali ragioni spiegano perché il tema della sanità in rete è da tempo al centro di numerose azioni a tutti i livelli (europeo, nazionale, regionale e locale) finalizzate alla diffusione dell’e-Health quale strumento abituale per operatori, pazienti e cittadini per il miglioramento della qualità dell’assistenza e della produttività del settore sanitario. In Europa, il primo Piano d’Azione eHealth è stato adottato nel 2004 e da allora la Commissione Europea ha sviluppato iniziative politiche volte a promuovere l'adozione dell’e-Health in tutto il Continente. Nonostante questo sostanziale progresso, vi sono ancora alcuni ostacoli da affrontare per poter trarre i massimi benefici da un sistema e-Health completamente maturo e interoperabile in Europa. Il nuovo Piano d'Azione e-Health 2012 - 2020 intende affrontare e rimuovere tali ostacoli promuovendo una visione e-Health in Europa, in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020 e dell'Agenda Digitale per l'Europa.

Marcella Marletta - "Seguilaterapia" - 4 giugno 2015

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“Segui la terapia”:La tecnologia a favore di una migliore aderenza terapeutica del paziente

La “Smart Health”: strumento migliorativo del sistema salute

Internet e l’informatizzazione stanno cambiando il nostro mondo di comunicare con gli altri e di informarci,ma anche il nostro modo di affrontare le questioni mediche come singoli e come comunità.

Nel corso di questi ultimi anni, si è assistito ad un continuo fiorire di iniziative volte ad usare gli strumenti delweb 2.0 per vari scopi: dall'aggiornamento professionale alla condivisione di conoscenze mediche,dall'aggregazione di persone su uno stesso problema sanitario alla condivisione dei dati clinici.

In linea generale, per e-Health s’intende l’utilizzo di strumenti basati sulle tecnologie dell'informazione e dellacomunicazione per sostenere e promuovere la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio dellemalattie e la gestione della salute e dello stile di vita.

L'e-Health, in altre parole, contribuisce alla disponibilità di informazioni essenziali quando e dove necessarioe assume crescente importanza con l'aumento della circolazione internazionale dei cittadini e del numero dipazienti, migliorando l’accesso alle cure, ponendo il cittadino al centro dei sistemi sanitari, ed, in ultimaanalisi, contribuendo ad accrescere l'efficienza generale e la sostenibilità del settore sanitario.

Recentemente oltreoceano si è acceso un dibattito sul potenziale valore aggiunto dell'Ict al settore sanitario.La domanda è: può la tecnologia aiutare a fornire servizi a costi minori e di migliore qualità?

Su questo tema molti operatori ritengono che la riforma dei diversi Sistemi sanitari nazionali non debbalimitarsi a una Spending review fine a se stessa, ma migliorare la produttività dell'intero sistema. Perché ciòavvenga, però, è necessario stabilire un efficace flusso informativo tra coloro che vi lavorano ed i pazienti: esono proprio gli strumenti Ict che risultano di grande aiuto nella registrazione, condivisione e comunicazionedei dati, riducendo errori e sprechi.

A tal proposito, recenti proiezioni hanno evidenziato che solo in Italia con la sanità digitale possiamo arrivarea risparmiare oltre 14 mld: 6,8 mld nelle strutture sanitarie (Asl, Regioni e ospedali) e 7,6 mld per i cittadini.Le Asl e gli ospedali, in particolare, potrebbero ridurre le spese in diversi settori grazie alle innovazioni deldigitale: 3 mld con medicina del territorio e domiciliare, 1,39 mld con la cartella clinica elettronica, 860 mlncon i referti digitali, 370 con i referti via web, 860 mln con la gestione informatizzata dei farmaci.

I risparmi potenziali per i cittadini, pari a 7,6 mld, sono invece così ridistribuiti: 4,6 mld con i referti via web,2,2 mld con la medicina a domicilio, 170 mln con la gestione dei farmaci online e infine 640 mln con leprenotazioni online.

Tali ragioni spiegano perché il tema della sanità in rete è da tempo al centro di numerose azioni a tutti i livelli(europeo, nazionale, regionale e locale) finalizzate alla diffusione dell’e-Health quale strumento abituale peroperatori, pazienti e cittadini per il miglioramento della qualità dell’assistenza e della produttività del settoresanitario.

In Europa, il primo Piano d’Azione eHealth è stato adottato nel 2004 e da allora la Commissione Europea hasviluppato iniziative politiche volte a promuovere l'adozione dell’e-Health in tutto il Continente.Nonostante questo sostanziale progresso, vi sono ancora alcuni ostacoli da affrontare per poter trarre imassimi benefici da un sistema e-Health completamente maturo e interoperabile in Europa. Il nuovo Pianod'Azione e-Health 2012 - 2020 intende affrontare e rimuovere tali ostacoli promuovendo una visione e-Healthin Europa, in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020 e dell'Agenda Digitale per l'Europa.

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Dalla ehealth alla mobile health

Con la nascita di Internet, la sua rapida diffusione e il suo consolidamento con il Web 2.0, accompagnatodall'affermazione di terminali sempre più leggeri e portatili, è possibile mettere in relazione soggetti diversi,che hanno la necessità di nuovi strumenti per comunicare. In questo contesto si inseriscono i nuovi dispositiviestremamente sofisticati, in grado di fornire informazioni essenziali in qualsiasi momento e in qualsiasi luogoa qualsiasi utente, grazie ai quali è stato possibile migliorare l'assistenza, e quindi la qualità, delle prestazionierogate all'utente/paziente delle strutture sanitarie. In altri termini, si è resa concreta la possibilità ditracciare chiaramente il percorso del paziente sin dal primo momento di interazione con la rete di assistenzasanitaria.

Con queste tecnologie, però, non si possono fisicamente trasportare farmaci, medici, e le attrezzature da unluogo all'altro, ma si possono trasportare ed elaborare informazioni in molte forme: dati codificati, testi,immagini, audio e video. In questa prospettiva, oggi con il termine mobile Health si comprende qualsiasiutilizzo della tecnologia mobile in grado di affrontare le sfide sanitarie più importanti quali l'accesso, laqualità, l'accessibilità, l'associazione delle risorse e le relative norme comportamentali, con la possibilità dierogare servizi sanitari ma anche la capacità di agevolare la tutela alla salute e il benessere dei pazientiattraverso sistemi di mobile computing.

L'avvento degli smartphones tra i dispositivi mobili ha allargato l'utilizzo dei dispositivi ai software installabilicome le applicazioni e in ambito medico, queste ultime sono regolamentate dall'ente americano Food andDrug Administration che ha la responsabilità di supervisionare la sicurezza e l'efficacia dei dispositivi medici.

La Mobile Health è oramai un business che cresce in maniera esponenziale e che nel 2018 raggiungerà i 6,9miliardi di dollari.

In questo contesto le Apps mediche si caratterizzano per essere tutte quelle applicazioni, ottenibili attraversoun download, dedicate al mondo della salute. Esse possono contribuire al miglioramento della qualità dellavita dei pazienti che sono messi nelle condizioni e facilitati nel gestire in modo più dinamico la loro salutecome, ad esempio, nel rendersi più indipendenti negli ambienti domestici, grazie a soluzioni diautovalutazione o di controllo a distanza di monitoraggio dei fattori ambientali (ad esempio le variazioni dellaqualità dell’aria) che possono influenzare sulle condizioni di salute individuali.

In aggiunta, il settore delle applicazioni mobili in medicina potrà avere un ruolo complementarenell’assistenza sanitaria, fornendo un ricco e variegato supporto alle attività tradizionali di gestione e dierogazione dell’assistenza sanitaria.

Si ricorda che in Italia ancora non esiste una regolamentazione a livello nazionale. Quello che abbiamo è undocumento di riferimento sulla materia redatto a livello di Commissione Europea. Esso si caratterizza cometesto di fondamentale importanza ed a cui tutti gli Stati membri dovranno ispirarsi. Il documento, nel merito,fa il punto della situazione sulle opportunità dispiegabili nel campo medico, coniugando le tematichedell’innovazione tecnologica con la sicurezza dei pazienti.

Secondo la Commissione le opportunità offerte dalla mobile Health permetteranno lo sviluppo diun’assistenza sanitaria di elevata qualità e migliori diagnosi e trattamenti medici.

Noi, come Ministero della Salute, siamo perfettamente d’accordo con il livello europeo ed impegnatifortemente per creare, anche in Italia, tutte le condizioni per un robusto e duraturo progresso di questosettore.