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Scuola di formazione politica Giovanni Ferrara, LeG Pavia - 21 gennaio 2009
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Un nuovo contratto per tutti
Tito Boeri e Pietro Garibaldi
Pavia,Collegio Ghisleri, 21 febbraio 2009
Una brutta crisi ….
• Più rapida: In 9 mesi la produzione industriale è crollata quanto in 18 mesi nella recessione del 92-93
• Più profonda: Produzione industriale tornata al 1994. A fine 2009 saremo ai livelli di reddito pro capite del 2000. Più del 1992-3 aumenteranno disuguaglianze e disoccupazione.
• Più lunga? Crisi originate dai mercati finanziari sono più lunghe
…ma anche un’opportunità
• Possiamo cambiare specializzazione produttiva spostandoci su produzioni a più alto valore aggiunto e tecnologia. Possiamo attrarre talenti
• Ma per farlo ci vuole un mercato del lavoro che faciliti l’ingresso dalla porta principale di energie nuove
• E un sistema di ammortizzatori sociali in grado di ridurre i costi sociali della ristrutturazione dell’economia italiana verso i suoi nuovi vantaggi comparati.
Il libro
• Come interpretare i cambiamenti– la strana primavera del mercato del lavoro
italiano– il nuovo dualismo e la curva che non c’è – perché tutti sono scontenti
• Come governarli. Tre proposte – Riformare il lavoro: il contratto unico– Riformare i salari: il premio a due livelli– Riformare il non-lavoro: il sussidio unico di
disoccupazione
La strana primavera del mercato del lavoro
19000
20000
21000
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23000
1995
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2900
Occupati (in migliaia) Disoccupati (in migliaia)
Dalla crescita senza occupazioneall’occupazione senza crescita
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2007
Tasso di crescita del PIL Tasso di crescita dell'occupazione
18.50019.50020.50021.500
22.50023.50024.500
1993
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1995
1996
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2007
mig
liai
a
Contratto a tempo determinato
Co.Co.Co. ; Prestatori d'opera occasionali ; Apprendisti
Contratto a tempo indeterminato
Fonte: Istat.
Il nuovo dualismo: si assume con contratti atipici
La contabilità dei lavoratori duali
Forma contrattuale N. di lavoratori
Valori assoluti Incidenza %
Dipendenti a termine 2.189.000 9.4
Parasubordinato (74% co.co.co., 78% co.co.pro, 70% occasionali, 18% partite IVA)
1.600.0006.1
Part-time involontario(32% del totale)
640.000 2.8
Apprendisti 260.000 1.1
Totale lavoratori duali
4.489.000 19.4
Fonte: Boeri e Garibaldi (2008)
Entrata nel mercato del lavoro per lavoratori sotto i 39 anni
Donne Uomini Totale
Tempo Indeterminato 32.32 31.99 32.09
Termine1 42.66 39.73 41.08
Collaboratore2 10.35 5.81 7.86
Professionisti3 14.72 22.46 18.9
100 100 100
Note: Entrate come prima iscrizione all’archivio INPS1. include CLF apprendistato, Stagionale e Interinale2. Collaboratori Coordinati e Continuativi3. Lavoratori Autonomi e Amministratori di società
Fonte: Berton e Pacelli (2007) e elaborazione su base dati Whip
Matrice di transizione (anni 2004 e 2005)
Condizione2004
Condizione 2005
Tempo INDeterm.
Tempo DETerm
Co.co.co. e prestaz. occasional
e
Libero prof.sta e in proprio
InattiviDisoccupa
tiTotale
Tempo INDeterm. 94.27 1.12 0.11 0.76 2.46 1.30 100
Tempo DETerm 11.36 69.31 1.39 1.48 8.30 8.17 100
Co.co.co. e prestaz. occasionale
5.12 4.36 77.72 2.69 6.16 3.98 100
Fonte: ISTAT, Indagini sulle forze di lavoro
Bassa probabilità di transizione da un lavoro temporaneo ad uno a tempo indeterminato
Formazione sul posto di lavoro (under 30)
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Paesi
Bassi
Belgio
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Regno
Unito
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Porto
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tempo indeterminato tempo determinato
Fonte: Dati ECHP
Meno formazione per i “duali”
E salari più bassi
Il vecchio dualismo che non diminuisce
0%
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70%
80%
90%
Tasso di disocc. relativo SUD/NORD Tasso di occ. relativo SUD/NORD (asse di destra)
La curva dei salari nel Regno Unito e in Italia
I salari in parità di potere d’acquisto. Correzione con indice Istat
-.2
-.1
0.1
.2
AB
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BA
SIL
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CA
MP
AN
IA
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Note: differenziali salariali in % della media nazionale. Salari aggiustati
Differenziali salariali e di costo della vita
salari nominali PPA
potere d'acquisto del salario
Salari piatti….
Retribuzioni lorde per ula a
t.p.
Tassi di variazione annui in %
Retribuzioni contrattuali per
ula a t.p.
Tassi di variazione annui in %
Prezzi al consumo indice armonizzato
europeo
Retribuzioni lorde reali,
tassi di variazione
%
Retribuzioni contrattuali reali, tassi
di variazione
%
2000 20.862 17.908 2001 21.592 3,5 18.338 2,4 2,7 0,8 0,3- 2002 22.147 2,6 18.704 2,0 2,6 0,0- 0,6- 2003 22.857 3,2 19.310 3,2 2,8 0,4 0,4 2004 23.643 3,4 19.904 3,1 2,3 1,1 0,8 2005 24.414 3,3 20.386 2,4 2,2 1,1 0,2 2006 25.092 2,8 21.293 4,4 2,2 0,6 2,2 2007* 25.490 1,6 21.782 2,3 2,0 0,4- 0,3
Fonti: Istat, conti nazionali
…ma costo del lavoro per unità di prodotto in forte crescita
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2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
ITA FRA GER
Andamento della produttività
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2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
ITA FRA GER
Perché la produttività del lavoro è diminuita
Piano
• Come interpretare i cambiamenti– la strana primavera del mercato del lavoro
italiano– il nuovo dualismo e la curva che non c’è – perché tutti sono scontenti
• Come governarli. Tre proposte:– Riformare il lavoro: il contratto unico– Riformare i salari: il premio a due livelli– Riformare il non-lavoro: il sussidio unico di
disoccupazione
Perché riformare il lavoro
• Le 3 patologie del sistema attuale
1. Molta Complessità: ingegneria contrattuale
2. Poca Sostenibilità: previdenza sociale degli atipici
3. Forte Dualismo: passaggio atipico/tipico
• Occorre affrontare simultaneamente i 3 problemi
L’“ingegneria contrattuale”
• Deroghe al contratto standard (dipendente a tempo indeterminato all’interno dell’azienda) vengono via “tipicizzate”.
• Quasi sempre si tratta di figure contrattuali già in essere nel mercato del lavoro, ma senza normativa specifica.
• Ratio: creare una “cassetta degli attrezzi” per i datori di lavoro con diversi contratti e gradi di flessibilità, un vero e proprio “Statuto dei Lavori”. Continue deroghe al contratto standard: 38 contratti nel 2002 44 nel 2008….quanti nel 2030?
Una Via d’uscita
• Basta nuovi contratti “tipici”• Due linee di azione • Standard Minimi da applicare a
qualsivoglia forma contrattuale– Nuovi contratti leciti se coerenti con
standard minimi
• Stabilire un cursus honorum graduale verso il tempo indeterminato
Il “cursus honorum”
• Differenziare percorsi di ingresso-prova da prestazioni genuinamente temporanee
• I percorsi di ingresso nei contratti a tempo indeterminato comporta 2 fasi:– inserimento (dal primo mese al terzo anno)– stabilità (dal terzo anno in poi)
• Contratto a tempo determinato con durata massima di 2 anni
Contratto unico a tempo indeterminato
• Inserimento: il lavoratore gode di tutela obbligatoria (indipendentemente dalla dimensione d’impresa): interruzione prima della fine del terzo anno senza giusta causa richiede fino a 6 mesi di indennità (15 gg ogni 3 mesi).
• Stabilità: normativa attuale
Contratti a tempo determinato
• Durata massima di 2 anni
• Chi assume con CTD e poi converte in CTI non potrà fruire del periodo di prova e di quello di inserimento
• Si vuole infatti incentivare un uso dei CTD per prestazioni effettivamente a termine
Perché riformare i salari
• Patologie del sistema basato sul protocollo del luglio 1993
1. Ritardi rinnovo
2. Troppi contratti
3. Poca contrattazione di secondo livello (legame salari-produttività)
Patologie (I): Ritardi RinnovoPrincipali contratti scaduti alla data del 13 giugno 2007
e in scadenza nel corso del 2007 (a)
QUADRIENNIO NORMATIVO 7.249.600INDUSTRIA 228.000
SERVIZI DESTINABILI ALLA VENDITA 3.001.000
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2.981.600ARTIGIANI 1.039.000
BIENNIO ECONOMICO 733.000
INDUSTRIA -
SERVIZI DESTINABILI ALLA VENDITA 733.000
TOTALE DIPENDENTI 7.982.600percentuale dei dipendenti 63,92
12.488.479Fonte: Lavoce.info
Totale dipendenti Indagine sulle retribuzioni contrattuali base dicembre 2000
Patologie II: Troppi contratti
•14 Settori Lavorativi (Agricoltura, Alimentaristi-agroindustriale, Altri vari, Amministrazione Pubblica, Aziende di servizi, Chimici, Commercio, Credito Assicurazioni, Edilizia, Enti e istituzioni private, Meccanici, Poligrafici e spettacolo, Tessili, Trasporti)
•40 Categorie circa (con alta variabilità, dalle 8 categorie del settore “Meccanici” alle 63 del settore “Trasporti”),
•Per un totale di circa 600 contratti nazionali!
•Elevati costi transazione a livello aggregato•Elevati costi di struttura
Fonte: Archivio CNEL
Patologia III: Riduzione Intensità di contrattazione secondo livello
Intensita' di Contrattazione per anno- Totale Aziende
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Anno
Perc
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tuale
di azie
nd
e
Alimentare
Chimica, gomma
Costruzione e Legno
Metalmeccanica
Sistema Moda
Terziario
Patologie III (continua)
• Poche (quasi solo grandi) imprese contrattano secondo livello
• 45% occupati industria e 40% terziario (tutte erogazioni aggiuntive) (Fonte: Bankitalia)
• Preferenze piccole imprese ignorate
• Di fatto premio salariale in regioni ad alta disoccupazione
L’”accordo” del 22 novembre
• Senza la CGIL• Allungamento durata contratti sulle
retribuzioni• Minore copertura salari contrattuali• Per “fare spazio” a contrattazione
integrativa• Vantaggi fiscali non piccoli (CSC: 250 euro
nel 2010; voglioni dire 4 miliardi di entrate in meno; chi paga?)
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2000-2007
Vecchia copertura inflazione 517 496 452 486 402 353 428 3.133
Nuova copertura inflazione 319 419 533 505 435 333 356 2.900
BCE (2% su tutto il salario) 419 432 443 457 473 489 504 3.217
Retribuzioni contrattuali di cassa 18.338 18.704 19.310 19.904 20.386 21.293 21.456
Retribuzioni di fatto (contabilità nazionale) 21.592 22.147 22.857 23.643 24.452 25.183 25.701
IPC (Var. %) 2,7 2,4 2,5 2 1,7 2 1,7
IPCA Ex energy (Var. %) 2,43 3,01 2,76 2,30 1,70 1,77 2,09
Note:Vecchia copertura(t)= 0,85*Retribuzioni di fatto(t-1)*IPC(t-1); Nuova copertura(t)= 0,8*Retribuzioni di fatto(t-1)*IPCA(t-1); BCE(t)= 0,02*Retribuzioni di fatto(t-1)
Proposta: premio a due livelli
• Aumenti salariali stabiliti nel CCN divisi in due componenti– Target inflation BCE : 2 per cento applicato alle
retribuzioni di fatto (non solo minimi tabellari)
• Per le aziende che non utilizzano secondo livello – aumento retribuzione è pari a 2 % + % indicatore di
produttività (es. 50% incremento reddito operativo lordo pro-capite).
• Per le aziende che utilizzano il secondo livello– aumento è di 2 % + y, dove y può essere positivo o
negativo, maggiore o minore di x
Rende possibile anche
• Riduzione del numero di contratti nazionali (coerente con crescente eterogeneità se c’è secondo livello)
• Contratti triennali (meno frequente nazionale, più frequente la contrattazione decentrata)
• Unificazione parte economica e normativa (se quest’ultima si limita a fissare i minimi)
Il salario minimo
• Salario unico orario con aggiustamenti automatici per:– lavoratori con età fra i 16 e i 18 anni– maggiori di 18 e minori di 24 anni– costo della vita a livello di macro-regioni
(Istat)
• Aggiornamenti sulla base di indicazioni di una “Commissione sui bassi salari”
Perché riformare il non lavoro
Fonte: ISTAT, Indagini sulle forze di lavoro
Concentrazione del rischio di diventare disoccupato in un anno
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Fonte: ISTAT, Indagini sulle forze di lavoro
Il rischio di disoccupazione è concentrato sui temporanei
Il sussidio unico di disoccupazione
Riordino e ampliamento del grado di copertura– Un solo programma universale– Schema assicurativo: periodo contributivo
minimo (ex. 60 giorni) e durata prestazioni legata a durata contributi
– Livello: 65% dell’ultimo salario nei primi sei mesi, 55% dal sesto al 18° mese, poi sussidio piatto
– Eventuali schemi integrativi (CIGS, mobilità) su base volontaria (auto-finanziati da imprese o lavoratori a livello di categoria o regione)
Il Reddito Minimo GarantitoPer disoccupati di lungo periodo e famiglie in condizioni di povertà (per qualsiasi motivo)
Potenziali beneficiari del RMG per status del capofamiglia
Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia
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Donne
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% capofamiglia beneficiari / % capofamiglia nella popolazione
Grado di rischio relativo
Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia
Il RMG• Programma universale e selettivo
• Integrazione al reddito (non cifra fissa)
• Maggiorazioni per figli a carico, disabili e famiglie mono-genitore
• Riordino e sostituzione schemi esistenti (ex. pensioni sociali e integrazioni al minimo, indennità civile, etc.)
• Politiche per incentivare reinserimento: attivazione e reintegrazione differenziate in base ai beneficiari (giovani vs disoccupati); franchigia sui guadagni
La social card non copre i senza dimora. Quanti sono?
408 individui
1152 individui
2300 adulti
STRADA
DORMITORI
AREE DISMESSE
Totale adulti: 3860
Senza casa:strada
Non c’è tempo da perdere
• Riforma ammortizzatori sociali come priorità di fronte ad accelerazione della crisi
• Coprire anche parasubordinato• 300.000 contratti in scadenza ogni mese,
per lo più senza copertura• Interventi selettivi sono più costosi
(“deresponsabilizzano”) e più iniqui al tempo stesso
Ma i decreti anti-crisi
• Continuano nella logica degli interventi selettivi (fondi in deroga-proroga) ed estemporanei.
• Spargono oboli in mille rivoli. Priorità rivelate: auto e “bilateralità”.
• Rafforzano la discrezionalità e il controllo.
• Con 6 miliardi si poteva fare la riforma definitiva degli ammortizzatori.