Report primi risultati presentazione22711

Primi risultati deldibattito pubblico

...primi risultati 22 luglio 2011

perché un dibattito pubblicoproprio a Celle Ligure?

2...primi risultati 22 luglio 2011

• Il DP sulla riqualificazione delle ex Colonie Bergamasche di Celle nasce dalla decisione dell’Amministrazione comunale di Celle Ligure che ha raccolto la proposta di un’associazione cellese di cittadini (“Facilitazione”) di affrontare, attraverso un percorso di democrazia partecipata, una discussione aperta e trasparente con i cittadini del proprio territorio. L’ipotesi progettuale riguarda infatti il recupero di un’area dal valore territoriale, turistico, storico-evocativo così alto che l’amministrazione ha ritenuto importante affrontare una valutazione ponderata e congiunta alla cittadinanza sulla sua destinazione, anche in vista di possibili varianti al piano urbanstico comunale che a seconda dell’ipotesi scelta dovranno essere adottate.

• Nonostante la legge regionale della Regione Liguria non lo prescriva, con delibera del Consiglio comunale n.10 del 22 marzo 2011 il Comune di Celle ha deciso quindi di intraprendere la strada della partecipazione e ha affidato all’Università di Firenze il compito di organizzare e gestire un dibattito pubblico sulla possibile riqualificazione del complesso immobiliare delle Ex Colonie Bergamasche. Il dibattito è stato finanziato dall’investitore, Punta dell’Olmo S.p.A. 3


Le attività preparatorie del DP:

Al fine di conoscere più da vicino le ipotesi progettuali, le voci del territorio, le opinioni dei cittadini, dell’amministrazione, delle categorie economiche cellesi la Commissione di garanzia ha provveduto, nei mesi precedenti l’avvio del dibattito pubblico, a raccogliere i necessari materiali documentari presso i tecnici, l’impresa, l’amministrazione ed ha svolto delle interviste preliminari.

Le interviste, che sono state 16, e che si sono svolte in alcuni casi in formai individuale, in alcuni casi in forma collettiva, si sono e svolte a Celle nel mese di aprile 2011. Sono stati intervistati: il sindaco, il responsabile del procedimento, il consulente del comune per le materie urbanistiche, il Comitato Facilitazione, il presidente provinciale dell’Arci, un albergatore; un dirigente di squadra calcio, l’ Associazione Albergatori, l’Ascom, due commercianti, il Gruppo Bagni Marini, il Consorzio Promotur, l’Ass. Gestori Bagni Marini, la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, la LIPU, i progettisti, il presidente del Centro di atletica, la Croce rossa, un imprenditore.

Nel mese di Aprile la Commissione ha partecipato ad un sopralluogo effettuato dal mare alla presenza dell’Arch. Giorgio Rossini, Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, dell’ Vicepresidente e Assessore Pianificazione territoriale, urbanistica della Regione Liguria, Dott.ssa Marylin Fusco e Direttore dott. Pier Paolo Tomiolo Dipartimento Pianificazione Territoriale, Urbanistica alla presenza dell’amministrazione, dell’investitore, dei tecnici, per valutare l’impatto paesaggistico delle Colonie.


Le attività di informazione

- guida “Introduzione al dibattito pubblico” distribuita durante le assemblee pubbliche e scaricabile dal sito web www.scegliecelle.it contenente inoltre• la ipotesi progettuali• la documentazione relativa alle assemblee svolte• fotografie delle ex Colonie Bergamasche• la rassegna stampa sul dibattito pubblico• le informazioni relative al dibattito• un web forum attraverso il quale i cittadini hanno potuto in qualunque momento scrivere opinioni, commenti, inoltrare critiche e partecipare al dibattito• i quaderni dei cittadini• contributi scritti che i cittadini hanno inviato alla commissione di garanzia-un questionario, reperibile all’indirizzo, per i giovani tra i 18 e 35 anni (reperibile in: www.scegliecelle.it/files/2011/06/questionario-giovani.pdf- formulazione di domande all’indirizzo a [email protected] o [email protected] 5...primi risultati 22 luglio 2011

http://www.scegliecelle.it/files/2011/06/questionario-giovani.pdf

mailto:[email protected]

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Inoltre:

10 giugno 2011 incontro ristretto tra Giunta Comunale e operatori economici, a cui è stata invitata la Commissione di garanzia, per approfondire le tematiche relative al turismo congressuale alla presenza del dott. Francesco Conci, Direttore Esecutivo Fiera Milano Congressi Spa. La sbobinatura non rivista dell’incontro è stata resa disponibile sul sito del dibattito pubblico www.scegliecelle.it

12 luglio 2011 assemblea nella biblioteca comunale, si è tenuta un’assemblea su richiesta di 107 cittadini, affinché “Punta dell’Olmo” chiarisse, “una volta per tutte i reali contorni dell’ “Ipotesi PUC”. Crediamo che una delucidazione del genere non richieda l’elaborazione di nuovi dati e soprattutto che sia molto urgente fornirla, pena la credibilità del dibattito pubblico stesso. Speriamo di poter discutere di un’ “ipotesi PUC” i cui contorni non mutino dall’oggi al domani, e con soggetti che si dimostrino affidabili”.

309 interventi sul web forum di www.scegliecelle.it (alle 16 del 20 luglio 6


http://www.scegliecelle.it/

http://www.scegliecelle.it/

DATI DI ACCESSO AL SITO WWW.SCEGLIECELLE.IT



Entro il 1 di settembre 2011:

- i cittadini possono inviare commenti, suggerimenti, critiche, richieste di integrazione al rapporto intermedio della Commissione di garanzia

-i giovani possono inviare alla commissione il questionario loro rivolto

- i cittadini e le associazioni possono mandare contributi tramite i quaderni dei cittadini

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Plenaria di introduzione

Laboratorio 1

Laboratorio 2

Laboratorio 3

Laboratorio 4

Laboratorio 5

Plenaria di presentazione dei lavori e condivisione dei risultati 12


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L’ipotesi progettuale oggetto del

“dibattito pubblico”di Celle Ligure



• La proprietà delle Ex colonie Bergamasche si estende per circa 70.000 mq. (7 ettari) all’estremo Est del territorio di Celle ligure, a confine con la Punta Aspera nel territorio di Varazze.

• L’intervento di riqualificazione ipotizzato coinvolge tutto il complesso in proprietà, sia le aree verdi che le parti costruite e si configura, per il tipo di intervento e per il cambio di destinazione d’uso che da turistico ricettivo si trasforma per la maggior parte in residenziale (libera e convenzionata), come ristrutturazione urbanistica da realizzarsi in variante alle vigenti previsioni dello strumento urbanistico generale (PUC). 16


La variante, sarebbe motivata per il Comune dal valore di 3 elementi di specifico rilievo collettivo:

un parco pubblico, una quarantina di appartamenti in

edilizia convenzionata, un centro congressi.


Le opere di valore collettivo:IL PARCO

L’ipotesi progettuale prevede la trasformazione a fruizione collettiva e in proprietà pubblica, del Comune, di una vasta porzione di territorio naturale (circa 36.000 mq.) ora privato, da destinarsi a parco pubblico, compresa la cessione della proprieta nel territorio di Varazze costituita da parte del versante collinare fino alla sommita di Punta Aspera, per la quale gli attuali strumenti urbanistici comunali prevedono un possibile sviluppo edificatorio a destinazione turistico-ricettivo.


Le opere di valore collettivo:IL PARCO e le opere di riqualificazione previste:

- un accesso dal mare con il proseguimento della passeggiata tramite la galleria (ristrutturata) dell’ex sedime ferroviario (di proprietà della Società e che verrebbe resa di uso pubblico)

- un accesso dal monte tramite il collegamento dei sentieri collinari esistenti

- la messa in sicurezza e la “cura” forestale del patrimonio verde esistente.

- la realizzazione di una zona umida naturalistica (alias, “stagno didattico”)

- la sistemazione delle percorrenze interne, degli arredi e degli impianti (illuminazione, antincendio, irrigazioni…). 19


Ulteriori opere di valore collettivo:- Un centro congressi, di dimensioni e ricettività superiori alle strutture già presenti o in progetto sul territorio provinciale e quindi capace di rivolgersi ad un mercato più ampio. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura per 600-800 congressisti, in edificio autonomo e di nuova costruzione.- investimenti (o la realizzazione diretta) per la viabilita e i parcheggi nella zona della Natta. - una quota di edilizia sociale, ai sensi e per effetto della L.R. n°38 del 2007, per una quantità del 10% dell’edilizia residenziale a libero mercato (nel Comune anche in localizzazioni diverse alle ex colonie)- una quota di edilizia residenziale convenzionata (a 2350€ a mq) per una quantità pari al 25% del totale di edilizia residenziale realizzata.


Le opere di interesse privato:

- Trasformazione in edilizia residenziale a libero mercato, con cambio di destinazione d’uso (da strutture turistico ricettivo - ex colonie) del 60% circa del volume esistente

- Ristrutturazione senza cambio d’uso del rimanente 20% circa del totale, che rimane a destinazione turistico alberghiera.


I primi risultati del DP


I primi risultati del DP

- risultati di contenuto- risultati di processo- risultati sul contesto


I numeri della partecipazione sin qui svolta

4 assemblee: 150 - 200 cittadini per una durata media di 3 ore ciascuna.3 maggio 2011 – Presentazione ed avvio del dibattito pubblico: l’ipotesi progettuale nel suo insieme

9 maggio 2011 – Il futuro delle ex Colonie Bergamasche, le ragioni economiche e finanziarie di “Punta dell’Olmo” S.p.A

23 maggio 2011 – Celle e la trasformazione delle sue Colonie: costi e benefici: sono stati esaminati i costi e i benefici per la comunità cellese sia dell’ipotesi progettuale prospettata dalla Società Punta dell’Olmo sia delle possibili alternative, all’interno del piano urbanistico comunale vigente o in una sua possibile variante

15 giugno 2011: “Lo sviluppo di Celle; ipotesi, costi e benefici a confronto” proseguimento dell’analisi tra le diverse alternative in campo: Il dibattito ha approfondito l’analisi sui costi e benefici del progetto, cominciata nell’assemblea precedente

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http://www.scegliecelle.it/eventi/assemblea-di-presentazione/

http://www.scegliecelle.it/eventi/assemblea-di-presentazione/

primi risultati di contenuto1.

Lo “smontaggio” o “spacchettamento” di un’ipotesi immobiliare, strutturata nelle intenzioni ma non sul piano progettuale, salvo che nelle premesse tecniche (l’irrecuperabilità delle strutture esistenti a qualunque funzionalità operativa)

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primi risultati di contenuto (1)

cioè- Perché non valutare pregiudizialmente cosa consenta o

non consenta lo strumento urbanistico vigente, il Puc?- Analizzare le alternative conseguenti: dal punto di vista dell’investitore dal punto di vista della comunità cellese dal punto di vista dei valori territoriali, paesaggistici e

ambientali: non abbiamo “primi risultati” apprezzabili dal punto di vista dell’economia locale e dei fattori della

sua ricchezza e del suo sviluppo: non abbiamo valutazioni attendibili

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cioè

dal punto di vista dell’investitore, che ragiona da operatore immobiliare puro e “negozia” all’interno di un bene proprio che ha acquisito in funzione di una specifica ed esplicita strategia speculativa.

Vale a dire: “…più mi chiedete beni pubblici o pubbliche utilità più io vi chiedo compensazioni in edilizia residenziale destinata essenzialmente destinata al mercato delle seconde o terze case”

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Cioè dal punto di vista dell’investitore, che ragiona da

operatore immobiliare puro e “negozia” all’interno di un bene proprio e mette sul piatto:

- un parco pubblico

Vale a dire: “…più mi chiedete beni pubblici o pubbliche utilità più io vi chiedo compensazioni in edilizia residenziale destinata essenzialmente destinata al mercato delle seconde o terze case”



Quindi, prima ipotesi dell’investitore (con variante al Puc):



Seconda ipotesi dell’investitore (con variante al Puc) in sede di dibattito pubblico:


Primi risultati di contenuto (1)

Terza ipotesi dell’investitore (con variante al Puc) in sede di dibattito pubblico:


Primi risultati di contenuto (1)

Ai fini dell’investitore (con variante al Puc):

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Risulta evidente che la quantità di edilizia libera è proporzionale alle contropartite che l’Amministrazione intenda ottenere è altrettanto importante sottolineare come le proporzioni sono derivate dalla superficie iniziale, variando questa varia la percentuale di edilizia libera (che mantiene però costante la quantità) a discapito di quella alberghiera mentre le altre rimangono fisse. Quindi:

Risultati di contenuto (1)

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primi risultati di contenuto2.

Dal punto di vista della comunità cellese(…intesa come quella parte che ha più manifestato la sua voce) emergono una

gamma di “sentimenti”, forieri di una pluralità di riflessioni e di argomenti.

Vale a dire…

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primi risultati di contenuto:la voce dei cellesi partecipanti (2)

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Un approccio (valoriale) alternativo al “bene” bergamasche: bene comune quale che ne sia la titolarità formale da integrare in una visione d’insieme del futuro di Celle, del suo territorio, delle sue vocazioni reali o potenziali;

Un approccio, fautore delle “eguali opportunità” e contrario a qualunque “favore di establishment” nel governo del territorio, che se ha regole …ha regole punto e basta (…quindi niente varianti, per favore);

Un approccio, fautore delle opportunità ….che non passano due volte! Un approccio “benaltrista”: i problemi sono sempre e comunque altri,

….e tanto a Celle non cambia nulla! Un approccio comunque diffidente: ma chi sono costoro per proporre

qualcosa di realmente utile ed efficace? E chi può mai fidarsi? Insomma: timeo Danaos dona ferentes (…altro che parco, altro che centro congressi, altro che case a basso costo!)

Un approccio “anti-rendita” e preoccupato comunque sia di nuove ancorché indirette modalità di consumo di suolo

Un approccio che evoca “modelli di sviluppo alternativi” Un approccio, più sommesso ma percepibile, preoccupato sia della

perdita di valore del patrimonio immobiliare esistente ovvero di un’offerta residenziale eccessiva


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Perché questi sono “contenuti” e non segni “climatici”?

Perché inseriti nel frullatore del dibattito pubblico, da questi approcci e dai loro sviluppi argomentativi derivano tre conseguenze molto sostantive.

E cioè:



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1. La nuova offerta di edilizia convenzionata, diventa oggetto di “contraddittorio” assai attivo: che induce a comprendere se, a prescindere dal destino delle ex colonie, vi sia o non vi sia una domanda in tal senso, o almeno una “questione” da affrontare (di qui il contestato “questionario”), anche con soluzioni tecniche e pianificatorie alternative, che prevengono i rischi di “speculazione secondaria”.


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2. …irrilevante l’attenzione all’edilizia sociale (….nonostante l’enorme dibattere in Europa sul social housing)

3. ….e tuttavia c’è anche chi, da ultimo, teme una liquidazione del tema: sia dell’edilizia sociale, sia di quella convenzionata



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2. Il centro congressi, pur “immaginato” nel Puc vigente, risulta perdere quota, alla luce di considerazioni sia strategiche che specifiche, connesse alla complessità delle dinamiche del settore a fronte della realtà imprenditoriale cellese, sia nelle sue aspettative che nelle sue vischiosità. Un centro congressi “vende” in primo luogo il contesto in cui si instaura e richiede comunque attenzioni progettuali al momento estranee all’ipotesi PdO (Punta dell’Olmo). Emerge in sua vece, pur ancora tentativamente, l’ipotesi di una riqualificazione, sia strutturale, sia funzionale, sia strategica, del centro sportivo, come atout alternativo.



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2 bis. E’ evidente che un ridimensionamento dell’investimento privato correlato al centro congressi come ipotesi progettuale connessa, si accompagna a un parallelo ridimensionamento della stessa ipotesi di nuova edilizia residenziale, che per altro PdO non ha mai sostenuto come propria priorità.



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2 ter. Non hanno avuto impatto le analisi offerte da PdO circa il rapporto la progettualità ipotizzata e la domanda occupazionale connessa. “Più lavoro & meno case” è una questione, magari uno slogan, ma che ha posto almeno le premesse di un’agenda sullo sviluppo di Celle, in tempo di crisi, in cerca di leve e argomenti alternativi a quelli del “mattone”.

2 quater. Una qualche attenzione si registra in merito ai temi della viabilità, ma un’attenzione che al momento non pare pervadere il dibattito.



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3. Il parco pubblico non ha colpito l’immaginario collettivo di chi ha preso voce nel DP. Qui le “parole chiave” sono tutte, e ancora, in piena giustapposizione. Vale a dire:



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Il parco altro non è che una…foglia di fico per una corposa se non colossale speculazione immobiliare, o anzi la leva di un sostanziale ricatto ad opera di un immobiliarista aggressivo e senza scrupoli.



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Il parco è l’opportunità per una radicale riqualificazione dell’offerta e della qualità sia turistica sia residenziale a Celle: la leva per un nuovo abitare. Ma anche opportunità di una rinaturalizzazione. E, ad un tempo, l’unica garanzia contro ulteriori cementificazioni. Quindi, il progetto di PdO è moneta di scambio accettabile, specie se “contenibile”.


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Il parco è un falso problema: …perché proprio e solo ora? Perché si sono perse occasioni analoghe in passato? Perché, se proprio lo si vuole, non si pensa a una variante al Puc proprio e solo in suo nome, facendone la vera variabile indipendente di un’intera riqualificazione urbana? Perché, almeno, non restare nel Puc vigente e ottenere, con un duro negoziato con PdO e alle spalle un solido processo partecipativo, egualmente il Parco?


primi risultati di contenuto:la voce dei cellesi (non) partecipanti (2)

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…se però si fuoriesce dal circuito dei partecipanti al dibattito pubblico e si ascoltano le voci di coloro che non hanno esplicitato le proprie posizioni, si possono osservare i segni di un’aspettativa importante(vedi le 605 firme in calce ad un documentoche assume l’ipotesi del Parco come una variabile imprescindibile di qualunque ipotesi progettuale concernente le ex Bergamasche)


primi risultati di processo:

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① Una vera discussione pubblica, carica di diffidenze e pregiudizi, con un gravame di animosità in cui una nuova cittadinanza attiva si interseca, volutamente ad opera di taluni, involontariamente ad opera di altri, con una competizione e una polemica politica localmente costante. Ma la discussione è intensa. E ricca, a un tempo, di saperi contestuali e competenze tecniche: ove si alternano idiosincrasie antiche, vecchi rancori e ruggini rugose, a considerazioni acute, timori ben argomentati, obiezioni puntuali e ineludibili. Ma è ancora una discussione tra “soliti noti”.



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② In un contesto ove il governo municipale gode di una maggioranza consiliare ma non elettorale, il DP stimola la polemica politica ma induce chi amministra e chi fa opposizione a un grado di visibilità e trasparenza, anche di intenti, sconosciuta in passato (…se è lecito presumere!). Il DP disvela le strumentalizzazioni come le reticenze: non ci si può stare “per altri scopi” o per cercare legittimazioni a scelte o a negoziati già conclusi, perché, specie in un contesto come quello cellese, le capacità di controllo e verifica sono agevoli e acute.



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③ Dal DP emerge una fortissima esigenza di individuazione e valutazione comparativa delle alternative. E’ ciò che al momento ancora manca: PdO ha fatto in proposito la sua parte in quanto sollecitata dal DP. E’ l’amministrazione locale che deve mobilitarsi allo scopo, con tutte le sue energie politiche e tecniche. Dallo sviluppo del DP ci si attende un contributo in questa direzione. A partire da una completa e selettiva “pulizia” di tutti i numeri in gioco.



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④ Il fatto che alle obiezioni puntuali non si siano associate proposte alternative è un derivato fisiologico di un DP vero e vitale. E’ la sua preventiva “anima destruens” ad aver agito.

④ Ora molti sanno ciò che non vogliono che accada: con temi, argomenti e preoccupazioni diverse. Fra le pieghe ci sono le condizioni perché ai dinieghi, dubbi e distinguo, seguano delle valutabili proposte.


…e 4 momentanei apprendimenti:

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Se si sottopone a un processo partecipativo onesto e che onestamente evidenzi la sostanza degli eventuali “do ut des”, il rapporto pubblico-privato impone ai suoi attori di disvelare i rispettivi “perché lo faccio”, per quale obiettivo, qual è la mia posta in gioco. Farlo da subito semplifica le cose e dirada le diffidenze. Il pudore è un pessimo consigliere perché viene letto come ipocrisia.

I cittadini che partecipano non lo fanno per contarsi, non rappresentano altri cittadini: sono chiamati a fornire “buone idee” a fronte delle incertezze in cui si dibatte qualunque pubblica amministrazione nel governo del territorio dell’Italia d’oggi. La partecipazione è fatta di conflitti e minoranze attive. Per questo, richiede in chi partecipa l’umiltà e la responsabilità di chi agisce per la propria comunità senza la presunzione di volerla rappresentare e una vera lealtà nei confronti degli altri partecipanti durante il percorso comune e nei rapporti con i media.

A Celle Ligure, due cittadini su tre, ma forse sbagliamo per difetto, hanno una rendita immobiliare, 1 su 3 ne ha una importante o molto importante: è un elemento imprescindibile in cui contestualizzare le reattività civiche.

Un Comune che accetta o addirittura promuove un percorso partecipativo sa che può capitargli di dover cambiare, anche in radice, la propria visione o i propri progetti.


…più 1 quarto apprendimento:

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“Caminante, son tus huellas el camino y nada mas. Caminante no hay camino, se hace camino al andar” Antonio Machado, 1875-1939

Trad. “Viandante, sono le tue impronte il cammino e nulla più; viandante non c'è un cammino la via si fa con l'andare..."

…più 1 quinto apprendimento:

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"La pagina ha il suo bene solamente quando la volti e c'e' la vita dietroche soffia e scompiglia tutti i fogli del libro".

Italo Calvino, Il cavaliere inesistente

Le prossime tappe


Entro il 1° di settembre 2011:

- i cittadini possono inviare commenti, suggerimenti, critiche, richieste di integrazione al rapporto sui primi risultati della Commissione di garanzia

-i giovani possono inviare alla commissione il questionario loro rivolto

- i cittadini e le associazioni possono mandare contributi tramite i quaderni dei cittadini


Il 16 settembre: Assemblea pubblica

di restituzione dei contributi dei cittadini alla relazione sui primi risultati del DP formulata dalla Commissione di garanzia nella

quale avverrà la:

- Valutazione dell’Amministrazione comunale circa i primi risultati del DP e presentazione della sua conseguente proposta all’attenzione della cittadinanza

-Individuazione in contraddittorio dei temi da proporre per i laboratori tematici, previa raccolta di proposte ad hoc, sulla base della prima fase del DP

-Presentazione del calendario dei laboratori tematici di approfondimento e apertura delle iscrizioni

-Condivisione delle regole di funzionamento e partecipazione ai laboratori tematici di approfondimento

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Nel periodo fine settembre – 15 novembreDa 3 a 5 incontri (a seconda delle esigenze analitiche sopravvenienti) di approfondimento tematico da svolgersi nelle giornate di sabato, con la seguente organizzazione per ogni singola giornata di laboratorio:

Plenaria di introduzione

Laboratorio 1

Laboratorio 2

Laboratorio 3

Laboratorio 4

Laboratorio 5

Plenaria di presentazione dei lavori e condivisione dei risultati

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Tra metà settembre e metà di dicembre

Uno sportello informativo e di ascolto settimanale e mobile sul

territorio, di accompagnamento ai laboratori


Entro la prima metà di dicembre

Assemblea pubblica di conclusione

del dibattito pubblico e presentazione del rapporto finale della commissione di garanzia

previa validazione

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News & Politics

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