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Notiziario delle Parrocchie di CASTELPLANIO (San Sebastiano) e POGGIO SAN MARCELLO Fede: non aver paura della bontà! CASTELPLANIO COMUNITA’ ANNO XXI 5 POGGIO PARROCCHIA, ANNO V°, N° 5 Parrocchie InForma 157 24 MARZO 2013 IL PARROCO INFORMA Nell’'omelia della messa di inizio, che poi era la Messa in onore di san Giuseppe, Papa Francesco ha detto che il santo è il «custode» della Chiesa, perché custode della santa famiglia; ed esercita questa custodia con «umiltà, nel silenzio ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende». Giuseppe, ha detto commentando il vangelo, vive «nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio». «Dio - ha proseguito - non desidera una casa costruita dall'uomo, ma desidera fedeltà alla sua parola, al suo disegno, ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo Spirito». San Giuseppe, ha ricordato, risponde alla «vocazione con disponibilità e prontezza» e il «centro della vocazione cristiana è Cristo», «custodiamolo nella nostra vita, per custodire gli altri e il creato». «Non dobbiamo avere paura della bontà, neanche della tenerezza - ha aggiunto il Papa - Il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza». La tenerezza, «non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d'animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all'altro, capacità di amore». «Non dobbiamo avere timore della bontà - ha poi ripetuto -, della tenerezza». «Custodire tutti, ha invitato, con uno sguardo di tenerezza e di amore, aprire l'orizzonte della speranza, aprire uno squarcio in mezzo a tante nubi, portare il calore della speranza». Carissimi, ho gioito con voi di questo momento forte della Chiesa. Prima della umiltà del papa Bendetto e del suo coraggio di fermarsi per stare sul monte davanti a Dio; poi di questo nuovo papa carico di entusiasmo, di semplicità evangelica e trascinante. Vorrei lasciami contagiare, dopo 40 anni di sacerdozio da questo papa e dalla sua fede. Il 5 maggio celebro con voi i 40 anni del mio sacerdozio. Lo farò a Castelplanio nella messa delle 11,15 e a Poggio nella Messa del sabato 11, con altri anniversari di matrimonio. Voglio anch’io chiedervi di pregare per me! Sento molto la vostra preghiera. Me lo dicono in tanti e sono contentissimo. Pregare per ringraziare. Pregate per chiedere ancora luce e forza. Buona Pasqua! PAG. 1 IL PARROCO INFORMA FEDE: NON AVER PAURA DELLA BONTAPAG. 2 ECCO LA CHIESA PAG. 3 OPINIONI & DOMANDE PAG. 4 CRONACA BIANCA PAG. 5 TESTIMIONI: BUD SPENCER PAG. 6 SPIRITUALITA: LA MIA COSCIENZA LA VOLONTADI DIO PAG. 7-8 IN PROGRAMMA: VISITA PASTORALE E BENEDIZIONE A CASTELLO

Parrocchie informa marzo

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dei doni di Dio

Notiziario delle Parrocchie di CASTELPLANIO (San Sebastiano) e POGGIO SAN MARCELLO

Fede: non aver paura della bontà!

CASTELPLANIO COMUNITA’ ANNO XXI N° 5 POGGIO PARROCCHIA, ANNO V°, N° 5

Parrocchie InForma N° 157 24 MARZO 2013

IL PARROCO INFORMA

Nell’'omelia della messa di inizio, che poi era la Messa in onore di san Giuseppe, Papa Francesco ha detto che il santo è il «custode» della Chiesa, perché custode della santa famiglia; ed esercita questa custodia con «umiltà, nel silenzio ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende». Giuseppe, ha detto commentando il vangelo, vive «nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio». «Dio - ha proseguito - non desidera una casa costruita dall'uomo, ma desidera fedeltà alla sua parola, al suo disegno, ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo Spirito». San Giuseppe, ha ricordato, risponde alla «vocazione con disponibilità e prontezza» e il «centro della vocazione cristiana è Cristo», «custodiamolo nella nostra vita, per custodire gli altri e il creato».

«Non dobbiamo avere paura della bontà, neanche della tenerezza - ha aggiunto il Papa - Il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza». La tenerezza, «non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d'animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all'altro, capacità di amore». «Non dobbiamo avere timore della bontà - ha poi ripetuto -, della tenerezza».

«Custodire tutti, ha invitato, con uno sguardo di tenerezza e di amore, aprire l'orizzonte della speranza, aprire uno squarcio in mezzo a tante nubi, portare il calore della speranza».

Carissimi, ho gioito con voi di questo momento forte della Chiesa. Prima della umiltà del papa Bendetto e del suo coraggio di fermarsi per stare sul monte davanti a Dio; poi di questo nuovo papa carico di entusiasmo, di semplicità evangelica e trascinante.

Vorrei lasciami contagiare, dopo 40 anni di sacerdozio da questo papa e dalla sua fede.

Il 5 maggio celebro con voi i 40 anni del mio sacerdozio. Lo farò a Castelplanio nella messa delle 11,15 e a Poggio nella Messa del sabato 11, con altri anniversari di matrimonio. Voglio anch’io chiedervi di pregare per me! Sento molto la vostra preghiera. Me lo dicono in tanti e sono contentissimo. Pregare per ringraziare. Pregate per chiedere ancora luce e forza.

Buona Pasqua!

PAG. 1 IL PARROCO INFORMA FEDE: NON AVER PAURA DELLA BONTA’ PAG. 2 ECCO LA CHIESA PAG. 3 OPINIONI & DOMANDE PAG. 4 CRONACA BIANCA PAG. 5 TESTIMIONI: BUD SPENCER PAG. 6 SPIRITUALITA’ : LA MIA COSCIENZA – LA VOLONTA’ DI DIO PAG. 7-8 IN PROGRAMMA: VISITA PASTORALE E BENEDIZIONE A CASTELLO

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2 Ecco la chiesa!

GIUSEPPE BRAMATI E’ TORNATO Sapevamo tutti che non stava bene e che combatteva contro il mostro che divora. L’avevamo incontrato di recente, ma non pensavamo che la sua vita precipi‐tasse così. Sappiamo che la sua fede e la sua speranza non sono mai venute meno. Noi lo vogliamo ricordare oltre che per la sua presenza di uomo di fede, anche per il servizio al nostro canto. Era diventato il maestro estivo , con una grande voglia di far cantare e bene la comunità. Ci aveva sostenuto nell’acquisto dell’organo in chiesa parrocchiale e da ultimo ci aveva regalato un organo nuovo per l Chiesa della Madonna. Non voleva che si sapesse che quello era un suo dono. Ma aveva anche voluto fare per il suo giardino una edicoletta della Madonna con la statua bellissima della nostra Ma‐

donna del Soccorso. Nella preghiera al santuario, davanti al‐la sua salma e con tutti i familiari e i par‐rocchiani, abbiamo promesso che gli de‐dicheremo un con‐certo in estate o quando sarà possibi‐le.

UNA BELLA RECITA A POGGIO “Per la bona pace della famiglia” era il titolo e il tema della recita di quest’anno a Poggio. La squadra degli attori guidati dal bravo Michele Cardinali ha dato il meglio di sé. Si parlava di famiglia, di ambizioni, di imbrogli dovuti a queste pretese di montarsi la testa… e della necessità di essere aperti, capaci di dialogo e di umile e serena vita famigliare. Per la bona pace in fa‐miglia ci vuole dialogo, verità e accoglienza. Grazie. CONSIGLI PASTORALI Il 18 marzo a Poggio e il 21 a Castello si sono radunati i Consigli Pastorali per predisporre la vita pastorale del Vescovo nelle due comunità (vedi il programma in questo numero). A Poggio, in particolare il CP si è ra‐dunato con i membri della Confraternita che gestisce la festa della Madonna a Maggio.

VITA DELLE PARROCCHIE a cura di d. Mariano

La riflessione è andata sulle spese della festa e la rela‐tiva questua necessaria. Insieme con le difficoltà di cassa, è sembrato utile quest’anno moderare le spe‐se, anche per la situazione economica di tante fami‐glie e… per ultimo per l’appello del Papa a tener con‐to dei poveri. La nostra non è la Madonna Soccorso dei miseri? Quest’anno, in segno di semplicità e so‐brietà non si faranno i fuochi e si cercherà di organiz‐zare la finale della giornata in modo festoso. La festa non possiamo toglierla certamente.

LA VIA CRUCIS DEL VENERDI Ogni venerdi a Poggio, un gruppo s’è ritrovato per l’antica preghiera della via Crucis. Hanno cominciato coloro che nelle nostre 6 parrocchie dell’UP seguono la caritas e si interessano dei poveri. Poi i ragazzi delle medie con i loro genitori. Quindi i ragazzi delle ele‐mentari.

ALLA CASA DEI RAGAZZI “ VOLERE VOLARE “ Don Mariano, 4 adulti, e 4 ragazzi hanno incontrato Pierluigi a Jesi nella casa “volere volare” . E’ lui che la dirige insieme con educatori e volontari, in nome della moglie Pina, che lo ha lasciato qualche anno fa dopo aver diretto l’Exodus. Lo scopo era quello di consegnare i nostri risparmi di avvento‐natale, ma anche quello di conoscere questa realtà. Abbiamo visto un bell’ambiente dove i ragazzi che hanno delle situazioni difficili in famiglia, sono ac‐colti da pranzo alle 19, per studiare, giocare e svolgere delle attività educative. I ragazzi si sono fermati volen‐tieri nella sala musica provando a suonare gli stru‐menti messi a disposizione.

SEI CAMPANILI PER IL CONCILIO La sera del mercoledi 14 febbraio si sono radunate una trentina di persone delle parrocchie della nostra Unità Pastorale per la presentazione critica del docu‐mento LUMEN GENTIUM, la costituzione sulla Chiesa. E’ stata l’occasione per il nostro Consiglio Pastorale per esprimere al meglio le sue capacità. Infatti oltre a don Mariano e a Sr Anna Maria, hanno preso la parola Federico Panfoli, Luca Gasparini, Franco Gasparini, Adele Paolucci, Giulia Mariotti, Augusto Fiaschetti e Simone Sebastiano. Hanno studiato e ripresentato il capitolo del documento con tutte le implicazioni dell’attualità. E’ capitato questo incontro dentro il cambiamento del papa e quanto è risaltato all’opinione pubblica sul mistero e l’organizzazione della Chiesa. La parola ai laici sta diventando preziosa per una vera “corresponsabilità” nell’evangelizzazione e nella vita cristiana.

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3 Carissimi, in un tempo dominato dalla mediocrità e dalle disuguaglianze, dove la sete di potere prevale sulla solidarietà, dove il rinnovamento delle classi dirigenti sembra utopia, Papa Francesco, nei suoi primi giorni di pontificato ci regala la SPERANZA. Questo Papa, nella sua semplicità, con le sue parole, con i suoi primi gesti simbolici apre un dialogo nuovo con la comunità. Apre un dialogo nuovo anche con me e sembra accogliermi tra le sue braccia. La Chiesa ha dato un messaggio al mondo intero ed in particolare al nostro paese: cambiare si può, semplicemente, umilmente e con coraggio.

Un caro saluto. Roberto Ragaini Questo nuovo Papa, mi dà un senso di tranquillità,mi ricorda Giovanni Paolo secondo! A tratti anche Papa Lucani… sono contento del suo papato,perchè ha ridato fiducia e luce,in un mondo che si stà riempiendo di buio!

Stefano Milletti Riflessioni di primavera. Confesso di essere stata tra i milioni di telespettatori che in diretta hanno assistito alla elezione del nuovo Pontefice, non ricordo di averlo fatto per altri Papi. Sono tra coloro che pensano che i potere temporale della chiesa abbia creato molti più disastri e guerre di tante altre vicende storiche, mi vengono in mente l’Inquisizione o Giulio II, tanto per non fare nomi. Ma poi penso a Maria Teresa di Calcutta, di cui recentemente ho avuto modo di leggere alcune poesie, o a San Francesco di Assisi, testimoni fulgidi di grandezza morale e spirituale, ma soprattutto persone che hanno seguito la strada della povertà attraverso l’amore per l’altro uguale e diverso da sé. Non voglio calcare la mano sui numerosi e vergognosi scandali in cui la chiesa anche oggi si trova immersa, ma confesso che sono stati parte non secondaria del mio allontanamento da essa; in questi tempi così difficili in cui ci troviamo a vivere sono crollati d’altro canto anche tanti ideali e certezze propri della vita civile e forse anche io sono alla ricerca di una direzione di senso. Sentire che c’è un Papa che parla di tenerezza, che ha studiato dai gesuiti ma fa l’elogio della povertà, che non ha paura di

OPINIONI & DOMANDE OGNUNO PUÒ INVIARE DOMANDE O TESTI

andare verso la gente e che afferma "Dobbiamo essere vicini agli uomini e alle donne che pur non riconoscendosi in nessuna tradizione religiosa sono in cerca della verità, della bontà e della bellezza, che è verità, bontà e bellezza di Dio", mi fa intravedere uno spiraglio di luce. Una precisazione: la ricerca umana di verità, bontà, e bellezza mi appartengono senz’altro, è il nesso con Dio che non riesco a connettere.

Isolina Marcelli LA SETTIMANA SANTA

La settimana santa comincia

Gesù mio la tua passione. Ti seguo con viva commozione. A pregare con te vengo nell’orto a donarti con l’angelo conforto.

Vengo con te da Anna e da Pilato a dire che tu sei senza peccato.

Mi accosto alla colonna del flagello per lenirti lo strazio, mite Agnello.

Al Calvario o Signore ti accompagno e la strada di lacrime ti bagno.

Ed abbraccio la tua croce di dolore per soffrire con te, o mio Signore.

Insieme alla divina addolorata io bacio la tua salma insanguinata. Accanto al tuo sepolcro silenzioso attendo il tuo risorgere glorioso.

(detta a memoria da Paolina Perticaroli

e trasmessa alla figlia Fermina)

Tutte le mattine: le catechesi del Vescovo. Ogni mattina alle 7,06 e in replica a mezzanotte sulla frequenza interdiocesana Radio Duomo Senigallia In Blu (95,2 Mhz) il vescovo Gerardo tiene una rubrica in cui commenta il vangelo del giorno.

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4 CRONACA BIANCA

a cura di STEFANIA VICO

INGHILTERRA

Malala torna a scuola Zainetto in spalla, rosa, Malala Yousafzai, è tornata a scuola. La quindicenne

pachistana che era stata aggredita dai talebani lo scorso ottobre per via del suo attivismo a favore dell'istruzione per le donne in Pakistan, e con il suo coraggio e la sua forza aveva commosso il mondo, ha trascorso ieri il suo primo giorno nella sua nuova scuola nel Regno Unito, a Birmingham, dove si è trasferita con la famiglia. «È il giorno più importante della mia vita», ha detto Malala che è sopravvissuta, con grande forza a due difficili operazioni alla testa, l'ultima e molto delicata lo scorso 8 febbraio quando le è stata inserita una placca nel cranio e di un impianto per restituirle l'udito. «Questo è il momento più felice, tornare a scuola - ha ripetuto sorridente - è ciò che ho sognato e credo che tutti i ragazzi dovrebbero poter andare a scuola, è un loro diritto. E sono molto orgogliosa di indossare questa uniforme (come è obbligo in gran parte delle scuole britanniche) perchè vuol dire che sono una studentessa, che sto vivendo la mia vita e che sto imparando. E adesso posso anche camminare, posso anche correre».

Chiara Amirante Nata a Roma nel 1966, è fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti. Laureata in Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma, ha iniziato negli anni novanta ad incontrare alla Stazione Termini il popolo della notte: ragazzi con problemi di tossicodipendenza, alcolismo, prostituzione, AIDS, carcere. Ha fondato numerosi centri di recupero per tossicodipendenti, alcolisti, ragazze madri, bambini di strada, ragazze schiave della prostituzione, ex detenuti. Dal 2004 è Consultore del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti[5] e dal 2011 è membro del Comitato scientifico per la rivista People on the Move dello stesso Dicastero. Dal 2012 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. E’stata nominata uditrice alla XIII Assemblea

generale ordinaria del Sinodo dei vescovi dal 7 al 28 ottobre 2012 sul tema La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Nel 1987, all'età di 21 anni ha affrontato una grave malattia, grazie ad una frase del Vangelo che in passato era stata per lei una folgorazione (Gv 15,9-12), ha sperimentato la pienezza della gioia nella sofferenza e ha deciso di portarla a tutte le persone disperate. Dopo aver fondato nel 1993 l'Associazione di volontariato onlus Nuovi Orizzonti, nel 1994 ha aperto il centro nella zona di Trigoria, accogliendo i ragazzi in difficoltà gratuitamente e basandosi sull'abbandono alla divina Provvidenza. In pochi anni si è rivelata l'efficacia del programma pedagogico riabilitativo Nuovi Orizzonti ed è nato il Corso di conoscenza di sé e guarigione del cuore l'Arte di Amare anche per gruppi esterni. Gli stessi ragazzi accolti hanno sentito l'urgenza di impegnarsi in una pastorale di evangelizzazione di strada, alcuni (di cui molti provenienti dalla strada) hanno voluto impegnarsi con promesse di povertà, castità, obbedienza e gioia. Nel marzo 1997 il Cardinale Camillo Ruini ha riconosciuto l'Associazione privata di fedeli Nuovi Orizzonti di diritto diocesano a Roma. Il 13 dicembre 1998 presso la parrocchia SS. Fabiano e Venanzio a Roma Chiara Amirante ha organizzato la prima missione di strada di quindici giorni a cui hanno partecipato 200 giovani. La proposta è stata accolta e sostenuta dal Vescovo Ausiliare Cesare Nosiglia e ha aperto la strada ad una nuova metodologia pastorale di evangelizzazione di strada.

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5 BUD SPENCER Viaggiando per il mondo ho trovato la fede in Dio

La fede nella mia vita l’ho scoperta tardi. Nella mia infanzia a Napoli, dove sono nato, purtroppo l’esperienza della parrocchia mancava. Perché c’era la guerra e la città era in macerie. La chiesa di Santa Lucia a Mare nel nostro quartiere era stata bombardata. La prima Comunione fu a Napoli, e la cresima a Roma, perché ci eravamo già trasferiti. Ma quei due momenti non li capii profondamente. Negli anni poi, a causa del lavoro di mio padre, ho viaggiato spesso, per cui non avevo neanche la possibilità di inserirmi e fare un percorso nella comunità parrocchiale. Nonostante quel difficile periodo storico, ho vissuto una vita agiata perché i miei genitori, anche sotto le bombe, non mi facevano sentire il dramma della guerra. Facevano apparire tutto come se fosse un gioco. Anche quando dovevamo correre a nasconderci nelle grotte, aspettare ore e ore, se non giorni, prima di riemergerne quando suonava la sirena del cessato allarme aereo. Insomma ho vissuto nella serenità, senza patimenti. Al punto che a questo benessere attribuisco la “colpa” di avermi fatto vivere in un ambiente ovattato che mi impediva di capire chi fossi veramente. Così ho scoperto solo da adulto di essere credente. A 28 anni diedi una svolta al mio stile di vita, lo ricordo come una folgorazione. Mi chiedevo: “ma tu chi sei?”, perché non lo sapevo. “Hai fede in qualche cosa?”.

TESTIMONI a cura di don Mariano Ero scosso, turbato. E lasciai tutto partendo senza soldi per un Paese che non conoscevo. Arrivai in Venezuela mentre la rivoluzione era in corso (era il 1957 e avrebbe portato il Paese ai primi governi non militari, ndr), c’erano uccisioni per le strade. Mi rifugiai da un ingegnere Italiano al quale chiesi un lavoro e, da guascone, accettai il posto di un suo dipendente che era stato ucciso. Iniziai così a lavorare alla costruzione di strade. Ho passato nella giungla amazzonica un anno e mezzo, a contatto con gli indios. Fu lì, tra loro, che capii che credevo in Dio, che ne avevo bisogno. Riflettevo sul sacrificio di Cristo per noi. Una morte atroce, con cui Dio ci mette sempre in guardia dallo scegliere il male. Da allora non posso stare senza Dio e la Chiesa. E oggi, a 83 anni, vivo anche nel rispetto costante della morte che si avvicina. Sono convinto che solo quando arriverà capiremo tutto. Intanto, mentre ancora possiamo solo interrogare il mistero della nostra vita, di Dio che ci è sempre vicino, come avvertiamo di più in questo periodo di Pasqua, il ruolo dei sacerdoti è essenziale e difficilissimo in un mondo in cui sembra contare solo l’apparenza. Da loro riceviamo l’aiuto fondamentale: ci indicano una direzione sicura, verso la Luce che guida i nostri passi.

IL SIGNOR P. Una vita intensa oltre il cinema Carlo Pedersoli è stato uno dei migliori nuotatori italiani, due volte olimpionico negli anni ’50 ai Giochi di Helsinki e Melbourne. Suona il piano, parla 5 lingue, è stato bibliotecario a Buenos Aires e ha il brevetto di pilota. A 28 anni ha lasciato una vita dorata per il Venezuela, dove ha lavorato alla costruzione della Panamericana. Al rientro, il cinema. Oltre 110 pellicole (molte in coppia con Terence Hill-Mario Girotti). E ruoli nel cinema d’autore, come in Cantando dietro i paraventi di Ermanno Olmi. Sposato, ha 3 figli. La rivista Usa Time lo ha inserito nella lista degli attori-icona italiani più popolari del mondo. Ha appena compiuto 84 anni.

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6 SPIRITUALITA’ a cura di Sr. Anna Maria Vissani

LA MIA COSCIENZA LA VOLONTÀ DI DIO “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”- sono le parole di Benedetto XVI il giorno delle sue dimissioni. LA MIA COSCIENZA! La “coscienza” dal latino Cum-scire ("sapere insieme") indica originariamente un determinato stato interiore di un individuo. In questa interiorità ogni uomo e ogni donna opera una sintesi di vita e di principi che orientano le scelte. Quando la nostra coscienza (interiorità) è illuminata e abita dall’amore di Dio, diventa il luogo del discernimento per l’orientamento buono della vita. Così è stato per Benedetto XVI, così è per il Papa Francesco che si lascia sollecitare dalla voce di un cardinale, a lui vicino, che abbracciandolo durante le votazioni al Concistoro sussurra: “Ricordati dei poveri” e immediatamente genera nel suo cuore il nome nuovo “Francesco”. Mettere insieme voce interiore, segni esteriori, eventi e fede…tutto questo è “volontà di Dio”- il Suo disegno salvifico, offerta all'uomo nel chiaroscuro di segni da distinguere, fra i quali

quello della presenza

della croce di Cristo, quindi della prova. La Volontà di Dio non è l'avvenimento in sè, ma che io viva bene

ciò che mi capita, che lo viva nella linea della mia identità profonda (la mia coscienza), sulla linea della mia fede, per la quale continuo a credere che Dio mi ama anche quando il suo amore passa attraverso la mia sofferenza, o attraverso una chiamata imprevista (come per papa Francesco) a prestare un servizio per tutti e non è così evidente agli occhi solo umani (come Gesù nell'orto degli ulivi: "Padre, passi da me... però sia fatta la tua volontà").

C’è una volontà di Dio, di un "piano" di Dio su ciascuno; ma questo piano, questa volontà è che ciascuno di noi cresca sulla linea del proprio essere profondo e autentico di figlio di Dio e custodisca gelosamente- come ci ha detto papa Francesco la propria identità nelle varie situazioni che incontra nella vita. Questo cammino che ciascuno è chiamato a percorrere non è ancora tracciato, e il discernimento da operare nella nostra coscienza non consiste nel cercare di scoprire quel qualcosa che esisterebbe in Dio ma che resterebbe nascosto per me, bensì nell'inventare momento per momento il mio cammino, non certo con operazioni di fantasia, ma nella preghiera, nella custodia del creato e delle persone, nella riflessione su ciò che sono e su ciò che mi sento/penso chiamato ad essere. Dio aspetta sempre di stupirsi e di gioire della mia risposta generosa e creativa che Egli sostiene con la Sua grazia, con l'ispirazione dello Spirito Santo che agisce in me infondendomi quell'energia interiore che deriva dai suoi sette doni (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio). Siamo chiamati tutti a metterci in ascolto dello Spirito, docili a ciò che ci rivela riguardo alla corrispondenza delle sue indicazioni alla volontà di Dio. Lo Spirito è discreto, nascosto. Il discernimento delle decisioni da prendere è la sintesi della Sua presenza in noi e della nostra responsabilità umana. La risposta che daremo a Dio non è iscritta da nessuna parte, né nel libro della vita, né nel cuore di Dio, se non come un’attesa e una speranza. La speranza di quello che Dio ancora non vede e al quale noi daremo forma e volto. È la grandezza e il rischio della nostra vita quella di essere chiamati a suscitare la gioia di Dio attraverso la qualità e la generosità della nostra risposta. Le scelte che noi facciamo non sono quindi delle creazioni dal nulla. Noi le prepariamo con quei materiali che sono i condizionamenti umani: il nostro temperamento e la nostra storia. Noi non possiamo tutto, ma possiamo dar senso e volto a quello che non sarebbe altro che un destino. Come non esiste un destino già scritto, così in Dio non esiste neppure quella soluzione perfetta dei nostri problemi che solo la debolezza della nostra intelligenza o gli attaccamenti disordinati del nostro cuore ci impedirebbero di scoprire. Dio lascia l'uomo alla propria libertà e alle proprie scelte e non smette di abitare e illuminare la sua coscienza.

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7 IN PROGRAMMA a cura di d. Mariano

visita pastorale del Vescovo a CASTELPLANIO

Domenica 7 aprile Ore 10: Messa del Vescovo nel 10° anniversario della morte di Carlo Urbani ‐ Inizio della visita pastorale Lunedi 8 aprile Ore 9‐12 e 15‐17: incontro con i malati nelle case Ore 17,00: incontro apostolato della preghiera e rosario vivente Ore 18,00: Eucaristia presieduta dal Vescovo NELLA Chiesa del Crocifisso Giovedi 11 aprile Ore 16: disponibilità colloqui personali e confessione nella Chiesa del Crocifisso Ore 18,00 Eucaristia e adorazione eucaristica Ore 21,00: Consiglio pastorale e affari economici e quanti svolgono un servizio di catechesi, liturgia e carità Venerdi 12 aprile Ore 9 – 12: incontro con i malati e anziani nelle loro case Sabato 13 aprile Ore 15: assemblea ragazzi e genitori delle elementari (anche di Poggio) a Castelplanio in teatro Ore 16,30: colloqui personali presso la Chiesa del Crocifisso Ore 18: incontro pubblico per i cittadini, con l’Amministrazione Comunale, e quanti operano per il bene del paese Domenica 14 aprile Ore 11,15 : messa del Vescovo (presente l’AdP diocesano) Martedi 16 aprile Ore 18, 00 Eucaristia Ore 19,00 incontro con il centro di spiritualità Ore 21: incontro con i partecipanti EVO e iniziative del Centro Venerdi 19 aprile Ore 21: incontro con le famiglie giovani Sabato 20 aprile Ore 21: incontro con i fidanzati del corso 2013 insieme ai parroci e animatori Domenica 21 aprile: ore 11,15 : Eucaristia e esposizione della statua di San Giuseppe Martedi 23 aprile Ore 21: formazione dei catechisti della UP sul tema: Credo nello Spirito Santo Mercoledi 24 aprile: festa patronale di san Giuseppe Ore 11,15: Eucaristia concelebrata 0re 12,30: pranzo comunitario al centro sociale Ore 18,00 Messa – processione, lancio delle mongolfiere e messaggio in piazza ‐ conclusione della visita pastorale Ore 21,00: SPETTACOLO TEATRALE A CURA DELL’ORATORIO : MUSICHE, DANZE E GIOCHI DI PRESTIGIO

BENEDIZIONI a Castelplanio Orario: dalle 9,30 alle 12 - dalle 15 alle 17 - se necessario anche dopo le 18,30 Mercoledì 3 aprile: Garibaldi, Sabatucci, Corso Umberto Giovedì 4 aprile: XX settembre, Marconi, P.za Vitt. Em., Leopardi, Pascoli, della Figura, d. Minzoni P.za Libertà, Venerdì 5 aprile: Giuncare dal 55 al 73, d'Azeglio, Battisti Martedi 9 aprile: Mazzini, Caciampa, Ribichini, Calcinaro, Zucchi Mercoledì 10 aprile: Giuncare dal 14 al 47, Cavour, Pergolesi, Martiri Resistenza, Torre Venerdi 12 aprile: Fontevecchia, Gramsci nn. 1-32 Lunedi 15 aprile: Gramsci nn. 36 -72, Martin Luther King. Martedi 16 aprile: Via Gioco del Formaggio, don Sturzo, Via Piagge Mercoledi 17 aprile: Piagge Novali, Carr. Vaccili, San Filippo, Sant’Anna, Carr. Novali Giovedi 18 aprile: Campagna, Cannegge Venerdi 19 aprile: Mattei, Artigiani, Brodolini, Oberdan, Monte Deserto, Monticelli Lunedi 22 aprile: Pozzetto, Via XXV aprile

FESTA di san Giuseppe festa patronale nel 272° del voto

sul tema: SAN GIUSEPPE… UOMO DI FEDE

Page 8: Parrocchie informa marzo

8 visita pastorale del Vescovo a POGGIO SAN MARCELLO

Mercoledi 10 aprile 2013 Ore 21: CONSIGLIO PASTORALE E AFFARI ECONOMICI APERTO A QUANTI FANNO UN SERVIZIO NELLA CATECHESI, NELLA LITURGIA , NELLA CARITA’

Domenica 5 maggio: 11,15 a Castelplanio d. Mariano celebra il suo 40° anniversario di ordinazione ore 16,00 : il Vescovo incontra chi prega il rosario vivente e l’ apostolato della preghiera ore 17,00 : processione di inizio con la statua della Madonna e introduzione alla VP Lunedi 6 maggio: Ore 17,00: confessione e disponibilità colloqui Ore 18,00: Rosario Ore 18,30: Eucaristia e omelia Ore 21: incontro ragazzi e genitori delle medie : presentazione dei cresimandi Martedi 7 maggio Ore 9,00: incontro con i malati e anziani nelle case Ore 17,00: confessione e disponibilità colloqui Ore 18,00: Rosario Ore 18,30: Eucaristia e omelia Ore 21: incontro le famiglie giovani Mercoledi 8 maggio: giovani Ore 17,00: confessione e disponibilità colloqui Ore 18,00: Rosario Ore 18,30: Eucaristia e omelia Ore 21: incontro giovani e giovanissimi di PO e CA Giovedi 9 maggio: Unità pastorale Ore 17,00: confessione e disponibilità colloqui Ore 18,00: Rosario Ore 18,30: Eucaristia e omelia Ore 21: Incontro 6 CAMPANILI per il Concilio SULLA LITURGIA Venerdi 10 maggio: giornata anziani e malati Ore 17,00: confessione e disponibilità colloqui Ore 18,00: Rosario Ore 18,30: Eucaristia e omelia: Unzione degli Infermi Ore 21: la parrocchia di Moie viene a PO (non c’è bisogno della presenza del Vescovo) Sabato 11 maggio: bambini e cittadini Ore 17,00: processione e benedizione dei bambini Ore 18,30: incontro con i cittadini , l’Amministrazione Comunale e quanti svolgono un servizio alla cittadinanza (Pro Loco, Protezione Civile, Teatro, Sport, scuola, ecc…) Ore 21: messa degli anniversari (celebra don Mariano, ricordando i 40 anni del suo sacerdozio)

Domenica 12 maggio: festa della Madonna del Soccorso Ore 9,30: celebra il Vescovo Ore 17,00 : solenne processione e conclusione della visita pastorale Ore 20,00: concerto della banda e spettacolo in piazza – estrazione della lotteria

________________________________________________________________________ PARROCCHIA DI SAN SEBASTIANO IN CASTELPLANIO – E SAN NICOLO’ A POGGIO SAN MARCELLO

COLLEGAMENTO TRA LE FAMIGLIE DELLE DUE PARROCCHIE PRO MANUSCRIPTO ‐ AD USO INTERNO ALLA COMUNITA' COLLABORANO: SR ANNA MARIA VISSANI, SIMONE SEBASTIANO, STEFANIA VICO,

don Mariano Piccotti: tel 0731.813402 (8) 339.650 6124 e‐mail: [email protected]