76
Marketing della Conversazio ne: Case Histories Rubino, Guest Speaking @ SDA Bocconi - Aprile 2015

The Talking Village: #ConsumerAgency for Collaborative Marketing

Embed Size (px)

Citation preview

Marketing della Conversazione: Case Histories

Flavia Rubino, Guest Speaking @ SDA Bocconi - Aprile 2015

2

Fact:

3

Il gap delle aspettative

La differenza tra un messaggio broadcasting (push) e un messaggio empowering (pull)invece di interrompere le esperienze, cerchiamo di crearle

• Creatore • Sponsor protagonista

Ruolo del brand

• Audience, target• Commentatori

Ruolo delle persone

• Univoco• One-way

Messaggio

• Investitore• Facilitatore, aiutante

Ruolo del brand

• protagonisti• Creatori, contributori

Ruolo delle persone

• Flessibile, personalizzato• 2-ways

Messaggio

PUSH PULL

Advocacy vs. Buzz

Un’esperienza più ricca, coinvolgente e sincera

BUZZ

Standardized publishing kit

Reward: Payment

ROI: reach & visibility

ADVOCACY

Authentic, bottom up content

Reward: Empowerment / Experience

ROI : specific calls to action

Informare

Superare resistenze, rispondere a obiezioni

Costruire autorevolezza in una materia

Generare passaparola

Creare e alimentare una base di fan, generare empatia

Quali obiettivi ci diamo?

Conversation Strategy Canvas

Who:-Web listening-touchpoints

people

objectives

- Values- Products

brand

Why:- conversation

insights

meaning

What: contents

How: style/tone

Come pianificare una conversazione collaborativa

ESPERIENZA di Conversazione

VALORE della Conversazione(Info, servizi)

Obiettivi Brand

Obiettivi Consumatore

Socialcontent

Socialobject

Strategia di conversazione

OccasioneSTART

individui

Linguaggio

Scambio di

significati

Costruzione di significati

ELEMENTI MOTIVANTIperché iniziare una conversazione

Il risultato sta nel valore aggiunto:

ELEMENTI AGEVOLANTIPermettono al dialogo di iniziare e fluire

contesto infrastruttura

“BIG IDEA”

scoperta Auto realizzaz

Responsabilità DIVENIRE

Partecipazione

Appartenenza

ESSERE Gioco(entertain)

AVERE Gioco(creatività)

UsoConoscenza

curiosità

Problemsolving FARE

Risultatiperfor.ce Analisi

PiacereDovere / obiettivi

Valoriali

Funzionali

Griglia delle conversazioni e possibili tools

• Innovazione• Co-creazione• Change management• Coaching/counseling• Eventi - networking• Formazione/self

development• Campagne sociali

Sensibilità

• raccolta di informazioni• Review Processi• review prodotti

interviste, questionari diari, storytelling

• raccomandazioni e consigli• brainst. Valutativo• problem solving creativo

Razionalità Pragmatismo

• community mgmt• Copy writing• gaming , contest• storytelling – costruzione

di senso• eventi• supporto tra peers• corporate blog

Emozioni Passioni

• contest, promo• gaming• esperienze• eventi• formazione• Brainst. Creativo• product & packaging design

Desideri Utilità

• Obiettivo di comunicazione: Dash è da sempre vicino alle mamme, oggi lo è più che mai

• Strategia ER (relazioni online e offline): portare in vita e rendere credibile il concetto di vicinanza, attraverso una presenza social e un supporto concreto

• Esecuzione: abbiamo affiancato la funzione ER P&G e la sua agenzia (Peliti Ass.) con una ricerca netnografica + un’iniziativa sociale ispirata all’ascolto e alla partecipazione

• La lezione: valorizzare le idee e le iniziative già esistenti nel tessuto sociale con cui si vuole interagire, piuttosto che calare dall’alto le idee del brand, è il primo passo di una vera relazione

Il caso, in breve

Le attività

Ci muoviamo all’interno di un territorio molto vivace ed esigente, quello delle Mamme in rete. Per riempire di significato concreto la vicinanza alle mamme, il piano ER si basa su:

1. Una innovativa ricerca netnografica condotta con una metodologia collaborativa, che ha approfondito i problemi e i bisogni delle mamme

2. Il progetto sociale “Idee per le mamme” , che raccoglie, rende visibili e premia i progetti di sostegno alle mamme e alle famiglie realizzati dalle associazioni no-profit sul territorio

• San Gervasio Bresciano• Testimonial: Maria Grazia Cucinotta

Il lancio

Definizione di netnografia L’etnografia è lo studio di un gruppo di persone all’interno del suo ambiente. Il suo

scopo è quello di osservare e descrivere comportamenti, significati, linguaggi; interpretandoli e ricavandone codici e pattern di comportamento, schemi di riferimento, significati condivisi.

La Netnografia indica l’etnografia digitale: una ricerca che adatta i principi e le tecniche dell’osservazione antropologica allo studio delle culture e delle community formate attraverso le comunicazioni online. Si tratta di una metodologia

– Spontanea (sentire, partecipare)– Naturale (non forzata)– Immersiva (ascolto, conversazione)– Multi-metodo , adattabile

Lo spazio delle interazioni online è esso stesso una forma di cultura e rappresenta il contesto in cui questa osservazione avviene, dalle cui regole/rituali non si può prescindere. Ci immergiamo quindi nei luoghi in cui le community vivono e prosperano.

La ricerca netnografica per Dash: obiettivi

Esaminare le modalità con cui le madri italiane si rapportano al tema del supporto alla maternità e al mondo dei servizi correlati

Ricercare, attraverso l’ascolto delle conversazioni prima e l’interazione con le community poi:

– I temi legati al supporto e loro declinazioni – I bisogni principali– Atteggiamenti e vissuti emotivi delle persone– Iniziative concrete di sostegno

La metodologia La metodologia è stata sviluppata in collaborazione con i ricercatori di

SDA Bocconi e dell’Università della Svizzera Italiana

Il team di ricerca ha incluso persone del network TTV con competenze in ricerca, writing e community management. Ciascuna di esse gestisce

– L’osservazione della rete– Il coinvolgimento delle persone – L’editing dei documenti finali

Una fase di osservazione della rete è finalizzata – oltre che a rilevare i dati da studiare – anche a individuare le persone più influenti all’interno delle community esistenti, e a coinvolgerle

Successivamente, alcune interviste individuali sono funzionali alla precisazione dei dati individuati

Kick off

Workshop

Individuazione delle fonti

Individuazione degli attori

Immersione

e partecipazion

e

Interpretazio

ne

Mappatura dei

bisogni e dei servizi

Consultazion

e degli attori

Traccia delle

interviste

Interviste

individuali ad esperti

Debrief e

conclusioni

FASE 1: OSSERVAZIONE PARTECIPATA

FASE 2: APPROFONDIMENTI PERSONALI

DESK DESK DESK

La sequenza

La ricerca NetnograficaFase 1: osservazione partecipata

Il monitoraggio

3 settimane di osservazione di tutti i luoghi della rete in cui avvengono conversazioni fra mamme, avendo definito prima i temi e i contorni dell'osservazione. Durante questo periodo la nostra persona addetta alle relazioni fa in modo di contattare le leader dei gruppi e le esponenti più attive. Nello specifico: Identifichiamo insieme le aree da indagare (aree

semantiche, brand, bacini di interesse) Osserviamo la rete dei siti istituzionali e la rete delle

persone (blog, forum, social network) per un periodo di tempo determinato

Comprendiamo quanto un tema è presente in rete, quali sono i bacini di utenza, e quali sono i confini di questa presenza

Il report indicherà i valori, le persone, le aree di riferimento, le percezioni.

Salute e benessere

Bisogni delle mamme/genitoriSupporto al benessere e all’armonia del corpo. Informazione, corsi, incontri, condivisione, consigli, specialisti, sostegno psico-fisico per l’allattamento

Immaginario

Significati condivisiLa mamma oggi ricerca le soluzioni migliori e l’informazione scientifica più avanzata per la salute e il benessere proprio e del proprio bambino

Temi principali

Informazione su gravidanza, parto, allattamentoGinecologia e ostetriciaRemise en formePuericultura, PediatriaAlimentazione (e disturbi)Attività fisica Massaggio, Yoga, Pilatespatologie infantili (es. dislessia)Disturbi del comportamentoAttachment, bonding, Metodi naturali

Emozioni e relazioni

Bisogni delle mamme/genitoriSupporto al benessere psicologico. Informazione, corsi di formazione , incontri individuali e di gruppo, condivisione, consigli degli specialisti, sostegno psicologico legato a situazioni difficili

Immaginario

Significati condivisiLa maternità è un periodo di profonda ridefinizione della propria identità e dei propri equilibri

Temi principali

Self improvementLife skillsAutostimaGestione del tempoGestione del cambiamentoGestione delle emozioniDelegaStressAnsiaDepressionePsicoterapia, ArteterapiaConsultoriVita di Coppia, SessoAdolescentiSeparazione, Genitori single

La ricerca NetnograficaFase 2: approfondimento

L’esecuzione: Il progetto sociale

Idee per le mamme – Il concetto

Nessuno più di una mamma sa di cosa le altre mamme hanno bisogno, soprattutto nelle comunità locali. Ci sono moltissimi esempi di come le mamme sanno unirsi per risolvere insieme i problemi. Portiamo all’attenzione pubblica quello che le mamme fanno ogni giorno per I loro bambini, le loro città e le altre mamme.

http://fattoremamma.com/

Conversazione sulle meccanicheLa conversazione con le consulenti del team di ricerca prosegue online, con l’obiettivo di finalizzare insieme una proposta di meccanica. Il gruppo ristretto può darci molti spunti utili su giuria e criteri di scelta, avendo il polso di cosa funziona e cosa no in rete.

Regolamento Ogni associazione puo’ iscrivere un progetto, entro il 30 aprile,

fornendo una documentazione minima. Una commissione composta da 5 esperti, presieduta dal dott. Roberto Marino, già Capo del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vaglierà e selezionerà a propria discrezione i progetti candidati.

Attivazione Una volta lanciata l’iniziativa, si procede alla raccolta delle storie e dei progetti, che alimentano il blog del sito.

Idee per le mamme - L’esecuzione

La presentazione

Diamo valore alle persone attive sul territorio

Idee per le mamme – la comunicazione

Oltre alla effettiva adesione all’iniziativa, misurata in termini di progetti iscritti, un criterio fondamentale di successo per l’iniziativa “IDEE PER LE MAMME” è la sua “notiziabilità” e diffusione nella blogosfera e nei social networks.

STORYTELLING: Raccontare alle lettrici i principi e la genesi dell’iniziativa

CALL TO ACTION: Invitare le associazioni aventi diritto a partecipare, incoraggiando il passaparola

CREDIBILITY: Rendere nota la sponsorship a carattere sociale di Dash, legittimando così la sua vicinanza alle mamme

I key messagesUn’unica idea diversi angoli di comunicazione che ne massimizzano la rilevanza per i vari players

1. Blog PERSONALI

Approccio del supporto: per i blog che informeremo direttamente, cercheremo la connessione diretta con argomenti di cui le blogger si sono già occupate/interessate. Laddove questo non fosse possibile, presenteremo i risultati della ricerca e l’invito a MSP come un servizio utile per le proprie lettrici

2. Blog TEMATICI

Approccio di settore: comunicheremo i risultati della ricerca rendendo rilevante il tema di cui la redazione si occupa maggiormente, e invito ai lettori a partecipare a MSP

3. Blog MAGAZINE

Approccio NEWS: il primo brand che svolge una ricerca netnografica sul supporto alla maternità, e invito ai lettori a partecipare a MSP

4. Siti delle ASSOCIAZIONI e TERRITORIALIApproccio sociale: con focus sulle opportunità di visibilità e di finanziamento

Legame con le città

Un’opinione

I risultati

Objectives Results ObjVSRes

Onlus subscriptions

80 407 509

Objectives Results ObjVSResPosts 60 87 145Comments 120 140 116Mentions 250 217 87UMV 1,5MM 1,5MM 100

Una Storia lunga oltre 150 anni

1837

Farmacia di Brera a Milano

1853

Fondazione della Compagnia

1920-50

Espansione (più di 2000 SKUs)

1970

CE esporta in 104 paesi. 4 Stabilimenti in Italia

1978

Farmitalia (Montedison Group)

1993

Pharmacia

Ma al Web questa storia interessa?

Il rilancio

Il progetto • J&J e la sua agenzia creativa, nell’ambito del progetto di rilancio della

linea Carlo Erba OTC, hanno coinvolto TTV per implementare una metodologia innovativa di ricerca e co-creazione.

– Il progetto comprende un riposizionamento del brand Carlo Erba, con una nuova linea di prodotti, un restyling completo della linea, un nuovo copy TV e una comunicazione sul web che coinvolga le persone in una narrazione originale dei prodotti.

– Ci siamo concentrati sullo sviluppo del sito e di una presenza nel web coerente con la personalità del brand.

Gli obiettivi del sito Rafforzare credibilità e fiducia nella marca

Portare in vita l’Equity, offrendo valore aggiunto e servizi in linea con essa

Le fasi del progetto

WorkshopIdentificazione degli elementi dell’equityObiettivi della presenza web

Monitoring

LAB

1. Storytelling del brand2. Co-creazione (sito e presenza web)

insight, modalità espressive e luoghi ricorrenti nelle nostre aree critiche di automedicazione

Principi metodologici di una ricerca partecipata Tutte le persone coinvolte si trovano nello stesso ambiente e hanno

pari dignità e diritto di parola: i partecipanti, l’agenzia, il cliente; Si svolge online, in modalità asincrona. I partecipanti possono entrare

nell’area di discussione quando vogliono Il ricercatore “parla la stessa lingua” dei partecipanti (quindi ha una

presenza in rete, ne conosce a fondo codici e dinamiche); Il moderatore è la persona che invita alla partecipazione (recruiter;) , è il

responsabile della discussione e e il depositario delle informazioni, è editore e/o coordinatore di altri editori;

Si adotta la prospettiva dello storytelling: attraverso le narrazioni si ottengono molti più insight di quanti non ne offra la semplice somministrazione di task;

A una fase di analisi ne segue una di creazione e brainstorming. In questa fase le persone assumono un atteggiamento di apertura verso gli elementi valutati, perché chiamati personalmente a migliorarli e a tracciarne il futuro.

La struttura del Lab

Un Lab è uno strumento flessibile in grado di combinare aree private ed aree pubbliche. La piattaforma ha consentito di organizzare diversi argomenti con diversi strumenti: forum, blog, allegati.

1.Area istituzionale del progetto

2. Agenda: calendario tasks ed eventi

3. Blog: storie, personaggi, domande

4. Laboratori di idee (forum)

5. Risorse: link interessanti e fonti di “ispirazione”

Funzionalità: Pagine di profilo personale, Bacheca, Blog, Condivisione media (img, video, link), Forum, Sondaggi

Le fasi della conversazione

FASE1 – Storytelling Con l’obiettivo di condividere la personalità del brand, la storia del rilancio

e il suo concetto, i contenuti e le interazioni con i partecipanti al Village in questa fase ruotano intorno a:oLa storia dell’azienda e dei suoi prodottioLa nuova strategia/modello di Business, il copy, il range

FASE2 – Co-creazione Una volta creato un terreno comune e fertile di discussione, si passa alla

vera e propria progettazione, aprendo in sequenza alcune aree di conversazione che riproducono la nascita di un sito: i benchmark, i contenuti, il look.

Le dinamiche della conversazione

Contrariamente alle aspettative, pur trattandosi di un territorio non particolarmente “exciting” (OTC), la partecipazione è stata intensa e ha prodotto contributi di alta qualità.

Come sempre accade, alcuni utenti hanno preso maggiormente “a cuore” il progetto, intervenendo con assiduità. Altri hanno visitato e commentato più sporadicamente.

La partecipazione dell’azienda è sempre molto apprezzata. In questo caso lo è stata ancora di più, trattandosi di interventi molto dettagliati, con risposte precise alle domande e alle curiosità delle persone.

Gli input sul sito: qualche benchmarkwww.ikea.com

nonostante l'amore per la marca, e tutto il resto, prenderei a testate chi ha progettato il sito dell'ikea: non ci trovi mai niente!

www.audi.it

Il sito Audi invece, dove ogni modello di automobile nella testata ( e potrebbero essere i diversi prodotti medicinali) è esplorabile in maniera esaurente con menù a tendina, mi soddisfa, molto, nonostante il fondo grigio.

In sintesi: come deve essere il look & feel

“Mi fa sentire un paziente/utente di fronte all'amico farmacista solare che traduce le informazioni complesse e me le rende accessibili.”

«Io penso ad un sito usabile, dunque a favore dell'utente, sia nella ricerca delle informazioni che nella gradevolezza dell'interfaccia grafica. Bello e semplice da usare puo' essere lo scaffale: identifico il prodotto, mi soffermo su quello che mi interessa, faccio pure un raffronto con altri prodotti e poi scelgo quello che mi interessa. E' tutto lineare e pratico.»

«Molta pulizia, senza ricercatezze grafiche fini a se stesse.Aiutati nella visita, con due click devo trovare ciò che cerco.I contenuti utili in evidenza, quelli aziendali e corporate in un angolo.Colori e icone usate con moderazione ma utilmente.Luminosità, solarità: ho un disturbo, ho bisogno di ottimismo...Pulitissimo, impossibile perdersi, testi, immagini e video dove servono.»

Conclusioni

• Dal Lab emerge un sito molto contemporaneo, con un’interfaccia molto semplice.

• I contenuti sono ispirati alla trasparenza, alla collaborazione, all’educazione: il bisogno principale da soddisfare è quello dell’informazione corretta sul farmaco.

• I contenuti e le iniziative speciali (app, eventi) sono importanti per tenersi al passo con le evoluzioni e i bisogni della community di utenti più evoluti ed esigenti, così come i formati (video, infografiche..)

• La parte istituzionale dona credibilità ai contenuti del brand ma non deve essere vecchia/polverosa/seriosa bensì agile e facilmente fruibile.

Il sito

Il sito

Il potenziale

• Condividere con il panel i prossimi passi del sito

• Richiedere ulteriori input sulla piattaforma (per es. con dei test di usabilità)

• Coinvolgerla nella nascita del “prodotto” finale (eventi, presentazioni..)

• Testare gli aspetti successivi del piano di marketing: comunicazione, promozioni, iniziative di ER

Gli obiettivi

Sfatare alcuni luoghi comuni (junk food, conservanti) Testimoniare l’impegno dell’industria per la qualità e i processi Fornire informazioni scientificamente corrette Creare una relazione autentica con i blog

La ricerca onlineIl 45% dei bambini italiani mangia merendine confezionate una o due volte la settimana ma la metà delle mamme è ancora convinta che si tratti di alimenti troppo calorici.

Una merendina confezionata contiene tra le 130 e le 170 kcal (quasi la metà di un trancio di pizza).

entro il 2014 le aziende produttrici hanno annunciato un taglio ulteriore del 5% di calorie, grassi e zuccheri.

L’Open Day di Romaincontriamo le mamme blogger e i loro bambini

59

Le visite agli stabilimenti

60

2013: Racconti di Merenda

2014: Merenda on the Road

Dyson e le #sfidedysoniane

Dyson ha inventato il primo aspirapolvere senza sacchetto, e la tecnologia ciclonica

In italia da circa 20 anni, non è una marca ancora molto conosciuta (15% awareness spontanea)

I valori dell’azienda sono molto moderni, ispirati alla tecnologia, al progresso e alla sostenibilità

Il prezzo elevato è ripagato dalla durata, e dal risparmio di «consumabili» I dysoniani sono una community reale, appassionata, in grado di informare

e raccomandare con convinzione il brand (una volta provato, il prodotto «ti cambia la vita»)

#sfide dysoniane: cosa abbiamo fatto

Abbiamo coinvolto circa 50 blogger (marketing/family/lifestyle) nel corso del 2014, usando il meccanismo «nomina un blog amico» e regalando i modelli Dyson top di gamma

Due meeting presso Dyson (Milano) rispettivamente sul tema allergie e normativa EU per l’etichetattura energetica, 3 reporter presso IFA Berlino

Post con video-demo spontanee Offerta limitata di sconti 50% ai lettori

#sfide dysoniane: risultati

60 acquisti generati dai primi 20 blog ambassadors (avg €500 /machine), raddoppiati con la seconda wave

Richieste spontanee da parte di numerosi altri blog per unirsi al programma

Insight qualitativi raccolti durante l’uso del prodotto nel gruppo FB dei blog dysoniani

Sense making: i brand come creatori di senso

Ogni brand/azienda ha dei valori. Raccontare storie che riempiono di significato concreto quei valori significa essere rilevante e porre le basi per una relazione duratura.

Il Marketing oggi parla sempre di più del “chi siamo” e non più di “cosa vendiamo”: gli obiettivi dei brand devono incontrare quelli delle persone per generare valore condiviso per una community.

Chi è più influencer?

Uno con 10.000 follower che provoca 100 reazioni sul vostro tema?

Uno con 1.000 follower che provoca 150 reazioni su quel tema?

perché influencer?

Perché non è un informatore neutrale, ma portatore di un suo punto di vista più o meno forte.

...è (o vuole essere) un thought leader

In quanto tale non dovrebbe limitarsi a riportare il vostro messaggio influenzando con esso la sua audience...

...Ma dovrebbe influenzare anche l’azienda e il messaggio stesso.

La passione

I veri influencer non si misurano in follower, ma sono le persone con una autentica passione per un argomento.

Sono le idee per loro rilevanti in quel campo di interesse che possono motivarle/muoverle

Influencer + Passione + idee rilevanti = produzione di senso, produzione di contenuti di valore, e quindi vero engagement e veri insight

Per ottenere questo risultato, basta pagare 10 influencer per scrivere di voi?

1. il progetto sviluppa le potenzialità delle persone alle quali si rivolge?

bisogna ripartire dalle motivazioni delle persone, dal'utilità della nostra iniziativa (...) è necessario comprendere come diventare rilevanti, in che modo gli utenti possono estrarre valore.

2. sono stati coinvolti gli innovatori culturali e gli influencer?

in fase di progetto questa domanda si traduce nella capacità di individuare i portatori sani di creatività e innovazione, di costruire un gruppo di lavoro in sintonia con le tendenze emergenti e con competenze complementari alle nostre, (..) le persone influenti nella nostra nicchia trovando un modo reciprocamente utile ed etico di coinvolgerle.

3. si è in grado di raccontare una storia coinvolgente?

oggi i media sono le persone. su internet siamo noi i migliori testimonial. E' necessario quindi entrare in empatia con le persone attraverso la narrazione, inventando format di comunicazione originali, raccontando con uno stile personale idee e contenuti che vale la pena di diffondere.

4. è stata progettata una micro-strategia iterativa invece di una grande campagna di lancio?

la domanda corrisponde a un cambiamento che i nuovi mezzi digitali stanno portando in primo piano. oggi non conviene pianificare una grande strategia one shot, ma microstrategie: lanciare, monitorare, ascoltare, interagire, correggere e rilanciare e così via.

5. il progetto è in sintonia con le tendenze della società contemporanea?

E' necessario costruire idee intorno a valori e ideali.(..) Essere in sintonia con i valori della contemporaneità significa: net society, economia del dono, responsabilità, collaborazione, impegno, sensibilità verso l'ambiente e austerità; sono tendenze in crescita. Individualismo, narcisismo e cultura dell'apparire e dell'avere sono tendenze in flessione.

Checklist

Tratto da: Social Media Marketing, manuale di comunicazione aziendale 2.0, Hoepli – a cura di G. Di Fraia

KEY SUMMARY

1. Coinvolgere gli opinion leaders / influencers nello sviluppo dei progetti

--> advocacy

3. Essere utili e rilevanti per gli influencers e le loro comunità

4. Non pensare al buzz quantitativo, ma a KPI’s/call to action

2. Stimolare co-creatività con storie e contenuti di valore