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Corso di: Psicofisica e percezione Corso di laurea in Teoria e tecnologia della comunicazione. A.A. 2014/2015 Un progetto di: Silvia Del Ciello Isabella Ingrosso Fiorenza Polverino Nausicaa Jennifer Tudisca

La scelta di una birra, tra gusto e brand

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Corso di: Psicofisica e percezione

Corso di laurea in Teoria e tecnologia della

comunicazione. A.A. 2014/2015

Un progetto di:

Silvia Del Ciello Isabella Ingrosso

Fiorenza Polverino Nausicaa Jennifer Tudisca

INTRODUZIONE

Quando si sceglie una birra, la si sceglie in base al gusto che ha o ci si basa sul gusto che pensiamo che abbia, al marchio che conosciamo o a come si presenta la bottiglia o lattina?

STUDI PRECEDENTI

Alcuni ricercatori della Handelshögskolan di Stoccolma

hanno svolto un esperimento volto a dimostrare che tra diversi marchi di birre lager la differenza di sapore è quasi del tutto impercettibile, e che la preferenza di un marchio rispetto ad un altro è quindi dovuta a fattori di marketing.

ESPERIMENTO

•  Metodo: confronto per coppie •  Campione: 10 soggetti, età media 21,1 anni •  Materiale utilizzato:

ESPERIMENTO: PROCEDURA

1.  Prova cieca: i soggetti sono stati invitati ad assaggiare birre a coppie in ordine casuale, senza conoscerne la marca ed è stato loro chiesto di esprimere una preferenza.

2.   Prova a marchio scoperto: i soggetti erano chiamati a scegliere solamente in base all’aspetto esteriore delle bottiglie di birra, rispondendo alla domanda: “Quale tra queste due birre compreresti al supermercato?”

SVOLGIMENTO Abbiamo ottenuto una tabella riassuntiva per tutti e 10

i soggetti per l’assaggio cieco e una per la scelta tra le bottiglie scoperte.

I valori presenti nelle matrici sono stati trasformati in

probabilità e, infine, sono stati trasformati in punti z, con relative medie per ogni birra.

Prova cieca

Prova a marchio scoperto

Per vedere che tipo di correlazione ci fosse tra le due classifiche abbiamo calcolato la Rho di Spearman, utilizzando la formula:

Il risultato ottenuto è stato 0,2 in un intervallo tra -1 e 1.

CONCLUSIONI

Dal calcolo della Rho di Spearman è chiaro che non esiste correlazione lineare tra le due classifiche.

C’è solo una birra che ha cambiato sensibilmente la

propria posizione. La Budweiser è, infatti, passata dall’essere ultima nella prova cieca, all’essere la prima nella prova a marchio scoperto.